Una battaglia unita contro la controriforma Gelmini
La manifestazione contro la controriforma Gelimini, scusate la cacofonia, ma è così che si deve chiamare un progetto di demolizione della scuola pubblica, della formazione, della conoscenza universale, dell'accesso ai saperi, è andata bene, molto bene, oggi a Milano, davanti al Provvidetorato degli Studi. Studentesse e studenti, genitori, docenti, insegnanti si sono trovati uniti su un unico obiettivo: dire no e opporsi a chi vuole fare della scuola la realizzazione del classismo esclusivo e non luogo di confronto, crescita comune e di responsabilizzazione civica e sociale.
Dico questo perchè il disegno di legge varato dal Governo e imposto a colpi di "votazioni di fiducia" in Parlamento sotto forma di decreto, svuotando di contenuto potestativo le Camere, vuole demolire l'istruzione primaria, considerata "fiore all'occhiello" nelle esperienze formative europee, ma vuole anche determinare tagli, e non risparmi come intendono alcuni esponenti del governo, minimizzandone la portata drammatica, al fondo per il sostegno delle politiche didattiche della scuola pubblica. Il tempo pieno sarà declassato a puro doposcuola, senza contenuto formativo, sperimentale, occasione spesso di arricchimento civico, sociale e didattico per le ragazze e i ragazzi. Il grembiule imposto, Dolce e Gabbana saranno i beneficiari di un appalto già in atto tra Ministero e ditta di moda, determina una pura manifestazione superficiale e propagandistica che non risolve la questione centrale dell'abbandono scolastico e del dilagare di situazioni di disagio psicosociale molto forti all'interno delle mura scolastiche. Infine il voto in condotta: quale ratio e quale giustificazione si può addurre a un semplice numero che dovrebbe decreater quanto tu sia disciplinato, se non si compnrende bene che cosa si intenda con il termine disciplina, spesso parola abusata e poco indagata, fortemente soggetta all'arbitrio libero interpretativo. E' considerabile "irrequieto e indisciplinato" chi esprime le proprie creatività e la propria vivacità tramite forme non omologanti al clima di normalizzazione nella crescita prima dell'infanzia? Ricordiamo la Moratti Ministra, ossia il suo invito a fare prendere alle bambine e ai bambini, erano già pronti protocolli di intesa con ditte farmaceutiche, tranquillanti e medicine che assopivano ogni manifestazione estrosa, spesso base e fondamento per una crescita completa e armoniosa, non frustrata e umiliata, magari etorodiretta, fonte di futuri disagi psicoattitudinali, della bambina e del bambino. Ma pensiamo, infine, al disastro economico, sociale e didattico formativo che potrebbe derivare dall'imposizione del maestro unico. Giustamente l'ex Ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, parlava di un ritorno alla scuola anni 50, ossia quella scuola di una società che da rurale doveva affrontare i problemi derivanti dall'estrema diffusione dell'analfabetismo presenti nel dopoguerra. Oggi la necessità consiste, in una società multietnica e multidisciplinare, garantire alla bambina e al bambino uno spettro completo e poliedrico di opzioni formative, facendo leva sulla curiosità e sulla crescita delle proprie potenzialità umane: questo ambito complesso di operatività didattica può essere affrontata solamente da un organico più strutturato e strutturale di insegnanti.
Ma che dire, infine, dei tagli agli istituti presenti nei piccoli paesi? Il dettato della Costituzione parla di accessi, anche in termini logisitici, universali al sapere e alla conoscenza, garantendo a tutte e a tutti il raggiungimento del massimo livello di istruzione. Così non sembrerebbe se si deve obbligare bambine e bambini di piccoli paesi a dover spostarsi per chilometri e chilometri nel paese vicino più consistente per popolazione residente: un disagio sociale, economico e culturale inaccettabile.
Eravamo in molte e in molti: ma soprattutto la battaglia sociale che si è palesata stamattina a Milano ha avuto come fondo comune quello della ricerca elevata di unità d'azione, senza creare conflittualità interne, come qualcuno adirebbe dal governo. Ossia non è plausibile cadere in chi vuole dividere per imporre un disegno di legge devastante e destabilizzante la scuola pubblica. I più ricchi potranno andare alle università, i più poveri, la moltitudine, dovranno accedere solamente a canali professionalizzanti precoci. Ma ricordiamo la già famigerata controriforma Moratti con la canalizzazione precoce cosa ha arrecato, se non il fatto che a 11 anni a decidere quale futuro didattico e formativo destinare al proprio figlio saranno le condizioni economiche del nucleo familiare: insomma se tu sei figlio di avvocati potrai pensare di proseguire a lungo, se sei figlio di operaio precario magari dovrai importi un ciclo più ridotto, diventando poco qualificato nell'immissione nel mondo del lavoro.
Infine non possiamo dimenticare i tagli avutisi per gli insegnanti di sostegno didattico, per i mediatori linguistici, aberrante è chi, oggi, la Gelmini, sostiene la separazione tra scuole per italiani e scuole per stranieri, i tagli che penalizzano gli insegnanti che accudiscono e facilitano l'ingresso dei disabili nelle strutture.
E' una mannaia che si abbatte sulla scuola pubblica, il decreto Gelmini: occorre manifestare trasversalmente, perchè di questo si tratta, il dissenso, l'opposizione inflessibile, la proposta di una scuola che si rifaccia i adettati costituzionali di qualità e di crescita civile universale, con una battaglia condivisa, che unisca, ripeto, come in Francia, non divida insegnanti da alunni, alunni da genitori. Stamattina questo è sembrato possibile fare.
Un caro saluto
Alessandro Rizzo
LO "STUDIO CASTIGLIONI" - Una storia lunga un secolo
LO "STUDIO CASTIGLIONI" - Una storia lunga un secolo
di Carlo Livio Castiglioni
Risulta molto difficile far partecipi altri degli eventi che banalmente ti sono accaduti attorno, a volte senza poterli comprendere nella loro immediata complessità; solo a consuntivo, dopo anni, quasi una intera vita, ti rendi conto della loro importanza, del fatto che pur nella loro semplicità quotidiana hanno però segnato un epoca. Oggi, anno 2007, mi accorgo che lo studio di mio padre non rappresenta solo un momento della sua vita, ma è un sogno che si è realizzato e si è evoluto nel tempo, in un tempo lunghissimo, oltre un secolo, con la partecipazione delle fantasie, dell’intelligenza e delle volontà di quanti nella nostra famiglia hanno contribuito non solo alla storia del design, ma anche alla vita di questa città, Milano.
"Rossopuro" Opere su Carta di Antonio Dell'Isola
La S.V. è invitata al Vernissage lunedì 20 ottobre 2008 h 18,00
Libreria Internazionale Ulrico Hoepli
Spazio Espositivo secondopiano " ROSSOPURO " Opere su Carta
di Antonio Dell'Isola
Esposizione dal 20 al 31 ottobre 2008 con orari 10,00 - 19,30
"Durante una visita nel mio studio Matteo Galbiati mi invitò a realizzare dei lavori su carta.
Mi cimentai con entusiasmo e sviluppai numerosi disegni e dipinti sia a tempera che ad acquarello,
però tutto questo sforzo e ricerca non mi appagava in pieno, non sentivo la materia.
Incominciai a studiare la carta, la sua struttura, la resa dei colori nella sua realizzazione,
studiando e sperimentando colle, antibatteri ed antimuffe e colori naturali fino a giungere ai lavori
che presento in " ROSSOPURO" Opere su Carta.
Al di là del materiale utilizzato, il tema di base a me caro resta il profilo artefatto che rappresenta
il mio autoritratto nella estrema sintesi ( io, anonimo ), che si estende e abbraccia ognuno
nell'omologazione della società odierna."
Nella speranza di incontrarla in questa occasione porgo i miei più cordiali saluti.
Antonio Dell'Isola
www.zerologico.it
TIPI Festival
Talenti, incontri, progetti, idee
Bolzano, 21-22 Novembre 2008
Talenti, incontri, progetti, ideeBolzano, 21-22 Novembre 2008
L'idea è promuovere le idee
Un festival nuovo, alla sua prima edizione, dove scambio, confronto, crescita e realizzazione sono le parole chiave. TIPI si propone di promuovere e sostenere la progettazione e la partecipazione dei giovani nel territorio dell'Alto Adige, incoraggiando i ragazzi a scommettere sulle proprie idee, a pensare al proprio futuro, anche in relazione alla propria città, a intraprendere e portare avanti un percorso professionale, che riguardi tanto le arti quanto i mestieri, perché una delle risorse del territorio dell'Alto Adige è proprio la libertà d'immaginazione dei giovani e la volontà di fare. Un festival di due giorni, preceduto da settimane di incontri e lavori preparatori, che si rivolge a tutti i giovani di età compresa fra i 16 e i 30 anni che hanno un progetto, che vogliono avviare un'attività professionale, realizzare un'ambizione artistica, incontrare qualcuno con cui condividere la propria passione o con cui scambiare le proprie idee, perché è nella condivisione che un'idea può diventare progetto.
Un laboratorio creativo per i giovani
TIPI si presenta come un vero e proprio laboratorio a supporto dei giovani, strutturato secondo due momenti principali: il primo, che comprende le settimane precedenti al festival, si articola in una serie di incontri, laboratori e attività, a Bolzano e in giro per l'Italia; il secondo, la due giorni di evento a Bolzano a fine novembre, prevede la presentazione e condivisione delle esperienze delle settimane precedenti, esperienze che possono essere ricondotte a cinque grandi sezioni: discepoli e maestri, talent scout, cacciatori di storie, reunion, archivio delle idee.
Gli incontri e le attività preliminari
Discepoli e maestri è l'opportunità di avventurarsi, tenuti per mano da maestri appartenenti a diversi settori artistici e produttivi, alla scoperta di un mondo, di una professione, di un'arte. Dalla moda al design, dalla cucina ai motori, i ragazzi vengono accolti per un giorno nell'atelier di Kean Etro, nello studio di Aldo Cibic, nella fabbrica di Ducati e nella cucina di Carlo Cracco, per osservare e sperimentare, per affiancare ed essere affiancati. Ai maestri il compito di svelare trucchi e dare suggerimenti, ai ragazzi quello di farne tesoro per le loro future professioni.
Talent scout è l'incursione nel mondo del fumetto, della fotografia, della televisione, del calcio e del cabaret. Talent scout come Igort, creatore, fra gli altri, di Linus, Robert Koch, fondatore della prestigiosa agenzia fotografica Contrasto, Maria Mussi Bollini, programmista e regista di Rai Tre, Attilio Maldera, ex calciatore di successo e Carlo Giuseppe Gabardini, autore e attore italiano, tra gli altri anche del programma televisivo Camera Cafè, si renderanno disponibili per cinque incontri al di fuori dell'ordinario. Sulla base di alcune informazioni iniziali, e anche qualche piccolo segreto del mestiere, i ragazzi saranno i veri protagonisti: avranno infatti il compito di dimostrare loro tutto il proprio talento.
Cacciatori di storie è un laboratorio di inchiesta giornalistica che porta un gruppo di ragazzi a cercare storie di vita esemplare, di traguardi raggiunti e progetti realizzati, a incontrarne i protagonisti, noti o illustri sconosciuti, e ad intervistarli, per riportare poi all'interno del festival le diverse esperienze, così che possano servire da esempio e rappresentare uno stimolo.
Reunion è l'incontro con chi, dall'Alto Adige, per un incarico importante, per inseguire un sogno, per realizzare un progetto, si è trasferito all'estero. L'obiettivo è quello di fornire ai giovani una panoramica sui possibili sbocchi lavorativi anche al di fuori della propria regione, nonché permettere la creazione di una propria rete di contatti, agganci, che possano rivelarsi utili in futuro, e mostrare loro quanto in fondo sia facile spostarsi, cambiare.
Archivio delle Idee è un luogo cui affidare il proprio progetto per provare a realizzarlo, condividendo la propria idea, mettendosi in gioco. Su www.tipifestival.it è già possibile rendere pubblica la propria idea, e quelle che risulteranno fra le più sostenibili, quelle che punteranno al coinvolgimento dell'altro, alla dimensione sociale, quelle che avranno le maggiori ricadute sul proprio territorio, verranno "adottate", portate avanti e presentate a Bolzano. Una su tutte verrà poi realizzata.
La festa finale
Il risultato dei lavori svolti, il racconto delle esperienze, degli incontri e dei laboratori verranno tutti presentati e condivisi all'interno della due giorni di evento a Bolzano, il 21 e il 22 Novembre. Il quartier generale della manifestazione, la Scuola Einaudi, si trasformerà per due giorni in un'officina creativa, diventando scenario di incontri, scambi, giochi, pensieri, sfide. Una festa lunga due giorni, per celebrare i giovani, le loro idee, i loro successi, presenti e futuri.
I promotori
TIPI è un progetto del Servizio Giovani della Ripartizione Cultura Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano, realizzato con la direzione artistica di Stefano Laffi e dell'Agenzia Codici di Milano, con il sostegno del Ministero della Gioventù e della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, in collaborazione con esterni, la Ripartizione Formazione Professionale Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano, il Liceo Pedagogico Artistico G. Pascoli, il centro giovani La Vispa Teresa, l'associazione giovanile Acras-I castori ed il circolo culturale Masetti-Ex Novo.
Ufficio Stampa TIPI Festival 02 713 613
Cristina Fasci 349 2206218 Ufficio Stampa esterni
media@esterni.org
tel/fax 02 713 613
via Paladini 8 - 20133 Milano
www.esterni.org
www.designpubblico.it
www.milanofilmfestival.it
www.tipifestival.it
STAR BENE A SCUOLA
STAR BENE A SCUOLA
Migliorare la qualità di vita per favorire l’apprendimento
Seminario
Mercoledì 15 ottobre 2008
Ore 17.00 - 19.00
Palazzo Marino - Sala Alessi
Piazza della Scala, 2 – Milano
Ore 17,00 - Saluto
MANFREDI PALMERI Presidente del Consiglio Comunale
Introduzione
MARCO CORMIO Consigliere Comunale
INES PATRIZIA QUARTIERI Consigliere Comunale
CONTRIBUTI TEMATICI a cura di GENITORI e OPERATORI SCOLASTICI
- Manutenzione edifici scolastici
- Servizio di refezione
- Medicina scolastica
Ore 19,00 - Aperitivo
Il seminario si propone di approfondire alcun temi relativi alla stato
delle scuole milanesi
dell’infanzia, primarie, secondarie di 1° grado. Partendo da un’analisi
dell’esistente verranno
raccolti contributi e proposte per migliorare la qualità di vita di
bambini, ragazzi e operatori
scolastici.
Si prevede un percorso di lavoro costituito da:
15 ottobre 08 - Incontro introduttivo
Presentazione delle tematiche e illustrazione del percorso
Tre incontri tematici di approfondimento:
novembre 08 - manutenzione edifici scolastici
dicembre 08 - refezione scolastica
gennaio 09 - medicina scolastica
febbraio 09 - Incontro conclusivo Sintesi delle riflessioni e delle
proposte.
Confronto con l'Amministrazione Comunale ed in particolare con gli
Assessori competenti.
Agli incontri sono invitati tutti coloro che vivono la realtà della scuola
milanese (insegnanti, genitori,dirigenti, operatori dei servizi,
amministratori) ai quali verrà chiesto di collaborare attivamente
all'iniziativa.
A cura di:
Marco Cormio Consigliere Comunale - Gruppo Consiliare PD
Ines Patrizia Quartieri Consigliere Comunale - Gruppo Consiliare PRC
Lettera a Eugenio Galli: quale futuro per l'Ecopass?
ho letto con attenzione la tua lettera e non posso esimermi dal condividerne spirito e contenuto. Come sempre direi. Ho esposto in Consiglio di Zona 4, ti ricorderai, un'interrogazione per chiedere delucidazioni riguardanti il futuro progetto, tante volte presentato in formula di dichiarazioni di intenti, ma spesso disattese, ancora non promosse come progetti attuativi. Non si parla di coperture economiche, di risorse e di gestione del servizio nel suo complesso. Non è una considerazione, questa, lontana dal ema da te proposto, Eugenio: siamo nelle alternative sostenibili della mobilità cittadina. Se non ci sono alternative l'utilizzo dell'automobile privata rimane per molte e per molti l'unico mezzo possibile. Senza altre opzioni, maggiore funzionamento dei mezzi pubblici, efficenza del servizio, un giorno su due vediamo con costanza incidenti sulle linee tranviarie, oppure blocchi improvvisi della circolazione delle mteropolitane, non possiamo dire che a Milano la "rivoluzione culturale" nell'intendere una mobilità altra abbia fatto breccia. Quanto può fare un provvedimento disposto dalla Giunta Comunale e quanto, invece, può fare una pratica sedimentata da anni e anni di concrete azioni che conducono a concepire con intelligenza l'esigenza di utilizzo di un altro strumento per muoversi nella città metropolitana.
L'ecopass quale futuro: a inizio gennaio, a un anno di distanza dall'avvio di questo provvedimento, ci sarà il referendum cittadino. Repubblica di Milano online ha già avviato una consultazione: il responso è stato chiaro e netto per proseguire nell'esperimento e prevederne un'estensione. Non conosco in quali modalità e con quali canali saranno avviate le consultazioni, ancora non è stato definito. In una mia ultima interrogazione invitavo l'assessorato alla mobilità del Comune a provvedere a coinvolgere in una discussione politica i consigli cicoscrizionali con assemblee pubbliche che sappiano dare prospettive e progettualità più complete e coerenti, strutturali, ma anche i "city users", coloro che ogni mattina si recano a Milano dalla Provincia e non solo per poter accedere ai propri luoghi di lavoro e di studio. Parlare di consultazioni può sembrare utile, ma rimane sterile occasione a livello di prospettiva e di idee per un progetto complessivo di mobilità alternativa e sostenibile per Milano, partecipato soprattutto, come converebbe. Che cosa significa ecopass se non si pensa in modo "metropolitano", se non si estende l'ottica del raggio progettuale in una dimensione che oltrepassi la dimensione comunale, coinvilgendo in un tavolo strutturale sulla mobilità, investendo sulla rete di trasporto pubblico, su un sistema tariffario maggiormente agevole per le fasce di utenza più deboli, il prezzo del biglietto unico su tutta la rete territoriale, più efficente e con una distribuzione equa e più capillarmente presente sul territorio.
Ecopass per me cosa signifca in prospettiva? Significa estenderlo per territorialità, significa applicarlo anche a motocilcette e motorini, significa chiaramente costruire una macchina di supporto al servizio più efficente, ricordando le poderose lacune che si sono palesate nei mesi della sua applicazione sperimentale.
Ma significa, rivolgo questo invito all'Assessorato Croci, all'Amministrazione Comunale, prevedere una visione di progetto di rete di trasporti pubblici che coinvolga i comuni della provincia, la futura area metropolitana, investendo sulle strutture, la rete infrastrutturale, i provvedimenti di messa in sicurezza dei mezzi, di un loro adeguamento e, infine, di un aumento delle risorse umane impiegate. Non possiamo vedere incidenti causati dallo stress elevato e dai ritmi spesso insostenibili a cui sono sottoposti i lavoratori dell'Azienda Pubblica di trasporti.
Io posso dire che l'Ecopass sia da sostenere: lo dico e lo dirò. Ma a una condizione, ed è per questo che penso che sia opportuna, anzi da sostenere, la coalizione antismog promossa da associazionismi di rilevante importanza nel campo ambientale ed ecologico, come Legambiente, VAS, Ambiente Milano, Genitori Antismog per rivendicare istanze che sono di fondamentale necessità, quali una maggiore partecipazione nell'individuare nuovi sistemi di diffusione della rete infrastrutturale dei trasporti e della mobilità sul territorio.
Occorre ripartire a pensare all'Ecopass solo e solamente se al provvedimento, che rimane palliativo di interessante rilevanza, ma comunque palliativo nel deserto, non seguono proposte che implementino le piste ciclabili, che prevedano l'adozione di un servizio di car sharing, di car pooling, di bike sharing necessario a garantire una riduzione dell'utilizzo individuale dell'automobile, un'estensione della rete metropolitana fuori dalla cerchia comunale, uso non a caso questo termine data spesso la ristrettezza di linea di visione politica nell'ambito e nella dimensione della mobilità pubblica palesata spesso dal Comune di Milano e, infine, scelte che assicurino la competitività dell'utilizzo in senso economico e fiscale dei mezzi pubblici rispetto a quelli privati.
In questo caso, a queste condizioni, che parallelamente devono essere prese in considerazione, analizzate e predisposte, seppure l'esigenza e la complessità del progetto avrebbe richiesto un intervento adeguato previo e precedente al provvedimento Ecopass, sperimentale sia chiaro, possiamo parlare di un'estensione e di una prosecuzione del progetto e della disposizione, che avrebbe maggiori effetti positivi sulla qualità dell'aria, come giustamente sottolinei, Eugenio, e sulla vivibilità della città. Altrimenti rimarrebbe il tutto una proposta di facciata, dai limitati e limitanti effetti per la qualità del vivere Milano.
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
Giappone: Tadashi Makino rischia l'esecuzione
Tadashi è stato condannato a morte nel 1990 per l'omicidio di una donna e per il ferimento di altre due. È detenuto nel braccio della morte del centro di detenzione di Fukuoka.
Tadashi, nato nel 1950, era stato già condannato all'ergastolo per rapina e omicidio commessi quando aveva 19 anni. Era stato messo in libertà vigilata nel 1987 dopo aver scontato 16 anni e mezzo di prigione.
Durante il processo, i suoi avvocati hanno sostenuto che Tadashi non avesse sufficiente capacità mentale e pertanto non poteva essere ritenuto responsabile per i reati di cui era accusato. Nonostante ciò, il tribunale lo ha condannato a morte.
per sottoscrivere l'appello, io l'ho già fatto, basta accedere al seguente url
http://www.amnesty.it/flex/Fi
Partecipate Area Tematica PACE E DISARMO
Tutti questi appuntamenti sono stati occasioni di interscambio, confronto e condivisione di esperienze e presentazione dei documenti elaborati dai partecipanti sulle tematiche legate alla pace, con l’obiettivo di fornire dati poco conosciuti, uniti ad un punto di vista umanista.
Si sono così affrontati temi come la Costituzione Europea (poi bocciata nei referendum del 2006 in Francia e Olanda), la produzione e il commercio di armi, le bombe nucleari, la politica estera europea e la presenza di truppe di paesi europei al seguito delle guerre degli Stati Uniti in Afghanistan e Iraq, il conflitto Palestina-Israele, i genocidi, l’andamento della spesa militare mondiale ecc.
In occasione del Forum Umanista Europeo dell’ottobre 2008, nel tavolo di lavoro “Pace e Disarmo” i rappresentanti di varie organizzazioni europee si incontreranno per definire punti in comune, lanciare iniziative di appoggio reciproco e momenti di mobilitazione.
Oltre a questo incontro di interscambio, che si terrà la mattina di sabato 18 ottobre all’Università Bicocca, abbiamo organizzato tre tavole rotonde su temi importanti legati al nostro campo di attività, invitando esperti ed attivisti di vari paesi: il nostro interesse è quello di approfondire temi come le armi nucleari, ma anche di ascoltare esperienze poco conosciute, che dimostrano come la voce della nonviolenza possa levarsi anche nei luoghi più violenti del mondo e di conoscere storie interessanti e incoraggianti alla “Davide contro Golia”.
- Oratori confermati
- Giorgio Schultze, portavoce del Forum Umanista Europeo
- Hans Kristensen, Direttore del Nuclear Information Project, Federation of American Scientists (video messaggio)
- Angelo Baracca, professore di fisica all’Università di Firenze
- Giulietto Chiesa, europarlamentare
- Pol D'Huyvetter, International Office, Mayors for Peace 2020 Vision Campaign
Oratori confermati:
- Jan Tamas, portavoce del movimento contro le basi in Repubblica Ceca
- Angelica Romano, Comitato pace, disarmo e militarizzazione del territorio, Napoli
- Massimo Zucchetti, Politecnico di Torino
- Lindis Percy, Coordinatore Campaign for the accountability of American bases - CAAB
- Vittorio Agnoletto, europarlamentare
- Silvano Caveggion, Rete Lilliput, Vicenza
h. 15 Tavolo di lavoro sulla campagna "Banche Armate"
Oratori confermati:
- Noam Livne, "refusnik" israeliano
- Monica Czyza, Centro delle Culture di Barcellona
- Giorgio Forti, Rete degli ebrei contro l’occupazione
- Luisa Morgantini, Vice-presidente del Parlamento Europeo
- Felicity de Zulueta, Centro per il trattamento dei traumi, Maudsley Hospital, Londra
- Giuditta Brattini, la Gazzella
- Muhamed Tareq, Conservation Center of Environmental and reserves in Fallujah & Monitoring Net of Human Rights In Iraq (MHRI)
- Paola Manduca, New weapons
Giuditta Brattini, Associazione la Gazzella
Muhamed Tareq, Conservation Center of Environmental and reserves in Fallujah & Monitoring Net of Human Rights In Iraq (MHRI)
Paola Manduca, newweapons
Presenteranno dati raccolti sul campo nei 3 paesi.
Illustreranno l'uso di armi illegali nel contesto delle regole ed accordi internazionali, da parte di USA ed Israele e del loro uso rivolto consapevolmente a colpire le popolazioni. Discuteranno della inefficacia degli organismi internazionali che hanno mandato di controllo e giudizio. Descriveranno metodi per cercare la verità sull'uso di armi letali e subletali, e soprattutto descriveranno il lascito di queste forme di guerra nella vita presente e futura e nei corpi delle vittime civili e dei loro figli, con particolare riguardo ai bambini offesi.
Una mezz'ora o più sarà dedicata al dialogo con la platea.
Saranno disponibili copie della campagna per gli accademici perseguitati in Iraq e per i rifugiati Iracheni e si raccoglieranno firme e fondi per queste campagne.
Sarà aperta la raccolta di fondi per assistere i bambini feriti e cronicizzati di Gaza.
Link utili
www.nonviolence.cz
www.mondosenzaguerre.org
www.unfuturosenzatomiche.org
www.europeforpeace.eu
forodesarme.blogspot.com
it.youtube.com/mondosenzaguer re
www.usaegettaprogetto.com
www.marchamundial.org
Forum Europeo Umanista a Milano il 17-18-19 Ottobre 2008
Forum Europeo Umanista
Milano 17.18.19 ottobre 2008
http://www.humanistforum.eu/i t/info/contesto
- Economia alternativa
- Anti-discriminazione
- Diritti umani
- Culture, migrazioni e cooperazione internazionale
- Arte ed espressioni popolari
- Ecologia e Ambiente
- Pace e Disarmo
- Sanità
- Educazione
- Mezzi di comunicazione
- Movimento studentesco
- Religiosità e spiritualità
- Tecnologia digitale
- Partiti politici
- Nuove generazioni
- La menzogna dell'informazione
Siamo insieme in carovana per…