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Il Blog di Donatella Elvira Camatta | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Donatella Elvira Camatta
Mercoledì, 13 Dicembre, 2006 - 14:48

i Cittadini......

9 Dicembre 2006

Arlecchino servitore di due padroni

Arlecchino.jpg

I mezzi urbani sono in sciopero. Gli aerei sono in sciopero. I treni sono in sciopero. I vigili del fuoco sono in sciopero. Gli insegnanti sono in sciopero. Gli ospedali sono in sciopero. Chiunque sia dipendente pubblico prima o poi entra in sciopero. I cittadini, i loro datori di lavoro, sono sempre all’oscuro dei motivi. Sanno che c’è lo sciopero, ma non perchè. Però sanno che l’astensione del lavoro avviene di preferenza il venerdì o nei giorni prefestivi. Un incentivo per il week end lungo.
Si mormora che gli scioperi dipendano dai mancati rinnovi dei contratti di lavoro. E che la trattativa si prolunghi sempre per molti anni. Anni di sciopero duro, non contro le amministrazioni, ma contro i cittadini. Quelli che pagano gli stipendi agli scioperanti con il costo del servizio e alle amministrazioni pubbliche, che negoziano con gli scioperanti, con le tasse.
Il cittadino paga due volte per un servizio, ma è escluso dalla trattativa. I dipendenti amministratori non cavano un ragno dal buco con i dipendenti scioperanti. Ci ritroviamo, da una settimana all’altra, senza treni, senza ricovero, senza scuola. Paghiamo plotoni di dipendenti perchè ci servano (nel senso di servizio pubblico). Ma non abbiamo diritto di parola, di giudizio, di informazione, di veto durante le trattative. E’ ora di cambiare musica. RESET!
Le trattative tra amministratori pubblici e sindacati devono prevedere la presenza di una rappresentanza dei cittadini. Che potranno capire e giudicare invece di aspettare come cretini per ore alla fermata dell’autobus.
Mentre scrivevo mi sono accorto che alcuni dipendenti non scioperano mai. I politici. Forse perchè ci vogliono troppo bene? Forse perchè li trattiamo troppo bene? Credo che sia ora di rivedere le loro condizioni contrattuali. La pensione a 30 mesi è solo l’antipasto. E se scioperano non ce ne accorgeremo.

http://www.beppegrillo.it

Mercoledì, 13 Dicembre, 2006 - 11:53

CTPC ...un caos per chi aspetta un mezzo pubblico

L'area metropolitana milanese è una società complessa e in costante
movimento.

Un'area raccontata come dinamica ma sempre più frenetica, trafficata ed
inquinata.

Un caos che prende un po' tutti, per chi aspetta un mezzo di superficie
(tram, autobus, filovie) come non sono esenti le linee metropolitane in
determinate stazioni e orari, soprattutto per chi deve arrivare in
orario.
Invece di migliorare negli ultimi anni la situazione è andata a
peggiorare
per gli utenti continuativi ed occasionali.

Numerosissime sono ogni giorno le segnalazioni dei passeggeri in merito
a
disservizi (corse saltate, ritardi, opinabili decisioni in merito ai
percorsi, comportamenti qualche volta poco apprezzabili da parte del
personale dell'ATM, sovraffollamento e mancanza di adeguata aerazione
sulle
banchine e nelle vetture della metropolitana; rumore di gran lunga
eccessivo
su alcune tratte della metro).

Nella realtà senza una libertà di movimento si creano nuove forme di
disuguaglianze, sia da un punto di vista individuale (anziani,
disabili,
persone a vario titolo disagiate) che territoriale (vivere in luoghi
marginali poco serviti dal trasporto locale, o risiedere in comuni
dell'area
metropolitana e in lontani quartieri della città centrale).

Oggi il nostro vivere quotidiano è fatto di persone che in numero
sempre
maggiore si sposta, in tempi diversi e per scopi diversi in una
mobilità che
può essere corta o lunga, lenta o legata al pendolarismo.

Il rischio che si formi uno strato di persone libere di muoversi perché
dispone di mezzi e occasioni di facile mobilità e chi, invece, resta
intrappolato in luoghi sempre più marginali.

Il Comitato è nato proprio per esaltare il diritto di muoversi
liberamente
senza dover sopportare i disservizi cui normalmente andiamo incontro
nell'utilizzo
dei trasporti locali.

Il Comune di Milano ha affidato la gestione dei trasporti locali ad una
società ATM SPA, riducendo il cittadino a semplice cliente. Ma la
privatizzazione non ha migliorato il servizio in generale.

Nella nostra esperienza di questo anno possiamo portare le
testimonianze di
innumerevoli utenti, esasperati dall'impossibilità di usufruire con
regolarità di un servizio pubblico essenziale (pagato sempre in
anticipo con
biglietto e abbonamento).

Comitato CTPC istituito da Dialoghi Necessari per il problema del
trasporto
www.dialoghinecessari.it sulla situazione verificata quotidianamente
dai
passeggeri che denunciavano (e continuano a farlo) picchi di calore
insopportabili, aggravati, anche, dall'affollamento dei mezzi
soprattutto
negli orari di punta.

Segnalazioni inviate per via e-mail che ci hanno aiutato a comprendere
lo
stato reale del trasporto pubblico attraverso il vissuto quotidiano di
chi
li utilizza costantemente.

Per questo l'idea di formarsi come Comitato di cittadini, utenti e dare
un
contributo alla causa di espandere e valorizzare il servizio  pubblico
nella
città metropolitana al pari di altre realtà presenti in Europa.

Sostenete la causa del Comitato partecipando all'Assemblea dei soci del
giorno 15 dicembre 2006, continuate a scrivere al suo indirizzo e-mail,
inviateci le vostre segnalazioni!

CTPC

Martedì, 12 Dicembre, 2006 - 15:43

Da Barcellona e Carugate nuove strade per il risparmio energetico

Un mondo sostenbile e altro è possibile, a partire dai Municipi. La città di Barcellona ne è un esempio: con la sua ordinanza del giugno 1999 il Comune ha disposto l'obbligatorietà per gli edifici di nuova costruzione o sottpposti a ristrutturazione dal 2000 di porre fonti di energia rinnovabile e naturale, come quella solare, come unico strumento di riscaldamento interno all'abitazione. Il livello minimo di applicazione della nuova disposizione era attestata in base al parametro di valutazione della quantità di acqua consumata dall'edificio: 4000 litri al giorno. Il coefficiente è stato abbassato a 2000 litri. Le norme previste dall'ordinanza sono state novate nell'ultimo periodo, abbassando il livello di quantità da 4000 a 2000 litri al giorno di consumo di acqua. Il risparmi di energia e di risorse naturali è la filosofia essenziale di questo provvedimento, che apre un precedente nella storia amministratrice comunale europea, essendo Barcellona la prima città continentale che agisce concretamente per dare una soluzione al consumo estremo di acqua e garantire un'ecosostenibilità dell'impato esterno che l'edificio può determinare nei confronti dell'ambiente. Infatti vengono previste, di concerto con l'ente regionale, disposizioni di forte incentivazione economica alla realizzazione di edifici costruiti su materiali ecocompatibili, con un'utilizzazione dei principi stabilità dalla coibernazione, ossia l'impiego di strutture architettoniche termodinamiche e di non dispersione del calore e dell'equilibrio termico e acustico interno alla struttura e non inquinanti esternamente. Carugate ha seguito l'esempio, adottando un regolamento all'avanguardia in Italia, nel luglio 2003, dove si statuisce definitivamente l'obbligo di installare pannelli solari termici, quale l'acqua calda negli edifici residenziali, privati e pubblici, di nuova costruzione. A Barcellona ogni edificio già esistente era sottoposto a obbligo di disporre nella propria struttura una fonte di energia rinnovabile ed ecocompatibile all'insegna della sostenibilità, come pannelli solari. Le infrazioni di queste disposizioni a Carguate come a Barcellona sono molto salate: da 6000 a 60000 euro a Barcellona. Non solo nel regolamento del Comune di Carugate è statto aumentato l'indice di coibentazione, da 0,28, secondo la disposizione legislativa esistente, a 0,40: una norma, è questa, che dispone una forte prevenzione della dispersione gravosa di energia dell'edificio e di miglioramento non indifferente della qualità acustica. Le nuove disposizioni regolamentari determinano un notevole risparmio del 30% delle energie termiche. A contornare questo atto di grande portata amministrativa e politica all'insegna dell'ecologismo sostenibile è stato posto l'obbligo di piantare ogni 50 metri un albero, che da sempre è considerato fonte di ossigeno, ma anche disposto naturale per mantenere l'abitazione in un clima fresco nei mesi estivi, riprandolo dal sole, e caldo in quelli invernali, facendone filtrare i raggi: diposizione "giardino" è stata definita in modo diretto la norma. La via dell'altro sviluppo possibile passa dai comuni: è un esempio di quanto l'amministrazione lòocale può fare per migliorare le condizioni di vita della cittadinanza, operando praticamente nei dettagli inerenti un incremento urbanistico sostenibile e compatibile. Le generazioni future potranno ringraziarci di queste accortezze, che sembrano a prima vista superflue ma che, invece, denotano una cultura diversa a livello politico per cambiare il nostro pianeta, "da consumarsi" entro e non oltre il 2050. Il risparmio di risorse e la loro giusta utilizzazione in senso equo e responsabile sono le misure che maggiormente definiscono una filosofia di alternativa possibile e necessaria.  Basta, ovviamente, avere la volontà politica di intraprendere queste strade rivoluzionarie nel loro piccolo. La glocalità è la dimensione di azione in cui operare per un futuro umano migliore

Il testo dell'ordinanza del Comune di Barcellonaè consultabile al seguente link:
http://www.bcn.es/mediambient/cat/web/cont_leg_anexmedi.htm

Il testo del nuovo regolamento edilizio del Comune di Carugate è consultabile al seguente url:
http://www.fire-italia.it/eell/carugate.pdf

Per maggiori dettagli e rimandi concettuali e di informazione consultate il seguente link:
http://www.lifegate.it/ambiente/articolo.php?id_articolo=1896&parte=1

Martedì, 12 Dicembre, 2006 - 15:00

Le città in cui vivere e in cui è difficile vivere ...

Piuttosto insoddisfacente il risultato del sondaggio di Mercer, società preposta all'indagine sui parametri per una vita sostenibile e uno sviluppo compatibile nelle città mondiali. Milano si attesta ben al 51° posto, senza nessun miglioramento rispetto al 2005, scendendo nella classifica. Nelle prime postazioni abbiamo Zurigo e Ginevra, e altre città dell'Europa, quali Monaco, Vienna, Francoforte. Nell'Europa dell'Est esiste un certo migliroamento delle condizioni di vivibilità, mentre si attestano in buona posizione alcune città dell'America Settentrionale, come Toronto, Vancouver e Honolulu. Scende considerevolmente Il Cairo, sottoposta da più anni ad attacchi terroristici di varia entità. Alla fine della classifica si attestano molti centri urbani africani, come Brazaville e Pointe Noire nel Congo, Ndjamena nel Chad. A Baghdad la situazione è fortemente critica, dovuta anche alle condizioni di eterna guerriglia civile, dovuta all'occupazione militare, e di forte instabilità di governo. I parametri di valutazione si sono basati sulla qualità del benessere e della sostenibilità ambientale dell'incremento urbanistico e sociale: lo stato sociale, i servizi pubblici, l'ambiente, il traffico, l'inquinamento e la qualità dell'aria, le relazioni culturali, umane, le offerte per il tempo libero, il rapporto sui luoghi di lavoro, la sicurezza personale e sociale.

Di seguito riporto la classifica.

Queste le migliori città in cui vivere (tra parentesi la posizione dell'anno scorso)

1. Zurich, Switzerland (1)
2. Geneva, Switzerland (2)
3. Vancouver, Canada (3)
4. Vienna, Austria (3)
5. Auckland, New Zealand (8)
6. Dusseldorf, Germany (5)
7. Frankfurt, Germany (6)
8. Munich, Germany (7)
9. Bern, Switzerland (9)
9. Sydney, Australia (9)
11. Copenhagen, Denmark (11)
12. Wellington, New Zealand (14)
13. Amsterdam, Netherlands (12)
14. Brussels, Belgium (13)
15. Toronto, Canada (16)
16. Berlin, Germany (16)
17. Melbourne, Australia (14)
18. Luxembourg, Luxembourg (18)
18. Ottawa, Canada (21)
20. Stockholm, Sweden (19)
21. Perth, Australia (20)
22. Montreal, Canada (22)
23. Nuremberg, Germany (22)
24. Dublin, Ireland (22)
25. Calgary, Canada (25)
26. Hamburg, Germany (25)
27. Honolulu, HI (25)
28. San Francisco, CA (28)
29. Adelaide, Australia (29)
29. Helsinki, Finland (29)
31. Brisbane, Australia (31)
31. Oslo, Norway (32)
33. Paris, France (33)
34. Singapore, Singapore (35)
35. Tokyo, Japan (34)
36. Boston, MA (36)
37. Lyon, France (37)
37. Yokohama, Japan (37)
39. London, UK (39)
40. Kobe, Japan (40)
41. Washington, DC (41)
41. Chicago, IL (52)
43. Portland, OR (42)
44. Barcelona, Spain (43)
45. Madrid, Spain (44)
46. New York City, NY (45)
47. Seattle, WA (46)
48. Lexington, KY (47)
49. Pittsburgh, PA (48)
49. Winston Salem, NC (48)
51. Osaka, Japan (50)
51. Milan, Italy (51)...

e le peggiori...
1. Baghdad, Iraq
2. Brazzaville, Congo
3. Bangui, Central African Republic
4. Khartoum, Sudan
5. Pointe Noire, Congo
6. Ndjamena, Chad
7. Sanaa, Yemen Arab Republic
7. Port Harcourt, Nigeria
7. Nouakchott, Mauritania
8. Ouagadougou, Burkina Faso

Lunedì, 11 Dicembre, 2006 - 18:24

COMMISSIONE NAVIGLI ZONA 6

Nel mese di Novembre in Consiglio di Zona 6 e stata istituita la Commissione Navigli, dove mi SI è attribuita la Presidenza.
Per commissione navigli si intende non solo quanto riguarda il corso del Naviglio ma tutto ciò che è l'area circostante,perciò sono a Vostra disposizione su questo blog per segnalazioni in merito alla sudetta areaa.

GAETANO BIANCHI

Lunedì, 11 Dicembre, 2006 - 14:13

64000 Euro

Dopo che per mesi il CDZ7 per mancanza di fondi, spesi tutti dalla precedente
amministrazione (dello stesso segno della presente)entro aprile, rispondeva
negativamente alla maggior parte delle richieste pervenute dai cittadini; a
Novembre è arrivato da Comune un "avanzo di bilancio" di circa 64000 euro.
La decisione sulla spesa di questi quattrini "nostri" doveva essere decisa
entro il 6 Dicembre, il 4 è stato convocato un Consiglio in doppia convocazione
(per essere sicuri che non mancasse il numero legale e tutto andasse votato) al
cui ordine del giorno comparivano i documenti allegati (2-3-4, il doc. 1 era
stato votato in un consiglio precedente).
La maggior parte di queste iniziative non sono passate neppure in Commissione
ma presentate nel "pastone" che trovate allegato, vi lascio immaginare le
modalità di "distribuzione" .
Ora lascio a Voi la valutazione nel merito del livello di qualità e
opportunità delle cifre (di soldi nostri) testè impiegate.
Fatte salve alcune valide iniziative (poche) passate in Commissione e che
comunque comportano impegni di spesa minimi.

Mando gli allegati su 2 mail in quanto troppo grossi per egoups

Saluti
Ivano Grioni
Cons. Zona 7
Gruppo Cons. L'Ulivo

Lunedì, 11 Dicembre, 2006 - 13:44

Immissioni da traffico nelle aree metropolitane: principio di precauzione, politiche di programmazione e prevenzione

 

ASSOCIAZIONE VAS - VERDI AMBIENTE E SOCIETA' ONLUS

Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare
Regione Lombardia
Provincia di Milano

4° CONVEGNO NAZIONALE IMMISSIONI

"Immissioni da traffico nelle aree metropolitane: principio di precauzione, politiche di programmazione e interventi di prevenzione."
Convegno scientifico, giuridico, amministrativo.

14 dicembre 2006, ore 9.00

SALA CONFERENZE di PALAZZO TURATI  - VIA MERAVIGLI 9/B - MILANO

Nella nostra società le immissioni inquinanti condizionano fortemente la salubrità ambientale, la qualità della vita e l'esistenza delle persone.
Il quarto convegno nazionale sulle immissioni, ideato e organizzato da VAS - Verdi Ambiente e Società, concentra la propria attenzione sul tema
dell'inquinamento atmosferico e acustico prodotto dal traffico nelle aree metropolitane.

Prendendo spunto dalla presentazione del Rapporto dell'Osservatorio Immissioni ed Emissioni Sostenibili di VAS, esperti del mondo giuridico e
scientifico, tecnici e amministratori pubblici presenteranno dati aggiornati sui livelli di inquinamento, si confronteranno sulle scelte legislative
adottate e valuteranno l'efficacia degli interventi e dei progetti in fase di realizzazione in campo urbanistico e ambientale e a favore della mobilità
sostenibile.

PROGRAMMA:

9.00 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI

9.15 SALUTI  E APERTURA LAVORI
Sen. Guido Pollice
Presidente nazionale VAS

9.30 PRIMA SESSIONE
ANALISI E STUDI SULL'INQUINAMENTO DA TRAFFICO NELLE AREE METROPOLITANE

"Presentazione Rapporto Immissioni VAS"
Marco Menichetti - Responsabile Osservatorio Immissioni ed Emissioni
Sostenibili di VAS

"Fonti e cause dell'inquinamento atmosferico"
Marco Faticanti - APAT

"Il controllo delle emissioni autoveicolari"
Francesco Avella e Antonio Rolla - Stazione sperimentale per i Combustibili

"Scienza e prevenzione. Impatto ambientale e salute"
Morando Soffritti - Oncologo, Direttore Fondazione Ramazzini

"Inquinamento acustico da traffico"
Cristina Pronello - Dipartimento di Idraulica Trasporti ed Infrastrutture Civili del Politecnico di Torino

"Rilevazione degli inquinanti dell'aria tramite biomonitoraggio"
Stefano Scarselli - Società Ecosfera

E' previsto un intervento video di Marco Gasparinetti - Giurista, Unione Europea

11.30 PAUSA CAFFE'

11.45 SECONDA SESSIONE
DALL'ANALISI ALLA PROPOSTA: PIANIFICAZIONE URBANISTICA E PROGRAMAZZIONE
DELLE RETI E DEI SERVIZI DI MOBILITA' PER RIDURRE L'INQUINAMENTO

"Politiche dell'offerta e della domanda di mobilità e pianificazione urbanistica al servizio delle aree metropolitane"
Anna Moretti - Dipartimento di Architettura e Pianificazione, Politecnico di Milano

"Il ticket d'ingresso e le politiche di mobilità per Milano e la sua area metropolitana"
Comune di Milano

"Quali margini di sviluppo e quali limiti della rete FS in Lombardia"
Giandomenico Cassano - Politecnico di Milano

"Pianificazione territoriale, nodi intermodali e sviluppo della mobilità ciclistica"
Pietro Mezzi - Assessore al Territorio della Provincia di Milano

13.30 BUFFET

14.30 TERZA SESSIONE
LE ESPERIENZE IN ITALIA: PROGETTI PER UNA NUOVA MOBILITA'

"Il Piano Regolatore di Roma e lo sviluppo delle reti di mobilità"
Comune di Roma (invitato)

"Logistica  urbana : problematiche e prospettive. Il progetto Life-CEDM in Lucca"
Marco Di Bugno - Comune di Lucca
Giorgio Ambrosino - GA Consultancy
Stefan Guerra - Lucense ScpA

"Il sistema tariffario integrato dell'area metropolitana di Napoli"
Consorzio UnicoCampania (invitato)

15.30 QUARTA SESSIONE (tavola rotonda)
FOCUS SULLA LOMBARDIA: LA NUOVA LEGGE REGIONALE SULL'ARIA E LE AZIONI PER
RIDURRE L'INQUINAMENTO

discutono:

Sen.  Gianni Piatti - Sottosegretario, Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio

Lionello Marco Pagnoncelli - Assessore alla Qualità dell'Ambiente della Regione Lombardia

Achille Taverniti - Vice Presidente ANCI Lombardia

Ettore Brunelli  - Assessore all'Ambiente del Comune di Brescia

Marco Volpi  - Direttore Generale Fondazione Ambiente Milano

Bruna Brembilla - Assessora all'Ambiente della Provincia di Milano

17.00 CONCLUSIONI
Fabio Fimiani
Presidente VAS Lombardia

con il patrocinio della Rappresentanza a Milano della Commissione europea

progetto condotto con il contributo della Fondazione Cariplo

si ringrazia la Camera di Commercio di Milano per la collaborazione

Informazioni e iscrizioni:

VAS Lombardia - Via Passerini, 18 - Milano
tel. : 02 66 10 48 88
fax:  02 89 07 60 20
mail: segreteriavaslombardia@vaslombardia.org

Venerdì, 8 Dicembre, 2006 - 10:51

Il ciclista ignoto

7 Dicembre 2006

ciclista_ignoto.jpg

Le città di Milano e di Nassirya si stanno gemellando. Letizia Moratti si recherà presto in Iraq in visita all’Eni. L’accompagneranno il marito petroliere Gian Marco Moratti, il cognato petroliere Massimo Moratti e la cognata verde Milly Moratti. Le due città hanno in comune i caduti per il petrolio. In Iraq per difendere i pozzi. In Italia per difendere gli utili dei petrolieri e dello Stato. I caduti civili sono molti di più dei caduti in guerra. Nella sola Milano la contabilità da inizio anno è per i ciclisti 812 feriti e 11 morti. Per i pedoni 1.290 feriti e 26 morti. 37 morti in totale, ma manca ancora il periodo natalizio. Negli ultimi giorni una ragazza è stata uccisa da un autobus dell’Atm sulle strisce pedonali. Un signore in bicicletta è stato stritolato da un autotreno in pieno centro. Un ragazzo di 13 anni è stato travolto con la sua bici da un autocarro. Ma è gente così. Che ama il rischio. Altro che i parà. E chi rischia paga.
Il Comune dovrebbe intervenire, fare qualcosa. Obbligare ad esempio tutti i cittadini a dotarsi di automobile. Non per circolare, ma per proteggersi. Cintura, air bag, barre laterali sono fabbricati apposta. Il tempo di percorrenza sarebbe più lungo, ma la benzina andrebbe via come il pane. E si salverebbero molte vite. Rimarrebbe il pericolo per chi, testardamente, volesse andare a piedi fino alla fermata di un mezzo pubblico. La soluzione c’è: sottopassaggi. Direttamente dal portone di casa alla fermata dell’autobus o della metropolitana.
Il numero di ciclisti morti per incidente è raddoppiato in un anno a Milano. Bisogna affrontare subito il problema. Vietare le biciclette. E, a monito, mettere una lapide al ciclista ignoto in ogni città. Sponsorizzata dall’Eni e dalla Fiat.

Postato da Beppe Grillo il 07.12.0

Giovedì, 7 Dicembre, 2006 - 14:30

No alla Privatizzazione dell'acqua a Milano

Vi invitiamo ad un evento pubblico organizzato dal Comitato Milanese per l'Acqua, a cui aderiamo attivamente anche noi "Umanisti per l'Ambiente":

VENERDI 15 DICEMBRE, ORE 21.00
CAMERA DEL LAVORO, Corso di Porta Vittoria 43, Milano (MM San Babila)
NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA A MILANO
SI ALL'ACQUA COME BENE PUBBLICO E DIRITTO UMANO

Si presenteranno le firme raccolte a Milano per protestare contro l'annunciata privatizzazione degli acquedotti, che verranno consegnate il giorno dopo, il 16 dicembre, a Palazzo Marino. Molte di queste firme sono state raccolte durante il simbolo della pace in piazza Duomo.
Si lancerà inoltre la raccolta firme che partirà a gennaio 2007 sulla proposta di legge di iniziativa popolare perché l'acqua rimanga un bene pubblico in tutta l'Italia.

Dal 2002 il Comitato Milanese per l'Acqua contesta la decisione della Giunta Albertini di cedere alla Metropolitana Milanese SpA la gestione dell'Acquedotto di Milano. Si trattava però solo della prima mossa verso la privatizzazione futura del servizio idrico: nel silenzio dello scorso Agosto la Regione Lombardia ha approvato la Legge n. 18 che impone la privatizzazione dei servizi idrici. La sindaca di Milano Moratti vuole farlo senza neppure gare d'appalto, fondendo la Metropolitana Milanese SpA (al 100 % pubblica, che gestisce attualmente i servizi idrici) con la AEM SpA (al 66 % privata). AEM verrebbe a sua volta unita alla ASM di Brescia, creando una grande impresa fornitrice di servizi con capitale misto, operazione che potrebbe porre gli interessi dei privati al di sopra dell'interesse pubblico. Un'operazione che appare per vari aspetti illegittima, perché non c'è gara d'appalto e perché una società che si fonde con un'altra non può "portare in dote" le concessioni che le sono state assegnate.

Per questo diciamo
     NO ALLA SVENDITA DEGLI ACQUEDOTTI DI MILANO A PRIVATI
    
Si chiede pertanto al Comune di Milano:
- che nello statuto comunale sia introdotto il riconoscimento del diritto all'acqua per tutti
- che la proprietà, gestione e erogazione dell'acqua restino interamente pubbliche e non siano oggetto di fusione o cessione a privati.
- che la cittadinanza possa esercitare il controllo sulle decisioni che riguardano l'acqua
- che venga avviato un programma per ridurre gli sprechi e i consumi idrici a livello familiare e di aziende.
- che la politica tariffaria sia indirizzata al miglioramento della qualità dell'acqua, per garantire l'accesso alle fasce protette, non all'ottenimento di profitti.

Umanisti per l'Ambiente

Giovedì, 7 Dicembre, 2006 - 14:24

Un ragazzino solo

5 Dicembre 2006

orco.jpg

Un ragazzino di nome Francesco è stuprato da un gruppo di pedofili a Barrafranca (Enna). Fotografato. Le immagini diffuse nella sua stessa scuola. Chi sapeva ha taciuto. Il ragazzino si ribella. Viene picchiato. Ucciso con una chiave inglese. 19 colpi. I presunti pedofili sono in carcere in attesa del processo. C’è un unico testimone. E’ un altro ragazzino che ha visto gli stupri e li ha denunciati. Oggi è isolato. E’ lui il colpevole. Colpevole di mancata omertà. Gli inquirenti denunciano: “una grave situazione di pressione ambientale in atto nel piccolo comune di Barrafranca”. Dove sono i 13.115 cittadini di Barrafranca? Dov’è il sindaco? Il parroco? La preside?
Il giudice ha trattenuto in carcere i presunti criminali. In Italia i criminali sono sempre presunti, qualche volta prescritti, di rado condannati. Lo ha fatto perchè gli arrestati "potrebbero indurlo a ritrattare". Ma che paese è mai questo? Sono i presunti pedofili che dovrebbero aver paura a uscire dal carcere. Non il ragazzino a testimoniare.
Un articolo del Corriere spiega tutto. Anche troppo. E’ un resoconto dell’orrore. Qualcosa che non ti fa dormire e ti rende triste. Una tristezza rabbiosa verso un’umanità cupa, complice, ignobile. Non lasciamo solo questo ragazzino con il suo coraggio. Non potremo perdonarcelo.

http://www.beppegrillo.it

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