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Il Blog di Fabrizio Casavola | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Fabrizio Casavola
Venerdì, 12 Maggio, 2006 - 20:20

i parcheggi a milano

anche se a milano non ci fossero problemi di parcheggio, i geni in comune riuscirebbero a crearne a tavolino appositamente.

Si può dire davvero di tutto e di più ma la gestione della sosta a pagamento è forse la vergogna più caratteristica: in tutto il mondo si può parcheggiare sulle strisce blu inserendo le monete nei più recenti parchimetri, che rilasciano uno scontrino con l'orario di fine della sosta consentita.

A Milano bisogna avere il Gratta e sosta e sono guai: se sei previdente lo compri in anticipo. Stai attento perchè dopo un anno scade. Arrivato nell'area di sosta quasi sempre la tariffa oraria è diversa dal taglio di gratta e sosta che hai, per cui sei costretto, per non sbagliare, a pagare in modo approssimativo, ma sempre in eccesso.

 Se invece non hai comprato il tuo gratta e sosta devi cercare il tuo omino rivenditore. è sempre al bar! mentre lo cerchi, lontano chilometri speri che nel frattempo non ti abbiano già multato. Quando lo trovi, naturalmente ti dice «non ti preoccupare, per un euro alla macchina ci penso io», paghi, non ti danno nulla in cambio e speri ancora che non ti multino.

 Se poi è notte l'omino non c'è. tu VUOI pagare, parcheggi e cerchi un rivenditore. tutti chiusi. allora ti allontani verso il tabaccaio più vicino, a 4 isolati di distanza, che fa turno di notte. Il simpatico esercente, in zona piazza vetra, ti dice «in tutta la zona, nessuno (decine di locali!) vende i gratta e sosta, fate senza».

 insomma condannati all'illegalità, assoluzione ad ogni peccato con ammenda da 34 a 110 euro.

 complimenti!

L. 

Venerdì, 12 Maggio, 2006 - 20:07

pensando su milano

Il 28 e 29 maggio, con la Rosa nel Pugno, sono candidato alle elezioni Comunali di Milano.
A sinistra, con il candidato sindaco Ferrante, per cambiare. Per cambiare innanzi tutto la città, favorendo l’alternanza. Tanti sono i progetti cui mettere mano con urgenza, fin dai primi 100 giorni di governo della Città. Il traffico anzitutto, ripensando i collegamenti soprattutto con l’hinterland, facendo ripartire le nuove metropolitane ed estendendo il servizio anche alle ore notturne. Bisogna enfatizzare il carattere universitario della città, dove sono attivi 9 atenei. Servizi agli studenti vuole dire anche politiche di abitazione con forti sconti per i proprietari che affittano a prezzi calmierati a giovani e studenti. E riprendendo a investire nella tutela dei più deboli e nella sicurezza di tutti con l’istituzione di un’agenzia per le tossicodipendenze per una riduzione del danno sul modello di Roma. Sono solo alcuni esempi.
Se bisogna riconoscere ad Albertini di aver messo in campo un consistente numero di progetti di sviluppo della città (la Scala e i depuratori quelli più di successo), non dobbiamo dimenticare che il costo è stato un rapporto sempre più sfilacciato con le componenti della città. Ne sono un esempio i numerosi comitati di protesta spontanei dei cittadini e il ruolo secondario avuto dal Consiglio Comunale, dove siedono i rappresentanti della città.
Per questo dobbiamo lavorare per cambiare. Per cambiare anche la sinistra. Dobbiamo dire basta senza equivoco ai toni massimalisti e sempre perdenti che giustificano le violenze e che assecondano i comportamenti più negativi, dagli insulti in piazza allo spettacolo agghiacciate delle bandiere bruciate. Dobbiamo dire no all’immobilismo che vorrebbe bloccare qualsiasi progetto di sviluppo.
Quella da rilanciare è la Milano Laica, Libera e Moderna, quella del registro delle unioni di fatto e delle libertà di tutti. Quella che in passato ha saputo preferire giunte di sinistra.
Vorrei una Milano Europea, che non abbia vergogna di importare le soluzioni adottate in tante capitali: i taxi di Londra, la città mai ferma di Madrid, le università di Copenaghen.
Vorrei una Milano in grado di competere, che sappia fare valere le proprie eccellenze nei servizi, e nella ricerca e che torni ad essere polo di attrazione per le intelligenze da tutta Italia e dal resto del modo.
Ho 24 anni ma sono cresciuto a pane e politica fin da piccolo, fino a diventare, dal 2003 al 2005, il segretario dei radicali milanesi. Sono candidato per la prima volta.
Se vuoi conoscermi meglio puoi venire a trovarmi su www.lorenzolipparini.it.
Se poi sceglierai di votarmi, lo puoi fare mettendo una croce sul simbolo della Rosa nel Pugno e scrivendo LIPPARINI.
Venerdì, 12 Maggio, 2006 - 17:22

Appello ai milanesi....non vogliamo la riforma Moratti sindaco

 Milano , 09/05/2006

Appello ai milanesi e alle milanesi che non vogliono la riforma Moratti sindaco


di ReteScuole
Il 14 febbraio di due anni fa le piazze di Milano si sono riempite spontaneamente di cittadini e cittadine, di genitori, nonni, maestre e maestri, docenti, studenti e studentesse. È stata la più grande “Manifestazione d’affetto per la scuola pubblica” della nostra città: due cortei allegri e determinati come ci hanno insegnato ad essere i nostri bambini e bambine.

Da allora la Ministra ha continuato ostinatamente la sua opera dal Ministero della dIstruzione concludendo il suo mandato falcidiando gli organici e tagliando del 40% dei fondi per il normale funzionamento delle scuole pubbliche statali.

Abbiamo passato tre anni intensi e faticosi, attenti ogni giorno a non permettere a Donna Letizia di imporre illegalmente e con forzature continue il suo programma. L’abbiamo rallentata fino quasi a fermarla. Abbiamo, nel nostro piccolo, difeso la Costituzione e il diritto di tutte e di tutti a una buona scuola.

Con il cuore e con la mente speriamo anche noi che si possa chiudere una stagione che ha mortificato non solo la scuola e il mondo della produzione culturale ma l’idea stessa della democrazia, ma...

Chi abita a Milano ha un grosso problema in più, la riforma Moratti sindaco. Noi che l’abbiamo conosciuta bene sappiamo cosa ci aspetta nel malaugurato caso di una sua vittoria.
Nessun ascolto, molta demagogia, un uso delle parole e dei media spregiudicato che rende difficile la controinformazione se non quando i provvedimenti concreti svelano la realtà drammatica dell’ideologia classista che li muove.

Non vediamo nella società civile un numero di anticorpi sufficienti a scongiurare questa evenienza. Vediamo un imponente e costoso apparato in moto per portare la signora Brichetto alla poltrona di Palazzo Marino.

Una partita che avrebbe potuto essere senza storia ci sta invece preoccupando molto. Non vogliamo vivere nella città del doppio canale, del taglio alle spese pubbliche, dell’egoismo individualista.
Milano era altro e “altro” potrà ancora essere.

Abbiamo ancora bisogno di voi.

Al negozio civico CHIAMAMILANO il Largo Corsia dei Servi (MM1 S. BABILA potrete trovare i manifesti di moratti/grimilde, 50.000 volantini e i poster che abbiamo fatto stampare per raccontare lo stato in cui Letizia Moratti ha lasciato scuola pubblica . Sappiamo che questo può essere un buon argomento per raccontare a tutti chi è per davvero il candidato sindaco del centrodestra. VI CHIEDIAMO DI AIUTARCI A DISTRIBUIRLI NELLA CITTA', NELLA VOSTRA SCUOLA, NELLE CASELLE DEL VOSTRO CONDOMINIO

Per il nostro futuro, per la nostra città, con l’allegria e la determinazione che ci hanno accompagnato e ci hanno unito in questi anni di rinnovato amore per scuola di tutte/i e per tutte/i,

Quelle e quelli di ReteScuole

Venerdì, 12 Maggio, 2006 - 17:06

Liberiamoci dal Traffico e dall'Inquinamento

Il peggioramento delle condizioni di vita per traffico e inquinamento ha raggiunto livelli tali da costituire il principale fattore di rischio per la salute pubblica e per lo stesso sviluppo economico sociale e civile (ogni anno per effetto dell’inquinamento si contano circa 1300 morti e 800.000 giornate di lavoro perse).

Forse è proprio arrivato il momento di :
-          costituire la “Città Metropolitana”, anche in applicazione di quanto disposto dalla nostra Costituzione, con Municipalità omogenee per criteri geo-territoriali, socio-storici, economici ed amministrativi e dotate di poteri amministrativi e risorse economiche. Questo restituisce vita alle periferie e rende possibile lo sviluppo policentrico ed equilibrato dell’area metropolitana milanese. Il decentramento dei poteri amministrativi e dei servizi alle municipalità contribuisce alla soluzione del problema del traffico e dell’inquinamento perché toglie dal centro i grandi afflussi dall’esterno e rende possibile costruire intorno alla città “isole di scambio”;
-          occorre ricostruire la rete dei mezzi pubblici, ecologici, leggeri, frequenti e costruire una rete di piste ciclabili lungo tutti gli assi e le circonvallazioni. Questo modello rende inutili i progetti di vere e proprie autostrade in città come la Gronda Nord e la costruzione di parcheggi a rotazione nel centro cittadino che producono ulteriore affluenza di traffico dall’esterno come S. Ambrogio, Darsena e molti altri;
-          immediata riconversione dei combustibili utilizzati per trazione dei mezzi pubblici e di servizio e per il riscaldamento.
 
Anche secondo voi ???

Venerdì, 12 Maggio, 2006 - 13:10

MEZZI PUBBLICI FUNZIONANTI E SICURI 24 ORE SU 24 ...SETTE GIORNI SU SETTE


Venerdì, 12 Maggio, 2006 - 11:10

Precari, a voi la parola

Aspetto tutti coloro che vogliono impugnare la tastiera e scrivermi le loro esperienze, raccontarmi rabbia, idee, proposte su un tema sempre più urgente come la precarietà nel mondo del lavoro.

Raffaele Barki

Venerdì, 12 Maggio, 2006 - 11:01

2° punto: SICUREZZA PER I NOSTRI RAGAZZI

Le scuole sono da sempre un faro d'attrazione per i malviventi, che cercano di approfittare dell'ingenuità dei ragazzini.
Spesso la cronaca racconta episodi di scippi, rapine operate da baby gang a danno dei minori fuori dagli edifici scolastici (sopratutto quelli periferici), altrettanto spesso si viene a conoscenza di episodi violenza sulle ragazzine (oggi sempre più belle) ed ancora è noto che nei paraggi delle scuole si aggirano spacciatori cercando di far presa sui giovani più deboli.
Io credo che una buona zona debba garantire la presenza dei vigili di quartiere davanti ad ogni edificio scolastico all'ora di entrata e di uscita dei nostri ragazzi, così da scoraggiare la presenza di malviventi e proteggere i giovani da spiacevoli incontri.
Questo progetto può essere realizzato con un'adeguata distribuzione dei turni di lavoro dei vigili della zona, i quali agli orari di entrata e uscita presteranno servizio presso le scuole.

Che ne pensate?

 A presto Cristina Crupi

Venerdì, 12 Maggio, 2006 - 10:59

...e io rispondo

Caro Renato,
desidero intanto ringraziarLa per avere trovato la forza morale di impugnare la tastiera e di scrivermi. Lo apprezzo perchè è segno di vitalità e di sopravvissuta speranza che si possa reagire allo scempio sociale prodotto dal governo uscente e, purtroppo, non solo.

Desidero puntualizzare che io sono un candidato indipendente nelle liste di Rifondazione e che il mio punto di riferimento politico è "Sinistra Rossoverde" su cui può trovare ampia documentazione sui seguenti siti : www.sinistrarossoverde.com e www.rossoverde.org . Mi renderò disponibile anche a darLe risposte supplementari di persona sulle caratteristiche e le finalità dell'associazione.

Sinistra Rossoverde ha, per statuto, la tutela del lavoro e dei lavoratori come missione prioritaria e, a livello nazionale siamo "molto concretamente" e quotidianamente mobilitati sulla materia. In particolare sulla legge 30, strumentalmente chiamata Legge Biagi (per sfruttarne l'emotività derivata dal suo assassinio), la mia posizione è che vada cancellata o profondamente revisionata. Su questo, ne sia certo, Sinistra Rossoverde si batterà duramente e senza alcuna compiacenza per chicchessia. Non sarà sicuramente più tollerabile che il trasporto di un carico di merce venga considerato esecuzione di un progetto e, francamente, anche secondo la attuale legge è una interpretazione davvero troppo libera.

Come può immaginare, a livello locale, gli spazi di manovra sono molto limitati poichè le determinazioni generali delle politiche sul lavoro si compiono a livello governativo, ma in ogni realtà produttiva in cui ci sono nostri compagni, la lotta contro la desindacalizzazione e lo smantellamento dei diritti è assicurata. Io stesso mi batterò, qualora fossi eletto consigliere, perchè il Comune di Milano non benefici della legge 30.

La invito comunque a venirci a trovare ed a portare il Suo contributo al nostro sforzo di cambiamento.

Un abbraccio sincero e solidale

Raffaele Barki
Venerdì, 12 Maggio, 2006 - 10:50

Parliamo di lavoro: un cittadino mi scrive...

Sono un cittadino italiano di 57 anni e da 53 vivo a Milano. Da più di venti anni sono titolare di una ditta individuale nel settore dei trasporti specializzata nella distribuzione di medicinali “urgenti”. Il mio ultimo cliente, recentemente, ha deciso di ridurre i costi interrompendo il rapporto di collaborazione con la mia ditta, preferendo fare ricorso a degli autisti giovani ingaggiati con dei contratti a progetto (legge Biagi), evidentemente molto più economici di un artigiano.
 
A prescindere da ogni considerazione in merito alla liceità di contratti a progetto per degli autisti, alla diversità di professionalità e qualità dei servizi offerti, di fatto mi trovo senza clienti e soprattutto, da ricerca fatta, con l’impossibilità di trovarne altri perché oggi quasi tutti preferiscono ricorrere a queste forme di collaborazione e/o al mercato nero anche nelle sue forme più o meno mascherate.
All’albo degli autotrasportatori ed alla camera di commercio, mi hanno informato che non esiste alcun ammortizzatore socio-economico che agevoli i piccoli artigiani a superare crisi lavorative similari a quella che sto vivendo attualmente io.
 
In seguito mi sono rivolto ad un “centro per l’impiego” perché indirizzatovi dallo “sportello Milano lavoro”  - nella “Guida pratica del Cittadino” ne vengono magnificati i servizi - lì mi hanno detto che per iscrivermi devo aspettare UN ANNO di completa inattività (nel frattempo io e la mia famiglia come potremo ….?), inoltre che non esiste alcunché espressamente previsto per gli “over 45”.
 
Mi chiedo e le giro la domanda: che cosa ha fatto, fa o intende fare concretamente il suo partito e Lei personalmente, se eletto consigliere comunale, per affrontare positivamente situazioni lavorative di cui la mia non è che un insignificante esempio, anche se indicativo di una realtà tendenzialmente sempre più degradata dell’attuale mercato del lavoro?       
 
Nell’attesa di una sua gradita risposta Le invio i miei migliori auguri.
 
Renato
Venerdì, 12 Maggio, 2006 - 09:20

Mi scrive un'amica

Ricevo da Rossana Porretti:

Milano 6 maggio 2006

Ciao, mi permetto di scriverti perché so che  prenderai il tempo per leggere queste poche righe.

Come sai, io sono in Italia da molti anni e a mio modo credo di dare un  contributo alla vita economica, sociale e culturale della società italiana.

Sono da molto tempo  residente a Milano ma non ho ancora  il diritto di  votare alle elezioni amministrative di questa città.

Ti sembra giusto?

Il diritto di voto alle elezioni amministrative per gli straniere residenti da almeno sei anni nelle città italiane è una battaglia che ritengo giusta e vorrei chiederti di condividerla.

Se noi siamo regolarmente residenti, contribuiamo alla composizione del PIL e al finanziamento dell‘INPS, paghiamo le tasse e magari anche l’ICI, seguiamo con passione le vicende politiche italiane, partecipiamo alla vita dei quartieri, rispettiamo le leggi di questo paese e in molti casi diamo un apporto alla vita culturale e sociale, non è anche giusto che si possa esprimere un’opinione su chi ci amministra e che si possa scegliere democraticamente con il voto sindaco e consiglieri?

In attesa di ottenere questo diritto qualcosa possiamo comunque fare ed io in proposito ti chiedo e ti propongo di votare al posto mio, alle elezioni amministrative a Milano il prossimo 28 e 29 maggio scegliendo come farei io.

Col cuore e con la testa non  potrei non votare a sinistra.

Voterei quindi per Bruno FERRANTE Sindaco e come Consigliere comunale  ho scelto una donna che conosco personalmente e di cui ho enorme stima.

Ainom MARICOS, assistente sociale, imprenditrice responsabile della Cooperativa il Tropico,  nata in Eritrea, è stata Consigliera comunale di opposizione alla prima gestione Albertini.

Prima, durante e dopo questa sua esperienza, Maricos è sempre stata in prima linea sui temi che mi sono cari (la mediazione nei conflitti sociali, la costruzione di una società interetnica basata sul rispetto per le diversità, la difesa dei diritti dei più deboli, la solidarietà internazionale, la pace e l’opposizione alla guerra), ma  anche  sui problemi della città e dei quartieri, sempre disponibile a farsi carico delle battaglie individuali e collettive, dimostrando sempre grande eticità e onestà, sensibilità e passione.

Ti chiedo quindi di raddoppiare il valore dei tuo voto: se vorrai scrivere MARICOS sotto la lista dell’Ulivo non solo sceglierai automaticamente il candidato Ferrante, ma voterai anche per conto mio.

Grazie davvero

Aziz Mbengue

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