In Spagna ha vinto il matrimonio gay!
Nonostante una campagna elettorale funestata da efferrati attentati, e dalla diretta discesa in campo della chiesa cattolica spagnola, il leader socialista ha ancora una volta avuto ragione. Il suo coerente impegno a favore della modernizzazione economica e sociale del paese coniugata ad una straordinaria stagione di riforme a sostegno delle donne e dei diritti delle persone lgbt, gli ha regalato il sostegno convinto della maggioranza degli spagnoli.
Presidente nazionale Arcigay
La salvezza fuori dal tempio di Daniela Tuscano
martedì 11 marzo 2008
La salvezza fuori dal tempio
Guerriero che in terra straniera
porti la gloria
sangue non vuoi spargere
ma armi indossi con
falsa divisa.
Intero premio del tuo valore
m’inchino!
Indifferenza dono a
miserabili generali
con capo avvolto
senz’ anima
e che il cuor venduto
al poter sovrano!
Che storia sia!
Con occhi ardenti t’osservo
fra braccia mie voglio stringerti
al tuo ritorno
gioendo alla sorte di
vera libertà ottenuta.
by donatella camatta
STRADA O VIA D’ACQUA. Il Consiglio di Zona 7 contro Expo 2015
Giovedì 6 Marzo 2008 le Commissioni Traffico/Verde del Consiglio di Zona 7 hanno approvato la realizzazione di un tratto di strada sul confine del Parco della Cave, da Via F.lli Di Dio a Via Diotti con i voti della maggioranza, la stessa che governa la Zona e la Città.
La strada andrebbe a realizzarsi sopra il percorso del canale deviatore del Fiume Olona (oggi coperto) realizzato negli anni 80, peccato che sullo stesso sedime è previsto, nel documento presentato ufficialmente per concorrere all’assegnazione di EXPO 2015, la famosa “Via d’acqua” o “Waterway” come meglio indicato nei documenti ufficiali.
Sempre sulla brochure di EXPO 2015 compare il progetto di un canale “Via d’Acqua” che consentirebbe il collegamento dalla Darsena al polo Fieristico Rho/Pero. Compaiono anche in bella evidenza gli stemmi della Regione Lombardia, della Provincia di Milano, del Comune di Milano, della Camera di Commercio e dell’Ente Fiera Milano.
Durante la Commissione la cosa era stata fatta notare dal sottoscritto con il supporto della proiezione di slide che dimostravano ciò (allego slide: in rosso la sovrapposizione strada/canale).
Ma graniticamente la maggioranza, facendo finta di nulla, ha marciato compatta ed ha dato parere favorevole alla realizzazione.
Cosa ne penserebbe il Sindaco, che sta disperatamente cercando di raggranellare voti nei confronti dell’antagonista Smirne, se lo venisse a sapere?
Cosa ne penserebbe se venisse a sapere che una parte della stessa Amministrazione, per di più della stessa parte politica, vuole realizzare una strada dove i progetti EXPO prevedono la realizzazione di un canale?
Visto come ha reagito nei confronti di chi contestava l’ecopass, non penso la prenderebbe molto bene.
Cosa ne penserebbero i giurati che debbono votare a fine Marzo e scegliere tra Milano e Smirne?
Ma soprattutto…. chi sta bluffando: chi propone Water way , chi promette strade o entrambi?
Saluti
Ivano Grioni
Cons. Zona 7 PD
DUE PROGETTI PER LA VIABILITÀ A MILANO SUD
DUE PROGETTI PER LA VIABILITÀ
La 'bretella Merula-Chiodi' e un nuovo collegamento con Assago mirano a risolvere i problemi del traffico cittadino
Buccinasco, come sanno i suoi abitanti, ha un problema di traffico. Le necessità sono in sostanza due: migliorare i collegamenti con Milano ed evitare i flussi di attraversamento tra ovest (Nuova Vigevanese, MM1 Bisceglie) ed est (Milanofiori).
Le due questioni irrisolte determinano lunghe code in orario di punta sulle principali vie di collegamento con Assago e Milano, e mezzi di ogni tipo, anche pesanti, che passano a tutte le ore da piazza San Biagio, entrando insomma nel cuore della città. Non a caso le rilevazioni dell'ARPA hanno mostrato che la qualità dell'aria nell'abitato di Buccinasco è ai livelli di quella di Milano.
Per la prima volta dopo tanti anni, si profila in questo periodo la possibilità di risolvere il problema del traffico di attraversamento. Non certo con la dirompente strada-parco, che tanto assomiglia al ponte di Messina per ottusità progettuale, spreco di denaro pubblico e possibili interessi privati. Bensì con due strutture più piccole ed economiche: il collegamento via Merula-via Chiodi, in Milano, e un nuovo collegamento Buccinasco-Assago nella zona di Buccinasco Più.
Il primo intervento è già deciso e finanziato, si attende solo il via libera ai lavori. Il secondo è in discussione.
Ecco in dettaglio le implicazioni dei due progetti:
– Collegamento tra le vie Merula e Chiodi
Nota come “bretella Merula-Chiodi”, è una nuova strada di cui si parla dagli anni Novanta. Utilissima, perché collegherà direttamente via Merula, all'altezza della cascina Corio, con via Chiodi, all'altezza della scuola Tre Castelli. Il tracciato resterà vicino all'abitato, riutilizzando la stradina in parte non asfaltata già esistente. Due corsie complessive, per evitare possibili gare di velocità. Il Parco Teramo, situato allo sbocco della nuova strada, subirà una limatura per la necessità di non lambire con la strada la scuola Tre Castelli.
Gli automobilisti in arrivo dal cavalcavia Giordani, quindi dalle zone ovest e nord-ovest di Milano, invece di girare a destra e addentrarsi in Buccinasco potranno svoltare a sinistra, percorrere la bretella, le vie Faenza e Famagosta, lo svincolo di piazza Maggi e il collegamento alla A7.
Un percorso quasi rettilineo, su strade periferiche a basso indice di riempimento. Per andare dal Giordani a Milanofiori e viceversa basteranno 10-15 minuti, senza spingere particolarmente sull'acceleratore.
La bretella Merula-Chiodi è già in fase attuativa. Il comune di Milano ha approvato da tempo il progetto esecutivo, stanziando circa 20 milioni di euro. I lavori dovevano iniziare a fine 2007 e concludersi nel 2009. Non sono ancora partiti perché si attende la disponibilità di un ultimo appezzamento di terreno, per il quale non è stato raggiunto l'accordo economico con il proprietario. La palla è ora al TAR, la sentenza o l'accordo tra le parti sbloccheranno in qualche modo la situazione.
- Nuovo collegamento con Assago
Le amministrazioni di Buccinasco e Assago stanno valutando di collegare il nuovo insediamento Buccinasco Più con l'autostrada A7.
Due le ipotesi sul tavolo: una strada che giri 'dietro' Buccinasco Più, al confine con Assago, per arrivare a un nuovo scavalco della tangenziale all'altezza del Carrefour, anch'esso da realizzare. Oppure partire da via Guido Rossa con una nuova strada che raggiunga Assago.
La seconda ipotesi costerebbe meno. Entrambe resterebbero non distanti dall'abitato, evitando di consumare il territorio agricolo.
Con questa strada gli abitanti di Buccinasco Più, Milano Più e dei vicini insediamenti di Assago non avrebbero più bisogno di andare verso piazza San Biagio per raggiungere Milano in tempi decenti negli orari di punta. Uscendo di casa potrebbero imboccare il collegamento e da lì essere rapidamente alla MM2 o allo svincolo di piazza Maggi.
- Confronto con la 'strada-parco'
Il collegamento diretto tra il cavalcavia Giordani e l'autostrada A7 è definito strada-parco perché passerebbe per ben 5,5 km nella fascia agricola del Parco Sud che ancora resiste tra Milano e Assago. La fascia sarebbe spaccata in due, compromettendo l'ecosistema interno, fatto delle cascine storiche, delle attività agricole, dei laghetti e degli animali che è ancora possibile osservarvi (è stato censito anche un falchetto), e aprendo alle colate di cemento.
Al momento la strada-parco esiste solo sulla carta, però è prevista nel Piano di coordinamento provinciale. Andrebbe concordata tra Milano, Assago e Rozzano, più l'ente Parco Agricolo Sud e la Provincia stessa.
Per farsi un'idea dei costi, tale infrastruttura sarebbe cinque volte più lunga della Merula-Chiodi, 4 corsie contro due, nessun riutilizzo di tracciati esistenti, più tutti i costi e le complicazioni legate agli espropri e al coordinamento degli enti coinvolti. Parlare di 150 milioni e 5-10 anni di tempo non è, probabilmente, lontano dalla verità.
A parte gli interessi edilizi della criminalità organizzata nel Parco Sud, e senza neanche sottolineare l'importanza di tutelare il territorio vergine nel posto più inquinato d'Europa (la Lombardia), con una semplice calcolatrice appare chiara l'insensatezza economica della strada-parco. La bretella Merula-Chiodi risolverà la stessa esigenza con una frazione del tempo e dei costi.
La speranza è che Milano ora insista per iniziare finalmente i lavori.
A cura di Alessandro Franco e Angelo Valdameri, consigliere zona 6 Lista Fo
A Palazzo Marino uno striscione per ricordare l'inferno di Ingrid
Ho presentato un ordine del giorno nell'ultima seduta di consiglio di zona chiedendo al consiglio stesso di farsi promotore presso il Comune per ricordare con un atto simbolico ma sostanziale l'infernale segregazione e terribile sequestro di Ingrid Betancourt e della sua collaboratrice Clara, rapite nel 2002 in Colombia dalle Farc. Penso che questa richiesta sia stata recepita dato che ieri, giornata della Donna, Uno striscione con la fotografia di Ingrid è stato dispiegato sulla facciata di Palazzo Marino. Come è avvenuto in altri Comuni d'Italia: Torino e Roma in primis. Insieme si chiede la liberazione di Ingrid e di Clara e di poter ritrovare le due donne nella propria attività di lotta alla corruzione e per l'affermazione dei diritti civili e sociali, della tutela e della difesa dell'ambiente in Colombia, realtà difficile martoriata da anni di scontri e di guerriglie sanguinarie. Uno statoè questo, di assedio permanente per la popolazione che semina terrore e odio, funzionale a una sospensione delle regole di convivenza democratica e di progresso umano. Quelle regole per cui Ingrid sempre si è battuta come candidata ecologista alle presidenziali del 2002, eletta senatrice. Donna scomoda, persona da silentire con la violenza, contro la quale oggi universalmente ci battiamo perchè si scriva fine a questo lungo inferno, come titola la sua lettera ai famigliari, alla madre, ai figli.
Siamo con te Ingrid
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
Ostaggio delle Farc da più di 2.200 giorni
fonte: vivimilano
Un applauso ha salutato l'affissione della gigantografia di Ingrid Betancourt, con l'appello alla sua liberazione, sulla facciata di Palazzo Marino in piazza Scala. Il Consiglio comunale ha voluto dedicare la festa della donna alla candidata alle presidenziali colombiane del 2002, da più di 2.200 giorni ostaggio dei guerriglieri delle Farc. Lo striscione, con il messaggio «Ingrid Betancourt libera», srotolato dal balcone della sede del Comune, riproduce la più recente foto della donna scattata durante la sua prigionia, che la ritrae seduta e con il capo reclinato. «Le nostre coscienze ci impongono di essere vicini a tutte le vittime dei terrorismi - ha detto il presidente dell'assemblea Manfredi Palmeri -. Oggi ricordiamo Ingrid Betancourt e ne chiediamo la liberazione, con un pensiero rivolto a tutte le donne del mondo». Poi l'attrice Carla Chiarelli ha letto alcuni brani dalla «Lettera dall'inferno a mia madre e ai miei figli» della Betancourt, mentre in piazza un gruppo di giovani del Pd ha raccolto le firme per la petizione internazionale «Agir Pour Ingrid Betancourt» che chiede la liberazione della donna e dei suoi compagni di prigionia.
lettera di Giordano a Veltroni
Caro Walter,
la campagna elettorale, si sa, è fatta anche di tormentoni e uno dei tuoi preferiti è accusare la Sinistra di essere ibernata. Il detrito di un passato estinto. Degli anni '50. Dell'epoca della lotta di classe e della manifestazioni contro la Nato.
Serietà imporrebbe tuttavia che, quando si fanno affermazioni simili, si aggiungesse qualche più approfondita riflessione, e si offrisse qualche risposta non limitata alle suggestioni nuoviste. Mi spiego attraverso alcuni esempi.
L'Italia del 2008 è funestata da uno stillicidio di morti sul lavoro. Non sono incidenti. Sono omicidi. Non si tratta di fatalità ma del sanguinoso obolo pagato al primato assoluto del profitto. Ma la logica che mette sempre e comunque il profitto al primo posto non viene da Marte. Viene dalla difesa cieca degli interessi delle aziende. Non ti dice niente la scandalosa opposizione di Confindustria al varo dei decreti attuativi della legge sulla sicurezza del lavoro? Nemmeno più fingono di dare qualche importanza alla vita umana quando entra in gioco la difesa del profitto. E te lo ripeto: non sono marziani. Sono i candidati più eminenti e osannati del Pd. E allora è proprio impossibile non chiedere una risposta chiara alla domanda: ma il tuo Pd, da che parte sta?
Nell'Italia del 1975 i lavoratori godevano delle retribuzioni più alte d'Europa grazie a una lunga fase di conflitto sociale che nessuno, allora, si vergognava a definire lotta di classe. Ma le definizioni contano poco. Quel che conta è la sostanza e la sostanza è che oggi le retribuzioni dei lavoratori italiani sono quasi le più basse d'Europa.
I profitti invece sono cresciuti a dismisura. C'è o no una relazione tra la stagione di lotte che dal '68 ha preso piede nel nostro paese e quel livello di retribuzioni? Secondo noi sì. E c'è o no una relazione tra i bassi livelli salariali dell'oggi e la politica di concertazione, la perdita di autonomia contrattuale del sindacato, la perdita di peso politico della Sinistra? Secondo noi sì. Quanta fatica è costato (ben 50 ore di sciopero) strappare al "tuo Calearo" meno di cento euro netti al mese per i metalmeccanici! Allora, come vedi, il conflitto sociale e la Sinistra servono per mutare qui ora le condizioni di vita.
Nel '53, l'anno in cui secondo te è iniziato il processo di ibernazione della Sinistra italiana, centinaia di migliaia di giovani erano costretti a emigrare dal Sud verso le "Coree" del nord Italia e del nord Europa. Cinquantacinque anni dopo la situazione non è molto più rosea: ogni anno scompare dal sud l'equivalente di una città di media grandezza. Mi correggo. Una differenza c'è. Allora a emigrare erano solo le fasce meno culturalmente attrezzate, i giovani descolarizzati. La nuova emigrazione è fatta da ragazzi diplomati o laureati, e quando arrivano nelle metropoli del settentrione finiscono a fare lavori precari e sottopagati.
Non siamo nel '53 ma nel 2008: l'anno in cui si contano in Italia due milioni settecentomila "lavoratori saltuari" e tre milioni di lavoratori al nero. Il tuo candidato Colaninno offre un po' meno di seicento euro al mese, e di fissare a 36 mesi il tetto del lavoro precario non vuole neppure sentirne parlare. Tu cosa ne pensi? E se non sei d'accordo con l'industriale d'alto lignaggio, perché lo hai candidato?
Non siamo nel '53 ma nel 2008, la condizione della donna è certamente molto cambiata. Ma non per miracolo o per bontà divina: in virtù di un conflitto non di classe ma di genere. Però sempre conflitto, e durissimo.
Non siamo nel '53 ma nel 2008, però il condizionamento delle gerarchie ecclesiastiche c'è ancora. Anzi c'è più oggi che allora, quando di partito cattolico ce n'era uno solo, mentre oggi non se ne trova uno, tranne la Sinistra Arcobaleno, che non debba tenere in massimo conto i diktat e i veti del Vaticano. Il Pd tra i primi. Te la sentiresti di smentirmi inserendo nel tuo programma il riconoscimento giuridico delle unioni civili di qualsiasi orientamento sessuale e l'impegno contro la legge 40?
Nel '63, per cambiare anno, in tutto l'occidente la forbice tra le retribuzioni massime e minime aveva raggiunto il massimo punto di avvicinamento, il che ai tempi si chiamava "giustizia sociale". Da allora è tornata ad allargarsi sempre di più e con la rivoluzione neoliberista degli anni '80 ha raggiunto livelli inconcepibili. Anche in Italia. Soprattutto in Italia. Occorre un intervento drastico, e lo sappiamo tutti. Ma non mi pare facile che possano provvedere alla bisogna il presidente di Federmeccanica e quello dei giovani industriali.
Calearo è il capolista del tuo partito nel Veneto. Perché? Immagino perché il Pd vuol sfondare nella roccaforte leghista del nord-est. E' un obiettivo sacrosanto, ma se per raggiungerlo bisogna interiorizzare proprio la cultura che si vorrebbe contrastare, quella dello sciopero fiscale del Carroccio e di Calearo, il gioco non vale la candela.
Perché certo, le tasse vanno tagliate. Ma tu da dove vuoi partire? Dal lavoro dipendente e dalle pensioni, dalla tassazione delle rendite, come faremmo noi, oppure da un ecumenico e indistinto intervento a tutto campo? E in quest'ultimo caso, non vedi il rischio che, per mancanza di risorse, si finisca come negli Usa, con milioni di persone costrette a salassarsi per pagare la sanità privata o a morire senza troppi complimenti? Da appassionato di cinema, avrai senz'altro apprezzato l'ultimo film di Michael Moore e immagino che ti avrà anche profondamente turbato, come tutti noi. Ma ancora non ho capito come pensate voi di evitare questa tutt'altro che improbabile deriva. Aspettiamo che lo facciate sapere non a noi, ma a tutti. Penso che sia interessante.
E chissà come pensa il Pd di invertire la sciagurata tendenza ad affrontare i conflitti internazionali con gli eserciti, esportando manu militari la democrazia? Candidando il generale Del Vecchio che in tutta onestà sventola la sua presenza in lista come sfida alla sinistra?
Evitiamo equivoci. Non sono così sciocco da credere che l'Italia del 2008 sia la stessa degli anni '50. E' cambiato proprio tutto. Il precariato non è la catena di montaggio, per contrastarlo occorrono strumenti ben diversi e nuovi, quelli che stiamo appunto cercando. Anche lo scontro sociale si presenta, di conseguenza, in forme inedite. Non cambiano solo i soggetti sociali che di questo scontro sono attori. Cambiano persino i criteri con i quali eravamo soliti delineare la soggettività sociale. E tuttavia, per quanto diverse siano le forme, sempre di sfruttamento e di conflitto sociale si tratta.
Ma poi, sei proprio sicuro che eliminare i conflitti renderebbe questo paese e questo mondo migliori? Il conflitto a noi sembra invece la principale forza propulsiva della società. E' la nostra stessa Costituzione a identificare, a ragion veduta, il conflitto come sale della democrazia e della sua espansione. Senza conflitto avremmo avuto una modernizzazione contro la modernità. Sarebbero cambiate la storia e la civiltà del nostro paese.
Forse la differenza tra noi è proprio nello scarto tra chi mira ad amministrare la dolente realtà esistente e chi non si rassegna. Per restituire agli individui libertà vera, pieno potere di decidere sulle proprie scelte e sulla propria vita, per confliggere con il sistema economico-sociale che quella libertà rende impossibile. E' il caso nostro.
In effetti, però, noi siamo la Sinistra.
Forum Europeo Umanista a Milano il 17-18-19 Ottobre 2008
Forum Europeo
Milano 17.18.19 ottobre 2008
"La Forza della Noviolenza"
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- Luisa Morgantini Italy - Vice-president of the European Parliament
- Giulietto Chiesa Italy . Member of the European Parliament
- Giorgio Schultze Italy - Spokesperson for New Humanism in Europe
- Jan Tamas Czech Republic - Spokesperson for the "No to the Bases" movement in the Czech Republic
- Hans Kristensen USA - Director, Nuclear Information Project, Federation of American Scientists.
- Angelo Baracca Italy - professor of physics at Florence University
- Rita Borsellino Italy - Progetto L'altra Storia
- Pina Grassi Italy - ADDIO PIZZO e Libero Futuro, Associazione antiracket Libero Grassi
- Giovanni Impastato Italy - Associazione Peppino Impastato-Casa Memoria di Cinisi
- Claudio Fragasso Italy - director
- Noam Livne Israel - "refusnik" and anti-militarism activist
- Giorgio Forti Italy - Network of Jews Against Occupation
- Monica Czyza Spain - Center of Cultures of Barcelona
- Mohammed Bakri Palestine - director and actor
- Angelica Romano Italy - Peace, Disarmament and Demilitarization Committee, Naple
NO Guerra 15 Marzo a Milano ore 15,30
Cinque anni dopo l'invasione dell' Iraq..
IL PARLAMENTO LO CHIAMA " MISSIONE DI PACE"
Unisciti alla voce della Gente chiede Diritti, Dignità fine della Violenza!!
Umanisti in Europa
La situazione dell'Europa di oggi è un disastro:
Privatizza la salute e l'educazione, trasformando i diritti di tutti in buoni affari per pochi
Ha convertito l'immigrazione in una nuova forma di schiavitù, installando l'esclusione e la discriminazione nel seno della società
Si è fatta complice della folle corsa agli armamenti e della criminale invasione di territori, ammettendo al proprio interno il potere distruttivo nucleare che pone il mondo sull'orlo della catastrofe
Col pretesto di proteggere dal terrorismo, installa meccanismi di controllo progressivo che, nel nome della sicurezza, uccidono la libertà della gente
Infine, ha svuotato di contenuto la democrazia sottomettendo la gente alla manipolazione da parte di poteri economici crescenti e dei mezzi di comunicazione al loro servizio.
Smantellare gli arsenali nucleari, come si propone nella campagna per il disarmo nucleare mondiale lanciata da Silo. Questa è la massima urgenza del momento attuale.
Ritirare immediatamente tutte le truppe europee che stanno invadendo o partecipando all'invasione di territori stranieri
Uscita dei paesi europei dalla NATO e chiusura delle sue basi in territorio europeo
garantire salute ed educazione gratuite e di qualità per tutte le persone che vivono in Europa
Cancellare le leggi sull'immigrazione e chiudere tutti i centri di detenzione. Dare priorità a una cooperazione internazionale reale, non soggetta alle leggi del mercato
Cancellare le leggi antiterrorismo
Garantire l'esercizio della democrazia reale attraverso leggi di responsabilità politica, la decentralizzazione del potere e il rispetto delle minoranze.
Per l’Università e la Ricerca in Italia, voto utile è a sinistra
Ho aderito ... attendo vostre adesioni
Alessandro Rizzo
Per l’Università e la Ricerca in Italia, il voto utile è a sinistra
Bullismo, la classe politica cattiva maestra
L'episodio di bullismo conferma ciò che sosteniamo da tempo: sono urgenti politiche di intervento sociale e culturale per combattere ogni forma di violenza nei confronti di ragazzi perpetrata da altri ragazzi. Quello che sconcerta, oltre il ripetersi degli episodi in tutta Italia, è la presenza costante di insulti e di provocazioni contro ragazzi "accusati" di essere omosessuali.
Paolo Ferigo - presidente comitato Arcigay CIG Milano
www.arcigay.it