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.: Il Blog di Donatella Elvira Camatta
Giovedì, 3 Agosto, 2006 - 15:14

Appello del Comitato

A pochi chilometri dalle nostre case c’è un’arsenale in grado di
distruggere interi stati. Una simile presenza dovrebbe inquietarci e
scandalizzarci. Dovrebbe essere argomento di discussione non solo tra
gli attivisti, ma nei bar, nelle chiese, nei posti di lavoro. E invece,
su Aviano e le sue atomiche, regna il silenzio, tra l’indifferenza
figlia dell’ignoranza e la rassegnazione di chi si sente impotente,
mentre quei pochi che si ostinano a tirar fuori il problema sono
tacciati di estremismo.

Secondo uno studio autorevole del Natural Resource Defence Council,
"U.S. Nuclear Weapons in Europe", gli shelters della Base USAF di Aviano
ospitano almeno 50 bombe nucleari di tipo B61, alcune delle quali hanno
una potenza di oltre dieci volte superiore all’atomica sganciata su
Hiroshima.

La presenza di quelle armi è chiaramente in contrasto con il Trattato di
Non Proliferazione (NPT) ed è una minaccia per tutti, vicini e lontani.

Quelle bombe non servono a difenderci, né a rendere più sicuro il
pianeta. Al contrario, contribuiscono pesantemente a vanificare lo
spirito dell’NPT, che mira alla totale eliminazione delle atomiche, e ad
aumentare così il rischio globale della proliferazione nucleare.

Come cittadini di questo paese, e al tempo stesso cittadini del mondo,
non possiamo accettare questa situazione. Non possiamo lasciare che
vinca la rassegnazione, che si faccia strame del Diritto Internazionale
e della nostra Costituzione. La pace, la libertà, la fratellanza tra i
popoli non possono crescere all’ombra della sopraffazione e della menzogna.

La questione nucleare non può essere lasciata in mano agli esperti,
quasi fosse un argomento che non ci riguarda, che non ha nessun impatto
con la nostra vita quotidiana. Al contrario, quelle armi sono un
tassello fondamentale nel progetto di dominazione planetaria da parte di
una piccola élite, intenzionata a mantenersi ben stretti i propri
privilegi, mentre i diritti fondamentali di gran parte dell’umanità sono
quotidianamente vilipesi, ed anche conquiste sociali che consideravamo
definitive sono messe in discussione.

Per questo, appoggiamo la causa intentata contro il Governo USA per la
rimozione delle atomiche dal territorio italiano.

Per questo, dal 6 al 9 agosto 2006 (nei giorni del 61° anniversario di
Hiroshima e Nagasaki), saremo ad Aviano, di fronte alla Base Usaf.
Riempiremo quei quattro giorni con dibattiti, iniziative culturali,
azioni di coinvolgimento popolare...

Ma il segno principale che vogliamo porre è quello di un’Ispezione di
Cittadini all’interno della Base, con una delegazione qualificata di
Cittadini-Ispettori composta da Parlamentari, esponenti della Società
Civile e degli Enti Locali, tecnici e scienziati, attivisti dei
movimenti per la pace e i diritti umani. Le Citizens’ Inspections sono
una forma di azione diretta nonviolenta nata alcuni anni fa e già
utilizzata in altri paesi (Belgio, Inghilterra, Stati Uniti...) per far
emergere la contraddizione di quei governi che, in nome della pace,
della sicurezza e della democrazia, fanno la guerra, alimentano il
terrore, nascondono la verità ai loro cittadini.

Chiederemo quindi di visitare la Base, ed in particolare gli shelters
che ospitano le atomiche; metteremo insieme la nostra pacifica
determinazione e comportamenti rigorosamente nonviolenti, cercando il
dialogo e non lo scontro; tenteremo di interrogare il personale militare
e civile della Base e di interagire con la popolazione locale; filmeremo
e renderemo pubblica l’intera azione.

Vogliamo usare i mesi che ci separano da agosto, per costruire questo
appuntamento in maniera partecipata e coinvolgente. Nell’organizzazione
e nella gestione di quei giorni c’è posto per tutte e tutti coloro che
vorranno spendersi in questa impresa. Le cose da fare sono molte, e quelle da inventare ancora di più. Se sapremo mettere insieme i nostri
sogni, le nostre speranze, le nostre esperienze, insieme riusciremo ad
avvicinare il giorno in cui non solo ad Aviano ma nel mondo intero non
ci sarà più posto per le armi nucleari.

Chi volesse partecipare all’iniziativa o collaborare in qualsiasi
maniera alla sua riuscita, è pregato di mettersi in contatto con:

- per informazioni ulteriori (senso dell'iniziativa, programma dettagliato ecc.) vedi il sito: www.vialebombe.org.