user error: Unknown column '315milano' in 'where clause'
query: SELECT bc.*, buc.weight
									FROM blog_categories bc, blog_user_category buc
									WHERE buc.uid = 315milano AND buc.catid = bc.catid
									ORDER BY buc.weight in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
user error: Unknown column '315milano' in 'where clause'
query: SELECT *
									FROM blog_blocks
									WHERE uid = 315milano AND type = 'candidati'
									ORDER BY weight in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
user error: Unknown column '315milano' in 'where clause'
query: SELECT *
									FROM blog_blocks
									WHERE uid = 315milano AND type = 'links'
									ORDER BY weight in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
user error: Unknown column '315milano' in 'where clause'
query: 	SELECT 	cp.nid AS pagina
												FROM 	users u LEFT JOIN candidati_pagine cp ON u.uid = cp.uid 
												WHERE	u.uid = 315milano in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
user error: Unknown column '315milano' in 'where clause'
query: SELECT nid FROM node WHERE uid = 315milano AND type = 'blog' in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /mnt/data/sites/partecipami/includes/common.inc:386) in /mnt/data/sites/partecipami/themes/com06/globals/cookies.php on line 34.

.: Eventi

« Novembre 2024
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30  

.: Ultimi 5 commenti


Nessun commento...

.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Lunedì, 21 Luglio, 2008 - 13:58

A PROPOSITO DI MONLUE'

Venerdì, 18 Luglio, 2008 - 17:36

Mai più violenza sulle donne

Mai più violenza sulle donne

www.amnesty.it
La violenza sulle donne è uno scandalo per i diritti umani. In molte società questo problema si scontra con la mancanza di interesse, il silenzio e l'apatia dei governi.

La campagna Mai più violenza sulle donne, lanciata nel maggio 2004, affronta le diverse violazioni dei diritti delle donne: dalla violenza domestica alla tratta, dagli stupri durante i conflitti alle mutilazioni genitali.

Sia in tempo di pace che in tempo di guerra, le donne subiscono atrocità semplicemente per il fatto di essere donne. A milioni vengono picchiate, aggredite, stuprate, mutilate, assassinate, in qualche modo private del diritto all'esistenza stessa.

AI chiede ai governi, alle organizzazioni e ai privati cittadini di impegnarsi pubblicamente per rendere i diritti umani una realtà per tutte le donne.

Secondo il diritto internazionale dei diritti umani, tutti i governi hanno la responsabilità di prevenire, indagare e punire gli atti di violenza sulle donne in qualsiasi luogo si verifichino: tra le mura domestiche, sul posto di lavoro, nella comunità o nella società, durante i conflitti armati.

E' fondamentale che i governi si impegnino per rendere più forti le donne, garantendo loro indipendenza economica e protezione dei diritti fondamentali. AI si rivolge a loro per chiedere che i trattati internazionali sui diritti umani vengano ratificati e attuati ovunque.

In questa battaglia per i diritti umani, sono essenziali anche la solidarietà degli uomini e il loro coinvolgimento nella campagna Mai più violenza sulle donne.

Venerdì, 18 Luglio, 2008 - 17:24

Voci per la Libertà - una Canzone per Amnesty

Dal 16 al 21 luglio si terrà "Voci per la Libertà - una Canzone per Amnesty", il concorso musicale che da 11 anni dà voce a coloro che attraverso la musica diffondono le tematiche promosse da Amnesty International.
All'interno della sei giorni, il contest per emergenti eleggerà il 20 luglio la Canzone per Amnesty, ovvero quella che saprà tradurre in musica l'esigenza del rispetto per i diritti umani.
A premiare la Canzone per Amnesty 2008 una giuria specializzata composta da Giò Alajmo (Il Gazzettino), Luca Barachetti (L'isola che non c'era - FIOFA), Alessandro Besselva Averame (Il mucchio), Sandro Cacciatori (Direttivo Voci per la Libertà), Gian Giacomo Fiorioli Banchieri (REC Radio), Aldo Foschini (Musica nelle Aie), Gabriele Guerra (Freequency), Michele Lionello (Direttore Artistico Voci per la Libertà), Carla Martelli (Mescalina), Stefano Meloni (Conservatorio di Adria), Fausto Murizzi (Rockit), Elisa Orlandotti (Jam), Paolo Pobbiati (presidente della Sezione Italiana di Amnesty International), Riccardo Pozzato (Direttivo Voci per la Libertà), Enrico Rigolin (Associazione Culturale Voci per la Libertà), Giordano Sangiorgi (Presidente Meeting delle Etichette Indipendenti), Giovanni Stefani (responsabile Amnesty International Rovigo), Patrizia Vita (Sezione Italiana di Amnesty International), Savino Zaba (conduttore di "Music@" di Raiuno e "Ottovolante" di Radio2).
A Villadose si esibiranno anche Le Prime Note (16 luglio), Giorgio Canali&Rossofuoco (17 luglio), Paolo Benvegnù (18 luglio), Makako Jump (19 luglio) e i Subsonica, Premio Amnesty Italia 2008, sul palco con un set a sorpresa e la targa consegnata da Paolo Pobbiati, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International (20 luglio), e in chiusura D'istantidistanti, i Revo e i Lombroso (21 luglio).
Infine, gli appuntamenti speciali di Voci per la Libertà:
  • domenica 20, ore 18 presso il Comune di Villadose conferenza stampa aperta al pubblico con i Subsonica, il Sindaco di Villadose e il presidente della Sezione Italiana di Amnesty International (per ogni richiesta di info contattare elisa@glitterandsoul.com).
  • domenica 20, Magazzeno Bis, il talk show - concerto radiofonico della Trovarobato, sarà in giro per i luoghi del festival a registrare materiale audio (musica, parole, vagiti, urla, ambienti, sussurri, rumori, surrealismi) per confezionare una puntata speciale che andrà in onda sul Network Inconsapevole trasmesso da 26 emittenti di Italia, Lussemburgo e Slovenia.
  • Savino Zaba, conduttore di "Music@" (Rai Uno) e "Ottovolante" (Radio Due), leggerà estratti dal libro "Poesie da Guantánamo" (EGA Editore). Savino darà voce ai versi scritti di chi è stato sottratto alla sua terra, alla sua famiglia e costretto a subire detenzione illegale e torture.
  • Patrizia Vita, dell'Ufficio comunicazione di Amnesty International Italia, riporterà alcune testimonianze di donne violentate tra le mura domestiche: parole strappate, tra i sensi di colpa e la ricerca di giustizia. Storie di figlie, mogli e madri alle quali una società solidale con i killer non ha permesso di vivere.
On line il programma completo all'url

http://www.vociperlaliberta.it

Con il supporto di:
Audiocoop - MEI Fest - Glitter & Soul - Suono e Immagine - Europrint - Imaginaria - Musica nelle Aie - Federazione Italiana Organizzazione Festival d'Autore.
Media Partner:
Musicalnews - Freakout - Mescalina - MusicBoom - Freequency - Jam - Rec Radio - Rockit - Mucchio - Radio Base - Ecoradio - ViaVaiNet - Lifegate - Kronic
FINE DEL COMUNICATO                                                Roma, 14 luglio 2008
UFFICIO STAMPA PREMIO AMNESTY ITALIA E VOCI PER LA LIBERTA'
Glitter & Soul
di Alessandro Besselva Averame ed Elisa Orlandotti
Alessandro: 333 9846272; Elisa: 349 5520417
alessandro@glitterandsoul.com
elisa@glitterandsoul.com
UFFICIO STAMPA AMNESTY INTERNATIONAL
Tel. 06/4490224 - 348 6974361
press@amnesty.it
Venerdì, 18 Luglio, 2008 - 17:19

Greenpeace: bene piano energetico Regione Toscana

Greenpeace: bene piano energetico Regione Toscana

Roma, Italia — “Di fronte a un governo che non fa nulla per la riduzione delle emissioni di gas serra e blatera di nucleare, l'approvazione del PIER da parte del Consiglio regionale della Toscana è un segnale che va nella giusta direzione, la stessa indicata dall’Unione europea.” dichiara Francesco Tedesco, responsabile campagna Energia e Clima di Greenpeace.

"Greenpeace loda la determinazione politica della Regione Toscana nel voler ridurre le proprie emissioni di gas serra puntando sul rapido sviluppo delle fonti rinnovabili locali e bocciando l’idea della conversione a carbone delle centrali di Piombino e Livorno” aggiunge Tedesco “Anche gli obiettivi sulle fonti rinnovabili e sul risparmio energetico del 20 per cento al 2020 sono nella direzione e nella quantità giusta. A quando un Piano per l'efficienza energetica anche a livello nazionale?" ha concluso Tedesco.
Venerdì, 18 Luglio, 2008 - 15:45

Il germe dell'intolleranza dietro le proteste

L'intervento di don Gino Rigoldi
Il germe dell'intolleranza dietro le proteste
«Quello che più mi turba è il rancore che respiro, il disprezzo e la discriminazione sulla base di appartenenze razziali o politiche»
www.corriere.it
Vivimilano

Io sono un milanese che si sposta molto a piedi, per muoversi in città usa quasi solamente i mezzi pubblici e fa la spesa al supermercato. Forse è per questi motivi che non riesco più a capire quello che sta succedendo nella mia città. Continuo a vedere che la casa è un bene inarrivabile per molti milanesi o immigrati regolari e tristemente osservo che molti giovani per sposarsi devono cercare casa lontano dalla loro città perché non sono in grado di acquistare o di pagare un affitto milanese. Riservo la fatica della fede a Dio, per la casa non credo più alle promesse, solo alle ruspe, quelle che preparano il terreno per case ad affitto sociale accessibile per chi guadagna intorno ai mille euro al mese, condizione di molti milanesi, anche e forse soprattutto giovani. Ma non vedo ruspe. Come molti milanesi in età, credo che dovrò limitare i viaggi in metropolitana le cui carrozze troppo spesso sono una sorta di sauna sudata e un po' puzzolente.

Ho la fortuna di abitare e di lavorare in alcuni quartieri della periferia e osservo che anche qui, da molti anni, non succede assolutamente nulla o quasi nulla. Non promozione di cultura, non partecipazione alle scelte urbanistiche o sociali, non eventi di partecipazione. Continuano ad essere quartieri dormitorio, abitati da molti anziani e da un numero di giovani che sta crescendo nell'abbandono e allora io ne vedo i risultati nelle molte decine di adolescenti che arrivano al Beccaria, che ormai ha una maggioranza di ragazzi italiani, appunto delle nostre periferie. Questi e molti altri motivi mi fanno pensare ad una Milano sostanzialmente ferma, parlo della Milano della vita quotidiana, dei milanesi comuni, non quella degli affaristi o della moda.
Quello tuttavia che più mi turba è il rancore che respiro, il disprezzo e la discriminazione sulla base di appartenenze razziali o politiche ed il silenzio dei cittadini, come fosse giusto, normale. Si diceva in passato che Milano era una città accogliente e tollerante. Oggi assisto alla brutta rincorsa e perfino all'orgoglio di chi tratta peggio le persone. Perché anche i rom, i clandestini, i ragazzi e le ragazze dei centri sociali, gli islamici sono delle persone. In questi giorni è di turno la tregenda della preghiera dei musulmani. Le libertà di religione e perciò luoghi e strumenti per praticarla, appartiene alla nostra Costituzione. I cristiani poi, che forse sono ancora la maggioranza a Milano, sanno che il fondamento della loro fede è la capacità di avere cura, di voler bene concretamente, anche il bene spirituale della preghiera di una religione.
Offrire spazi per la preghiera islamica con il pagamento di un affitto o il costo della struttura, come peraltro è nella disponibilità dei responsabili di viale Jenner, sembrerebbe una bella azione. Servirebbe gentilezza, accoglienza, dovrebbe suscitare interesse e collaborazione perché questo apre un dialogo con chi da anni, e credo per molti anni ancora, vive in città, paga le tasse, manda a scuola i suoi figli che molto probabilmente diventeranno cittadini milanesi. Invece no. La ragionevole proposta del prefetto trova dissensi talora ragionevoli, talvolta razzisti e di disprezzo. Il solito muscoloso assessore alla sicurezza afferma con orgoglio che devono essere posti fuori città, in luoghi dismessi, aspettandosi e forse ricevendo applausi e non senso di vergogna e indignazione. Passa tutto come fosse normale, a me pare, come milanese e come sacerdote, che siamo dentro nella anormalità e direi anche nella immoralità.
Gino Rigoldi
18 luglio 2008
Venerdì, 18 Luglio, 2008 - 15:24

Un caro augurio a Nelson Mandela

Un augurio di cuore a Nelson Mandela, che oggi compie 90 anni. La sua storia ricopre una lunga esistenza dedicata all'affermazione dei diritti civili e umani. Quando qualcuno definì, come Che Guevara, combatteremo affinchè il colore della pelle non sarà considerato come il colore dei capelli, Nelson combatteva per l'emancipazione della popolazione nera, quella autoctona, del Sud Africa dalla repressione xenofoba e dall'apartheid a cui era costretta a causa della dominazione inglese. Oggi Nelson compie 90 anni e la sua figura rappresenta la lunga strada verso l'affermazione dell'eguaglianza di tutte e di tutti, verso l'affermazione del principio di libertà di un popolo, verso l'affermazione della dignità dell'essere umano, del rispetto della persona in quanto persona vivente, soggetta di diritti e di garanzie. Nessuna discriminazione deve essere tollerata, anche minimamente accettata con atteggiamento rinunciatario o individualista.
Nelson si schierò da subito per lottare contro la segregazione razziale, come quando prese parte della dimostrazione delle lavoratrici e dei lavoratori della miniera nel 1946, a Johannesbug, fino a quando, nel 1955, con lo scioglimento dell'African National Congress, e le leggi che prevedevano forme sempre più persecutorie per tutte le etnie, anche quelle di origine indiane, presenti in Sud Africa, con la vittoria del National Party e l'inasprirsi delle discriminazioni, fu incarcerato. Fu liberato, infine, considerato non colpevole, ma si schierò sempre per ogni manifestazione nonviolenta e pacifista di emancipazione dei diritti della popolazione nera oppressa dall'apartheid e dalla segregazione razziale. Nel 1993 finalmente, dopo anni di trattative con Botha, il capo del governo, Mandela fu insignito del Premio Nobel per la Pace e l'apartheid fu istituzionalmente e ufficialmente estinto. Anche se oggi proseguono fenomeni di recrudescenza razzista e persecutoria. In tutta l'Africa e nel mondo. Anche vicino a noi.
Tanti auguri Nelson

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Giovedì, 17 Luglio, 2008 - 15:24

EXPO Gruppo lavoro PD Zone 7/8

Questo sarà un tema che ci vedrà soggetti volenti o nolenti nei prossimi anni.

Informo che come PD della Zona 7 e 8 (le zone più direttamente interessate) abbiamo creato un gruppo di lavoro aperto a tutti per seguirne tutte le questioni inerenti, ne fanno parte oltre che normali cittadini anche esperti urbanisti (anche chi ha scritto l'allegato articolo). Coloro che volessero farne parte o solamente rimanere informati possono contattarmi e provvederò ad inserirli in una lista appositamente creata.

Allego mappa area expo e primo doc. di Savino
Natalicchio già publicato su Mark Up (gruppo Sole24Ore).

Giovedì, 17 Luglio, 2008 - 10:05

PIANO RIFIUTI - PATTA (PRC): "VOTO CONTRARIO DEGLI ASSESSORI PRC

COMUNICATO STAMPA

16.luglio.2008
PIANO RIFIUTI – VOTO CONTRARIO DEGLI ASSESSORI DEL PRC ALLE MODIFICHE PROPOSTE DALLA REGIONE LOMBARDIA
Oggi in Giunta provinciale gli Assessori di Rifondazione Comunista hanno espresso voto contrario alla delibera di adeguamento del Piano rifiuti alle modifiche richieste dalla Regione Lombardia.
La proposta di Piano, pur mantenendo formalmente il principio della non proliferazione degli impianti rispetto agli attuali, in realtà, inserendo le modifiche della Regione, apre pericolosamente la strada alla realizzazione di nuovi inceneritori.
Ciò è reso possibile dall’accettazione delle seguenti richieste:
1.      individuazione di nuove aree su cui localizzare impianti all’interno della cintura urbana di Milano;
2.      aumento delle previsioni del fabbisogno di smaltimento a 600 mila t/anno;
3.      accoglimento dell’impianto di Abbiategrasso che era stato escluso dal Piano provinciale.
Il PRC si impegnerà in Consiglio provinciale, cui compete l’approvazione del Piano modificato, affinché la formulazione finale sia davvero coerente con la scelta di non costruire nuovi inceneritori.
Questo obiettivo è concretamente raggiungibile anche attraverso un aumento della raccolta differenziata e dell’umido del Comune di Milano, un impegno reale della Regione Lombardia per la riduzione degli imballaggi e, infine, tenendo anche conto del fatto che la nascita della nuova Provincia della Brianza porterà una riduzione della quantità di rifiuti da smaltire.
Antonello Patta
Capogruppo Prc Provincia di Milano
Info: 3358277755

Mercoledì, 16 Luglio, 2008 - 14:31

Il 13 settembre tutti a Roma per i Cinque

Sono 3478 i morti e 2009 gli invalidi permanenti per gli attentati terroristici contro Cuba. Gli attentati sono stati perpetrati da organizzazioni malavitose, mafiose, criminali, macrocriminali, operative in Florida e che, se denunciate, hanno comportato l'arresto dei denuncianti. E' quello che è successo e continua a ripetersi nel presente per i Cinque cubani che hanno provveduto a indagare sui mandanti e gli esecutori delle atroci efferatezze e che sono stati incarcerati nelle prigioni degli USA.
Uno stato è aggredito, uno stato indipendente, autodeterminato. In Afghanistan gli USA hanno generato una guerra di aggressione senza senso e senza risultati, ammesso che una guerra comporti risultati ma, bansì, solamente distruzione e devastazione, offese permanenti e irreparabili. La motivazione, quella ufficiale, è stata addotta nella volontà di perseguire i talebani, accusati di essere autori degli attentati alle Torri Gemelle, le Twin Towers. Una decisione è stata presa totalmente avulsa dai meccanismi di democrazia e di confronto multilaterale internazionale, quello che vede nell'ONU la propria sede specifica e consona, nel rispetto dei diritti dei popoli e dell'umanità. Tutto il mondo si è mobilitato in una guerra insensata, omicida, disastrosa e che, ora, sta generando una spirale senza fine, non riuscendo a vedere quale sia la soluzione alla medesima. La regola vale solamente quando il soggetto di un'aggressione sono gli USA, o gli stati amici. Se l'aggressione vede come vittima un paese altro, magari non amico, magari inviso dall'amministrazione statunitense, abbiamo altri scenari, altri comportamenti. La guerra di aggressione diui Cuba è vittima da 50 anni non è neppure comunicata e resa pubblica dai media internazionali. Cuba soffre di violazioni drammatiche della propria pace e quiete civile, a causa di atti terroristici destabilizzanti. Una delle vittime è anche un nostro giovane connazionale: ma ci sono donne, uomini, bambini, anziani, che vedono la propria esistenza messa in pericolo da un terrore e da una paura creata da veri attentati sanguinari.
Cinque cubani hanno denunciato tutto questo e hanno cercato di evidenziare e perseguire le organizzazioni autrici di questi efferati crimini. Sono incarcerati nelle prigioni degli USA, mentre gli esecutori e i mandanti di questi crimini contro Cuba sono liberi di agire e di muoversi. Una strana visione della giustizia. Una distorsione impari e asimmetrica dell'applicazione della pena. Soprattutto se a esserne soggetti sono coloro i quali non hanno commesso nessun reato.

Invito tutte e tutti ad aderire alla Manifestazione del 13 settembre, a Roma, per chiedere il rilascio dei Cinque Cubani arrestati e per denunciare una repressione e uno stato di assedio per uno stato, Cuba, ancora oggi punto di riferimento di una possibile alternativa di sviluppo sociale, umano, economico, civile.

Il testo del manifesto di convocazione della Manifestazione

 Il 13 settembre tutti a Roma per i Cinque
Il 13 settembre a Roma avrà luogo una manifestazione nazionale indetta dal “Comitato Italiano Giustizia per i Cinque” a sostegno della battaglia di giustizia e civiltà che cinque patrioti cubani stanno combattendo da dieci anni nelle carceri Usa contro la vergognosa sentenza della giustizia statunitense che li ha ingiustamente condannati a pene spropositate e illegittime.

La colpa dei Cinque cubani è quella di aver denunciato alle autorità statunitensi attentati terroristici contro Cuba da parte dei mafiosi cubani della Florida. Purtroppo per i cubani gli Usa considerano il terrorismo a seconda dei propri interessi e quello contro Cuba, da loro sostenuto e alimentato, è ovviamente non ricondotto nella categoria terrorismo da combattere.
La manifestazione nazionale e unitaria del prossimo 13 settembre servirà per dimostrare, oltre alla vicinanza e alla solidarietà ai cinque cubani, che per i sinceri democratici italiani non esiste un terrorismo buono e uno cattivo a seconda degli interessi strategici Usa ma esiste il terrorismo internazionale che va sempre e comunque combattuto.
È necessaria una grande e unitaria mobilitazione per quella data che rientra nel mese internazionale di mobilitazione indetto dai cubani. È una grande occasione per tutto il movimento solidale con Cuba del nostro Paese di dimostrare che la solidarietà è un sentimento che unisce, al di là delle sigle, e che il Comitato Italiano è un punto di coordinamento per una battaglia di civiltà e giustizia che va ben al di là delle questioni italiane.
Andrea Genovali
Invia la tua adesione
info@giustiziapericinque.org
coordinatore@giustiziapericinque.org
webmaster@giustiziapericinque.org
“Comitato Italiano Giustizia per i Cinque”
Vicolo Scavolino, 61
00187 Roma
 
Mercoledì, 16 Luglio, 2008 - 14:08

Appello per lo sciopero del 17 ottobre 2008

Appello per lo sciopero del 17 ottobre 2008

L’Assemblea nazionale del 17 maggio al Teatro Smeraldo di Milano ha avviato una stagione di lotte e di mobilitazione a sostegno della piattaforma unitaria del sindacalismo di base:
  • forti aumenti generalizzati per salari e pensioni, introduzione di un meccanismo automatico di adeguamento salariale legato agli aumenti dei prezzi e difesa della pensione pubblica - rilancio del ruolo del contratto nazionale come strumento di redistribuzione del reddito - difesa e potenziamento dei servizi pubblici, dei beni comuni, del diritto a prestazioni sanitarie, del diritto alla casa e all'istruzione; 
  • abolizione delle leggi Treu e 30 - continuità del reddito e lotta alla precarietà lavorativa e sociale, con forme di reddito legate al diritto alla casa, allo studio, alla formazione e alla mobilità;
  • sicurezza nei luoghi di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi o mortali; 
  • lotta al razzismo che, oltre a negare diritti uguali e la dignità delle persone, scarica sui migranti la responsabilità dei principali problemi sociali.
  • restituire ai lavoratori il diritto di decidere: no alla pretesa padronale di scegliere le organizzazioni con cui trattare - pari diritti per tutte le organizzazioni dei lavoratori - difesa del diritto di sciopero.
Il 20 giugno nelle principali città italiane si sono svolte le prime iniziative di mobilitazione a sostegno della piattaforma e per contrastare i progetti del governo sul piano economico e sociale che hanno visto una larga partecipazione unitaria.
La trattativa in corso tra Confindustria e sindacati concertativi per eliminare di fatto il contratto collettivo nazionale di lavoro, l’affondo del governo sulle privatizzazioni, la profonda crisi salariale che vivono i lavoratori e le loro famiglie, il dilagare della precarietà, il tentativo di smantellare definitivamente la pubblica amministrazione anche attraverso l’attacco ai lavoratori pubblici ed i tagli al personale della scuola e della sanità,  il razzismo diffuso a piene mani, i rinnovati venti di guerra ci fanno prevedere un autunno in cui il confronto tra mondo del lavoro, padronato e governo dovrà essere all’altezza della sfida mobilitando lavoratrici e lavoratori per difendere quanto sin qui acquisito con le lotte e per conquistare salario e nuovi diritti.
C’è bisogno di una forte mobilitazione capace di rimettere al centro, attraverso il conflitto, gli interessi del mondo del lavoro, dei precari, degli immigrati; c’è bisogno di una forte partecipazione di lavoratrici e lavoratori, di delegate e delegati, c’è bisogno di rendere visibile la grande determinazione di tutti a sostegno della piattaforma, contro i progetti del padronato e le scelte politiche e sociali del governo.
Per questo parteciperemo e sosterremo lo SCIOPERO GENERALE NAZIONALE  promosso dalla CUB, dalla Confederazione COBAS, da SdL Intercategoriale per il 17 ottobre e invitiamo alla più vasta adesione e partecipazione.
...
148 149 150 151 152 153 154 155 156
...
RSS feed