Catena Umana lungo l'adriatico contro la guerra
Lunedì 21 Agosto 2006
Torno oggi dopo una bella vacanza!
Ho così tanto da raccontare e mostrare che mi sono preparato uno schemino per i prossimi 10 articoli…
Da dove cominciare? Beh, direi dalla questione più “urgente”: il pericolo di una prossima guerra mondiale e il tema del disarmo nucleare globale.
Moltissimi e partecipanti al Movimento Umanista tornano ad essere veramente preoccupati. Dopo il gran lavoro fatto negli anni ‘80 per scongiurare il conflitto atomico, mai avrei pensato che saremmo dovuti tornare sul tema e con tanta energia.
Su iniziativa del Social Forum di Pescara, il 15 agosto si è realizzata una catena umana sulle spiaggie dell’Adriatico contro la guerra in Libano e per chiedere (aggiungiamo noi) il disarmo nucleare globale.
Non so come è andata altrove, ma noi del Movimento Umanista eravamo (circa un migliaio) in campeggio vicino a Lecce, è abbiamo fatto la nostra parte coinvolgendo anche tutti i bagnanti e gente locale, chiamando televisioni e giornali.. il risultato? 2Km di catena umana lungo la spiaggia tra Torre Rinalda e Casalabate!
Certo non è stato banale organizzare tale cosa.. ma siamo abituati a ben altro
Puoi vedere in questo primo filmato anche il clima di pace e allegria che c’era in tutti noi:
http://www.arcoiris.tv/module
a domani. ciao
Cecio
Ticket di ingresso Milano, ATM,posteggi....
vi segnalo ancora altree e-mail oltre a quella del 23 agosto u.s. sul ticket di ingresso a Milano.
A mio avviso il ticket d'ingresso nell'area metropolitana, che la giunta comunale vorrebbe adottare per risolvere il problema del traffico, non è assolutamente la soluzione migliore per tre motivi:
Le zone con ticket di ingresso riguarderebbero, se non sbaglio, quelle che partono dal centro fino alla cerchia della circonvallazione esterna. Si creerebbero quindi molti disagi in periferia (Milano si estende ben oltre la cerchia della circonvallzione), dovuta ad un maggior transito di auto, mentre solo i residenti delle zone centrali trarrebbero dei benefici. Quindi, come già specificato in un precedente commento, si creerebbero cittadini di seria A e di serie B.
Il ticket graverebbe solo sugli autisti con un reddito medio-basso, mentre per altri (magari per chi guida SUV) il peso della nuova spesa non sarebbe eccessivo. Quindi vedremo girare in città solo fuoristarda ed auto sportive....
In questo momento il trasporto pubblico è nelle condizioni che tutti conosciamo. La giunta comunale vorrebbe migliorarlo con i fondi ricavati dal ticket di ingresso... ...ma la domanda sorge spontanea: nel periodo che va dall'introduzione del ticket d'ingresso fino alla messa in opera dei propositi di miglioramento dei servizi, quanti ulteriori disagi, dovuto all'aumento dell'utenza, dovranno subire gli utenti del trasporto pubblico?
A mio avviso occorrerebbe creare una situazione in cui sia comodo utilizzare i mezzi pubblici e rimanga, come oggi, scomodo utilizzare la macchina in città.
Oggi, l'automobilista imbottigliato nel traffico, vede i mezzi di superfice anch'essi imbottigliati, strapieni di gente accalcata che cerca di far rispettare il suo mezzo metro quadrato a gomitate, oppure vede gente imprecare alla fermata dell'autobus che è in ritardo bestiale, e quindi non è certo incentivato all' utilizzo del trasporto pubblico.
Se invece vedesse, mentre va a 5 all'ora, scorrere velocemente e comodamente gli autobus sulla loro corsie preferenziali, potrebbe anche ripensarci.
Nel percoso della 90-91 nel tratto del cavalcavia monte-ceneri, ci sono sempre auto in fermata, se non addirittuara in sosta, sulla corsia preferenziale. La cosa assurda è che la polizia municipale ,in quel tratto, ogni tanto ferma delle auto per dei controlli, senza fare la minima contravvenzione alla fila di auto in sosta sulla corsia preferenziale!
Nel percorso che fa il 14, fra piazza napoli e via Solari, la corsia perferenziale non viene rispettata, impedendo al tram di raggiungere la fermata di Sant'Agostino in tempi accettabili.
Si potrebbero aggiugere delle corsie prefernziali da rispettare solo in determinate fasce orarie (dall 8.00 alle 9.30 e dalle 17.00 alle 19.00). Ad esempio nel percorso della 95 che, secondo me, è l'autobus più lento di Milano.
penso che molta gente, come me, andrebbe al lavoro in bicicletta, se non rischiasse l'osso del collo transitando su strade utilizzate dalle automobili.
ho la sensazione che delle multe comminate dai controllori, sono una minima parte venga pagata dai trasgressori. Spero non sia così. Se davvero tutti gli utenti pagassero il bilglietto i fondi per migliorare il sistema di trasporto non sarebbero poi così difficili da reperire.
Stavo pensando.. ma chi invece abita a Rho e lavora a Milano, naturalmente prende la macchina perchè con traffico ci mette 30/40 minuti, quando ci sarà il ticket d'ingresso quanto spenderà al mese? E poi, deciderà di lasciare la macchina a Molino Dorino e troverà fila alla cassa, fila alle macchinette per far passare l'abbonamento, gente in attesa in banchina (parlo dell'ora di punta), attesa per i convogli sempre pieni, attesa per qualche altro mezzo...quante ore prima deve partire da casa? 2 ore come minimo.
Non fa prima a trovarsi un lavoro a Rho....già, ma non penso ci sia lavoro per tutti i rodensi. Io quello che mi aspetto è estremo casino....Tante file e tanta gente incazzata...ma probabilmente qui in Italia bisogna arrivare a questo punto, per svegliare le menti della gente troppo concentrata nelle sue cose. E qui forse il comitato riuscirà ad essere ascoltato! Leggo che ci sono tante preoccupazioni a proposito...puntiamo su queste preoccupazioni, mettiamo davanti a loro il caos che regnerà sovrano e proviamo a fare un'azione preventiva.
Come? I pochi attivi e partecipi si riuniscano per fare una manifestazione davanti a Palazzo Marino. E lì espletiamo tutti i problemi che stiamo raccogliendo in questi mesi. Questa è una proposta estrema, naturalmente prima bisogna fare dei piccoli passaggi e bisogna continuare a fare quello che stiamo facendo. Io ci sono sempre, a seconda degli impegni lavorativi; come vedi ci sono con le mie proposte e preoccupazioni.
Se, in linea di pricipio, l'iniziativa andrebbe accolta favorevolmente, temo però che, in assenza di una rete di collegamenti ragionevolmente efficiente tra Milano e l'hinterland (almeno in orario lavorativo), questo provvedimento finisca per vessare quei pendolari che non dispongano di alternative praticabili all'uso dell'auto privata.
Una volta che il servizio pubblico copra effettivamente anche tali zone, ben venga il pedaggio!
Stefano
E' notizia del Corriere della sera l'intervento dell'assessore Sgarbi sul contestato parcheggio di piazza Sant'Ambrogio.
(e quindi i cittadini) non sborsa un centesimo: si tratta comunque di risorse scarse e dell'utilizzo di beni appartenenti alla collettivita'.
dritti dritti all'interno della citta'.
Per giunta in aree di grande pregio storico, architettonico, ambientale, culturale. Dicono che "giuridicamente non c'e' piu' nulla da fare". Perche', cosa e' stato fatto prima? Quali passaggi pubblici, quali possibilita' di intervento, quale trasparenza e' stata data su queste opere? Perche' si e' decisa proprio quella (e non altra) collocazione?
Ne' e' giusto rassegnarsi.
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La bici non consuma e non produce emissioni, non ingombra e non fa rumore: è un mezzo ecologico per definizione e ad alta efficienza energetica. La bicicletta migliora il traffico, l'ambiente, la salute e l'umore.Buon giorno.
Da quindici anni sono abbonata annuale ATM. Ho letto sui giornali che state raccogliendo segnalazioni di disservizi e reclami per migliorare la qualità dei servizi ATM.
Decentramento allo sbando
Trovato questa notizia sul Corriere del 23 Agosto: convovato Consiglio di Zona 1
sulla spiaggia di Forte dei Marmi (???!!!)
http://www.corriere.it/Primo_
Per quanto riguarda la nostra zona (7), a metà settembre vi sarà un Consiglio in
cui si voteranno le Commissioni e i relativi presidenti.
Senza considerare che non vi sono praticamente fondi perchè spesi tutti nel
primo semestre.
DOPO OLTRE 3 MESI E MEZZO DALLE ELEZIONI NON SI E' ANCORA AFFRONTATO NEPPURE
IN COMMISSIONE NESSUN PROBLEMA DELLA ZONA7, CHISSA' QUANDO SI COMINCERA'.
Questa è la situazione.
Saluti
Ivano Grioni
Consigliere Zona 7 "L'Ulivo"
Lettera aperta della Tavola della Pace al Direttore del Corriere della Sera
Caschi Bianchi...mail da Gabriele De Veris da Perugia
Abbiamo nel cuore la morte di tante persone nel Libano, abbiamo nel
cuore la morte di Angelo Frammartino. Una vita giovane dedicata alla
ricerca della pace. Credo che anche per lui dovremmo rilanciare la
proposta dei Caschi Bianchi a questo Governo. Da 8 anni aspettiamo
che una legge riconosca questo strumento di pace, che renda efficace
la prevenzione dei conflitti e la ricostruzione dopo una guerra.
Quando avremo i Caschi Bianchi potremo davvero parlare di 'missioni
di pace'.
Gabriele De Veris, Perugia
Piano integrato di intervento Zona 7 via Chiostergi 15
Ho trovato questo manifesto del Comune di Milano in zona Certosa.
L'oggetto riguarda la zona 7 Baggio Quinto Romano.
Pubblicazione del Programma Integrato di Intervento (P.I.I.) relativo alle aree site in VIA CHIOSTERGI N. 15
PUBBLICAZIONE DEL PROGETTO DI PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO, AI SENSI E PER GLI EFFETTI DELLA L.R. 11.3.2005, N. 12, RELATIVO ALL’AREA DI CHIOSTERGI 15
si avvisa
che gli atti relativi al Programma Integrato di Intervento, in Variante al P.R.G. vigente, riguardante le aree sopra citate, adottato dal Consiglio Comunale con deliberazione nn. 34/06 del 09.03.2006, divenuta esecutiva ai sensi di legge, saranno depositati in libera visione al pubblico presso il Palazzo degli Uffici Comunali di via Pirelli n. 39, Settore Sportello Urbanistico, 9° piano
a far tempo dal 18 Agosto 2006 fino al 2 Settembre 2006, con il seguente orario:
nei giorni dal lunedi' al venerdi' dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.30 alle ore 16.00
nei giorni di sabato e festivi dalle ore 10.00 alle ore 12.00.
Le eventuali osservazioni al progetto in questione dovranno essere prodotte in quattro copie in carta semplice e dovranno essere presentate presso l'Ufficio di Protocollo della Direzione Centrale Pianificazione Urbana e Attuazione P.R. – Via G.B. Pirelli, 39 – 4° piano, stanza 10, entro le ore 16.00 del giorno 18 settembre 2006. Anche i grafici eventualmente prodotti a corredo di dette osservazioni dovranno essere presentati in quattro esemplari.
Detto termine di presentazione delle osservazioni e' perentorio e, pertanto, quelle che pervenissero oltre tale termine non saranno prese in considerazione.
Mi sembra di non averne visti nelle vie adiacenti al Piano di intervento Intengrato.
Mi sembra che l'ufficio addetto alle pubblicazioni obbligatorie dei PII le affigga in zone lontane a dove poi avverranno effettivamente le costruzioni.
Già per il PII marchesi taggia, mi sembra che nelle vie adiacenti non ci fosse affisso alcun avviso di questo genere.
Desidererei conoscere da Voi se è una mia errata convinzione oppure e la prassi comunale affiggerle in luoghi lontani dove possono non iteressare.
La pubblicazione in luoghi lontani serve forse per far passare inosservati i PII? Salvo poi dire ai cittadini che le modifiche riguardante l'area è stata resa pubblica sull'albo pretorio ovviamente, e affissa nelle strade cittadine, se non l'avete visto, noo!, bè peggio per voi, il termine di presentazione per eventuali modifiche è scaduto!.
Saluti a tutti
La lezione di Natascha
Incontriamoci ad Assisi 26 agosto 2006
E’ venuto il tempo di un impegno forte, autorevole e coraggioso dell’Italia e della comunità internazionale per mettere definitivamente fine alle guerre del Medio Oriente e costruire un ordine mondiale basato sul riconoscimento della dignità e degli uguali diritti di tutti i membri della famiglia umana.”
In nome dei diritti umani e della legalità internazionale gridiamo insieme“Fermatevi!
Fermiamole!”
Incontriamoci ad Assisi
Manifestazione nazionale per la pace in Medio Oriente
"Gridiamo ancora più forte la nostra denuncia e il nostro progetto di pace"
Sabato 26 agosto 2006
Programma
Versione non definitiva
Vieni anche tu!
Cosa deve fare l' Italia?
Impostare una politica internazionale fondata sulla costruzione della
pace
con mezzi di pace, sull'accoglienza, sulla cooperazione: una politica
internazionale nonviolenta.
E' parte di questa politica fare passi di disarmo unilaterale, di
riconversione dell'industria armiera a produzioni civili, di contrasto
al
commercio delle armi; fare passi di progressiva smilitarizzazione della
politica della difesa, sostituendo sempre piu' lo strumento militare
con
forme di difesa popolare nonviolenta e corpi civili di pace; fare passi
di
sostegno ad ipotesi di creazione di uno strumento di polizia
internazionale
non militarizzato delle Nazioni Unite; fare passi di costruzione della
sicurezza comune attraverso una politica di incentivi positivi alle
scelte
di disarmo e di democrazia.
*
7. Cosa non deve fare l'Italia?
Non deve fare quello che l'attuale governo (come gia' quelli
precedenti) sta
sciaguratamente facendo: una politica internazionale fondata
sull'intervento
militare, una politica internazionale razzista e stragista nei
confronti dei
migranti, una politica internazionale di partecipazione alle guerre,
una
politica internazionale di potenza, di rapina e a suo modo colonialista
ed
imperialista e complice dell'imperialismo e del colonialismo.
*
8. Si e' di fronte a un'alternativa secca: o centrare la politica
internazionale di sicurezza comune su intervento nonviolenti e quindi
di
pace, o continuare con gli intervento militari e quindi di guerra.
Le due cose insieme non sono possibili.
Il risultato degli interventi militari di guerra e' sotto gli occhi di
tutti. Lo strumento militare e la scelta della guerra stanno portando
l'umanita' alla catastrofe.
Anche sulla base di un mero calcolo utilitario e' giunta l'ora della
scelta
della nonviolenza come principio-guida delle relazioni internazionali.
*
9. Occorre lottare perche' prevalga la scelta che salva le vite invece
di
esporne ancor piu' alla morte.
Occorre lottare per far prevalere la pace, ed essa puo' prevalere solo
attraverso il ripudio delle guerre, degli eserciti e delle armi.
I conflitti culturali vanno affrontati e gestiti sul piano culturale.
I conflitti politici vanno affrontati e gestiti con la negoziazione
politica.
I confliti militari vanno aboliti, trasferendoli sul piano della
politica,
del diritto e della cultura.
La cooperazione economica-ecologica e' lo strumento principe della
politica
internazionale.
I crimini vanno perseguiti con le polizie ed i tribunali.
A tutti gli esseri umani vanno riconosciuti tutti i diritti umani.
*
10. Chiediamo al parlamento italiano:
a) l'immediato completamento del ritiro del contingente militare
italiano
dalla guerra irachena;
b) l'immediata cessazione della partecipazione militare italiana alla
guerra
afgana;
c) l'abolizione di tutte le parti lesive dei diritti umani e del
dettato
costituzionale contenute nell'attuale legislazione italiana
sull'immigrazione, la denuncia e la rinegoziazione degli accordi di
Schengen, l'accoglienza dei migranti sulla base di quanto disposto
dall'art.
10 della Costituzione della Repubblica Italiana;
d) la scelta di rifiutare l'invio di un contingente militare italiano
nel
teatro di guerra libanese, ed anzi proporre all'Onu che l'unico
intervento
internazionale consista di aiuti umanitari ed interposizione non armata
e
nonviolenta.
DALLA PARTE DEL PIU' FORTE - Natascha, alle radici della violenza
Poi si spiega che la ragazza è vittima della sindrome di Stoccolma, vale a dire della dipendenza verso il criminale. Già. Ma alzi la mano quanti conoscono la sindrome di Stoccolma, e soprattutto quanti si soffermano a leggere (o ad ascoltare) le notizie: la maggioranza no di certo.
E il messaggio che arriva qual è? Che la ragazza, tutto sommato, era consenziente. O che questo mostro tanto mostro poi non era. Le aveva anche dato un'istruzione, via. Perché questo sta alla base di ogni mentalità maschilista: la donna, in fondo in fondo, vuol essere violentata. Si capisce: animali da dominare.
A Milano sono stati arrestati dei ragazzini (il più giovane, 12 anni) per aver tentato uno stupro di gruppo ai danni di una 14enne romena. Dev'essere stato un passatempo, per loro, farsi una "femmina". Del resto i messaggi che giungono loro dai mezzi di comunicazione (l'abbiamo visto poc'anzi) e dalla pubblicità, per non parlare della tv, sono inequivocabili. Sulla scuola, poi, meglio stendere un velo pietoso: la donna non esiste nemmeno, non ha mai fatto nulla d'importante, la guerra e la violenza dei tiranni famosi sono propagandate come conquiste di civiltà.
I violentatori tunisini, poi, non hanno bisogno di commenti: vengono da tradizioni (ho parlato di tradizioni, non di cultura o religione: l'Islam in quanto tale non è più antifemminista del cristianesimo) per cui le donne, pardon le femmine, non contano nulla per il semplice fatto di esistere.
Ma un paio di parole in più le merita il loro... datore di lavoro: pregiudicato, trascorsi nell'estrema destra, fu uno dei violentatori (nel '73) di Franca Rame, la moglie di Dario Fo, rapita e stuprata perché "rossa". Non si era mai fatto un giorno di galera.
Due giorni fa, in un locale pubblico, mi è capitato di ascoltare le conversazioni di due "normalissimi" ragazzini, uno dei quali aveva appena ricevuto la telefonata di controllo della mamma. Incuranti della mia presenza, così si esprimevano nei confronti di due coetanee che avevano occhieggiato: "Guarda che f... quelle, ma si tengono per mano 'ste maledette tr...". Ripetuto tre o quattro volte. Li ho apostrofati con durezza. Loro sembravano più che altro stupiti: non capivano, cosa avevano detto di male? Già, per loro parlare così delle ragazze era una cosa normalissima.
Questa situazione non è più tollerabile. Anche perché è assai diffusa: non appena si entra in confidenza con qualche donna ci accorgiamo infatti che, nel 90% del casi, hanno subito violenza, in un modo o nell'altro.
Le città vanno sempre più militarizzandosi. La sindachessa di Milano, Letizia Moratti, ha promesso pugno di ferro contro gli stupratori (specie se extracomunitari, naturalmente). Già da diverso tempo, in effetti, i luoghi dove viviamo non sono più sicuri. E non solo la sera, ma persino in pieno giorno.
I quartieri diverranno così ancor più invivibili, rancorosi, lunari di quanto non siano ora. Terremo sigillati i nostri portoni, sempre più simili a una bocca che digrigna i denti.
La sicurezza è certo un problema reale. Inutile lasciarsi andare a sterili buonismi. Purtroppo, come sempre, il problema è molto più complesso, e originario. Ma la Moratti non può capirlo. Non può capirlo come non può capir niente di donne, come non capiva niente della scuola. Sono "mondi" a lei completamente estranei. Alieni.
Sbattere in galera uno stupratore è il minimo (e, come abbiamo visto, non è che accada poi così spesso). Ma prima di quello stupratore ci sono i brufolosi ragazzini cui ho accennato sopra. C'è un problema, insomma, educativo. Ci sarebbe da rivedere tutto un modo di comunicare: dai giornali, alle tv, alle pubblicità. E alla scuola. Ci sarebbe un intero sistema di "valori" (o di contro-valori) su cui questo mondo si è fondato praticamente da quando è nato. L'idea che esistano due esseri umani, e uno sia più... umano dell'altro. Non è raro trovare attivisti per i diritti civili dei neri, degli arabi, degli ebrei, dei gay che però restano inerti, o comunque non considerano poi gravissimo, che in tante parti del mondo, e anche da noi, le donne siano considerati oggetti. Se poi ciò avviene fuori d'Europa, beh, mica possiamo fare i razzisti, no? Ognuno ha la sua sacrosanta mentalità! C'è da giurare che se questa "mentalità" fosse stata a sfavore del nobile sesso maschile i nostri pseudo-paladini non sarebbero andati tanto per il sottile e non avrebbero mancato di cambiarla, fosse pure a suon di cannonate.
Ci sarebbe da ascoltare le donne, e le donne militanti. La loro cultura, il loro paziente lavoro per la liberazione di TUTTI, non solo del genere femminile. Ma Moratti è una donna dalla mentalità maschile e aristocratica: di queste cose non glien'è mai importato un fico. Non possiamo aspettarci alcun gesto costruttivo da parte sua. Solo qualche pistolero in più. Come invoca Anna Falchi dalle pagine di "Repubblica". Dove andremo a finire...