Mai più violenza sulle donne
Mai più violenza sulle donne
La campagna Mai più violenza sulle donne, lanciata nel maggio 2004, affronta le diverse violazioni dei diritti delle donne: dalla violenza domestica alla tratta, dagli stupri durante i conflitti alle mutilazioni genitali.
Sia in tempo di pace che in tempo di guerra, le donne subiscono atrocità semplicemente per il fatto di essere donne. A milioni vengono picchiate, aggredite, stuprate, mutilate, assassinate, in qualche modo private del diritto all'esistenza stessa.
AI chiede ai governi, alle organizzazioni e ai privati cittadini di impegnarsi pubblicamente per rendere i diritti umani una realtà per tutte le donne.
Secondo il diritto internazionale dei diritti umani, tutti i governi hanno la responsabilità di prevenire, indagare e punire gli atti di violenza sulle donne in qualsiasi luogo si verifichino: tra le mura domestiche, sul posto di lavoro, nella comunità o nella società, durante i conflitti armati.
E' fondamentale che i governi si impegnino per rendere più forti le donne, garantendo loro indipendenza economica e protezione dei diritti fondamentali. AI si rivolge a loro per chiedere che i trattati internazionali sui diritti umani vengano ratificati e attuati ovunque.
In questa battaglia per i diritti umani, sono essenziali anche la solidarietà degli uomini e il loro coinvolgimento nella campagna Mai più violenza sulle donne.
Voci per la Libertà - una Canzone per Amnesty
- domenica 20, ore 18 presso il Comune di Villadose conferenza stampa aperta al pubblico con i Subsonica, il Sindaco di Villadose e il presidente della Sezione Italiana di Amnesty International (per ogni richiesta di info contattare elisa@glitterandsoul.com).
- domenica 20, Magazzeno Bis, il talk show - concerto radiofonico della Trovarobato, sarà in giro per i luoghi del festival a registrare materiale audio (musica, parole, vagiti, urla, ambienti, sussurri, rumori, surrealismi) per confezionare una puntata speciale che andrà in onda sul Network Inconsapevole trasmesso da 26 emittenti di Italia, Lussemburgo e Slovenia.
- Savino Zaba, conduttore di "Music@" (Rai Uno) e "Ottovolante" (Radio Due), leggerà estratti dal libro "Poesie da Guantánamo" (EGA Editore). Savino darà voce ai versi scritti di chi è stato sottratto alla sua terra, alla sua famiglia e costretto a subire detenzione illegale e torture.
- Patrizia Vita, dell'Ufficio comunicazione di Amnesty International Italia, riporterà alcune testimonianze di donne violentate tra le mura domestiche: parole strappate, tra i sensi di colpa e la ricerca di giustizia. Storie di figlie, mogli e madri alle quali una società solidale con i killer non ha permesso di vivere.
http://www.vociperlaliberta.i
Audiocoop - MEI Fest - Glitter & Soul - Suono e Immagine - Europrint - Imaginaria - Musica nelle Aie - Federazione Italiana Organizzazione Festival d'Autore.
Musicalnews - Freakout - Mescalina - MusicBoom - Freequency - Jam - Rec Radio - Rockit - Mucchio - Radio Base - Ecoradio - ViaVaiNet - Lifegate - Kronic
Glitter & Soul
di Alessandro Besselva Averame ed Elisa Orlandotti
Alessandro: 333 9846272; Elisa: 349 5520417
alessandro@glitterandsoul.com
elisa@glitterandsoul.com
Greenpeace: bene piano energetico Regione Toscana
Roma, Italia — “Di fronte a un governo che non fa nulla per la riduzione delle emissioni di gas serra e blatera di nucleare, l'approvazione del PIER da parte del Consiglio regionale della Toscana è un segnale che va nella giusta direzione, la stessa indicata dall’Unione europea.” dichiara Francesco Tedesco, responsabile campagna Energia e Clima di Greenpeace.
Il germe dell'intolleranza dietro le proteste
www.corriere.it
Vivimilano
Io sono un milanese che si sposta molto a piedi, per muoversi in città usa quasi solamente i mezzi pubblici e fa la spesa al supermercato. Forse è per questi motivi che non riesco più a capire quello che sta succedendo nella mia città. Continuo a vedere che la casa è un bene inarrivabile per molti milanesi o immigrati regolari e tristemente osservo che molti giovani per sposarsi devono cercare casa lontano dalla loro città perché non sono in grado di acquistare o di pagare un affitto milanese. Riservo la fatica della fede a Dio, per la casa non credo più alle promesse, solo alle ruspe, quelle che preparano il terreno per case ad affitto sociale accessibile per chi guadagna intorno ai mille euro al mese, condizione di molti milanesi, anche e forse soprattutto giovani. Ma non vedo ruspe. Come molti milanesi in età, credo che dovrò limitare i viaggi in metropolitana le cui carrozze troppo spesso sono una sorta di sauna sudata e un po' puzzolente.
Un caro augurio a Nelson Mandela
Nelson si schierò da subito per lottare contro la segregazione razziale, come quando prese parte della dimostrazione delle lavoratrici e dei lavoratori della miniera nel 1946, a Johannesbug, fino a quando, nel 1955, con lo scioglimento dell'African National Congress, e le leggi che prevedevano forme sempre più persecutorie per tutte le etnie, anche quelle di origine indiane, presenti in Sud Africa, con la vittoria del National Party e l'inasprirsi delle discriminazioni, fu incarcerato. Fu liberato, infine, considerato non colpevole, ma si schierò sempre per ogni manifestazione nonviolenta e pacifista di emancipazione dei diritti della popolazione nera oppressa dall'apartheid e dalla segregazione razziale. Nel 1993 finalmente, dopo anni di trattative con Botha, il capo del governo, Mandela fu insignito del Premio Nobel per la Pace e l'apartheid fu istituzionalmente e ufficialmente estinto. Anche se oggi proseguono fenomeni di recrudescenza razzista e persecutoria. In tutta l'Africa e nel mondo. Anche vicino a noi.
Tanti auguri Nelson
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
EXPO Gruppo lavoro PD Zone 7/8
Questo sarà un tema che ci vedrà soggetti volenti o nolenti nei prossimi anni.
Informo che come PD della Zona 7 e 8 (le zone più direttamente interessate) abbiamo creato un gruppo di lavoro aperto a tutti per seguirne tutte le questioni inerenti, ne fanno parte oltre che normali cittadini anche esperti urbanisti (anche chi ha scritto l'allegato articolo). Coloro che volessero farne parte o solamente rimanere informati possono contattarmi e provvederò ad inserirli in una lista appositamente creata.
Allego mappa area expo e primo doc. di Savino
Natalicchio già publicato su Mark Up (gruppo Sole24Ore).
PIANO RIFIUTI - PATTA (PRC): "VOTO CONTRARIO DEGLI ASSESSORI PRC
16.luglio.2008
Il 13 settembre tutti a Roma per i Cinque
Uno stato è aggredito, uno stato indipendente, autodeterminato. In Afghanistan gli USA hanno generato una guerra di aggressione senza senso e senza risultati, ammesso che una guerra comporti risultati ma, bansì, solamente distruzione e devastazione, offese permanenti e irreparabili. La motivazione, quella ufficiale, è stata addotta nella volontà di perseguire i talebani, accusati di essere autori degli attentati alle Torri Gemelle, le Twin Towers. Una decisione è stata presa totalmente avulsa dai meccanismi di democrazia e di confronto multilaterale internazionale, quello che vede nell'ONU la propria sede specifica e consona, nel rispetto dei diritti dei popoli e dell'umanità. Tutto il mondo si è mobilitato in una guerra insensata, omicida, disastrosa e che, ora, sta generando una spirale senza fine, non riuscendo a vedere quale sia la soluzione alla medesima. La regola vale solamente quando il soggetto di un'aggressione sono gli USA, o gli stati amici. Se l'aggressione vede come vittima un paese altro, magari non amico, magari inviso dall'amministrazione statunitense, abbiamo altri scenari, altri comportamenti. La guerra di aggressione diui Cuba è vittima da 50 anni non è neppure comunicata e resa pubblica dai media internazionali. Cuba soffre di violazioni drammatiche della propria pace e quiete civile, a causa di atti terroristici destabilizzanti. Una delle vittime è anche un nostro giovane connazionale: ma ci sono donne, uomini, bambini, anziani, che vedono la propria esistenza messa in pericolo da un terrore e da una paura creata da veri attentati sanguinari.
Cinque cubani hanno denunciato tutto questo e hanno cercato di evidenziare e perseguire le organizzazioni autrici di questi efferati crimini. Sono incarcerati nelle prigioni degli USA, mentre gli esecutori e i mandanti di questi crimini contro Cuba sono liberi di agire e di muoversi. Una strana visione della giustizia. Una distorsione impari e asimmetrica dell'applicazione della pena. Soprattutto se a esserne soggetti sono coloro i quali non hanno commesso nessun reato.
Invito tutte e tutti ad aderire alla Manifestazione del 13 settembre, a Roma, per chiedere il rilascio dei Cinque Cubani arrestati e per denunciare una repressione e uno stato di assedio per uno stato, Cuba, ancora oggi punto di riferimento di una possibile alternativa di sviluppo sociale, umano, economico, civile.
Il testo del manifesto di convocazione della Manifestazione
Il 13 settembre tutti a Roma per i Cinque
Il 13 settembre a Roma avrà luogo una manifestazione nazionale indetta dal “Comitato Italiano Giustizia per i Cinque” a sostegno della battaglia di giustizia e civiltà che cinque patrioti cubani stanno combattendo da dieci anni nelle carceri Usa contro la vergognosa sentenza della giustizia statunitense che li ha ingiustamente condannati a pene spropositate e illegittime.
coordinatore@giustiziapericin
webmaster@giustiziapericinque
“Comitato Italiano Giustizia per i Cinque”
Vicolo Scavolino, 61
00187 Roma
Appello per lo sciopero del 17 ottobre 2008
Appello per lo sciopero del 17 ottobre 2008
- forti aumenti generalizzati per salari e pensioni, introduzione di un meccanismo automatico di adeguamento salariale legato agli aumenti dei prezzi e difesa della pensione pubblica - rilancio del ruolo del contratto nazionale come strumento di redistribuzione del reddito - difesa e potenziamento dei servizi pubblici, dei beni comuni, del diritto a prestazioni sanitarie, del diritto alla casa e all'istruzione;
- abolizione delle leggi Treu e 30 - continuità del reddito e lotta alla precarietà lavorativa e sociale, con forme di reddito legate al diritto alla casa, allo studio, alla formazione e alla mobilità;
- sicurezza nei luoghi di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi o mortali;
- lotta al razzismo che, oltre a negare diritti uguali e la dignità delle persone, scarica sui migranti la responsabilità dei principali problemi sociali.
- restituire ai lavoratori il diritto di decidere: no alla pretesa padronale di scegliere le organizzazioni con cui trattare - pari diritti per tutte le organizzazioni dei lavoratori - difesa del diritto di sciopero.
A PROPOSITO DI MONLUE'