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Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
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Sabato, 24 Marzo, 2007 - 19:06

SETTE COMUNI PER L’ACQUA COMUNE

SETTE COMUNI PER L’ACQUA COMUNE

Il 14 marzo 2007 a Cologno Monzese: segnatevela, perchè è diventata una data importantissima per la battaglia dell’Acqua bene comune.
E’ la data e i luogo della sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra sette comuni del Nord della provincia di Milano con cui queste amministrazioni comunali aderiscono alla campagna, con proprie delibere di Giunta comunale, sul modello di quella di Locorotondo, ma si impegnano per una azione coordinata e concertata.
Sono i comuni di Cologno Monzese, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni, Bresso, Cormano, Cusano Milanino e Paderno Dugnano: sette comuni, un’area omogenea ma molto estesa e con una popolazione di oltre 400.000 abitanti.
Sette comuni capitanati da Cologno Monzese - va riconosciuto - che sul tema acqua si è molto impegnata con azioni di educazione ambientale nella città, portando alla consapevolezza prima e alla realtà condivisa poi dell’utilizzo di acqua potabile nelle mense scolastiche.
E persino in Giunta e in Consiglio Comunale si beve acqua potabile!

Il Protocollo è semplice ma efficace: vale la pena di riportarlo tutto:

ACQUA BENE COMUNE PROTOCOLLO D’INTESA TRA I SETTE COMUNI DEL NORD DI MILANO
Considerato che il riconoscimento e la difesa dell’acqua come bene comune ha acquisito in questi anni una rilevanza e una capillare diffusione territoriale senza precedenti, tale da creare una forte consapevolezza sociale facendo divenire la battaglia per l’acqua il paradigma di un altro modello di società;
Considerato altresì che le suddette Amministrazioni pubbliche riconoscono:
- l’acqua come bene pubblico sia nella proprietà che nella gestione escludendo il servizio idrico dalle liberalizzazioni;
- l’importanza di condividere progetti ed esperienze atte alla comunicazione e alla diffusione della conoscenza per la salvaguardia dell’acqua;
in considerazione di quanto sopra descritto
si stipula il presente Protocollo d’Intesa tra i sette Comuni del Nord di Milano (Cologno Monzese, Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Bresso, Cusano Milanino, Cormano, Paderno Dugnano), con il quale i Comuni stessi s’impegnano a far deliberare alla propria Giunta Comunale l’adesione alla campagna Nazionale di raccolta firme per la proposta di Legge d’iniziativa popolare "Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico" e a conseguirne le seguenti finalità:
- riconoscere i principi con cui deve essere utilizzato, gestito e governato il patrimonio idrico nazionale (art.1);
- favorire la definizione di un governo pubblico e partecipativo del ciclo integrato dell’acqua, in grado di garantirne un uso sostenibile e solidale (art.2);
secondo le linee di azione proposte.
Cologno Monzese, il 14/03/2007
per il Sindaco di Cologno Monzese (Assessore Giovanni Cocciro)
per il Sindaco di Sesto San Giovanni (Assessore Fabio Fimiani)
per il Sindaco di Cinisello Balsamo (Assessora Rosa Riboldi)
per il Sindaco di Bresso (Assessore Giuseppe De Ponti)
per il Sindaco di Cormano (Assessore Dario Caratti)
il Sindaco di Cusano Milanino (Lino Volpato)
per il Sindaco di Paderno Dugnano (Giorgio Grassi)
Complimenti ai sette comuni, in particolare a Cologno Monzese. E complimenti pure a Acea Onlus (Associazione per i Consumi Etici e Alternativi), a Itineraria e al DES Martesana Solidale: con le loro azioni costanti sulla tutela dei consumi etici, sulla diffusione di un messaggio culturale e sociale, sulla necessità di sviluppare un modello di economia solidale hanno contribuito e collaborato a questa vera e propria grande novità di iniziativa civile, sociale, politica, pubblica: sviluppare insieme la tutela dei beni comuni.
Sette comuni per l’acqua comune: bello slogan, ma... facciamo che diventino otto, nove, dieci... e poi venti, trenta, cinquanta....!
Michele Papagna
Accesso coop.sociale
A.c.c.e.s.so. agenziastampa di comunicazione per i consumi etici sociali e solidali cooperativa sociale a r.l.
Sede Legale via Angera 3 - Milano
Sede Operativa via Copernico 55 20125 Milano, Italy
tel.+39-0236538806 fax+39- 0236538808
P.I. 03358550964 c/c 1472 B P M Cab 01661, Abi 5584, Iscrizione CCIA Milano R.I.n.03358550964
Registro Prefettizio coop.prod. e lavoro 3607, Registro coop.sociali 711, Busc 18169
Albo Reg.Lombardia Coop.Sociali sez.B Foglio 254 n.prog.508
Sabato, 24 Marzo, 2007 - 18:57

Naufragarmedolce

Naufragarmedolce

il 10 e l’11 marzo 2007 siamo in SICILIA!!!
spargete la voce o veniteci a trovare
Compagnia Il Naufragarmedolce
PESCI FUOR D’ACQUA?
di e con Chiara Casarico e Tiziana Scrocca
Teatro Butera Branciforte
10 MARZO ORE 21 - 11 MARZO ORE 17,30
Vicolo Teatro II - Bagheria (Palermo)
tel. 346 361 43 04 info@controscena.com
NOTE SUL TESTO
lo spettacolo nasce da un progetto di ricerca sulla commistione dei linguaggi: il clown, la drammaturgia classica, i modelli contemporanei e dall’esigenza di recuperare un rapporto col pubblico attraverso la semplicità, la sincerità e la leggerezza, fondendo forme immediate con contenuti complessi.
La scrittura procede su un doppio binario, il testo viene costantemente arricchito e tradito integrando le potenzialità del recitare a soggetto con un testo chiuso.
LA STORIA
“Non c’è niente di più stupido,
che un uomo possa fare,
che ammalarsi di malinconia…”
E’ la storia di un incontro: Grattacapo l’intellettuale disincantato e fallito e Vallelappesca il contastorie. L’iniziale diffidenza si trasforma in amicizia. Nasce nei due una volontà per rimettersi in movimento, di fare qualcosa per il mondo che sembra andare a rotoli. La prima azione concreta è quella di scrivere un giornale di strada che metta in evidenza i paradossi del nostro vivere quotidiano… Si discute di diritti e bisogni… e si individua nell’acqua il problema centrale della nostra epoca. Da qui la decisione di ripulire il fiume su cui vivono e lo scoramento per l’impossibilità dell’impresa. Ma la speranza è l’ultima a morire e lo spettacolo si chiude con la proposizione di tornare nel mondo di lassù a cercare “altri pesci fuor d’acqua come noi… che si mettono insieme, che amano insieme, che lottano insieme… e insieme cominciano a respirare!”
NOTE SULLO SPETTACOLO
Lo spettacolo si adatta a spazi diversi sfruttando la natura architettonica del luogo. Unici elementi scenici: una panchina, giornali, un carrello della spesa, pneumatici usati, bottiglie di plastica. I protagonisti si trovano ad agire in una terra di nessuno, lontani dal mondo, la dove i rifiuti del mondo si accumulano.
Grattacapo e Vattelappesca, due mondi che si incontrano ai margini: il genio incompreso e il pazzo, l’intellettuale e il contastorie, il disincantato e l’ingenuo. Molto di più, cuore e cervello che si abbracciano. Due pesci fuor d’acqua, in ogni caso. La vita ai margini, tuttavia, non è per i “pesci fuor d’acqua” un disinteressarsi del mondo, anzi. La lontananza diventa una specie di lente di ingrandimento sotto cui mettere l’uomo e il proprio mondo.
Questo è lo spettacolo dei sogni, delle utopie, dell’amicizia. Infatti, proprio dall’incontro tra due uomini delusi che hanno deciso di “mollare”, nasce la trasformazione della “delusione della vita” nella forza rinnovata e nella spinta vitale che li porterà a lottare insieme, come Don Chisciotte e Sancho, per un mondo migliore.
Come Don Chisciotte e Sancho sono due anti-eroi che vogliono “salvare il mondo”: la cavalleria è una coscienza dei diritti fondamentali e il bisogno di giustizia, i mulini a vento sono i paradossi del nostro tempo, Dulcinea è l’acqua del fiume… Il fiume è il luogo simbolico di rigenerazione da cui i personaggi partiranno alla ricerca di altri “Don Chisciotte”.
Un Clown Bianco e un Augusto senza naso rosso che, attraversando registri comici, poetici e drammatici, esprimono la necessità di “lottare” insieme e di “riconoscersi”.
Creato con il contributo dell’Assessorato alle Politiche per le Periferie del Comune di Roma, ha debuttato il 15 dicembre alla Festa dell’AltraEconomia 2002.
Nel 2003 è stato ripreso in occasione della settimana mondiale dell’acqua al Teatro dell’Orologio (Sala Orfeo) per due settimane.
Vincitore Premio alla Drammaturgia “Gaetano Salvemini” (Primo premio) indetto dall’ETI al Teatro Flaiano di Roma (edizione 2003)
Vincitore Premio Teatrale “Ombra” (Primo premio) indetto da Interre Agenzia Letteraria e l’Assenzio giornale Letterario (edizione 2004)
Premio della Stampa Romana al Teatro Tordinona nella rassegna “Sarò breve fino ad eliminarti” (edizione 2004)

Sabato, 24 Marzo, 2007 - 18:43

Scemo di guerra

Scemo di guerra

www.beppegrillo.it

Voglio spezzare una lancia, dire una cosa positiva sugli italiani: non amano la guerra. Preferiscono da secoli evitarla o farla fare agli altri. E, giustamente, non se ne vergognano. I politici questo non l’hanno capito, non vogliono capirlo. Uno c’è rimasto nel 1945 e l’ultimo ha fatto cadere il governo. Il sogno del soldato italiano in guerra è sempre quello: l’avventura con una donna. Il Ratto delle Sabine è storia patria. Faccetta Nera è la canzone che ha accompagnato la conquista delle etiopi e poi dell’Etiopia. L’italiano tiene famiglia. Durante la ritirata di Russia cantavamo “Mamma... solo per te la mia canzone vola” e i tedeschi non capivano se li prendevamo per il c..o oppure no. Le guerre di indipendenza le ha vinte l’esercito francese. La prima guerra mondiale è stata un massacro di disertori con fucilazioni di massa. La seconda guerra l’abbiamo persa, poi vinta, poi pareggiata. Ancora adessso non sappiamo come è andata a finire.
Siamo arrivati ad oggi con le missioni di pace a casa degli altri. Con le multinazionali di guerra a casa degli altri. Gli occupati ci rapiscono volentieri. Sanno che siamo lì contro voglia, che siamo simpatici e che il governo qualche milione di euro lo tira sempre fuori.
I tecnici dell’Eni rapiti in Nigeria sono stati un grande spot per i terroristi. Se li trattenevano ancora qualche giorno li arruolavano nella lotta armata contro le multinazionali. L’occupazione americana la viviamo con indifferenza. Se c’è una guerra ci penseranno loro. Ma le guerre sono SEMPRE loro e MAI nostre, prima o poi ne pagheremo le conseguenze.
L’Italia ha vinto l’Oscar con “Mediterraneo”, un film dove l’integrazione tra soldati italiani e la popolazione greca occupata era totale, carnale, famigliare. Il nostro ideale di occupazione. Mastrogiacomo è rientrato in Italia. Ha detto che non tornerà più a Kabul. Il suo dovere lo ha fatto: ha portato una ventata di pace. Al tavolo delle trattative ci saranno anche i talebani. I terroristi sono stati rilasciati, ma forse sono patrioti. Di sicuro sono a casa loro e noi a casa degli altri.
W l’Italia, l’Italia che non ha paura...

Sabato, 24 Marzo, 2007 - 18:41

Lo smog? E' arte!

Lo smog? E' arte!

http://www.ecodallecitta.it

A Corsico le opere create da Katerina Gutierrez con... l'aria inquinata di Santiago - da Affari Italiani del 15.03.2007

Sorprende e incuriosisce. La giovane ventinovenne artista cilena Katerina Gutierrez propone originali opere create con lo smog e in particolare con l’aria inquinata di Santiago del Cile, che verranno esposte nella mostra “Poligrafia” presso l’Associazione Gheroartè di Corsico, nell'hinterland milanese, con il contributo del Consolato del Cile di Milano dal 16 al 30 marzo.

“Un giorno – racconta l’artista che attualmente sta lavorando a un progetto con 12 artisti per la costruzione di una galleria mobile - ho assistito ad un fenomeno; guardando la televisione notai qualcuno che puliva lo schermo dell’apparecchio con un straccio. Quando vidi lo sporco lasciato dall’operazione, mi accorsi che lo smog e la polvere erano in grado di formare uno spessore scuro e grigio e che queste particelle sono ovunque intorno a noi. Incuriosita dalla materia in questione, tanto criticata, quanto inutilizzata, iniziai ad elaborare un sistema di lavoro per utilizzarla, in maniera da poterla trasformare in 'altra cosa' decidere di decontestualizzarla ed elevarla a un contesto pittorico, come materia di lavoro.”

Paragonata al processo d’impressione della serigrafia o della fotografia analogica, questa tecnica è una specie di “Eoliografia”, perché è un’immagine grafica prodotta dall’estrazione di aria inquinata per mezzo di un ventilatore.
Si tratta, infatti, di opere derivanti da un processo manuale e meccanico che consiste nella formazione delle immagini per mezzo di un sistema di estrazione d’aria. La tela su cui rimane impressa l’immagine filtra lo smog attratto dal ventilatore. Tra ventilatore e tela e’ posta una matrice perforata che ogni volta può essere diversa e fabbricata con differenti materiali. L’aria passa attraverso le perforazioni della matrice, in modo che le particelle inquinanti si fermano aggrappate alla tela, impregnando questa di smog.

Le immagini prodotte sono uniche e irripetibili, poiché le matrici, lo smog che contiene l’aria, la tela sulla quale si impregna l’immagine, il clima in cui e’ situata l’installazione, il mese dell’anno nel quale è stato svolto il lavoro, sono fattori che provocano infinite variabili.
La mostra presenta sei tele di diverse dimensioni e per la prima volta verrà creato un polittico con una cinquantina di lavori di piccolo formato, ognuno di differente materiale, con supporti trattati con distinti tempi di esposizione all’aria inquinata. Le tele una volta assemblate formeranno un’unica grande immagine. Ma non è tutto. L’artista realizzerà un’opera servendosi dell’aria milanese, rivelando così, al pubblico il processo artistico del suo lavoro.

Silvana Santoro

Sabato, 24 Marzo, 2007 - 18:40

IN LIBRERIA: Ambiente urbano.

IN LIBRERIA: Ambiente urbano. Introduzione all'ecologia urbana

www.ecodallecitta.it
Manuale per lo studio e il governo della città. Di Giuseppe Gisotti
Questo volume vuole mettere in evidenza come la pianificazione urbanistica e ambientale, sia per le città in declino che per quelle in rapida espansione, richieda con urgenza un significativo contributo delle scienze ambientali: ciò sia per assicurare una migliore qualità della vita che per contrastare la minaccia di eventi catastrofici, quali inondazioni, frane, terremoti, tsunami, epidemie, blackout, crolli di edifici per deficienze strutturali, incendi, ecc.

Il volume inizia con un breve esame di come le città siano state e vengano studiate, e tratta poi dello stretto legame fra le funzioni socio-economiche delle città e il loro ambiente bio-fisico. I flussi di energia e di materia, il cosiddetto metabolismo urbano, vengono considerati prima di passare alle analisi della geologia e della biogeografia delle città.

Il volume si pone come obiettivo l'approccio ecologico alla città, poiché affronta il sistema urbano sotto l'ottica dei suoi cicli bio-geo-chimici, con l'intento di mostrare non solo la struttura e le funzioni di un ecosistema sui generis quale è quello urbano, ma anche i processi antropici che portano all'inquinamento, alle malattie, ai danni patiti dal sistema urbano, e i modi per ridurre, attraverso una politica degli spazi verdi, della tutela degli habitat, del risparmio energetico, della accorta gestione della mobilità urbana, il pesante impatto sui cittadini del loro stesso stile di vita.

Il tentativo di applicare le leggi dell'ecologia al complesso sistema urbano deve essere un modo per cercare di migliorarlo: un "approccio integrato tra gli aspetti socio-economici e quelli ambientali" deve trasformarsi in "azioni di governo", non solo in "azioni speculative".

Il libro vuole essere una introduzione all'ecologia urbana, perché,
fra la città e un ecosistema naturale, vi sono analogie ma anche forti differenze: ad esempio un ecosistema naturale è equilibrato, per cui si riesce a comprenderne struttura e funzionamento; per la città questo tipo di approccio non funziona o funziona male; e ancora: mentre in un ecosistema naturale esiste un limite alla crescita, sembra che la crescita delle città mondiali sia illimitata.

Sabato, 24 Marzo, 2007 - 12:12

a distanza di 4 anni .....

Il  17 marzo 2007, a distanza di 4 anni dall’invasione dell’Iraq, da parte dell’esercito degli Stati Uniti, si contano:    

Era questa la “guerra umanitaria e di liberazione dell’Iraq” tanto voluta e finanziata Bush, Blair e Berlusconi?
E’ così che hanno fermato il presunto terrorismo islamico, annientato Al-Qaeda e arrestato l’amico di famiglia, Osama bin Laden?
E’ così che hanno trovato le pericolosissime, quanto inesistenti “armi di distruzioni di massa”?
Saddam Hussein è stato impiccato, le armi non sono mai state trovate, Bin Laden è libero, la missione in Iraq è di fatto “fallita”, ma il presidente Bush, quale portavoce della lobby dell’industria bellica e petrolifera americana, è pronto:
  • a scatenare l’attacco all’Iran
  • a mantenere altissima la pressione e tensione in tutto il Medio Oriente (Israele, Palestina, Libano, Siria)
  • a mantenere attivi tutti i “cantieri di guerra”, lungo le rotte del petrolio: dall’Afghanistan al Sudan.
  • a lanciare la corsa al riarmo nucleare mai visto nella storia: dalla base di dal Molin in Italia, alle nuove basi e sistemi di controllo in Repubblica Ceca, Polonia e Gran Bretagna.

L’Europa, diventerà la linea avanzata del Sistema Nazionale di Difesa degli USA ma anche la linea più avanzata del sistema di controllo e di attacco al Medio Oriente e all’Asia.
Un ruolo subalterno di semplice portaerei e missili nucleari NATO-USA.
Le 30.000 testate nucleari, pronte a far saltare il pianeta 25 volte, non solo non verranno smantellate ma verranno “ripotenziate” con armi più leggere, più piccole.
“Valigette” più maneggevoli e portatili, 30 volte più potenti della bomba di Hiroshima, sufficienti a spazzar via una metropoli di 2 milioni di abitanti.
Ma il vero futuro sarà il controllo armato dello spazio e sarà questa la nuova frontiera su cui si stanno investendo milioni di dollari: chi controllerà lo spazio potrà “sparare per primo ed annientare il nemico”, tirandogli direttamente in testa la bomba sospesa nei cieli.
Ora, di fronte alla chiara, lucida e folle “strategia della guerra” imposta da interessi particolari, quali sono gli accordi internazionali che ci costringono ad aderire a campagne nefaste come quella in Iraq e come quella attuale in Afghanistan?
Quale accordo può essere siglato in netto contrasto con il Trattato di Non Proliferazione Nucleare, in netto contrasto con le sentenze del Tribunale dell’Aia; e in netto contrasto con qualsiasi logica e buon senso?
Se il Generale è pazzo il soldato può, deve disobbedire!!
E’ questa una delle maggiori virtù dell’essere Umani.
Da molte parti nel mondo, da oltre 60 città e capitali, in questo momento, milioni di persone di buon senso stanno dicendo:
  • la guerra è un disastro
  • le truppe di occupazione devono ritirarsi
  • gli arsenali, in particolare quelli nucleari, devono essere smantellati,
  • la NATO è un organismo di offesa che sta esponendo le nazioni aderenti a qualsiasi tipo di rappresaglia.
E’ giunto il momento di fare il “vuoto” ai governi, ai gruppi industriali, ai gruppi d’informazione che propugnano la guerra e la violenza come la soluzione dei difficili problemi di natura politica, sociale, economica, religiosa.
E’ giunto il momento di considerare la guerra, come le altre forme di violenza, “atti di offesa all’umanità” e di dichiarare che non ci sarà pace senza giustizia sociale ed economica.
E’ giunto il momento di denunciare i seminatori di odio che inneggiano alla “guerra di civiltà” e allo “scontro tra le culture”
E’ giunto il momento, come in Bolivia, di dichiarare la guerra “anticostituzionale”, ma soprattutto é giunto il momento di applicare tali dichiarazioni nella pratica politica e nell’azione diplomatica, a cominciare dall’Italia (art. 11 della Costituzione -1947).
E’ giunto il momento di costruire ponti di comunicazione diretta tra i popoli, imparando dal dialogo, quello reale, i codici e i linguaggi della diversità. Bush, Blair, Berlusconi la Storia non vi assolverà, l’umanità non vi perdonerà le ferite inflitte ai corpi e i maltrattamenti imposti allo spirito.
Ma impietosa la Storia non assolverà i Prodi, i D’Alema e tutti coloro che in forma più subdola e nascondendosi dietro ridicole bugie proseguono un’opera nefasta e senza via d’uscita.
A costoro non basterà più il semplice richiamo della “paura” per riavere quella fiducia che hanno perso, e non solo da due parlamentari, ma da oltre la metà di quel popolo di pace che li aveva sostenuti!


Chi semina vento raccoglierà tempesta.
Chi semina bombe raccoglierà morti e distruzione.
Noi stiamo seminando pace e non violenza raccoglieremo uomini migliori.
E’ l’inizio, siamo milioni…c’è speranza!

Presidente della Regionale Umanista Europea Portavoce del Forum Umanista Europeo www.giorgioschultze.eu

Sabato, 24 Marzo, 2007 - 11:52

IL VIAGRA? LA PASTICCA DEI GIOVANI

IL VIAGRA? LA PASTICCA DEI GIOVANI(22/03/2007)  Sesso a tutti i coti, maschi instancabili e ragazzine vogliose. La Viagra-generation.

www.gay.tv
In Italia vengono consumate ogni anno sei milioni di pillole di Viagra. Il fenomeno è chiamato dai sessuologi Viagra-generation e la sorpresa è che i consumatori sono in gran parte giovani. L’ansia da prestazione, il sesso a tutti i costi, maschi instancabili e ragazzine vogliose. Ed ecco il rimedio: una semplice pasticca azzurra magari presa in discoteca tra un drink e una sigaretta.  Si chiama 'Sexstasy', costa poco più di 30 euro ed è un composto di exstasy e Viagra. Promette un eros chimico al di fuori del normale e una prestazione da favola.

Ma forse a volte è meglio fare cilecca. Perché la sindrome d'impotenza fra i giovani è spesso non di natura fisica ma psicologica e il Viagra è sintomatico, non terapeutico. "Arrivarci troppo presto, usarlo come psicofarmaco dell'amplesso - spiega lo psicoterapeuta Giuseppe Rescaldina - può modificare per sempre la concezione della propria sessualità, arrivando a confondere dei normali alti e bassi del desiderio con l'impotenza vera e propria". Forse a volte è meglio guardare un film...

Sabato, 24 Marzo, 2007 - 11:48

I FETI GAY NON HANNO IL DIRITTO DI NASCERE

I FETI GAY NON HANNO IL DIRITTO DI NASCERE
(22/03/2007)  E` polemica in America dopo le dichiarazioni di Albert Mohler che spera si riesca a modificare l’orientamento sessuale dei geni.
www.gay.tv

Un responsabile della chiesa battista del sud degli Stati Uniti, Albert Mohler Jr., si augura che il gene gay – se esiste – venga modificato dagli scienziati già nel feto. Ed è subito polemica.

"Se ci saranno prove biologiche della sua esistenza (del gene gay) e se si svilupperà un test prenatale e un trattamento che potrebbe invertire l'orientamento sessuale, saremo favorevoli senza esitazione all'uso di qualsiasi mezzo atto ad evitare le tentazioni sessuali e gli effetti del peccato". Questo ha scritto in un articolo dal titolo “Il vostro bambino è gay? E se poteste fare qualcosa?” Albert Mohler Jr. che il ‘Time’ descrive come uno degli intellettuali più influenti del movimento evangelico.
Il religioso ha anche precisato che tutti i bambini “hanno il diritto alla vita”, sì ma tutti quelli che sono fatti “ad immagine di dio”. Per le associazioni americane del Forum sull’Uguaglianza queste parole evocano le pratiche naziste e quelle praticate dal regime teocratico dei talebani.

Sabato, 24 Marzo, 2007 - 11:44

GB: APPROVATA LEGGE ANTIDISCRIMINAZIONE

GB: APPROVATA LEGGE ANTIDISCRIMINAZIONE(23/03/2007)  Soddisfatto Tony Blair che si è anche detto fiero della legge sulle unioni civili.
LONDRA - La Camera dei Lord ha dato il sì definitivo alla legge che vieta ogni forma di discriminazione verso gli omosessuali nell'accesso a servizi pubblici finanziati dallo stato, decisione che era stata fortemente avversata dalla Chiesa cattolica e dal ministro Ruth Kelly. Ha sorpreso infatti la soddisfazione del ministro che ha definito l'Equality Act "un grande passo in avanti per assicurare dignità rispetto e giustizia a tutti".
Il premier Tony Blair, alla cena organizzata da Stonewall per festeggiare l'entrata in vigore della nuova legge, ha anche detto di essere fiero della legge sulle unioni civili condivisa dall'opposizione conservatrice. Il primo ministro inglese ha ricordato che la sua legge ha positivamente influenzato il dibattito in Spagna e in Italia. Solo che in Spagna le coppie omosessuali hanno ottenuto il matrimonio mentre in Italia non solo la legge sui (ridicoli) Dico è già morta, ma i Ds e la Margherita meditano seriamente di partecipare alla manifestazione sulla famiglia vaticana del 12 maggio.
Blair ha scherzato con le persone presenti, attori e esponenti della comunità gay, e ha ricordato come già nel ‘94 avesse presentato una legge che parificava l'età del consenso.
Giorgio Lazzarini
redazione@gay.tv

www.gay.tv

Sabato, 24 Marzo, 2007 - 11:40

Come si fa obiezione fiscale alla guerra

Carissimi, circa l'annuncio che propone di non pagare la parte fiscale inerente alle spese per i preparativi delle guerre che sono gli eserciti, sapete che in Belgio esiste un'associazione composta da vari movimenti per la pace che propone da decenni e senza successo [ma perseverare conviene] una legge che dispone "l'imposta sull'obiezione di coscenza fiscale".Se la legge esistesse come la proponiamo, la
percentuale delle imposte che andrebbe all'esercito [circa il 10 per cento secondo il reddito individuale] andrebbe invece versato ad un istituto per la pace. Attualmente la legge é stata ancora una volta in questa legislatura, deposta alla camera, ma temiamo, come al solito, che non sarà neppure discussa nelle commissioni che preparano i dibattiti pubblici. Siamo anche membri di un'associazione internazionale che si chiama "International peace tax campaign" che ha perfino ottenuto lo statuto di Ong consultativa presso le Nazioni unite, ma che nonostante cio', non é mai riuscita ad uscire dalla sfera dei pochi convinti affinché queste leggi siano votante un po' dappertutto, specie nei paesi ove il servizio militare é stato soppresso e dunque nessuno puo' più dichiararsi obiettore di coscienza. Se qualcuno vuol saperne di pù puo' prendere contatto con noi visto che la sede dell'associazione internationale si trova a Lovanio
[Belgio: mcp.belgium@swing.be].

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