Milano, lancio di pietre contro Gay Street
Da alcuni giorni si susseguono di notte lanci di sassi dalla Stazione Centrale di Milano contro i locali e i clienti dei locali gay e gay friendly di Via Sammartini, nota zona al fianco destro della stazione ferroviaria, alcuni anni fa battezzata Gay Street.
In Via Sammartini altre violenze omofobiche
Via Sammartini viene denominata la Gay Street di Milano. Diversi locali gay e gay friendly si trovano in questa parte della città, affiancante sul lato destro la Stazione Centrale, sottoposta da tempo a un progetto complessivo di riqualificazione. Sono luoghi di aggregazione frequentati e spesso spazi di espressione del movimento, con iniziative, eventi, attività. Da qualche sera a questa parte sassi vengono lanciati per mano di sconosciuti contro le macchine posteggiate e, l'altra sera, come denuncia Felix Cossolo proprietario dell'After Line, si è rischiato di vedere avventori e frequentatori clienti del locale feriti da tale atto violento e ignobile.
Da troppo tempo ormai si registrano azioni violente, omofobiche, di intolleranza e di persecuzioni nei confronti della comunità glbtq, tanto da rendere tra poco difficile la frequentazione di spazi dove incontrarsi e dialogare. E' un indice allarmante anche in riferimento a diverse vessazioni a cui è stata sottoposta una coppia che, passeggiando per Corso Vittorio Emanuele, accettando un volantino distribuito da un ragazzo del gazebo del PdL, è stata aggredita verbalmente e fisicamente in quanto uno dei due ha per errore lasciato cadere il volantino stesso. Ricordiamo qualche mese fa la sede dell'Arcigay essere stata coperta da scritte di natura omofobica.
Il clima è allarmante e richiederebbe in uno stato di diritto l'istituzione un provvedimento finalizzato a reprimere e a prevenire simili atti efferati e persecutori. La situazione complessiva, però, non rende facile il raggiungimento di questo, date dichiarazioni che si sono susseguite da parte di rappresentanti in sede regionale che, tramite il loro atteggiamento, hanno alimentato e "legittimato" qualsiasi comportamento di violenza contro omosessuali, transessuali, transgender.
In alcuni stati e città europee, ricordo Stoccolma e Londra, è stata istituita una sezione della Polizia di Stato finalizzata alla repressione e alla perseguibilità di comportamenti omofobici contro la comunità glbtq. In Italia da tempo le organizzazioni per i diritti degli appartenenti alla comunità glbtq, in primis Arcigay Nazionale, chiede al ministero degli Interni un simile provvedimento, senza alcun risultato finora ottenuto, nè risposta. E' importante la richiesta espressa dal Presidente Nazionale Arcigay, Aurelio Mancuso, di incontrare il Ministro degli Interni per chiedere misure adeguate a reprimere, denunciare e perseguire episodi di questo genere, intollerabili e irricevibili in uno stato di diritto. Attendiamo risposte onde evitare che la situazione degeneri in un'assuefazione di fatto e in un'accettazione inconsapevole di simili violenze ed efferatezze barbare.
Il Comune di Milano non può rimanere inerte difronte a un'escalation preoccupante di questa portata, che rende la nostra città un luogo impervio per chi esprime una propria diversità, portandola decisamente fuori da ogni contesto civile e culturale europeo. Deve l'amministrazione disporre misure e provvedimenti che aiutino e sostengano psicologicamente e giuridicamente le vittime di comportamenti omofobici, nonchè prevengano con maggiori controlli da parte della Polizia Municipale, radicati sul territorio e capillarmente distribuiti, atti di tale portata. Il Comune di Milano parla di sicurezza come priorità della propria azione amministrativa: mi chiedo se alcuni debbano essere più sicuri di altri, o se tali atti debbano essere liquidati come secondari rispetto ad altri, su cui strumentalmente si costruiscono campagne elettorali populistiche.
Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - GRUPPO LA SINISTRA
Consiglio di Zona 4 Milano
Aree gioco via Ovada/Voltri e Cascina Bianca.
L'assesse Cadeo conferma la realizzazione di nuove aree gioco sulle aree Ovada/Voltri e Cascina Bianca, così come richiesto nell'interrogazione a suo tempo presentata. A.Valdameri
Difendere la cultura: soldiarietà ai lavoratori della Scala
Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - GRUPPO LA SINISTRA
Consiglio di Zona 4 Milano
Le sberle del voto - Rossana Rossanda
Assieme all'astensione, che ha punito tutti i cantori dell'Europa quale che sia, le elezioni del 7 giugno hanno somministrato in Italia diverse sberle severe. La prima è quella dei due rissosi spezzoni di Rifondazione, nessuno dei quali ha raggiunto il 4 per cento, disperdendo oltre il 6 per cento dei voti espressi. Non ci riprovino, perché non beccherebbero più neanche quelli. La seconda è quella del Pd, il quale ha incassato lo schiaffone infertogli dallo sceriffo dell'Italia dei valori e col suo pasticciato programma ha subìto lo stesso colpo degli altri socialismi europei, privi di qualsiasi idea in proprio. La terza sberla l'ha presa Berlusconi, il cui sogno di oltrepassare il 40% per governare da solo con il sostegno della Lega si è dimostrato irrealizzabile. Il Pdl non ha superato il 35% e la Lega non è la costola di nessuno, è l'espressione nazionale di una destra europea particolarmente brutta, che mette radici da tutte le parti e condiziona il Pdl invece che farsi condizionare. Quanto ai cattolici o ex Dc, ormai seguiranno Casini, ci si può scommettere. Per ultimo, è certo che gli uomini di Fini non si sono dati troppo da fare per il Cavaliere: se lavorano, lavorano per il loro capo che si sta volonterosamente fabbricando un'immagine di destra presentabile, cosa che a Berlusconi e Bossi è impossibile.
Né il Pdl né il Pd né la sinistra radicale sono riusciti a motivare l'elettorato, anche se l'astensione deve aver giocato piuttosto a sinistra, sempre nell'idea dura a morire che le sinistre rifletteranno sicuramente su chi gli ha rifiutato per sdegno il voto. L'astensione non le ha mai corrette. Ancora più derisorio appare che alcuni dei loro esponenti, già sicuri contro qualsiasi verosimiglianza storica, della vocazione bipartitica degli italiani - che dal 7 giugno è, per i politicisti, la vittima principale - dichiarino che i risultati sono abbastanza buoni. Fa impressione sentire dal Pd che esso «sta tenendo bene il campo». Il Pd deve riconoscere al più presto che la miscela di cui è fatto è indigeribile per chiunque vorrebbe un riformismo dotato di qualche senso. Non si può andare con l'Opus Dei e negare i diritti civili a un elettorato laico e anche cattolico adulto. Non si può, con la scusa di non demonizzare Berlusconi, infliggere a un elettorato semplicemente democratico le leggi fatte ad personam, le insolenze alla magistratura, le porcherie fiscali e quelle personali del cavaliere. Voglio ammettere che un terzo degli italiani s'è abituato ad ammirare l'improntitudine e l'impunità, ma per gli altri due terzi è difficile ingoiarle. Infine, la mancanza nel Pd di qualunque sensibilità sociale, sia pur moderata, la voglia non nascosta di mettersi al seguito di Emma Marcegaglia, e nello stesso tempo la mancanza di qualsiasi altra credibile sinistra sociale - credibile nel senso di dare ai lavoratori dipendenti più importanza che alle proprie velleità di protagonismo - ha probabilmente regalato all'astensione o al protezionismo di Tremonti una parte dei voti di quegli operai, i quali hanno poche scelte davanti al perdere il lavoro e con esso la sussistenza. Leggere oggi che Massimo D'Alema ha raccolto i suoi non per proporre una correzione di linea ma per confermare la sua promessa di fare segretario del partito Bersani, liberalizzatore dei taxi, fa cadere le braccia.
Per ultimo, due parole sulla scomparsa della sinistra radicale, quella che ha disperso fra gli altri anche il mio voto. Sbaglia Asor Rosa dicendo al Corriere che nessuno ha tentato di evitarle la sbandata che ha preso. Molti di noi hanno tentato e senza volere per noi proprio nulla. Solo per timore che accadesse quel che era molto probabile e che infatti è accaduto. E non proponevamo partiti pasticciati, solo di dare una certa rappresentanza a una lista unitaria, quindi anche di sensibilità parzialmente diverse, ma di sicura onestà, fedeltà di sinistra e competenza. Non hanno voluto. Anzi, mi si corregga se sbaglio, in particolare Ferrero e Diliberto non hanno voluto. Non è che con ciò abbiano salvato il comunismo. A Pd, Rifondazione e Sinistra e Libertà suggeriamo di mandare i loro dirigenti in congedo al più presto. E se in mezzo a loro ci sono - e sappiamo che ci sono - persone serie e ragionevoli, chiediamo che riflettano al più presto su come leggere senza troppi svarioni i problemi che il 2009 sbandiera alle sinistre. È vero che ce ne sono almeno due, ma tutte e due hanno a che fare con i disastri prodotti dal capitalismo, più o meno selvaggio, o dalle illibertà politiche e civili. Tutto è scritto, basta saper leggere.
da Il Manifesto
Festeggia i 25 anni del CIG con Loretta Goggi
LORETTA GOGGI SHOW
Giovedì 11 giugno 2009 - ore 21.00
Teatro Stelehr, Largo Greppi 1, Milano
Info biglietti 02.54122225 - 340.7150082
CHE COSA E' e COSA FA il CIG - ARCIGAY MILANO
Il C.I.G., Centro di Iniziativa Gay, diventato Comitato Provinciale Arcigay Milano dal 14 maggio 2006, è una associazione di volontariato, Onlus, senza scopo di lucro.
È organizzata come comunità gay articolata in sezioni, commissioni e gruppi di lavoro
determinato settore.
finalizzati all’aiuto e alla solidarietà delle persone omosessuali.
Persone omosessuali che una società, ancora fortemente strutturata in senso eterosessuale, pone spesso in situazioni di disagio od emarginazione sociale e culturale.
www.arcigaymilano.org
Dibattito nel PDL: analisi dei risultati elettorali
Mercoledì 10 giugno a Milano, Ore 21.00
presso il Circolo Arti e Professioni di
in Via Strambio 9 (zona Città Studi)
“Analisi dei risultati delle elezioni europee e provinciali”
- Nuovi rapporti di forza tra PDL e Lega Nord
- Nuovi equilibri interni al Popolo della Libertà
- Scomparsa politica delle liste “a destra” del PDL
- Quale futuro per la destra a Milano ed in Lombardia
Organizzazione della Propaganda Elettorale per il Ballottaggio
a sostegno di GUIDO PODESTA'
Candidato PDL-LN alla Presidenza della Provincia di Milano
Incominciamo a parlarne, serenamente e liberamente, insieme. Torniamo a fare Politica, a confrontarci, a lavorare per la nostra Comunità, per le nostre Idee e per i nostri Valori. Il dibattito è aperto a tutti. Vi aspettiamo numerosi: è necessario confermare la Vostra gradita presenza via email o sms (robertojonghi@gmail.com – 346.7893810).
Roberto Jonghi Lavarini
Presidente del Comitato DESTRA PER MILANO
"LiberaMente" nel PDL
Ing. Michele Puccinelli
Presidente del Circolo AN-PDL "Arti e Mestieri"
Provinciali... il giorno dopo
Carissimi/e,un po' di più potevamo anche avere quanto a voti, ma
- per la sobria campagna elettorale che abbiamo fatto,
- per la novità della lista civica e quindi
- per la scarsa conoscenza cui hanno anche contribuito in negativo i media,
- per la solitudine, in cui molti di noi si sono trovati a lavorare, perché pochi hanno avuto tempo e voglia per volantinare, attacchinare, stare tra le persone
,.. a me pare che i risultati non siano da disprezzare.Ci hanno permesso di mandare in consiglio provinciale Massimo Gatti, cioè le nostre idee, il che non è poco, e abbiamo iniziato anche a livello provinciale a far parlare la politica con un linguaggio nuovo, il linguaggio della democrazia e della partecipazione, della etica e della sobrietà, di una vera qualità della vita, del risparmio delle risorse, della tutela dei beni pubblici, della conservazione del territorio, della affermazione dei diritti e dell'accoglienza.
Di queste intense settimane ringrazio quanti si sono impegnati con noi e vorranno continuare o iniziare a impegnarsi per proseguire nel progetto di nuova politica, dal basso, dal territorio.
Un caro saluto a tutti/e
Antonella Fachin
Milano, 8 giugno 2009. In merito al risultato elettorale delle elezioni provinciali il candidato Presidente alla Provincia di Milano per la coalizione di Sinistra (Lista un’Altra Provincia, PRC e PdCI), Massimo Gatti, dichiara:“Quando mancano ancora 500 sezioni sulle 2905 si conferma una presenza autonoma e importante della colazione alternativa che si attesta oltre 3,5. Un segnale in controtendenza alla tentazione del pensiero unico che vorrebbe un paese bipolare se non bipartitico.Colgo l’occasione per ringraziare le elettrici, gli elettori, i candidati, e tutte le persone che ci hanno dato la loro fiducia e si sono impegnate in una campagna elettorale difficilissima anche per la sproporzione dei mezzi in campo che ci ha svantaggiato ed oscurato.Il nostro progetto e il nostro programma sono a disposizione di tutta la popolazione della Provincia di Milano. Ci batteremo in Consiglio provinciale e nella società per rilanciare il ruolo pubblico della più grande provincia d’Italia secondo i principi di una nuova etica per contrastare, senza alcuna subordinazione, il peso invasivo dei poteri forti che grava sul nostro territorio a partire dall’Expo degli immobiliaristi”.
NOI NON RESPINGIAMO!
Io ho aderito ... ora tocca a voi utte e tutti
Alessandro Rizzo
Dal 10 al 12 giugno prossimi sarà in visita ufficiale in Italia il presidente libico Muhamad Gheddafi. La visita giunge a coronamento di un periodo segnato da un ricorso sistematico da parte del governo italiano alla cosiddetta politica dei respingimenti ovvero al dirottamento verso le coste della Libia delle navi che trasportano migranti e richiedenti asilo. Questa politica è legata agli accordi in materia di immigrazione siglati dal nostro paese con il governo di Tripoli che – dietro adeguate contropartite economiche - prevedono la cooperazione tra i due paesi nel contrasto al fenomeno migratorio. Accordi siglati nonostante sulla Libia pesino come macigni denunce di violazione sistematica dei diritti umani da parte dell’ONU e di riconosciuti organismi non governativi internazionali come Amnesty International e Human Rights Watch. Secondo l’osservatorio indipendente Fortress Europe attualmente esistono in Libia ben 21 centri di detenzione per migranti e richiedenti asilo in cui si fa ricorso costante a trattamenti disumani e tortura. Con la politica dei respingimenti l’Italia ha scelto deliberatamente di inviare decine di migliaia di persone verso la Libia dove- grazie alle clausole dell’accordo che prevedono la non ingerenza reciproca negli affari interni- potranno essere incarcerati e sottoposti ad ogni forma di trattamento degradante e disumano.
Di fronte a tutto questo denunciamo con forza la complicità e le responsabilità del governo italiano nelle stesse violazioni dei diritti umani che avvengono sul territorio libico e chiediamo di porre immediatamente fine alla politica dei respingimenti e di rivedere gli accordi di cooperazione con la Libia, mettendo come precondizione imprescindibile per ogni trattato bilaterale il rispetto completo dei diritti umani.
Per queste ragioni aderiamo alla grande campagna nazionale “Io non respingo” lanciata dall’osservatorio Fortress Europe e invitiamo tutti i cittadini a partecipare ad un
PRESIDIO
sotto la sede del Consolato libico in
via Baracchini, 7 a Milano
Mercoledì 10 giugno 2009 ore 18
NOI NON RESPINGIAMO!
per adesioni: io.non.respingo@gmail.com
prime adesioni:
Milano Città Aperta
Centro delle Culture Milano
Associazione Ci Siamo Anche Noi (Pavia)
Dimensioni Diverse
Centro Culturale Multietnico La Tenda
Le radici e le ali ONLUS
Partito Umanista - Milano
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Milano Città Aperta
Estate Navigli 09:disattese le proposte del Consiglio di Zona 6
ESTATE SUI NAVIGLI 2009: la Giunta delibera senza tenere conto delle proposte del Consiglio di Zona 6
Con delibera di Giunta del 28 maggio 2009 è stata istituita l’Isola pedonale Navigli 2009.
Ricalca quasi interamente le stesse prerogative dell’anno scorso, affidando la gestione culturale e ludica degli eventi alle associazioni dei commercianti. In pratica “con lo scopo di rivitalizzare e riqualificare anche turisticamente la zona Navigli, offrire un servizio di intrattenimento alla cittadinanza con spazi di aggregazione”. La richiesta nasce soprattutto dall’esigenza dell’occupazione di suolo pubblico per esercitare le attività di vendita, di somministrazione di cibi e bevande e di commercio nell’area prospiciente gli esercizi commerciali delle vie interessate, con la conseguente chiusura al traffico veicolare delle vie che gravitano attorno al Naviglio Grande e Pavese.
La delibera prevede l’inizio dell’isola pedonale quando ancora le scuole sono aperte, dal 29 maggio al 27 di settembre. Durante il periodo di apertura delle scuole (dal 29 maggio al 16 giugno e dall’14 settembre al 27 settembre ) gli orari sono previsti dalle ore 18.00 alle ore 01.00 - dal lunedì al giovedì dalle ore 18.00 alle ore 02.00 - venerdì e sabato, dalle ore 12.00 alle ore 01.00 - domenica e festivi. Negli altri periodi l’orario è prolungato di un’ora. E’ fatto divieto di diffondere musica all’esterno, usare generatori e tutti dovranno avere arredi comuni.
L’Amministrazione Comunale, tramite il Settore Politiche dell’identità e del turismo, parteciperà alla realizzazione di un pacchetto di attività, proposte dalla Navigli Lombardi Scarl sulla base di un progetto presentato e condiviso dalle realtà associative più rappresentative dell’area dei Navigli, nel periodo 20 giugno - 13 settembre 2009 comprendente 40 eventi di musica di vario genere, intrattenimenti teatrali di vario tipo ed eventi sportivi per animare l’area dei Navigli. Alla realizzazione del progetto contribuiranno con proprie risorse finanziarie la Navigli Lombardi Scarl, le Associazioni presenti sul territorio, l’Unione del Commercio, Turismo e Servizi e il Comune di Milano - Settore Politiche dell’Identità e del Turismo che trova copertura finanziaria nel capitolo di Bilancio del medesimo Settore.
Fin qui quanto la delibera dice. Sembrerebbe tutto bene. Invece va rimarcata ancora una volta l’assoluta indifferenza e lontananza dell’Amministrazione centrale alle proposte dei Consigli di Zona.
Il Consiglio di Zona 6, attraverso la Commissione Navigli e gli incontri con gli operatori e i residenti, alla luce dei gravi disagi patiti l’anno scorso, hanno presentato un documento che il Consiglio ha fatto proprio con una delibera del 29 gennaio u.s..
In questa delibera, considerate le criticità e le problematiche riscontrate nel corso dell’iniziativa “Estate sui Navigli 2008”, proponeva al Settore Attività Produttive del Comune di Milano che:
- l’iniziativa fosse temporalmente compresa tra i mesi di giugno e settembre, a scuole chiuse;
- l’orario fosse inderogabilmente fissato entro le ore 1 tra venerdì e sabato e gli altri giorni alla mezzanotte;
- al Comune e ai Consigli di Zona 5 e 6 sia affidata la scelta e l’assegnazione delle attività culturali ed aggregative;
- nessuna riduzione sul plateatico;
- e la non partecipazione a quei locali che non fossero in regola rispetto alle direttive sull’arredo urbano del 2008.
Tutto quanto sopra è stato disatteso e non tenuto in considerazione dalla delibera di Giunta. Molti si sono stracciate le vesti, compreso il presidente del Consiglio di Zona 6 Massimo Girtanner che sui giornali dichiarava di essere contrario e di sciogliere la commissione Navigli con le dimissioni del suo presidente. Tutto poi è rientrato, le dimissioni non sono state nemmeno formalmente presentate. L’opposizione in Consiglio di Zona 6 ha così presentato, l’8giugno, un documento nel quale si chiede una forte presa di posizione del Consiglio stesso, sottolineandone il ruolo di proposizione e mediazione. In caso contrario l’opposizione ritirerà i propri consiglieri dalla Commissione, non partecipando ad un organismo che non ha alcuna facoltà di incidere e dirimere le questioni che vedono residenti e commercianti su fronti opposti.
L’area dei Navigli ha bisogno di un progetto di più ampio respiro che non può non vedere tutti i soggetti interessati farne parte attiva. In primis l’Amministrazione Comunale che deve dettare regole e promuovere iniziative culturali di livello che non siano solo appannaggio di una categoria.
Angelo Valdameri, consigliere di zona 6 Lista Fo