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Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
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Sabato, 24 Marzo, 2007 - 18:43

Scemo di guerra

Scemo di guerra

www.beppegrillo.it

Voglio spezzare una lancia, dire una cosa positiva sugli italiani: non amano la guerra. Preferiscono da secoli evitarla o farla fare agli altri. E, giustamente, non se ne vergognano. I politici questo non l’hanno capito, non vogliono capirlo. Uno c’è rimasto nel 1945 e l’ultimo ha fatto cadere il governo. Il sogno del soldato italiano in guerra è sempre quello: l’avventura con una donna. Il Ratto delle Sabine è storia patria. Faccetta Nera è la canzone che ha accompagnato la conquista delle etiopi e poi dell’Etiopia. L’italiano tiene famiglia. Durante la ritirata di Russia cantavamo “Mamma... solo per te la mia canzone vola” e i tedeschi non capivano se li prendevamo per il c..o oppure no. Le guerre di indipendenza le ha vinte l’esercito francese. La prima guerra mondiale è stata un massacro di disertori con fucilazioni di massa. La seconda guerra l’abbiamo persa, poi vinta, poi pareggiata. Ancora adessso non sappiamo come è andata a finire.
Siamo arrivati ad oggi con le missioni di pace a casa degli altri. Con le multinazionali di guerra a casa degli altri. Gli occupati ci rapiscono volentieri. Sanno che siamo lì contro voglia, che siamo simpatici e che il governo qualche milione di euro lo tira sempre fuori.
I tecnici dell’Eni rapiti in Nigeria sono stati un grande spot per i terroristi. Se li trattenevano ancora qualche giorno li arruolavano nella lotta armata contro le multinazionali. L’occupazione americana la viviamo con indifferenza. Se c’è una guerra ci penseranno loro. Ma le guerre sono SEMPRE loro e MAI nostre, prima o poi ne pagheremo le conseguenze.
L’Italia ha vinto l’Oscar con “Mediterraneo”, un film dove l’integrazione tra soldati italiani e la popolazione greca occupata era totale, carnale, famigliare. Il nostro ideale di occupazione. Mastrogiacomo è rientrato in Italia. Ha detto che non tornerà più a Kabul. Il suo dovere lo ha fatto: ha portato una ventata di pace. Al tavolo delle trattative ci saranno anche i talebani. I terroristi sono stati rilasciati, ma forse sono patrioti. Di sicuro sono a casa loro e noi a casa degli altri.
W l’Italia, l’Italia che non ha paura...

Sabato, 24 Marzo, 2007 - 18:41

Lo smog? E' arte!

Lo smog? E' arte!

http://www.ecodallecitta.it

A Corsico le opere create da Katerina Gutierrez con... l'aria inquinata di Santiago - da Affari Italiani del 15.03.2007

Sorprende e incuriosisce. La giovane ventinovenne artista cilena Katerina Gutierrez propone originali opere create con lo smog e in particolare con l’aria inquinata di Santiago del Cile, che verranno esposte nella mostra “Poligrafia” presso l’Associazione Gheroartè di Corsico, nell'hinterland milanese, con il contributo del Consolato del Cile di Milano dal 16 al 30 marzo.

“Un giorno – racconta l’artista che attualmente sta lavorando a un progetto con 12 artisti per la costruzione di una galleria mobile - ho assistito ad un fenomeno; guardando la televisione notai qualcuno che puliva lo schermo dell’apparecchio con un straccio. Quando vidi lo sporco lasciato dall’operazione, mi accorsi che lo smog e la polvere erano in grado di formare uno spessore scuro e grigio e che queste particelle sono ovunque intorno a noi. Incuriosita dalla materia in questione, tanto criticata, quanto inutilizzata, iniziai ad elaborare un sistema di lavoro per utilizzarla, in maniera da poterla trasformare in 'altra cosa' decidere di decontestualizzarla ed elevarla a un contesto pittorico, come materia di lavoro.”

Paragonata al processo d’impressione della serigrafia o della fotografia analogica, questa tecnica è una specie di “Eoliografia”, perché è un’immagine grafica prodotta dall’estrazione di aria inquinata per mezzo di un ventilatore.
Si tratta, infatti, di opere derivanti da un processo manuale e meccanico che consiste nella formazione delle immagini per mezzo di un sistema di estrazione d’aria. La tela su cui rimane impressa l’immagine filtra lo smog attratto dal ventilatore. Tra ventilatore e tela e’ posta una matrice perforata che ogni volta può essere diversa e fabbricata con differenti materiali. L’aria passa attraverso le perforazioni della matrice, in modo che le particelle inquinanti si fermano aggrappate alla tela, impregnando questa di smog.

Le immagini prodotte sono uniche e irripetibili, poiché le matrici, lo smog che contiene l’aria, la tela sulla quale si impregna l’immagine, il clima in cui e’ situata l’installazione, il mese dell’anno nel quale è stato svolto il lavoro, sono fattori che provocano infinite variabili.
La mostra presenta sei tele di diverse dimensioni e per la prima volta verrà creato un polittico con una cinquantina di lavori di piccolo formato, ognuno di differente materiale, con supporti trattati con distinti tempi di esposizione all’aria inquinata. Le tele una volta assemblate formeranno un’unica grande immagine. Ma non è tutto. L’artista realizzerà un’opera servendosi dell’aria milanese, rivelando così, al pubblico il processo artistico del suo lavoro.

Silvana Santoro

Sabato, 24 Marzo, 2007 - 18:40

IN LIBRERIA: Ambiente urbano.

IN LIBRERIA: Ambiente urbano. Introduzione all'ecologia urbana

www.ecodallecitta.it
Manuale per lo studio e il governo della città. Di Giuseppe Gisotti
Questo volume vuole mettere in evidenza come la pianificazione urbanistica e ambientale, sia per le città in declino che per quelle in rapida espansione, richieda con urgenza un significativo contributo delle scienze ambientali: ciò sia per assicurare una migliore qualità della vita che per contrastare la minaccia di eventi catastrofici, quali inondazioni, frane, terremoti, tsunami, epidemie, blackout, crolli di edifici per deficienze strutturali, incendi, ecc.

Il volume inizia con un breve esame di come le città siano state e vengano studiate, e tratta poi dello stretto legame fra le funzioni socio-economiche delle città e il loro ambiente bio-fisico. I flussi di energia e di materia, il cosiddetto metabolismo urbano, vengono considerati prima di passare alle analisi della geologia e della biogeografia delle città.

Il volume si pone come obiettivo l'approccio ecologico alla città, poiché affronta il sistema urbano sotto l'ottica dei suoi cicli bio-geo-chimici, con l'intento di mostrare non solo la struttura e le funzioni di un ecosistema sui generis quale è quello urbano, ma anche i processi antropici che portano all'inquinamento, alle malattie, ai danni patiti dal sistema urbano, e i modi per ridurre, attraverso una politica degli spazi verdi, della tutela degli habitat, del risparmio energetico, della accorta gestione della mobilità urbana, il pesante impatto sui cittadini del loro stesso stile di vita.

Il tentativo di applicare le leggi dell'ecologia al complesso sistema urbano deve essere un modo per cercare di migliorarlo: un "approccio integrato tra gli aspetti socio-economici e quelli ambientali" deve trasformarsi in "azioni di governo", non solo in "azioni speculative".

Il libro vuole essere una introduzione all'ecologia urbana, perché,
fra la città e un ecosistema naturale, vi sono analogie ma anche forti differenze: ad esempio un ecosistema naturale è equilibrato, per cui si riesce a comprenderne struttura e funzionamento; per la città questo tipo di approccio non funziona o funziona male; e ancora: mentre in un ecosistema naturale esiste un limite alla crescita, sembra che la crescita delle città mondiali sia illimitata.

Sabato, 24 Marzo, 2007 - 12:12

a distanza di 4 anni .....

Il  17 marzo 2007, a distanza di 4 anni dall’invasione dell’Iraq, da parte dell’esercito degli Stati Uniti, si contano:    

Era questa la “guerra umanitaria e di liberazione dell’Iraq” tanto voluta e finanziata Bush, Blair e Berlusconi?
E’ così che hanno fermato il presunto terrorismo islamico, annientato Al-Qaeda e arrestato l’amico di famiglia, Osama bin Laden?
E’ così che hanno trovato le pericolosissime, quanto inesistenti “armi di distruzioni di massa”?
Saddam Hussein è stato impiccato, le armi non sono mai state trovate, Bin Laden è libero, la missione in Iraq è di fatto “fallita”, ma il presidente Bush, quale portavoce della lobby dell’industria bellica e petrolifera americana, è pronto:
  • a scatenare l’attacco all’Iran
  • a mantenere altissima la pressione e tensione in tutto il Medio Oriente (Israele, Palestina, Libano, Siria)
  • a mantenere attivi tutti i “cantieri di guerra”, lungo le rotte del petrolio: dall’Afghanistan al Sudan.
  • a lanciare la corsa al riarmo nucleare mai visto nella storia: dalla base di dal Molin in Italia, alle nuove basi e sistemi di controllo in Repubblica Ceca, Polonia e Gran Bretagna.

L’Europa, diventerà la linea avanzata del Sistema Nazionale di Difesa degli USA ma anche la linea più avanzata del sistema di controllo e di attacco al Medio Oriente e all’Asia.
Un ruolo subalterno di semplice portaerei e missili nucleari NATO-USA.
Le 30.000 testate nucleari, pronte a far saltare il pianeta 25 volte, non solo non verranno smantellate ma verranno “ripotenziate” con armi più leggere, più piccole.
“Valigette” più maneggevoli e portatili, 30 volte più potenti della bomba di Hiroshima, sufficienti a spazzar via una metropoli di 2 milioni di abitanti.
Ma il vero futuro sarà il controllo armato dello spazio e sarà questa la nuova frontiera su cui si stanno investendo milioni di dollari: chi controllerà lo spazio potrà “sparare per primo ed annientare il nemico”, tirandogli direttamente in testa la bomba sospesa nei cieli.
Ora, di fronte alla chiara, lucida e folle “strategia della guerra” imposta da interessi particolari, quali sono gli accordi internazionali che ci costringono ad aderire a campagne nefaste come quella in Iraq e come quella attuale in Afghanistan?
Quale accordo può essere siglato in netto contrasto con il Trattato di Non Proliferazione Nucleare, in netto contrasto con le sentenze del Tribunale dell’Aia; e in netto contrasto con qualsiasi logica e buon senso?
Se il Generale è pazzo il soldato può, deve disobbedire!!
E’ questa una delle maggiori virtù dell’essere Umani.
Da molte parti nel mondo, da oltre 60 città e capitali, in questo momento, milioni di persone di buon senso stanno dicendo:
  • la guerra è un disastro
  • le truppe di occupazione devono ritirarsi
  • gli arsenali, in particolare quelli nucleari, devono essere smantellati,
  • la NATO è un organismo di offesa che sta esponendo le nazioni aderenti a qualsiasi tipo di rappresaglia.
E’ giunto il momento di fare il “vuoto” ai governi, ai gruppi industriali, ai gruppi d’informazione che propugnano la guerra e la violenza come la soluzione dei difficili problemi di natura politica, sociale, economica, religiosa.
E’ giunto il momento di considerare la guerra, come le altre forme di violenza, “atti di offesa all’umanità” e di dichiarare che non ci sarà pace senza giustizia sociale ed economica.
E’ giunto il momento di denunciare i seminatori di odio che inneggiano alla “guerra di civiltà” e allo “scontro tra le culture”
E’ giunto il momento, come in Bolivia, di dichiarare la guerra “anticostituzionale”, ma soprattutto é giunto il momento di applicare tali dichiarazioni nella pratica politica e nell’azione diplomatica, a cominciare dall’Italia (art. 11 della Costituzione -1947).
E’ giunto il momento di costruire ponti di comunicazione diretta tra i popoli, imparando dal dialogo, quello reale, i codici e i linguaggi della diversità. Bush, Blair, Berlusconi la Storia non vi assolverà, l’umanità non vi perdonerà le ferite inflitte ai corpi e i maltrattamenti imposti allo spirito.
Ma impietosa la Storia non assolverà i Prodi, i D’Alema e tutti coloro che in forma più subdola e nascondendosi dietro ridicole bugie proseguono un’opera nefasta e senza via d’uscita.
A costoro non basterà più il semplice richiamo della “paura” per riavere quella fiducia che hanno perso, e non solo da due parlamentari, ma da oltre la metà di quel popolo di pace che li aveva sostenuti!


Chi semina vento raccoglierà tempesta.
Chi semina bombe raccoglierà morti e distruzione.
Noi stiamo seminando pace e non violenza raccoglieremo uomini migliori.
E’ l’inizio, siamo milioni…c’è speranza!

Presidente della Regionale Umanista Europea Portavoce del Forum Umanista Europeo www.giorgioschultze.eu

Sabato, 24 Marzo, 2007 - 11:52

IL VIAGRA? LA PASTICCA DEI GIOVANI

IL VIAGRA? LA PASTICCA DEI GIOVANI(22/03/2007)  Sesso a tutti i coti, maschi instancabili e ragazzine vogliose. La Viagra-generation.

www.gay.tv
In Italia vengono consumate ogni anno sei milioni di pillole di Viagra. Il fenomeno è chiamato dai sessuologi Viagra-generation e la sorpresa è che i consumatori sono in gran parte giovani. L’ansia da prestazione, il sesso a tutti i costi, maschi instancabili e ragazzine vogliose. Ed ecco il rimedio: una semplice pasticca azzurra magari presa in discoteca tra un drink e una sigaretta.  Si chiama 'Sexstasy', costa poco più di 30 euro ed è un composto di exstasy e Viagra. Promette un eros chimico al di fuori del normale e una prestazione da favola.

Ma forse a volte è meglio fare cilecca. Perché la sindrome d'impotenza fra i giovani è spesso non di natura fisica ma psicologica e il Viagra è sintomatico, non terapeutico. "Arrivarci troppo presto, usarlo come psicofarmaco dell'amplesso - spiega lo psicoterapeuta Giuseppe Rescaldina - può modificare per sempre la concezione della propria sessualità, arrivando a confondere dei normali alti e bassi del desiderio con l'impotenza vera e propria". Forse a volte è meglio guardare un film...

Sabato, 24 Marzo, 2007 - 11:48

I FETI GAY NON HANNO IL DIRITTO DI NASCERE

I FETI GAY NON HANNO IL DIRITTO DI NASCERE
(22/03/2007)  E` polemica in America dopo le dichiarazioni di Albert Mohler che spera si riesca a modificare l’orientamento sessuale dei geni.
www.gay.tv

Un responsabile della chiesa battista del sud degli Stati Uniti, Albert Mohler Jr., si augura che il gene gay – se esiste – venga modificato dagli scienziati già nel feto. Ed è subito polemica.

"Se ci saranno prove biologiche della sua esistenza (del gene gay) e se si svilupperà un test prenatale e un trattamento che potrebbe invertire l'orientamento sessuale, saremo favorevoli senza esitazione all'uso di qualsiasi mezzo atto ad evitare le tentazioni sessuali e gli effetti del peccato". Questo ha scritto in un articolo dal titolo “Il vostro bambino è gay? E se poteste fare qualcosa?” Albert Mohler Jr. che il ‘Time’ descrive come uno degli intellettuali più influenti del movimento evangelico.
Il religioso ha anche precisato che tutti i bambini “hanno il diritto alla vita”, sì ma tutti quelli che sono fatti “ad immagine di dio”. Per le associazioni americane del Forum sull’Uguaglianza queste parole evocano le pratiche naziste e quelle praticate dal regime teocratico dei talebani.

Sabato, 24 Marzo, 2007 - 11:44

GB: APPROVATA LEGGE ANTIDISCRIMINAZIONE

GB: APPROVATA LEGGE ANTIDISCRIMINAZIONE(23/03/2007)  Soddisfatto Tony Blair che si è anche detto fiero della legge sulle unioni civili.
LONDRA - La Camera dei Lord ha dato il sì definitivo alla legge che vieta ogni forma di discriminazione verso gli omosessuali nell'accesso a servizi pubblici finanziati dallo stato, decisione che era stata fortemente avversata dalla Chiesa cattolica e dal ministro Ruth Kelly. Ha sorpreso infatti la soddisfazione del ministro che ha definito l'Equality Act "un grande passo in avanti per assicurare dignità rispetto e giustizia a tutti".
Il premier Tony Blair, alla cena organizzata da Stonewall per festeggiare l'entrata in vigore della nuova legge, ha anche detto di essere fiero della legge sulle unioni civili condivisa dall'opposizione conservatrice. Il primo ministro inglese ha ricordato che la sua legge ha positivamente influenzato il dibattito in Spagna e in Italia. Solo che in Spagna le coppie omosessuali hanno ottenuto il matrimonio mentre in Italia non solo la legge sui (ridicoli) Dico è già morta, ma i Ds e la Margherita meditano seriamente di partecipare alla manifestazione sulla famiglia vaticana del 12 maggio.
Blair ha scherzato con le persone presenti, attori e esponenti della comunità gay, e ha ricordato come già nel ‘94 avesse presentato una legge che parificava l'età del consenso.
Giorgio Lazzarini
redazione@gay.tv

www.gay.tv

Sabato, 24 Marzo, 2007 - 11:40

Come si fa obiezione fiscale alla guerra

Carissimi, circa l'annuncio che propone di non pagare la parte fiscale inerente alle spese per i preparativi delle guerre che sono gli eserciti, sapete che in Belgio esiste un'associazione composta da vari movimenti per la pace che propone da decenni e senza successo [ma perseverare conviene] una legge che dispone "l'imposta sull'obiezione di coscenza fiscale".Se la legge esistesse come la proponiamo, la
percentuale delle imposte che andrebbe all'esercito [circa il 10 per cento secondo il reddito individuale] andrebbe invece versato ad un istituto per la pace. Attualmente la legge é stata ancora una volta in questa legislatura, deposta alla camera, ma temiamo, come al solito, che non sarà neppure discussa nelle commissioni che preparano i dibattiti pubblici. Siamo anche membri di un'associazione internazionale che si chiama "International peace tax campaign" che ha perfino ottenuto lo statuto di Ong consultativa presso le Nazioni unite, ma che nonostante cio', non é mai riuscita ad uscire dalla sfera dei pochi convinti affinché queste leggi siano votante un po' dappertutto, specie nei paesi ove il servizio militare é stato soppresso e dunque nessuno puo' più dichiararsi obiettore di coscienza. Se qualcuno vuol saperne di pù puo' prendere contatto con noi visto che la sede dell'associazione internationale si trova a Lovanio
[Belgio: mcp.belgium@swing.be].

Sabato, 24 Marzo, 2007 - 11:35

Tasse per la Pace

Documento conclusivo
dell' 11a Conferenza Internazionale delle Campagne per la Resistenza alla Contribuzione Fiscale alle Spese Militari e per il loro Impiego per la Pace, che ha avuto luogo a Woltersdorf, nei pressi di  Berlino dal 26 al 29 Ottobre 2006.
Il titolo era: Tasse per la Guerra - Responsabilità - Tasse per la Pace.
I partecipanti ribadiscono la loro convinzione che è impossibile costruire la pace attraverso la guerra e l'uso della violenza. La responsabilità di ciascuno di noi è indivisibile; la guerra conduce alla perdita dell'umanità. Gli esseri umani sono liberi di rifiutare la violenza militare. Perciò  nessuno sarà costretto a partecipare alla violenza militare, direttamente o indiretlamente. I partecipanti sperano che grazie ad  ogni obiezione di coscienza a servire con un'arma o pagare la quota di imposte per il  militare, il potenziale militare totale  per la violenza diminuirà, e che grazie ad ogni euro speso per progetti di  pace il bilancio militare si ridurrà e vi saranno maggiori prospettive di giustizia e di pace.
La Conferenza deplora in tutti i termini più netti possibili la profanazione delle tombe esercitata in Afghanistan dai soldati Tedeschi . Questa è un'ulteriore dimostrazione del rischio che i soldati diventino crudeli e insensibili. La Conferenza richiede la fine delle operazioni militari  in Afghanistan e l'impiego di peace-keepers civili che abbiano ricevuto un'idonea formazione pluriennale.
“Conscience and Peace Tax International” (CPTI) ha presentato la ricerca “ Reclutamento Militare e Obiezione di Coscienza : Una Ricognizione Tematica Globale”. Non siamo rimasti sorpresi nel venire a conoscenza che a tutt'oggi, uomini ricchi sono ancora in grado di comprarsi l'esonero dal servizio militare, e che il diritto all'obiezione di coscienza non risulta ancora rispettato in numerosi paesi. Tuttavia siamo rimasti sorpresi di apprendere che in Svizzera ogni uomo che non presta il servizio militare deve pagare il 2% delle sue entrate fino all'età di 40 anni – e in questo modo per un lungo periodo anche molte imposte indirette diventano tasse militari.
Sette  cittadini Britannici che rifiutano di pagare tasse per  scopi militari  – “the Peace Tax Seven” – sono impegnati nel tentativo di portare la loro situazione al giudizio del Tribunale Europeo per i Diritti Umani. La Conferenza garantisce loro il pieno sostegno. E grazie all'invito ricevuto da “Conscience UK”,  la 12a   Conferenza Internazionale delle Campagne per la Resistenza alla Contribuzione Fiscale alle Spese Militari e per il loro Impiego per la Pace si terrà nel Regno Unito.
Abbiamo ascoltato testimonianze da altri continenti, in particolare da nazioni in cui il conflitto armato è collegato a violazioni conclamate dei diritti umani: Nepal, Colombia, Eritrea e gli altri otto paesi Africani  in cui le guerre sono tutt'ora in corso. Siamo stati sollecitati a difendere ovunque il diritto all'obiezione di coscienza  al servizio militare, di sostenere la garanzia dell'asilo politico agli obiettori e ai disertori. La Conferenza sostiene l'inztiativa “International Law Campaign” (Aktion Völkerrecht) intrapresa dagli studenti di una  scuola secondaria di Heidelberg, e il “Manifesto contro il Servizio e il Sistema Militari” dal Gandhi Information Centre di Berlino.
A Marian Franz, Presidente dimissionaria di CPTI, è andato il ringraziamento per il lavoro svolto in maniera così sentita per molti anni. Avendo raggiunto il Coordinamento Esecutivo di CPTI il termine del suo mandato, l'Assemblea Generale ha  elettp un nuovo Coordinamento Esecutivo. Il nuovo Presidente per i prossimi quattro anni sarà l'ex tesoriere, lo Spagnolo Pedro Otaduy. La Tedesca Hannelore Morgenstern-Przygoda, è vice Presidente. Il lavoro quotidiano continuerà ad essere affidato alle mani esperte del Belga Dirk Panhuis, e nuovo tesoriere è lo Statunitense Alan Gamble. Sono entrati nel Coordinamento Esecutivo Robin Brookes (del gruppo dei  Peace Tax Seven, Regno Unito di Gran Bretagna), Ricardo Esquivia (Colombia), Angelo Gandolfi (Italy), e Carla Goffi, (Belgium).
Final Statement
of the 11th International Conference on War Tax Resistance and Peace Tax Campaigns, which took place in Woltersdorf near Berlin from 26-29 October 2006.
The topic was: War Tax - Responsibility - Peace Tax.
The participants reiterate their conviction that it is impossible to create peace through war and the use of violence. The responsibility of each of us is indivisible; war leads to the loss of humanity. Human beings are free to reject military violence. Therefore no person shall be compelled to participate in military violence, directly or indirectly. The participants hope that with every conscientious objection to serve with a weapon or to pay the military share of taxes, the total military potential for violence will decrease, and that with every euro spent on peaceful projects the military budget will shrink and more justice and peace will become possible.
The Conference deplores in the strongest possible terms the desecration of graves in Afghanistan by German soldiers. This is yet another demonstration of the danger to soldiers of becoming cruel and insensitive. The Conference demands an end to military action in Afghanistan and the deployment of civilian peace-keepers who have been trained for such purposes for a number of years.
“Conscience and Peace Tax International” (CPTI) introduced the study “Military Recruitment and Conscientious Objection: A Thematic Global Survey”. We were not surprised to learn that to this day, rich men can still buy themselves out of military service, and that the right of conscientious objection is still not honoured in several countries. We were, however, surprised to learn that e.g. in Switzerland any man who does not perform his military service has to pay 2% of his income till the age of 40 – so alongside many indirect taxes there are also direct military taxes.
Seven British citizens who refuse to pay taxes for military purposes – “the Peace Tax Seven” – are in the process of bringing their cases to the European Court of Human Rights. The Conference assures them of their full support. And so at the invitation of “Conscience UK”, the 12th International Conference on War Tax Resistance and Peace Tax Campaigns 2008 will take place in the United Kingdom.
We heard from other continents, particularly from countries where armed conflict is linked with severe human rights violations, Nepal, Colombia, Eritrea and the eight other African countries where wars are currently going on. We were urged to defend everywhere the right to conscientious objection to military service, to support the granting of political asylum to objectors and deserters. The Conference supports the initiative “International Law Campaign” (Aktion Völkerrecht) started by students from a secondary school in Heidelberg, as well as the “Manifesto against Military Service and the Military System” from the Gandhi Information Centre in Berlin.
Marian Franz, departing Chair of CPTI, was given heartfelt thanks for her many years of work. The Board of CPTI having reached the end of its period of service, the General Assembly elected a new Board for CPTI. The new Chair for the next four years will be the former treasurer, Pedro Otaduy from Spain. Hannelore Morgenstern-Przygoda, Germany, is Deputy Chair. The day-to-day work will continue to be entrusted to the experienced hands of Dirk Panhuis from Belgium, and the new treasurer is Alan Gamble from the USA. They are joined on the Board by Robin Brookes(one of the Peace Tax Seven, UK), Ricardo Esquivia (Colombia), Angelo Gandolfi (Italy), and Carla Goffi, (Belgium).

Sabato, 24 Marzo, 2007 - 11:32

BIBLIOTECHE APERTE ALLA CITTADINANZA

COMUNICATO
STAMPA
PER AVERE
BIBLIOTECHE APERTE ALLA CITTADINANZA
Presentato
nelle zone dai consiglieri della Lista Fo Odg sulle biblioteche rionali
E’ stato presentato in tutte i Consigli di Zona un Ordine del Giorno che chiede una piena fruibilità del servizio bibliotecario rionale. L’Ordine del Giorno proposto dalla Lista Fo in collaborazione con “Sinistrarossoverde” prevede:
  • di aumentare l’organico comunale destinato alle biblioteche lungo tutto l’orario di apertura, sostituendo le figure di custodia operanti nelle ore serali in quanto non adeguatamente professionalizzate per le mansioni applicate;
  • di uniformare il servizio bibliotecario rionale con quello della biblioteca
    Sormani invertendo un trend negativo che ha visto quest’ultima
    trasformarsi in una biblioteca di conservazione sempre meno aperta al
    pubblico;
  • di applicare progressivamente e uniformemente in tutta la rete bibliotecaria
    cittadina l’orario di apertura continuativo protratto fino alle ore tardo
    serali, nonché una effettiva offerta culturale diversificata, dalle
    postazioni audio-video collegate ad internet alle manifestazioni culturali
    organizzate in sede;
  • di rilanciare le molteplici funzioni della struttura bibliotecaria attraverso
    un’attività di riconsiderazione in senso qualitativo delle offerte di
    impiego del tempo libero per i cittadini residenti nelle rispettive zone,
    realizzabile attraverso una politica culturale di ampio respiro sia nel
    metodo che nel merito;
Milano, 16 marzo 2007
Per informazioni contattare Alessandro Rizzo 3939573094
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