Biglietti gratuiti Teatro alla Scala per anziani
Volevo portare a conoscenza dell'ennesima squallida vicenda avvenuta in CDZ7.
Nel consiglio di Lunedì 15 us, molti consiglieri di maggioranza e di
opposizione si sono lamentati della questione di cui all'oggetto, in
particolare siamo venuti a sapere che:
- l'iniziativa per nulla preannunciata alla Zona, veniva pubblicizzata sui
quotidiani più importanti, sulla free press e alla tv; ha creato caos e
imbarazzo e difficoltà organizzative alle componenti amministrative della Zona
stessa
- ai cittadini (ultrasessantacinquenni) che si presentavanoin Zona, veniva
richiesto il libretto di pensione; fatti tornare successivamente un documento
d'identità (con fotocopia che hanno dovuto fare recandosi in giro per Baggio)
- a fronte dell'ingente richiesta e al poco tempo organizzativo a disposizione
il Direttore di Settore ha assegnato i biglietti ad estrazione
- siamo altresì venuti a Conoscenza che a fronte di 60 biglietti a
disposizione degli anziani della Zona 7, altri 15 sono stati riservati ai
Consiglieri (il Presidente ha comunicato che altre Zone ne hanno tenuti 20/25)
- alla conferenza dei Capigruppo, confermandolo in Consiglio, il Presidente
proponeva di riservarne 9 alla maggioranza e 6 all'opposizione.
Il Gruppo Consiliare dell'Ulivo non ha accettato la proposta indecente e ha
rifiutato la cosa.
Prendiamo atto che dopo il voto che propone di riservare parte dei parcheggi
ai consiglieri nel parcheggio di Via Anselmo da Baggio, la vicenda della
distribuzione natalizia dei 64 mila euro assistiamo ora a questa squallida
vicenda della riffa con biglietti riservati ai Consiglieri.
E non è finita, qualcosa di nuovo si prospetta all'orizzonte.............
Saluti
Ivano Grioni
Cons. Zona 7
Gruppo Consiliare "L'Ulivo"
stato avanza.progetto Parco teramo-mozione
Stato avanz progetto Merula-Chiodi, mozione
area ex Link-Belt,via Val Bavona-interrogaz
stato di degrado negozi via De Pretis 31-interroga
via Bardolino, presenza di buche-interrogazione
lavori di sbancamento in via Bardolino31 -interrog
Una ciclofficina per una cultura a due ruote
http://ciclofficina.homelinux
La Ciclofficina Popolare è nata da un'idea di partecipanti allaCritical Mass per moltiplicare uso, coscenza, visibilità, consapevolezza di utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto personale urbano e non solo, ma anche per condividere mezzi e conoscenze sulla manutenzione, riparazione, assemblaggio della bicicletta, per rianimare vecchie bici abbandonate in cantina, per riparare camere d'aria, per avere bici di cortesia da prestare, per raccogliere pezzi di ricambio ma anche per assemblarli o barattarli.
Per chi ama sporcarsi di grasso, per chi vuole la bici sempre in perfette condizioni, per chi non ha soldi per andare dal ciclista, per chi vuole imparar-facendo, per realizzare velocipedi di fantasia, cerchioni da sogno, bici che salgano sui muri, che volino, che nuotino, by-chopper, tandem a 2+, bici a due piani, sistemi sonori ciclotrasportati, rimorchi, spintonatori, sistemi di arte visiva da strada, cyclo-pennello, cyclo-bar, cyclo-orto, cyclo-banner, tricicli, generatori a pedali...
...per incontrare "troglo-cicliste/i" con cui immaginare, ideare e condividere esperienze di esplorazione del territorio extraurbano; per esplorare tracciati, percorsi e stazionamenti nell'agro romano ed oltreeeee...
...per produrre idee, testi, disegni, cyclostilati, volantini, locandine, striscioni, spot, ecc... per raccogliere libri, videocassette, Cd-Rom ecc..., per realizzare spillette, adesivi, magliette, gadget...
...per liberarsi dai meccanismi consumistici compra/butta/ricompra/ributta.
...per volare liberi come farfalle.
La ciclofficina si sostiene con i soli contributi volontari sottoscritti dei frequentatori (sia in Euri che in bici/attrezzi/ricambi, nonché in natura, tempo, ironia, carboidrati, ecc...); Si organizzano inoltre (tempo ed energie permettendo) corsi per insegnare a grandi e piccini ad andare in bici, cene, concerti, spettacoli teatrali, e altre iniziative.
Avventura Urbana: un'urbanistica cosciente
Che cos'é?
Avventura Urbana è un gruppo di esperti di diverse discipline: architetti, urbanisti, scienziati politici, comunicatori, facilitatori, web designer e operatori sociali. All'opposto della specializzazione settoriale, l'approccio che usa si fonda sul lavoro di équipe, che si rivela appropriato nella progettazione in contesti complessi e problematici. La squadra di Avventura Urbana lavora insieme da più di dieci anni per promuovere la progettazione partecipata esplorando percorsi nuovi e spesso irti di ostacoli, per trattare in modo innovativo le politiche pubbliche del territorio. Avventura urbana è tra le organizzazioni fondatrici di Retepartecipazione, la rete promossa nel gennaio 2003 fra i soggetti che in Italia si occupano di progettazione partecipata - o più estesamente di "processi decisionali inclusivi" - attraverso la pratica di esperienze nelle politiche pubbliche.
Che cosa fa?
L'obiettivo è di affrontare i problemi con un percorso incrementale e "polifonico". Conoscenza e progetto vanno in parallelo e,chiunque sia il destinatario di una trasformazione, il suo parere viene considerato prezioso per arricchire il quadro delle possibilità e per cercare una buona soluzione. I prodotti possibili sono molti: progetti integrati di rigenerazione urbana, programmi di accompagnamento sociale, negoziazione dei conflitti, comunicazione e sostenibilità ambientale, studi di fattibilità, percorsi di inclusione sociale nei quartieri, luoghi di vita e di lavoro a misura di una committenza sociale, spazi pubblici per i cittadini.?
L'obiettivo è di affrontare i problemi con un percorso incrementale e "polifonico". Conoscenza e progetto vanno in parallelo, e chiunque sia il destinatario di una trasformazione, il suo parere viene considerato prezioso per arricchire il quadro delle possibilità, per cercare una buona soluzione.
I prodotti possibili sono molti: progetti integrati di rigenerazione urbana, programmi di accompagnamento sociale, gestione dei conflitti, comunicazione e sostenibilità ambientale, studi di fattibilità, percorsi di inclusione sociale nei quartieri, luoghi di vita e di lavoro a misura di una committenza sociale, spazi pubblici per i cittadini.
Come lavora ?
Ascolto attivo, simulazione progettuale, comunicazione, gestione creativa dei conflitti: gli strumenti sono tanti e vanno usati con cautela. Si lavora con abitanti, tecnici, commercianti, operatori dei servizi, politici, lavoratori, imprenditori, bambini, migranti, giovani, donne, ambientalisti, comitati, associazioni, imprese sociali e altri ancora. Qualunque siano i loro interessi, possono essere coinvolti attraverso spazi di interazione efficaci. Non l'assemblea, in cui le parti tendono a schierarsi l'una contro l'altra. Ma spazi strutturati. In cui l’accesso sia garantito, il linguaggio adeguato e il confronto moderato. Dove tutti siano in grado di capire ed esprimere la propria opinione, anche per i problemi tecnici più complessi, attraverso materiali e supporti facilmente manipolabili. Per arrivare a costruire insieme un risultato condiviso.
Avventura Urbana è un gruppo di esperti di diverse discipline: architetti, urbanisti, scienziati politici, comunicatori, facilitatori, web designer e operatori sociali. All'opposto della specializzazione settoriale, l'approccio che usa si fonda sul lavoro di équipe, che si rivela appropriato nella progettazione in contesti complessi e problematici. La squadra di Avventura Urbana lavora insieme da più di dieci anni per promuovere la progettazione partecipata esplorando percorsi nuovi e spesso irti di ostacoli, per trattare in modo innovativo le politiche pubbliche del territorio. Avventura urbana è tra le organizzazioni fondatrici di Retepartecipazione, la rete promossa nel gennaio 2003 fra i soggetti che in Italia si occupano di progettazione partecipata - o più estesamente di "processi decisionali inclusivi" - attraverso la pratica di esperienze nelle politiche pubbliche. L'obiettivo è di affrontare i problemi con un percorso incrementale e "polifonico". Conoscenza e progetto vanno in parallelo e,chiunque sia il destinatario di una trasformazione, il suo parere viene considerato prezioso per arricchire il quadro delle possibilità e per cercare una buona soluzione. I prodotti possibili sono molti: progetti integrati di rigenerazione urbana, programmi di accompagnamento sociale, negoziazione dei conflitti, comunicazione e sostenibilità ambientale, studi di fattibilità, percorsi di inclusione sociale nei quartieri, luoghi di vita e di lavoro a misura di una committenza sociale, spazi pubblici per i cittadini.L'obiettivo è di affrontare i problemi con un percorso incrementale e "polifonico". Conoscenza e progetto vanno in parallelo, e chiunque sia il destinatario di una trasformazione, il suo parere viene considerato prezioso per arricchire il quadro delle possibilità, per cercare una buona soluzione. I prodotti possibili sono molti: progetti integrati di rigenerazione urbana, programmi di accompagnamento sociale, gestione dei conflitti, comunicazione e sostenibilità ambientale, studi di fattibilità, percorsi di inclusione sociale nei quartieri, luoghi di vita e di lavoro a misura di una committenza sociale, spazi pubblici per i cittadini. Ascolto attivo, simulazione progettuale, comunicazione, gestione creativa dei conflitti: gli strumenti sono tanti e vanno usati con cautela. Si lavora con abitanti, tecnici, commercianti, operatori dei servizi, politici, lavoratori, imprenditori, bambini, migranti, giovani, donne, ambientalisti, comitati, associazioni, imprese sociali e altri ancora. Qualunque siano i loro interessi, possono essere coinvolti attraverso spazi di interazione efficaci. Non l'assemblea, in cui le parti tendono a schierarsi l'una contro l'altra. Ma spazi strutturati. In cui l’accesso sia garantito, il linguaggio adeguato e il confronto moderato. Dove tutti siano in grado di capire ed esprimere la propria opinione, anche per i problemi tecnici più complessi, attraverso materiali e supporti facilmente manipolabili. Per arrivare a costruire insieme un risultato condiviso.
Umanisti per l'ambiente non privatizzare l'acqua
DEBUTTA IN PIAZZA LA RACCOLTA
FIRME IN DIFESA DELL’ACQUA
L'acqua deve restare un bene pubblico. Non può diventare una merce.
RQN - Radio Quintessenza Network
La radio dei talenti EMERGENTI
www.quintessenzanet .org/radio
Sono iniziati i banchetti di raccolta firme a
> sostegno della legge di iniziativa popolare per non
> privatizzare l'acqua italiana. Inoltre si stanno
> raccogliendo anche delle firme per una petizione per
> impedire che la Moratti privatizzi l'acquedotto di
> Milano.
> A chi fosse interessato a questa petizione posso
> fornire i moduli.
> Per i banchetti sulla legge di iniziativa popolare
> io e Thomas vi comunicheremo il calendario.
> in questo link maggiori info:
> http://www.acquaben ecomune.org/
> Ciao
> Roberto Benatti
> Umanisti per l'ambiente