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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Domenica, 9 Marzo, 2008 - 15:55

A Palazzo Marino uno striscione per ricordare l'inferno di Ingrid

Ho presentato un ordine del giorno nell'ultima seduta di consiglio di zona chiedendo al consiglio stesso di farsi promotore presso il Comune per ricordare con un atto simbolico ma sostanziale l'infernale segregazione e terribile sequestro di Ingrid Betancourt e della sua collaboratrice Clara, rapite nel 2002 in Colombia dalle Farc. Penso che questa richiesta sia stata recepita dato che ieri, giornata della Donna, Uno striscione con la fotografia di Ingrid è stato dispiegato sulla facciata di Palazzo Marino. Come è avvenuto in altri Comuni d'Italia: Torino e Roma in primis. Insieme si chiede la liberazione di Ingrid e di Clara e di poter ritrovare le due donne nella propria attività di lotta alla corruzione e per l'affermazione dei diritti civili e sociali, della tutela e della difesa dell'ambiente in Colombia, realtà difficile martoriata da anni di scontri e di guerriglie sanguinarie. Uno statoè questo, di assedio permanente per la popolazione che semina terrore e odio, funzionale a una sospensione delle regole di convivenza democratica e di progresso umano. Quelle regole per cui Ingrid sempre si è battuta come candidata ecologista alle presidenziali del 2002, eletta senatrice. Donna scomoda, persona da silentire con la violenza, contro la quale oggi universalmente ci battiamo perchè si scriva fine a questo lungo inferno, come titola la sua lettera ai famigliari, alla madre, ai figli.

Siamo con te Ingrid
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Ostaggio delle Farc da più di 2.200 giorni

8 marzo, il cuore di Milano per Betancourt
Dispiegato uno striscione con il suo volto sulla facciata di Palazzo Marino. Poi lettura pubblica della sua «Lettera dall'inferno»

fonte: vivimilano

Un applauso ha salutato l'affissione della gigantografia di Ingrid Betancourt, con l'appello alla sua liberazione, sulla facciata di Palazzo Marino in piazza Scala. Il Consiglio comunale ha voluto dedicare la festa della donna alla candidata alle presidenziali colombiane del 2002, da più di 2.200 giorni ostaggio dei guerriglieri delle Farc. Lo striscione, con il messaggio «Ingrid Betancourt libera», srotolato dal balcone della sede del Comune, riproduce la più recente foto della donna scattata durante la sua prigionia, che la ritrae seduta e con il capo reclinato. «Le nostre coscienze ci impongono di essere vicini a tutte le vittime dei terrorismi - ha detto il presidente dell'assemblea Manfredi Palmeri -. Oggi ricordiamo Ingrid Betancourt e ne chiediamo la liberazione, con un pensiero rivolto a tutte le donne del mondo». Poi l'attrice Carla Chiarelli ha letto alcuni brani dalla «Lettera dall'inferno a mia madre e ai miei figli» della Betancourt, mentre in piazza un gruppo di giovani del Pd ha raccolto le firme per la petizione internazionale «Agir Pour Ingrid Betancourt» che chiede la liberazione della donna e dei suoi compagni di prigionia.

08 marzo 2008