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Il Blog di Donatella Elvira Camatta | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Donatella Elvira Camatta
Lunedì, 2 Ottobre, 2006 - 15:17

Che succede in Consiglio di Zona 3?

Un cordiale saluto a tutti/e.
Sono Antonella Fachin, neoeletta nel Consiglio di Zona 3 e capogruppo della lista “Uniti con Dario Fo per Milano”.
Ringrazio di cuore coloro che hanno nelle primarie e nelle elezioni amministrative dato il loro voto alla lista e a coloro che hanno espresso la preferenza per me!
Per coloro che non mi conoscono, segnalo che è possibile leggere qualche sintetica informazione su di me nella pagina di presentazione che il sitocomunalimilano2006.it mi ha permesso di pubblicare.
Cosa mi preme dire per prima cosa? Darvi un breve aggiornamento sull’attività del Consiglio di Zona (CdZ):
-         è stato candidato e rieletto Presidente della Zona 3, per il terzo mandato consecutivo, Pietro Viola, che ha già ricoperto tale carica a seguito delle elezioni del 1999 e del 2001, nonostante l’art. 8 del Regolamento per l’elezione dei Consigli di Zona limiti a due i mandati consecutivi.
Sono fiduciosa che sulla questione sarà fatta chiarezza a livello interpretativo, affinché venga eliminata la forte preoccupazione mia e degli altri Consiglieri dell’Unione che tale nomina sia illegittima.
-         Sono state costituite 7 Commissioni istruttorie, come da Regolamento, 5 Commissioni definite “a termine” e una Commissione competente in materia di “Polo Multifunzionale di Zona” (v. elenco nel sito del Comune); in realtà:
o       La nostra Zona –a differenza della altre Zone di Milano- non dispone di un PMZ, né si sta impegnando per trovare una sede idonea, benché ciò sia stato richiesto da me e da altri Consiglieri dell’opposizione;
o       le Commissioni cosiddette a termine non sono in linea con l’art. 19, comma 4, del Regolamento del Decentramento Territoriale, secondo cui esse possono essere costituite “per l’esame di particolari questioni e problemi”, mentre in realtà sono state costituite per perseguire un generico programma entro un anno, che è il tempo massimo ammesso dal Regolamento. Inevitabilmente, come nella precedente consigliatura di Zona 3, le commissioni a termine, alla loro scadenza, verranno ricostituite, per perseguire il medesimo generico programma entro il tempo massimo consentito e così via, di anno in anno. Non è questo il modo corretto di costituire le commissioni a termine, che di fatto sono delle vere e proprie commissioni istruttorie che durano per tutta la consigliatura.
A mio parere, non è una questione meramente formale: le norme, che fissano nel numero di 7 il limite massimo di commissioni istruttorie, vengono chiaramente eluse, mentre ritengo moralmente e giuridicamente più corretto modificare/aggiornare le norme, ove necessario, piuttosto che applicarle in maniera “creativa”!
-         Molte delle Commissioni si riuniscono almeno una volta alla settimana e durano mediamente un’ora: ciò significa che tutte le settimane, dalle ore 17/18 sino alle ore 19/20, vengono convocate 8/10 riunioni e, a mio parere, non tutte sono così necessarie e/o ricche di argomenti da trattare.
Colgo comunque l’occasione per informarvi, nel caso non lo sappiate, che -se desiderate, come spero, partecipare alle 7+5+1 (!) Commissioni di Zona- sul sito del Comune trovate il modulo per richiedere l’iscrizione alla/e Commissione/i di vostro interesse e l’invio delle relative convocazioni per fax, per email o per sms.
Mi viene talvolta il sospetto che “l’appetito vien mangiando”, perché la partecipazione a una riunione da diritto a ogni Consigliere di Zona, nel caso non lo sappiate, a un gettone di presenza, per un ammontare massimo lordo mensile di € 510. La partecipazione, peraltro, non deve essere piena: basta rimanere in aula per poco più della metà del tempo previsto (ossia 35 minuti se la riunione è di un’ora) e si ha diritto al gettone! Nelle prime riunioni, inoltre, i Consiglieri di zona indicavano personalmente l’ora di arrivo ….. e ho avuto la “sensazione” che qualcuno facesse il furbetto, indicando l’ora di inizio della riunione anche quando arrivava in ritardo!!!!
Anche in questo caso, lo spirito della norma è un altro: consentire ai Consiglieri di Zona di dare un contributo economico affinché svolgano con maggior impegno il loro ruolo istituzionale, che richiede disponibilità di tempo, non quello di arrotondarsi lo stipendio!!!!
Dagli esempi che ho riportato è di tutta evidenza che questa maggioranza di centro-destra interpreta le norme a proprio piacimento, senza rispettarne la “ratio”, ossia lo scopo, la ragione per la quale sono state emanate.
E’ mio impegno –e l’ho già comunicato nella conferenza dei Capigruppo- segnalare irregolarità e altri aspetti che contrastano con il dovere di un Amministratore pubblico di operare correttamente e con senso etico.
Sulla questione dell’orario, il Presidente della Zona ha accolto la mia segnalazione e ha dato disposizione che l’ora di arrivo e di uscita dei Consiglieri sia indicato sul modulo di presenza dal verbalizzante della riunione e non dai singoli interessati!
Nella speranza di incontrarvi presso la sede del Consiglio di Zona, in via Sansovino 9, sarei lieta di ricevere segnalazioni, proposte e contributi per cercare, assieme, a migliorare la qualità della vita in Milano e a favorire un nuovo modo di vivere la città, per la promozione di una “società affettiva e solidale”, nella quale il senso civico e quello etico prevalgano sull’individualismo e sul menefreghismo.
Cordiali saluti
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Uniti con Dario Fo per Milano

Sabato, 30 Settembre, 2006 - 20:49

Forum Eropeo Umanista a Lisbona

Sono già piu' di 800 persone e 100 organizzazioni
Olivier Turquet
Fonte: Buone Nuove, Forum Europeo di Lisbona http://www.europeanhumanistforum.org/ - 29 settembre 2006
29 settembre 2006
A un mese dall'inizio del Forum Umanista Europeo di Lisbona sono più di 800 le persone che si sono registrate ai tavoli di lavoro mentre quasi 100 organizzazioni si sono iscritte da tutti i paesi europei ed anche dal Latinoamerica, dall'Africa e dall'Asia.
Il Forum, il primo della serie dei Forum Europei (il primo Forum Umanista Mondiale fu celebrato a Mosca nel 1993) si svolgerà presso l'università di Lisbona dal 3 al 5 Novembre prossimi. E' possibile iscriversi al Forum fino all'8 ottobre.
Il tema del Forum "La forza della diversità" è spiegato nella home page del sito dove ci si può ulteriormente informare e iscrivere:
"L'obiettivo del Foro è quello di creare ambiti di convergenza, scambio, discussione e progetto tra organizzazioni sociali, partiti e persone coscienti della necessità di cambiare profondamente questo mondo e dell'urgenza di costruire nuove vie per farlo.
Sono molti i volontari che lavorano in organizzazioni sociali di ogni tipo capaci di occuparsi delle necessità di altri e di ricostruire il tessuto sociale, capaci di agire con permanenza ed autonomia. Il Forum invita a tutte le persone ed iniziative che lavorano e si interessano alla pace, alla nonviolenza, ai diritti umani ed al superamento di ogni forma di discriminazione.
In questa ampia base sociale, oggi si moltiplicano gli incontri e le convergenze, perché sperimentiamo la necessità di unire le forze e di ispirarci mutuamente.
Il Forum Umanista europeo è un ulteriore tentativo affinché l'incontro della diversità e l'intuizione del futuro chiariscano la strada e si trasformino in progetti... facendo anche pressione verso coloro che oggi decidono il destino di tutti.
Il Forum Umanista europeo sarà un foro aperto ad attività nei campi culturali, sociali, artistici, educativi, ecc., tanto a persone come ad associazioni e gruppi."
Durante il Forum, oltre i tavoli di lavoro, sono previste tavole rotonde, workshops, dibattiti, stands informativi, spettacoli musicali e teatrali.

Note:

Sabato, 30 Settembre, 2006 - 19:40

L'Iran accelera i tempi per la fustigazione delle Donne " Mal Velate "

Riceviamo queste informazioni dall'Associazione delle Donne Democratiche Iraniane in Italia (A.D.D.I) e volentieri le pubblichiamo:

Tehran, Iran, 06 Settembre. - L'ufficio del procuratore dello Stato del centro provinciale dell'Iran martedì ha annunciato, le donne che violino il rigoroso codice islamico sull'abbigliamento saranno frustate immediatamente.
Nella città dell'Iran centrale di Shahin-Shahr, l'ufficio del procuratore dello Stato, sono ha affiggere enormi tabelloni, anche sulle vetrine dei negozi, che avvertono che violando il codice sull' abbigliamento, le donne compariranno davanti ad un giudice islamico subito dopo l'arresto per ricevere la condanna: normalmente 100 frustate in pubblico.

Le affissioni avvertono che il procuratore richiederà le pene massime, e prosegue: "gli individui il cui abbigliamento ed il trucco sia contro le leggi religiose sarà perseguito senza dover, in primo luogo, attendere in una coda'' e sarà condannato alla fustigazione ed alle indennità", "I fazzoletti (foulards o sciarpe) che non coprono i capelli ed il collo", "i soprabiti o i cappotti stretti e quelli corti sopra il ginocchio e di cui le maniche non coprano il polso, i pantaloni stretti che non coprano le caviglie" e "il trucco delle donne" sono tutti proibiti, sempre secondo la dichiarazione e che chi non obbedisce al codice sull' abbigliamento sarà trattato di conseguenza. 

Le donne i cui fazzoletti (foulards o sciarpe) non coprano correttamente i capelli affronteranno da 10 giorni a 10 mesi di prigione, aggiunge la dichiarazione.

Provvedimento della polizia contro le donne mal velate

Tehran, Iran, Settembre. 04 - Il comandante delle forze di sicurezza di Stato in Iran nella città d'Orumieh, a nord-ovest dell'Iran, domenica ha minacciato che la polizia provvederà severamente con un'azione "forzata e decisiva" contro le donne che non rispettano il codice d'abbigliamento correttamente.
Parlando ai giornalisti, il colonnello Rasoul Khorshidi-Far ha detto: "l'obiettivo principale delle forze di sicurezza dello stato nel contrastare l'abitudine delle donne non velate è di sviluppare la cultura islamica nella società. Se l'opposizione è determinata a questo proposito, le forze dell'ordine interverranno decisivamente".
Il colonnello Khorshidi-Far ha aggiunto che se le donne che rifiutano di obbedire alle istruzioni della polizia di coprirsi con un velo, dovrebbero essere preparate ad apparire in un tribunale ed affrontare un processo.
In agosto, il portavoce giudiziario dell'Iran ha annunciato che "le donne mal velate" saranno trattate come se non avessero il velo islamico affatto.
"Non c'è nessuna differenza fra le donne mal velate e quelle non velate. Quando è evidentemente chiaro che una donna abbia violato la legge, allora il crimine è evidente e gli agenti d'esecuzione possono approntare misure legali contro di lei. 
Dalle elezioni di giugno, quella che ha condotto alla presidenza d'Ahmadinejad le donne stanno subendo il provvedimento più severo e duro.

Il leader spirituale del regime dei mullà conferma l'apartheid sessuale

Iran, 4 sett. Il mullà Khamenei, leader spirituale del regime reazionario dell'Iran in una presa di posizione ha tentato di giustificare l'apartheid sessuale nel regime medioevale iraniano sostenendo che alle donne sia impedita l'attività socio-politica.

L'Agenzia del regime Irna riferisce le parole di Khamenei, domenica 30 agosto, "L'uomo è adatto per i campi economico e finanziario, le donne hanno difficoltà. Le donne devono partorire, allattare, sono fragili fisicamente, moralmente e sentimentalmente, non possono entrare in ogni campo perché non reggono gli scontri. Tutto questo crea dei limiti alle donne che gli uomini non hanno, perciò in questi campi gli uomini sono superiori". 
In questo modo la massima autorità del regime dei mullà ancora una volta ha giustificato la discriminazione sistematica contro le donne, che di fatto esclude le donne da ogni attività socio-politica.
Con questo si mettono da parte tutte le parole che nella campagna elettorale e erano state spese in sostegno delle donne.

Fatemeh Ajorlo, deputata del parlamento dei mullà alla domanda sul perché nel governo di Ahmadinejad non c'è nessuna donna ha detto ad Ilna, il 30 agosto scorso:"il fatto che le donne non sono state scelte per entrare nel governo e nella direzione del parlamento è pura democrazia ."

La Seddighe Kiani della banda Motalefe vicino a Khamenei in un' intervista a l'Irna, afferma:" più le donne stanno lontane dagli uomini è meglio per loro. Noi non contestiamo l'assenza delle donne al governo". Lei ha spiegato il punto di vista reazionario del regime cosi:" Dove si possono usare gli uomini non si deve insistere per la presenza delle donne. Il fatto che diciamo che le donne non devono diventare giudici e perché hanno una morale flessibile e non è conveniente che tutti i giorni siano testimoni di litigi o che emettono sentenze di morte".
La signora Sarvnaz Chitsaz, presidente della commissione donne del CNRI ha dichiarato che la posizione misogina del regime dei mullà mostra prima di tutto la paura del regime della presenza delle donne e del loro ruolo fondamentale e crescente nella lotta contro il regime e per il suo rovesciamento. 

Associazione delle Donne Democratiche Iraniane in Italia
Per ulteriori notizie potete visitare il sito www.donneiran.org

Sabato, 30 Settembre, 2006 - 13:15

libero Amir..perchè è giusto che sia Libero!!

Amir E’ LIBERO!

September 29th, 2006 amir041.jpg

Amir è libero!
E’ libero perché è giusto che sia libero!
È libero perché siamo in molti a credere che è possibile cambiare la storia, siamo in molti ad aver lottato, siamo in molti ad esserci impegnati in mille modi diversi, siamo in molti a sentire dal profondo del cuore che vale la pena lottare per trasformare la realtà violenta in cui viviamo.
Amir sta tornando al nostro fianco a lottare con noi come mai ha smesso da dentro il Centro di Permanenza Temporanea di via Corelli.
Ha vissuto personalmente la violenza, la tristezza, la privazione della libertà, che vivono migliaia di persone dentro questi Lager.
Amir è libero ma i Cpt continuano ad esistere.
Oggi festeggiamo la libertà di Amir che non può altro che rappresentare un passo felice nella lotta per la chiusura definitiva di ogni Centro di Permanenza Temporanea.
Credo proprio che ognuno si debba ringraziare nel profondo del cuore per la persona che è e per quello che è in grado di fare per se stesso e per gli altri.
A presto aggiornamenti
Un abbraccio

Venerdì, 29 Settembre, 2006 - 18:01

Regionale Umanista Europea..Armi Nucleari

 

Il Trattato di Non-Proliferazione Nucleare (NPT) è entrato in vigore nel 1970, sancendo un accordo tra i paesi nucleari (allora USA, URSS, Gran Bretagna, Francia e Cina) e tutti gli altri: i secondi si impegnavano a rinunciare alle armi nucleari e i primi a smantellare i propri arsenali e a non aumentare le proprie dotazioni, o ad accrescerne la potenza con nuove tecnologie. Il trattato sancisce inoltre per tutti i paesi il diritto di sviluppare programmi nucleari civili, sotto il controllo dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica).

Secondo i dati ufficiali, gli Stati Uniti hanno ammesso di possedere 10.500 bombe, la Russia 20.000, la Gran Bretagna 185, la Francia 450 e la Cina 400.

Dal 1970 al 2000 solo tre paesi (Israele, India e Pakistan) sono diventati potenze nucleari, ma sono rimasti al di fuori dell’NPT. Sebbene Israele non abbia mai ammesso ufficialmente di disporre di un arsenale nucleare, secondo l’ex capo degli ispettori dell’ONU Hans Blix possiede più di 200 testate atomiche.

Molti stati hanno ratificato il trattato, compresi alcuni che per farlo hanno eliminato i loro arsenali, come Sudafrica e Kazakhistan. Negli anni Novanta gli accordi tra USA e Russia hanno portato allo smantellamento di molte migliaia di testate nucleari tattiche.

Negli ultimi anni, però, le cose sono cambiate. Nel maggio 2005 la VII Conferenza di revisione dell’NPT è fallita, senza che i rappresentanti dei governi di 188 paesi riuscissero a trovare un accordo su un documento congiunto. Motivo principale del fallimento il rifiuto degli USA di lavorare per creare una zona libera da armi nucleari in Medio Oriente e quello delle cinque potenze nucleari di elaborare e rispettare un programma con scadenze precise per il loro totale disarmo. Gli Stati Uniti e i loro alleati dunque stanno violando il trattato, ma allo stesso tempo rivolgono proprio questa accusa all’Iran e alla Corea del nord.

Intanto è ripartita la corsa al riarmo nucleare: la Russia sta progettando una terza generazione di sottomarini atomici e nel 2004 ha compiuto 16 esplosioni sperimentali di missili balistici. La Gran Bretagna progetta nuove bombe nucleari per i quattro sommergibili Trident (ognuno di essi ha la potenza di 384 bombe di Hiroshima) e gli Stati Uniti, oltre ad avere una flotta nucleare composta da 18 sottomarini, stanno progettando bombe piccole da usare nel campo di battaglia e altre che possano penetrare in profondità nel terreno. Affermano inoltre che non sussiste più l’impegno a non usare mai le bombe nucleari per primi. Di recente il presidente francese Chirac non ha escluso il ricorso alle armi nucleari nei confronti di quegli stati che intendessero attaccare la Francia ricorrendo ad azioni terroristiche.

La Nato si muove al di fuori degli accordi dell’NPT, violandoli apertamente. Gli Stati Uniti hanno dislocato bombe nelle varie basi americane in Europa: secondo l’ultimo rapporto del Natural Resources Defense Council, le armi nucleari americane in Europa sono circa 480, dislocate in otto basi aeree di sei paesi Nato. 150 in Germania, a Büchel, e Ramstein; 20 in Belgio, a Kleine Brogel; 20 in Olanda, a Volkel; 110 in Gran Bretagna, a Lakenheath; 90 in Italia, ad Aviano e Ghedi Torre; 90 in Turchia, a Incirlik.

In altre quattro basi (in Germania, Grecia e Turchia) le armi sono state rimosse, ma potrebbero essere allocate nuovamente se ritenuto necessario. Le bombe sono assegnate ai paesi ospitanti e il lancio spetta alle forze aeree nazionali.

Nonostante le riduzioni effettuate negli anni Novanta, rimangono in tutto il pianeta più di 30.000 testate nucleari, sufficienti a distruggerlo per intero 25 volte.

In questo quadro spaventoso si trovano tuttavia degli elementi positivi: al mondo esistono già diverse Zone Libere da armi nucleari (Sudamerica, Sud Pacifico, Sud-est asiatico, Africa, Asia Centrale, Antartico, Asia Centrale). Paesi come la Mongolia e l’Austria si sono dichiarati zone libere e oltre cento stati hanno abolito le armi nucleari.

 

Proposte

 

L’obiettivo finale è quello di un disarmo nucleare globale e della totale eliminazione degli ordigni e degli arsenali nucleari.

Passi intermedi rispetto all’obiettivo finale possono essere:

·         la riprese dei negoziati per la messa al bando delle armi e degli esperimenti nucleari

·         la pressione su paesi come India, Pakistan e Israele, che attualmente non aderiscono all’NPT, perché sottoscrivano il trattato

·         la definizione di un piano di disarmo, con scadenze per lo smantellamento e programmi per le verifiche e i controlli, con l’obbligo per le potenze nucleari di rispettarlo e l’affidamento all’ONU della responsabilità di vigilare sul rispetto del trattato e sulla applicazione di eventuali sanzioni

 

 

Giovedì, 28 Settembre, 2006 - 11:15

Inceneritore o pirolisi

Mentre il Comune di Milano pensa ad un altro inceneritore ecco un nuovo sistema che fornisce spunti di riflessione........
A monaco ne funziona uno da 17 anni

Energia: Rifiuti, pirolisi e' la tecnica del futuro 28/09/2006 - ora :09:57ROMA - Dopo gli esperimenti in Germania e Islanda anche in Italia si sta facendo strada la pirolisi, tecnica che dovrebbe sostituire gli inceneritori nello smaltimento dei rifiuti urbani in modo pulito, con un impatto ambientale minimo e producendo eco-energia. A proporla e' l'Enea, che sta vagliando le varie ipotesi possibili per rendere la questione ambientale una risorsa che trasforma i rifiuti in energia termica ed elettrica. ''Penso proprio che possiamo cominciare a pensare che in un futuro molto prossimo i termo-valorizzatori saranno messi al bando perche' troppo inquinanti - spiega Angelo Moreno, ricercatore dell'Enea della Casaccia -. La pirolisi sembra avere un futuro molto promettente''. Secondo Moreno ''con particolari accorgimenti tecnici come l'utilizzo di un particolare tipo di forno e l'assenza totale di ossigeno, la pirolisi puo' raggiungere punti di eccellenza, quali la totale assenza di diossine e furani, oltre ai fumi con le polveri''. (Agr)

Mercoledì, 27 Settembre, 2006 - 20:37

Esistono i ladri d'acqua?

CIRCOLO CULTURALE RICREATIVO ENRICO BERLINGUER
                 Comunicato Stampa
Con il Patrocinio di: Città di Caselle, Città di Ciriè
l’adesione di
 associazione “Parole e Musica” - Comitato Pace di Robassomero - Rivista Tempi di Fraternità (Torino  )- Legambiente Piemonte-Valle d’Aosta - SMAT Torino - Associazione “Parole e Musica”- CIRF – Centro Italiano Riqualificazione Fluviale - “.eco, l’educazione sostenibile”- Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro onlus - Il Pianeta azzurro - ATA - Associazione territorio ambiente di Cirié - PRO NATURA TORINO - CISV- Comunità Impegno Servizio Volontariato - Torino                        
                                       
  organizza il convegno
“ESISTONO I LADRI D’ACQUA?
IN OCCASIONE DEL DECENNIO INTERNAZIONALE “ACQUA PER LA VITA ”  INDETTO DALL’ONU (2005-2015)
               VENERDI’ 20 OTTOBRE 2006 – ORE 16.00-19.30
BORGARO - presso CIRCOLO “ENRICO BERLINGUER” – VIA A. DIAZ 15
PRIMA SESSIONE POMERIDIANA –  ore16.00 ingresso libero
partecipano

padre Alex Zanotelli  missionario comboniano prof.  Emilio Molinari , presidente del Comitato italiano per un Contratto mondiale sull’acqua

prof. Mariano Turigliatto, consigliere regionale

prof. Mario Salomone, docente di Educazione ambientale all’Università di Bergamo, direttore di “.eco

SECONDA SESSIONE SERALE – ORE 21.00 >>
COME SCONFIGGERE I “LADRI D’ACQUA” – L’ESEMPIO DI NAPOLI
Presso Sala Fratelli Cervi – Via Mazzini 60 –
Caselle Torinese
  conferenza con   padre   ALEX ZANOTELLI
 ingresso libero
Mercoledì, 27 Settembre, 2006 - 13:14

Campagna Mondiale Umanista sul disarmo

Ci troviamo in una situazione di enorme rischio, con 30.000 testate nucleari capaci di distruggere il pianeta intero 25 volte, e nessuno ne parla. Intanto la corsa al riarmo atomico prosegue e si accelera e le possibilità di un “incidente” nucleare, le cui conseguenze potrebbero essere devastanti, aumentano sempre di più.
Per questo una rete di organizzazioni umaniste attive in tutto il mondo nel campo dei diritti umani, della pace, della cooperazione internazionale e dell’ambiente ha deciso di lanciare una campagna mondiale per il disarmo e ha chiesto l’assistenza di Silo, pensatore e scrittore argentino e guida spirituale conosciuta per la sua saggezza dalla gente semplice e di buon cuore di moltissimi paesi.
Si tratta di una campagna che vuole arrivare alla coscienza della gente comune, provocando una risposta capace di raggiungere i potenti. Una campagna mondiale che porti dovunque la richiesta di pace sentita da milioni di persone.
Per arrivare al maggior numero possibile di persone si è deciso di concentrare  il messaggio della campagna in uno spot di 30 secondi, durante il quale Silo lancia un appello per il disarmo nucleare. Lo spot verrà trasmesso simultaneamente dai canali televisivi internazionali e nazionali in tutto il mondo e apparirà anche sugli schermi situati negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie e della metropolitana di moltissime città. Le prime trasmissioni sono cominciate il 20 settembre e continueranno fino al 15 ottobre.
 Informazioni dettagliate si trovano nel sito www.silo.ws.

 

Sabato, 23 Settembre, 2006 - 16:00

Ma siete Pazzi?


Il caso è quello della bambina di dodici anni che aveva denunciato di 
essere stata violentata in un parco nelle vicinanze di Bologna. Alla
prima versione, oggi i giornali parlano di "branco", ne è subentrata un
altra, la bambina avrebbe inventato e in realtà avrebbe confessato di
sarebbe stata "consenziente". Consenziente?

Lo scrivono tutti, come se niente fosse, riabilitando il cittadino
marocchino arrestato. Se lei "ci stava" lui è innocente. Lo scrivono
tutti, da La Repubblica, al Corriere della Sera a RaiNews24, lo
rilanciano ogni 30 minuti i giornali radio. La Lega Nord, delusa, ha
perfino annullato una fiaccolata contro gli immigrati.

Ma siete pazzi? Ma non vi vergognate di quello che scrivete? Per la
legge italiana un atto sessuale tra un maggiorenne ed un minore di 14
anni è stupro in ogni caso. Il consenso è del tutto ininfluente, non è
neanche un'attenuante. Sventato un piano razzista con tanto di
fiaccolate contro i marocchini stupratori, ecco che viene fuori
-processato ai desk delle redazioni con il cervello abbrutito dai pixel
e incapace di riconoscere una bambina- il più reazionario e maschilista
dei pregiudizi: *"se la bambina ci stava, allora l'omo è omo"*. Mi
vergogno di questo paese e di questa informazione.

Gennaro Carotenuto 

Giovedì, 21 Settembre, 2006 - 12:32

Ancora un rinvio per Amir


September 20th, 2006

Questa mattina ci ha telefonato la prefettura di Milano dicendo che la commissione prefettizia che deve valutare il caso di Amir non si può riunire domani giovedi 21 per “motivi tecnici - organizzativi” e che l’udienza è rinviata di una settimana a giovedi 28.
Nel frattempo Amir continua a essere recluso all’interno del Centro di Permanenza Temporanea di via Corelli in attesa che si risolvano i “motivi tecnici - organizzativi”. Ma i “motivi umani” dove c... gli hanno messi!!
Abbiamo sospeso il presidio di Milano rimandandolo a giovedi prossimo.
Ad Arezzo oggi faremo comunque il presidio di fronte alla prefettura.
un abbraccio, Niccolò

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