IN LIBRERIA: Ambiente urbano.
IN LIBRERIA: Ambiente urbano. Introduzione all'ecologia urbana
Manuale per lo studio e il governo della città. Di Giuseppe Gisotti
Il volume inizia con un breve esame di come le città siano state e vengano studiate, e tratta poi dello stretto legame fra le funzioni socio-economiche delle città e il loro ambiente bio-fisico. I flussi di energia e di materia, il cosiddetto metabolismo urbano, vengono considerati prima di passare alle analisi della geologia e della biogeografia delle città.
Il volume si pone come obiettivo l'approccio ecologico alla città, poiché affronta il sistema urbano sotto l'ottica dei suoi cicli bio-geo-chimici, con l'intento di mostrare non solo la struttura e le funzioni di un ecosistema sui generis quale è quello urbano, ma anche i processi antropici che portano all'inquinamento, alle malattie, ai danni patiti dal sistema urbano, e i modi per ridurre, attraverso una politica degli spazi verdi, della tutela degli habitat, del risparmio energetico, della accorta gestione della mobilità urbana, il pesante impatto sui cittadini del loro stesso stile di vita.
Il tentativo di applicare le leggi dell'ecologia al complesso sistema urbano deve essere un modo per cercare di migliorarlo: un "approccio integrato tra gli aspetti socio-economici e quelli ambientali" deve trasformarsi in "azioni di governo", non solo in "azioni speculative".
Il libro vuole essere una introduzione all'ecologia urbana, perché,
fra la città e un ecosistema naturale, vi sono analogie ma anche forti differenze: ad esempio un ecosistema naturale è equilibrato, per cui si riesce a comprenderne struttura e funzionamento; per la città questo tipo di approccio non funziona o funziona male; e ancora: mentre in un ecosistema naturale esiste un limite alla crescita, sembra che la crescita delle città mondiali sia illimitata.
a distanza di 4 anni .....
Il 17 marzo 2007, a distanza di 4 anni dall’invasione dell’Iraq, da parte dell’esercito degli Stati Uniti, si contano:
- 3.468 soldati USA-EU morti
- 6.283 soldati e polizia Iraq morti
- 64.729 civili morti, la cui maggioranza sono donne e bambini (www.icasualties.com o anche www.iraqbodycount.com)
E’ così che hanno fermato il presunto terrorismo islamico, annientato Al-Qaeda e arrestato l’amico di famiglia, Osama bin Laden?
E’ così che hanno trovato le pericolosissime, quanto inesistenti “armi di distruzioni di massa”?
Saddam Hussein è stato impiccato, le armi non sono mai state trovate, Bin Laden è libero, la missione in Iraq è di fatto “fallita”, ma il presidente Bush, quale portavoce della lobby dell’industria bellica e petrolifera americana, è pronto:
- a scatenare l’attacco all’Iran
- a mantenere altissima la pressione e tensione in tutto il Medio Oriente (Israele, Palestina, Libano, Siria)
- a mantenere attivi tutti i “cantieri di guerra”, lungo le rotte del petrolio: dall’Afghanistan al Sudan.
- a lanciare la corsa al riarmo nucleare mai visto nella storia: dalla base di dal Molin in Italia, alle nuove basi e sistemi di controllo in Repubblica Ceca, Polonia e Gran Bretagna.
L’Europa, diventerà la linea avanzata del Sistema Nazionale di Difesa degli USA ma anche la linea più avanzata del sistema di controllo e di attacco al Medio Oriente e all’Asia.
Un ruolo subalterno di semplice portaerei e missili nucleari NATO-USA.
Le 30.000 testate nucleari, pronte a far saltare il pianeta 25 volte, non solo non verranno smantellate ma verranno “ripotenziate” con armi più leggere, più piccole.
“Valigette” più maneggevoli e portatili, 30 volte più potenti della bomba di Hiroshima, sufficienti a spazzar via una metropoli di 2 milioni di abitanti.
Ma il vero futuro sarà il controllo armato dello spazio e sarà questa la nuova frontiera su cui si stanno investendo milioni di dollari: chi controllerà lo spazio potrà “sparare per primo ed annientare il nemico”, tirandogli direttamente in testa la bomba sospesa nei cieli.
Ora, di fronte alla chiara, lucida e folle “strategia della guerra” imposta da interessi particolari, quali sono gli accordi internazionali che ci costringono ad aderire a campagne nefaste come quella in Iraq e come quella attuale in Afghanistan?
Quale accordo può essere siglato in netto contrasto con il Trattato di Non Proliferazione Nucleare, in netto contrasto con le sentenze del Tribunale dell’Aia; e in netto contrasto con qualsiasi logica e buon senso?
Se il Generale è pazzo il soldato può, deve disobbedire!!
E’ questa una delle maggiori virtù dell’essere Umani.
Da molte parti nel mondo, da oltre 60 città e capitali, in questo momento, milioni di persone di buon senso stanno dicendo:
- la guerra è un disastro
- le truppe di occupazione devono ritirarsi
- gli arsenali, in particolare quelli nucleari, devono essere smantellati,
- la NATO è un organismo di offesa che sta esponendo le nazioni aderenti a qualsiasi tipo di rappresaglia.
E’ giunto il momento di considerare la guerra, come le altre forme di violenza, “atti di offesa all’umanità” e di dichiarare che non ci sarà pace senza giustizia sociale ed economica.
E’ giunto il momento di denunciare i seminatori di odio che inneggiano alla “guerra di civiltà” e allo “scontro tra le culture”
E’ giunto il momento, come in Bolivia, di dichiarare la guerra “anticostituzionale”, ma soprattutto é giunto il momento di applicare tali dichiarazioni nella pratica politica e nell’azione diplomatica, a cominciare dall’Italia (art. 11 della Costituzione -1947).
E’ giunto il momento di costruire ponti di comunicazione diretta tra i popoli, imparando dal dialogo, quello reale, i codici e i linguaggi della diversità. Bush, Blair, Berlusconi la Storia non vi assolverà, l’umanità non vi perdonerà le ferite inflitte ai corpi e i maltrattamenti imposti allo spirito.
Ma impietosa la Storia non assolverà i Prodi, i D’Alema e tutti coloro che in forma più subdola e nascondendosi dietro ridicole bugie proseguono un’opera nefasta e senza via d’uscita.
A costoro non basterà più il semplice richiamo della “paura” per riavere quella fiducia che hanno perso, e non solo da due parlamentari, ma da oltre la metà di quel popolo di pace che li aveva sostenuti!
Chi semina vento raccoglierà tempesta.
Chi semina bombe raccoglierà morti e distruzione.
Noi stiamo seminando pace e non violenza raccoglieremo uomini migliori.
E’ l’inizio, siamo milioni…c’è speranza!
Presidente della Regionale Umanista Europea Portavoce del Forum Umanista Europeo www.giorgioschultze.eu
IL VIAGRA? LA PASTICCA DEI GIOVANI
IL VIAGRA? LA PASTICCA DEI GIOVANI(22/03/2007) Sesso a tutti i coti, maschi instancabili e ragazzine vogliose. La Viagra-generation.
www.gay.tv
In Italia vengono consumate ogni anno sei milioni di pillole di Viagra. Il fenomeno è chiamato dai sessuologi Viagra-generation e la sorpresa è che i consumatori sono in gran parte giovani. L’ansia da prestazione, il sesso a tutti i costi, maschi instancabili e ragazzine vogliose. Ed ecco il rimedio: una semplice pasticca azzurra magari presa in discoteca tra un drink e una sigaretta. Si chiama 'Sexstasy', costa poco più di 30 euro ed è un composto di exstasy e Viagra. Promette un eros chimico al di fuori del normale e una prestazione da favola.
I FETI GAY NON HANNO IL DIRITTO DI NASCERE
Un responsabile della chiesa battista del sud degli Stati Uniti, Albert Mohler Jr., si augura che il gene gay – se esiste – venga modificato dagli scienziati già nel feto. Ed è subito polemica.
GB: APPROVATA LEGGE ANTIDISCRIMINAZIONE
LONDRA - La Camera dei Lord ha dato il sì definitivo alla legge che vieta ogni forma di discriminazione verso gli omosessuali nell'accesso a servizi pubblici finanziati dallo stato, decisione che era stata fortemente avversata dalla Chiesa cattolica e dal ministro Ruth Kelly. Ha sorpreso infatti la soddisfazione del ministro che ha definito l'Equality Act "un grande passo in avanti per assicurare dignità rispetto e giustizia a tutti".
Come si fa obiezione fiscale alla guerra
Carissimi, circa l'annuncio che propone di non pagare la parte fiscale inerente alle spese per i preparativi delle guerre che sono gli eserciti, sapete che in Belgio esiste un'associazione composta da vari movimenti per la pace che propone da decenni e senza successo [ma perseverare conviene] una legge che dispone "l'imposta sull'obiezione di coscenza fiscale".Se la legge esistesse come la proponiamo, la
percentuale delle imposte che andrebbe all'esercito [circa il 10 per cento secondo il reddito individuale] andrebbe invece versato ad un istituto per la pace. Attualmente la legge é stata ancora una volta in questa legislatura, deposta alla camera, ma temiamo, come al solito, che non sarà neppure discussa nelle commissioni che preparano i dibattiti pubblici. Siamo anche membri di un'associazione internazionale che si chiama "International peace tax campaign" che ha perfino ottenuto lo statuto di Ong consultativa presso le Nazioni unite, ma che nonostante cio', non é mai riuscita ad uscire dalla sfera dei pochi convinti affinché queste leggi siano votante un po' dappertutto, specie nei paesi ove il servizio militare é stato soppresso e dunque nessuno puo' più dichiararsi obiettore di coscienza. Se qualcuno vuol saperne di pù puo' prendere contatto con noi visto che la sede dell'associazione internationale si trova a Lovanio
[Belgio: mcp.belgium@swing.be].
Tasse per la Pace
Documento conclusivo
dell' 11a Conferenza Internazionale delle Campagne per la Resistenza alla Contribuzione Fiscale alle Spese Militari e per il loro Impiego per la Pace, che ha avuto luogo a Woltersdorf, nei pressi di Berlino dal 26 al 29 Ottobre 2006.
Il titolo era: Tasse per la Guerra - Responsabilità - Tasse per la Pace.
I partecipanti ribadiscono la loro convinzione che è impossibile costruire la pace attraverso la guerra e l'uso della violenza. La responsabilità di ciascuno di noi è indivisibile; la guerra conduce alla perdita dell'umanità. Gli esseri umani sono liberi di rifiutare la violenza militare. Perciò nessuno sarà costretto a partecipare alla violenza militare, direttamente o indiretlamente. I partecipanti sperano che grazie ad ogni obiezione di coscienza a servire con un'arma o pagare la quota di imposte per il militare, il potenziale militare totale per la violenza diminuirà, e che grazie ad ogni euro speso per progetti di pace il bilancio militare si ridurrà e vi saranno maggiori prospettive di giustizia e di pace.
La Conferenza deplora in tutti i termini più netti possibili la profanazione delle tombe esercitata in Afghanistan dai soldati Tedeschi . Questa è un'ulteriore dimostrazione del rischio che i soldati diventino crudeli e insensibili. La Conferenza richiede la fine delle operazioni militari in Afghanistan e l'impiego di peace-keepers civili che abbiano ricevuto un'idonea formazione pluriennale.
“Conscience and Peace Tax International” (CPTI) ha presentato la ricerca “ Reclutamento Militare e Obiezione di Coscienza : Una Ricognizione Tematica Globale”. Non siamo rimasti sorpresi nel venire a conoscenza che a tutt'oggi, uomini ricchi sono ancora in grado di comprarsi l'esonero dal servizio militare, e che il diritto all'obiezione di coscienza non risulta ancora rispettato in numerosi paesi. Tuttavia siamo rimasti sorpresi di apprendere che in Svizzera ogni uomo che non presta il servizio militare deve pagare il 2% delle sue entrate fino all'età di 40 anni – e in questo modo per un lungo periodo anche molte imposte indirette diventano tasse militari.
Sette cittadini Britannici che rifiutano di pagare tasse per scopi militari – “the Peace Tax Seven” – sono impegnati nel tentativo di portare la loro situazione al giudizio del Tribunale Europeo per i Diritti Umani. La Conferenza garantisce loro il pieno sostegno. E grazie all'invito ricevuto da “Conscience UK”, la 12a Conferenza Internazionale delle Campagne per la Resistenza alla Contribuzione Fiscale alle Spese Militari e per il loro Impiego per la Pace si terrà nel Regno Unito.
Abbiamo ascoltato testimonianze da altri continenti, in particolare da nazioni in cui il conflitto armato è collegato a violazioni conclamate dei diritti umani: Nepal, Colombia, Eritrea e gli altri otto paesi Africani in cui le guerre sono tutt'ora in corso. Siamo stati sollecitati a difendere ovunque il diritto all'obiezione di coscienza al servizio militare, di sostenere la garanzia dell'asilo politico agli obiettori e ai disertori. La Conferenza sostiene l'inztiativa “International Law Campaign” (Aktion Völkerrecht) intrapresa dagli studenti di una scuola secondaria di Heidelberg, e il “Manifesto contro il Servizio e il Sistema Militari” dal Gandhi Information Centre di Berlino.
A Marian Franz, Presidente dimissionaria di CPTI, è andato il ringraziamento per il lavoro svolto in maniera così sentita per molti anni. Avendo raggiunto il Coordinamento Esecutivo di CPTI il termine del suo mandato, l'Assemblea Generale ha elettp un nuovo Coordinamento Esecutivo. Il nuovo Presidente per i prossimi quattro anni sarà l'ex tesoriere, lo Spagnolo Pedro Otaduy. La Tedesca Hannelore Morgenstern-Przygoda, è vice Presidente. Il lavoro quotidiano continuerà ad essere affidato alle mani esperte del Belga Dirk Panhuis, e nuovo tesoriere è lo Statunitense Alan Gamble. Sono entrati nel Coordinamento Esecutivo Robin Brookes (del gruppo dei Peace Tax Seven, Regno Unito di Gran Bretagna), Ricardo Esquivia (Colombia), Angelo Gandolfi (Italy), e Carla Goffi, (Belgium).
Final Statement
of the 11th International Conference on War Tax Resistance and Peace Tax Campaigns, which took place in Woltersdorf near Berlin from 26-29 October 2006.
The topic was: War Tax - Responsibility - Peace Tax.
The participants reiterate their conviction that it is impossible to create peace through war and the use of violence. The responsibility of each of us is indivisible; war leads to the loss of humanity. Human beings are free to reject military violence. Therefore no person shall be compelled to participate in military violence, directly or indirectly. The participants hope that with every conscientious objection to serve with a weapon or to pay the military share of taxes, the total military potential for violence will decrease, and that with every euro spent on peaceful projects the military budget will shrink and more justice and peace will become possible.
The Conference deplores in the strongest possible terms the desecration of graves in Afghanistan by German soldiers. This is yet another demonstration of the danger to soldiers of becoming cruel and insensitive. The Conference demands an end to military action in Afghanistan and the deployment of civilian peace-keepers who have been trained for such purposes for a number of years.
“Conscience and Peace Tax International” (CPTI) introduced the study “Military Recruitment and Conscientious Objection: A Thematic Global Survey”. We were not surprised to learn that to this day, rich men can still buy themselves out of military service, and that the right of conscientious objection is still not honoured in several countries. We were, however, surprised to learn that e.g. in Switzerland any man who does not perform his military service has to pay 2% of his income till the age of 40 – so alongside many indirect taxes there are also direct military taxes.
Seven British citizens who refuse to pay taxes for military purposes – “the Peace Tax Seven” – are in the process of bringing their cases to the European Court of Human Rights. The Conference assures them of their full support. And so at the invitation of “Conscience UK”, the 12th International Conference on War Tax Resistance and Peace Tax Campaigns 2008 will take place in the United Kingdom.
We heard from other continents, particularly from countries where armed conflict is linked with severe human rights violations, Nepal, Colombia, Eritrea and the eight other African countries where wars are currently going on. We were urged to defend everywhere the right to conscientious objection to military service, to support the granting of political asylum to objectors and deserters. The Conference supports the initiative “International Law Campaign” (Aktion Völkerrecht) started by students from a secondary school in Heidelberg, as well as the “Manifesto against Military Service and the Military System” from the Gandhi Information Centre in Berlin.
Marian Franz, departing Chair of CPTI, was given heartfelt thanks for her many years of work. The Board of CPTI having reached the end of its period of service, the General Assembly elected a new Board for CPTI. The new Chair for the next four years will be the former treasurer, Pedro Otaduy from Spain. Hannelore Morgenstern-Przygoda, Germany, is Deputy Chair. The day-to-day work will continue to be entrusted to the experienced hands of Dirk Panhuis from Belgium, and the new treasurer is Alan Gamble from the USA. They are joined on the Board by Robin Brookes(one of the Peace Tax Seven, UK), Ricardo Esquivia (Colombia), Angelo Gandolfi (Italy), and Carla Goffi, (Belgium).
BIBLIOTECHE APERTE ALLA CITTADINANZA
STAMPA
BIBLIOTECHE APERTE ALLA CITTADINANZA
nelle zone dai consiglieri della Lista Fo Odg sulle biblioteche rionali
- di aumentare l’organico comunale destinato alle biblioteche lungo tutto l’orario di apertura, sostituendo le figure di custodia operanti nelle ore serali in quanto non adeguatamente professionalizzate per le mansioni applicate;
- di uniformare il servizio bibliotecario rionale con quello della biblioteca
Sormani invertendo un trend negativo che ha visto quest’ultima
trasformarsi in una biblioteca di conservazione sempre meno aperta al
pubblico;
- di applicare progressivamente e uniformemente in tutta la rete bibliotecaria
cittadina l’orario di apertura continuativo protratto fino alle ore tardo
serali, nonché una effettiva offerta culturale diversificata, dalle
postazioni audio-video collegate ad internet alle manifestazioni culturali
organizzate in sede;
- di rilanciare le molteplici funzioni della struttura bibliotecaria attraverso
un’attività di riconsiderazione in senso qualitativo delle offerte di
impiego del tempo libero per i cittadini residenti nelle rispettive zone,
realizzabile attraverso una politica culturale di ampio respiro sia nel
metodo che nel merito;
Coordinamento"Fermiamo chi scherza fuoco atomico"
report riunione di Roma, 18 marzo 2007 -
inizio lavori ore 10.30 - conclusione ore 13.30
C/O Campagna OSM-DPN, via Mario Pichi,1 - 20143 Milano
tel. 02-58101226 cell. 349-5211837 e-mail alfonsonavarra@virgilio.it ; locosm@tin.it ;
1. Il territorio della Repubblica Italiana, ivi compresi lo spazio
aereo, il sottosuolo e le acque territoriali, è ufficialmente
dichiarato "zona libera da armi nucleari".
2. Il transito e il deposito, anche temporaneo, di armi nucleari, o di
parti di armi nucleari, non è ammesso in nessuna circostanza sul
territorio della Repubblica, così come individuato al comma 1.
3. Il Governo provvede ad adottare tutte le misure necessarie, sia a
livello nazionale che internazionale, per assicurare la piena
applicazione del presente articolo entro e non oltre il termine di
sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
Art. 2: (Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione
sulla Gazzetta Ufficiale Della Repubblica."
Claudio Giangiacomo Giurista
Nella Ginetempo
Roberto Lucchetti
Marco Sodi
Mario Malandrone
Marinella Correggia
Ovviamente aperto ai contributi
Lo smog? E' arte!
Lo smog? E' arte!
A Corsico le opere create da Katerina Gutierrez con... l'aria inquinata di Santiago - da Affari Italiani del 15.03.2007
“Un giorno – racconta l’artista che attualmente sta lavorando a un progetto con 12 artisti per la costruzione di una galleria mobile - ho assistito ad un fenomeno; guardando la televisione notai qualcuno che puliva lo schermo dell’apparecchio con un straccio. Quando vidi lo sporco lasciato dall’operazione, mi accorsi che lo smog e la polvere erano in grado di formare uno spessore scuro e grigio e che queste particelle sono ovunque intorno a noi. Incuriosita dalla materia in questione, tanto criticata, quanto inutilizzata, iniziai ad elaborare un sistema di lavoro per utilizzarla, in maniera da poterla trasformare in 'altra cosa' decidere di decontestualizzarla ed elevarla a un contesto pittorico, come materia di lavoro.”
Paragonata al processo d’impressione della serigrafia o della fotografia analogica, questa tecnica è una specie di “Eoliografia”, perché è un’immagine grafica prodotta dall’estrazione di aria inquinata per mezzo di un ventilatore.
Si tratta, infatti, di opere derivanti da un processo manuale e meccanico che consiste nella formazione delle immagini per mezzo di un sistema di estrazione d’aria. La tela su cui rimane impressa l’immagine filtra lo smog attratto dal ventilatore. Tra ventilatore e tela e’ posta una matrice perforata che ogni volta può essere diversa e fabbricata con differenti materiali. L’aria passa attraverso le perforazioni della matrice, in modo che le particelle inquinanti si fermano aggrappate alla tela, impregnando questa di smog.
Le immagini prodotte sono uniche e irripetibili, poiché le matrici, lo smog che contiene l’aria, la tela sulla quale si impregna l’immagine, il clima in cui e’ situata l’installazione, il mese dell’anno nel quale è stato svolto il lavoro, sono fattori che provocano infinite variabili.
La mostra presenta sei tele di diverse dimensioni e per la prima volta verrà creato un polittico con una cinquantina di lavori di piccolo formato, ognuno di differente materiale, con supporti trattati con distinti tempi di esposizione all’aria inquinata. Le tele una volta assemblate formeranno un’unica grande immagine. Ma non è tutto. L’artista realizzerà un’opera servendosi dell’aria milanese, rivelando così, al pubblico il processo artistico del suo lavoro.
Silvana Santoro