Pisa, la nostra visibilità fa paura agli omofobi
05/08/2009 - Ufficio stampa Arcigay
Questa mattina 5 agosto 2009 a Pisa sull’ascensore e sulla porta di ingresso degli uffici del sito web Gay.it sono state trovate scritte omofobe come "Gay.it morirete oggi", "I vostri uffici bruceranno", "Abbasso i gay", "Morirete froci".
Vogliamo esprimere la solidarietà di tutta la nostra associazione alla redazione di Gay.it e alla comunità LGBT pisana per questo episodio di minaccia integralista.
Constatiamo come purtroppo in Italia vi sia una recrudescenza omofobica che tocca tutte le nostre città, a cui è necessario porre immediatamente argine.
È in queste occasioni che diventa ancora più importante il lavoro che Arcigay svolge quotidianamente su tutto il territorio per promuovere la visibilità e i diritti delle persone LGBT. Rileviamo come quando una città si fa ospitale e ricca di relazioni e visibilità omosessuale come Pisa, tornano ad emergere sacche di odio e di paura omofobica che cercano di fermare la ricchezza dell’integrazione e della diversità. Solo la nostra visibilità personale e dei nostri affetti potrà fare sparire questi disperati tentativi di ricacciarci nel silenzio.
Riccardo Gottardi, segretario nazionale Arcigay
Marco Michelucci, presidente Arcigay Pisa
Andiamo a vivere in Albania!
30/07/2009 - Ufficio stampa Arcigay
La comunità omosessuale italiana andrà a vivere tra qualche mese in Albania. Un altro Paese europeo sta dimostrando all’Italia cosa significa crescere in termini di diritti civili e sociali.
Intervenendo in parlamento, infatti il primo ministro Sali Berisha ha definito "inaccettabile" la discriminazione dei gay, spiegando che con l'adozione di una legge in materia l'Albania si avvicinerebbe all'Europa. Il governo albanese inoltre, secondo quanto riferito dal gabinetto di Berisha, sta pensando alla legalizzazione dei matrimoni tra omosessuali.
Solo in Italia la politica, sia di destra che di sinistra, non è capace neppure di discutere dei diritti delle persone omosessuali ed ormai siamo l’ultimo paese europeo in cui le famiglie omosessuali non hanno alcun riconoscimento.
Vorrà dire che nei prossimi mesi, in segno di questa tangibile svolta culturale e sociale, organizzeremo dei barconi per attraversare l’Adriatico e andare a costruire le nostre relazioni nel paese balcanico.
Aurelio Mancuso, presidente nazionale ArcigaySparatoria a Tel Aviv. Incertezza sul movente.
Per la polizia: “non è stato necessariamente un crimine d’odio”.
La matrice dell’attacco armato di sabato scorso contro un circolo gay nel centro di Tel Aviv deve ancora essere stabilita, e in merito vi sono piste diverse.
”Per questa ragione occorre essere cauti nell’ imputarne la responsabilita’ ad interi settori”: lo ha dichiarato il capo della polizia israeliana Dudi Cohen, mentre con l’aiuto dello Shin Bet (servizi segreti) proseguono le indagini per identificare l’assassino.
Nell’attacco sono rimasti uccisi due frequentatori del circolo di 26 e 16 anni, e altri dodici sono rimasti feriti.
Nell’ondata di sdegno seguita alla strage, vari esponenti politici hanno subito puntato un dito accusatore verso i partiti ortodossi (in particolare il sefardita Shas), collegando il delitto ai loro duri attacchi verbali contro la omosessualita’.
Su una caricatura pubblicata da Haaretz i dirigenti di Shas sono stati accostati al presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, noto avversario della omosessualita’.
Da parte sua il capo della polizia Cohen ha fatto presente che l’attacco al circolo gay non e’ stato necessariamente un ”crimine d’odio”. Fra le altre ipotesi indagate vi sono una passione amorosa uscita di controllo, o anche una lite.
A quanto pare, afferma la stampa, l’assassino conosceva il circolo ed ha agito con freddezza, senza lasciare tracce.
INNSE: irresponsabile chi lavora per chiuderla. 4 operai su 1 gru
DALLE 15 ALLE 17 SCIOPERO DI SOLIDARIETÀ DEI METALMECCANICI
Presidio Innse, quattro operai su una gru
Un corteo verso la stazione di Lambrate
Ripreso lo smantellamento dei macchinari venduti dopo il vertice in Prefettura. Pd: «Fermare l'uso della forza»
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Dopo il vertice in prefettura, continua il presidio
I lavoratori della Innse: non ci muoviamo
Ancora tensioni nello stabilimento. Fiom: ora tocca agli operai decidere cosa fare, 2 ore di sciopero di solidarietà
Rita Querzé - Corsera
04 agosto 2009
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INNSE: PER LA CGIL IRRESPONSABILE CHI LAVORA PER CHIUDERLA. UN BRUTTO SEGNALE DI PARTENZA PER LA RIPRESA AUTUNNALE. DICHIARAZIONE DI NERINA BENUZZI DELLA SEGRETERIA DELLA CAMERA DEL LAVORO DI MILANO E DI GIACINTO BOTTI DELLA SEGRETERIA CGIL LOMBARDIA
CGIL MILANO E
CGIL LOMBARDIA
COMUNICATO STAMPA
INNSE: PER LA CGIL IRRESPONSABILE CHI LAVORA PER CHIUDERLA. UN BRUTTO SEGNALE DI PARTENZA PER LA RIPRESA AUTUNNALE. DICHIARAZIONE DI NERINA BENUZZI DELLA SEGRETERIA DELLA CAMERA DEL LAVORO DI MILANO E DI GIACINTO BOTTI DELLA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA.
Appena concluso l'incontro in Prefettura Nerina Benuzzi della segreteria della Camera del Lavoro di Milano e Giacinto Botti della segreteria regionale della Cgil hanno detto: "dall'incontro di stasera in Prefettura, richiesto dal sindacato, non e' emersa la volonta' da parte delle istituzioni di governo, nazionali e regionali, di impegnarsi a costruire le condizioni per salvaguardare il valore di eccellenza produttiva e occupazionale della INNSE di Milano.
Confermata anche nell'incontro di stasera l'assenza di qualsiasi ruolo da parte del Comune e della Provincia. Il sindacato ha richiesto al Prefetto di convocare un tavolo immediato con tutti i soggetti interessati per concretizzare un'iniziativa comune e, conseguentemente, ha chiesto il blocco dell'attivita' di smantellamento degli impianti produttivi in corso da domenica.
Per affrontare i problemi di salvaguardia dei posti di lavoro e di una importante realta' produttiva non serve l'ampio, ingiustificato spiegamento di forze dell'ordine cui abbiamo assistito in queste ore davanti all'INNSE, ma una precisa volonta' politica e istituzionale, a partire da una Regione che non sta certamente facendo tutto quello che avrebbe possibilita' di fare, come dimostrano le vaghe prese di posizione del Presidente Formigoni. La Cgil, nel confermare il proprio impegno a sostegno delle mobilitazioni dei lavoratori dell'INNSE, auspica che da domani prevalga la ragionevolezza, si interrompano le operazioni di smontaggio dei macchinari e si riconsegnino le vertenze sindacali al loro giusto ambito, che non e' certo quello dell'ordine pubblico ".
Milano 3 agosto 2009
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Cristina Pecchioli - Uff. Stampa CGIL Lombardia
e-mail: cristina.pecchioli@cgil.lombar
Viale Marelli 497 - 20099 Sesto S. Giovanni (Mi)
Tel ++39 - 02 26254324 Fax ++39 - 0226254351
Cell. 335 74 91 392
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Solidarietà alla comunità glbt israeliana
Esprimo forte condoglianza, vicinanza e anche cordoglio per le giovani vittime dell'ignobile e barbaro attacco terroristico contro un Circolo glbtq a Tel Aviv, a parte di un pericoloso integralista, perpetrato con efferatezza contro persone colpevoli solo di essere omosessuali. La gravità inaudita dell'ignobile attacco, che ha visto perdere la vita ragazzi che cercavano in quel contesto sostegno culturale, sociale, psicologico in un clima già difficile perpetrato da una sottocultura della discriminazione e della persecuzione verso uomini e donne di orientamento glbtq.
L'atto risulta essere odioso a livello sociale e offende il sentimento universale della difesa e della promozione e affermazione dei diritti umani e civili. Il ricordo di Nir Katz, di 26 anni, e Liz Troubishi, soltanto 17 anni, le due vittime di questo terribile attentato, deve essre vivo nelle nostre coscienze per contrastare, denunciare con fermezza e determinazione, condannare senza indugio ogni azione omofobica e di intolleranza quotidianamente presente vicino a noi, non soltanto in paesi relativamente lontani come Israele.
La situazione particolare vede un Circolo da sempre impegnato a offrire servizi di asistenza e di accoglienza per ragazze e ragazzi di orientamento glbtq, spesso soli e impotenti di rivendicare la loro natura e affermarsi in un contesto fortemente ostile ad "alternative" alla cultura sociale "paternalista", maschilista ed "eterosessista" conformata.
L'attacco perpetrato con diabolica bestialità da una brutale mente criminale ha visto diverse persone ferite, oltre alle due vittime, da una raffica di spari lanciati contro il locale: persone che cercavano assistenza e confronto, spesso all'oscuro della famiglia verso cui è difficile spesso, pr timore, per paura della non accettazione, dichiarare la propria omosessualità.
Oltre al dolore per la morte di innocenti e di persone amiche e care si aggiunge, spesso, l'angoscia di "venire scoperti", di uscire allo scoperto nella società.
Nel mondo l'omofobia miete vittime, in qualsiasi forma e modo, secondo canali diversi: da quelli psicologici a quelli dell'aggressione, dalla persecuzione culturale all'emarginazione, fino ad arrivare, come in questo caso barbaro e ignobile, all'annientamento reale e fisico della persona.
E' arrivato il momento di affermare ancora con magiore determinazione e convinzione la nostra condanna verso ogni forma di persecuzione di persone di orientamento glbtq, ponendo fine e termine nel mondo a un'intolleranza, spesso alimentata da coloro che avebbero la responsabilità politica di governare e rappresentare i paesi e la società, che porta ogni anno a contare vitime innocenti di violenze brutali.
Alssandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4 Milano
Barack Obama assegna la “Presidential Medal of Freedom” ad Harvey
Barack Obama assegna la “Presidential Medal of Freedom” ad Harvey Milk.
Il presidente degli Stati Uniti, ha assegnato la Presidential Medal of Freedom ad Harvey Milk l’attivista per i diritti omosessuali assassinato alla fine degli anni ‘70 a San Francisco. La medaglia verrà consegnata al nipote Stuart Milk nel corso di una cerimonia che si terrà alla Casa Bianca il prossimo 12 agosto.
Mozione per rafforzamento spazi comunicazione sociale
Al Settore Arredo Urbano
Al Settore Pubblicità – Servizio Pubbliche Affissioni
All’ Assessore alle Aree Cittadine del Comune di Milano
All’Assessorato al Bilancio del Comune di Milano
MOZIONE
Disposizioni amministrative per il rafforzamento di spazi per le comunicazioni istituzionale e sociale (iniziative senza scopo di lucro) sul territorio cittadino
Premesso che
l’articolo 21 della Costituzione sancisce come diritto fondamentale la libertà di espressione del pensiero nella dicitura “ … tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con le parole, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, a prescindere dalle condizioni economiche e sociali della persona
constatato che
è in discussione in sede consiliare e di commissione consiliare la revisione del Regolamento sulla Pubblicità e sulle Affissioni, nonché un nuovo Regolamento sul tariffario complessivo, e che riguardo tale argomento possa rientrare la costituzione degli spazi di informazione a scopo sociale, esistendo a proposito una ipotesi di proposta di alcuni consiglieri comunali,
considerato che
ogni iniziativa per la propria riuscita e promozione ha necessità di una capillare diffusione, e che ogni informazione che riguardi l’amministrazione pubblica, circoscrizionale e comunale, necessiti di un’adeguata pubblicizzazione al fine di garantirne la trasparenza in un’ottica di avvicinamento della cittadinanza alla vita istituzionale
preso atto di fatto
che tale opportunità risulta essere totalmente carente e lacunosa nell’ambito circoscrizionale e comunale, tanto che, spesso, la mancanza dei necessari spazi di comunicazione determina il ricorso all’utilizzo improprio di spazi per affissione,
Visto in diritto
le poche possibilità aggiuntive alla comunicazione politica e sociale che il Regolamento comunale offre e la possibilità di incorrere in pene sanzionatorie spesso non sostenibili da parte dei soggetti coinvolti,
PQM
Si invita
i Settori in indirizzo di provvedere a definire quali tipi di supporto utilizzare per le necessità suesposte e di garantire un’equa distribuzione e diffusione nell’ambito territoriale comunale di spazi di comunicazione sociale, nella nostra circoscrizione in particolare vista la nostra competenza, in riferimento anche alla discussione di revisione del regolamento sulle affissioni pubblicitarie e nell’ottica di un necessario riordino ed armonizzazione del piano generale degli impianti pubblicitari,
e si impegna
l’Assessorato alle Aree Cittadine alla verifica e coordinamento con i Consigli Circoscrizionali, riferimenti territoriali primari maggiormente competenti, a disporre un piano di equa distribuzione degli spazi per la comunicazione sociale, prevedendone anche un incremento attraverso l’utilizzo di nuovi canali di informazione e comunicazione tecnologicamente avanzati,
l’Assessorato al bilancio di definire una previsione di investimento da inserire nel prossimo bilancio comunale al fine di garantire una soddisfazione della richiesta di spazi di comunicazione sociale in un’ottica di equa distribuzione dei medesimi e una diffusione il più possibile capillare e ripartita
Proponente:
Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo – Gruppo LA SINISTRA
Firmatari
Massimo Gentili – Capogruppo La Sinistra
Daniele Olivieri – Consigliere PS – Gruppo LA SINISTRA
Franz Brunacci – Consigliere Gruppo MISTO
50 ANNI DI SCUOLE CIVICHE - LA MOIOLI LE VUOLE CHIUDERE
per 50 anni a generazioni di studenti che non erano più in condizioni di
frequentare le scuole statali di completare gli studi e di diventare
professionisti, docenti, dirigenti d’azienda, o semplicemente di migliorare
la propria condizione lavorativa.
licei serali sono stati promossi.
giunte di destra che non hanno mai voluto pubblicizzare l’importante ed
unica opportunità offerta da queste scuole attraverso un’adeguata
informazione, in particolare presso gli istituti statali. Anzi, sempre
pronti (i vari assessori che si sono succeduti) con le forbici in mano a
tagliare classi, corsi e docenti. Quest’ultimo atto dell’assessore Moioli
più che colpo di forbice è un taglio di ghigliottina che taglia
indiscriminatamente sia dove le iscrizioni sono poche che dove sono molte,
come nei corsi di idoneità, inoltre dove si potrebbero trovare soluzioni
diverse per mantenere e sviluppare il servizio – la Moioli sceglie di
chiudere.
campo è quella delle scuole private? (con ben altri costi per le famiglie)
avrebbe tagliato i servizi sociali . Non è così per le scuole civiche -
proprio quando in tempi di crisi economica servirebbero più istruzione e
formazione – non è così per gli asili nido – dove per risparmiare qualche
euro si abbatterà la qualità del servizio assieme ai diritti ed ai già
magri stipendi delle lavoratrici.
storica risorsa della nostra città. Come primo passo le decisioni vanno
congelate fino a settembre quando si avrà un quadro più preciso delle
iscrizioni.
preziosa esperienza perché investire sull’istruzione significa costruire un
futuro migliore.
International Business Equality Index, vincente British Telecom
Le società partecipanti all’Equality Index di quest’anno sono: AMR (la società madre di American Airlines, Inc. e American Eagle), BT Group, Cisco Systems, The Dow Chemical Company, IBM, ING, Intel, KPMG, Kraft Food, Merck, Novartis, Philips, SAP, TNT e UBS. Esse rappresentano 1,7 milioni di dipendenti in 227 paesi e un fatturato di 800 miliardi di USD l’anno.
Buone vacanze con HUMOR
.......... e da Antonella Fachin