La Regione vara il piano casa: troppo cemento
La Regione ha varato il piano casa: cementificazione nei parchi e la Lega aggiunge troppo cemento!!.
votate per la lista "un'ALTRA PROVINCIA" Massimo Gatti Presidente
SCHEDA GIALLA
(basta contrassegnare la lista, il nominativo del candidato è già indicato sulla scheda)
Sostieni, vota e fai votare
La Lista Civica “Un’Altra Provincia Massimo Gatti Presidente”
chiedo a chi sia disponibile - per convinzione, per amicizia o per cortesia – di inoltrarlo a chi ritiene possa essere interessato.
un caro saluto.
Antonella Fachin
PS: la lista dei candidati e il loro CV è disponibile al seguente link http://unaltraprovincia.wordp
PPS: io sono candidata nel collegio 12 Milano Lambrate-Forlanini
PPPS: buon voto a tutti, perché è sempre e comunque importante andare a votare!
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Molte persone sono deluse della politica e non si sentono rappresentate dagli attuali partiti.
Molte persone non hanno più voglia di credere in qualcosa di nuovo e di diverso, ma la nostra lista civica ha un progetto che va oltre questa competizione elettorale ed è costituita da persone che da anni agiscono nei quartieri e nel sociale, da persone che non sono politici di professione ma lavoratori e lavoratrici che volontariamente si sono impegnati per il bene comune. Come dice il consigliere comunale Basilio Rizzo, della lista Fo, la lista civica “un’ALTRA PROVINCIA” ha:
le mani pulite,
la mente aperta e
il cuore grande!
E io aggiungo: e i piedi leggeri ! (perchè la lista civica vuole minimizzare l’impronta ambientale della Provincia di Milano, come ente, e dare un esempio alle altre amministrazioni.)
Le candidate e i candidati della Lista Civica Un’Altra Provincia intendono:
- dare anima etica alla politica: lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, alla corruzione e ai conflitti d’interesse delle ‘caste’ politiche ed economiche
- valorizzare la partecipazione ponendo al centro i diritti e i bisogni delle persone
- promuovere la cittadinanza attiva e un soggetto politico di base democratico e solidale.
I nostri valori sono:
Rispetto e difesa della dignità e dei diritti delle persone –Difesa ed attuazione della Costituzione - Salute e miglioramento dell’ambiente - Correttezza e trasparenza nella gestione della cosa pubblica – Lotta agli sprechi e sobrietà come stile di vita.
I dieci punti principali del programma
- Lavoro e giusto salario, sicurezza sociale e lotta alla precarietà.
- Convivenza civile e democratica fondata sulla libertà e l’eguaglianza. Contro ogni razzismo e discriminazione, garantire a tutte le persone il bene primario della sicurezza che viene spesso usata per diffondere paura, sfruttare di più i lavoratori precari e in nero, criminalizzare gli immigrati e scatenare la “guerra tra poveri”
- Tutela dei beni comuni: salute, istruzione e cultura, acqua, parchi e verde.
- Stop al modello di “crescita infinita” che porta al disastro di economia, ambiente e pianeta.
- Stop al consumo di suolo e tutela del verde e del paesaggio: no alla cementificazione dilagante e alla speculazione edilizia – sì al recupero e al riuso – sì al diritto alla casa in un contesto urbano di qualità.
- Stop alla costruzione di nuove autostrade: migliorare la rete stradale esistente.
- Trasporto pubblico e mobilità su ferro (treni, metropolitane e metro leggere), piste ciclabili e pedonali, a livello intercomunale.
- Rifiuti Zero: ridurre e differenziare, recuperare, riciclare e riusare; programmare la chiusura degli inceneritori perché inquinano, danneggiano la salute, distruggono risorse.
- Energie rinnovabili, pulite e migliorative della qualità della vita e dell’ambiente.
- Città Metropolitana: la sua istituzione, prevista dalla Costituzione, deve sostituire la Provincia e scomporre Milano in più comuni per avvicinare ai cittadini il governo urbano, analogamente alle grandi metropoli europee.
I compiti della Provincia secondo la legislazione vigente
- Tutela, valorizzazione e indirizzo nei seguenti ambiti (funzioni condizionate e limitate da Regione e Città capoluogo) : ambiente – suolo – acque – energie – beni culturali – parchi e riserve naturali – flora e fauna – caccia e pesca nelle acque interne.
- Mobilità, Viabilità e Trasporti.
- Formazione professionale, edilizia e infrastrutture per l’istruzione secondaria di 2° grado.
- Organizzazione dello smaltimento dei rifiuti.
- Rilevamento e controllo degli scarichi delle acque e delle emissioni inquinanti.
- Servizi di igiene e profilassi pubblica.
- Statistica e assistenza tecnico-amministrativa ai comuni.
Nata come emanazione dello Stato centrale, la Provincia ha pochi poteri, per lo più delegati. Aumentano i costi di gestione e diminuisce il ruolo dell’Ente, che sta come un vaso di coccio in mezzo a due poteri forti e accentrati: Regione e Città capoluogo. E’ urgente riequilibrare i poteri di governo delle aree metropolitane, e di quella milanese in particolare, per rispondere ai bisogni e ai diritti dei cittadini e della comunità/cittadinanza metropolitana, per trasformare le periferie in belle città:
Polizia locale e controllo degli scarichi inquinanti
Votata a maggioranza nel Consiglio di Zona 6 del 28 maggio u.s. la mozione, a suo tempo da me presentata, avente per oggetto "Polizia locale e controllo degli scarichi inquinanti".
MOZIONE
Al presidente del Consiglio di Zona 6
di intervenire presso l’ Amministrazione Comunale per sapere:
E più precisamente:
Il 6-7 Giugno vota la lista civica "Un'Altra Provincia"
Il 6 e 7 giugno fai una scelta di classe: vota la Lista Civica Un'Altra Provincia con Massimo Gatti Presidente
Perchè un'altra lista?
Questa lista civica vuole raccogliere i voti di coloro che sono insoddisfatti
dai partiti, coloro che non andrebbero a votare perchè non saprebbero chi
votare.
Perchè votare una listacivica di sinistra ?
Perchè è una lista che ha un progetto . Questo progetto va oltre questa
competizione elettorale. l progetto è di riunire le persone che pongono il bene
collettivo come prorità, che difendono il territorio e le sue risorse , che
vogliono garanzie di vivibilità e qualità , per tutti e a danno di nessuno.
Perchè votare questi candidati?
Perchè sono persone che da anni agiscono nei quartieri, nei luoghi di lavoro,
con le finalità appena dette. Non sono politici di professione, ma persone
volontariamente impegnate per il bene comune e che , in questo caso, si
prestano alla "politica".
Perchè "disperdere" i voti e non puntare su Penati?
Questa lista non nasce per "togliere" voti . E' una possibilità in più che
proviamo ad offrire, un progetto che, speriamo, diventi esempio di una nuova
etica sociale e politica. Nel conteggio percentuale dei voti, maggiore è il
numero di votanti (non di centro-destra) , minore è la possibilità per il
candidato del centro-destra di conquistare la maggioranza al primo turno.
Siamo consapevoli che, se anche la Provincia vedesse vincente la coalizione di centrodestra, il
nostro territorio ed i cittadini pagherebbero un prezzo insostenibile.
L'amministrazione uscente (centro-sinistra) ha avuto meriti e demeriti.Ma, ormai, sembra più caratterizzata da ricerca di consenso attraverso modalità e temi che , a nostro parere, poco hanno da spartire con la difesa del territorio, del bene collettivo, dei diritti dei più deboli........
Cosa può fare una lista come la nostra che non punta certo a grandi risultati numerici?
Qualunque sia l'esito finale di queste votazioni, riteniamo importante e
necessario avere una (o più) voci critiche, ma anche di esperienza, in
consiglio provinciale.
Per saperne di più e conoscere candidati e programma visita http://unaltraprovincia.wordp
Caro amico, cara amica,
mi permetto di segnalarti la mia candidatura alle Provinciali nel Collegio 15 - Barona.
La lista è quella civica - "Un'altra Provincia" -col candidato presidente Massimo Gatti.
Puoi trovare il programma e tutte le informazioni nel sito: http://unaltraprovincia.wordp
Per quello che mi riguarda puoi trovare tutte le informazioni, le iniziative sostenute e il mio profilo nel mio blog nel sito www.partecipaMi.it
Sono consigliere di zona 6 - Lista Fo, nel Comitato Parco Agricolo Sud - Barona e nel Coordinamento Comitati di Quartiere Barona-Ronchetto.Ho appoggiato ultimamente, facendomi parte attiva in Consiglio di Zona 6 e in altre istanze- le giuste rivendicazioni del Comitato Val Bavona, del Comitato Salvavivaio-Soderini e per il sito inquinato di Calchi Taeggi. mi occupo di ambiente e territorio in particolare del parco agricolo sud Milano.
Cordialmente Angelo Valdameri
Per contattarmi angelo.valdameri@fastwebnet.it
3474538411 - 02.89125044
"L'altra via": Un libro non solo da leggere, ma da promuovere
Per opportuna informazione.
cari saluti
Antonella
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Sobrietà, decrescita, sostenibilità, o comunque vogliamo chiamarla, non è solo una questione di tecnologia e stili di vita, ma anche di assetto economico. "Se produciamo e consumiamo di meno che ne sarà dei posti di lavoro? E lo stato dove troverà i soldi per fare funzionare sanità, istruzione e tutti gli altri servizi?" Ecco due grandi domande che terranno la gente lontana da noi fin quando non dimostreremo come sia possibile coniugare sobrietà con piena occupazione e diritti
fondamentali per tutti.
Va bene fare lo yogurth in casa, ma dobbiamo anche tornare a fare politica, quella alta, di progettazione di un'altra economia, non più orientata alla crescita, ma alla dignità per tutti mantenendo un apparato produttivo leggero. Un passaggio che ci impone di ripensare un po' tutto perchè i meccanismi di funzionamento dell'economia della crescita non si addicono all'economia del limite.
Tanti sono i nodi da sciogliere: quali bisogni privilegiare? quale ruolo assegnare al denaro? quale spazio riservare al mercato? come conciliare una forte economia pubblica con un basso regime economico? come riorganizzare il lavoro?
Questi e molti altri sono i temi affrontati in "L'altra via", un libro agevole scritto da Francesco Gesualdi, che delinea un nuovo orizzonte possibile e i passi immediati che si possono compiere per avviare l'inversione di marcia. Un libro non solo da leggere, ma da dibattere, promuovere, trasformare in manifesto politico.
Edito da Altreconomia in formato supertascabile, consta di una settantina di pagine, ha un prezzo di copertina di tre euro ed è reperibile in libreria e nelle botteghe del mondo.
In alternativa può essere acquistato on line su www.altreconomia.it, o può essere richiesto al Centro Nuovo Modello di Sviluppo <coord@cnms.it>.
Le voci fuori dal coro difficilmente trovano spazio sui grandi mezzi di stampa, possono diffondersi solo attraverso il passaparola. Per questo chiediamo a chi crede in un'altra economia di passare questo messaggio agli amici o di inserirlo nelle mailing list di appartenza. Se poi ci fosse chi vuole organizzare dei banchetti di vendita, ce lo faccia sapere: insieme cercheremo la forma di prezzo e di pagamento più agevole. Un altro mondo è possibile solo con una forte partecipazione
dal basso.
per iscrizioni e cancellazioni http://liste.retelilliput.org/
La Movida è in crisi: occorre renderla ricca di cultura
La Movida incassa meno rispetto all'anno scorso: in emdia per persona un locale incassava 10 euro, mentre da quest'anno l'incasso pro capite risulta essere di 7 euro. Come dato è abbastanza indicativo di una crisi ormai globale, ma non è possibile considerare il tutto dovuto alla crisi stessa. L'amministrazione comunale ha promosso finora politiche di privatizzazione dei territori, delle sedi associazionsitiche, degli spazi pubblici, rendendoli inaccessibili al pubblico, transennati, sbarrati nell'entrata. La cultura del privato e del sicuritarismo, miste alle logiche dell'emarginazione e dell'esclusione, dell'assenza di dialogo e delle dimensioni corporative e consociative hanno manifestato il loro fallimento. Occorre ripensare alla gestione della sera milanese, affidandola ai territori, ai giovani e ai commercianti, in stretta sinergia con le associazioni culturali della città. Non è pensabile parlare solo di "mercato" del divertimento: l'indice del mercato nella sua totalità è in forte degrado, in forte crisi, non riesce a superare le dinamiche di un abbattimento finanziario e fiscale che vede vittime le persone stesse che non riescono a raggiungere neppure la seconda settimana del mese. Bisogna pensare a una città che sappia accogliere, senza parlare di movida come questione affidabile al libero spirito di impresa. Il dialogo tra le varie categorie deve nascere, crescere, attivarsi, affinchè si sappia costruire un momento di condivisione comune che dia valore aggiunto a una città che disperatamente sta soffocando, alienandosi, privandosi della propria umanità e socialità. E' giunto il momento di dare un nuovo sviluppo alle idee e alle proposte che sappiano riprendere il pubblico ruolo degli spazi presenti nella città: dai locali, che con una gestione coordinata arriccherebbero di contenuti i meri esercizi commerciali di vendita e di offerta di bevande, alle piazze, alle strade che potrebbero diventare luoghi e agorà artistiche, teatrali, musicali, alla definizione di nuovi teatri sperimentali, di una politica dell'accesso alla cultura democratico, popolare, maggiormente condiviso. Occorre pensare alla cultura a Milano. Occorre cambiare rotta e le serate a Milano non saranno oggetto di cronaca quotidiana sterilmente considerate come "affare privato di mercato degli esercizi locali" oppure, ancora peggio, oggetto di provvedimenti sicuritari. L'emarginazione crea emarginazione, l'esclusione crea esclusione: la uotezza di contenuti e di offerte crea isolamento e desolazione, elementi che coltivano un senso di degrado e di assenza di civiltà. Poniamo fine alla stagione di Milano come grande luogo commerciale e finanziario, rendendola città vivibile? L'offerta cultura deve arricchire le serate milanesi: la cultura è parte integrante di un nuovo welfare, di un nuovo vivere bene, vivere socialmente, vivere insieme.
Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - GRUPPO LA SINISTRA
Consiglio di Zona 4 Milano
Candidato al Consiglio provinciale
Lista Un'Altra provincia - Massimo Gatti Presidente
Narrazioni, divagazioni, esternazioni: prima tappa dell’ecomuseo
L’ecomuseo urbano della Cascina Cuccagna si propone di interpretare la creatività e la memoria della città e delle persone che la vivono, strutturando narrazioni, percorsi di conoscenza e di creatività, dando spazio alla lettura e al racconto del territorio, in un luogo da vivere e non da “consumare”.
Una caccia di parole, di immagini, di suoni, con l’obiettivo di costruire un primo magazzino di idee e di esperienze per l’ecomuseo nascente. I risultati del lavoro saranno presentati il 14 giugno, durante un rinfresco aperto alla cittadinanza.
Questa sarà l’occasione anche per mettere all’asta le borse dell’ecomuseo disegnate, come output creativo del workshop, e contribuire così alla realizzazione del restauro della Cascina.
ecomuseocuccagna@yahoogroups.
info@noemisatta.com
Non sono i soldati la risposta al traffico di droga sulla Darsena
Il Vicesindaco Decorato ha deciso di mandare i soldati ai Navigli, nella Darsena e nelle zone adiacenti, per reprimere il fenomeno diffuso dello spaccio di droga che nelle ore notturne avviene in quel quartiere. Di un fatto si è accorto, seppure persegua la stessa condotta amministrativa della risposta dal pugno di ferro e autoritaria, il vicesindaco: il fenomeno del commercio di sostanze stupefacenti si sposta all'interno della città dei quartieri della Movida. Prima era in Corso Como, poi in Corso Garibaldi, ora è in Darsena, alle Colonne di San Lorenzo. Forse, on. Decorato, queste conseguenze che si ripetono diffusamente e costantemente fanno presagire che il metodo adottato, il concetto dei divieti, delle transenne e della presenza di camionette di militari non è efficace. Si spera che un cambiamento delle risposte a questo problema avvenga, dato che si impone come necessario. I pusher sono presenti nella zona dei Navigli: Via Gola, strada che si trova all'interno della grande via che costeggia il Naviglio, ha visto diversi fermi e arresti di mercanti della droga. La militarizzazione della zona, di una nuova zona, non è certamente una giusta ipotesi, soprattutto se si considera che non è comprensibile il limite e la differenza che intercorre tra le competenze della Polizia, della Polizia Municipale, spesso impiegata in azioni che spetterebbero alla pubblica sicurezza con effetti piuttosto preoccupanti, e dell'esercito. Mi viene da rivolgere una domanda: quali dovrebbero essere le competenze e la potestà di attività che verrebbero affidate ai soldati in tali condizioni e circostanze? Lo stesso testo di legge riguardante il pacchetto sicurezza è incomprensibile in merito e spesso poco preciso tanto da renderne elastica l'interpretazione in base al maggior grado di "sicuritarismo" del singolo sindaco, a cui vengono attribuite competenze e funzioni spesso simili e sovrapponibili a quelle affidate al prefetto e alla questura secondo ordinamento.
La risposta dovrebbe, tengo sempre a sottolinearlo ed è da tempo che lo ribadisco, essere di un altro calibro: maggiore opportunità aggregativa di cotnenuto culturale, senza lasciare la gestione delle sere del divertimento a commercianti che, facendo il loro lavoro, propendono per offerte di tipo solamente commerciale, di vendita di bevande, di svago senza finalità.
Rilancio una proposta che avevo già fatto su queste pagine: perchè non rendiamno le associazioni del territorio, i consigli circoscrizionali e soprattutto i giovani protagonisti della gestione delle serate delle zone e dei quartieri interessati dal fenomeno, normale nel resto d'Europa, della Movida? Ma mi viene anche la volontà di formulare una nuova domanda all'amministrazione: quali progetti di riqualificazione ci sono in queste zone? Quali prospettive di intervento di natura urbanistica e sociale esistono? Non è possibile pensare di garantire offerte culturali che arricchiscano il territorio e che diano un'opportunità di aggregazione e di incontro che tenderà sicuramente a emarginare e a definrie un argine deterrente rispetto fenomeni devianti e di forte illegalità? La solitudine si crea anche in spazi dove la pesenza folta di persone delinea e disegna non luoghi e questo è il clima che accresce occasioni di azioni criminali e illecite. I non luoghi sono realtà prive di contenuto e di sostanza culturale, come potrebbero essere gli spazi antistanti ai numerosi locali adibiti esclusivamente a un'offerta commerciale. Occorre rendere questa città europea anche in un'accezione sociale, culturale, politica.
Alessandro Rizzo
Candidato al Consiglio Provinciale
Un'Altra Provincia - Massimo Gatti Presidente
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - Gruppo LA SINISTRA
Consiglio di Zona 4 Milano
EUROPRIDE 2009 ZURIGO GENOVA PRIDE 2009
EUROPRIDE 2009 ZURIGO
GENOVA PRIDE 2009
Anche quest'anno è iniziata la stagione dei Pride!
Partecipare è un divertimento ma, e soprattutto, un grande momento di visibilità e di rivendicazione dei NOSTRI diritti!
Come sempre il C.l.G. cerca di facilitare la massima partecipazione. Abbiamo quindi organizzato bus per partecipare all'Europride di Zurigo, il prossimo 6 giugno, e al Pride Nazionale di Genova, il 27 giugno.
Di seguito tutte le info per partecipare a questi importanti eventi:
EUROPRIDE '09 ZURIGO
Per essere in Europa!
Sabato 6 giugno 2009
Bus A/R Milano-Zurigo
Partenza da Milano, via Cadore angolo via Bezzecca ore 9,00
Rientro a Milano previsto per le ore 6,00 di domenica 7 giugno
Contributo richiesto € 15,00
GENOVA PRIDE 2009
Perché anche per noi Genova non è un'idea come un'altra!
Sabato 27 giugno 2009
Bus A/R Milano-Genova
Partenza da Milano, via Cadore angolo via Bezzecca ore 10,00
1° rientro a Milano entro le ore 1,00 di domenica 7 giugno notte
2° rientro a Milano tra le ore 6,00 e le ore 8,00 di domenica 7 giugno mattina
Contributo richiesto € 10,00 solo trasporto MI-GE-MI - € 23,00 comprensivo di biglietto di ingresso alla grande festa ufficiale conclusiva del Pride alla Fiera di Genova
I biglietti possono essere acquistati presso la segreteria dell'Associazione in via Bezzecca 3, a Milano dal lunedì al venerdì (non festivi) dalle ore 16,00 alle ore 19,30, alle serate Join the Gap@ Borgo del Tempo Perso la domenica sera dall'apertura alle 24,00 e al banchetto InfoClG@Mix Milano - 23° Festival del Cinema Gaylesbico e Queer Colture al Teatro Strehler dal 4 al 11 giugno.
Info http://www.facebook.com/l/;02
Comitato provinciale Arcigay Milano
C.I.G Centro di Iniziativa Gay ONLUS
Via Bezzecca, 3 - 20135 Milano MI
http://www.facebook.com/l/;ww
NOI NON RESPINGIAMO!
Io ho aderito ... ora tocca a voi utte e tutti
Alessandro Rizzo
Dal 10 al 12 giugno prossimi sarà in visita ufficiale in Italia il presidente libico Muhamad Gheddafi. La visita giunge a coronamento di un periodo segnato da un ricorso sistematico da parte del governo italiano alla cosiddetta politica dei respingimenti ovvero al dirottamento verso le coste della Libia delle navi che trasportano migranti e richiedenti asilo. Questa politica è legata agli accordi in materia di immigrazione siglati dal nostro paese con il governo di Tripoli che – dietro adeguate contropartite economiche - prevedono la cooperazione tra i due paesi nel contrasto al fenomeno migratorio. Accordi siglati nonostante sulla Libia pesino come macigni denunce di violazione sistematica dei diritti umani da parte dell’ONU e di riconosciuti organismi non governativi internazionali come Amnesty International e Human Rights Watch. Secondo l’osservatorio indipendente Fortress Europe attualmente esistono in Libia ben 21 centri di detenzione per migranti e richiedenti asilo in cui si fa ricorso costante a trattamenti disumani e tortura. Con la politica dei respingimenti l’Italia ha scelto deliberatamente di inviare decine di migliaia di persone verso la Libia dove- grazie alle clausole dell’accordo che prevedono la non ingerenza reciproca negli affari interni- potranno essere incarcerati e sottoposti ad ogni forma di trattamento degradante e disumano.
Di fronte a tutto questo denunciamo con forza la complicità e le responsabilità del governo italiano nelle stesse violazioni dei diritti umani che avvengono sul territorio libico e chiediamo di porre immediatamente fine alla politica dei respingimenti e di rivedere gli accordi di cooperazione con la Libia, mettendo come precondizione imprescindibile per ogni trattato bilaterale il rispetto completo dei diritti umani.
Per queste ragioni aderiamo alla grande campagna nazionale “Io non respingo” lanciata dall’osservatorio Fortress Europe e invitiamo tutti i cittadini a partecipare ad un
PRESIDIO
sotto la sede del Consolato libico in
via Baracchini, 7 a Milano
Mercoledì 10 giugno 2009 ore 18
NOI NON RESPINGIAMO!
per adesioni: io.non.respingo@gmail.com
prime adesioni:
Milano Città Aperta
Centro delle Culture Milano
Associazione Ci Siamo Anche Noi (Pavia)
Dimensioni Diverse
Centro Culturale Multietnico La Tenda
Le radici e le ali ONLUS
Partito Umanista - Milano
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Milano Città Aperta
blog: http://milanocittaperta.wordp ress.com