Giornata della lentezza
13 02 2007
Il 19 febbraio 2007 Giornata della lentezza
“La giornata è dedicata a quanti hanno la prepotente sensazione che il mondo giri troppo in fretta per rimanervi in equilibrio; un equilibrio che diventa sempre più precario per chi vive e lavora nelle nostre città, assecondando tempi tiranni con sforzi disumani”, dichiara Bruno Contigiani, presidente dell’Associazione L’Arte del Vivere con Lentezza (www.vivereconlentezza.it). “Non è necessario fermare il mondo e cercare di scendere: rallentare e riappropriarci del nostro tempo è possibile partendo da gesti anche piccolissimi del quotidiano, cosa che proponiamo di iniziare a fare dal prossimo 19 febbraio alle persone che riconoscono nell’affanno la regola delle proprie giornate”.
- i piccoli asinelli Gioconda, Gaia, Libero e Allegra, saranno gli inusuali compagni di viaggio per una camminata lenta con meta il bellissimo borgo medioevale di Lari. La partenza è alle ore 10,00 dall’Agriturismo Le Valli (www.agriturismolevalli.it - Località Le Valli, Collemontanino). Per informazioni e prenotazioni contattare l’Associazione “Orecchie Lunghe e Passi Lenti”, Luisella Trameri al numero 338.7298600, oppure via e-mail all’indirizzo biasba@libero.it.
- Il giorno successivo all’atteso “Carnevale Slow” del 18 febbraio, la Cittaslow di Castel San Pietro Terme (www.comune.castelsanpietroter
me.bo.it) si fa capofila nel territorio bolognese ed imolese della Giornata della Lentezza, invitando i cittadino a usare i mezzi pubblici o la bicicletta al posto dell’auto, a camminare un po’ più del solito e iniziare, così, ad “allenarsi” per la Festa di primavera delle 54 Cittaslow italiane che si terrà nel Comune emiliano i prossimi 17 e 18 marzo.
- al bar Pane e Cioccolata, in piazza Corbas, alle h. 18,00 lettura lenta organizzata da Nucci Rota.
- Il gruppo Ferrara-NordKapp organizza una gara ciclistica, di lentezza: …vince chi arriva ultimo! Consultare il sito www.ferraranordkapp.it per tutte le informazioni e la filosofia che ne è alla base.
- …Va-Lentino, Va-Lontano, Va-Pensiero: i nonni leggono a tutti i bambini dai 2 ai 60 anni le loro fiabe.
- Andrea Pelù e Marco Vichi invitano i fiorentini dalle h.17,00 del pomeriggio a gustare, lentamente, un tè al latte presso il “Colle Bereto” di piazza Strozzi.
- Poesie a domicilio, a casa e nei supermercati, lette dai giovani della Banca del Tempo. Al pomeriggio, i bambini terranno in alcune strade del paese l’Asta dell’immaginario: sogni, idee, ricordi offerti a chiunque si fermerà un momento da loro.
- In tanti, privatamente o in piccoli gruppi, nelle case e nei caffè, dedicheranno qualche momento della giornata alla lettura lenta di “La strategia dell’Orso” di Lothar Seiwert.
- in Corso Vittorio Emanuele, alle h.11,30 e poi per tutto il pomeriggio, scatteranno i Passovelox per calcolare la frenesia dei milanesi che saranno simbolicamente multati e invitati a consapevolizzare la loro urgenza e, quindi, a rallentare un po’ per abbracciare un minuto di calma;
- i CITYWALKERS invitano i milanesi, ma non solo, a percorrere a piedi la città. L'iniziativa è lanciata da Ludovica Amat, con l’obiettivo di raccogliere testimonianze utili a realizzare una grande manifestazione la prossima estate dedicata al tema del viaggio a piedi, progetto oggi allo studio di Amat Comunicazione.
- al Teatro Zazie, alle h.21,00 la compagnia teatrale Scimmie Nude organizza letture lente tratte da “La Strategia dell’Orso” di Lothar Seiwert, accompagnate da musica dal vivo… naturalmente lenta.
- Alla Bodeguita del Pilar, in via Malipiero n.10, si potrà gustare una Cena Lenta, a base di prelibatezze eno-gastronimiche che richiedono il giusto tempo per la loro preparazione e degustazione. Per informazioni Infoline 02.58019499 – www.bodeguitadelpilar.it.
- L’associazione taoista Tienli (www.tienli.it) invita i concittadini a “camminare adagio tutti insieme con il taijiquan”. L’appuntamento è alle ore 12,00 sotto i portici di Piazza Grande. Per maggiori informazioni 335.6767406 - http://tienli.blogspot.com.
- Su iniziativa di Alberto D’Angelo e Lina Marigliano de Il Filo di Partenope Editori Artigiani (www.ilfilodipartenope.it), nasce “Raccontiamo a occhi chiusi”, esperienza di armonia, che si terrà alle 17,30 presso Il Pavone Nero Libreria Caffè, in via Luca Giordano n.10/a. L’incontro è condotto dall’architetto-poeta Riccardo Dalisi. Per informazioni e prenotazioni www.ilpavonenero.it – 081.5562542.
- Invito del Club Vogatori Pavesi, in Borgo Basso, a provare il Barcé dalle ore 17 alle ore 18: per muoversi sul fiume come una volta, lentamente…
- Paolo Sottocorona, il noto metereologo de La7 ha risposto all’appello ai “Cercatori di nuvole” romani. Sarà con coloro che amano avere lo sguardo rivolto verso l’altro per catturare con la macchina fotografica uno scorcio della città spesso ignorato per la fretta: il meraviglioso cielo capitolino, e fare quattro chiacchiere tra le nuvole L’appuntamento è al Pincio, dalle 12,30 alle 16,30, per gustare le ore centrali e più luminose della giornata, con la nota Piazza del Popolo ai piedi e, sulla testa, le imprevedibili nuvole del cielo di Roma.
- Florilegio Ars Factory (www.florilegio.net) organizza la “Maratona Lenta”: dalle ore 19,00, da Piazza Trilussa a Piazza Santa Maria in Trastevere, 300 metri in un’ora e mezza per un record di anti-velocità in omaggio ai particolari e al particolare.
- La redazione della casa editrice Voland (www.voland.it), in Via del Boschetto n.129, a partire dalle 17,30 organizza un aperitivo letterario, per sorseggiare un bicchiere di vino, sfogliare e scegliere libri accompagnati dalla musica e dalla lettura di brani scelti per l’occasione.
- Spazi dell’Anima (www.spazidellanima.it) raccoglie racconti e testimonianze personali sulle esperienze questa "giornata leeeeentaaaaaaa"; i testi possono essere inviati a lentezza@spazidellanima.it.
- SlowFIT apre le porte del suo fitness club dalle 8,30 alle 22,00 con lezioni gratuite di pilates, yoga, meditazione e free sessions di personal training. In particolare, a Tortoreto Lido alle ore 20,00 ci sarà una lezione speciale con Fausto Di Giulio, ideatore della formula.
- Il meetup Amici di Bebbe Grillo a Torino (http://beppegrillo.meetup.com
/13/) organizza i seguenti incontri: - h.13,45: ritrovo in Piazza Palazzo di Città all'ingresso del Municipio per assistere al Consiglio Comunale. Serve un documento d'idendità per la registrazione.
- h.15.40: ritrovo in Piazza Palazzo di Città fuori dal Municipio e passeggiata fino a Grom (http://www.grom.it/pages/filo
sofia.htm). - h.17.30 ritrovo in Via Bogino 9 davanti al circolo dei lettori ( http://www.circololettori.it/). Una volta entrati sarà possibile partecipare all'incontro della serata oppure prendersi il tempo di leggere!
- Jungo (www.jungo.it), riprova con l’autostop!
- Coquelìcot Teatro organizza un aperitivo poetico musicale, "IL VOLO DEL GRANDE COLIBRì", con Giacomo Fabbri e Laerte Neri - Drammaturgia di Laerte Neri. L’appuntamento è dalle ore 18.00 in poi al "IL KIOSKO" art-cafè, Viale dei Tigli, Pineta di Levante, Viareggio. Per informazioni: 338/9234535 o coquelicoteatro@tiscali.it
- La Pasta Rummo Lenta lavorazione (www.pastarummo.it) sostiene la “Giornata mondiale della lentezza”. La lentezza è infatti parte integrante del codice genetico di questa pasta di altissima qualità, perché per fare le cose buone ci vuole tempo!
- Lexmark (www.lexmark.it), è Partner Tecnico della Giornata Mondiale della Lentezza.
- Ufficio Stampa
- Ufficio Stampa Citywalkers
- Associazione L’Arte del Vivere con Lentezza
- Ufficio Stampa Scimmie Nude
- Ufficio Stampa Bodeguita del Pilar
- Ufficio Stampa Manager Zen
Jan Tamas Presidente Partito Umanista ceco
Sabato 17 febbraio 2007 il Partito Umanista ha partecipato alla manifestazione di Vicenza contro la base USA.
Jan Tamas, presidente del Partito Umanista ceco e portavoce del coordinamento contro le basi USA in Repubblica Ceca ha parlato sul palco della manifestazione.
http://www.pumilano.it/images
Di seguito potete leggere il testo del suo discorso.
Ahoj! Ciao!
Cari amici,
- la ripresa della corsa agli armamenti nucleari
- l’instabilità politica in Medio Oriente
- la Francia e gli USA che dichiarano che potrebbero usare la bomba nucleare per primi contro il terrorismo,
Acqua...
FERMARE LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
L'acqua deve restare un bene pubblico. Non può diventare una merce.
Thomas Schmid - 13.02.07
«Sotto il Vesuvio, il nucleare»
www.ilmanifesto.it
La Campania succursale degli Usa. Gli impianti militari, i costi e i pericoli in un dossier della Rete Lilliput. Zanotelli: anche per questo oggi in piazza
Francesca Pilla
Napoli
Napoli come Vicenza e Napoli è con Vicenza. Un allarme lanciato da padre Alex Zanotelli e dagli attivisti della Rete Lilliput per spiegare, con un libretto autoprodotto, alla cittadinanza quello che tutti sanno, ma che in pochi hanno il coraggio di denunciare: la città di Napoli è il quartier generale di tutte le operazioni militari Usa via mare in Europa, Asia, Africa. Da qui controlla 89 paesi, da Capo Nord a Capo di Buona Speranza e a est fino al Mar Nero. «Vicenza ha finalmente rotto il cliché leghista del nordest - dice Zanotelli - con il suo rifiuto coraggioso all'ampliamento della base militare, ma Napoli, dopo lo smantellamento della Maddalena, è già il comando supremo navale degli Stati Uniti e nessuno ha il coraggio di fiatare». Per questo oggi a Vicenza il padre comboniano sfilerà con le centinaia di pacifisti in trasferta dalla Campania con una t-shirt «Napoli come Vicenza». Per questo si è impegnato in prima persona, con l'aiuto di associazioni, studenti e del comitato civico Smilitarizziamo la Campania, a presentare un fascicoletto che scotta.
Cinquantacinque pagine dove sono elencate le basi, i costi e i pericoli delle installazioni militari Nato e Usa in Campania: Ischia e Licola (antenne di telecomunicazioni, Usa), Lago Patria (Comando Statcom), Capodichino (base Us Navy - Comando Us naval forces Europe), Camaldoli (due radio della marina Usa), Bagnoli (Comando Nrf), Nisida (Allied marittime component command Naples), Agnano (Us naval support activity), Carinaro (base Nato di Caserta), Grazzanise (aeronautica Usa) Mondragone (centro di comando Usa e Nato, nonché sotterraneo antiatomico dove sarebbero spostati i comandi in caso di guerra), Montevergine (stazioni di comunicazione Usa nell'avellinese).
Un capitolo a sé riguarda le servitù militari del porto civile di Napoli, da cui passano tutte le navi impiegate nelle operazioni militari, sottomarini nucleari, portaerei, natanti da guerra. Proprio da questo Golfo lo scorso ottobre è partita la Eisenhower, una delle portaerei più grandi della marina statunitense che attualmente, nel Golfo Persico, avrebbe il compito di puntare sull'Iran. Ma a destare maggiori preoccupazioni sono i sommergibili che sostano periodicamente nel porto, possono misurare 110 metri, pesare 7 mila tonnellate e sono dotati di reattori nucleari simili a quelli delle centrali, solo che non hanno a disposizione le pesanti schermature di cemento e calcestruzzo e non sono dotate delle stesse misure di sicurezza di quest'ultime. Ultimo incidente in ordine di tempo quello nella base della Maddalena, venuto alla luce grazie alle rilevazioni di un istituto indipendente corso e a un'inchiesta del manifesto. «Nei porti civili Usa - continua la Romano - secondo una legge del 2001 non possono attraccare, da noi vanno e vengono come voglio. Cosa succederebbe in caso di esplosione?». Secondo una legge del 1995, adeguata alle norme comunitarie, per la città dovrebbe essere già pronto un Ppe (piano di emergenza ed evacuazione), ma i prefetti che si sono succeduti negli anni non hanno mai voluto fornire i termini e i documenti relativi. «La "gestione" del porto - spiega Sandro Fucito, consigliere comunale del Prc - è sottoposta agli accordi bilaterali del '54, in parte ancora secretati e in cui ritengo siano previsti anche i transiti nucleari. In realtà io temo che un piano di emergenza non esista, anche perché sarebbe impossibile evacuare una metropoli come Napoli in breve tempo così come richiederebbe un incidente nucleare. Non sappiamo, inoltre, nulla della giurisdizione statunitense sul sottosuolo». E Angelica Romano aggiunge: «L'eruzione del Vesuvio sarebbe un petardo in confronto a un'esplosione nucleare nel porto. E' assurdo per un paese che ha rifiutato con un referendum le centrali». Martedì Giuseppe De Cristofaro, deputato del Prc, presenterà in parlamento un'interrogazione urgente al ministro della difesa e a quello dell'interno.
Un ampio capitolo del libretto «Allarme Napoli» è, infatti, dedicato all'industria della guerra: in Campania ci sono 18 fabbriche che producono materiale bellico. Tra queste, oltre alle più note Alenia Aeronautica (che progetta e realizza, da sola o in collaborazione l'Eurofighter/Typhoon, l'Amx, il Tornado e lo Sky-X primo velivolo senza pilota) e l'Agusta Westland (elicotteri militari) a Bacoli c'è la Mbda, definita da Le Monde il primo fabbricante al mondo di missili. «In Campania siamo talmente competenti nel produrre armi - spiega ancora Angelica Romano - che abbiamo una collaborazione diretta tra l'Università Federico II e la Dema, impegnata nella progettazione e nella ricerca bellica. I migliori ingegneri sono selezionati e offerti direttamente dai professori all'impresa. Nel 2005 le esportazioni di armi in Italia sono aumentate del 72% e il nostro primo cliente è Israele». «Domani (oggi, ndr) a Vicenza andremo per dire no anche a tutto questo», conclude Zanotelli, «gireremo per la città molto spontaneamente e in maniera tranquilla». E i lillipuziani precisano: «Non siamo antiamericani, ma siamo contro la politica di guerra del governo Usa».
Live Earth, un concerto per salvare il pianeta
Francesco Adinolfi
Era nell'aria, tanto per restare in tema, e alla fine la conferma è arrivata. A luglio si terrà una serie di concerti - denominati Live Earth - per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla questione ambientale in generale e del surriscaldamento del pianeta in particolare. Lo fa sapere la pattuglia ambientalista guidata da Al Gore, ex vicepresidente Usa, particolarmente attivo sul versante clima. All'evento - che prevede concerti il sette luglio in sette stati - parteciperanno nomi come Red Hot Chili Peppers, Black Eyed Peas, Bon Jovi, Snoop Dogg, Faith Hill e molti altri da annunciare. Si suonerà in Cina, Australia, Sudafrica, Gran Bretagna, Brasile, Giappone e Stati Uniti. Ci sarà anche una performance in Antartide.
La campagna - la Save Our Selves (Sos) - punta a raggiungere un'audience globale di 2 miliardi di persone attraverso concerti, interventi radiotelevisivi e trasmissioni via web. Insomma un altro «aid» in arrivo di cui Gore si è fatto catalizzatore.
«Dobbiamo pensare in termini di gradissimi ascolti, è l'unica possibilità per far capire di quale crisi stiamo parlando - ha dichiarato l'ex vice presidente -. La campagna Sos e i concerti Live Earth avvieranno su scala globale un processo crescente di informazione per indurre all'azione. La questione climatica potrà essere risolta solo con un movimento di sensibilizzazione globale senza precedenti».
Il coinvolgimento di Gore è ormai a 360 gradi: il racconto del suo attivismo è stato affidato a un film come Una scomoda verità. Il documentario ambientalista che ha legittimato l'impegno dell'ex vice presidente, è stato nominato agli Oscar nella categoria «best documentary», mentre il tema musicale della pellicola I Need to Wake up di Melissa Etheridge è in corsa per la statuetta della «best song». Ma soprattutto il film ha indotto a riflettere sulla rotta di collisione tra iperconsumo energetico/ipersviluppo capitalista e stato del pianeta.
Allo stesso tempo Una scomoda verità è servito a riaccendere accorati dibattiti in ambito scientifico sulla correlazione tra emissione umana di CO2 e cambiamenti climatici.
Gli eventi di luglio saranno organizzati dagli stessi promoter del Live8 e dunque l'impatto a livello internazionale sarà enorme. Kevin Wall - produttore esecutivo del Live 8 - fa sapere che ogni show durerà dalle quattro alle otto ore e a momenti prestabiliti, durante l'intera giornata, due e o tre concerti verranno trasmessi in simultanea.
Saranno presenti anche artisti locali come avvenuto in occasione del Live 8 a cui gli show di luglio si ispirano in tutto e per tutto.
L'unica speranza è che sensibilizzazioni di massa così evidenti, riescano a radicarsi sul territorio, con una progettualità che ai Live Aid in molti casi è mancata: i denari arrivavano in Africa, ma venivano utilizzati non per sfamare ma per guerreggiare.
Inequivocabilmente ......
mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" (art. 11). La
partecipazione italiana allo scellerato crimine dell'infinita guerra
terrorista e stragista afghana e' uno sciagurato delitto, complice e
fomentatore di terrorismi e massacri ulteriori.
Inequivocabilmente la Costituzione della Repubblica Italiana afferma
che "lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo
L'esistenza nel nostro paese di veri e propri campi di concentramenti
per esseri umani migrati di tutto innocenti,
cosi' come la pratica delle espulsioni di persone che in Italia
avevano trovato scampo da guerre, dittature, poteri criminali,
persecuzioni, fame, morte (espulsioni che quelle persone fuggiasche
ricollocano nelle condizioni di pericolo cui erano scampate con la
fuga, e che sovente addirittura le riconsegnano negli artigli dei persecutori
da cui erano fuggite),
costituiscono un crimine, un crimine tremendo ed infame .
Inequivocabilmente la Costituzione della Repubblica Italiana
inviolabili dell'uomo" (art. 2). Eppure in Italia
servizi segreti che agiscono da terroristi (la Cia, per non far nomi)
per conto di governi che agiscono da terroristi (quello statunitense, per
non far nomi) rapiscono persone che in quanto nel territorio italiano
dovrebbero essere protette dal nostro ordinamento giuridico,
istituzioni italiane (settori ancora una volta "deviati" - tristo eufenismo
per dire che in quelle istituzioni vi sono personaggi che agiscono in
flagrante violazione della legalita' democratica cosi' come stabilita
dall'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana nata dalla
Resistenza
contro la disumanita' totalitaria). Ed anche questo e' un delitto
scellerato.
Inequivocabilmente l'Italia e' un paese che - con giusto impegno
esplicitamente e solennemente assunto nel consesso internazionale - non
partecipa dell'onnicida proliferazione delle armi nucleari, e che anzi
e'
impegnato per il disarmo atomico, consapevole che l'arma atomica e'
nemica
dell'umanita' intera. L'esistenza in Italia di arsenali atomici di
potenze
straniere - di cui vi e' ormai purtroppo piena contezza al di la' di
ogni
ragionevole dubbio sebbene una esplicita e netta conferma ufficiale
(che
equivarrebbe anche alla confessione di un delitto) ancora non vi sia -
e' un
crimine di tali proporzioni che ci vorrebbe qui la penna di Guenther
Anders
per esprimere in modo adeguato l'indignazione che suscita.
stati di
diritto attestano nei loro piu' impegnativi monumenti e strumentigiuridici
che la pace e' una improcrastinabile necessita' per l'intero genere
umano.
Ed invece continuano le guerre, e la produzione degli strumenti per le
guerre e le stragi: continua il riarmo, continua il militarismo.
Inequivocabilmente tutte le grandi tradizioni morali e civili
dell'umanita'
intera affermano che la civile convivenza si fonda sul principio del
non
uccidere. Ed ogni giorno assistiamo a nuove stragi di esseri umani.
Inequivocabilmente manifestare una volonta' di pace richiede che essa
si manifesti con condotte di pace.
richiede
comportamenti coerenti, che costruiscano pace, dialogo, solidarieta'
fra
tutti gli esseri umani; richiede la scelta nitida e forte della
nonviolenza.
Inequivocabilmente la pace, la giustizia, la convivenza, il
riconoscimento
di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani, si costruiscono solo
con
la Nonviolenza.
Fermare le Guerre e le Stragi.
Smilitarizzare e Disarmare.
Contrastare tutti i terrorismi, contrastare tutte le logiche e gli
strumenti del terrore.
Difendere ogni umana vita, difendere l'unico mondo che
Solo la Nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Inequivocabilmente.
13.02.2007 - Netto rifiuto del terrorismo
Dichiarazione di Paolo Beni, presidente nazionale Arci
Con preoccupazione per il riemergere di sacche di violenza che pensavamo sconfitte per sempre, abbiamo appreso dell'azione giudiziaria in corso che ha portato all'arresto di un gruppo accusato di finalità terroristiche.
Nel ribadire la massima fiducia nell'operato della Magistratura e degli organi inquirenti, vogliamo sottolineare ancora una volta l'impegno della nostra associazione nella lotta al terrorismo e il netto rifiuto di ogni forma di violenza.
Il terrorismo è anche un nostro nemico, e non può che essere così per un'associazione che ripone nello sviluppo della partecipazione democratica una delle ragioni della sua esistenza. C'è una radicale contrapposizione tra poche persone che vogliono colpire nel mucchio agendo nell'ombra e le tante cittadine e cittadini che vogliono esercitare alla luce del sole il loro diritto a partecipare, ad esercitare in forme democratiche il conflitto sociale, a proporre alternative per un futuro diverso e più giusto.
Le grandi questioni sociali che affliggono l'Italia, l'esigenza di maggiore giustizia sociale, il diritto a un futuro non precario per tutti, richiedono, accanto all'impegno del governo ad attuare con coerenza il suo programma, il sostegno e la mobilitazione di tutte le energie sane del paese in uno sforzo collettivo di confronto democratico che non deve lasciare spazio a derive violente e minoritarie.
Siamo certi che qualsiasi tentativo di far precipitare il paese in un clima di cupa violenza è destinato ad essere sconfitto. La società civile italiana sarà in grado di reagire con coraggio e fermezza. C'è una consapevolezza diffusa del fallimento storico e politico di una stagione che lascia dietro di sé morte ed orrore. Le tante forme di partecipazione in cui si esercita oggi la cittadinanza, le centinaia di migliaia di giovani, lavoratori, cittadine e cittadini che in questi anni hanno attraversato le vie e le piazze delle nostre città in modo assolutamente pacifico sono il miglior antidoto a quei pochi che ancora inseguono un progetto teso a colpire la nostra democrazia.
Roma, 13 febbraio 2007
http://www.arci.it/news.php?i
PER UNA GIORNATA MONDIALE CONTRO L’OMOFOBIA
di lesbiche, gay, bisessuali e trans
Per l’osservatore un po’ più attento, la situazione è globalmente ben diversa; e, in verità, il XX secolo è stato probabilmente uno dei periodi più violentemente omofobi della storia: deportazione nei campi di concentramento sotto il regime nazista, gulag in Unione Sovietica, ricatti e persecuzioni negli Stati Uniti all’epoca di McCarthy... Evidentemente, tutto ciò può sembrare molto lontano. Ma molto spesso le condizioni di esistenza nel mondo attuale sono ancora difficilissime. L’omosessualità è discriminata ovunque: in almeno ottanta stati gli atti omosessuali sono condannati dalla legge (Algeria, Senegal, Camerun, Etiopia, Libano, Giordania, Armenia, Kuwait, Porto Rico, Nicaragua, Bosnia...); in molti paesi la condanna può essere superiore a dieci anni (Nigeria, Libia, Siria, India, Malesia, Cuba, Giamaica...); talvolta la legge prevede l’ergastolo (Guyana, Uganda). E in una decina di nazioni può essere applicata la pena di morte (Afghanistan, Iran, Arabia Saudita...). Recentemente, in Africa, parecchi presidenti della repubblica hanno riaffermato brutalmente la volontà di lottare in prima persona contro questa «calamità» che sarebbe, secondo loro, «antiafricana». Le persecuzioni si moltiplicano anche in paesi dove l’omosessualità non è perseguibile penalmente. In Brasile, ad esempio, gli squadroni della morte e gli skinhead seminano il terrore: tra il 1998 e il 2000 sono stati contati ufficialmente 1960 omicidi ispirati da omofobia. In queste condizioni, sembra difficile pensare che la «tolleranza» stia guadagnando terreno. Al contrario, nella maggior parte di questi paesi l’omofobia sembra oggi più violenta che in passato. In generale, dunque, non si può certo dire che la situazione stia migliorando.
vivere slowly!
Oggi l'arte del vivere con lentezza. Non è il titolo di un saggio di Shopenauer, che si aggiunge al mitico "L'arte di avere sempre ragione". E' un'iniziativa che viene promossa dall'associazione "Vivere con lentezza", che vedrà ben 55 centri italiani, tra cui Milano, impegnate a valorizzare il gusto di godersi il tempo, la vita, ma non nell'ozio puro, nella nedia, nell'abbandono dei sensi, nell'apatia, ma nel senso positivo di valorizzare la propria esistenza, ponderare il proprio tempo, approfondire le notizie, le informazioni, i legami reali, quelli sentimentali, quelli umani, quelli sociali, dare spazio alle proprie inclinazioni, alle proprie passioni, coltivare i propri interessi, culturali, civici, artistici, inellettuali. L'Ozio è padre dei vizi? Se diventa fine a sè stesso, ma se diventa sinonimo di conoscenza del proprio essere, della propria personalità in relazione alla propria comunità, ai rapporti sociali, collettivi: prendersi del tempo, rivendicarne la sua natura e la sua funzione, ossia quello di essere strumento nostro per conoscere, informarsi, pensare, parlare, dialogare, leggere, vedere, guardare, contemplare. L'alienazione è derivata da una routine ossessiva e troppo velocizzata, dove tutto scorre, come la teoria del pantharei, dove tutto passa davanti ai nostri occhi totalmente distratti a perseguire un obiettivo sempre più lontano, sempre più irraggiungibile, sempre più incomprensibile: la meta fugge, bisogna rincorrerla, bisogna raggiungerla, perchè, altrimenti, si rischia di perdere qualcosa. Ma che cosa si perda non si capisce bene: forse il denaro, il profitto. Diversi economisti considerano che l'economia di oggi si regge sull'acquisizione di informazioni, notizie, sempre più aggiornate, sulla ricerca ossessiva e ossessionante delle nuove, per cercare di anticipare i tempi, di anticipare gli altri, di prefigurare i tempi, l'evoluzione dei tempi. Non è , questa, forse, una pratica fuori dalla natura, innaturale per l'appunto? Anticipare i tempi per predisporre, per preoccuparsi anzichè occuparsi, per anticipare anzichè attendere e prepararsi ad affrontare il tutto con maggiore ponderazione e responsabilità, ma anche capacità di divenire flessibili ai cosidetti "imprevisti". Arte di vivere slowly. Take it easy: prendere il tutto con più filosofia, la filosofia del sapere vivere, del sapersi gustare la vita, la propria esistenza, la propria personalità: incominciare ad ascoltare e ad ascoltarsi, a conoscere e a conoscersi. Forse così si può anche comprendere la realtà che ci circonda, valorizzare i momenti come opportunità di interpretare l'ambiente, di percepire i segnali che l'arte e la cultura che vive il nostro territorio ci danno e ci forniscono. Carpe diem: cogliere l'attimo fuggente, che scivola come acqua su una superficie impermeabile della nostra qutodianeità frenetica e velocizzata, perchè viviamo tutto in funzione di qualcosa, di scadenze, perdendoci e perdendo le occasioni che la natura, l'ambiente, la collettività, la comunità, il tempo, la vita ci offrono ogni minuto. Si vive per lavorare, si vive per corere a casa, si vive per mangiare, poi si vive per andare in vacanza, per ritornare al lavoro, per pagare le bollette, per correre dietro al cliente, per telefonare al proprio utente, per relazionare al proprio datore di lavoro. E poi, ancora, il ciclo stancamente si ripercuote, si ripropone, come una corrente continua e alternata intramontabile, stressante, imperscrutabile. Occorre fermare questo flusso frenetico e alienante per comonicare a conoscere la vita, a riappropriarsi degli spazi, a riprendere le relazioni reali, quelle sincere, i veri sentimenti, le reali passioni, i forti interessi, ascoltare le nostre virtù e le nostre risorse psicologiche, culturali e intellettive interne. Il 19 febbraio, oggi, è la giornata mondiale dell'arte di vivere con lentezza. E' un'arte, certamente, bisogna saperla adattare, saperla interpretare, saperla esprimere nel miglior modo possibile. A Milano alcuni volontari dell'associazione Vivere con lentezza saranno postati in Corso Vittorio Emanuele e daranno le multe, di pura testimonianza, a chi eccede il limite di frenesia e di velocità, chiedendo poi se questa velocità era funzionale realemnte a qualcosa, consapevole. A Torino gli Amici di Beppe Grillo, invece, organizzeranno delle lunghe passeggiate immerse nella natura della città, nel territorio, nell'ambiente, leggendo passi di libri e romanzi, poesie, fermandosi a parlare e a riflettere, a scrutare le forme artistiche, a svilupparle, a esprimerle. Poi anche a Roma, Napoli, Bologna, ma anche all'estero: è una giornata internazionale, per l'appunto. Vivere con lentezza contro ogni fattore che ci induce a vivere con stress perchè velocizzati da tempi inesistenti, da scadenze non condivisibili e non consapevoli, non conosciute, aleatorie, ma imperative, imponenti degli stili di esistenza frustrati e alienati. La Rete internazionale delle città del buon vivere è una rete che unisce diverse città dove ancora è possibile praticare meotodologie e comportamenti sostenibili e umanamente compatibili.
Questa pratica non deve diventare saltuaria, singola, solitaria, unica. Deve estendersi, riappropriandoci di noi stessi, del nostro tempo, vivendo il territorio e la propria dimensione, collettiva e soggettiva. Dall'arte del vivere con lentezza al diritto di vivere con consapevolezza, senza essere strumentalizzati e strumentali al raggiungimento di fini a noi estranei e sconosciuti, interni a un ingranaggio, come la ruota infernale che imbriglia il povero operaio Charlie Chaplin nel mitico film "Tempi moderni". La modernizzazione, appunto contro la tradizione naturale del vivere ascoltando e ascoltandoci.
Alessandro Rizzo