COMUNE DI MILANO: RIDUZIONE ICI PER LE GIOVANI COPPIE
L’Ulivo intende governare la finanza locale ispirandosi rigorosamente ai principi di trasparenza e di accessibilità dei conti pubblici. Sono principi che hanno un alto valore etico e che sono alla base del patto che unisce la collettività milanese: attenersi a questi principi significa rendere comprensibile a tutti i cittadini a vantaggio di chi e per realizzare che cosa sono impiegati i denari pubblici.
La trasparenza dei conti pubblici e della gestione della politica economica e finanziaria è condizione fondamentale per riacquistare credibilità ma, ancor prima, per ristabilire un rapporto di fiducia nei confronti della cittadinanza milanese. Per tutte queste ragioni essa sarà un punto fermo per l’Ulivo caratterizzerà l’azione del suo governo locale.
stefano.patera@libero.it
il traffico a milano
A chi mi chiede delle priorità da affrontare rispondo, al primo posto, IL TRAFFICO.
L'ho scritto anche nel materiale che distribuisco: mezzi pubblici puntuali, da e per milano anche di notte.
Per come vanno le cose oggi, si tratta di un'utopia, nonostante gli infruttuosi poteri di Commissario di Albertini.
Con un po' di provvedimenti si può però provare a girare pagina.
Anzitutto la questione della puntualità dei mezzi: l'unico servizio soddisfacente è quello della metropolitana. immediatamete fare ripartire i cantieri per nuove linee e soprattutto il secondo passante, che garantisce le comunicazioni con tutta la rete ferroviaria regionale. Liberare risorse a questo scopo perseguendo tutte le strade possibili.
in secondo luogo la puntualità dei mezzi di superficie: le vetture ci sono, anche se bisogna risolvere anche con autisti immigrati, come a Londra, il problema dei conducenti. il problema è che i mezzi rimangono incagliati nel traffico e si bloccano. Facciamo pure nuove corsie preferenziali ma non basta.
Siccome il traffico è generato in primo luogo dagli abitanti della provincia che vengono per lavorare, bisogna ripensare gli spostamenti da e per milano. Passante, metro leggere, alta frequenza e, a questo punto Road pricing.
Si tratta di istituire un ticket di ingresso, soprattutto alle zone più centrali e affollate di uffici per chi si muove in auto.
Un certo numero di accessi garantiti in un mese per le necessità e poi acquisto dei diritti di passaggio a prezzi di mercato. Per chi a milano è solo ospite ma anche per chi all'auto proprio non vuole rinunciare.
Infine parcheggi ovunque, ma ai capolinea del metrò, gratis o quasi.
naturalmente è pazzesco che dopo la 1 di notte non ci siano più mezzi, soprattutto per fuori milano. Il servizio notturno aumenterebbe anche la sicurezza, movimentando anche le serate.
Dialogo tra Marco Revelli e Renzo Casali: "Alla ricerca dei paradigmi perduti"
Se il Novecento può essere definito come il secolo delle due guerre mondiali, dei fascismi, dei nazismi, dei nazionalismi, degli stalinismi, dei populismi; se si può parlare di un bislungo periodo di barbarie avvolto dalle nebbie della guerra fredda o dalla cristallina trasparenza delle tante guerre calde, sequele di stermini, pulizie etniche, guerre umanitarie, preventive e umorali, lotte egemoniche e imperiali, possiamo definire questo inizio del millennio delle restaurazioni “democratiche” del potere imperniato sulla vecchia megera dei rapporti di forza, sui flussi planetari di capitali, sul traffico legale di schiavi piccoli e grandi, su deliri neo-imperiali, come una naturale continuità del secolo andato? Possiamo affermare che l’essenza di quell’orrore, quella metodologia, invece di aver generato un vaccino, continua oggi impunita e rafforzata, come un virus che muta inseguendo le nuove realtà, approfittando dell’indebolimento degli anticorpi?
2.
Oggi, ci troviamo a camminare sui cocci di una sorta di bio-macchina politica che ha deciso prolungare la propria insensatezza esistenziale aggrappandosi con ottusità a qualunque accanimento terapeutico: lecito o illecito, umano o disumano. E’ lecito affermare che stiamo assistendo al trionfo dei un analfabetismo etico e progettuale che stritola in una morsa materiale e spirituale l’intero corpo sociale?
I Candidati dei Verdi per Milano al Consiglio Comunale
I Candidati della Lista Verdi per Milano al Consiglio Comunale e ai Consigli di Zona.
Lavori pubblici
Buongiorno a tutti.
Pubblico questo messaggio per favorire la conoscenza con i cittadini
e per ricevere spunti e consigli per migliorare la Zona 5.
Da una morte assurda una riflessione sulle politiche sociali.
Un altro giovane, 27 anni, rumeno, ucciso oggi a Senago (provincia di Milano) dal meccanismo di un cassonetto basculante per la raccolta di indumenti usati. Povere cose che vengono protette da anni a rischio della vita di chi, spinto dalla necessità, è costretto a forzare una di queste trappole. Mi chiedo che furto sia "rubare" dei vecchi vestiti per coprirsi, indumenti donati liberamente dai cittadini. Nessuna proporzione c'è poi tra i sistemi posti a difesa dell'eventuale magro "bottino" di chi è costretto ad introdursi in una di queste macchine e il suo valore. Che aspettiamo a far cessare questa pericolosa vergogna? Il prossimo cadavere appeso a una scatola blindata a riprova di quanta poca intelligenza aleggi anche tra le nostre disastrate strutture assistenziali?
pipistro
www.pipistro.splinder.com
"Pipistro" mi scrive su uno dei miei due Blogs, di uno dei tanti fatti assurdi che colpiscono le fasce più vulnerabili della popolazione. Il fatto di per se si commenta da solo, ma parte da un fondo terribile: avere un disperato bisogno di indumenti, tanto da dover tentare di procurarsi indumenti, sottraendoli da un contenitore destinato a raccogliere indumenti per chi ha un bisogno disperato di indumenti. Detta così pare un gioco di parole, ma il dramma con cui inzia questo fatto e il dramma con cui finisce è una sorta di piccola terribile parabola discendente della sofferenza e della disperazione.
A Milano, ci sono molti "guardaroba per indigenti", dove brave e precise volontarie , molte nelle Caritas, molte nelle parrocchie, molte nei gruppi Vincenziani e ancora molte nelle associazioni del volontariato laico, si dedicano a lavare, riattare e suddividere questi diversi capi di vestiario, che i cittadini donano per i poveri.
E' un lavoro da "certosini" quello della rigenerazione di questi capi, dove molti indumenti devono essere necessariamente inviati al macero, perchè nemmeno una "maghetta" del rammendo può riattare certi capi, lasciati da chi a volte confonde la carità e al solidarietà con il luogo dove lasciare rifiuti.
In questi "guardaroba", non si "vestono" solo stranieri come molti credono, ma anche tantissimi milanesi.
Già perchè il bisogno è sempre maggiore e la "forbice", tra la possibilità economica delle persone e il costo della vita nella nostra città è sempre più elevata.
Bisogna allora che Milano, la grande Milano solidale, sviluppi maggiori politiche sociali, o meglio che riprenda a far rivivere le politiche di solidarietà sociale che storicamente gli appartenevano, ma che in questi dieci anni, a sempre meno gestito, lasciando la responsabilità e il peso di ciò all'iniziativa del volontariato sociale che per fortuna, nel buco dell'Amministrazione, in questo caso poco civica, ha suplito al bisogno.
Ma il volontariato può e deve essere un patrimonio e fornire un importante contributo delle politiche sociali del Comune, ma non "essere le politiche" o meglio le "non" politiche sociali dell'Amministrazione di centrodestra.
Un Piccolo Spot Elettorale
Www.milanochiamaitalia.it/spo
Ecco un link al mio piccolo spot elettorale,
enjoy!!
i parcheggi a milano
anche se a milano non ci fossero problemi di parcheggio, i geni in comune riuscirebbero a crearne a tavolino appositamente.
Si può dire davvero di tutto e di più ma la gestione della sosta a pagamento è forse la vergogna più caratteristica: in tutto il mondo si può parcheggiare sulle strisce blu inserendo le monete nei più recenti parchimetri, che rilasciano uno scontrino con l'orario di fine della sosta consentita.
A Milano bisogna avere il Gratta e sosta e sono guai: se sei previdente lo compri in anticipo. Stai attento perchè dopo un anno scade. Arrivato nell'area di sosta quasi sempre la tariffa oraria è diversa dal taglio di gratta e sosta che hai, per cui sei costretto, per non sbagliare, a pagare in modo approssimativo, ma sempre in eccesso.
Se invece non hai comprato il tuo gratta e sosta devi cercare il tuo omino rivenditore. è sempre al bar! mentre lo cerchi, lontano chilometri speri che nel frattempo non ti abbiano già multato. Quando lo trovi, naturalmente ti dice «non ti preoccupare, per un euro alla macchina ci penso io», paghi, non ti danno nulla in cambio e speri ancora che non ti multino.
Se poi è notte l'omino non c'è. tu VUOI pagare, parcheggi e cerchi un rivenditore. tutti chiusi. allora ti allontani verso il tabaccaio più vicino, a 4 isolati di distanza, che fa turno di notte. Il simpatico esercente, in zona piazza vetra, ti dice «in tutta la zona, nessuno (decine di locali!) vende i gratta e sosta, fate senza».
insomma condannati all'illegalità, assoluzione ad ogni peccato con ammenda da 34 a 110 euro.
complimenti!
L.
Alberi e parcheggi, la Moratti arriva in ritardo
Letizia Moratti s'inalbera.
Questo il titolo scelto da "Il Giornale" per far la cronaca dell'incontro della candidata della CdL con i comitati di quartiere che difendono il verde pubblico e non sono così entusiasti di vederlo sacrificato a favore di un piano parcheggi non sempre condiviso dalla cittadinanza.
«Mi sono vergognata per le piante tagliate», ha detto Letizia. E ha promesso discontinuità, chiedendo (a due settimane dal voto) che siano bloccati i lavori di tutti i parcheggi sotterranei. Ricevendo, naturalmente, il plauso delle associazioni ambientaliste.
Occorre però evidenziare che i partiti della coalizione della Moratti sono i medesimi che hanno appoggiato, negli ultimi nove anni, la politica dei parcheggi promossa da Albertini con la collaborazione del professor Goggi. Ci si chiede da un lato che credibilità ci sia in dichiarazioni simili, dall'altro come faccia la Moratti a pensare che Forza Italia e Alleanza Nazionale si assumeranno la responsabilità di cambiare opinione a 360 gradi.
Ma occorre soprattutto dire che c'è un'altra destra. Una destra (liberale) che quel piano di parcheggi lo contesta da sempre, così come contesta l'idea di estirpare alberi anche in piazze molto belle per fare parcheggi che la cittadinanza non vuole.
I Liberali per l'Italia in questo senso la pensano così da sempre.