Ritorna il caso Pasolini. un omicidio politico?
Buona lettura, nel ricordo di un uomo che oggi come oggi diventa contemporaneo e vitale nella sua capacità di analisi e di indignazione etica.
Alessandro Rizzo
"Il fatto che le indagini non vengano riaperte alla luce della rivelazione fatta da Pelosi nel 2005, è sbalorditivo. È il segno che quel clima grigio che ha coperto e nascosto i fatti trent'anni fa, non è affatto passato".
'Siamo tutti in pericolo' è il titolo che l’intellettuale suggerì per l’ultima intervista rilasciata a Furio Colombo prima di morire. Pasolini era un personaggio scomodo, espulso per indegnità morale dal partito comunista, al momento della morte stava scrivendo 'Petrolio' in cui le sue accuse al sistema erano collegate al caso Mattei. Poi ci sono le prove. "Pelosi fu l'esca, non il carnefice" spiega Veltroni. Pierpaolo morì in una pozza di sangue e il suo presunto assassino non aveva neppure una macchia sul vestito chiaro mentre tracce di sangue che non appartenevano né a Pasolini né a Pelosi furono rinvenute all’interno dell’auto. "È palese che si è trattato di un delitto di gruppo, e premeditato" conclude Borgna, l’assessore alla cultura di Roma.
GRANDI SERATE MUSICALI (?) AL CAM OLMI
Tale cifra andò a finanziare, insieme a qualche (poche) attività meritevoli e ai soliti noti, per la parte più importante tre concerti che si tennero al CAM organizzati dalla Vip Agency sas.
Questi concerti a cui ovviamente si accedeva “agratis” (come diceva mio nonno, anche se mio nonno diceva anche “agratis ghè nient”, infatti i cittadini avevano già pagato prima), peraltro mi dicono molto partecipati, videro la partecipazione dei seguenti artisti:
Gli Homo Sapiens – Il Duo musicale: “Alex Zitelli” e il sosia di “Elvis Presley” – Michele.
- “realizzazione di due iniziative di spettacoli musicali da individuarsi tra quelli proposti dalla Società Vip Agency Sas ….nel periodo settembre/dicembre 2007”
- “la Vip Agency Sas ha chiesto un finanziamento per lo svolgimento del progetto pari ad euro 10.000”
- “ la Vip Agency Sas ha richiesto l’uso a titolo gratuito degli spazi…..” (CAM Olmi, ndr)
Premesso che per altre iniziative che il Consiglio di Zona approva, anche per Associazioni Zonali, quando si vuole, si fanno le pulci su tutte le specifiche voce per voce e si tira (anche giustamente) sul 100 euro.
In questo caso si approvano due spettacoli musicali (quali?) che si terranno (quando?); mi permetto di fare qualche considerazione:
- questa vi sembra una programmazione, si ratificano le proposte arrivate da un’agenzia e gli si dice di farle quando vuole, non c’è che dire un committente con i fiocchi
- qual’è la funzione propositiva della Commissione e del Consiglio di Zona, rivolgersi a un’agenzia, picchiare lì 10.000 euro (ricordate sempre soldi di tutti i cittadini) e il lavoro è fatto
- la Vip Agency Sas anche quest’anno prende una bella quota (niente di male ovviamente, è il loro lavoro)
- ma soprattutto, chi ci cucchiamo questa volta??
Cordiali saluti
Ivano Grioni
Capitalismo: locuste o formiche
Capitalismo: locuste o formiche
Quale governo, quale etica dell’economia?PALAZZO MEZZANOTTE
Milano
Programma dei lavoriOre 9.00 Registrazione partecipantiOre 9.30Saluto di Filippo Penati
Presidente Provincia di MilanoOre 9.45Introduzione Maurizio Zipponi
Responsabile Economia e Lavoro PRCOre 10.00Oscar Marchisio / Sociologo
Andrea Di Stefano / Direttore di Valori
Andrea Ricci / Commissione Bilancio della Camera
Gianni Rinaldini / Segreterio nazionale FIOM
Sergio Cusani / Banca della Solidarietà
Sabina Siniscalchi / Fondazione Banca Etica
Bruno Casati / Assessore Lavoro Provincia di Milano
Mario Agostinelli / Consigliere Regionale
Emilio Molinari / Contratto mondiale per l'acqua
Walter Ganapini / Presidente di Greenpeace Italia
Lorenzo Sacconi / Direttore di EconoMetica
Franco Giordano / Segreterio nazionale PRCOre 13.00Pausa e buffet
Ore 14.00Conduce Bruno Perini / Giornalista Sole 24 ore
Alfonso Gianni / Sottosegretario Ministero Sviluppo Economico
Paolo Scaroni / Amm.Delegato ENI
Renzo Capra / Presidente ASM Brescia
Mario Boselli / Presidente Camera della Moda
Pier Francesco Guarguaglini / Pres. Finmeccanica
Carlo E. Ottaviani / Vice Pres. STMicroelectronics
Domenico Arcuri / Amm.Delegato Sviluppo Italia
Ore 16.30Tavola rotonda:
Quale governo, quale etica dell’economia?
Conducono:
Maurizio Zipponi
Massimo Mucchetti / Vicedirettore Corriere della Sera
Fausto Bertinotti
Presidente della Camera
Pierluigi Bersani
Ministro dello Sviluppo Economico
* Saranno presenti i capigruppo della Camera e del Senato
Gennaro Migliore e Giovanni Russo Spena
Le Colonne e l'assenza terribile del Comune
Ho avviato in Milano Solidale e nel mio personal blog presente in PartecipaMI una discussione su questa problematica, che oserei definire complessa, sia per gli interessi presenti, sia per la dimensione e la portata della medesima.
Penso che occorra rilevare due questioni centrali, su cui calibrare le tipologie di intervento:
- gli interessi e soprattutto i diritti delle residenti e dei residenti della zona, angariati da molto chiasso e da una forte concentrazione di persone, traffico e inquinamento acustico nelle ore piccole della notte milanese dello sfrenato godimento edonistico;
- l'interesse della comunità cittadina ad avere la piena disponibilità di un patrimonio pubblico e artistico di elevata portata, come le Colonne, arricchendo le strade di momenti di convivialità e di confronto culturale che non degeneri nel frustrante e oserei dire squallido bivacco.
Come ogni soluzione politica che riguarda la collettività occorre agire con alto senso e responsabilità, con forte dose di intelligenza e di ponderazione, nella visione sociale e nell'opportunità di ogni iniziativa che possa essere apportata, verificandone le parti positive e negative, gli effetti e le conseguenze.
Le transenne presso le Colonne di San Lorenzo, che vietano a tutte e a tutti il passaggio e il godimento di uno spazio che sembra una tipica agorà della città del buon governo disegnata da Vitruvio, stupenda, gioiello e patrimonio, come ha scritto giustamente Paolo Ramella, a mio parere, soprattutto se si considera la temporaneità del provvedimento, non risolvono molto la questione. Occorre pensare in un'ottica di lungimiranza, non di breve periodo: si parla di amministrare una città, non il proprio salotto.
Io penso, come ho scritto nel mio intervento introducente la discussione, che occorra rendere Milano città della convivenza e della promozione della cultura. Ricordo che un tempo si promuoveva il teatro di strada, la settimana dedicata a Peter Brooke, dove in ogni angolo della città si allocavano palcoscenici e scenografie per mettere in scena compagnie teatrali giovanili e non, che si esibivano in testi e in opere veramente avvincenti. Esiste una sete incommensurabile di confronto, di dialogare con gli altri, di cultura, di arte: lo testimoniano i successi di incontri tematici, anche filosofici, tenutisi in diverse città, mi sovviene l'ultimo festival della filosofia di Torino, da poco terminato, dove le sale erano gremite di partecipanti di giovane età. Ci sarà un motivo.
Io credo che solo la proposta culturale può arginare fenomeni di grave violazione del codice della strada e di emarginante e sfrenato divertimento fine a sè stesso, edonistico, vuoto e vacuo. Pensiamo a prevenire fenomeni di devianza e di oltraggio a un patrimonio che definirei degno di tutela e di attenzione ampia da parte dell'amministrazione.
Si parla sempre di cosa fare dopo, a situazione già avviata: mai che si intervenga prima.
Ho condiviso l'intervento di Majorino nell'ultimo consiglio comunale di lunedì: si ipotizzano interventi sempre posteriori, si attende che il caso scoppi, si provvede, pertanto, a intervenire aumentando, chiaramente, la presenza della vigilanza urbana, senza, però avere predisposto prima una linea di condotta, un progetto di intervento, risolutore e anticipatore certo degrado intollerabile.
Ma prima la vigilanza dov'era in Corso di Porta Ticinese, alla Colonne di San Lorenzo?
E poi solo oggi vediamo una concontrazione di polizia locale, che chiaramente diminuisce, come sottolineato da Majorino, la presenza necessaria nelle zone più periferiche, spesso prive di una tutela e di una protezione che assicuri il monitoraggio della sicurezza e dell'ordine pubblico.
Non vorrei che sia un palliativo, quello delle transenne, privo di un progetto che chiaramente RIQUALIFICHI per tutti la zona artistica di alto interesse storico e civico.
Portiamo le letture di Leopardi, diceva sempre Majorino, nelle piazze: a Torino ogni settimana è dedicata a un tema culturale, artistico, di forte impatto e interesse. PROSSIMAMENTE avremo il festival della musica classica, in collaborazione con Milano, ma nella città europea lombarda, che da sempre è stata esempio virtuoso di sperimentalismi culturali e di diffusione dell'arte come momento collettivo di aggregazione, soffre la mancanza e l'assenza di una politica per la cultura, che renda l'accesso alla medesima non fenomeno di salotti ristretti, o di ambiti relativi, come la moda, oppure di campi dove il commercio dell'offerta culturale diventa elemento di lucro e guadagno, ma, bensì, fenomeno popolare, libero e gratuito, soprattutto, oppure a prezzo politico.
Forse con la cultura come opportunità di condivisione qualcosa si potrà prevenire, oltre alla necessaria, fino a qualche giorno fa inesistente, presenza di vigilanza urbana che sanzioni gravi violazioni del codice della strada.
I negozianti, poi, sono corresponsabili di questo degrado, chiaramente: fino a oggi cosa hanno determinato, se non incentivare uno smodato e scomposto divertimento da parte della collettività. Il bivacco è stata la conseguenza chiara che ha tempestato un angolo gioiello della città di bottiglie rotte, di rifiuti di vario genere ed entità.
Io credo che occorra definire un progetto per rendere possibile la convivenza CIVILE, che non si infonde nella cittadinanza solo proibendo, punzione quasi esemplare, l'accesso a un luogo, soprattutto se questo è un luogo PUBBLICO, ma, bensì, promuovendo l'istituzione e la presenza della medesima come fonte di aggregazione civica, non solo, come giusto deve essere, sanzionante atti illegittimi, che pongono grave nocumento alla medesima convivenza civile e pacifica.
E dopo, signor Decorato, cosa intenderà fare? Il periodo di prova finirà il 31 luglio: ma la verifica sarà fatta su quali basi? Su quali elementi? Su quali basi? E quali saranno i provvedimenti ulteriori che si vorranno prendere, nelle diverse ipotesi, sia di una buona riuscita dell'intervento ad interim, sia nel caso contrario? Si governa alla giornata, senza un disegno complessivo di riqualificazione e rilancio della città come centro di aggregazione RESPONSABILE, INTELLIGENTE, CULTURALE, quindi CIVILE.
Le transenne spostano un problema e dilanzionano nel tempo la consapevolezza e la presa di coscienza da parte dell'amministrazione dell'analisi del disagio, DIFFUSO, NON SOLO GIOVANILE, esistente in questa città, che è diventata e sempre più sta diventando città dell'ESCLUSIONE, della SOLITUDINE, dell'EMARGINAZIONE, dell'ASFISSIA CULTURALE, della mancanza di un PENSIERO POSITIVO E PROPOSITIVO, dell'assenza totale di PROPOSTE QUALIFICANTI AGGREGATIVE.
Come si suole dire: chi vivrà vedrà! Ma niente di nuovo vede sul fronte occidentale, quello di Palazzo Marino.
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4
Assemblea della Sinistra di Zona 4
La Piazza deve essere luogo di partecipazione
Milano ha bisogno di rotnrare a essere città dell'inclusione, non della proibizione fine a se stessa, che crea e genera solo comportamenti di "disobbedienza", come accade nella natura umana del gusto perverso del proibito. Basta leggere alcuni saggi di sociologia per capire quanto il paternalismo, soprattutto amministrativo, sia contropproducente: lo dice la storia dell'umanità. Lo cerchi di capire, è giunto il momento di farlo, non crede signor Decorato?
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
interrogazioni su commissioni comunali
Alla Presidenza del Consiglio di Zona 4
Al Consiglio di Zona 4 e alle sue componenti
Presidente del Gruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4
revisione ottimazione dei servizi affidati ad AMSA
Alla Direzione del settore servizi Pubblicità e Servizi Ambientali
Alla Commissione Territorio del Consiglio di Zona 4
Al Consiglio di Zona 4 e alle sue componenti
Presidente del Gruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4
Liberati per indulto: sostegno al lavoro
Alla Direzione del settore servizi per adulti in difficoltà
Al Consiglio di Zona 4 e alle sue Componenti
Presidente del Gruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4
Milano, tutti i colori del cuore
www.arcigay.it
E' partito il 16 giugno da Roma un ponte ideale per la rivendicazione dei diritti civili che approderà sabato 23 giugno a Milano, per il Christopher Street Day: un simbolo che unisce le due città più importanti d'Italia nella pressante richiesta alla classe politica di dare piena attuazione al dettato costituzionale per la parità dei cittadini, indipendentemente dal loro orientamento sessuale.
"Un milione di persone ha preso parte alla grande manifestazione nazionale di Roma: è stata un'esperienza unica ed esaltante, una risposta forte a chi ci vuole cittadini di serie B" - ha commentato Paolo Ferigo, presidente del comitato provinciale di Milano di Arcigay.
"L'appuntamento ora è per il Christopher Street Day il prossimo 23 giugno a Milano. Una manifestazione più piccola di quella romana in termini di numero, ma altrettanto significativa per smuovere soprattutto le istituzioni della città che si ritiene la "più europea d'Italia" e spingerle a guardarsi finalmente attorno e vedere quanto più avanti sono Parigi, Berlino, Colonia, Madrid - dove spesso i rappresentanti scendono in strada con i loro concittadini - e a seguire l'esempio di Roma dove la manifestazione ha ricevuto il patrocinio di Comune, Provincia e Regione".
"Nel 2005 la provincia di Milano, tramite il presidente Penati, ci aveva concesso il patrocinio, mentre non abbiamo mai avuto risposte né dalla Regione né dal Comune. Speriamo che quest'anno il sindaco Moratti e i presidenti Formigoni e Penati vogliano venire a manifestare con noi: sul carro c'è un posto riservato a loro. Non si tratta di una manifestazione "contro" qualcuno, ma di un corteo "per": per il diritto ad una famiglia, per il diritto alla piena uguaglianza, per il diritto a non essere discriminati."
Il corteo, che ha come slogan "Tutti i colori del Cuore", partirà alle 17 da porta Venezia con arrivo in piazza Castello e sarà seguito dal "Pride Circuit Ball", un'ideale notte bianca gay, con i locali gay e lesbici della città riuniti in una sorta staffetta tra loro per dare vita ad un'unica grande festa che terminerà domenica sera.
www.pridemilano.org