.: Il Blog di Donatella Elvira Camatta

« | Maggio 2025 | |||||
---|---|---|---|---|---|---|
Lun | Mar | Mer | Gio | Ven | Sab | Dom |
1 | 2 | 3 | 4 | |||
5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 |
12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 |
19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 |
26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 |
Ritiro Immediato delle Truppe Italiane in Iraq
DOLORE E CORDOGLIO PER LE VITTIME DI OGGI E PER TUTTI I MORTI IN IRAQ
RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE ITALIANE SOSTEGNO AL POPOLO IRACHENO
Questa mattina un attentato a Nassirya ha provocato la morte di 3 militari italiani e un rumeno.
Ancora come nel novembre del 2003 soldati italiani sono vittime della guerra in Iraq: quella guerra voluta dal presidente statunitense in violazione del diritto internazionale e trasformatasi nell’occupazione militare a cui partecipano le truppe italiane di stanza a Nassirya, per volontà del governo Berlusconi, contro l’opinione pubblica italiana, che più volte ha manifestato contro la guerra e la partecipazione italiana ad essa.
Una guerra che non solo non ha portato “pace e democrazia” in Iraq (ma violazione dei diritti umani, torture, morti) ma ha favorito la crescita della violenza e dei terrorismi, di cui sono vittime decine di donne e uomini ogni giorno.
“Oggi non è il momento delle divisioni”, si dice, ma certamente è il momento della chiarezza e della necessità di una decisione politica precisa: le truppe italiane devono essere ritirate dall’Iraq, il nostro paese non deve partecipare all’occupazione militare.
Quando sarà finita l’occupazione militare, quando anche i nostri “alleati” ritireranno le loro truppe, sarà allora il momento in cui l’Italia potrà e dovrà contribuire alla ricostruzione materiale e sostenere la riconciliazione politica e civile e il processo democratico iracheno.
Esprimiamo il nostro dolore e la nostra solidarietà alle famiglie dei militari morti a Nassirya, come in questi anni abbiamo manifestato il nostro dolore per le migliaia di donne, uomini e bambini iracheni.
Chiediamo a tutte/i coloro che hanno manifestato con noi in questi tre anni di tornare oggi nelle piazze – perché convinte/i davvero che “la pace è l’unica sicurezza”.
A Milano partecipiamo al presidio indetto da Cgil-Cisl,Uil Partito Umanista alle ore 17.30 in piazza S.Babila.