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Il Blog di Vincenzo Sperindeo | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Vincenzo Sperindeo
Lunedì, 22 Maggio, 2006 - 23:56

bastioni sotto tiro

albertini voleva fare della cerchia dei bastioni una via di scorrimento veloce (ci sono cento -contati- attraversamenti pedonali, ma per lui non fa nulla); la moratti pensa di fare una autostrada sotterranea (ma dove si esce, dentro le case?). la prima idea è stata abbandonata, la seconda seguirà la stessa fine, probabilmente: ma allora, perchè dirle e sprecar soldi per studiarle? circa l'aumento dei mezzi pubblici e la riduzione delle auto in centro, nulla. forse verrà loro in mente di fare una sopraelevata, sui bastioni (e spero di non avergli dato un'idea). 

Lunedì, 22 Maggio, 2006 - 16:50

DONNE E POLITICA

LA FORMAZIONE DEL NUOVO GOVERNO HA VISTO RIDURSI IL NUMERO DELLE MINISTRE  DAL 30 % PROMESSO DA PRODI  A 6 PRESCELTE, DI CUI SOLO DUE CON PORTAFOGLIO.
ANCORA UNA VOLTA NON SONO STATE RISPETTATE MISURE MINIME DI EQUITA'  NELLA DESIGNAZIONE DI DONNE NELLE CARICHE ISTITUZIONALI : LA CIRCOSTANZA HA GENERATO VIVE  PROTESTE DA PARTE DELL'OPINIONE PUBBLICA E, IN PARTICOLARE, DEI MOVIMENTI DI DONNE.
A PARTIRE DALLA GRANDE MANIFESTAZIONE TENUTASI A MILANO IL 14 GENNAIO E ORGANIZZATA DAL MOVIMENTO SPONTANEO "USCIAMODALSILENZIO" IL DIBATTITO STA ASSUMENDO RILIEVO NEI MEDIA E NON SOLO..

Lunedì, 22 Maggio, 2006 - 14:27

solidarietà di classe

Non ho l'appoggio del partito poichè non ho mai militato attivamente se non per appoggiare questo o quel candidato che indicava il partito.
Oggi quindi ho più che mai bisogno dell'aiuto di quelli come me, per poter avere qualche chance di essere eletto.

Lunedì, 22 Maggio, 2006 - 14:05

Milano è una questione nazionale

Le elezioni comunali di Milano sono ormai prossime ed i due schieramenti si presentano pressoché alla pari al traguardo finale.
In  questo frangente è lecito chiedersi  se esista un qualche fattore straordinario che possa spostare a favore di una parte, naturalmente per chi scrive verso il centrosinistra, l’attuale bilanciamento.
Le dichiarazioni di persone autorevoli che si schierano per il candidato Ferrante sono di estremo interesse, così come lo sono proposte incisive espresse nelle ultime fasi.
E’ diffusa però la convinzione che un intervento veramente decisivo, capace di produrre effetti rilevanti, possa e debba venire dal gruppo dirigente nazionale.
Non si parla qui dei previsti passaggi a Milano  per la conclusione della campagna elettorale e neppure delle invocate promesse di investimenti governativi per la città, ma di un discorso molto più alla radice.
La politica è oggi quasi esclusivamente concentrata nella capitale, ciò che determina, al di là della provenienza politica o territoriale, una tendenza distorsiva rispetto alla realtà del paese.
Se la politica è a Roma è probabile che nessun leader sia disposto a spendersi localmente per battaglie che spesso richiedono tempi lunghi per avere risultati tangibili.
E se nessun leader è disposto a spendersi in Lombardia, Formigoni continuerà a fare il bello ed il cattivo tempo, indisturbato nel suo governo, e soprattutto sottogoverno, autoreferenziale.
Ma Milano e la Lombardia sono o non sono un problema nazionale?
Non varrebbe la pena di finirla con questa impoliticità da strapazzo che ha provocato solo danni, ristrettezze di vedute, incapacità di pensare in grande e ritornare invece ad una politica, non romana, ma nazionale in cui realtà come Milano e la Lombardia abbiano il peso che loro compete?
Ai politici nazionali non si deve chiedere qualche provvedimento per la nostra città, ma una visione della politica che sia tutt’uno col paese reale, ciò che metterebbe immediatamente Milano ed i suoi problemi in un circuito politico effettivo e fruttuoso.
Galli della Loggia ritiene che Milano abbia una visione non politica, ma municipalista, da società civile, abituata a fare da sè, quasi indifferente se non supponente rispetto a Roma  (“possiamo fare anche da soli”).
Se questa idea è condivisibile, si può però ritenere altrettanto vero l’opposto: Milano non ricopre nessuna considerazione nella politica nazionale, perché questa avviene in un empireo troppo distante e separato.
Si possono presentare piani e progetti per Milano, ma ciò che è essenziale preliminarmente è che la politica faccia della realtà economico-sociale, del lavoro, delle trasformazioni e delle innovazioni,
una questione centrale, riportando questa problematica  alla dignità di oggetto fondamentale della politica e non abbandonata al mercato come se questo fosse il toccasana, la panacea universale o un sistema autosufficiente.
Esigenze di infrastrutture e di grandi opere sono naturalmente presenti in una grande metropoli ed i bisogni finanziari relativi sono di tale consistenza, che ogni intervento statale non può che essere ben visto, eppure il problema primo di Milano rimane ciò che l’ha sempre contraddistinto, il lavoro.
Milano ha avuto un ruolo come capitale dell’industria, dell’economia, del lavoro; occorre che la città sappia mantenere questo ruolo, governando le grandi innovazioni in atto e ricreando una prospettiva forte e condivisa di futuro.
Dovrebbe fare anche una cosa in più, d’intesa con la classe dirigente nazionale: rendere evidente la “politicità” strutturale ed essenziale di questo ruolo per il paese.
Sandro Antoniazzi

Lunedì, 22 Maggio, 2006 - 12:52

PORTA VENEZIA ,due parole di un NEW GLOBAL

 

TEPPISTI E CRIMINALI NON SI POSSONO VESTIRE DA ANTIFASCISTI.!!
Nella giornata di Sabato è avvenuto un atto molto grave per la democrazia e per la vera e propria sicurezza dei cittadini milanesi. In seguito all’autorizzazione ad un corteo neo-fascista, un gruppo di duecento ignoranti politici, criminali sociali, che nulla hanno a che vedere con l’antifascismo, hanno messo a ferro e fuoco un intero isolato di Milano. Con la faccia tosta tipica di chi lancia il sasso e poi fa la vittima, oggi non meglio precisati elementi dei centri sociali chiedono solidarietà per gli arresti avvenuti.
I verdi di Milano di fronte a tali deliranti atti e a tali colpevoli vittimismi pensano le seguenti cose:
-Bruciare auto dei cittadini milanesi E’ UN ATTO CRIMINALE.
-Assalire bambini che stavano mangiando in un Mc Donald’s E’UN ATTO CRIMINALE.
-bruciare un’edicola ed impedire al proprietario di spegnere il fuoco E’UN ATTO CRIMINALE.
-assalire negozi e sedi di partito E’ UN ATTO CRIMALE.
-usare bombe carta come mezzo di intimidazione politica E’ UN ATTO CRIMINALE.
-chiedere solidarietà politica dopo aver distrutto un quartiere E’ UN ATTO CRIMINALE.
-strumentalizzare tali atti da parte della compagine di centro destra per fini elettorali, cercando di far passare il messaggio che ambiti quali il movimento ambientalista , il movimento new-global, il movimento dei centri sociali (Quali il Leoncavallo , il Vittoria , il Cantiere) sia legato a tali atti E’ UN ATTO DI CRIMINALITA’ POLITICA.
-permettere un corteo di neo-fascisti , già impedito nella giornata della memoria, per le vie di Milano senza perseguire gli espliciti atti di apologia di fascismo, E’UN ATTO DI CRIMINALITA’ POLITICA.
-il combattere il sempre risorgente neofascismo con tali atti E’ ESSO STESSO UN ATTO DI FASCISMO.
Smascheriamo il meccanismo colpevole sotteso a tali atti:
-un corteo di duecento persone non può fare quello che ha fatto se non ci fosse stata una volontà da parte delle forze dell’ordine di lasciar correre, sappiamo bene che la polizia se vuole agire lo sa fare e forse la volontà non è stata questa o meglio, per una colpevole intenzione non è stato fatto il necessario. A chi giova tutto ciò, se non alla ormai clamorosamente sfaldata compagine di centro destra per ricompattarsi intorno ad un strumentalizzante vittimismo?
Nessuna solidarietà da parte nostra per gli arrestati che nulla hanno a che vedere con la lotta politica né tanto meno con un ideale nobile e fondante per la nostra democrazia quale l’antifascismo. Non hanno d’altro canto,tali criminali politici, nessuna rappresentatività dei centri sociali milanesi, né del movimento new global, pacifista ed ambientalista.
Sappiamo bene che gli atti di aggressione dei neofascisti nei confronti di giovani di sinistra, accoltellamenti, tentati omicidi, incendi dolosi,per arrivare al tristemente noto omicidio di DAX non vengono combattuti dalla forza di polizia per quello che sono. Inoltre ricordiamoci che l’apologia di fascismo è un crimine che mina la base democratica della convivenza sociale. Questo però mai potrà essere la giustificazione per tali atti di criminalità.
VOTA DELLA SALA ALLA ZONA 2

 

Lunedì, 22 Maggio, 2006 - 12:49

rimozione amianto dalle periferie

 

Progetto Amianto
Sono diverse le superfici di rivestimento di tetti e capannoni a Milano che ancora vedono la presenza del famigerato amianto. Sappiamo che l’effettiva pericolosità di tali siti dipende soprattutto dal logorio creato dagli agenti atmosferici su tali superfici nel tempo. Questa considerazione assieme ad altre di carattere prettamente economico hanno inciso sulle politiche fin qui adottate, volte a dividere interventi più urgenti da quelli considerati meno. Noi Verdi pensiamo che tale approccio al problema sia sbagliato perché miope e poco lungimirante. L’amianto nella versione più comune , cioè l’eternit, è il famigerato responsabile di malattie gravissime all’apparato respiratorio quali silicosi e tumori ai polmoni, ed in un contesto cittadino quale quello milanese si aggiunge e collabora ad altri ed innumerevoli fattori di rischio per la nostra salute presenti nell’aria che respiriamo. Rimuovere solo le tettoie logorate significa nascondersi dietro un dito infatti sappiamo che tali superfici hanno una vita limitata e per fortuna non ne vengono più installate da tempo.
Quindi fuor di metafora stiamo parlando di superfici comunque vecchie e comunque da tempo sottoposte al logorio atmosferico.
Il nostro pensiero di verdi corre a tutte quelle aree di Milano dove la dismissione di aree a vocazione industriale ha lasciato sul campo oltre ad altri innumerevoli problemi ed opportunità anche scheletri di capannoni ricoperti d’eternit d’annata. Consideriamo poi tutti quei privati che hanno utilizzato l’eternit per capannoni o tettoie, sono tantissimi. Infine anche chi dovrebbe dare il buon esempio,pensiamo al comune ed agli enti pubblici, perdura nel rimandare scelte inderogabili per la rimozione di tali superfici per i propri locali.
Nella città di Milano moderna e all’avanguardia quindi viviamo circondati di un nemico invisibile, un killer spietato diffuso in ogni quartiere,un killer che uccide senza dare preoccupazioni alle proprie vittime, un killer che ha molti colleghi e soci con i quali lavora in team: pm10;pm25 ;benzene; piombo….
Un esempio concreto potrà certo farvi considerare le interrelazioni e le pericolosità di questa situazione. I locali adibiti a cucina per la refezione milanese adiacenti al deposito quotidiani delle biblioteche comunali di milano posto in via Quaranta 43 hanno una tettoia sconfinata di amianto, le cui condizioni per forza di cose non sono buone, sono evidenti l’azione di logorio del vento e della pioggia. Tale tettoia direttamente a spiovente sulle prese d’areazione delle cucine e della biblioteca è un grave pericolo per i nostri figli che mangiano cibo all’amianto da anni senza saperlo, per i frequentatori ed i lavoratori di tali locali ,per non considerare poi i frequentatori del deposito quotidiani, ricercatori, studenti comuni cittadini ignari di cosa mina la loro esistenza proprio sulle loro teste in una struttura che invita alla pace alla calma ed alla riflessione.
Cosa propongono i Verdi
-Dismissione immediata da tutti i siti di proprietà Comunale delle superfici D’eternit , da eseguirsi secondo modalità precise, da società specializzate
-Monitoraggio e classificazione della presenza di eternit nelle ex aree industriali e rimozione pagata dal comune.
-Monitoraggio e classificazione della presenza di eternit nell’edilizia privata e rimozione pagata dal
comune.(costa 17 euros al mq ... i costi a breve medio e lungo termine delle malattie correlate è molto più alto)
vota VERDI
al comune GERMANI Riccardo
alla zona 2 DELLA SALA
alla zona 02 DELLA SALA Massimo

Lunedì, 22 Maggio, 2006 - 12:41

Rimozione amianto nella periferia

 

Progetto Amianto
Sono diverse le superfici di rivestimento di tetti e capannoni a Milano che ancora vedono la presenza del famigerato amianto. Sappiamo che l’effettiva pericolosità di tali siti dipende soprattutto dal logorio creato dagli agenti atmosferici su tali superfici nel tempo. Questa considerazione assieme ad altre di carattere prettamente economico hanno inciso sulle politiche fin qui adottate, volte a dividere interventi più urgenti da quelli considerati meno. Noi Verdi pensiamo che tale approccio al problema sia sbagliato perché miope e poco lungimirante. L’amianto nella versione più comune , cioè l’eternit, è il famigerato responsabile di malattie gravissime all’apparato respiratorio quali silicosi e tumori ai polmoni, ed in un contesto cittadino quale quello milanese si aggiunge e collabora ad altri ed innumerevoli fattori di rischio per la nostra salute presenti nell’aria che respiriamo. Rimuovere solo le tettoie logorate significa nascondersi dietro un dito infatti sappiamo che tali superfici hanno una vita limitata e per fortuna non ne vengono più installate da tempo.
Quindi fuor di metafora stiamo parlando di superfici comunque vecchie e comunque da tempo sottoposte al logorio atmosferico.
Il nostro pensiero di verdi corre a tutte quelle aree di Milano dove la dismissione di aree a vocazione industriale ha lasciato sul campo oltre ad altri innumerevoli problemi ed opportunità anche scheletri di capannoni ricoperti d’eternit d’annata. Consideriamo poi tutti quei privati che hanno utilizzato l’eternit per capannoni o tettoie, sono tantissimi. Infine anche chi dovrebbe dare il buon esempio,pensiamo al comune ed agli enti pubblici, perdura nel rimandare scelte inderogabili per la rimozione di tali superfici per i propri locali.
Nella città di Milano moderna e all’avanguardia quindi viviamo circondati di un nemico invisibile, un killer spietato diffuso in ogni quartiere,un killer che uccide senza dare preoccupazioni alle proprie vittime, un killer che ha molti colleghi e soci con i quali lavora in team: pm10;pm25 ;benzene; piombo….
Un esempio concreto potrà certo farvi considerare le interrelazioni e le pericolosità di questa situazione. I locali adibiti a cucina per la refezione milanese adiacenti al deposito quotidiani delle biblioteche comunali di milano posto in via Quaranta 43 hanno una tettoia sconfinata di amianto, le cui condizioni per forza di cose non sono buone, sono evidenti l’azione di logorio del vento e della pioggia. Tale tettoia direttamente a spiovente sulle prese d’areazione delle cucine e della biblioteca è un grave pericolo per i nostri figli che mangiano cibo all’amianto da anni senza saperlo, per i frequentatori ed i lavoratori di tali locali ,per non considerare poi i frequentatori del deposito quotidiani, ricercatori, studenti comuni cittadini ignari di cosa mina la loro esistenza proprio sulle loro teste in una struttura che invita alla pace alla calma ed alla riflessione.
Cosa propongono i Verdi
-Dismissione immediata da tutti i siti di proprietà Comunale delle superfici D’eternit , da eseguirsi secondo modalità precise, da società specializzate
-Monitoraggio e classificazione della presenza di eternit nelle ex aree industriali e rimozione pagata dal comune.
-Monitoraggio e classificazione della presenza di eternit nell’edilizia privata e rimozione pagata dal
comune.(si tratta di 17 euros al mq... i costi delle malattie a breve e medio termine sono maggiori)
vota VERDI
al comune GERMANI Riccardo
alla zona 2 DELLA SALA

Lunedì, 22 Maggio, 2006 - 12:41

Rimozione amianto nella periferia

 

Progetto Amianto
Sono diverse le superfici di rivestimento di tetti e capannoni a Milano che ancora vedono la presenza del famigerato amianto. Sappiamo che l’effettiva pericolosità di tali siti dipende soprattutto dal logorio creato dagli agenti atmosferici su tali superfici nel tempo. Questa considerazione assieme ad altre di carattere prettamente economico hanno inciso sulle politiche fin qui adottate, volte a dividere interventi più urgenti da quelli considerati meno. Noi Verdi pensiamo che tale approccio al problema sia sbagliato perché miope e poco lungimirante. L’amianto nella versione più comune , cioè l’eternit, è il famigerato responsabile di malattie gravissime all’apparato respiratorio quali silicosi e tumori ai polmoni, ed in un contesto cittadino quale quello milanese si aggiunge e collabora ad altri ed innumerevoli fattori di rischio per la nostra salute presenti nell’aria che respiriamo. Rimuovere solo le tettoie logorate significa nascondersi dietro un dito infatti sappiamo che tali superfici hanno una vita limitata e per fortuna non ne vengono più installate da tempo.
Quindi fuor di metafora stiamo parlando di superfici comunque vecchie e comunque da tempo sottoposte al logorio atmosferico.
Il nostro pensiero di verdi corre a tutte quelle aree di Milano dove la dismissione di aree a vocazione industriale ha lasciato sul campo oltre ad altri innumerevoli problemi ed opportunità anche scheletri di capannoni ricoperti d’eternit d’annata. Consideriamo poi tutti quei privati che hanno utilizzato l’eternit per capannoni o tettoie, sono tantissimi. Infine anche chi dovrebbe dare il buon esempio,pensiamo al comune ed agli enti pubblici, perdura nel rimandare scelte inderogabili per la rimozione di tali superfici per i propri locali.
Nella città di Milano moderna e all’avanguardia quindi viviamo circondati di un nemico invisibile, un killer spietato diffuso in ogni quartiere,un killer che uccide senza dare preoccupazioni alle proprie vittime, un killer che ha molti colleghi e soci con i quali lavora in team: pm10;pm25 ;benzene; piombo….
Un esempio concreto potrà certo farvi considerare le interrelazioni e le pericolosità di questa situazione. I locali adibiti a cucina per la refezione milanese adiacenti al deposito quotidiani delle biblioteche comunali di milano posto in via Quaranta 43 hanno una tettoia sconfinata di amianto, le cui condizioni per forza di cose non sono buone, sono evidenti l’azione di logorio del vento e della pioggia. Tale tettoia direttamente a spiovente sulle prese d’areazione delle cucine e della biblioteca è un grave pericolo per i nostri figli che mangiano cibo all’amianto da anni senza saperlo, per i frequentatori ed i lavoratori di tali locali ,per non considerare poi i frequentatori del deposito quotidiani, ricercatori, studenti comuni cittadini ignari di cosa mina la loro esistenza proprio sulle loro teste in una struttura che invita alla pace alla calma ed alla riflessione.
Cosa propongono i Verdi
-Dismissione immediata da tutti i siti di proprietà Comunale delle superfici D’eternit , da eseguirsi secondo modalità precise, da società specializzate
-Monitoraggio e classificazione della presenza di eternit nelle ex aree industriali e rimozione pagata dal comune.
-Monitoraggio e classificazione della presenza di eternit nell’edilizia privata e rimozione pagata dal
comune.(si tratta di 17 euros al mq... i costi delle malattie a breve e medio termine sono maggiori)
vota VERDI
al comune GERMANI Riccardo
alla zona 2 DELLA SALA

Lunedì, 22 Maggio, 2006 - 09:48

Curioso invito a PARTECIPARE

“Durante la notte tra domenica 21 maggio e lunedì 22,  la zona 1 si è curiosamente colorata di giallo: vetrine, portoni, muri portavano la firma del misterioso autore dell’invito. Invito ? Sì perché la zona è stata invasa da post-it gialli recanti un messaggio semplice ma di un’ infinita ricchezza, un invito a sognare, un invito a partecipare, un invito a emergere come persone che hanno sogni e che li vogliono realizzare, un invito a non lasciarsi trascinare ma a essere artefici del proprio futuro. L’invito è rivolto a TUTTI anche a te che mi stai leggendo in questo momento.

 
"...se sai sognare - ma dai sogni non farti dominare;
se riesci a pensare senza perderti nei pensieri,
se sai affrontare il Successo e la Sconfitta
e trattare questi due impostori nello stesso modo...
se per te ogni persona conta, ma nessuno troppo.. ...tu sarai un Uomo, figlio mio!."
 
 
Grazie  Kipling di aver reso eterna la passione e l'emozione che caratterizza l'essere padri. Padri dei nostri figli, ma anche padri di noi stessi, che possiamo scegliere DI VIVERE e non di lasciarci vivere.
 
L’invito che abbiamo distribuito in questo modo un po’ bizzarro, ma anche provocatorio, vogliamo che diventi un inno, un impegno di etica politica da parte di un politico che si propone di rappresentare le persone.
E contemporaneamente che sia un invito alle PERSONE, un invito a far sì che TUTTI con la stessa etica si impegnino per il bene della città con un piccolo contributo come è piccolo un post-it: un’idea di miglioramento, maggior impegno in una passione, maggior collaborazione, e soprattutto maggior partecipazione, anche solo scrivendo su questo sito.
 
Non dimentichiamo che Milano è il risultato di chi ci ha vissuto fin’ora…ebbene…tutti insieme, oggi, pensiamo al domani. “
 

Domenica, 21 Maggio, 2006 - 20:57

Lasciatemi un messaggio....

Per tutte le persone di ZONA 7 che vogliono scrivermi, sono a loro disposizione per qualsiasi chiarimento o problema da risolvere.

Vi aspetto..scrivete in tanti....

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