Legambiente presenta l'abbonamento alla città
In attesa che le istituzioni locali e le aziende di trasporto esplicitino le proprie iniziative nel convegno che Provincia di Milano e Legambiente hanno promosso per venerdì 13 ottobre, Pollution Charge di Milano e nuova mobilità per la metropoli (Sala Barozzi - Istituti dei Ciechi di Milano - via Vivaio 7) Legambiente lancia la propria proposta: Abbonamento alla città. Non più limitazioni e ticket ma accesso facilitato alla città nei modi e con i mezzi più opportuni. Ovviamente l'abbonamento prevede l'accettazione di regole e tariffe ma garantisce anche servizi (trasporto pubblico, noleggio mezzi, assistenza e assicurazione) e infrastrutture (strade, marciapiedi, parcheggi, binari).L'abbonamento prevede una forte integrazione tra le offerte dei servizi pubblici su scala regionale, ma anche tra le diverse modalità di trasporto: in altre parole, una sola tessera di trasporto pubblico, convenzionata con servizi privati di taxi, carsharing, bikesharing e con le strutture al servizio dei ciclisti. Sportelli, reali e virtuali, mobility management, sconti e agevolazioni per la mobilità ai dipendenti e agenzie specializzate per offrire assistenza e orientamento alla domanda di mobilità dei cittadini di Milano e di tutta la Lombardia."L'auto non è un diritto, ma la mobilità sì.
La chiave del successo dell'offerta di trasporto futura - ne è certo Andrea Poggio, vicedirettore di Legambiente - non sarà nel possesso dei veicoli, ma nella disponibilità della miglior combinazione possibile tra mezzi collettivi - treni, metro e autobus - e mezzi individuali - bici, moto e auto ecologiche -. Ed è proprio così che si viaggerà nelle città del futuro tra divieti antinquinamento (gli "Euro 0" saranno definitivamente fuori legge in Lombardia e in molte città italiane dal 2007), caro parcheggio, pedaggi e mezzi pubblici che, speriamo diventino sempre più efficienti e integrati".E l'abbonamento comprende anche la Pollution charge per le auto. Per costruire un sistema integrato di trasporti è necessario prevedere anche forme di pedaggio con limiti all'accesso di alcuni quartieri o mezzi pericolosi e ingombranti come camion e SUV. Legambiente, che ha già formulato le proprie proposte a marzo (dossier di Ambiente Italia su www.legambiente.org), ribadisce oggi i principi guida di una buona applicazione degli stessi anche a Milano:
- l'area interessata deve essere ben servita da mezzi pubblici all'avvio dell'applicazione delle tariffa,
- paghino tutti si possono pensare forme di abbonamento, convenzioni e anche forti sconti a residenti, tanto più se l'area è ristretta,· -
- tutti i proventi vanno destinati ad incrementare l'offerta di mezzi pubblici, mobilità ciclabile e sostenibile,·
- ha senso una tariffa proporzionale all'inquinamento generato dai mezzi, ma anche proporzionale all'ingombro (che è una forma di inquinamento cittadino).
In concreto, l'offerta di Abbonamento alla città di Legambiente, oggi."Legambiente si propone nel ruolo di facilitatore - dichiara Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia - per giungere a un vero "abbonamento alla città", ma in attesa che la proposta venga adottata dalle istituzioni pubbliche preposte (Comune, Provincia e Regione), dalle grandi imprese di trasporto pubblico (ATM, Trenitalia, FNM) ci diamo da fare per rendere concreta questa oppurtunità".Già da oggi Legambiente ha definito una serie di convenzioni con operatori pubblici e privati che offrono servizi di mobilità: sconti sul servizio di carsharing, ai mezzi pubblici, all'autonoleggio e per i ciclisti. Come si vede nella scheda allegata. Il CarSharing, ad esempio, è nato per la prima volta in Italia da un'iniziativa di Legambiente, a Milano. "Il Carsharing è fondamentale nell'abbonamento alla città - afferma Nicoletta Morrone, direttore di Car Sharing Italia - società che gestisce Milano Car Sharing e Rimini Car Sharing-, perché anche il sistema di trasporto integrato più efficiente non garantisce alcuni spostamenti (ad esempio per fare la spesa settimanale, accompagnare i figli a scuola) per i quali è necessaria l'auto. Il CarSharing, auto in condivisione tra più associati, soddisfa queste esigenze colmando il gap che fino ad oggi ha impedito al trasporto alternativo di essere competitivo con l'auto privata".In quest'ottica Il servizio di Milano Car Sharing dimostra con i numeri che una mobilità diversa è possibile:
1.più di 900 utenti, e di questi quasi l'80% ha dismesso almeno un'auto (da un sondaggio risulta che prima dell'iscrizione il 65% degli interpellati era proprietario di un'auto, dopo l'iscrizione oltre il 78% non ne possiede più),
2.35 auto, di cui quasi il 70% ecologiche (ibride elettrico-benzina, bimodali metano-benzina, diesel con filtro antiparticolato),
3.16 aree di sosta, 2 in Provincia (Cinisello, Carugate),
4.entro il 2007 diffusione su tutta l'area metropolitana.
AVVIO CAMPAGNA NAZIONALE SOCI LEGAMBIENTE "ABBONAMENTO ALLA CITTÀ
"Per garantire una mobilità realmente alternativa al possesso dell'auto, Legambiente offre ai propri abbonati una serie di convenzioni che permettono di utilizzare modalità di trasporto diverse dall'auto privata a prezzi scontati. Ad esempio:SCONTI SUI SERVIZI DI CAR SHARING - AUTO IN CONDIVISIONE.Per i servizi di Milano CarSharing, di Rimini CarSharing e di Bolzano Car Sharing sono previsti, per i soci Legambiente, sconti del 35% sulla quota di iscrizione annuale (quasi 40 euro di sconto) e del 10% sugli utilizzi. Sconto sull'iscrizione anche a Roma e Genova.ACCESSO ALLA TESSERA EUROPEA CAR SHARINGL'abbonamento a MilanoCarSharing permette di utilizzare i servizi carsharing in tutta Italia ed in tutta la Svizzera e la Germania, pagando solo le tariffe d'uso, senza alcun costo fisso.AGEVOLAZIONI SULL'USO DEI MEZZI PUBBLICI (Milano e provincia). Con Legambiente puoi accedere ad una serie di agevolazioni sull'abbonamento annuale ai mezzi pubblici locali, siano questi cittadini o regionali (abbonamento urbano, area piccola, media, grande e plus).AGEVOLAZIONI SULL'USO DELL'AUTONOLEGGIONei weekend, per utilizzi superiori ai tre giorni, i soci Legambiente godono si una tariffa scontata del 20% sulle auto EUROPCAR. Ad esempio, se hai bisogno dell'auto per 3 o 4 giorni (partendo il giovedì, venerdì o sabato) paghi, per una Lancia Y, circa 20 euro al giorno inclusa IVA e 100 chilometri. Le auto noleggiate dai soci Legambiente inoltre, possono essere coperte da kasko integrale ed essere prese in una città e lasciate in un altra con uno sconto del 30% rispetto ai costi standard.SCONTI SULL'ABBONAMENTO "BICI + TRENO" (Lombardia)Se sei un ciclista, sai che ogni giorno che porti la tua bici sul treno devi pagare 3,50 euro! Come iscritto a Legambiente hai diritto ad una tessera che per 12 mesi ti permette di portare la tua bici sul treno ad un prezzo di 42 euro.PARCHEGGIO GRATUITO BICI NEI PARCHEGGI MCSgli abbonati a MCS, quando prendono l'auto in car sharing, possono usare la loro bici per andare al parcheggio e lasciarla nel garage gratuitamente.PARCHEGGIO GRATUITO AUTO MCS NELLE AREE CON LE STRISCE BLUle auto MCS possono essere parcheggiate nelle zone a pagamento (delimitate dalle strisce blu) senza alcun costo per l'utente.SCONTI SULLA TESSERA VAI CLUBSe sei iscritto a Legambiente puoi avere la tessera VAI Club a soli 21 euro, con uno sconto del 25% rispetto al costo normale. Questa tessera ti permette di beneficiare, per un anno solare, in Italia, delle prestazioni e dei servizi seguenti (solo per autovetture e motocicli ad uso privato):a - Soccorso stradale, su strade urbane ed extra-urbane,b - Spese d'albergo,c - Consulenza Medica,d - Informazioni turistiche (lunedì-venerdì, ore 9.00 - 18.00).e - accordi privilegiati a beneficio dei clienti, come specificato nel sito www.vai803803.it.IL SERVIZIO CAR SHARINGMilano Car Sharing è un innovativo servizio di mobilità nato nel 2001 per iniziativa di Legambiente Lombardia. Dal 1 marzo 2005 il servizio è gestito da Car Sharing Italia Srl (CSI), società partecipata da Legambiente, costituita nel novembre 2004 insieme ad un gruppo di soci utilizzatori.Il principale elemento distintivo è il suo essere percepito non come un servizio fatto per l'utente, ma come un servizio fatto insieme all'utente.I numeri di CSI:-quasi 1.000 utenti tra Milano, Rimini e le relative provincie-35 auto a Milano, 5 auto a Rimini, 15 nuove auto in arrivo-16 aree di sosta a Milano e Provincia, 4 aree di sosta a Rimini e Provincia-nuove aperture entro l'anno a Monza, Sesto, Vimercate, Cattolica-30/40 iscritti al mese senza pubblicità (solo con il passaparola)Gli utenti CSI· si iscrivono per risparmiare stress e tempo (40%), soldi (28%), e per aiutare l'ambiente (32%)· modificano le proprie abitudini di mobilità (66%), più mezzi pubblici (44%), moto e scooter -(32%), bicicletta (19%) e piedi (5%)·eliminano almeno un'auto (prima dell'iscrizione il 65% degli interpellati era proprietario di un'auto, dopo l'iscrizione oltre il 78% non ne possiede più)Le auto CSI·sono ecologiche (il 70% propulsione ibrida -elettrico/benzina, bimodale -metano/benzina, o diesel con filtro antiparticolato)·girano quando c'è il blocco del traffico·parcheggiano gratis sulle strisce bluL'abbonamento europeo CSI:·interoperabilità con gli altri carsharing italiani (ti abboni a Milano e usi anche a Torino, Genova, Roma, ecc)·stessa opzione con sistema carsharing tedesco e svizzero
Per informazioni www.milanocarsharing.it
L'ufficio Stampa 02 45475777 - 328 7579798
Legge di iniziativa popolare sull'acqua pubblica
PROPOSTA DI LEGGE D’INIZIATIVA POPOLARE CONCERNENTE :
PRINCIPI PER LA TUTELA, IL GOVERNO E LA GESTIONE PUBBLICA DELLE ACQUE E DISPOSIZIONI PER LA RIPUBBLICIZZAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO
l’uso corretto e razionale delle acque;
l’uso corretto e razionale del territorio.
Padre Alex Zanotelli per campagna "acqua pubblica"
http://www.acquabenecomune.or
È appena iniziata la campagna di firme chè già ci sono state numerosissime adesioni. Stiamo capendo che se perdiamo sull’acqua, perderemo sulla sanità, sulla scuola, sui diritti dei cittadini.
Sfratto al Leoncavallo:Interrogazione Parlamentare
Forse non dovrebbe chiudere uno spazio autogestito così fondamentale per l'alternativa e la costruzione di un pensiero altro e indipendente.
perchè una ciclofficina
http://ciclofficina.homelinux
La Ciclofficina Popolare è nata da un'idea di partecipanti allaCritical Mass per moltiplicare uso, coscenza, visibilità, consapevolezza di utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto personale urbano e non solo, ma anche per condividere mezzi e conoscenze sulla manutenzione, riparazione, assemblaggio della bicicletta, per rianimare vecchie bici abbandonate in cantina, per riparare camere d'aria, per avere bici di cortesia da prestare, per raccogliere pezzi di ricambio ma anche per assemblarli o barattarli.
Per chi ama sporcarsi di grasso, per chi vuole la bici sempre in perfette condizioni, per chi non ha soldi per andare dal ciclista, per chi vuole imparar-facendo, per realizzare velocipedi di fantasia, cerchioni da sogno, bici che salgano sui muri, che volino, che nuotino, by-chopper, tandem a 2+, bici a due piani, sistemi sonori ciclotrasportati, rimorchi, spintonatori, sistemi di arte visiva da strada, cyclo-pennello, cyclo-bar, cyclo-orto, cyclo-banner, tricicli, generatori a pedali...
...per incontrare "troglo-cicliste/i" con cui immaginare, ideare e condividere esperienze di esplorazione del territorio extraurbano; per esplorare tracciati, percorsi e stazionamenti nell'agro romano ed oltreeeee...
...per produrre idee, testi, disegni, cyclostilati, volantini, locandine, striscioni, spot, ecc... per raccogliere libri, videocassette, Cd-Rom ecc..., per realizzare spillette, adesivi, magliette, gadget...
...per liberarsi dai meccanismi consumistici compra/butta/ricompra/ributta.
...per volare liberi come farfalle.
La ciclofficina si sostiene con i soli contributi volontari sottoscritti dei frequentatori (sia in Euri che in bici/attrezzi/ricambi, nonché in natura, tempo, ironia, carboidrati, ecc...); Si organizzano inoltre (tempo ed energie permettendo) corsi per insegnare a grandi e piccini ad andare in bici, cene, concerti, spettacoli teatrali, e altre iniziative.
mozione su area giardino Via Barabino 2
Alla cortese attenzione del Presidente del Consiglio di Zona 4
Paolo Zanichelli
Alla cortese attenzione del Presidente della Commissione Educazione e Biblioteche
Antonella Di Troia
MOZIONE
Oggetto: ripristino della condizione di piena utilizzabilità dell’area interna alla Scuola Materna di Via Barabino finalizzata all’educazione ambientale ed ecologica dei bambini
CONSIDERATA
PIANO URBANO DELLA MOBILITA' - STATO DI ATTUAZIONE
PIANO URBANO DELLA MOBILITA' - STATO DI ATTUAZIONE 2006, VARIANTE E AGGIORNAMENTO 2006
Il Piano Urbano della Mobilità, approvato dal Consiglio Comunale il 19 marzo del 2001, è strumento di pianificazione, introdotto dalla legge 340 del 2000, di ampio respiro il cui compito è quello di delineare gli scenari di sviluppo della mobilità con un'ottica strategica, legata allo sviluppo sostenibile dell'area urbana.
Il PUM che ne è scaturito ha quindi indicato le linee strategiche di sviluppo della mobilità nella città valutando la congruenza tra componenti di mobilità e componenti ambientali sulla base di alcune ipotesi sia di sviluppo demografico che di trend della mobilità proprio in relazione alle trasformazioni urbane in atto ed alla progressiva dotazione di infrastrutture.
- PUM variante e aggiornamento 2006
- PUM stato di attuazione 2006
Il documento denominato “PUM stato di attuazione 2006” non vuole avere la valenza di un nuovo Piano Urbano della Mobilità, per il quale sarebbe necessario invece impostare un lavoro di maggiore dettaglio e di più ampio spettro con un tavolo di lavoro a forte interdisciplinarità con la presenza dei diversi attori istituzionali. Viceversa si è voluto dare indicazioni per una verifica puntuale di quanto è stato fatto, di quanto è in corso di attuazione e di ciò che, seppur non previsto, segue le linee di indirizzo. La ricognizione dello stato di fatto e l’aggiornamento documentate nella relazione e nelle 9 tavole riguardano i settori ferroviario, stradale, trasporto merci, trasporto collettivo, le azioni per il miglioramento della qualità dell'aria, il Mobility Management e il sistema integrato di monitoraggio, controllo e gestione del traffico e del territorio.
Rispetto al passato oggi il Comune di Milano è in condizione di poter rilevare con sempre maggiore previsione i dati di mobilità sul territorio. Nuove fonti di dati sono:
- il sistema di monitoraggio del traffico in tempo reale che garantisce la rilevazione dei flussi di traffico sulla rete stradale;
- il sistema di monitoraggio del trasporto pubblico locale, che garantisce la conoscenza dei carichi delle linee di trasporto;
- la nuova indagine sulla mobilità delle persone nell'area milanese, in corso di elaborazione, che permetterà di aggiornare i dati (sia sotto l'aspetto quantitativo che, soprattutto, sotto l'aspetto della struttura delle relazioni) sui motivi e i modi degli spostamenti.
Particolarmente importante nelle strategie di governo della mobilità, per le quali il PUM indicava le linee di indirizzo, è l'attività in corso per la realizzazione del sistema integrato di monitoraggio, controllo e gestione del traffico e del territorio. Il completamento del sistema, nelle sue componenti primarie, avrà luogo tra il 2006 ed il 2007.
Con tale premessa si è quindi scelto di mantenere, in questi rapporti, la struttura che era stata data alla trattazione degli interventi previsti nel documento approvato, aggiungendo alcune voci che, nell'attuazione, hanno assunto una certa valenza ma, seppure già presenti, non avevano una sezione dedicata.Gli ambiti di intervento del PUMObiettivo quindi, a metà percorso rispetto all'orizzonte temporale del PUM, è quello di individuare i segnali che la città ha mostrato relativi ad una modifica e inversione dei trend negativi per i quali il PUM stesso aveva indicato le strategie di intervento e stilare un documento sostanzialmente di ricognizione dello stato dell'arte con l'aggiornamento di quegli elementi che sono stati oggetto di nuove proposte progettuali.
Lettera Aperta al Sindaco
e li scaraventa fuori dal letto alle quattro del mattino, sotto una pioggia di calcinacci.
Confusione su misure antitraffico a Milano
Milano, 10 Gennaio 2007
Dopo la farsa del ticket (pollution charge), confusione ora anche sull'idea di estendere in modo massiccio il parcheggio strisce blu su tutta la città.
Se siete interessati potete leggere l'articolo apparso oggi su Repubblica (allegato 1) e il Comunicato ANSA (allegato 2) in cui è indicata una sentenza della Cassazione dove si dice che non si possono istituire aree a strisce blu senza adeguate aree a parcheggio libero (non si pagano le multe).
Complimenti per il tempismo.
Ivano Grioni
Cons. Zona 7
L'Ulivo
“IDEE PER UN AMBIENTE SANO NELLA GRANDE MILANO
Solo in tempi recenti la natura ha cessato di essere unanimemente considerata al servizio esclusivo dell’uomo, ma il saccheggio dell’ambiente continua sistematicamente a perpetrasi se non in nome dell’ignoranza ora sicuramente in quello del profitto, nonostante in molte nazioni si siano fatti strada negli ultimi decenni dei movimenti che propongono una coscienza ambientale contro la distruzione di suolo, acqua e aria e per una migliore qualità della vita.
Malgrado si sia affrontato seriamente il discorso sull’ambiente, in una imbarazzante lacuna molti ecologisti “di professione” dimenticano di considerare il ruolo chiave costituito dal mondo animale. Per una sorta di rimozione ancora utilitaristica questo basilare anello della catena, la vita animale, viene ignorato, lasciandolo colposamente “in gestione” a chi ha interesse a sfruttare gli animali; evidentemente non si ritiene utile divulgare un modo di pensare che comporta un diverso criterio di relazionarsi eticamente con gli animali al fine di ritrovare il proprio posto tra le specie viventi verso un nuovo equilibro naturale, condizione fondamentale per la sopravvivenza.
Solo nel rispetto dell'UNITA' e, al tempo stesso, della DIVERSITA' degli esseri viventi, con l'impegno ad una lotta non violenta per ridurre ed eliminare la sofferenza, la tortura, la distruzione nell'ambito della comunità biologica a cui l'uomo appartiene e dalla quale dipende ogni specie, ogni individuo può contribuire ad assicurare la stabilità del pianeta e la sopravvivenza di tutti i suoi componenti.
Ogni specie, ogni individuo possiede DIRITTI NATURALI ad un'esistenza degna. La specie umana ha invece iniziato un'autoritaria gestione dell'economia biologica, gestione che è assicurata da una continua gerarchizzazione delle specie e degli individui, riferita esclusivamente alle possibilità di un gruppo culturale usato come unità di misura.
L'addomesticazione totalitaria della Natura da parte dell'uomo è avvenuta a prezzo di sofferenze, distruzioni e uccisioni di specie ed individui fino a minacciare d'estinzione l'evoluzione e l'esistenza del pianeta.
Poiché l'uomo ha superato il limite oltre il quale l'equilibrio naturale può essere definitivamente sconvolto, con danno irreversibile anche per tutte le specie compresa quella umana, è necessario eliminare quel diritto arbitrario che l’uomo si è sconsideratamente arrogato sulla natura tenendo conto solamente del proprio interesse miope.
La cultura occidentale è ancora basata sull'antropocentrismo, cioè sullo sfruttamento delle risorse della natura, la natura sottoposta al padrone uomo il quale ha il potere di decidere sugli equilibri naturali e stravolgerli, risorse da sfruttare sino ad esaurimento, senza alcuna distinzione fra persone, animali o vegetali.
· Come hanno ben spiegato molte personalità, dai filosofi greci fino a Voltaire, l’uomo non e' altro che una forma di vita fra altre forme di vita, e autoproclamarsi padrone di ciò che lo circonda risulta grottesco dato il suo campo visivo assai ristretto: l’uomo è un tassello della natura e in quanto tale per sopravvivere ha bisogno di trovarsi in un rapporto equilibrato sia con le forze più grandi di lui che con le entità piccole che invece soggioga e piega ai suoi interessi. Non più dunque al centro del pianeta l'UOMO ma la VITA, la natura con tutti gli esseri viventi, la biosfera nella varietà, originalità, molteplicità, diversità delle specie e degli individui di ogni specie.
Non più l'uomo presuntuosamente al di fuori e sopra la natura, ma l'interdipendenza, la parentela tra tutti i soggetti viventi di cui fa parte anche la specie umana.
La cultura occidentale è ancora basata sul razzismo, se pensiamo alle guerre che si avvicendano continuamente, agli uomini spinti dal potere alla conquista di altri uomini e di altre terre, all'imposizione dei propri costumi, delle proprie tradizioni, delle proprie religioni, allo sfruttamento e/o alla distruzione di popoli e persone, giustificati dalla DISCRIMINAZIONE di razza, di sesso, di classe sociale, di pelle, di linguaggio, di condizioni psico-fisiche, di opinione, ecc.
Figlio di questa ottica distorta è lo squilibrio con il quale ci si relaziona con gli animali. Molte persone si credono amanti degli animali perché si prendono cura di alcuni animali (ad esempio quelli da compagnia, oppure i soli animali selvatici in via di estinzione) in maniera paterna, ovvero partendo dalla considerazione che l'uomo e' comunque un animale superiore a tutti gli altri, e che decide di non sfruttare e far soffrire alcuni fra gli altri animali inferiori.
Questo atteggiamento in realtà si chiama zoofilia, cioè una serie di azioni e scelte non coerenti fra loro che hanno come soggetto di interesse gli animali, ma non il loro benessere: dispiacersi per una moria di pesci nell’acquario e mentre ci si cucina una cernia, coccolare il proprio cagnolino e fargli fare ripetutamente i cuccioli senza preoccuparsi delle conseguenze di questo suo gesto.
Da qualche tempo si fa strada a fatica ma tenacemente una corrente di pensiero rispettosa del mondo animale che si chiama animalismo, e si basa sul concetto di RISPETTO per gli animali non-umani.
La filosofia animalista compie un passo avanti nella coscienza di un pieno comportamento etico, abbattendo anche l’idea per cui l'uomo sia superiore alle altre specie animali contro lo specismo, neologismo che significa razzismo tra tutte le specie viventi e consiste nell'adottare un atteggiamento differente secondo le specie, nel distruggerne alcune proteggendone altre, nel dichiarare che certe specie sono "utili", altre "nocive", o "crudeli". e quindi possa trarne beneficio sfruttandoli al pari di un qualsiasi oggetto.
Per causa dello SPECISMO quindi alcuni proteggono il cane e il gatto, mentre non si preoccupano degli animali imprigionati negli zoo, oppure si proteggono le aquile e perseguitano le talpe.
Per specismo si è riservata "l'intelligenza" all'uomo e si è concesso "l'istinto" all'animale. Lo specismo ha anche indotto l'uomo a ritenere che l'animale non soffrisse come lui, per poterlo usare e sfruttare Come il "razzismo", che nega a certi uomini quei diritti che altri uomini si attribuiscono, si può definire un CRIMINE CONTRO L' UMANITA', così lo "specismo", che stabilisce una gerarchia di diritti nel mondo, è un CRIMINE CONTRO LA VITA al RISPETTO PER LA VITA , perché l' uomo ha il DOVERE, per il bene di tutta la COMUNITA' BIOLOGICA alla quale APPARTIENE e dalla quale DIPENDE, di rispettare la vita in tutte le sue forme.
La differenza tra zoofilia e animalismo sembra ancora una differenza da poco? Poiché tutti si ritengono amanti degli animali difficilmente si interrogano su questa differenza, senza accorgersi che un corretto rapporto con gli animali non è basato sul settarismo o sulla compassione bensì sulla giustizia.
L'innovazione del pensiero animalista e' quella di porre, per la prima volta, sullo stesso piano tutti gli animali: per cui l'uomo non e' il padrone che può decidere di come disporre di tutti gli altri esseri viventi, ma viene visto come un animale al pari degli altri, che in quanto tale deve a tutti il medesimo rispetto, e riconosce a tutti il diritto alla vita e a non essere sfruttati.
Percorrendo la strada dello sfruttamento e della distruzione, l'uomo otterrà un mondo funzionale al profitto di pochi ma anche brullo e sterile, dove sarà costretto a vivere in maniera sempre più arida e globalizzata.
Oggi più che mai e' necessaria la diffusione di una visione del mondo che ponga il fulcro di tutto sul concetto di vita, che riesca a far comprendere che senza il rispetto per il mondo in cui viviamo non c'e' alcun futuro, come chiaramente dimostrano i disastri “innaturali” che avvengono a causa delle alterazioni compiute dall'uomo, e i danni irreparabili inflitti sempre per le stesse cause al nostro mondo (ad esempio il buco dell'ozono o la diga cinese sul fiume Azzurro che formando il lago artificiale più grande del pianeta ha sommerso sotto 70 metri d’acqua uno dei più bei paesaggi cinesi agricoli cambiando il clima in più umido e più caldo evacuando più di 1 milione di persone con conseguenze di distruzione ecologica ancora da quantificare ).
Nonostante i danni irreversibili ambientali come quelli sopra citati, la ricerca di una vita in armonia con la natura e di un maggior rispetto per tutte le forme di vita rimane ancora l’unica soluzione per migliorare le condizioni di vita di tutti. Il futuro della civiltà dipende da tutti noi!
Da alcuni decenni associazioni, volontari e singoli cittadini si battono per una sorta di rivoluzione culturale che porti al riconoscimento anche giuridico dei diritti naturali dell'animale, in modo che abbiano lo stesso peso e vengano condannate le violenze di ogni tipo e di ogni genere sugli umani e sui non umani in nome della conoscenza, rispetto, considerazione e coesistenza nei confronti dell' "altro", principi sui quali tutte le forze della non violenza devono confluire sia a livello giuridico che economico e politico.
- mantenimento della natura e degli habitat
- abolizione di caccia e pesca
- divieto di uso di animali negli zoo e negli acquari a fini pseudo-culturali
- divieto di uso e tortura di animali per il divertimento e gli spettacoli: corride, rodei, corse, feste sadiche religiose, combattimento fra cani,
- abolizione dell’addomesticamento autoritario di molte specie:
per fini alimentari (allevamenti intensivi, trasporti, macellazioni)
per fini commerciali (cani, gatti, cavalli e animali esotici)
per fini di abbigliamento (allevamenti e uccisioni di animali da pelliccia, bachi da seta ecc.)
- divieto di uso di animali per la ricerca biomedica, industriale (bellica), cosmetica, didattica ecc.
- fine dei maltrattamenti verso gli animali, crudeltà e abbandoni.
Questa rivoluzione, questo futuro di civiltà che auspichiamo, che deve essere prima individuale e poi collettiva, deve partire dalla consapevolezza che bisogna abolire il dominio di una specie sull’altra, perché gli esseri viventi umani e non umani sono uguali di fronte alla vita e capaci di provare gioia e dolore.
Il cambiamento individuale significa impostare la propria vita nel rispetto dell'ambiente, di altre vite umane e non umane, rifiutare il consumismo, lo spreco delle risorse, individuare i beni essenziali da quelli superflui, conservare della propria salute psico-fisica, attraverso la messa in discussione della propria alimentazione, dei diversi tempi e modi di lavorare e divertirsi, passare insomma dall’”avere” all'”essere”. (La civiltà dei consumi era già stata stigmatizzata da Pier Paolo Pasolini 30 anni fa.)
Il cambiamento collettivo richiede un progetto dei governi per una equa e corretta gestione delle risorse , in modo che ogni vivente possa condurre una vita degna e una coesistenza serena: tutela del suolo, dell'acqua e dell'aria per il rispetto della storia e del patrimonio dei popoli e dell’habitat naturale, la semplificazione e la riqualificazione dei consumi (contro la globalizzazione), l'eliminazione di energie e produzioni inquinanti, (lotta ai veleni chimici e proposta di agricoltura biologica), campagne contro la fame per un vegetalismo globale (necessità economica e eliminazione della sofferenza animale), il rifiuto di una ricerca (tutela della salute impostata sull'informazione e sulla prevenzione e abolizione dello strapotere delle industrie farmaceutiche, abolizione della sperimentazione animale, animali transgenici, clonazione, predazione di organi, manipolazioni genetiche), ecc.
Spesso questo "volontariato animalista" viene culturalmente emarginato e minimizzato anche all’interno del partiti che si battono per i diritti degli uomini, dimostrando una incredibile indisponibilità verso quegli esseri "viventi e senzienti" che nonostante le leggi, gli scritti e le opinioni, sono ancora emarginati, come lo erano (e ancor oggi spesso di fatto lo sono) gli esseri umani improduttivi perché poveri, malati, handicappati, vecchi, trascurati dalle istituzioni.
L’obiettivo del gruppo Vita Animale è quello di divulgare la filosofia animalista a tutti i livelli, con particolare riferimento al randagismo, ovvero alle problematiche legate a una gestione scorretta degli animali di proprietà. Fino a quando non si metteranno in discussione individualmente le proprie abitudini culturali non ci sarà giustizia per gli animali.
Il randagismo è purtroppo un fenomeno assai diffuso, non solo nel periodo estivo. Questo fenomeno nasce dalla mancanza di sensibilità, dall’ignoranza, dalla leggerezza, dalla superficialità con cui si acquista un animale, per il compleanno per natale,senza pensare agli obblighi che ne derivano, all’impegno che comporta. Non ci si preoccupa della sterilizzazione, costa ed è contro natura, non lo è invece abbandonare l’animale per strada o sopprimere i cuccioli?
Crediamo che solo con una crescita di coscienza, con il cambiamento di cui sopra,sarà possibile arginare il problema.
Il potere politico ha, secondo noi, l’obbligo di emanare normative in tal senso, e soprattutto mettere in atto quegli accorgimenti che servano a farle rispettare, non siamo carenti in fatto legislativo, ma lo siamo nel farlo rispettare,
Nel nostro caso, in Lombardia, non si è ancora recepita la l. 281/91, che darebbe uno strumento per poter meglio operare, dando ad ASL , Provincia e Comuni strumenti per il rispetto di tali dettami.
Necessitano corsi di aggiornamenti a chi è deputato a questo compiti (vigili, carabinieri e polizia)
- conoscere le normative vigenti
- conoscere le razze canine e gli altri animali
- a quali organi fare riferimento
- come operare
La realtà milanese e del suo hinterland non è così drammatica come in atre città, soprattutto al sud, ma i cani accalappiati e ancora presso i canili sono ancora tanti, troppi, la maggior parte delle persone quando pensa di prendere un cane, va ad acquistarlo, non pensa di andare in canile, così facendo si incrementano le nascite, e di conseguenza l’aumentare del randagismo.
Il comune di Milano non ha una struttura protetta per i propri randagi, e si appoggia, come la maggior parte dei Comuni, a strutture private, che per bene che lavorino, il loro interesse non è certo l’affido degli animali.
L’importanza di avere una propria struttura ed un controllo più puntuale, ha una grande valenza, un miglior benessere di chi resta ed una maggior celerità di affidi, non va sottovalutato questo aspetto, non solo sotto il profilo del benessere animale ma anche del risparmio economico.
Va detto che ormai la maggior parte degli italiani convive con un animale d’affezione, soprattutto dove ci sono bambini, per compagnia, per gioco, per crescita, o persone anziane rimaste sole, che trovano in un gatto o in un cane il compagno che allontana la malinconia, la solitudine.
Le cose da fare e con urgenza sono molte, vediamo le priorità.
· Campagne di sensibilizzazione, anche nelle scuole, atte a portare a conoscenza del problema
· Affidare il controllo delle strutture e gli affidi ad associazioni
· TUTTI gli animali che transitano nelle strutture, cani o gatti che siano, non DEVONO essere affidati se non preventivamente sterilizzati.
· Dotarsi di strutture pubbliche, con gestione pubblica, o di associazioni
· Per le sterilizzazioni, convenzioni con ASL e/o veterinari liberi professionisti, per tariffe ridotte a persone anziane o a basso reddito.
· Non ultima la necessità che la Regione Lombardia recepisca la l. 281/91
Prospetti di entrate e uscite dei cani accalappiati nel comune di Milano.
Ultima gara di appalto avvenuta nel luglio 2005
· il costo di ricovero e mantenimento di ogni cane è pari € 3,75 + Iva 20% cane/die.
· Per ogni gatto è pari € 2,00 gatto/die (esente da Iva).
Attualmente i canili rifugio convenzionati con il comune d Milano sono:
Canile Rifugio c/o Il Girasole - via Redecesio 5 - Segrate (MI)
Canile Rifugio c/o Casa Russo - via Emilia sn - Vignate (MI)
Gattile Rifugio c/o Associazione Mondo Gatto onlus - via Schievano 15 – MI
Costi annuali sostenuti dal comune di Milano
· € 645.502,5 per i cani
· € 65.700,00 per gatti
in allegato:
- Riepilogo presenze nei Canili Rifugio convenzionati. ANNO 2005
- Riepilogo presenze nel Gattile convenzionato. ANNO 2003
- Riepilogo presenze nel Gattile convenzionato. ANNO 2004
-Riepilogo presenze nel Gattile convenzionato. ANNO 2005
Nell’attività del Gruppo Vita Animale dell’Associazione Sinistra Ecologista vi è da annoverare tra l’altro il contributo fornito al Gruppo Consiliare DS della Regione Lombardia nella redazione di un Progetto di Legge riguardante la “Lotta al randagismo e tutela degli animali d’affezione”.
E’ opportuno ricordare che l’attuale normativa regionale, la l.r. n.30/87, è inadeguata.
Lo Stato con la Legge-quadro n. 281/91 ha assegnato fra l’altro alle Regioni e ai Comuni precisi compiti per la realizzazione e il risanamento di strutture di ricovero e ha istituito un apposito fondo per il finanziamento degli interventi.
L’obiettivo fondamentale di questa proposta di legge è la tutela degli animali d’affezione quali esseri viventi dotati di dignità e al rispetto delle loro esigenze fisiologiche ed etologiche.
Vengono inoltre proposte norme volte alla repressione di ogni tipo di maltrattamento, ivi compreso l’abbandono e le mutilazioni. Viene sottolineata la necessità dei controllo demografico delle specie canine o feline attraverso la sterilizzazione degli animali rinvenuti.
Ed ancora altre norme con l’intento di adeguarsi con normative simili e già in vigore in altre Regioni d’Italia quali la Liguria e l’Emilia Romagna.
In collaborazione con altre associazioni protezioniste ci si augura al più presto che la Regione Lombardia approvi il testo normativo per colmare un vuoto che è divenuto oramai enorme.