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Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Lunedì, 23 Luglio, 2007 - 09:49

LONDRA: VESCOVO COLPEVOLE DI DISCRIMINAZIONE CONTRO UN GAY

(22/07/2007)  L`uomo era stato assunto e poi licenziato dalla diocesi. È la prima condanna per discriminazione contro i gay dopo l`entrata in vigore dell’Equality Act.
LONDRA – Un tribunale inglese ha sentenziato a favore di John Reaney, un omosessuale che aveva denunciato per discriminazione il vescovo di Hereford.

Il querelante era stato assunto per un posto nella diocesi ma il vescovo aveva poi bloccato l'assunzione dopo un umiliante interrogatorio pubblico sulla vita affettiva dei Reaney. Per i giudici si è trattato di una palese discriminazione basata sull’orientamento sessuale che da qualche mese può essere punita grazie al'Equality Act. Reaney si è detto felice per i milioni di gay e lesbiche che servono Dio nella chiesa e che meritano rispetto e pari dignità di trattamento.

Si dicono felici della sentenza molti parlamentari liberal democratici, il Reverendo Kirker, capo del movimento gay e lesbiche cristiane, e il segretario generale dei sindacati inglesi, Brendan Barber, nonchè l’associaizone gay Stonewall.
Giorgio Lazzarini
redazione@gay.tv

www.gay.tv

Domenica, 22 Luglio, 2007 - 11:46

CON L’’INVITO – L’ENNESIMO – AD ADERIRE ALLA LIP

CON L’’INVITO – L’ENNESIMO – AD ADERIRE ALLA LIP PER UN FURURO SENZA ATOMICHE

Quante sono le testate USA che ospita il nostro Paese?
Le armi atomiche potrebbero trovarsi, per assurdo ma fino ad un certo punto, sotto il Colosseo a Roma?
Il punto e', che, in teoria, potrebbe essere paradossalmente possibile anche la collocazione piu' strampalata, se si considerano le condizioni strutturali di segretezza militare con cui dobbiamo purtroppo fare i conti .
Esistono benemeriti esperti che spulciano sistematicamente le carte del Congresso USA per trovare indizi e "tracce" scritte sul numero e la dislocazione delle bombe atomiche.
Nel 1989 nell'inchiesta che feci per la rivista "Avvenimenti" sulle basi USA in Italia (lancio della rivista al congresso del PCI) ricavai i dati, appunto, dal lavoro di Arkin, che dirigeva l'Institute for policy studies di Washington.
Un altro nostro "esperto", o almeno autoproclamatosi tale, l'ex presidente Cossiga, ha scritto, da senatore, con il suo consueto stile allusivo, una interrogazione il 17 gennaio scorso: "e' vero che 1/3 delle ANT che dovevano essere rimosse dai depositi europei si trovano ancora immagazzinate nelle strutture NATO"?
Rapido calcolo: in Europa le testate tattiche da 6.000-7.000 del 1987 circa sarebbero passate a 2.000 circa; in Italia da 1.500 a 500 circa.
Per la mia esperienza di, diciamo cosi', agit-prop non e' affatto una tattica vincente quella di mostrarsi troppo precisi, convinti e "professionalmente" sicuri su dati che gli esperti interni al sistema nucleare - con l'aria di "io si' che conosco come stanno le cose" - poi ti contestano mettendo in dubbio la tua presunta, sempre relativa, "competenza" (ed avendo facile gioco sul terreno che e' precisamente e precipuamente il loro).
Noi abbiamo tracce scritte che in Italia potrebbero esserci 90 testate a Ghedi e ad Aviano: cosa ci fa concludere che l'apparato nucleare in Italia sia tutto qui?
Dobbiamo stare molto attenti a come ci presentiamo: noi non siamo i "competenti" (magari alternativi) del sistema nucleare; difatti non lo conosciamo dall'interno (ne' potremo mai conoscerlo in questo senso): siamo invece cittadini informati e critici che interpretano il buon senso della gente comune, la forza su cui dobbiamo fare leva: democrazia contro tecnocrazia, questa e', comunicativamente e politicamente, la nostra arma vincente!
Altri nostri "esperti" di movimento hanno trovato "tracce" scritte (sempre su documenti USA) su armi nucleari presenti - che so - a Sigonella: si vedano i lavori (articoli e libri) in proposito del giornalista Antonio Mazzeo.
Esistono, e sono pubbliche, le dottrine di impiego ufficiali dell'arma atomica: il "first use" della NATO, gli attacchi nucleari preventivi per fronteggiare la minaccia degli Stati-canaglia (NPR USA del 2002, poi recepita dalla NATO): queste evidenze - cio' che sta davanti agli occhi e non dietro le quinte - bastano ed avanzano. Come basta ed avanza l'espressione "equilibrio del terrore". Ci devono spingere, come cittadini, a chiedere conto e ragione di quello che del tutto logicamente potrebbe essere contenuto non sotto il Colosseo ma nelle basi straniere in Italia, fermo mantenendo che la nostra "difesa" non puo' andare contro la Costituzione (il famoso art. 11) ne' il diritto internazionale (ad es. la nostra adesione al TNP- Trattato di non proliferazione nucleare).
Non e' - in sostanza - una buona tattica comunicativa da parte nostra difendere a spada tratta la cifra di 90 testate: potrebbero essere di meno, di piu', non e' questo numero quello che importa.
Quello che importa e' che se, da una parte, ci tengono segrete quante sono le atomiche, dall'altra ne hanno ufficialmente programmato un possibile impiego... e che noi cittadini "normali" non ne vogliamo comunque neanche una e non vogliamo neppure sentire parlare di "deterrenza" atomica, meno che mai preventiva...
Questa impostazione "popolare" ci permette, tatticamente, di allertare con giusta preoccupazione, ad es., i cittadini che vivono in prossimita' degli undici porti cd "nucleari" italiani, che e' bene non siano falsamente rassicurati dalle nostre affermazioni che le atomiche in Italia si trovano SOLO a Ghedi e ad Aviano...
Ne' e' bene che dormano tranquilli, che so, i cittadini di Vicenza, con il sito Pluto alle porte (Longare è a 9 km), quello che conteneva le mine atomiche ADM (e le granate, e i missili a corto raggio) che sarebbero state fatte brillare piu' o meno sul posto (qui il solito "esperto" avrebbe da questionare: non qui, ma ai valichi, qualche km piu' in la'...) per "difendere" (sic) la popolazione da un'invasione corazzata del Patto di Varsavia.
Le autorità militari oggi ci assicurano che è dal 1992 che le bombe atomiche nel sito Pluto non ci sono più. Dobbiamo quindi dire ai resistenti vicentini: credete loro a scatola chiusa, perche' anche noi sappiamo (sappiamo?) che le bombe atomiche in Italia si trovano solo ed esclusivamente ad Aviano e Ghedi?
Questo mentre, osservano dal Presidio Permanente, sono in corso oggi lavori di scavo sotterranei a Longare per 25 ettari ed altezza svariati piani, in pratica molto piu' consistenti del progetto Dal Molin pubblico e "visibile"!
Il Comitato "No dal Molin" di Longare ha pubblicato un prezioso opuscoletto sul famigerato Sito Pluto. In esso si cita lo stesso Presidente della Repubblica Napolitano ricordare (28 febbraio 2007, al Senato) che la 173^ Brigata Usa che verra' riunificata a Vicenza e' "strumento del piano di dissuasione e ritorsione anche nucleare denominato <Punta di diamante>.
Ragioniamo. Abbiamo una 173^ Brigata che e' attrezzata, secondo il nuovo modo ufficiale di fare la guerra, anche per attacchi nucleari. Senza armi nucleari, magari solo micro? Ma va la'! E da qualche parte dovra' pure avercele, o mettercele, se le servono (ed e' addestrata a usarle). Le nascondera' sotto il Duomo di Vicenza? O non e' logico supporre che adoperera' il deposito sotterraneo immenso di Longare, protetto da strati impenetrabili di roccia e cemento, con un Centro di intelligence (L'Espresso, 6 ottobre 2006) che resisterebbe anche ad un attacco atomico?
No, non e' giusto, non e' spirito di verita' tranquillizzare i cittadini di Vicenza, come quelli di Livorno, di Genova, di Taranto, di Catania... eccetera. Sono posti dove, oltretutto, l'incidente con fuoriuscita di radioattivita' potrebbe comunque scapparci, come e' scappato a Longare nel giugno 1992: lo denuncia il citato opuscoletto, ipotizzando una errata manovra nella manutenzione di bombe o materiale fissile.
Ci si riferisce ad un articolo, a firma di Alessandro Mognon, de "La Nuova Vicenza" del 5 giugno 1992: "Tracce di radioattivita' a Site Pluto e i militari cementano una galleria - Inviato in segreto dagli Stati Uniti un reparto speciale a Longare".
Nell'opuscolo sono infine riportati dati inquietanti delle ASL sulla mortalita' per tumori, nel territorio vicentino, quelli piu' strettamente legati alle radiazioni...
Morale della favola: invece di farsi forti e belli di una presunta sapienza dei "massimi esperti" (che tali oltretutto non sono) conviene, al contrario, confessare di "sapere di non sapere" intorno alle segrete cose che il complesso militare-industriale vuole tenere sigillate e fuori dal controllo della societa'.
Noi chiediamo di liberarci delle atomiche anche per colmare, almeno in parte, il clamoroso ed assordante deficit di democrazia e di informazione che pesa come una spada di Damocle sulla vita e sulla salute del nostro popolo, come dei popoli di cui minacciamo "per deterrenza" la distruzione.
oggetto : UNA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE PER IL DISARMO ATOMICO
DELL'ITALIA
E' oggi necessario  darsi seriamente da fare, mettendo in gioco la credibilita' ed il
prestigio di cui si dispone, per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica europea sul pericolo del ritorno della minaccia nucleare in Europa, simboleggiata dalla decisione di installare uno scudo antimissilistico in Cechia ed in Polonia.
In questo preoccupante contesto propongo di appoggiare, anche per la sua funzione
contrappositiva alle tendenze riarmiste, la campagna promossa (inizialmente) dalla Rete Italiana Disarmo e dal Coordinamento "Fermiamo chi scherza col fuoco atomico":
una legge  di iniziativa popolare per dichiarare l'Italia "Zona Libera da
Armi Nucleari".
Tra le personalita' che hanno aderito ti cito il premio Nobel Dario Fo e, nel campo specifico dell'impegno antimafia, Umberto Santino e Pina Grassi. Ho anche contattato Giovanni Impastato, il fratello di Peppino, e Lino Busa' di SOS Impresa.
Riteniamo che la nostra proposta sia semplice, chiara e diretta. Essa stabisce definitivamente e senza possibili fraintendimenti che le armi atomiche in Italia non ci devono proprio  stare.
Il percorso individuato per la campagna e', sulla falsariga dell'Acqua Pubblica, quello di costruire un Comitato Promotore ampio di  ssociazioni e Reti nazionali (no partiti e no deputati) e di depositare la proposta il 25 luglio pv presso la Cassazione. Le
organizzazioni locali possono (devono!) aderire.
Il Comitato Promotore curera' l'organizzazione della Campagna in modo che la raccolta
delle firme possa effettivamente iniziare in autunno, in contemporanea con la
marcia della pace Perugia-Assisi (7 ottobre 2007).
L'obiettivo e'  quello di raccogliere un numero di firme significativamente alto, ben
al di sopra delle 50.000 richieste per la presentazione della legge.
Alfonso Navarra
TESTO DELLA PROPOSTA DI LEGGE:
Art. 1 - Obiettivi e finalità 1. Il territorio della Repubblica Italiana, ivi compresi lo spazio aereo, il sottosuolo e le acque territoriali, è ufficialmente dichiarato "zona libera da armi nucleari".
2. Il transito e il deposito, anche temporaneo, di armi nucleari, o di parti di armi nucleari, non è ammesso in nessuna circostanza sul territorio della Repubblica, così come individuato al comma 1.
3. Il Governo provvede ad adottare tutte le misure necessarie, sia a livello nazionale che internazionale, per assicurare la piena applicazione del presente articolo entro e non oltre il termine di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
Art. 2 - Entrata in vigore 1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Della Repubblica.
IL GRUPPO DI CONTINUITA' DELLA CAMPAGNA PER UN'ITALIA LIBERA DALLE ARMI NUCLEARI
Lisa Clark - Alfonso Navarra - Anna Polo - Tiziano Tissino info cell. 349-5211837l email locosm@tin.it
PROMOTORI AL 19 LUGLIO 2007 (Associazioni nazionali e loro referenti)
(Se qualcuno e’ stato involontariamente dimenticato batta un colpo in fretta!)
ACLI
 Soana Tortora
ALTRECONOMIA
 Miriam Giovanzana
APRILE online e mensile
 Carla Ronga, Massimo Serafini
ARCI
 Raffaella Bolini, Andreina Albano, Gregorio
ARCI SERVIZIO CIVILE
 Paola Santoro
ARCO IRIS TV
 Rodrigo Vergara
ASSOCIAZIONE OBIETTORI NONVIOLENTI
 Massimo Paolicelli
ASSOCIAZIONE ONG ITALIANE
 Sergio Marelli
ASSOPACE
 Ettore Acocella
BEATI I COSTRUTTORI DI PACE
 Tiziano Tissino
BERRETTI BIANCHI
 Silvano Tartarini
CAMPAGNA OSM-DPN
 Luciano Zambelli
CAMPAGNA PER LA RIFORMA DELLA BANCA MONDIALE
 Andrea Baranes, Carlo Dojmi
CARTA
 Enzo Mangini
CHIAMA L’AFRICA
 Eugenio Melandri
CIPSI
 Guido Barbera
Comitato VIA LE ATOMICHE GHEDI
 Valter Saresini
Comitato VIA LE BOMBE AVIANO
 Tiziano Tissino
Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Istituti Missionari in Italia - CIMI
 Giovanni Scudiero, Giacomo Palagi
Coordinamento ENTI LOCALI PER LA PACE E I DIRITTI UMANI
 Flavio Lotti
CTM - ALTROMERCATO
 Giorgio Dal Fiume
FERMIAMO CHI SCHERZA COL FUOCO ATOMICO
 Alfonso Navarra
FIM-CISL
 Gianni Alioti
FIOM-CGIL
 Alessandra Mecozzi
FONDAZIONE LELIO BASSO – SEZIONE INTERNAZIONALE
 Linda Bimbi
GREENPEACE
 Giuseppe Onufrio
GRUPPO ABELE
 Gabriella Stramaccioni
LDU
 Tusio de Iuliis
LEGAMBIENTE
 Maurizio Gubbiotti
LIBERA
 Tonio dell’Olio, Gabriella Stramaccioni
LOC
 Massimo Aliprandini
MEGACHIP
 Giulietto Chiesa, Antonio Conte
MIR
 Paolo Candelari, Ilaria Ciriaci
MISSIONE OGGI
 Nicola Colasuonno
MOSAICO DI PACE
 Renato Sacco
MOVIMENTO “IL BENE COMUNE”
 Giulietto Chiesa
MOVIMENTO NONVIOLENTO
 Massimiliano Pilati, Daniele Lugli
MOVIMENTO UMANISTA
 Anna Polo
NIGRIZIA
 Raffaello Zordan
PAX CHRISTI
 Fabio Corazzina
PEACELINK
 Francesco Iannuzzelli
PUNTO ROSSO
 Giorgio Riolo, Roberto Mapelli
PUNTOCRITICO
 Andrea Genovali
REA (Radiotelevisioni europee associate)
 Antonio Diomede
RETE ITALIANA PER IL DISARMO
 Francesco Vignarca
RETE LILLIPUT
 Riccardo Troisi
RETE NUOVO MUNICIPIO
 Salvatore Amura
SEMPRECONTROLAGUERRA
 Patrizia Creati
SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE
 Nicola Perrone
TAVOLA DELLA PACE
 Flavio Lotti
UN PONTE PER
 Fabio Alberti
UNIONE DEGLI STUDENTI
 Valentina Giorda
VAS – Verdi Ambiente e Società
 Riccardo Consales
Berretti Bianchi - Lombardia

Alessandro Rizzo

Giovedì, 19 Luglio, 2007 - 16:11

Un bando che premia il buonsenso

Un bando che premia il buonsenso
17 Luglio 2007
http://www.marcoboschini.it

SCUSATE SE INSISTO… Credo ne valga la pena!
Che occorra ripensare la società inventando un’altra logica sociale, lo dicono persino quelli del partito democratico. Ma qui si pone la questione più difficile: come costruire una società davvero equa e conviviale?
Di certo molti cambiamenti possono essere favoriti da amministratori locali illuminati. Ecco perché l’associazione dei Comuni virtuosi, con la collaborazione del Movimento per la decrescita felice , Città del Bio, Castelli di Pace e Carta, hanno deciso di promuovere il premio “Comuni a cinque stelle. Buone prassi per una decrescita felice”.
Gli obiettivi
L’equa distribuzione delle risorse e delle ricchezze, la solidarietà, la cooperazione, l’interesse collettivo sono i vecchi e nuovi strumenti di una “nuova” politica. Con il premio “Comuni a cinque stelle” si vuole favorire la riflessione su questi temi e la diffusione di nuovi stili di vita. Del resto, esiste un legame molto forte tra i nuovi stili di vita cresciuti negli ultimi anni grazie all’impegno di centinaia di gruppi di acquisto, botteghe del commercio equo, banche del tempo, associazioni e comitati, produttori bio, singoli cittadini e cooperative, e le scelte di “governo di un territorio” promosse dall’ente locale di prossimità.
Il comune, o meglio il “municipio”, può essere considerato come bene comune da cui partire per imprimere ai tanti territori disposti a mettersi in gioco un nuovo modello di società.
Chi può partecipare
Al premio possono concorrere tutti gli enti locali che hanno avviato politiche [azioni, iniziative, progetti caratterizzati da concretezza e una verificabile diminuzione dell’impronta ecologica] di informazione e di sostegno alle “buone pratiche locali” con particolare riferimento alle seguenti categorie:
1- gestione del territorio [opzione cementificazione zero, recupero aree dismesse, progettazione partecipata, bioedilizia…];
2- impronta ecologica della “macchina comunale” [efficienza energetica, acquisti verdi, mense biologiche];
3- rifiuti [raccolta differenziata porta a porta spinta, progetti per la riduzione dei rifiuti e riuso];
4- mobilità sostenibile [car-sharing, car-pooling, traporto pubblico integrato, piedibus, biocombustibili, ecc.];
5- nuovi stili di vita [progetti per la filiera corta, il disimballo dei territori, la diffusione commercio equo, l’autoproduzione, la finanza etica, ecc.].
Come partecipare [entro il 17 agosto 2007]
Gli enti locali interessati dovranno far pervenire entro il 17 agosto 2007, a info@comunivirtuosi.org una scheda riassuntiva dell’iniziativa avviata, indicando l’ente promotore, la categoria dell’iniziativa, una sintetica descrizione [massimo quattro cartelle eventualmente supportate da materiale fotografico, audio o video], i tempi di realizzazione, il numero di soggetti coinvolti e i risultati conseguiti.
Oltre a una quota di 65 euro come spese di segreteria, i partecipanti si impegnano in caso di vincita, a partecipare alla cerimonia di premiazione che si svolgerà a Monsano [Ancona], in occasione della “Festa del buonsenso“, promossa dal Comune di Monsano e dall’associazione dei Comuni Virtuosi, il 25 agosto 2007.
Informazioni
Per ogni informazione è stata istituita la Segreteria del Premio:
Comune di Colorno: tel. 0521 313745, 334 6535965, info@comunivirtuosi.org
Scarica il bando
www.comunivirtuosi.org/attached/
Premio%20Comuni%20a%205%20stelle%20finale.pdf
Associazione dei Comuni virtuosi
www.comunivirtuosi.org
 

Giovedì, 19 Luglio, 2007 - 16:09

dissuasori velocità in via brembo

Al Settore Viabilità del Comune di Milano
Al Settore segnaletica urbana del Comune di Milano
Alla Commissione Territorio e Trasporti del Consiglio di Zona 4

Si registra in Via Brembo, in base istanze e sollevazioni fatte da parte di alcuni residenti, all'imboccatura con la medesima in entrata da Corso Lodi verso Via Benaco un flusso veicolare ad alta velocità arrecante pregiudizio ai pedoni nella fase di attraversamento dell'incorcio tra la via stessa e Via Benaco

Si chiede

pertanto, al settore viabilità del Comune di Milano di rendere noti provvedimenti, se sono già stati presi a riguardo, circa l'apposizione di dissuasori di velocità e, qualora non fossero stati ancora previsti, di procedere con urgenza affincè si ripristini una condizione di sicurezza per i pedoni stessi.

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Milano, Consiglio di Zona - riunione di giovedì 26 luglio

Giovedì, 19 Luglio, 2007 - 15:11

interrogazione su via cucchi

Al Settore Parchi e Giardini del Comune di Milano
Al Settore Viabilità del Comune di Milano
Alla commissione territorio del consiglio di zona 4

Vista

l'esistenza di un progetto di apertura di Via Ardigò al traffico veicolare per comunicare Viale Corsica con Via Cucchi

Recepite

alcune rimostranze da parte di residenti della zona in quanto si prevede che la via non possa essere adeguata, per dimensioni, al flusso veicolare in aumento in vista dell'applicazione del progetto di modifica viabilistica, considerando l'aggravio del traffico nella via, in cui sono siti diversi plessi scolastici e il Centro Anziani Acquabella

Considerato

che si è riscontrato un depauperamento progressivo di verde ad alto fusto nei giardini limitrofi alla struttura del Pio Istituo Figli della Provvidenza, sito in Via Cucchi

Si chiede

al settore viabilità del Comune di Milano se il progetto di modifica del traffico veicolare e di congiungimento di Viale Corsica con Via Cucchi tramite Via Ardigò sia ancora sussistente; e, in caso affermativo, quando è previsto l'avvio dei lavori, la durata dei medesimi, le motivazioni che hanno apportato alla definizione del progetto, considerando l'importanza di indire una riunione di commissione che possa esaminare le conseguenze derivanti da questo probabile provvedimento ed esprimere propri pareri a riguardo.

Infine si chiede

al Settore Parchi e Giardini di ripristinare in Via Cucchi, presso il Pio Istituo Figli della Provvidenza, l'area verde prima esistente, ripiantumando gli alberi ad alto fusto eliminati dagli interventi avutisi.

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Milano, seduta del Consiglio di Zona 4 di giovedì 26 luglio 2007

Giovedì, 19 Luglio, 2007 - 14:58

Commissione comunale questione nomadi

Alla Commissione Politiche Sociali del Comune di Milano
Al Settore competente del Comune di Milano
Alla Commissione Politiche Sociali del Consiglio di Zona 4

Venuto a conoscenza


della riunione della Commissione Comunale Politiche Sociali, indetta nella giornata di mercoledì 18 luglio, con al punto all'ordine del giorno la questione dei campi nomadi esaminata nella stessa sessione in un confronto congiunto con la Commissione Politiche Sociali della Provincia di Milano

considerata

l'esigenza di dare una soluzione alla questione, considerando le normative esistenti a livello internazionale e le direttive europee concernenti la promozione di politiche per l'integrazione e per il rispetto e la tutela delle differenze lignuistiche e delle minoranze etniche

si chiede

Alla Commissione medesima, alla Presidenza della stessa, all'assessorato Politiche Sociali del Comune di Milano, di informare il Consiglio di Zona 4 e la Commissione Politiche Sociali della medesima di quanto stabilito, deciso e analizzato nella seduta della commissione del 18 luglio, con la presenza dei componenti della commissione corrispondente della Provincia di Milano, al fine di individuare un percorso condiviso con gli organi consiliari circoscrizionali su un tema che interessa il nostro territorio circoscrizionale in molte sue componenti. Si chiede, altresì, di prevedere l'indizione di una commissione consiliare di zona recependo il presente tema in discussione all'ordine del giorno.

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Milano, Consiglio di Zona, seduta di giovedì 26 luglio

Giovedì, 19 Luglio, 2007 - 14:49

Prendi in casa uno studente

Al Settore Politiche Sociali del Comune di Milano
All'Assessorato Politiche Sociali del Comune di Milano
Al Consiglio di Zona 4 e alle sue Componenti


L'associazione "MeglioMilano" in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche per l'Abitabilità della Provincia di Milano ha definito l'avvio del progetto "Prendi in casa uno studente" che prevede il sostegno e l'impegno da parte del Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica, nella persona del sottosegretario, On. Nando Dalla Chiesa. Esiste un'emergenza casa per i 141000 studentesse e studenti fuori sede o pendolari, che si arrecano in città per studiare e proseguire i propri studi universitari. Il progetto prevede di inserire parte degli universitari in contesti abitativi in condivisione con anziani, affinchè si possa promuovere un punto di oncontro tra due interessi sociali risolvibili tramite un'azione congiunta.

Si chiede

all'assessorato politiche sociali del Comune di Milano se è stato esaminato il progetto, se sussiste l'intenzione di prevedere forme di partecipazione dello stesso ente comunale al medesimo, investendo sul provvedimento, aumentandone la portata, intraprendendo un censimento dei bisogni, affinchè si possa dare fine a un'esigenza sociale generale dalla grave portata.

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Milano, consiglio di zona seduta di giovedì 26 luglio

Giovedì, 19 Luglio, 2007 - 14:38

16° Mittelfest

Per i diritti umani
Il tema di Mittelfest 2007
Mittelfest nella sua storia si è sempre svolto su una portante tematica. Una simile scelta ha il vantaggio di orientare lo spettatore e di fornire alla stampa e agli addetti ai lavori un quadro di riferimento, ma contiene in sé il rischio di ingessare la programmazione e quindi di schematizzare il festival stesso.
Per queste ed altre ragioni scegliamo di non dare al tema un ruolo totalizzante, ma piuttosto di pivot culturale ed etico sostenuto da alcuni spettacoli con l'intento di rilanciare il senso di Mittelfest e delle arti sceniche in genere.
Quest'anno il tema sarà dedicato ai diritti dell'uomo, così come questi sono stati definiti nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo del dicembre del 1948. In un momento storico e culturale in cui in molte parti del mondo, anche nel nostro occidente così civilizzato, molti troppi sono i diritti calpestati e disattesi, ci sembrava doveroso riproporre anche sotto forma di espressione spettacolare una riflessione su questo tema di fondamentale centralità nella vita dei singoli individui e linfa vitale di ogni paese che si voglia dire civile e democratico.
A ispirare dunque alcuni degli eventi portanti del Festival saranno i trenta articoli di cui è composta la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, attorno ai quali saranno create delle situazioni spettacolari tese a coinvolgere tutta la città di Cividale, partendo da una suggestione performativa ispirata a quel 1789, anno in cui per la prima volta in Europa tali diritti vennero proclamati a seguito di un'insurrezione popolare come quella della Rivoluzione Francese, per sfociare poi in una grande festa conclusiva nel teatro di pietra dove la stessa Dichiarazione troverà forma spettacolare nelle azioni e nelle performances di artisti provenienti da diversi ambiti espressivi.
Ma il Mittelfest è festival delle arti performative e anche per l'edizione 2007 punterà a quegli eventi che rappresentano in modo significativo e le nuove frontiere della ricerca espressiva e le diverse modalità in cui questa si è esplicata a seconda delle peculiarità dei vari paesi del CentroEuropa.
Dalla musica contemporanea, con la presentazione in prima assoluta mondiale delle nuove composizioni di alcuni tra i più prestigiosi musicisti della scena contemporanea internazionale, alla musica popolare dell'est europeo, oggi uno dei fenomeni musicali tra i più seguiti, senza escludere incontri con i grandi maestri del passato come Liszt e Beethoven, affidati all'esecuzioni di importanti solisti e formazioni nazionali ed europee.
Per quanto riguarda il teatro di prosa saranno presentati, in prima assoluta, spettacoli nei quali, accanto alla parola e alla scrittura drammaturgica, trovino ampio risalto i nuovi linguaggi della comunicazione (video, computer, nuove tecnologie, ....).
E infine il teatro danza presente, come di consueto, nelle diverse accezioni e configurazioni coreografiche che questa nuovo genere ha via via assunto nelle ultime stagioni. Mittelfest intende essere sì una "vetrina" rappresentativa delle realtà artistiche più stimolanti della Mitteleuropa, ma si propone anche come luogo di incontro e di conoscenza reciproca attraverso l'universalità dei linguaggi artistici, che proprio in questi anni nella ricerca di modelli comunicativi alternativi si propongono di infrangere alcune barriere, come quelle costituite, ad esempio, dalle differenze linguistiche.

Giovedì, 19 Luglio, 2007 - 14:34

Associazione Il Giardino degli Aromi onlus (Milano, MI)

Associazione Il Giardino degli Aromi onlus (Milano, MI)
Siamo a Milano, all'interno del parco dell'ex o.p. Paolo Pini e disponiamo di una grande serra e di un appezzamento di terreno di ca. 5.000 mq dove produciamo e coltiviamo piante aromatiche, officinali e orticole. Vendiamo sia piante in vaso sia erbe fresche ed essiccate. Inoltre produciamo prodotti con le erbe essicctae (pot-pourri, cuscini del benessere, oli aceti e sali aromatizzati, ecc.) per finanziare le nostre attività di ortoterpia a favore di persone svantaggiate.
di Luisa Maggioni
Ippocrate 45
Milano 20161, MI

Telefono: 0266203319
Cellulare: 3205795295
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Giovedì, 19 Luglio, 2007 - 14:27

Al 50° Oscar dell’imballaggio

Al 50° Oscar dell’imballaggio 
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 Scatole più leggere, vaschette più sottili, sacchetti con minore uso di materiale. Sono queste alcune soluzioni di packaging appena premiate dall'Istituto Italiano Imballaggio e dal Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi.
 
 
 Pensate che a volte l'involucro di un prodotto è il 95% del suo volume.
Per questo Giancarlo Longhi, direttore generale del Conai, dice che "non di puro marketing si tratta". L'imballaggio dei prodotti infatti è il primo passo per ottimizzare l'impatto ambientale dell'intero ciclo produttivo e di recupero dei materiali.

"Negli ultimi 10 anni - continua Longhi - il peso e lo spessore degli imballaggi si e' ridotto in misura consistente (lattine di alluminio meno 9%, scatolette di acciaio meno 30%, bottiglie in plastica da 45 a 30 grammi) e l'uso di materiali da riciclo ha raggiunto livelli molto elevati: nel settore cartario, ad esempio, la fibra di riciclo rappresenta il 90% della materia prima per imballaggi in cartone ondulati".
Per la cronaca, i premi della cinquantesima edizione dell’Oscar dell'Imballaggio se li sono aggiudicati Seda Italy per l'Ice-coffee container, Collistar per il flacone della crema anticellulite, Coop Italia per le eco-confezioni dell'ammorbidente, Nuova Pansac per un sacco industriale di basso spessore, Assograph Italia e Bticino per due imballi monomateriale (più facili da riciclare).
Alcune menzioni speciali sono giunte infine alle aziende che hanno saputo coniugare ottimo packaging ed originalità.
In tema di design, per esempio, alla Cartografia Posterla per la nuova confezione-regalo del Veuve Cliquot Chic, che dopo l’apertura diventa un comodo secchiello da ghiaccio.
Per la sicurezza dell’imballo a Deles Imballaggi, per aver miglirato le prestazioni di isolamento termico dei farmaci durante il trasporto, con Temperature Controlled Pack.
Dai salumi alle creme di bellezza, confezioni regalo e bevande. Nessuna categoria è esclusa dalla sana competizione all’imballaggio più eco.
Redazione Ambiente
 

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