Piste ciclabili in Corso Lodi
Nessuna risposta è stata data dall'amministrazione comunale: molti asseriscono, dato di fatto, che la competenza gestionale e la proprietà del tratto in cui la pista ciclabile è ancora potenziale e non in atto, ossia nel tratto da Piazzale Lodi a Via Tagliamento, sia delle Ferrovie dello Stato, e che, pertanto, qualsiasi intervento sia necessario eseguirlo con preventivo permesso dell'ente proprietario.
E' possibile, quindi, prevedere una forma di coordinamento tra amministrazione comunale ed ente ferroviario al fine di garantire uno stanziamento di fondi utile a rendere eseguibile il lavoro di intervento per il completamento della pista ciclabile nel tratto suddetto? Utilizzo questo importante portale, sicurezza stradale di partecipami, per rendere pubblico il disagio e per richiedere all'amministrazione comunale di provvedere a disporre misure e progetti, con relativi finanziamenti, per fare fronte a questo intervento urgente. Provvederò a sollecitare a livello istituzionale l'amministrazione comunale medesima tramite interrogazione in consiglio di zona 4, organo competente territorialmente e in cui sono consigliere in qualità di capogruppo della Lista Uniti con Dario Fo per Milano.
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
Recensioni e visioni del XXII Festival MIX
Dai nostri corrispondenti "nero rosa" ... alcune recensioni interessanti dei film della XXII edizione del Festival Gay Lesbico e Culture Queer
Buona lettura
fonte: http://noirpink.blogspot.com
Cinema - Otto; or Up with Dead People
Ora non so voi come vi immaginiate una recensione cinematografica. Io questa me la immagino così, come un esperimento. Allora, iniziamo. Su, dico su serio.
Fase numero uno. Mano sul petto. In alto a sinistra. Sì, la vostra sinistra, non la mia. Sentite battere qualcosa? Ok, ok... Aspettate ancora un attimo.
Fase numero due. Inspirate bene. Allora, percepite qualche odore penetrante, rancido, sgradevole, nauseabondo? Come di un topo morto? No, eh?
E allora passiamo alla fase numero tre. Specchio. Osservatevi attentamente. Vedete nulla di strano? No, quella nuova ruga al lato dell'occhio non conta. Tesoro, è la vecchiaia e il botulino mica te lo puoi permettere. Quello che volevo dire è: non vedete nessun grumo di sangue o qualche interiora schizzata fuori da chissà dove? Neppure un angolino di carne in putrefazione?
Carissim*, la diagnosi non è buona. Eccessivo adattamento a questa società consumistica, che tutto produce e tutto trasforma in rifiuto, in spazzatura: la carta, la plastica, la carne dei polli e delle persone, i sentimenti. Avete fatto talmente tanta abitudine alla puzza della decomposizione di questa società da non sentirvela più addosso, da percepirla come un odore cosmico di sottofondo. E la putrefazione di questo mondo malato è penetrata così profondamente in voi che non riuscite più a leggervela in faccia.
E allora resuscitate dal mondo dei vivi, entrate nel regno dei non-vivi (e non-morti)! Seguite il cammino che vi indica Bruce LaBruce, lo scandaloso, geniale, sgradevole e sorprendente regista, attore, scrittore, fotografo e guru della pornografia gay indipendente e underground!
Dopo “Super 8 1/2” (1993), dopo “Hustler White” (1996) e dopo il pluripremiato “The Raspberry Reich” (2004), ecco a voi “Otto; or Up with Dead People”, la storia di Otto (interpretato da un giovane attore, Crisfar Jeremy, scelto tramite un provino su MySpace), zombie diciottenne e gay in crisi di identità reclutato dalla regista lesbica dark Medea (Katharina Klewinghaus) per realizzare il suo capolavoro: un film porno-politico in cui una banda di non-morti omosessuali ribelli scopa, uccide e assolda (“non necessariamente in questo ordine”) altri uomini in opposizione alla società eterofascista.
Lo zombie diventa simbolo di tutti gli oppressi del mondo, ma anche di chi ha “venduto l'anima” alla società dei consumi. È proprio il capitalismo consumistico a svuotare la vita delle persone, a rendere tutti omologati e conformisti, a imporre silenziosamente nuovi limiti alla fantasia e alla sessualità. Insomma, siamo diventati tutti un po' dei morti viventi. Vaghiamo senza meta e senza consapevolezza per gran parte della nostra vita: nei supermercati, alla ricerca di merci; nelle discoteche e nelle chat, alla ricerca di corpi ridotti a merce; in manifestazioni politiche svuotate di senso, alla ricerca di ideali mercificati. In questa realtà vischiosa, non offre salvezza né la cultura né la contro-cultura. Il disadattamento è l'unica via di fuga.
Insomma, un film che ha molto da dire, sebbene sia stato creato con pochi mezzi (si vede, e va benissimo così), ma con tanta fantasia (come dimostrano anche gli inserti di animazione, di danza, di cinema muto inseriti qua e là). “Otto” rappresenta una tappa perfetta di quel percorso delirante intrapreso con “The Raspberry Reich”, anche se, rispetto a quest'ultimo, pare più una tappa precedente che una successiva. La “intifada omosessuale” (perché "non esiste rivoluzione senza la rivoluzione sessuale, e non esiste rivoluzione sessuale senza la rivoluzione omosessuale") annunciata nel 2004 raggiungeva incisività, linearità e potenza rivoluzionarie e sovversive qui purtroppo non eguagliate.
MANIFESTO FORUM MILANO 2016: Oltre la città occasionale
MANIFESTO FORUM MILANO 2016: Oltre la città occasionale
Siamo donne, uomini, associazioni, forze politiche, movimenti, comitati, centri sociali, impegnati in questi anni nel sociale, nel mondo del lavoro, per la difesa del territorio e una diversa politica urbanistica, per una migliore qualità della vita, per la mobilità sostenibile, per l’inclusione sociale, per la cooperazione e la pace, per la cultura.
Con l’assegnazione dell’EXPO alla città di Milano, nei prossimi sette anni nell’area metropolitana milanese si attueranno scelte e realizzeranno opere in grado di segnare durevolmente il destino del capoluogo, di tutta la nostra area metropolitana e anche oltre. Secondo noi, scelte, opere e interventi dovranno essere ispirati un’idea di città socialmente, ambientalmente ed economicamente sostenibile, decise e realizzate mettendo in campo un grande concorso di idee, un ampio processo partecipativo, capace di coinvolgere tutte le forze vive dell’area metropolitana, valorizzando sia le competenze culturali e scientifiche, sia l'autorevole rappresentanza delle tante soggettività impegnate nel vivere civile. A queste forze vive l'amministrazione pubblica dovrà riferirsi, accogliendone le proposte e dando loro spazio in termini decisionali e di controllo.
In questi anni si deciderà se avremo una città più bella, meno inquinata, più inclusiva, meno chiusa, più solidale, di quella attuale. Perché ciò diventi realtà sarà necessario abbandonare scelte segnate dall’assenza di programmazione pubblica e dalla subordinazione agli interessi privati, come, purtroppo, dimostrano quelle che sono già state realizzate o in dirittura d’arrivo - Fiera/Citylife, Centro Direzionale/PortaNuova, quartiere Isola, grandi opere autostradali, ecc. -, con procedure che escludono l’apporto partecipativo della collettività ed esposte al rischio di illegittimità amministrativa, contabile e penale, come segnalano le indagini in corso da parte della magistratura.
Di fronte a questi scenari costituiamo il FORUM MILANO 2016: oltre la città occasionale, un organismo democratico e partecipato, aperto a tutte le soggettività che hanno a cuore i temi posti, un luogo e uno strumento in grado di promuovere iniziative politiche, culturali e d’informazione, campagne di mobilitazione con i cittadini e le tante soggettività con le quali sapremo relazionarci, in ogni ambito territoriale e sociale.
L’EXPO va dunque inquadrato in una visione strategica più ampia, capace di perseguire dieci obiettivi fondamentali:
1. PARTECIPAZIONE E NON POTERI SPECIALI: impedire che la gestione delle scelte sia sottratta a ogni forma di partecipazione e controllo democratico, e soprattutto che l’accelerazione dei tempi sia l’alibi per deroghe e stravolgimenti delle procedure e delle norme in campo urbanistico, ambientale, trasportistico, istituzionale. Attivare da subito forme di coinvolgimento di tutti i cittadini, amministratori, istituzioni che vivono in quest’area vasta, con procedure e strutture partecipative che manifestino alle istituzioni le proposte delle tante rappresentanze sociali e territoriali, e con la costituzione di un Osservatorio composto da personalità riconosciute nell’area metropolitana per la competenza e la qualità culturale, scientifica e morale. 2. TRASPARENZA E LEGALITÀ: attivare speciali controlli sui giganteschi flussi di denaro che si muoveranno intorno all’evento, in particolar modo negli appalti e nei subappalti, per verificarne la provenienza, l’utilizzo ed impedire l’infiltrazione della finanza criminale. Prevedere forme di controllo adeguate sui flussi di finanziamenti pubblici, per verificarne l’effettivo utilizzo per interventi di interesse generale ed evitarne ogni spreco.
3. QUALITÀ E SICUREZZA DEL LAVORO: garantire diritti e qualità del lavoro contro ogni precarietà, ogni sfruttamento, attraverso un sistema di controlli che imponga condizioni di sicurezza, regolarità dei contratti e contrasto del lavoro nero. Vanno quindi escluse agenzie, misure o provvedimenti speciali sul mercato del lavoro che legittimino il dumpig sociale nei confronti dei contratti nazionali di categoria. Al termine della manifestazione, promuovere possibili opportunità di ricollocazione dei lavoratori, per impedire che si infoltisca l’esercito degli invisibili.
4. IL CONSUMO DI SUOLO: contenere ogni ulteriore consumo di suolo e il connesso fenomeno della dispersione abitativa, preservando le aree verdi e agricole ancora esistenti da ogni ulteriore sviluppo urbanistico e infrastrutturale, senza proseguire nella densificazione di una città tra le più edificate d’Europa.
5. AGRICOLTURA E SOVRANITÀ ALIMENTARE: “Nutrire il pianeta”, lo slogan dell’evento, per noi significa rilanciare l’agricoltura urbana e metropolitana, a partire dalla valorizzazione del Parco agricolo Sud Milano, e difendere la sovranità alimentare e la biodiversità. L’EXPO parli al mondo di agricoltura di qualità, equa, naturale, multifunzionale, e non geneticamente modificata; di produzioni locali, di filiera corta, di mercati locali, di reti solidali.
6. BENI COMUNI: avviare una nuova politica di tutela e governo pubblico dei beni comuni, come opportunità per garantirne a tutti la fruibilità e come occasione di una diversa economia legata alla valorizzazione del territorio. Garantire proprietà e gestione pubblica partecipata del ciclo integrato dell’acqua. Sperimentare una nuova politica energetica, fondata sul binomio riduzione del consumo/diffusione delle fonti rinnovabili. Investire da subito in interventi per la riduzione dei rifiuti, l’aumento della raccolta differenziata e un migliore sistema di gestione e riciclo.
7. MOBILITÀ SOSTENIBILE: investire sulla realizzazione di un sistema metropolitano della mobilità sostenibile, soprattutto su ferro, per ridurre le emissioni inquinanti, la congestione del traffico e garantire la salute dei cittadini. Per questo dovrà seriamente essere affrontato il problema dei flussi radiali da e verso il centro dell’area metropolitana e quelli circolari tra comuni, con l’obiettivo di ridurre il traffico privato su gomma, potenziando le aree di interscambio e la rete del trasporto pubblico con mezzi adeguati per frequenza, portata e comfort. Dovranno inoltre essere adottate tutte le strategie necessarie per potenziare la mobilità ciclabile.
8. UNA CITTÀ METROPOLITANA DELLA QUALITÀ DEL VIVERE, DELL’ABITARE E DEL LAVORARE: costruire insieme un disegno complessivo e unitario di città che, al centro come in periferia, sia un luogo della qualità di vita delle persone: dai bisogni quotidiani, alla qualità della formazione, al diritto alla cultura e allo svago, rifiutando un’idea di città come pura sommatoria delle spinte al consumo opulento, alla speculazione ed agli affari. Valorizzare la rete delle associazioni e degli spazi pubblici autogestiti presenti nel territorio metropolitano milanese, la loro produzione culturale e di servizi specificamente rivolti alla popolazione giovanile.
9. UNA CITTÀ METROPOLITANA SOLIDALE, DEI DIRITTI E DELL’ACCOGLIENZA: riqualificare la città, destinando consistenti risorse la costruzione di alloggi popolari, per case in assegnazione e in affitto e per interventi di risanamento urbanistico e sociale delle periferie. Destinare ingenti investimenti per interventi di inclusione sociale e di accoglienza, di contrasto delle vecchie e nuove povertà, per costruire una ricca rete di servizi sociali di qualità, che garantiscano i diritti di tutti alla salute, a una maternità libera e consapevole, all’istruzione, alla formazione, alla cultura.
10. L’EXPO DOPO L’EXPO: impedire da subito che le aree e le strutture realizzate per la manifestazione vadano ad ingrossare l’elenco degli ecomostri e che si costruiscano nuove inutili e dannose “cattedrali nel deserto”: occorre che le aree destinate ad EXPO, ex Scalo Farini e Centro Direzionale, già ora connesse tra loro da un asse ferroviario, siano progettate come un sistema urbano unitario funzionalmente integrato alla città, a partire dalla ricollocazione delle attività commerciali del quartiere Sarpi.
Il Governo taglia ICI e Fondo sostegno vittime reati sulle donne
Governo: copertura del taglio dell’Ici grazie ai tagli del Fondo per il sostegno alle vittime e la prevenzione dei reati sulle donne
“E’ davvero molto grave che per coprire il taglio indiscriminato dell’Ici a vantaggio anche delle fasce piu’ abbienti il governo abbia tagliato i fondi a tutta una serie di politiche sociali - sottolinea Vittoria Franco - Tra queste c’è il fondo, istituito con la Finanziaria 2008, che stanziava 20 milioni di euro per il sostegno alle vittime della violenza di genere e la prevenzione contro i reati sulle donne. Si tratta di un fondo molto importante, istituito in risposta ai dati drammatici sulla violenza contro le donne che vedono 14 milioni di vittime in Italia. Appare comunque chiara la visione del governo Berlusconi su questa questione. Si vuole ricondurre il problema della violenza contro le donne all’immigrazione, quando il fenomeno è molto più complesso e riguarda per lo più la violenza familiare”. Franco h annunciato che presenterà oggi stesso un’interrogazione parlamentare rivolta alla ministra Carfagna, al ministro dell’Economia Giulio Tremonti e al Presidente del Consiglio sulla vicenda.

Circolo Mieli LE PAGLIACCIATE DI FAMIGLIA CRISTIANA
Da Famiglia Cristiana giungono nuovi attacchi alla comunità GLBT e al
Circolo Culturale Mario Mieli
comunicato stampa
Il settimanale Cattolico, preoccupato della presenza dei Radicali e di qualche voce laica all'interno del PD, richiama il leader Veltroni all'ordine, invitandolo a mettere alla porta i radicali e a ritrovare una linea di ortodossia cattolica poco percepibile, pena la fuoriuscita dal partito della componente cattolica e il fallimento del progetto originario del partito.
Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli respinge al mittente la scontata e abusata definizione di pagliacciata e invita il settimanale cattolico a maggiore sensibilità e rispetto verso le manifestazioni civili e pacifiche di centinaia di migliaia di cittadini, anche cattolici, in cerca di diritti, parità e laicità.
Ovunque nel mondo occidentale questi sono i valori che reggono la convivenza democratica. Come anche il rispetto per i diversi ambiti e spazi di competenza fra la politica e la religione.
Noi non ci permettiamo di definire pagliacciate le alabarde svizzere, le sottane vescovili e le folkloristiche feste patronali o espressioni di devozione, consapevoli del valore e del significato che questi possono avere per i credenti. E neppure definiamo contro natura pur discutibili aspetti della cattolicità, come invece continuano a fare vescovi e cardinali per le nostre relazioni.
Pretendere il medesimo rispetto per le nostre identità e rivendicazioni, è chiedere troppo? Rispondere a questi attacchi è insulto?
Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
ROM. L’AVEVANO GIA’ PENSATO
ROM. L’AVEVANO GIA’ PENSATO
“Prima di tutti, vennero a prendere gli zingari
e fui contento perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto
perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali
e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti
ed io non dissi niente perché ero comunista.
Un giorno vennero a prendermi
e non c’era rimasto nessuno a protestare”.
Così con questi versi Bertold Brecht
descriveva nel 1932 la nascita del nazismo.
Mozione su AMSA
Presentata dalla Lista Fo - in Consiglio di Zona 6 - la mozione sull'AMSA.
E'stata sottoscritta dalla maggioranza dei consiglieri di maggioranza ed opposizione .
In sintesi si chiede:
-di completare e rendere più efficente la raccolta differenziata dei rifiuti da parte del Comune di Milano mediante un'estensione della tipologia dei rifiuti da separare e un potenziamento del servizio AMSA.
-che sia diffusa su tutto il territorio comunale la raccolta differenziata dell'umido;
-una maggiore informazione sulla raccolta differenziata;
-la sistemazione delle diciture sui cassonetti del vetro (le lattine vanno con la plastica) affinchè i cittadini non siano indotti in errore;
-il potenziamento dei mezzi di raccolta;
-una maggiore e periodica informazione volta alla diffusione della pratica del riuso, del riciclo e della raccolta differenziata dei rifiuti. Lo scopo è quello di aumentare la raccolta differenziata e diminuire quello che va in discarica. Da ultimo tolleranza zero nei confronti di tutti i produttori di rifiuti che non provvedono alla corretta separazione dei loro rifiuti.
Bob Dylan scommette su Barack
Il caso Il menestrello del rock non aveva mai appoggiato un candidato
Bob Dylan scommette su Barack
«Cambierà l’America dal basso»
In una rara intervista al Times di Londra, il 67enne mito della musica dà per la prima volta il suo endorsement
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
NEW YORK — Quando snobbò i tour «Rock the Vote» di Bruce Springsteen per sostenere i candidati democratici Al Gore e John Kerry — entrambi poi perdenti—i critici gli dettero del «solito qualunquista». Ma se in mezzo secolo di leggenda Bob Dylan non ha mai pubblicamente appoggiato un candidato, neppure lui ha saputo resistere al trascinante fascino di Barack Obama. In una rara intervista al Times di Londra, il 67enne mito della musica dà per la prima volta il suo endorsement. Ad Obama. «L’America è in una fase di tumultuoso cambiamento — spiega Dylan —. La povertà è demoralizzante. Non ti puoi aspettare che la gente abbia la virtù della purezza quando è povera ». «Però — aggiunge — ora abbiamo un uomo che sta ridefinendo la natura della politica partendo dal basso: Barack Obama».
07 giugno 2008
InfoDiscriminazione n. 7/2008 - breaking news
- Il Parlamento approva definitivamente le modifiche ai decreti legislativi nn. 215 e 216 del 2003 contro le discriminazioni
- MOLESTIE: all’articolo 2, comma 3, del decr. 215 e parole: “umiliante e offensivo“ sono sostituite dalle seguenti: “umiliante od offensivo;
- ONERE DELLA PROVA: il comma 3 del decr. 215 è sostituito dal seguente:
- PROTEZIONE DELLE VITTIME: nuovo articolo Art. 4-bis aggiunto al decr. 215: “1. La tutela giurisdizionale di cui all’articolo 4 si applica altresì nei casi di comportamenti, trattamenti o altre conseguenze pregiudizievoli posti in essere o determinate, nei confronti della persona lesa da una discriminazione diretta o indiretta o di qualunque altra persona, quale reazione ad una qualsiasi attività diretta ad ottenere la parità di trattamento“;
- REQUISITI ESSENZIALI E DETERIMINANTI: aggiunto il riferimento alla finalità legittima
- FORZE ARMATE, SERVIZI DI POLIZIA, PENITENZIARI O DI SOCCORSO: abrogato il riferimento all’idoneità allo svolgimento delle funzioni
- ETA’: specificati i casi in cui è ammessa la disparità di trattamento
- ONERE DELLA PROVA: nuova formulazione dell’art. 4, c. 4: “4. Quando il ricorrente fornisce elementi di fatto idonei a fondare, in termini gravi, precisi e concordanti, la presunzione dell’esistenza di atti, patti o comportamenti discriminatori, spetta al convenuto l’onere di provare l’insussistenza della discriminazione“ – SI NOTI LA DIFFERENTE FORMULAZIONE RISPETTO AL TESTO DEL 215
- PROTEZIONE DELLE VITTIME: idem come sopra
- LEGITTIMAZIONE AD AGIRE: superato la restrizione posta alle sole organizzazioni sindacali, possono agire anche “le associazioni e le organizzazioni rappresentative del diritto o dell’interesse leso”
Resoconti stenografici: http://www.senato.it/japp/bgt
- Convegno “Tutela della persona e orientamento sessuale. Strumenti, tecniche e strategie contro la discriminazione”
- Due nuovi bandi della DG Occupazione e affari sociali:
12 giugno presidio associazioni ROM con conferenza stampa