Salviamo il decentramento
Ex area Link-Belt:richiesta CdZ straordinario
mozione barriere antirumore Milanofiori
XVIII rapporto annuale di Legambiente
Milano via turati ore 17,00 2marzo 2007
Restituzione simbolica delle testate nucleari americane presenti in Italia, come prima tappa del disarmo completo.
davanti al Consolato americano di via Turati a Milano
Consolato americano di via Turati a Milano
www.pumilano.it
VOCI,VOLTI,VISIONI di imprese etniche
COMUNICATO STAMPA
Impresaetnica.it , La voce degli imprenditori immigrati presenta alla stampa estera Voci, volti, visioni - evento dedicato alla reputazione delle imprese etniche, gli EXTRA senza volto né voce
Milano, febbraio 2007. Voci, volti, visioni di imprese etniche, la reputazione delle imprese immigrate e la comunicazione della loro diversità è l’evento nazionale in calendario a Milano il 1° marzo 2007 (Circolo della Stampa, Palazzo Serbelloni – Sala Montanelli, Corso Venezia 16, ore 10-16,30) organizzato da Impresaetnica.it l’unica testata online registrata, diretta da Josè Galvez, dedicata agli immigrati che tentano la carta dell’integrazione mettendosi in proprio e la FNSI con il patrocinio della Camera di Commercio di Milano.In occasione della preview-conferenza stampa di lancio di evento, immagini e video EXTRA-Voci, volti, visioni di Impresa etnica in calendario a Milano il 26 febbraio 2007 (Associazione stampa estera Milano – via Principe Amedeo 5, ore 11,30) Impresaetnica.it si presenta nella sede dei giornalisti, corrispondenti e free lance della stampa estera offrendo un aperitivo etnico.
Sono il “cuore pulsante” dell’economia italiana, registrano una crescita annua a due cifre, sono già più di 200mila. Ma le imprese etniche restano EXTRA senza volto né voce, senza un’identità, né mezzi per comunicarla. Per incapacità, disinteresse o piuttosto, per ragioni di pari opportunità?
Voci, volti, visioni di imprese etniche dà voce a dodici imprenditori e imprenditrici del network di Impresaetnica e al racconto in diretta di storie di vita e di impresa. I loro volti fanno parte della Photogallery ”I Protagonisti”, a cura di Impresaetnica-fotokrafie.com.L e visioni del loro lavoro sono documentate dall’opera video EXTRA-Voci,volti, visioni di Impresa etnica del reporter Massimiliano Mazzotta-fotokrafie.com. Davanti all’obiettivo sfilano, tra gli altri, Eusebio, togolese, ottico sopraffino che si nasconde dietro lenti da fantascienza, l’immagine-simbolo dell’evento. Il sogno di Patricio - rifare a Pavia il queso fresco ecuadoregno - che, per il momento, ha incassato 25mila euro di multa per due parole di troppo nell’etichetta. La fragilità di Chikako e dei suoi pregiati sakè, la grinta dell’argentina Valeria, web real estate manager dalla Patagonia al Chianti. Le ansie dell’ingegner Gloria Orellana per il futuro del suo phone center o della cinese Mehiua per il suo minimarket a Chinatown. Il vero volto di Juan Josè Fabiani, patron del festival Latinoamericando. I sapori e la bellezza del Marocco di Karim e Fatima. L’intraprendenza di Augustin. La passione per i diritti di Dava e Maricos. Nella seconda parte dell’evento le tesi dei Garanti scientifici Rhi-Sausi (CeSPI), Cesareo (Ismu), Napolitano (Etnica), Ambrosini (Fondazione Clerici) e la tavola rotonda tra personalità coinvolte a vario titolo nella costruzione dell’immagine di questi imprenditori, tra cui Clementina Forleo, magistrato, don Roberto Davanzo, Caritas Ambrosiana, Giuseppe Bulgarini, avvocato, Gianna Martinengo Pari opportunità Camera di Commercio, Alberto Romagnoli Rai 1, Andrea Mascaretti assessore al Lavoro del Comune di Milano.
A Voci, Volti, Visioni aderiscono Asiim, UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, Associazione Impresa Etnica, Metropoli-La Repubblica, Etnica.biz, Mujer Latina, Associazione Stampa Estera Milano.
credits: Cantine Marchesi Incisa della Rocchetta, Chocolate&Design, Fornitura cinefoto-Fcf, Arscolor Milano, Marco Lamberti
Per ulteriori dettagli e informazioni: Mariana Garcia, segreteria organizzativa: tel. 3349502474-3384459460, fax 02-3495230 Email: vocivoltivisioni@impresaetnica
Roma 17 marzo 2007 Pzza del popolo
PIAZZA DEL POPOLO, ROMA, 17 MARZO 2007
Oggi sono in corso nel mondo più di 30 conflitti. Ogni anno muoiono a causa delle armi 500.000 persone, 1.300 al giorno, una al minuto. Secondo i dati ufficiali, la Russia ha ammesso di possedere 20.000 bombe nucleari, gli Stati Uniti 10.500, la Gran Bretagna 185, la Francia 450 e la Cina 400.
hanno dislocato 480 bombe nelle varie basi Nato in Europa: 150 in Germania, 20 in Belgio, 20 in Olanda, 110 in Gran Bretagna, 90 in Italia e 90 in Turchia.
E' necessario reagire alla disinformazione e allo scoraggiamento dando impulso al movimento pacifista e nonviolento che si è sviluppato in questi anni nel mondo, unendo persone di differenti razze e religioni, culture e generazioni nel rifiuto della guerra e di ogni altra forma di violenza. Dobbiamo costruire un'alternativa non prevista nel copione dei potenti: un'alternativa basata sul rafforzamento dei vincoli tra i popoli, l'appoggio reciproco, la solidarietà, la sensibilizzazione
dell'opinione pubblica, la mobilitazione e la pressione su coloro che pretendono di decidere il destino di tutti. Abbiamo deciso di raccogliere l'appello lanciato dai pacifisti statunitensi per dare vita in tutto il mondo a mobilitazioni nonviolente nel quarto anniversario dell'invasione dell'Iraq.
Vogliamo ripetere l'esperienza già realizzata con successo a Budapest, Praga, Santiago del Cile, Helsinki, Parigi, Londra, Amsterdam, Atene, Milano, Firenze, Roma e Torino costruendo il simbolo della pace e del disarmo per riaffermare le tre maggiori urgenze del momento:
- Ritirare le truppe d'invasione
- Restituire i territori occupati
- Smantellare gli arsenali
Chiediamo a quanti lavorano per la pace, la nonviolenza, i diritti umani e il superamento di ogni forma di discriminazione, al mondo della politica, del volontariato, della cultura, dell'informazione e della spiritualità di sottoscrivere e diffondere questo appello e soprattutto di partecipare alla creazione a Roma del simbolo della pace e del disarmo.
Development - Energia per i diritti umani - Movimento Studentesco I Corvi - Umanisti per l'ambiente.
Io non servo......
Io non servo
Il signor Massimo D'Alema ha detto: "certa sinistra non serve al
paese".
Quella sinistra che "non si assume la responsabilità di risolvere i
problemi pur di tenere buona la coscienza".
Bene signor D'Alema, io faccio parte di quella sinistra, io non servo.
Ho deciso di trattare gli altri come vorrei essere trattato.
Se servire a questo paese significa accettare l'impiego della violenza
per esportare la democrazia,
no, io non servo.
Affermo l'eguaglianza di tutti gli esseri umani.
Se servire a questo paese significa accettare che i più deboli non
abbiano le stesse opportunità dei più forti,
no, io non servo.
Aspiro a pensare, sentire e agire nella stessa direzione.
Se servire a questo paese significa recitare meccanicamente sul
palcoscenico di questa democrazia formale e non invece vivere lo
spirito
democratico come un continuo richiedere a me stesso un cambiamento nel
cuore,
no, io non servo.
Credo nell'autodeterminazione dei popoli e che è migliore quel governo
che meno governa.
Se servire a questo paese significa collaborare alla repressione di
ogni
voce di dissenso e di ribellione all'apparente destino,
no, io non servo.
Aspiro al coraggio della non-violenza.
Se servire a questo paese significa mascherare la codardia e la
vigliaccheria armando fino ai denti migliaia di giovani,
no, io non servo.
Credo che la disobbedienza civile sia un diritto di ogni cittadino.
Se servire a questo paese significa contribuire ad incarcerare le
coscienze, fino al punto di costringerle ad esplodere nella violenza
terrorista,
no, io non servo.
Credo che i pensieri producono e attraggono azioni.
Se servire a questo paese significa attrarre e produrre contraddizione
e
sofferenza, pensando che per essere responsabili bisogna dimenticare la
propria coscienza,
no, io non servo.
Aspiro alla Nazione Umana Universale.
Se servire a questo paese significa difendere apparati governativi che
nascondono i cuori di un popolo ai cuori di un altro,
no, io non servo.
Può anche darsi che io non serva a questo paese, signor D'Alema, ma se
lei continua così è molto probabile che un giorno scoprirà di non
essere
servito nemmeno a se stesso.
Roma, 26 febbraio 2007
Carlo Olivieri
Umanista
UNA SOTTOSCRIZIONE PER I MILITARI VITTIME URANIO
OSSERVATORIO MILITARE FF.AA., FF.PP. e CIVILI Via Ripa Mammea 8 - 00136 ROMA - tel. 064061731 - fax. 0640802267 - www.osservatoriomilitare.it
Sede di Firenze tel/fax: 0554491325 cell. 3394940361
COMUNICATO STAMPA
UNA SOTTOSCRIZIONE PER I MILITARI VITTIME DELL’URANIO IMPOVERITO!
E’ stata la Senatrice Franca RAME che, con 10.000 euro, ha aperto la sottoscrizione per cercare di intervenire in tempi brevi in aiuto delle famiglie devastate dalla perdita di un congiunto o dalla malattia contratta al rientro di una missione. Dopo 45 morti e 513 malati ma soprattutto, dopo i silenzi e gli imbarazzi dei Ministri della Difesa che si sono succeduti negli ultimi anni e degli Stati Maggiori, una Senatrice consapevole della responsabilità dello Stato che rappresenta, di propria iniziativa prova ad arrivare dove le paure e le ipocrisie non possono. Tutti i fondi che arriveranno dalla sottoscrizione aperta sui siti www.francarame.it e www.osservatoriomilitare.it (conto corrente postale intestato a FRANCA RAME E CARLOTTA NAO N. 78931730 ABI 7601 CAB 3200 CIN U - IBAN IT 64 U 07601 03200 000078931730 specificando la causale: "Per le vittime dell'uranio impoverito") saranno destinati a famiglie di militari deceduti e/o malati che non solo vivono il dramma della perdita del congiunto o delle penose sofferenze, ma che hanno dato fondo a tutte le risorse famigliari per assistere, curare e dare conforto ai propri congiunti. Ci sono famiglie che hanno venduto le case, hanno chiuso le attività, ci sono famiglie in cui i familiari sono impazziti e vivono una vita disperata tra ospedali, banche e strozzini.
Franca Rame ha sentito, visto e capito; Franca Rame si è sentita in dovere d’intervenire e chiamare a raccolta tutti i suoi colleghi che, a prescindere dal colore politico, sentono più che mai il bisogno di rappresentare uno Stato che non vuole più misteri, che non dimentica i suoi figli. Non spetta ad un ragazzo di 20 anni decidere se andare o no in un posto o un altro del pianeta, non spetta a lui decidere se la missione è di pace o di guerra, lui ha solo il dovere di servire lo Stato che lo comanda, lui ha solo il diritto di non sentirsi abbandonato dallo Stato. Non si cercano colpevoli, non spetta a noi farlo, il 13 marzo prossimo, al Tribunale di Roma, l’Avv. Dell’Osservatorio Avv. Angelo fiore Tartaglia, aprirà la serie di processi per il risarcimento dei danni morali, biologici, esistenziali e patrimoniali.
Siamo certi che non finirà come Ustica, siamo certi che gli anni bui della prima Repubblica non potranno resuscitare ed affossare la voglia di rinascere di uno Stato che, con l’esempio di una Sua Senatrice, prova a voltar pagine e farsi amare un po’ di più.
Roma 23 febbraio ’07
Il Responsabile del Comparto Difesa
Dct. Domenico Leggiero
I 12 punti prioritari del Partito Umanista
Le vicende di questi giorni hanno mostrato con evidenza che gli elettori di sinistra ormai non hanno più un referente politico. Cadute le ultime illusioni, nel panorama politico italiano si fa evidente un vuoto che, finora, il progetto dell’Unione aveva in parte occultato. Oggi è palese la necessità di un nuovo soggetto sociale e politico, slegato dalle logiche di potere, una nuova forza alternativa ai due schieramenti di centro-destra e centro-sinistra, ugualmente neoliberisti e violenti.
1. Una politica di pace e disarmo
· smantellamento degli arsenali nucleari
· ritiro delle truppe da tutti i teatri di guerra
· No a nuovi basi USA-NATO e smantellamento progressivo di quelle esistenti
· Ridiscussione della nostra appartenenza alla NATO anche in riferimento alla mutata situazione geopolitica.
· sviluppo del dialogo e della diplomazia per la soluzione dei conflitti internazionali
· rispetto degli impegni presi per i fondi allo sviluppo e alla cooperazione internazionale
2. Immigrazione: accoglienza e riconoscimento del diritto di cittadinanza
· cancellazione della Bossi -Fini
· chiusura dei CPT
· varo di una legge che riconosca pari diritti e opportunità (compreso il voto) ai cittadini stranieri
3. Coppie di fatto
4. Istruzione pubblica e di buon livello per tutti
· rilancio della scuola pubblica con fondi e strutture adeguate
5. Sanità pubblica e di buon livello per tutti
· rilancio della sanità pubblica con fondi e strutture adeguate
6. Ambiente, energia e infrastrutture
· difesa dell'acqua come bene comune che deve restare pubblico
· sviluppo delle fonti rinnovabili di energia, con esplicita esclusione dei rifiuti
· forte impulso al trasporto pubblico
· no alle grandi opere ( No Tav, No Ponte, No rigassificatori, No inceneritori)
· Campagne per il risparmio energetico
7. Lavoro
· abolizione della legge 30
· messa in atto di ammortizzatori sociali a sostegno di chi si trova in condizioni di precarietà lavorativa
· reddito di cittadinanza per chi è privo dei mezzi necessari per vivere
8. Conflitto d'interessi
9. Partecipazione dei cittadini e rapporto elettori-eletti
· referendum anche propositivi sui temi prioritari, compresi la politica internazionale e i temi economici-finanziari.
· legge di responsabilità politica, con verifica periodica del mantenimento delle promesse elettorali e possibilità di perdita della carica se queste non vengono mantenute.
10. Difesa delle fasce deboli
· aumento delle pensioni minime e reddito di cittadinanza per chi è privo dei mezzi necessari per vivere
· calcolo della pensione su base retributiva per tutti
11. Priorità di bilancio
· riduzione delle spese militari
· lotta all'evasione fiscale
· introduzione della Tobin Tax per tassare la speculazione e dare priorità alle spese sociali
12. Riconversione dell’industria bellica
· Incentivi alla riconversione e sostegno all'occupazione.