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Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
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Giovedì, 15 Febbraio, 2007 - 09:28

Vicenza:Fermiamo chi scherza col fuoco atomico

vi scrivo per alcuni rapidi aggiornamenti e per invitarvi ancora una
volta a partecipare alla manifestazione di Vicenza del prossimo 17
febbraio a Vicenza, senza cedere al clima di tensione che il governo,
spalleggiato da buona parte delle forze politiche, sta cercando di
alimentare pretestuosamente.

Da Pordenone, parteciperemo con tre corriere: al momento attuale,
abbiamo ancora una ventina di posti per riempire la terza. Chi non si
fosse ancora iscritto, è invitato a farlo al più presto, comunicando
nome e cognome, e un recapito (email o cellulare) a Michele
<michele-negro@libero.it>, 338/4475550.

Per le altre città d'Italia, trovate l'elenco dei contatti sul sito
www.altravicenza.it, all'URL
http://www.altravicenza.it/dossier/dalmolin/doc/20070208pullman01.pdf

Sul sito trovate anche le indicazioni su come sono organizzati i vari
spezzoni, per cui potrete scegliere l'area cui vi sentite più affini.

*****

Sempre a Vicenza, invitiamo tutti a partecipare, il giorno dopo la
manifestazione, domenica 18, all'assemblea promossa dal Coordinamento
"FERMIAMO CHI SCHERZA COL FUOCO ATOMICO" <<Per lanciare una campagna
nazionale che porti allo smantellamento di tutte le armi nucleari
presenti nel nostro paese in basi militari (Ghedi ed Aviano) e in porti
che ospitano sottomarini nucleari. Un tema specifico, ma dalle molte
implicazioni, che metterà in discussione la presenza di basi militari
sul nostro territori, la partecipazione alla NATO, la legittimità di
molte scelte di politica estera, le posizioni folli di molti governanti
che ormai considerano l'uso di armi nucleari una semplice scelta di
tattica militare.>>
L'appuntamento è dalle 14.00 alle 17.00 presso la Sala dei Chiostri di
Santa Corona - (Contrà Santa Corona, 4).

******

Ieri in sei di noi siamo stati per quasi tre ore in compagnia di un
collaboratore di Beppe Grillo, che ci ha intervistato su Aviano, le
atomiche, la nostra azione legale... Ne è venuto fuori parecchio
materiale che nei prossimi giorni (forse già domani) sarà pubblicato
sul
blog di Grillo (www.beppegrillo.it), che ormai è la quinta testata
italiana per numero di accessi web.

Potrebbe anche succedere (stiamo aspettando una conferma in questo
senso) che il tema della nostra azione legale venga inserito nello
spettacolo di Beppe Grillo, che inizierà la sua tournée proprio da
Pordenone fra due giorni, venerdì 16. In tal caso, potrebbero chiederci
di presenziare ai vari spettacoli in giro per l'Italia (l'elenco delle
date è in http://www.beppegrillo.it/tour.php). Se c'è qualcuno che si
vuol mettere a disposizione, me lo faccia sapere...

*******

Un'altra bella notizia sul fronte dei media è che lunedì sera abbiamo
incontrato il direttore di Carta, Gigi Sullo, assieme ai due redattori
che stanno lavorando all'uscita del supplemento Carta EstNord: il primo
numero dovrebbe essere in edicola, assieme al settimanale, il 17 marzo,
giusto a fagiolo con la nostra prima udienza, che come sapete è in
programma per il 23 marzo, per cui molto probabilmente la nostra
vicenda
sarà sulla copertina...

********

Per finire, vi ricordo l'appuntamento di sabato 24 febbraio, in cui si
terrà l'assemblea generale del Comitato. Invitiamo tutti quanti a
partecipare: sarà un momento importante per confrontarci, dopo l'esito
della manifestazione di Vicenza ed in vista delle iniziative da mettere
in campo per l'udienza.

A presto, dunque, e tutti a Vicenza!
Tiziano  Tissino

Martedì, 13 Febbraio, 2007 - 23:54

Il tabù della mobilità.

Chi non si muove è contro il progresso, un antimodernista. Uno che non ha voglia di lavorare, di divertirsi, di socializzare. Mussolini ha fatto scuola, da “Chi si ferma è perduto” a “Chi non si sposta è un no global”. Sempre di fascismo si tratta. Chi ha mai detto che una persona al mattino debba spostarsi di cinquanta chilometri per lavorare? O il fine settimana fuggire dalla sua abitazione cittadina percorrendo centinaia di chilometri?
Il tabù non è messo in discussione da nessuno. Non dalla politica. Non dall’economia. Non dalle persone drogate di pubblicità di automobili. Che corrono sempre in spazi liberi, vuoti come deserti, limpidi come un cielo di primavera. Il petrolio è la vela di una barca che si distende, un liquido leggero, verde o azzurro, bello da vedere, buono da respirare.
Nelle prime sedici società del mondo ci sono ben cinque società petrolifere : Exxon, Shell, BP, Total e Chevron. Insieme hanno un fatturato annuo di MILLEDUECENTOQUATTORDICI MILIARDI di dollari. Miliardi imbattibili nel creare il tabù della mobilità. Tra le prime dieci società oltre ai petrolieri, che va ricordato, rivendono un bene naturale guadagnando cifre folli, ci sono quasi solo banche e assicurazioni. Citigroup, Bank of America, America International Group, HSBC, JPMorgan, UBS. Con questo gruppo al comando abbiamo la certezza dell’estinzione del pianeta. Finché decidono loro dovremo spostarci in macchina e non in bici. Usare l’aereo e non il telelavoro. Uscire dalle città invece di viverle. E’ inutile parlare di riduzione delle emissioni, di macchine meno inquinanti. Il problema si risolve solo eliminando la mobilità ogni volta che non è necessaria. Quindi, quasi sempre. Spostarsi deve essere una scelta. Le organizzazioni devono diventare distribuite, decentrarsi sul territorio. E’ del tutto idiota portare milioni di persone nelle città quando con la Rete si può lavorare da casa o da un ufficio vicino a casa. Bisogna incominciare a odiare le macchine. Sono un feticcio, un tabù del secolo scorso.

http://www.beppegrillo.it/

Martedì, 13 Febbraio, 2007 - 23:13

APPELLO CONTRO LE GUERRE

http://www.francarame.it/

Ho ricevuto questo intenso appello che chiede al governo di rivedere al più presto la politica estera del nostro paese: ci vuole un coraggioso no alla guerra in Afghanistan e alla base Dal Molin di Vicenza.
L'appello è promosso da Teresa Mattei - Partigiana e membro della Costituente, Padre Alex Zanotelli, Vauro - Emergency e giornalista, Giorgio Cremaschi, segretario nazionale FIOM-CGIL e Mauro Revelli, scrittore.
In queste ore stanno aderendo molti intellettuali e personalità del mondo dell'arte e delle scienze.
Se lo condividete, vi chiedo di sottoscriverlo inviando il vostro nome, cognome e professione all'indirizzo mail "nobasenoguerra@gmail.com".
E' necessario manifestare il nostro dissenso, e quindi importante diffondere questo messaggio, farlo firmare a più persone possibili, affinchè diventi un coro di voci per la pace e la fine di tutte le guerre.
Siamo donne e uomini impegnati da sempre per la pace. Abbiamo marciato in questi anni nelle straordinarie manifestazioni contro la guerra globale divampata in Iraq ma nata nel 2001 in Afghanistan. Lo abbiamo fatto nella convinzione che la guerra deve uscire dalla storia e che la politica si riduce a gestione tecnica se non fa di questo obiettivo, di questa grande aspirazione umana la sua bussola regolatrice.
Quando nel 2006 abbiamo contribuito, ciascuna e ciascuno nel suo ambito e con le modalità proprie, a sconfiggere Berlusconi e le destre lo abbiamo fatto anche in nome della pace di quell'impegno, con la speranza che si sarebbe potuto iniziare a cambiare strada. Il ritiro dei soldati italiani dall'Iraq ce lo ha fatto sperare. E invece oggi guardiamo con sconcerto alle scelte dell'attuale governo in politica estera e militare: mantenimento delle truppe in Afghanistan, al seguito della guerra statunitense. Piena fedeltà alla Nato, aumento spropositato delle spese militari fino alla sciagurata decisione di permettere la costruzione di una nuova base (e non allargamento!!) Usa a Vicenza; intesa di assemblare in Italia, presso Novara, i micidiali bombardieri Joint Strike Fighter, acquistati dagli Stati Uniti per la bellezza di 13 miliardi di euro! La costituzione dice che l'Italia ripudia la guerra e che per di più siamo in Afghanistan come missione di pace. E allora che cosa ce ne facciamo di aerei d'attacco e distruzione che possono trasportare testate atomiche? Bisogna fermarsi, fermarsi e riflettere.
Bisogna ricostruire una connessione con il proprio popolo e il proprio elettorato. Crediamo che la sacrosanta protesta della popolazione di Vicenza vada non solo sostenuta ma ascoltata e indurre il governo a cambiare idea. Così come crediamo che l'avventura senza ritorno della guerra in Afghanistan debba cessare.
Invitiamo il governo e i politici tutti ad ascoltare queste parole e invitiamo i deputati e i senatori che hanno creduto alla lotta per la pace di essere conseguenti con le loro idee votando no al rifinanziamento della missione in Afghanistan.
Se qualcuno pensa che dalla base di Vicenza debbano partire le forze d'azione per ogni tipo di guerra mediorientale ed esportare "un cimitero di pace e democrazia"in cambio di petrolio e di quotidiani massacri, noi pensiamo che dalla guerra bisogna invece cominciare a uscire.
On.Teresa Mattei- Partigiana e membro della Costituente,
Padre Alex Zanotelli,
Vauro - emergency, giornalista,
Gianni Minà - giornalista,
Giorgio Cremaschi - segretario nazionale FIOM - CGIL,
Marco Revelli - scrittore
Martedì, 13 Febbraio, 2007 - 14:14

i tornelli dello stadio

Quelli che il calcio...il resto niente.
 
Sabato 10 febbraio abbiamo visto all'opera la vera efficienza meneghina ed in 24 ore una serie di tornelli sono stati posti agli ingressi dello stadio Meazza. Rapidità, efficienza, efficacia, operosità per la sicurezza. Peccato che il decreto Pisanu abbia ormai la barba lunga tanto è vecchio ed inapplicato a Milano. Peccato che la medesima rapidità di intervento non la si conosca nè percepisca per altre realtà cittadine (ascensori da collaudare e quant'altro magari in attesa da anni...).
Ma suvvia, vogliamo fare paragoni con il calcio? Ma quello è un altro mondo...
 
Rosario Pantaleo
Capogruppo de "L'Ulivo" - zona 7

Martedì, 13 Febbraio, 2007 - 13:59

non lasciamo sparire Foued Cherif

NON LASCIAMO SPARIRE FOUED CHERIF.


 Questa è una petizione per la liberazione di Foued Cherif, promossa dal coordinamento nazionale del Centro delle Culture.
La mattina del 4 gennaio 2007 la Digos di Milano ha prelevato Cherif Foued dal suo posto di lavoro e lo ha portato presso la Questura dove gli è stato notificato un decreto di espulsione. A motivo dell'espulsione, in breve, il sospetto che Foued sia uno spalleggiatore di terroristi. .
La notte del 4 gennaio Cherif Foued è stato imbarcato per la Tunisia senza permettergli di contattare un avvocato, senza potersi difendere, senza sapere con esattezza i capi di imputazione e soprattutto subendo violenza morale per essere strappato via dai suoi affetti.
Foued è stato rinchiuso dal 5 al 15 gennaio nel dipartimento del ministero degli interni tunisino, in carcere di isolamento, il 16 è stato portato in un carcere civile sotto la giurisdizione militare e solo il 18 gennaio la famiglia ha avuto notizia su dove si trovava Foued.
Cherif Foued non è mai stato indagato dall'Autorità Giudiziaria italiana o straniera.
La sua unica "colpa" è stata quella di essere stato identificato, durante una perquisizione, nell'appartamento di alcuni cittadini tunisini indagati per presunte attività terroristiche e peraltro assolti dalla Corte di Assise di Milano.
Foued è stato espulso in Tunisia illegittimamente, creando un precedente gravissimo per la nostra democrazia e per il principio del diritto alla Difesa. Non si può stare inermi a guardare quando l'antiterrorismo, che vorrebbe colpire il terrorismo, diviene abuso; quando vengono negati i diritti a coloro che sono stati accusati di essere i nemici ma, come esseri umani, come imputati, hanno diritto a un avvocato, a un processo, a un giudice, diritto a un trattamento dignitoso e umano. Invece si ritrovano in carceri di Paesi compiacenti, disposti a interrogarli con ogni mezzo e a detenerli senza processo. Non si tratta di illazioni ma di fatti ammessi anche dal Dipartimento di Stato americano che ne parla come di una prassi usata e abusata anche ai danni dei cittadini europei.
L'espulsione di Foued è illegittima perché:
  • 1. non ci sono prove, non è mai stato indagato né in Italia né all'estero
  • 2. non ha goduto del diritto di difesa
  • 3. esiste un divieto di espatrio verso Paesi ove l'espellendo potrebbe essere soggetto a pene illegali e comunque ove non gode dei diritti civili. La Tunisia, secondo il rapporto di Amnesty del 2006 non garantisce i diritti e pratica la tortura. Il nostro paese infatti aderisce a patti comunitari Europei ed internazionali che garantiscono la difesa di tali diritti.
Chiediamo che il governo italiano si faccia carico di:
  • 1. di garantire l'incolumità di Foued Cherif
  • 2. riportare immediatamente Foued Cherif in Italia dalla sua famiglia.
  • 3. dei danni economici e morali causati a Foued ed alla sua famiglia.
Chiediamo ai deputati o ai senatori del parlamento che si facciano promotori di un'interrogazione parlamentare affinché si faccia chiarezza su quanto è successo.
    Non lasciamo soli Foued e la sua famiglia:
    • 1. Diffondi la petizione www.centrodelleculture.org/petizioni/foued: ad altre organizzazioni, a liste di amici, su blog, etc.
    • 2. Mettici in contatto con giornalisti (giornali, televisioni, radio)
    • 3. Mettici in contatto con legali che possono collaborare nella raccolta di informazioni ed esperienze utili.
    • 4. Contatta personaggi politici e istituzioni che si interessino al caso. Dopo essersi documentati, esprimano attraverso comunicati stampa la loro posizione.
    • 5. Aiutarci a raccogliere i fondi per sostenere le spese legali e la famiglia di Foued.

    Per informazioni: http://www.centrodelleculture.org/petizioni/petizione.php?id=1

Martedì, 13 Febbraio, 2007 - 12:08

Finanziaria e risparmio energetico

http://www.ecodallecitta.it

Le proposte del Governo per risparmiare energia. Presentiamo le novità dal punto di vista energetico contenute nel disegno di Legge Finanziaria per il 2007

Prima di eventuali modifiche in Parlamento, abbiamo analizzato quali sono le proposte della Finanziaria 2007 riguardanti il risparmio energetico. Elenchiamo per punti i provvedimenti proposti dal Governo, nel disegno di Legge Finanziaria per il 2007:

- Agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, con l’innalzamento dal 36% al 55% della detrazione fiscale per interventi di riduzione dei consumi energetici per il riscaldamento e l’isolamento di pareti e finestre;

- un fondo di 15 milioni di euro per la costruzione di nuovi edifici di piccole e medie dimensione ad altissima efficienza, con un fabbisogno energetico minore del 50% rispetto a quanto prevede la legge;

- contributi per frigoriferi o congelatori ad alta efficienza energetica, per una quota pari al 20% del prezzo d’acquisto (per una somma non superiore ai 200 euro per elettrodomestico);

- incentivi per l’installazione di motori industriali ad alta efficienza e a velocità variabile;

- semplificazioni amministrative per i piccoli auto-produttori di energia elettrica. Estensione agli impianti fino a 200 kW, alimentati da fonti rinnovabili o cogenerativi, del meccanismo dello “scambio sul posto” dell’energia elettrica;

- riduzione del 20% del carico fiscale sul Gpl; realizzazione di un fondo di 100 milioni di euro annuali per il 2007, 2008 e 2009, da destinare ad incentivi per la trasformazione e l’acquisto di autoveicoli a Gpl o metano;

- incentivi per aumentare la presenza nel mercato italiano dei biocarburanti, allineando la legislazione italiana alla Direttiva europea 2003/30/CE;

- interventi sulla fiscalità energetica per la riduzione dei costi di fornitura di energia alle fasce deboli, e la copertura dei costi per Regioni ed Enti che sono interessati a nuove infrastrutture energetiche di rilevanza nazionale;

- Iva agevolata per energia prodotta da fonti rinnovabili o da impianti di cogenerazione ad alto rendimento.

Martedì, 13 Febbraio, 2007 - 12:07

Ma quanto consumo?

http://www.ecodallecitta.it

Un cd-rom che calcola i consumi energetici e le emissioni inquinanti di anidride carbonica dei singoli. E che consente di capire come risparmiare energia attraverso piccoli accorgimenti quotidiani, partendo dall’abitazione, i trasporti, l’alimentazione, il vestiario e i rifiuti.
È l’idea sviluppata dall’Ecoistituto “Pasquale Cavaliere” di Torino - attivo dal 1998 nei campi della ricerca, dell’educazione ambientale e della diffusione delle buone pratiche -, attraverso il cd-rom RiduCO2 v.2, uno strumento educativo-informativo utile per promuovere comportamenti più rispettosi nei confronti dell’ambiente, coinvolgendo e responsabilizzando in prima persona i singoli. Dai cambiamenti climatici alle fonti rinnovabili, dalla normativa nazionale e internazionale alla situazione energetica mondiale, arrivando al cuore del cd: il calcolatore delle emissioni, un software di calcolo che permette all’utilizzatore di verificare i propri consumi di energia (ma anche le emissioni, i costi e l’impronta ecologica relativi) e di compiere azioni di riduzione intervenendo sulla gestione energetica della propria abitazione e sui propri stili di vita. Basterà qualche click, per esempio, per quantificare la riduzione dei consumi ottenuti dalla sostituzione dei vecchi elettrodomestici con quelli ad alta efficienza. O per sapere quanta anidride carbonica si evita preferendo alle quattro ruote la bicicletta come modus viaggiandi. Facile da usare, in quanto coadiuvato da una grafica semplice e intuitiva, ricco di animazioni, RiduCO2 è stato finanziato dall’Assessorato all’Ambiente della Regione Piemonte.

Martedì, 13 Febbraio, 2007 - 12:04

Finanziaria 2007 per rottamazione auto inquinanti

http://www.ecodallecitta.it

Ecco il riassunto delle novità
La Legge Finanziaria 2007 (Legge 27.12.2006, n. 296 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 299, supplemento ordinario n. 244, del 27.12.2006) prevede una serie di novità e modifiche in vari ambiti che hanno riflessi, diretti o indiretti, sul PRA e sulle Tasse Automobilistiche.

Elenchiamo di seguito alcune delle novità.

  1. Nel caso di rottamazione di un autoveicolo "euro 0" o "euro 1" senza acquisto di un veicolo nuovo, se il veicolo viene consegnato ad un demolitore autorizzato dal 1° gennaio 2007 al 31 dicembre 2007 è previsto un contributo pari al costo della demolizione - ai sensi dell'art. 5 D.Lgs. 209/2003 e succ. mod. - nei limiti di € 80 a veicolo. Tale contributo sarà anticipato dal centro di demolizione autorizzato; si prevede anche il rimborso dell'abbonamento annuale al trasporto pubblico locale nell'ambito del comune di residenza e di domicilio, se colui che effettua la rottamazione non risulti intestatario di veicoli registrati.

  2. Nel caso di rottamazione di autovetture e di autoveicoli "euro 0" o "euro 1" con acquisto di autovetture nuove immatricolate come "euro 4" o "euro 5", che emettono non oltre 140 grammi di CO2 al km, sono previsti: un contributo di € 800;
    l'esenzione dal pagamento delle Tasse Automobilistiche per un periodo di due annualità. L'esenzione sarà di tre annualità se il veicolo nuovo ha cilindrata inferiore a 1300 cc. e se, pur se con cilindrata superiore o uguale a 1300 cc., è acquistato da persone fisiche il cui nucleo familiare, certificato da idoneo stato di famiglia, sia formato da almeno sei componenti, i quali non risultino intestatari di autovetture o autoveicoli.
    Le disposizioni di cui sopra valgono per i veicoli nuovi il cui contratto d'acquisto sia stato sottoscritto dal 3 ottobre 2006 e fino al 31 dicembre 2007 e comunque immatricolati non oltre il 31 marzo 2008. Il contributo spetta anche nel caso in cui il veicolo demolito sia intestato ad un familiare convivente, risultante dallo stato di famiglia.
  3. Nel caso di rottamazione di autocarro - avente sin dalla prima immatricolazione da parte del costruttore la medesima categoria e peso complessivo non superiore a 3,5 tonnellate ed immatricolato "euro 0" o "euro 1" - a fronte dell'acquisto di autocarro di peso complessivo non superiore a 3,5 tonnellate immatricolato come "euro 4" o "euro 5", è previsto: un contributo di € 2000 per ogni autocarro (individuato ex art. 54, comma 1, lettera d) D.Lgs. 285/92). Le disposizioni di cui sopra valgono per i veicoli nuovi il cui contratto d'acquisto sia stato sottoscritto dal 3 ottobre 2006 e fino al 31 dicembre 2007 e comunque immatricolati non oltre il 31 marzo 2008. Il contributo spetta anche nel caso in cui il veicolo demolito sia intestato ad un familiare convivente, risultante dallo stato di famiglia.
  4. Nel caso di acquisto di autovettura e/o di autocarro nuovo, omologato dal costruttore per la circolazione anche mediante alimentazione, esclusiva o doppia, del motore con gas metano o GPL, alimentazione elettrica ovvero ad idrogeno, è previsto: un contributo di € 1500; - un ulteriore contributo di € 500 se il veicolo ha emissioni di CO2 inferiori a 120 grammi per chilometro.
    Dette agevolazioni sono cumulabili con quelle di cui ai punti 2 e 3 e hanno validità per i veicoli nuovi il cui contratto d'acquisto sia stato sottoscritto dal 3 ottobre 2006 e fino al 31 dicembre 2009 e comunque immatricolati non oltre il 31 marzo 2010. Il contributo spetta anche nel caso in cui il veicolo demolito sia intestato ad un familiare convivente, risultante dallo stato di famiglia.
    La Legge recita che il contributo di cui ai punti 2, 3 e 4 non spetti per gli acquisti di veicoli per la cui produzione o al cui scambio è diretta l'attività dell'impresa.
  5. Nel caso di rottamazione di motocicli "euro 0" a fronte di acquisto di motocicli nuovi "euro 3", è prevista: l'esenzione dal pagamento delle Tasse Automobilistiche per cinque annualità; un contributo, anticipato dal centro di demolizione autorizzato, pari al costo della demolizione nel limite di € 80 a motociclo.
    Le agevolazioni e i contributi hanno validità per i motocicli nuovi, il cui contratto d'acquisto sia stato sottoscritto dal 1° dicembre 2006 e fino al 31 dicembre 2007 e comunque immatricolati non oltre il 31 marzo 2008.
    Per i motocicli acquistati dal 1° dicembre 2006 al 31 dicembre 2006, la consegna agli Uffici Provinciali ACI della dichiarazione sostitutiva, della copia del certificato di rottamazione e della copia del contratto di acquisto e la consegna al demolitore autorizzato possono essere effettuate entro il 31 gennaio 2007.
  6. Tasse automobilistiche Nuovo tariffario
    La Legge Finanziaria 2007 al comma 321 dell'art. 1 ha introdotto significative differenze tariffarie per le autovetture e gli autoveicoli introducendo due criteri: tassazione in base alla normativa "euro" sulle emissioni inquinanti; introduzione di una sovrattassa per i veicoli superiori a 100 KW o a 136 CV, da calcolare su ogni KW/CV ulteriore rispetto ai 100 KW/136 CV
    Il tariffario 2007 ricomprende anche nuove tariffe differenziate in base alla normativa "euro" sulle emissioni inquinanti per i motocicli, ai sensi del comma 63 dell'art. 2 del decreto-legge 3 ottobre 2006 n. 262 convertito con modificazioni dalla legge 24 novembre 2006 n. 286.
    Per le autovetture ed i veicoli per il trasporto promiscuo con alimentazione (esclusiva o doppia) elettrica, a gas metano, a GPL, a idrogeno - a prescindere dalla tipologia di "euro" - restano invariate le tariffe dell'anno 2006, ferme restando eventuali ulteriori agevolazioni già disposte dalla singole Regione Lombardia. Tale disposizione ha valore per le periodicità decorrenti dal 1° gennaio 2007 sia per i veicoli omologati dal costruttore con tali caratteristiche a decorrere dalla data di immatricolazione, sia per i veicoli sui quali il sistema di doppia alimentazione venga installato successivamente alla immatricolazione a decorrere dalla periodicità successiva alla variazione di alimentazione.
  7. Agli incentivi nazionali sopra elencati bisogna aggiungere quelli locali stanziati da alcune Regioni (il Piemonte ne è un esempio)

Martedì, 13 Febbraio, 2007 - 12:02

Pm 10, le pagelle 2006 di Milano e Torino

http://www.ecodallecitta.it

Piccolo calo dei giorni di superamento, piccolo aumento della media annua. Alla centralina Verziere di Milano da 144 a 139 giorni, ma la media sale da 50 a 52. Alla Consolata di Torino la media a 67 microgrammi
Da una prima stima fatta incrociando i dati Arpa con stime della nostra redazione, i giorni di superamento del limite dei 50 microgrammi sembrano leggermente diminuiti a Milano e Torino ma la media annuale (che non dovrebbe superare i 40 mcg)non è affatto calata.

Alla centralina del Verziere i giorni di superamento erano stati 145 nel 2005, ora nel 2006 son calati a 139. Ma la media annuale (calcolata con un parametro, perchè il dato in origine non è gravimetrico) è salita da 50 a 52.

Alla centralina di via Juvarra la media è salita da 55 a 56.

Ancora più netta la tendenza a Torino. Alla centralina di via Consolata i giorni di superamento son calati dai 199 del 2005 ai 185 del 2006. Ma la media è salita dal 64,9 al 67%. Alla centralina di via Grassi i giorni son calati da 196 a 191 ma la media è salita da 68,4 a 70,7.

8 gennaio 2007

Martedì, 13 Febbraio, 2007 - 12:00

ZONE 30: il traffic calming possibile

Un interessante dossier della Regione Piemonte delinea come sia importante per uno sviluppo urbanistico partecipato e sostenibile l'attuazione del progetto ZONA 30, ossia quelle zone delle città in cui il limite massimo di velocità per gli autoveicoli è fissato a 30 km/h. L'applicazione trova forte sviluppo, ormai si parla di 30 anni della sua attivazione, a Chambery, in Francia, dove si testimonia come lo sviluppo e l'implementazione di questo progetto abbia non solo decongestionato il traffico cittadino, ma anche abbia alimentato proposte di riqualificazione ambientale e urbana di notevole portata, nonchè, infine, la diminuzione considerevole della cosiddetta sinistrosità. E' chiaro che un automobile che percorre un tratto a 50 km/h, se non anche 70, come è ancora presente in alcune zone della città, ha maggiore probabilità di impattare contro un pedone, provocando un'alta possibilità di uccidere la persona stessa, rispetto a un'autovettura che va a 30 km/h, dove questa percentuale diminuisce di ben il 65% - 70%.
In Piemonte il rapporto dell'attuazione di questa disposizione, in Italia non altamente condivisa in altre esperienze municipali, e nei PUT, ossia nei progetti urbani del traffico, è soddisfacente: le realtà dove sono state applicate le ZONE 30 ha migliorato complessivamente la qualità della vita e dell'aria, nonchè dell'ambiente, oltrechè avere scagionato pericoli per l'incolumità della persona e la sua sicurezza soggettiva. Certamente è probabile che, se non partecipata dalla cittadinanza residente la realizzazione progressiva delle ZONE 30, i risvolti positivi derivanti da essa potrebbero diminuire nella loro entità e quantità: a Stoccolma il semplice abbassamento del limite massimo di velocità non ha procurato benefici alcuni, manentendo inalterato il numero dei casi di sinistri e di inquinamento, nonchè di infrazioni da parte degli automobilisti. Se la realizzazione di ogni progetto integrabile nel complessivo disegno del PUT, come dovrebbe insegnare la disciplina urbanistica civile, fosse preceduta dalla consapevolezza e dalla presa coscienza da parte della maggioranza della cittadinanza dell'utilità e dell'importanza di queesto tipo di provvedimento, i casi di fallimento dell'applicazione delle ZONE 30 diminuirebbero in termini assoluti in modo considerevole.
Prendiamo l'esempio di Chambery, della cittadina francese dove le ZONE 30 sono ormai la maggioranza dei casi di urbanizzazione del traffico: in questo contesto le realtà territoriali dove sono stati imposti i limiti massimi di veolocità a 30 km/h ha garantito da una parte migliorie notevoli dell'ambiente stesso, ossia la definizione di un progetto di intervento di urbanizzazione dove troviamo un'estensione delle aree verdi, delle aree pedonali, delle piste ciclabili e di zone accessibili esclusivamente ai pedoni. Nonchè, infine, sono state posti arbusti e alberi, siepi di varia natura, ai cigli delle strade tanto da ridurre notevolmente l'inquinamento acustico derivante dal passaggio delle autovetture. Infine possiamo considerare come non sia assolutamente reale e sostenibile l'obiezione, da più parti protratta, al fatto che l'applicazione delle ZONE 30 determinerebbe un incremento di fenomeni di congestione del traffico, in quanto lo stesso automobilista viene disincentivato ad attraversare le suddette zone con la propria macchina, essendo quest'ultimo mezzo non il protagonista principale della strada, ma un incomodo ospite in un contesto urbano particolarmente ostico e avverso al medesimo.
La progettualità delle ZONE 30 può determinare una visione diversa di sviluppo organico e di insieme del traffico e dell'urbanizzazione al passo con il rispetto di una mobilità sostenibile, eco compatibile e armonicamente rispondente alle esigenze della cittadina e del cittadino, a misura d'uomo e non di macchina, a misura di piede o di ruota di bicicletta, mezzo non inquinante e non pericoloso, e non di pneumatico.
Se il traffic calming divenisse realtà anche a Milano, implementando questa applicazione nelle zone dove tutt'ora esistono limiti di velocità obsoleti e alquanto perniciosi, forse un passo maggiore verso un progetto urbano del traffico più armonico e più sostenibile sarebbe possibile. Sempre attraverso il metodo della partecipazione, dell'informazione e della formazione a una mobilità consapevole e resposnabile. Altra, appunto.

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

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