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Venerdì, 12 Maggio, 2006 - 09:20

Mi scrive un'amica

Ricevo da Rossana Porretti:

Milano 6 maggio 2006

Ciao, mi permetto di scriverti perché so che  prenderai il tempo per leggere queste poche righe.

Come sai, io sono in Italia da molti anni e a mio modo credo di dare un  contributo alla vita economica, sociale e culturale della società italiana.

Sono da molto tempo  residente a Milano ma non ho ancora  il diritto di  votare alle elezioni amministrative di questa città.

Ti sembra giusto?

Il diritto di voto alle elezioni amministrative per gli straniere residenti da almeno sei anni nelle città italiane è una battaglia che ritengo giusta e vorrei chiederti di condividerla.

Se noi siamo regolarmente residenti, contribuiamo alla composizione del PIL e al finanziamento dell‘INPS, paghiamo le tasse e magari anche l’ICI, seguiamo con passione le vicende politiche italiane, partecipiamo alla vita dei quartieri, rispettiamo le leggi di questo paese e in molti casi diamo un apporto alla vita culturale e sociale, non è anche giusto che si possa esprimere un’opinione su chi ci amministra e che si possa scegliere democraticamente con il voto sindaco e consiglieri?

In attesa di ottenere questo diritto qualcosa possiamo comunque fare ed io in proposito ti chiedo e ti propongo di votare al posto mio, alle elezioni amministrative a Milano il prossimo 28 e 29 maggio scegliendo come farei io.

Col cuore e con la testa non  potrei non votare a sinistra.

Voterei quindi per Bruno FERRANTE Sindaco e come Consigliere comunale  ho scelto una donna che conosco personalmente e di cui ho enorme stima.

Ainom MARICOS, assistente sociale, imprenditrice responsabile della Cooperativa il Tropico,  nata in Eritrea, è stata Consigliera comunale di opposizione alla prima gestione Albertini.

Prima, durante e dopo questa sua esperienza, Maricos è sempre stata in prima linea sui temi che mi sono cari (la mediazione nei conflitti sociali, la costruzione di una società interetnica basata sul rispetto per le diversità, la difesa dei diritti dei più deboli, la solidarietà internazionale, la pace e l’opposizione alla guerra), ma  anche  sui problemi della città e dei quartieri, sempre disponibile a farsi carico delle battaglie individuali e collettive, dimostrando sempre grande eticità e onestà, sensibilità e passione.

Ti chiedo quindi di raddoppiare il valore dei tuo voto: se vorrai scrivere MARICOS sotto la lista dell’Ulivo non solo sceglierai automaticamente il candidato Ferrante, ma voterai anche per conto mio.

Grazie davvero

Aziz Mbengue

Martedì, 9 Maggio, 2006 - 10:28

Coesione sociale ed immigrazione in ZONA 2

Immigrazione, sicurezza, accesso alla scuola, al lavoro, alla sanità, diritti di tutti,

sono i temi che da anni caratterizzano le campagne elettorali e il dibattito politico, tanto a livello nazionale che locale.

Il gruppo di lavoro dell'Ulivo sull'immigrazione, che si è costituito in zona 2, vuole affrontare questi argomenti in chiave propositiva e col contributo dei diretti interessati e delle loro associazioni, come pure del volontariato che quotidianamente affronta questi temi.

Per questo, il

Programma
dell’immigrazione e delle politiche di coesione sociale Dell’Ulivo

verrà presentato pubblicamente


giovedì 18 maggio alle ore
17.00, presso


Teatrino del parco Trotter


Via Giacosa 46 – via Padova

Dopo una presentazione generale delle dinamiche migratorie, abbiamo anche tentato di raccogliere alcuni dati sulla presenza di migranti nei nostri quartieri. Segue la parte politica del documento, che individua i punti caldi da affrontare senza indugio e gli strumenti da adoperare.

E' gradita la presenza, il contributo e i commenti di quanti si occupano fattivamente di immigrazione e coesione sociale nella zona.

Potete scaricare QUI un riassunto delle proposte (in formato .pdf). Prima del dibattito, verrà consegnato il programma integrale, che verrà messo online a seguito dell'iniziativa

Venerdì, 5 Maggio, 2006 - 10:17

Gabrio Rosa e periferie

Nel forum permanente sulla Città è apparsa una discussione interessante (a mio giudizio) su questo fatto recente.
In precedenza alcuni candidati ne avevano scritto nei loro blog. Inviterei a proseguirla lì, per non disperdere l'argomento in tanti rivoli.

Giovedì, 4 Maggio, 2006 - 10:48

Gli immigrati e Milano

Lo scorso 9 aprile, avevo riportato la bozza di un documento Città per tutti, inizialmente proposto da Naga, Arci, Sincobas e successivamente emendato e rielaborato dalla miriade di associazioni di volontariato e dalle comunità di immigrati di Milano.

Al termine di questo percorso, il documento sarà presentato ufficialmente mercoledì 10 maggio alla Casa della Cultura al candidato sindaco Ferrante.Qui gli altri riferimenti (nota bene, causa un fraintendimento risulta ancora firmato dalla Comunità Rom di via Idro, che in realtà non è stata consultata, per cui l'adesione verrà tolta dal documento finale)

Ricevo ora un contributo di Maurizio Pagani, Vicepresidente Opera Nomadi Milano, che ha seguito l'evolversi della discussione durante l'ultimo mese, e quindi può fornire indicazioni utili:

Non so se Milano sia una città più di “destra� o di “sinistra� per censo o vocazione elettoralistica, ma di sicuro di questi tempi non è un fatto trascurabile. Sta di fatto che la più parte “di sinistra e progressista, meglio se un po’ smoderata o radicale� dell’associazionismo, quella a cui sono più affezionato, impegnata sul fronte dei diritti, casa, nuove povertà e migranti, sembra essere fin troppo prudente o razionale.
Di sicuro ha avuto un merito importante, quello cioè di invitare il candidato alla poltrona di Palazzo Marino, Bruno Ferrante, alla discussione di un documento dal titolo “una città per tutti�, con chiaro riferimento a chi ne è ordinariamente “escluso�.
Ma è stata presa da una grave amnesia: la “questione Rom�.
E non è un problema di poco conto, anche se tenuto generosamente “dentro� al documento ma sempre come tema “trasversale� ai contenuti più generali.
E come non parlarne altrimenti, vista l’enfasi che normalmente gliene viene attribuita sugli organi di stampa o nelle raccomandazioni della Comunità Europea che circolano abbondanti nella rete?
Non vorrei sembrare ingeneroso con chi ha sottoscritto il documento, non da me per i motivi che vi ho sopra citato, ma avrei trovato giusto e doveroso indicare questo tema tra le priorità che attendono chi dovrebbe guidare la città con un senso etico e programmatico profondamente diverso dai precedenti sindaci.

Avendo seguito anch'io parte del lavoro preparatorio, ed avendo aderito al documento finale (a titolo personale), fornisco una mia risposta (sempre personale e che in ogni caso non coinvolge il comitato promotore):

Capisco la tua preoccupazione, ma il documento che verrà presentato il giorno 10 è già un lungo elenco di legittime richieste, e si rischia di ottenere l'effetto "lista della spesa" aggiungendo voci ulteriori. Un lungo elenco, che sarebbe valido a Milano come a Palermo. Ma, quel che è peggio, il rischio è di ottenere dal candidato sindaco un assenso di facciata, senza che questo si tramuti in un impegno fattivo.
Ritengo quel documento importante per quanto riguarda il tema generale dei diritti, della cittadinanza, dell'uso degli spazi e delle risorse pubbliche da parte di tutti i cittadini, e che il ruolo importante delle organizzazioni dei Rom, è di appoggiare e spingere per quelle rivendicazioni, nell'interesse dei Rom stessi, nel loro doppio ruolo di persone emarginate dai processi politici e sociali e spesso di persone migranti.
Esiste, è innegabile, una specificità che distanzia le istanze della comunità Rom, autoctona o migrante, dalle richieste che possono portare gli altri nuclei. Per questo, già a novembre, avevo offerto la mia disponibilità a organizzare incontri con i candidati alle primarie cittadine. Purtroppo, tale disponibilità non ha trovato ascolto.
Occorre quindi ripartire dall'opportunità offerta da questo documento, prima che vada persa un'ulteriore occasione. Occorre anche, e io spero che le varie comunità presenti all'incontro si esprimano in questo senso, che si superi la logica "emergenziale" della questione Rom e stranieri, per illustrare il ruolo che già oggi le varie comunità e le loro associazioni hanno nella vita politica cittadina, nella gestione, nell'uso, nella valorizzazione degli spazi periferici, nel rilancio dell'occupazione e del
ruolo del decentramento.
Occorre infine, arrivare ad una sintesi tra le tante richieste, anche particolaristiche, e le richieste di spazi, di rappresentanza, di migliori possibilità economiche e sociali che arrivano da tanti cittadini, per non trovarsi tutti sconfitti ed isolati. Per farlo, ritengo che sia necessario uscire da una logica che vede la metropoli come un tutt'uno omogeneo, affrontando invece le specificità offerte dalle varie zone.

Sabato, 29 Aprile, 2006 - 23:53

Botte e ordinaria amministrazione

Premessa: un paio di giorni fa, ho ricevuto la mail seguente, che riporto come mi è arrivata:

Sequestrato e picchiato degli Carabinieri: Marin Costantin (Ventila) cittadino Rumeno (Rom) 56 anni residente lavoratore edile in Italia da 16 anni padre di cinque figli picchiato e sequestrato per 3 ore al reparto di Carabinieri di zona Bongola Milano

Nuova Multietnica 2001

a cui segue un rapido e concitato giro di telefonate, perché Ventila è rispettato e conosciuto da tutti nella comunità dei Rom rumeni di Milano, è socio attivo di diverse associazioni e partecipe a manifestazioni ed iniziative a Milano ed in Italia. Al momento, non ho divulgato la notizia, sia per ricostruire i fatti, che per capire se Ventila intende sporgere denuncia o informare i mezzi di comunicazione.

I fatti, dopo aver sentito un po' di persone, sono di una semplicità disarmante: Ventila ha portato la macchina (di sua proprietà, in regola con bollo e documenti) all'autolavaggio, ma per qualche disattenzione la macchina al posto di incamminarsi nel tunnel è scivolata indietro, ammaccandosi. Alle proteste di Ventila, il benzinaio ha telefonato ai carabinieri di Rho (non di Bonola), che l'hanno trattenuto qualche ora in centrale, tirandolo per la barba, scaricandogli un po' di botte nel costato e minacciandolo di rimpatrio.

Ora, col consenso del diretto interessato, è uscito un primo comunicato, firmato da Opera Nomadi Milano. Non escludo che a breve ne seguano altri:

Gent.le Direttore, 

in merito al grave episodio denunciato dal nostro socio e componente del Direttivo dell’Opera Nomadi di Milano, Sig. Constantin Marin, vogliamo innanzitutto esprimere pubblicamente al medesimo Constantin detto “Ventila�, il nostro incondizionato sostegno perché è persona stimata e conosciuta per la propria onestà e il proprio generoso impegno in campo sociale, profusi sempre nel rispetto delle persone e delle istituzioni di questa città.

Il fatto da lui denunciato, ovvero un presunto atto di abuso e intimidazione subito da parte di un ufficiale del Comando dei Carabinieri nel corso di una normale operazione di accertamento di responsabilità per un danno materiale di modesta entità, per altro subito passivamente dallo stesso Ventila, provoca la nostra indignazione e solleva dei seri interrogativi di carattere più generale circa la condizione dei cittadini socialmente più “deboli�di questa città.

L’episodio in sé và certamente circoscritto in un misero atto arrogante e offensivo della dignità personale da parte di un singolo tutore dell’ordine che, per altro, avrebbe potuto riguardare anche un qualsiasi altro nostro concittadino.

Tutto ciò ci riporta però alla constatazione di come molti Rom subiscano, in forme molteplici, delle sistematiche angherie, particolarmente odiose e inaccettabili se perpetrate da esponenti delle forze dell’ordine, rappresentanti dei pubblici poteri o da singoli cittadini, come i molti datori di lavoro che senza scrupolo alcuno e approfittando di una condizione di “oggettiva diversità o discriminazione� di fronte all’applicazione e al rispetto delle leggi, favoriscono il lavoro nero e lo sfruttamento attraverso il più bieco “caporalato�.

Non possiamo quindi non sollevare l’attenzione su un più generale stato di involuzione dei rapporti tra la comunità cittadina, gli apparati di controllo addetti all’ordine pubblico e le molte minoranze, tra cui quella dei Rom continua ad essere la più stigmatizzata, relegata com’è in una condizione di esclusione ed emarginazione che non ha precedenti.

Non solo quindi ci sentiamo allarmati dagli ultimi tragici episodi di cronaca cittadina, è di pochi giorni or sono la notizia della morte di una bambina di appena un mese di età in via Triboniano, ma ci facciamo portavoce di una indignazione morale e di una denuncia pubblica che troppo poco e faticosamente viene raccolta dalle istanze civili di questa città.

Non è un caso che tale argomento non trovi spazio, se non in termini prettamente scandalistici, nemmeno nella imminente competizione elettorale per il governo della città, che pure potrebbe essere una buona occasione per manifestare l’intenzione concreta di sviluppare un diverso approccio ai problemi che ogni giorno vengono sollevati dai nostri concittadini rom e dagli abitanti dei quartieri delle periferie.

A noi semplici cittadini dunque il compito di vigilare e intervenire con attenzione e puntualità nella condanna di quelli che sono piccoli o macroscopici episodi di intolleranza e discriminazione quotidiana, ma anche l’onere di saper indicare modalità e contenuti diversi che aiutino a costruire e migliorare la convivenza e la coesione sociale tra tutti i cittadini di Milano. 

Il Vicepresidente – Opera Nomadi Sezione di Milano

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