
NONVIOLENZA( ancora ) IN MOVIMENTO
Abbiamo dalla nostra Capitini, Tolstoj, Gandhi, don Milani… Non dobbiamo dimenticarcene!
Noi rappresentavamo rispettivamente il Partito e il Movimento Umanista.Abbiamo distribuito volantini per la manifestazione del 2 dicembre 2006 a Milano www.simbolodellapace.net. L’intervento pubblico, a cura di Daniela, verteva principalmente sul Disarmo, i forum di Milano e Lisbona, le campagne d’appoggio umano in Africa e l’azione nelle scuole, dove siamo presenti con seminari per studenti e insegnanti.
Abbiamo riposato nell’ ostello della gioventù Villa Francescatti, luogo pulito e decoroso, con uno splendido chiostro del XII secolo.
Ma il “senso” ultimo dell’incontro, nonché un sorriso di profonda speranza, l’abbiamo trovato nel…regolamento. La cappella Comboni situata a un dipresso, si leggeva infatti, è aperta a tutti i giorni, ma con una particolarità: dalle 7 alle 9 e dalle 18 alle 20 dal lunedì al giovedì per i credenti di tutte le religioni; mentre il venerdì è a disposizione dei fedeli dell’Islam, il sabato degli ebrei e la domenica dei cristiani…! In barba ai teocon, un mondo diverso è davvero a portata di mano.
Sia essa giusta, santa, umanitaria, chirurgica, difensiva, offensiva, legittima, illegittima o preventiva… la guerra, fatta da chiunque, per qualunque motivo, con qualsiasi arma, è sempre e comunque il più grande crimine contro l’umanità!
Daniela Tuscano e Donatella Camatta (www.danielatuscano.wordpress.
an inconvenient truth
30 Ottobre 2006

Se vogliamo evitare che le generazioni future ci sputino in faccia e ci chiedano i danni dobbiamo fare qualcosa per il pianeta. Le iguane, fuori dalla finestra di casa mia a Genova, mi guardano come un estraneo al sole estivo di ottobre. I grilli cantano tutta la notte. Le api fanno il doppio lavoro estate/inverno. I dati dell’effetto serra sono ormai quotidiani come le previsioni del tempo. Ci sommergono. Come faranno le acque con le coste e le città.
Ma ci sono sempre gli scettici. Quelli che non ci credono e che ci sono sempre alternative. Senza mai dire quali. Altri che più modestamente se ne fregano. I ghiacciai si sciolgono. I fiumi si seccano. Le falde acquifere scendono.
Basta con il catastrofismo. Con la solita deriva catastrofista per non affrontare i veri problemi. 279 specie di piante e di animali si stanno spostando verso nord. La malaria è arrivata sulle Ande. Lo scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia è raddoppiato negli ultimi dieci anni. E la deriva catastrofista continua con le previsioni per i nostri nipotini. Quelli che butteranno le nostre ossa in una discarica. Entro il 2050 il polo nord scomparirà, un milione di specie si estinguerà, il livello del mare salirà fino a cinque metri.
Al Gore ha prodotto un film: 'An inconvenient truth’. Uscirà il 21 novembre in versione inglese. E’ la prima volta che faccio pubblicità a un film. E’ un piccolo tributo, un’inezia per la salvezza del pianeta.
Da subito possiamo dare un contributo per migliorare la Terra con tenthingstodo, diecicosedafare.
1- Usa lampadine fluorescenti e compatte
2- Usa la macchina il meno possibile
3- Ricicla
4- Verifica la pressione delle gomme dell’auto
5- Non sprecare acqua calda
6- Non comprare prodotti con molte confezioni
7- Regola il termostato di casa
8- Pianta un albero
9- Spegni gli elettrodomestici non in uso
10- Fai girare questo elenco
Sono azioni da boy scout, non prevedono grandi strategie. Non ci sono scuse. Io ne aggiungo un’altra. Una convenzione con le banche che mi contatteranno per prestiti finalizzati all’acquisto di pannelli solari per i lettori del blog. E poi un’altra per Prodi: telelavoro per le amministrazioni pubbliche, arrivare entro pochi anni al 30/40%. Per oggi basta così. Sono esausto. Guardatevi il trailer.
Le bambine Iraniane

La nota(1) dell’articolo 1210 del codice civile stabilisce: “L’età della pubertà per un ragazzo é di 15 anni lunari compiuti e per una ragazza é di 9 anni lunari compiuti”. L’articolo 48 del codice penale dei 1991 prevede che i bambini sono liberi da responsabilità penali. La nota (1) dello stesso articolo definisce un bambino come una persona che non ha raggiunto l’età della pubertà legale. Ciò significa che una bambina di 9 anni può essere punita come un adulto con la fustigazione, giustiziata e perfino lapidata.
I raccoglitori di margherite
27 Ottobre 2006

La Finanza ci spiava, il Sismi ci spiava, la Telecom ci spiava. Chi sarà il mandante?
Mi viene da ridere a fare la domanda. Chi aveva il potere di farlo se non il precedente governo? Se le elezioni fossero andate diversamente c’era il colpo di Stato. Come faccio a dirlo? Sensazioni. Le stesse che, credo, avete anche voi.
Però adesso basta. Da chi dipendevano il Sismi, da chi l’Agenzia delle Entrate, da chi la Telecom? Questi personaggi come si chiamano? Facciamo un ripassino: Pollari, Tremonti, Tronchetti. E allora è così difficile arrivare alla verità? Li si convoca in commissariato. Li si interroga con dolcezza. In caso di reticenza li si trattiene in carcere il tempo necessario. Anche tutta la vita. Per non inquinare le prove e per nostra tranquillità.
Poi si istituisce una commissione di inchiesta popolare. Evitiamo per favore quella parlamentare. Ci sarebbe un palese conflitto di interessi. I giudici sarebbero gli stessi intercettati. Quelli che hanno fatto carte false per bruciare le carte. Certo, lo hanno fatto per la democrazia. E anche per il contenuto delle intercettazioni. I cittadini, dopo aver esaminato le prove, decideranno. Sotto gli occhi di tutti.
Demagogia? Certo demagogia populistica qualunquistica. Parole con cui i coglioni e le anime belle prendono le distanze dai cittadini. Ma il garante della privacy cosa fa nella vita? Raccoglie le margherite?
E Prodi cosa aspetta a parlare al Paese a reti unificate per dire chiaro e tondo che i responsabili verranno puniti senza sconti? Forse un cenno di assenso di bertinottidalemarutelli, padrefiglioespiritosanto?
I cittadini si aspettano ben altro da lei, dipendente Prodi. Se non sa comunicare, almeno ci provi. Noi la corriggeremo.
Ps: Non mancate domani 28/10 alle ore 10.30 in piazza Roma a Ancona alla manifestazione contro la costruzione di due centrali termoelettriche da parte dell'Api. Saranno presenti numerosi comitati cittadini delle Marche e i Meet up di Ancona, Pesaro e Jesi.
Appello contro le impiccagioni di donne in Iran
Con Ahmadinejad, nuovo persidente della Repubblica dei mullà le donne sono soggette a pressioni ancora maggiori. Da una parte le donne vengono maltrattate in vari ambiti della società, dall’altra, quando fanno appello alla legge, scoprono che proprio quelle leggi sono a loro contrarie e per contro i loro problemi aumentano.
Nella giornata delle donne, l’8 marzo, le molte donne che hanno partecipato alle diverse manifestazioni pacifiche a Teheran e in altre città iraniane, sono state caricate, picchiate duramente ed arrestate solo per aver mostrato striscioni in cui rivendicavano il loro diritto alla parità.
L’Iran è il primo paese per numero di esecuzioni e le donne sono parte importante di questo numero. Negli ultimi 12 mesi in Iran sono state impiccate 182 persone, molte di loro donne e minorenni. Ci sono ora sei povere donne in attesa di esecuzione. Queste giovani donne e ragazze, vittime della misoginia istituzionalizzata del regime iraniano sono state condannate a morte e sono in attesa, in carcere,di essere impiccate.
Noi firmatari di questo appello condanniamo fermamente la sentenza di morte contro le donne iraniane,chiedendo di rivedere secondo il giusto processo la loro situazione.
Si prega di inviare l’Appello firmato ad uno dei seguenti indirizzi:
Associazione delle Donne Democratiche Iraniane in Italia
Via delle Egadi,15-00141-Roma
E-Mail:donneiran@yahoo.it
Gli indirizzi delle autorità Iraniane:
Repubblica Islamica dell'Iran
Ambasciata Presso Lo Stato Italiano
00162 Roma (RM) - Via Nomentana, 361,
Fax: 06.86328492
His Excellency Ayatollah Mahmoud Hashemi Shahroudi
Ministry of Justice
Park-e Shahr Tehran
Islamic Republic of Iran
Fax: 0098 21 311 6567
Human Rights Office
Ministry of Foreign Affairs
Keshk-e Mesri Ave. Tehran
Islamic Republic of Iran
Fax: 0098 21 390 1999
Armamenti nucleari.....
Di Olivier Turquet, Buone Nuove
Italia....della sua carta costituzionale
E l'Italia - in flagrante violazione della sua stessa legge
fondamentale,
della sua carta costituzionale - sta partecipando alla guerra afgana,
e'
complice di tutto questo orrore, e' parte della coalizione militare
stragista e terrorista e suscitatrice di stragismo e terrorismo.
Nel silenzio vile e schiavo di un'opinione pubblica narcotizzata e
idiotizzata, nella criminale corresponsabilita' di un ceto politico che
nella sua quasi totalita' ha condiviso la scelta dell'occupazione
militare
neocoloniale e della guerra terrorista e stragista, e nella complicita'
dei
cosiddetti "movimenti" che si occupano di tutto tranne che di questo:
della
guerra che la Nato - e con essa l'Italia - sta conducendo in
Afghanistan.
Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra afgana.
Torni lo
stato italiano al rispetto del diritto internazionale e della legalita'
costituzionale. Troppo sangue e' stato sparso.
Sia liberato Gabriele Torsello.
Cessi la guerra.
*
Sia liberato Gabriele Torsello.
Cessi la guerra.
Liberate Gabriele Torsello!!!!
23 Ottobre 2006
La redazione di Information Guerrilla si unisce alla famiglia del reporter italiano Gabriele Torsello chiedendo la sua immediata liberazione. Gabriele Torsello è stato rapito in Afghanistan il 12 Ottobre, mentre si recava a Kabul. Era partito da Lashkargah nel sud del paese, dove si trova l’ospedale italiano di Emergency e viaggiava a bordo di un autobus pubblico in direzione Kabul. Nella capitale afghana non è mai arrivato. Cinque uomini armati lo hanno prelevato con la forza insieme al suo interprete afghano. I rapitori chiedono cose che non possono ottenere con il rapimento di Garbiele, anzi è vero il contrario. Il lavoro di Gabrielle Torsello in Afghanistan è stato prezioso per mantenere accesa l’attenzione sull’Afghanistan, un paese da anni sottoposto a una criminale occupazione militare straniera. Garbiele si è recato in Afghanistan per testimoniare la drammatica realtà dell’Afghanistan e aveva avuto contatti positivi con i Talebani con i quali aveva visitato un villaggio raso al suolo dalle truppe straniere. Questo rapimento non giova a coloro che vogliono la fine dell’occupazione militare e non giova soprattutto ai civili afghani e a tutte quelle persone che sono le vere vittime della guerra, spesso dimenticate dai media e dai governi occidentali. Non giova neppure all’immagine dei musulmani perché l’Islam vieta di rapire e di mancare di rispetto a una persona che è venuta in pace e in particolare durante il mese di Ramadan. Lo ha ribadito anche il noto islamista Tariq Ramadan che ha dichiarato: “Niente, niente in assoluto può giustificare i rapimenti e i sequestri di donne, bambini e uomini innocenti”. Garbiele Torsello, secondo quanto dichiarato sul sito PeaceReporter, si era convertito all’Islam con il nome di Kash e aveva frequentato a Londra la moschea di Regent’s Park. A rivelare questi dettagli è Nazir Ahmed primo Lord di origine pakistana a sedere nel parlamento britannico. Il barone Nazi Ahmed ha dichiarato: “Ho conosciuto ‘Kash’ otto anni fa, quando si è presentato a me con il suo lavoro fotografico sul Kashmir. Da subito ho apprezzato il suo occhio attento e compassionevole delle ingiustizie e del dolore di questa popolazione. Per questo ho scritto la prefazione al suo libro ‘The heart of Kashmir’, presentato tre anni fa alla House of Lords. Se lei mi chiede che tipo è Kash, io posso garantirle che Kash è una persona fantastica, un uomo eccezionale.”
I Talebani dal canto loro hanno smentito di essere gli autori del rapimento. Questi particolari gettano un’ombra su questo rapimento, i suoi autori e i mandanti. Noi crediamo che ancora una volta l’informazione indipendente sia stata la principale vittima di questi anni di guerre imposte sotto il falso pretesto della esportazione della democrazia. Il lavoro di Gabriele Torsello serviva e serve a non farci dimenticare l’inutilità della guerra. Mettere a repentaglio la sua vita non giova a nessuno, giova solo a chi vorrebbe mantenere il buio sulla realtà dell’Afghanistan. Il nostro appello si rivolge non solo ai suoi rapitori ma anche a chiunque possa contribuire alla sua liberazione. Siamo contro la guerra e contro l’occupazione militare in Afghanistan e vorremmo che le nostre truppe tornassero a casa e per questo siamo dalla parte di Garbiele e chiediamo che venga liberato.
La redazione di Information Guerrilla, 22 ottobre 2006
Scusate il disturbo: Gabriele Torsello libero!
di Gennaro Carotenuto - Rapiscono Giuliana Sgrena, emerita compagna del collettivo del Manifesto e agiamo come un sol’uomo, ci indigniamo, denunciamo, sfiaccoliamo. Rapiscono un Gabriele Torsello qualsiasi e a nove giorni di distanza, con la vita dell’ostaggio in serio pericolo, non si vede una bandierina della pace in giro
Prima del sequestro Torsello era appena tornato da Musa Qala, distrutta dai bombardamenti della Nato
Una città sconosciuta al mondo ma ben inquadrata nel mirino dei cacciabombardieri Nato-Isaf. E’ stato lì con la sua Nikon D200, ed è tornato con delle foto importanti. Musa Qala non c’era più. Al posto dei palazzi e delle case, solo degli enormi crateri. Persino l’ospedale è stato raso al suolo dai bombardieri in missione di pace e di stabilizzazione.
(”Information Guerrilla” )
Rompiamo il silenzio......chiudiamo i CPT
Sabato 28 ottobre 2006
MILANO ORE 15.00
p.zza San Gerolamo (inzio cavalcavia Buccari)
PRESIDIO – CONCERTO
CON
LES AMBASSADEURS
LES ANARCHISTE
PER CHIUDERE I CENTRI DI PERMANENZA TEMPORANEA
PER USCIRE DALLA POLITICA DELLA REPRESSIONE E AFFERMARE LA NOSTRA VOLONTA’ AL RISPETTO DI TUTTI E TUTTE
per adesioni citta.pertutti@yahoo.it
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No al giornalismo asservito ai poteri più perversi