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.: Il Blog di Donatella Elvira Camatta
Sabato, 30 Settembre, 2006 - 19:40

L'Iran accelera i tempi per la fustigazione delle Donne " Mal Velate "

Riceviamo queste informazioni dall'Associazione delle Donne Democratiche Iraniane in Italia (A.D.D.I) e volentieri le pubblichiamo:

Tehran, Iran, 06 Settembre. - L'ufficio del procuratore dello Stato del centro provinciale dell'Iran martedì ha annunciato, le donne che violino il rigoroso codice islamico sull'abbigliamento saranno frustate immediatamente.
Nella città dell'Iran centrale di Shahin-Shahr, l'ufficio del procuratore dello Stato, sono ha affiggere enormi tabelloni, anche sulle vetrine dei negozi, che avvertono che violando il codice sull' abbigliamento, le donne compariranno davanti ad un giudice islamico subito dopo l'arresto per ricevere la condanna: normalmente 100 frustate in pubblico.

Le affissioni avvertono che il procuratore richiederà le pene massime, e prosegue: "gli individui il cui abbigliamento ed il trucco sia contro le leggi religiose sarà perseguito senza dover, in primo luogo, attendere in una coda'' e sarà condannato alla fustigazione ed alle indennità", "I fazzoletti (foulards o sciarpe) che non coprono i capelli ed il collo", "i soprabiti o i cappotti stretti e quelli corti sopra il ginocchio e di cui le maniche non coprano il polso, i pantaloni stretti che non coprano le caviglie" e "il trucco delle donne" sono tutti proibiti, sempre secondo la dichiarazione e che chi non obbedisce al codice sull' abbigliamento sarà trattato di conseguenza. 

Le donne i cui fazzoletti (foulards o sciarpe) non coprano correttamente i capelli affronteranno da 10 giorni a 10 mesi di prigione, aggiunge la dichiarazione.

Provvedimento della polizia contro le donne mal velate

Tehran, Iran, Settembre. 04 - Il comandante delle forze di sicurezza di Stato in Iran nella città d'Orumieh, a nord-ovest dell'Iran, domenica ha minacciato che la polizia provvederà severamente con un'azione "forzata e decisiva" contro le donne che non rispettano il codice d'abbigliamento correttamente.
Parlando ai giornalisti, il colonnello Rasoul Khorshidi-Far ha detto: "l'obiettivo principale delle forze di sicurezza dello stato nel contrastare l'abitudine delle donne non velate è di sviluppare la cultura islamica nella società. Se l'opposizione è determinata a questo proposito, le forze dell'ordine interverranno decisivamente".
Il colonnello Khorshidi-Far ha aggiunto che se le donne che rifiutano di obbedire alle istruzioni della polizia di coprirsi con un velo, dovrebbero essere preparate ad apparire in un tribunale ed affrontare un processo.
In agosto, il portavoce giudiziario dell'Iran ha annunciato che "le donne mal velate" saranno trattate come se non avessero il velo islamico affatto.
"Non c'è nessuna differenza fra le donne mal velate e quelle non velate. Quando è evidentemente chiaro che una donna abbia violato la legge, allora il crimine è evidente e gli agenti d'esecuzione possono approntare misure legali contro di lei. 
Dalle elezioni di giugno, quella che ha condotto alla presidenza d'Ahmadinejad le donne stanno subendo il provvedimento più severo e duro.

Il leader spirituale del regime dei mullà conferma l'apartheid sessuale

Iran, 4 sett. Il mullà Khamenei, leader spirituale del regime reazionario dell'Iran in una presa di posizione ha tentato di giustificare l'apartheid sessuale nel regime medioevale iraniano sostenendo che alle donne sia impedita l'attività socio-politica.

L'Agenzia del regime Irna riferisce le parole di Khamenei, domenica 30 agosto, "L'uomo è adatto per i campi economico e finanziario, le donne hanno difficoltà. Le donne devono partorire, allattare, sono fragili fisicamente, moralmente e sentimentalmente, non possono entrare in ogni campo perché non reggono gli scontri. Tutto questo crea dei limiti alle donne che gli uomini non hanno, perciò in questi campi gli uomini sono superiori". 
In questo modo la massima autorità del regime dei mullà ancora una volta ha giustificato la discriminazione sistematica contro le donne, che di fatto esclude le donne da ogni attività socio-politica.
Con questo si mettono da parte tutte le parole che nella campagna elettorale e erano state spese in sostegno delle donne.

Fatemeh Ajorlo, deputata del parlamento dei mullà alla domanda sul perché nel governo di Ahmadinejad non c'è nessuna donna ha detto ad Ilna, il 30 agosto scorso:"il fatto che le donne non sono state scelte per entrare nel governo e nella direzione del parlamento è pura democrazia ."

La Seddighe Kiani della banda Motalefe vicino a Khamenei in un' intervista a l'Irna, afferma:" più le donne stanno lontane dagli uomini è meglio per loro. Noi non contestiamo l'assenza delle donne al governo". Lei ha spiegato il punto di vista reazionario del regime cosi:" Dove si possono usare gli uomini non si deve insistere per la presenza delle donne. Il fatto che diciamo che le donne non devono diventare giudici e perché hanno una morale flessibile e non è conveniente che tutti i giorni siano testimoni di litigi o che emettono sentenze di morte".
La signora Sarvnaz Chitsaz, presidente della commissione donne del CNRI ha dichiarato che la posizione misogina del regime dei mullà mostra prima di tutto la paura del regime della presenza delle donne e del loro ruolo fondamentale e crescente nella lotta contro il regime e per il suo rovesciamento. 

Associazione delle Donne Democratiche Iraniane in Italia
Per ulteriori notizie potete visitare il sito www.donneiran.org