Come Vivere nella metropoli " Dolore Innocente"
Relatori
Dott. Vito Mancuso (teologo);
Ing. Vittorio Carnemolla (progettista);
Arch. Mitzi Bollani (Vice Presidente Expert Group on Accessibilità – Commissione Europea);
Arch. Isabella T. Steffan (esperta in ergonomia e Design for All);
Don Massimiliano Sabbadini (Federazione Oratori Milanese);
Dott.ssa Laura Borghetto (Assoc. Labilita);
Dott. Gaetano Santonocito (AIAS – Monza);
Sede
DISSENSO TOTALE
Roma, 25 maggio 2007
del Partito Umanista
wimax: una rivoluzione tecnologica possibile
Presto presenterò, dopo la mozione recepita all'unanimità dal Consiglio sull'adozione nell'amministrazione circoscrizionale dell'open source, ossia della disponibilità di sistemi di programmazione liberi, gratuiti e non soggetti a rinnovo di costose licenze, una proposta che riguarderà l'attivazione dell'emendamento Corritore alla relazione previsionale di Bilancio sull'attuazione di un'estensione della connessione in rete a banda larga e senza fili, tecnicamente detta wi-fi, oppure wireless. E' ora di promuovere l'accesso diffuso e universale, senza preclusioni di sorta, nè economiche, nè logistiche, spesso determinate dalle società che dispongono l'accesso alla rete, più interessate a promuovere connessioni e sistemi di connessione in zone altamente abitate e alto residenziali o zone dove maggiore è la concentrazione di uffici imprenditoriali e societari, abbandonando le periferie, dove maggiore è il numero di giovani residenti. Wireless permetterebbe l'accesso alla rete gratuitamente, facilitato e a tempo ridotto per persone che passeggiano nei parchi, oppure per studentesse e studenti che studiano in biblioteca, oppure per cittadine e cittadini che attendono i tram alle fermate dell'ATM, oppure per passeggeri presenti sui lunghissimi jumbo che sferzano per le strade della città, oppure per docenti e insegnanti nelle scuole, per ragazze e ragazzi presenti negli istituti scolastici di vario ordine e grado. E' giunta l'ora di una rivoluzione culturale che possa permettere a tutte e a tutti un accesso a canali che possano diffondere informazione e comuncazione nella insaziabile ricerca di nuovi saperi circolanti e liberi. La tecnologia odierna offre, però, strumenti maggiori per coperture di tale possibilità di accesso gratuito e senza fili in un raggio maggiore chilometrico, si parla di 60/70 km, tramite l'installazione di un'antennina, "hotspot", di dimensione molto ridotta ma di forte potenza: si parla di WiMax, e il governo ha predisposto la promozione e la diffusione di questo strumento, sia con agevolazioni economiche, sia con campagne di informazione e predisposizioni infrastrutturali. Basta approvare un piano che dia la concessione a una società, con le procedure trasparenti e di convenzione adottati con bandi promossi dal Comune, per la promozione territoriale di questo metodo di accesso, installando le strutture giuste e apposite.
E' ora di partire su questo fronte e di rendere la tecnologia canale per diffondere i saperi e il diritto di comunicazione e di informazione della popolazione residente.
Alessandro Rizzo
WiMAX Italia.it (http://www.wimax-italia.it)
è un sito di informazione tecnologica nato in prospettiva dell'avvento di questo nuovo e potente mezzo di comunicazione. Il futuro della diffusione della banda larga e di conseguenza l'azzeramento del Digital Divide, è il WiMAX (Worldwide Interoperability for Microwave Access) di sicuro il mezzo più adeguato per colmare questa immensa lacuna che opprime l'Italia del Web. I motivi che mettono il WiMAX al primo posto come mezzo per lo sviluppo sono molti in primis la versatilità che a differenza delle linee tradizionali, (Adsl a centraline, fibre ottiche e UMTS) ha pochi limiti infrastrutturali, infatti un antenna di diffusione del segnale a onde radio WiMAX ha una capacità di 60-70 Km.In Europa e nel mondo in pochissimo tempo si sono fatti passi da gigante a favore del WiMAX, qui in Italia le cose vanno a rilento e in modo del tutto disorganizzato e poco chiaro. Questo sito nasce per dare voce ai futuri utilizzatori di questo servizio, alle aziende che investiranno in esso e per informare la comunità con news ed aiuti relativi all'utilizzo del WiMAX, guida all'acquisto dei prodotti guida alla copertura nazionale, guida alle tariffe ed abbonamenti che presto verranno proposti a noi utilizzatori di questo servizio. Vi diamo quindi il benvenuto nel nostro sito.
Una rete per telefonare gratis
Una rete per telefonare gratis
L´operazione sarebbe possibile utilizzando la tecnologia già esistente in fibra ottica
Un numero ridotto di piccole antenne permetterà la copertura dell´intera città
L´idea di Marta Vincenzi, candidata sindaco dell´Unione, è semplice: utilizzare la tecnologia già esistente (il cablaggio in fibra ottica eseguito negli anni novanta e non utilizzato appieno) da rilanciare e completare con l´ausilio della tecnologia Wimax: un numero ridotto di antenne collegato alla rete già presente doterebbe Genova di un «ombrello» di copertura radio che consenta a tutti di collegarsi da qualsiasi punto del territorio, lungo il mare e sulle colline.
Ma non solo le imprese o la ricerca: tutti potranno avere la possibilità di accedere ai servizi, con un dialogo diretto tra Comune e cittadini, la diffusione di informazioni e notizie, la prenotazione di servizi, la gestione delle emergenze e della sicurezza. E senza pagare, il che non è certo sgradito ai genovesi. Un discorso che potrebbe valere anche per il telefono: almeno per chi utilizza la tecnologia Voip, a cui Wimax permette l´accesso.
In Italia gli esperimenti di città cablata sono già avviati da tempo, ma il progetto di «Genova Futura - La Città Digitale», oggetto di un convegno ieri a Palazzo Ducale si propone come quello tecnologicamente più avanzato e capace di dotare la città di una sorta di «prateria informatica» in cui tutti gli utenti, genovesi e non, possano pascolare i loro cavalli, cioè far accedere i loro strumenti informatici, mentre l´amministrazione comunale fa da regista. Con libero accesso, è chiaro, anche alle imprese di ogni dimensione, il che permetterebbe anche la copertura dei costi, oltre ad attirare lavoratori e imprese allettati dall´essere costantemente online.
Piace l´idea a Carlo Castellano, presidente del Dixet; e piace al mondo della politica, come spiega Andrea Ranieri, senatore ulivista, che chiude i lavori. perché per il progetto genovese c´è interesse da parte del governo, che entro il mese di giugno metterà a gara in concessione nazionale le frequenze Wimax, così com´è stato fatto per Umts. Tra Marta Vincenzi e Luigi Nicolais, ministro per le riforme e l´innovazione nella pubblica amministrazione - che ieri non ha potuto partecipare ai lavori, dove era atteso - infatti, ci sono già stati colloqui, e la possibilità per Genova di accedere alla gara è più che buona. «Il governo prevede di aprire opportunità a quei comuni e alle città che hanno già progetti avanzati di intervento: Genova è in prima fila. Attualmente a Roma sono cablate solo zone molto precise, come Villa Borghese, l´area di villa Ada o quella universitaria; Genova potrebbe invece essere connessa su tutto il territorio comunale, garantendo accessi liberi a tutti. Una maniera visibile a tutti i cittadini per utilizzare concretamente le nuove tecnologie» dice Ranieri.
Lettera aperta per una sinistra rinnovata
La sinistra deve guardare a questo, pena il ritorno alla barbarie, pena forme di populismo demagogico, pena la rottura del tessuto unitario sociale e civile della cultura storica del nostro Paese, dell'Europa, pena rigurgiti bestiali e forme di violenta contrapposizione.
Io penso che sia giunto il momento, è scoccata l'ora di vedere di poter ragionare insieme per una piattaforma per l'alternativa, una programmazione di un progetto altro di governo e di rivoluzione culturale civile e politica. Ma questo si può fare preparandoci anzitempo a creare le condizioni per costruire nel prossimo futuro un'epinay della sinistra milanese, come laboratorio nazionale da esportare in altri contesti. Una sinistra unitaria possibile adesso è più giusta e necessaria. Non è una forzatura, ma un'esigenza che lo stesso elettorato, l'altra Milano sana, la Milano della società civile impegnata e organizzata, la Milano dei comitati di quartiere che forumlano ipotesi di resistenza alla svendita di patrimonii indefferibili della città, la Milano del giovane precario, che attende certezze per il proprio futuro e per la propria vita, diventando soggetto autonomo e autodeterminato, la Milano delle nuove forme di partecipazione, la Milano dell'altra mobilità, dei ciclisti, la Milano dell'immigrazione, che chiede condivisione nella determinazione delle regole di vita, la Milano dell'associazionismo, dei Movimenti, quelli che si oppongono alla privatizzazione dell'acqua, quelli che si oppongono alla privatizzazione dell'energia pubblica, quelli che si oppongono alle varie città della moda, quelli che si oppongono ai grattacieli soffocanti la città e oscuranti il cielo e le stelle, la Milano delle donne che combattono per un'emancipazione ancora lontana, la Milano degli omosessuali che rivendicano giustamente una pari opportunità e un'eguaglianza nei diritti, contro ogni forma di discriminazione, contro ogni forma di illiberale spinta confessionale che presuppone scenari oscuransitici. Ma cosa fare ora? Occorre quanto mai accelerare questo processo che dia caratterizzazione unitaria e fortemente incisiva nell'equilibrio programmatico di una coalizione pronta a governare la città per una sua rinascita, etica, civica, morale, culturale, sociale, non solo economica, non solo imprenditoriale, come fino a oggi è stato fatto, disegnando una metropoli dell'esclusione, dell'affarismo, dell'individualismo, della competizione, delle diseguaglianze, della divsione sociale, della povertà generalizzata, delle sacche di ricchezza sempre più ristrette e sempre più impermeabili.
La sinistra inizi a pensare alla città e a sè stessa, alla sua rinnovazione culturale e politica. Anche tramite l'azione amministrativa. E' nato un nuovo movimento, la Sinistra Democratica, che si sta affacciando all'arcipelago della sinistra nostrana, anche a Milano. Ma esiste Sinistra Europea, esistono le forze ecologiste, esistono i movimenti, esistono i collettivi, esistono le realtà civiche, la Lista che rappresento, esiste la cittadinanza critica: sono tutte esperienze e percorsi che chiedono un'unica soggettività a cui fare riferimento per un nuovo rapporto di rappresentatività. Una reductio ad unum, che non vuole dire azzerare percorsi culturali che sono plus valori aggiuntivi se rimangono autonomi ma unitariamente sodali a costruire una proposta che si erga sui valori e sugli ideali progressisti e sociali, anche storici, ma che sappia rinnovarsi e sappia riproporsi sulla base delle trasformazioni e dei cambiamenti, sono molti, che la contemporaneità presenta.
E' ora della reductio ad unum che non deve significare omologazione, annessione: queste sono paure inesistenti oggi come oggi, quando l'allarme che scatta proviene dall'elettorato dell'altra Milano che vive, che sopravvive, nonostante spesso si sentisse e si sia sentita orfana di una casa comune di riferimento progettuale e programmatico.
Ora è il tempo di superare le paure, le vecchie ansie, le vecchie perplessità, le vecchie e ancronistiche resistenze ideologiche e conseguenze di un autoreferenzialismo fine a sè stesso.
E' il tempo dell'azione, del lavoro per una CONVENZIONE UNITARIA E PERMANENTE aperta ai MOVIMENTI, ALLE ASSOCIAZIONI, non sommatoria semplificata e semplificante, escludente ed esclusive di apparati precostituiti, per un PROGRAMMA DELL'ALTERNATIVA PER MILANO.
Un cambiamento è possibile: oggi si esca dalle segrete stanze, dai propri gruppi consiliari, dalle proprie referenze organizzative prestabilite, per CONTAMINARSI PER UN PROGETTO DI UNA MILANO POSSIBILE, ALTRA, ESPONSABILE, SOCIALMENTE SOLIDALE, DELLA GIUSTIZIA SOCIALE, DELL'EGUAGLIANZA, COSMOPOLITA, DELLE INCLUSIONI, DELLE DIVERSITA', E DELLA LAICITA', DELL'ANTIFASCISMO, DEL RISPETTO E DELLA TUTELA DELL'AMBIENTE E DELL'INNOVAZIONE TECNOLOGICA COME OPPORTUNITA' DI ACCESSO AI SAPERI, DELL'AGGREGAZIONE E DEGLI SPAZI AUTOGESTITI DALLE ASSOCIAZIONI E DALLE REALTA' CHE APPORTANO PROPOSTE CULTURALI DI DIMENSIONE UNIVERSALE E INDIPENDENTE, DELL'ARTE COME FORMA LIBERA DI ESPRESSIONE DELLA PERSONALITA' E DELLA PROPRIA IDENTITA'.
Partiamo: io sono pronto, nel mio piccolo, ma che come goccia potrà cavare la roccia, per scavare e per scalfire resistenze inutili e dannose. Lasciamo da parte rancori e affezioni autoreferenziali: partiamo insieme per un progetto di Sinistra per una Milano che vuole rinascere e che vuole ripartire a essere città a dimensione d'uomo, a dimensione di comunità, a dimensione di collettività.
Ricominciamo, iniziamo: il percorso è aperto. Perdere il filo di Arianna ci catapulterà nella più assoluta sconfitta e tragico smarrimento ideale e politico.
Vi sembra opportuno?
Alessandro Rizzo
Presidente del Gruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
MOBILITAZIONE NAZIONALE IL 9 GIUGNO A ROMA
RICHIESTA DI ADESIONE A UNA MOBILITAZIONE NAZIONALE IL 9 GIUGNO A ROMA ORE 15.00
LE ADESIONI ALL’APPELLO VANNO INVIATE A: nobush2007@tiscali.it
Il G8 di Rostock in Germania sarà appena finito. Ancora una volta i potenti si incontrano in una sede illegittima per decidere le sorti del mondo circondati dalla protesta di cittadini e popoli che in tutto il pianeta chiedono diritti, democrazia, giustizia globale e pace. Negli anni della sua Presidenza, Bush ha fatto enormi disastri che il mondo intero sta pagando a caro prezzo.
Ha fatto guerra alla pace e al diritto internazionale inventando la teoria della guerra preventiva e permanente,occupando militarmente l’Afghanistan e l’Iraq, seminando morte e distruzione fra le popolazioni civili, fomentando crisi regionali, praticando embarghi aumentando il riarmo e le spese militari. Basta con le guerre. Via gli occupanti.Ha fatto guerra alla convivenza pacifica ponendosi a capo della crociata occidentale contro il mondo islamico, facendo un regalo immenso agli integralisti di ogni risma e ponendo il mondo a rischio dello scontro di civiltà con una politica di riarmo e di militarizzazione, anche dello spazio.Disarmo e incontro di civiltà per uscire da questo disastro.
No alla base di Vicenza, alle basi Usa, alle armi nucleari, no agli F35
Ha fatto guerra alla pace in Medio Oriente con il via libera alla politica unilaterale di Israele calpestando il diritto internazionale che condanna il Muro e l’occupazione che dura da 40 anni Basta occupazione e muro; diritti e Stato indipendente per i palestinesi. Due stati per due popoli. Ha fatto guerra alla democrazia riducendo in nome della lotta al terrorismo i diritti individuali e collettivi, legittimando la detenzione illegale, i rapimenti, l’uso della tortura e continuando a usare la pena di morte Basta crimini contro l’umanità. Ha fatto guerra alla giustizia continuando a imporre al mondo il liberismo economico aumentando le disuguaglianze impoverendo miliardi di persone nei paesi del nord e del sud arricchendo le multinazionali e i poteri forti.Basta con lo strapotere economico e della finanza internazionale; rapporti paritari nord-sud Ha fatto guerra alla libertà con il suo fanatismo religioso cercando di colpire i diritti delle donne, i diversi orientamenti sessuali la ricerca scientifica e la verità della storia. Libertà di scegliere la propria vita; libertà di ricerca! Ha fatto guerra all’uguaglianza facendo di ogni migrante un pericolo per la sicurezza consolidando il muro della morte che separa Stati Uniti e Messico rifiutando di firmare la Convenzione Onu sulla diversità culturale che tutela il patrimonio e le espressioni culturali dei popoli del mondo. Tutti i diritti umani per tutti e tutte Ha fatto guerra al mondo intero rifiutandosi di firmare il protocollo di Kioto aggravando la catastrofe ambientale e il cambiamento di clima che mette a rischio il futuro di tutti Proteggiamo l’unica terra che abbiamo!
BUSH, ORA BASTA.IL MONDO NE HA ABBASTANZA Siamo con gli statunitensi che contestano ogni giorno le politiche liberiste e neo-con Siamo con tutti coloro che costruiscono una alternativa per un mondo diverso, per vivere in pace
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tel. 0775 201765
qui saranno depositati i materiali della campagna.
Alessandro Campetella
alessandro.campetella@consigl
Tel 071 2298427 (orario ufficio)
c/o Istituto Scholé Futuro
via Bligny 15, 10122 Torino
Tel. e fax 011 4366522
numero verde 800442994
http://acquapubblicatorino.sp
Comitato promotore torinese:
acquapubblicatorino@gmail.com
Tel. 0161 224103 - 335 7197378
pinella.depau@tiscali.it
Chiara Pasquato
Tel. 349 4237568
Tel. 346 6778776
Tel. 049 604929
Laura Bettini
acquabenecomune.pd@libero.it
Tel. 049 706475
Tel. 348 2921490
prevenzione sinistri in zona Piazzale Ferrara
MOZIONE URGENTE
Il disertore
Versione italiana di Ivano Fossati basata sulla traduzione di Giorgio Calabrese.
Dall'album "Lindbergh (Lettere da sopra la pioggia)" (1992)
In piena facoltà,
Egregio Presidente,
le scrivo la presente,
che spero leggerà.
La cartolina qui
mi dice terra terra
di andare a far la guerra
quest'altro lunedì.
Ma io non sono qui,
Egregio Presidente,
per ammazzar la gente
più o meno come me.
Io non ce l'ho con Lei,
sia detto per inciso,
ma sento che ho deciso
e che diserterò.
da quando sono nato
e i figli che ho allevato
han pianto insieme a me.
Ma mamma e mio papà
ormai son sotto terra
e a loro della guerra
non gliene fregherà.
Quand'ero in prigionia
qualcuno m'ha rubato
mia moglie e il mio passato,
la mia migliore età.
Domani mi alzerò
e chiuderò la porta
sulla stagione morta
e mi incamminerò.
sulle strade di Spagna,
di Francia e di Bretagna
e a tutti griderò
di non partire piú
e di non obbedire
per andare a morire
per non importa chi.
Per cui se servirà
del sangue ad ogni costo,
andate a dare il vostro,
se vi divertirà.
E dica pure ai suoi,
se vengono a cercarmi,
che possono spararmi,
io armi non ne ho.
Parole di Boris Vian
Musica di Boris Vian e Harold Berg
1954
Monsieur le président
Je vous fais une lettre
Que vous lirez peut-être
Si vous avez le temps
Je viens de recevoir
Mes papiers militaires
Pour partir à la guerre
Avant mercredi soir
Monsieur le Président
Je ne veux pas la faire
Je ne suis pas sur terre
Pour tuer des pauvres gens
C'est pas pour vous fâcher
Il faut que je vous dise
Ma décision est prise
Je m'en vais déserter
J'ai vu mourir mon père
J'ai vu partir mes frères
Et pleurer mes enfants
Ma mère a tant souffert
Qu'elle est dedans sa tombe
Et se moque des bombes
Et se moque des vers
Quand j'étais prisonnier
On m'a volé ma femme
On m'a volé mon âme
Et tout mon cher passé
Demain de bon matin
Je fermerai ma porte
Au nez des années mortes
J'irai sur les chemins
Sur les routes de France
De Bretagne en Provence
Et j'irai dire aux gens
Refusez d'obéir
Refusez de la faire
N'allez pas à la guerre
Refusez de partir
S'il faut donner son sang
Aller donner le vôtre
Vous êtes bon apôtre
Monsieur le président
Si vous me poursuivez
Prévenez vos gendarmes
Que je n'aurai pas d'armes
Et qu'ils pourront tirer
Scudo Missilistico
Dichiarazione mandata da Noam Chomsky a Jan Tamas , portavoce del Movimento Umanista contro le basi in Repubblica Ceca