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Il Blog di Sandro Antoniazzi | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Sandro Antoniazzi
Venerdì, 16 Giugno, 2006 - 13:26

Premio Strega 2006 - Alla Costituzione Italiana

PREMIO STREGA 2006|60
_____________________

Premio Strega speciale alla Costituzione Italiana in occasione del sessantesimo anniversario
mercoledì 21 giugno 2006, ore 19.30

Roma, Piazza del Campidoglio
Riceve il premio il Presidente Emerito - Oscar Luigi Scalfaro

in rappresentanza dei Costituenti
_____________________

Nel sessantesimo anniversario della Repubblica Italiana e a sessanta anni dall’inizio dei lavori dell’Assemblea Costituente, il Premio Strega, che festeggia la sua sessantesima edizione, rende onore alla nostra carta costituzionale con un Premio Strega speciale che intende essere un omaggio e una testimonianza di adesione ai principi fondamentali enunciati dalla Costituzione, oltre che un riconoscimento alle qualità espressive di un testo capace, come una grande opera letteraria, di parlare "per tutte e a tutte le coscienze".

Alla vigilia di una importante consultazione referendaria, il Premio Strega intende favorire la diffusione e la conoscenza della Costituzione Italiana celebrando la nitidezza e l’attualità dei principi che essa enuncia. Il Premio speciale viene consegnato in Piazza del Campidoglio, mercoledì 21 giugno, ad uno dei “padri costituenti”, il Presidente Emerito Oscar Luigi Scalfaro.

La nostra carta costituzionale, certo, non è un testo letterario. Quale "Bibbia laica", secondo le recenti parole di Carlo Azeglio Ciampi, essa è una fonte profonda di ispirazione per l’intera vita della società. Grazie a essa intendiamo come la nostra società è o come dovrebbe essere, ha aggiunto ancor più di recente il presidente Giorgio Napolitano nel suo primo incontro pubblico, dedicato a  ragazze e ragazzi delle nostre scuole. Dunque, è una sorgente viva e preziosa per rendere l’intero tessuto sociale e istituzionale conforme ai principi fondamentali che essa enunzia.

Sentiamo che il riconoscimento del premio speciale è poca cosa di fronte al travaglio secolare, culminato nella Resistenza e nella Liberazione, che portò a quella concordia di pensieri e intenti da cui nacque  questo testo. Ma il premio speciale e le iniziative di promozione della  conoscenza e diffusione della lettura della nostra legge fondamentale sono la forma che ci è data, in questo comune anniversario, per testimoniare la nostra adesione profonda ai principi della Costituzione della  Repubblica.

Tullio De Mauro

Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci
In rappresentanza degli Amici della Domenica, corpo elettorale del Premio Strega 

 

 

Danno  il Premio  Strega  2006......per  la attuale  Costituzione Italiana ...e Me la Vogliono Cambiare?????!!!!!!!

Giovedì, 15 Giugno, 2006 - 14:51

PARTITO UMANISTA DICE NO

IL PARTITO UMANISTA DICE NO AL REFERENDUM
PER L’APPROVAZIONE
DELLA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE
Siamo in presenza del tentativo di cancellare anche quel poco di democrazia, limitata e formale, di cui godiamo oggi.
La riforma della Costituzione attuata dal centrodestra, spacciata come un importante passo verso il decentramento, accentra invece i poteri nello Stato e in particolare nelle mani di una sola figura: il primo ministro. È questa la parte davvero importante e pericolosa della riforma.
Il Partito Umanista continuerà a fare pressione per aumentare gli spazi di partecipazione e per la creazione di una democrazia partecipativa, in cui i cittadini siano realmente coinvolti nelle scelte che li riguardano.
Di seguito il calendario degli incontri pubblici e dei banchetti informativi organizzati dal Partito Umanista per spiegare ai cittadini le ragioni del NO:
martedì 20 giugno
ore 21.00  - Centro di Comunicazione in Via F. Sforza, 51 – incontro pubblico

 

mercoledì 21 giugno
ore 17.00 – 19.00 – Via Paolo Sarpi ang. Via Niccolini – banchetto stradale informativo
ore 20.00 - Tempio d'Oro, Via delle Leghe, 23 – incontro pubblico
sabato 17 giugno
ore 16.00 - 19.00 – Via Paolo Sarpi ang. Via Niccolini – banchetto stradale informativo
ore 17.00 - Centro La Svolta in Viale Ungheria, 20 – incontro pubblico

 

Per informazioni:
Ufficio Stampa Partito Umanista Milano

Lunedì, 12 Giugno, 2006 - 10:56

Possibilità di voto a Milano anche se non residenti?

 

 Richiesta

 

Salve,
mi chiamo Alessandro e sono un giovane di Napoli, trasferito a Milano per
lavoro. Per questo motivo mi trovo nell'impossibilità di tornare a Napoli
per esprimere il mio dissenso al prossimo referendum. C'è qualche
possibilità che io possa votare quì a Milano?
Nota: nella stessa situazione si trova anche la mia ragazza, ma lei lavora a
Pisa.

Grazie
ale

 

Domenica, 11 Giugno, 2006 - 12:44

La Data del Referendum

                        Il Referendum si svolgerà il 25 e il 26 giugno 2006
Il quesito referendario
Il quesito referendario che si troverà sulle schede reciterà:
<<Approvate il testo della legge costituzionale recante: “Modifiche alla parte II della Costituzione”, approvata in seconda votazione dalla Camera dei Deputati nella seduta del 20 ottobre 2005 e dal Senato della Repubblica nella seduta del 16 novembre 2005, il cui testo è stato pubblicato nella “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” – Serie Generale – n.269 dek 18 novembre 2005?>>

Il voto
Trattandosi di un referendum confermativo della legge, si avrà che:
Se vinceranno i NO: la modifica alla Costituzione sarà respinta.
Se vinceranno i SI: la modifica alla Costituzione sarà promulgata; le novità entrerebbero in vigore secondo i tempi indicati nelle nuove disposizioni transitorie.

Il Quorum
Per i referendum Costituzionali, a differenza dei referendum legislativi previsti dall’art.75, non è necessario il raggiungimento di nessun quorum. La votazione sarà valida indipendentemente dal numero di votanti.

Sabato, 10 Giugno, 2006 - 19:38

Salviamo la Costituzione ... Incontro Zona 6

Riunione STRAORDINARIA

Mercoledì 14 giugno ’06. ore 21.00

Cooperativa Barona E.Satta - Via Modica 8. Mi.

 

Salviamo la Costituzione

NO alla riforma.
“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione.”
P. Calamandrei, Discorso agli studenti milanesi
Si invitano: i cittadini,
le sezioni ANPI zona 6,
il comitato per il NO zona 6,
i Partiti     Politici,
le Associazioni, i Comitati,
i Sindacati,
 gli Enti e le Scuole,
gli Istituti e tutte le realtà locali,
a partecipare, per una programmazione organizzativa nell’imminenza del referendum confermativo.

Sabato, 10 Giugno, 2006 - 16:05

Grazie a tutti Voi !!!!!

La vittoria della exMinistra Moratti per noi popolo della scuola è stata una bella botta.
Dopo quattro anni di lotta contro la sua riforma vederla in Comune è un pò inquietante , comunque queste lotte   hanno permesso al centroSinistra di accorciare le distanze del risultato finale.
Purtroppo la realtà di Milano è molto più complessa ed articolata della realtà scolastica.
Possiamo essere contenti che molti nostri candidati di retescuole hanno avuto una buona affermazione.
E' Stata eletta la nostra Patrizia Quartieri al Comune e Roberto Medolago al consiglio di zona 9.
Il sottoscritto per soli 14 voti non è stato eletto nel consiglio di zona 6.
Ringrazio tutti i compagni/e e i molti non compagni che mi hanno votato per la stima e la fiducia che hanno in me.
Un caro saluto Maurello

Venerdì, 9 Giugno, 2006 - 21:47

REFERENDUM 25/26 giugno 2006 SCEGLI NO!

               AL REFERENDUM PER L’APPROVAZIONE DELLA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE
                                                       VOTIAMO E FACCIAMO VOTARE NO
Anziché avanzare verso il decentramento del potere e della democrazia partecipativa, siamo in presenza del tentativo di cancellare anche quel poco di democrazia, limitata e formale, di cui godiamo oggi.
La riforma della Costituzione attuata dal centrodestra è stata propagandata sotto il nome di “devolution”. Ma se con questo termine si intende un processo di riduzione delle competenze dello Stato e la loro attribuzione alle Regioni e agli enti locali, bisogna sottolineare che, di tutto ciò, nella riforma non vi è traccia. Anzi, è vero il contrario: si tratta di un passo indietro rispetto alla riforma del realizzata nel 2001 dal centrosinistra. Molte delle competenze allora attribuite alle Regioni, con quest’ultima riforma ritornano allo Stato; mentre si introduce un non meglio definito “interesse nazionale”, in difesa del quale le decisioni degli enti locali e delle Regioni possono venire annullate dal Parlamento.
La verità è che questa riforma, spacciata come un importante passo nella direzione del decentramento, accentra i poteri nello Stato e in particolare nelle mani di una sola figura: il primo ministro. È questa la parte davvero importante e pericolosa della riforma.
Impediamo questo slittamento in senso autoritario delle nostre istituzioni dicendo NO alla riforma costituzionale.
Ma non fermiamoci qui: continuiamo a costruire e a fare pressione perché aumentino gli spazi di partecipazione e si vada verso la creazione di una democrazia partecipativa, in cui  i cittadini siano autenticamente coinvolti nella gestione della cosa comune e nelle scelte che li riguardano.
Perché siamo contrari alla riforma della Costituzione:
- Il Presidente del Consiglio (che si chiamerà primo ministro) avrà poteri smisurati rispetto agli altri organi della Repubblica: Potrà essere sollevato dal proprio incarico solo in caso di morte, impedimento grave, o sostituzione da parte della sua maggioranza alla Camera. Potrà scavalcare il Senato federale imponendo il proprio parere su una legge.
- Si indebolisce la separazione tra potere legislativo (parlamento) ed esecutivo (governo) fondamentale per il buon funzionamento di una democrazia.
- Con la fine del bicameralismo viene meno la garanzia di bilanciamento dei poteri tra le due camere.
- Il Presidente della Repubblica perderà gran parte delle sue funzioni di controllo e bilanciamento.
- Si ridurrà l’autonomia della Corte Costituzionale dagli altri poteri, aumentando l’ingerenza politica nella nomina dei giudici.
- Si tratta di una finta devolution, perché di fatto le materie di competenza dello Stato verranno aumentate nel campo economico e delle politiche monetarie, nella tutela della salute, qualità alimentari, sicurezza del lavoro, grandi reti strategiche di trasporto, ordinamento delle professioni intellettuali, ordinamento sportivo nazionale, produzione strategica, trasporto e distribuzione nazionali dell’energia.
- Accentrando i poteri nel governo e contemporaneamente devolvendo altri poteri alle Regioni, aumenteranno i conflitti di competenza che rischiano di paralizzare le istituzioni del paese, gettandole nel caos.
- Non rappresenta l’intero paese, ma solo gli interessi arroganti di alcuni partiti che hanno dato l’assalto alla Costituzione. Da una Costituzione scritta con l’accordo di tutte le forze politiche, quella del ’48,  si passa ad una Costituzione voluta da poco più della metà del Parlamento.
Per saperne di più:

Martedì, 6 Giugno, 2006 - 14:38

Una Devolution che accentra i poteri.

 

La Nuova  Riforma  ha  un' anima autoritaria:occorre fermarla Votando NO!!!

 

Lo  scorso 16  Novembre,  con i  soli voti del centrodestra, la  Costituzione Italiana è  stata

stravolta. Approvata nel dicembre  del" 46  pressochè all'unanimità  (  solo 62 "no"

su  556 eletti) la Costituzione è legge fondamentale della  Repubblica italiana.

Troppe bugie e luoghi comuni accompagnano questa controriforma. 

Vediamoli:

-  Non  c'e'  nulla  di male a  fare qualche  modifica alla  Costituzione...Ma L'attuale riforma tocca Oltre un  Terzo

degli articoli (  57 su  139 complessivi), e  dunque più di  una riforma si  tratta di  un  vero  e  proprio stravolgimento.

Infatti,definita  addirittura " incostituzionali" .

B -  Che  la  riforma  velocizzerà la " Funzione Legislativa". Ma, in realtà essa  diventa un labirinto,  per  cui

risulta difficile stabilire  anche  solo  chi è competente a  legiferare su  una  materia,  se di  una Camera,  se  dell'altra

se  entrambe,  se  delle  Regioni. E' ragionevolmente prevedibile un  alto livello di

conflittualità istituzionale,  che  bloccherà,  anzichè rendere più  efficiente,  il  nostro sistema politico.

C - Che  le  funzioni di  garanzia sono preservate. Ma nel  caso della  Corte Costituzionale si  interviene pesantemente alterando l'equilibrio nella  composizione dei  giudici, tra  i  quali  aumentano quelli di  nomina politica.

Il  che  vuol dire minarne l'autonomia complessiva. Il Presidente della  Repubblica, poi, si  vede anch'esso togliere alcune importanti prerogativa.

 
Per  questo  chiediamo di  impedire questo slittamento in  senso autoritario delle  nostre  istituzioni dicendo NO a questa riforma costituzionale e, non  fermandoci qui, continuiamo ad agire nella direzione di  costruire spazi di aggregazione al  fine di  creare una  Democrazia partecipativa,  in cui i  cittadini siano autenticamente coinvolti nella gestione della  cosa  comune e  nelle scelte che  li  riguardino. 

Al  Referendum per  l'approvazione della  riforma della  cosituzione votiamo e  facciamo votare NO,perchè vogliamo avanzare dalla Democrazia formale verso  la Democrazia  reale e non, al  contrario, retrocedere  verso l'autoritarismo!!               

 

      

 

 

Giovedì, 1 Giugno, 2006 - 15:02

Sono stata eletta!........GRAZIE!!

GRAZIE a tutti per aver creduto in me e per avermi dato la Vostra fiducia.

GRAZIE perchè con il Vostro voto mi avete permesso di entrare nel Consiglio di Zona 5,

raggiungendo un risultato difficile per chi, come me, non fa politica per professione ma

solo per una grande passione e fiducia nella propria città!

GRAZIE perchè Vi ho sentito tanto vicini  e mi avete dimostrato un incredibile affetto e

sostegno.

Non Vi deluderò, ne sono sicura, e mi impegnerò con grinta ed entusiasmo perchè siano

portate a compimento tutti i punti del mio programma e tutte le richieste chemi avete

fatto.

Conto sulla Vostra collaborazione attiva e fattiva, convinta che:

"Trovarsi insieme è un inizio,

restare insieme è un progresso,

lavorare insieme è un successo"!

GRAZIE A TUTTI!!

                                                 Cristina Crupi

Giovedì, 1 Giugno, 2006 - 14:45

Una nuova prospettiva per Milano

La vittoria del centrodestra e di Letizia Moratti non deve farci sottacere che il centrosinistra è comunque ulteriormente progredito, almeno in termini percentuali, ciò che costituisce uno stimolo per il lavoro futuro.
L’esame sui limiti e gli errori, che possono aver compromesso il successo di un ottimo candidato come Bruno Ferrante, va certamente fatto, al  contempo approfonditamente e serenamente.
La rappresentanza del centrosinistra in Consiglio Comunale è stata largamente rinnovata e ciò consentirà di affrontare con nuovo vigore i problemi cittadini.
Sono personalmente convinto che solo un salto generale di qualità  dell’insieme della politica possa consentire al centrosinistra di conquistare domani Milano.
Naturalmente questo richiede una trasformazione dei partiti che devono presentarsi con una nuova idealità e immagine se pensano effettivamente di aprire una pagina nuova.
Si tratta di una prospettiva che va perseguita in Consiglio Comunale, ma anche oltre investendo l’insieme della città e dei suoi principali presidi, prospettiva a cui sarò ben lieto, per quanto possibile, di offrire il mio modesto contributo.
In questi anni ho avuto occasione di incontrare e lavorare con molte persone, da cui ho avuto tante espressioni di stima e di amicizia e da cui ho imparato molto non solo nella conoscenza dei problemi, ma anche nella maturazione personale.
Il mio ringraziamento nei loro confronti è profondo e rimane radicato nella mia coscienza.
Fra loro, mi sono particolarmente presenti i militanti di base, che svolgono un lavoro tanto essenziale, quanto umile, nell’intima convinzione di impegnarsi per ciò che è giusto.

Sandro Antoniazzi

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