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Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Martedì, 18 Settembre, 2007 - 14:43

Ledha Spot Festival 2007

Ledha Spot Festival 2007
Premiazione e Seminario su Disabilità, Lavoro e Media.

Venerdì 28 settembre presso la sede della Mediateca LEDHA di via Livigno 2 a Milano, si terrà l'evento di premiazione del Ledha Spot Festival 2007, concorso di sceneggiature per spot sociali. Dopo la selezione del progetto vincitore, avvenuta il giugno scorso, la Mediateca LEDHA ha realizzato tre spot pubblicitari per la campagna “Comunicare le opportunità per affermare i diritti”.
Gli spot trattano il tema dell'inserimento lavorativo delle persone con disabilità, sono stati girati nel mese di luglio a Milano, grazie al sostegno di numerose realtà, l'apporto tecnico di molti professionisti e la regia affidata al direttore artistico della Mediateca LEDHA, Mirko Locatelli.
Il vincitore, Simone Mignoni, ha partecipato alla produzione degli spot, potendo vivere un’esperienza di set pubblicitario in contatto diretto con le tematiche affrontate e le associazioni coinvolte.
La giornata conclusiva del Ledha Spot Festival 2007 si svolgerà in due momenti: alle 15.30 avrà inizio un seminario dal titolo “Disabilità e lavoro. Comunicare le opportunità per affermare i diritti”, con lo scopo di fornire informazioni sull'inserimento lavorativo delle persone con disabilità e sul ruolo che i media hanno nel delicato processo di sensibilizzazione.
La sera, alle 19.00, un aperitivo con buffet darà inizio alla serata di premiazione durante la quale, oltre alla consegna del premio e delle menzioni, saranno proiettati gli spot e il backstage delle riprese.
Saranno presenti il vincitore del Ledha Spot Festival 2007 Simone Mignoni, il regista degli spot Mirko Locatelli e gli attori protagonisti per un incontro con il pubblico presente.


Programma
ORE 15.30
SEMINARIO “Disabilità e lavoro. Comunicare le opportunità per affermare i diritti”
Saluti e introduzione
Bruno Casati, Assessore al Lavoro, Provincia di Milano
Presentazione del Progetto “Comunicare le opportunità per affermare i diritti”
Giovanni Merlo, Direttore Operativo LEDHA
La sensibilizzazione sull'inserimento lavorativo delle persone con disabilità
Alessandra Scartezzini, Responsabile Progetto Emergo, Provincia di Milano
La disabilità in pubblicità
Maurizio Trezzi, Osservatorio Nazionale su Comunicazione e Disabilità, Fondazione Iulm
Inserimento lavorativo e disabili: a che punto siamo
Giulia Noris, Servizio lavoro, AIAS Milano
L'esperienza nel Comitato Tecnico Scientifico Ledha Spot Festival 2007
Stefano Losurdo, Agis Lombarda
Ledha Spot Festival: il lavoro sulle sceneggiature e la realizzazione degli spot
Mirko Locatelli, Direttore artistico, Mediateca LEDHA
Giuditta Tarantelli, Responsabile Comunicazione, Mediateca LEDHA
Simone Mignoni, vincitore del Ledha Spot Festival 2007
Proiezione degli spot “Lavoratori abili” e Dibattito
Conclusioni Angelo Fasani, Presidente LEDHA
ORE 19.00
SERATA DI PREMIAZIONE
Aperitivo con buffet
Presentazione del Ledha Spot Festival 2007
Consegna del Premio e delle Menzioni
Proiezione degli spot “Lavoratori abili” e del backstage
Incontro-dibattito con il pubblico
Intervengono alla serata:
Ombretta Fortunati, Delegata alla partecipazione e tutela delle persone con disabilità, Provincia di Milano
Giovanni Merlo, Direttore Operativo LEDHA
Mirko Locatelli, Direttore artistico, Mediateca LEDHA
Giuditta Tarantelli, Responsabile Comunicazione, Mediateca LEDHA
Simone Mignoni, vincitore del Ledha Spot Festival 2007
Gli attori protagonisti degli spot
Per informazioni:
MEDIATECALEDHA
www.informahandicap.it/mediateca
Via Livigno 2 – 20158 Milano
Ufficio Stampa:
Giuditta Tarantelli
giuditta.tarantelli@informahandicap.it
347.91.55.194

Martedì, 18 Settembre, 2007 - 01:14

democrazia e arroganza della fede religiosa

LA DEMOCRAZIA E L`ARROGANZA DELLA FEDE RELIGIOSA

(17/09/2007)  E` davvero la religione lo sfondo ideale per un miglior svolgimento della vita democratica? O non è forse la fede causa stessa di arroganza e verità assoluta.

www.gay.tv
Merita attenzione un intenso articolo apparso su Repubblica Venerdì 14 Settembre dal titolo ‘La Chiesa, lo Stato e l’arroganza della verità”, firmato da Gustavo Zagebrelsky. Un mio amico nello stesso giorno mi ha polemicamente scritto ‘Bellissimo articolo, se solo lo avesse scritto in modo da farsi comprendere dal 90% degli Italiani”. Lungi da me immaginare di avere il 90% degli Italiani come lettori, vorrei invece prodigarmi in quell’utile esercizio di sintesi che banalmente alle scuole elementari la maestra ci insegnò come ‘riassunto’. Sottopongo all’attenzione di voi venticinque lettori un sunto di una parte dell’articolo, invitando, chi volesse a recuperare, la versione integrale apparsa sul quotidiano romano. Nello svolgimento di questo compitino mi adopererò anche per depurare (e quindi, e me ne dolgo, un po’ deturpare) il testo di Zagrebelsky dai riferimenti filosofici e letterari cui egli attinge. Aggiungo che non si tratta propriamente di un articolo, bensì di una parte dell’intervento che Zagrebelsky ha letto presso il Centro di Studi Americani di Roma nell’ambito del convegno ‘Religione e politica nella società post-secolare’. Ecco dunque il sunto di una parte di quell’intervento.
‘solo i credenti in Dio sarebbero capaci di atteggiamenti eticamente orientati nei confronti dei propri simili e, in generale, nei confronti del mondo’Coloro che di questi tempi ripropongono la religione in una dimensione civile, come guida per una miglior convivenza degli esseri umani nel contesto sociale, partono dal presupposto che il cittadino eccellente sarebbe l’uomo di fede: ‘solo i credenti in Dio sarebbero capaci di atteggiamenti eticamente orientati nei confronti dei propri simili e, in generale, nei confronti del mondo’. E chi è senza Dio, senza una fede? Secondo i moralisti cattolici che sponsorizzano la religione come fonte ispiratrice per una miglior cittadinanza, chi è senza Dio tende man mano a volersi mettere al suo posto. Sono del resto di questi giorni i richiami del Papa ad un ridimensionamento del ruolo della scienza, che sarebbe proprio essa il braccio armato di un delirio di onnipotenza dell’uomo rispetto alla vera onnipotenza che è quella di Dio. Ma chi è davvero superbo e arrogante? Non è forse vero che la storia, anche la più recente, insegna che sono proprio gli uomini di fede che tendono ad immaginare che Dio sia con loro anche nelle azioni più scellerate? E che ‘ci si può porre legittimamente al di là del bene e del male, avendo Lui al proprio fianco’? Ovviamente gli uomini di fede non compiono solamente atti scellerati, nessuno vuol infatti negare la buona influenza della fede, cristiana e non solo, in molte opere di bene e fratellanza, passate e recenti).
proprio chi pensa di avere Dio con sé, tende ad una superbia che si trasforma spesso in tragica violenza Il fatto è che proprio chi pensa di avere Dio con sé, tende ad una superbia che si trasforma spesso in tragica violenza e può tracimare in fondamentalismo in grado a sua volta di armare masse umane e assoldare eserciti, terrorismi e mercati.
Chi non crede in Dio, invece, ‘non dispone di alcuna sicurezza a priori e sa che il compito dell’umanità di districarsi nelle difficoltà della vita dipende da lui, insieme con gli altri. L’etica della modestia – dice Zagrebelsky – e della responsabilità ha qui la sua radice e qui trova un fondamento che a me pare più chiaro che non la fede in un Dio onnipotente e provvidente.’
Dunque si può dire con sufficiente certezza che la fede in Dio non è certo garanzia di modestia e che la mancanza di fede a sua volta non è indice di sicura superbia. Tutti siamo a rischio di superbia e chi avanza la certezza della fede come riparo da essa entra subitaneamente in contraddizione e si dimostra giustappunto superbo.
‘L’utilità o la pericolosità della religione come rimedio contro le tendenze sociali auto-disgregatrici dipende forse anche dalla sua auto-compresione, come religione della verità o della carità. Il cristianesimo per esempio, che vive fortemente questa contrapposizione interna, nacque come religione della carità: la democrazia può davvero immaginarsi ispirata ad una verità assoluta? “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente” e ancora “Amerai il prossimo tuo come te stesso”. Poi, quando il cristianesimo si è istituzionalizzato e ha creato apparati dogmatici, teorici e organizzativi con l’intento di creare comunità e tenere insieme popoli, e controllarne l’organizzazione sociale mediante l’influenza sulla politica, la parola di Cristo da essenza di carità, ha iniziato a trasformarsi in verità assoluta. La Chiesa cattolica vive da sempre internamente queste tensione tra la carità e la verità.
Ora, il tema che oggi diventa di attualità è se non sia proprio questa presunzione di verità assoluta a determinare attriti nella nostra società e a mettere in crisi, dunque, l’idea che la religione possa essere la guida per una civile convivenza dei cittadini. Inoltre: la democrazia può davvero immaginarsi ispirata ad una verità assoluta o forse non dovrebbe ispirarsi più ad un atteggiamento di carità? Non è forse più utile per la democrazia attuare la parola caritatevole di Cristo, anziché lavorare per un riconoscimento assoluto della sua verità?

Giuliano Federico

Lunedì, 17 Settembre, 2007 - 14:25

laboratorio teatrale ai CTAS

L’associazione Culturale C.T.A.S. di Milano organizza, per il terzo anno consecutivo, un laboratorio teatrale destinato ad aspiranti attori.

Il laboratorio si rivolge a coloro che desiderino avviare o approfondire lo studio dell’arte recitativa e sviluppare le proprie capacità espressive. Obiettivo ideale del laboratorio è la formazione di un gruppo teatrale che possa essere in grado di lavorare sia in maniera autonoma sia insieme a CTAS in un graduale percorso di inserimento nelle sue produzioni ufficiali. E’ previsto un numero massimo di 15 partecipanti.

Gli incontri sono suddivisi in due parti: nella prima parte verrà lasciato spazio al lavoro di allenamento fisico e vocale. Nella seconda parte, il lavoro di training verrà messo al servizio delle tecniche di improvvisazione, di recitazione e di messinscena, arrivando entro la fine di giugno alla realizzazione di uno spettacolo che sarà presentato al pubblico in un teatro milanese e che verrà inserito nelle produzioni ufficiali di CTAS a partire dalla stagione 2008/2009.

Il laboratorio, che si svilupperà nell’arco di 350 ore di lavoro, è articolato in tre macro-frammenti di lavoro, di seguito descritti.

Primo frammento: ottobre – dicembre 2007 (70 ore di lavoro)
Due giorni a settimana, dalle 20.00 alle 23.00

Secondo frammento: gennaio – marzo 2008 (100 ore di lavoro)
Due – tre giorni a settimana  (terzo giorno facoltativo) dalle 20.00 alle 23.30
Al termine di questo frammento verrà proposta al pubblico un’anteprima del lavoro.

Terzo frammento: aprile – giugno 2008 (180 ore di lavoro)
Tre giorni a settimana, dalle 20.00 alle 23.30. Altri giorni di lavoro da concordare con i partecipanti.
Nell’ambito di quest’ultimo frammento di lavoro viene offerta la possibilità, a tutti i partecipanti, di approfondire il lavoro tramite uno o più week-end residenziali che si terranno dalla mattina del sabato alla sera della domenica (otto ore di lavoro al giorno), senza spese aggiuntive salvo il vitto.
Il laboratorio ha un costo complessivo di 450 euro, pagabili in un’unica soluzione (entro il 30 settembre, con uno sconto di 75 euro), oppure in tre parti, secondo le scadenze indicate:

Euro 150 per il primo frammento, da pagare entro il 10 ottobre

Euro 150 per il secondo frammento, da pagare entro il 10 gennaio
Euro 150 per il terzo frammento, da pagare entro il 10 aprile
per il secondo frammento, da pagare entro il per il terzo frammento, da pagare entro il per il primo frammento, da pagare entro il per il secondo frammento, da pagare entro il per il terzo frammento, da pagare entro il
         E’ prevista una riduzione sul costo del laboratorio anche per quelle persone che abbiano già frequentato e portato a termine negli scorsi anni un laboratorio con CTAS.
            I referenti del laboratorio sono Alessandro Veronese, Francesca Gaiazzi e Giulia Gibbon, rispettivamente regista e attrici di CTAS.
         Per iscriversi è necessario inviare un curriculum all’indirizzo corsoctas@yahoo.it
         Per i nuovi iscritti è previsto un incontro preliminare che si terrà tra la fine di settembre e i primi di ottobre.
         Ulteriori info al 347.6567614

Lunedì, 17 Settembre, 2007 - 13:15

Convegno Navigli

Milano 17 settembre 2007

 

Mercoledi 19 settembre 2007 alle ore 21,00 presso la sede dei Marinai d'Italia in darsena Navigli si
svolgera un convegno sul futuro del porto Turistico in darsena e nell'ambito dei Navigli.

Coordinatore Architetto Malara, relatori Assessore Croci, ex Assesore Goggi il presidente del Consiglio di Zona 6 Massimo Girtanner, un responsabile dei beni Culturali, ed'altri come da comunicato stampa.

Il Presidente della Commissione Navigli di Zona 6Bianchi Gaetano   

Lunedì, 17 Settembre, 2007 - 11:50

12-13 settembre 2007: cambio di rotta!

Il clima sta cambiando, è un fatto. Le Nazioni Unite ne hanno già preso atto, l'Europa sta correndo ai ripari. Con la Conferenza Nazionale del 12 e 13 settembre tocca anche a noi cambiare strada. Finalmente.
  
fonte: www.lifegate.it
 
 Sarà la sede FAO di Roma ad ospitare, il 12 e 13 settembre 2007, la Conferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici, promossa dal Ministero dell'Ambiente, della Tutela del territorio e del Mare, e organizzata da APAT (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi tecnici), insieme alle agenzie locali Arpa e Appa.
In piena armonia con lo spirito della Conferenza, l'evento è interamente a Impatto Zero, così come le sessioni di preparazione che si sono svolte dal 21 giugno in tutta Italia.
Questo incontro rappresenterà la fase culminante di un percorso a più tappe, iniziato il 21 giugno, che ha visto approfondire, in diverse sedi, varie tematiche, tra cui desertificazione, erosione delle coste, scioglimento dei ghiacciai, siccità.
Obiettivo principale della conferenza è prevenire e limitare i danni provocati dai cambiamenti climatici, attraveso strategie di mitigazione (azione sulle cause; es: riduzione della CO2 in atmosfera) e adattamento (azione sugli effetti), come già proposto da tempo nei diversi rapporti IPCC.
I temi saranno affrontati sia dal punto di vista scientifico che, soprattutto, socio-economico, con particolare attenzione al nuovo, importante ruolo politico che giocheranno istituzioni ed enti locali, ed alle opportunità che il cambiamento climatico stesso offre all'economia del nostro Paese (ad esempio nei campi dell'edilizia, della produzione di energia pulita, ecc...).
Con questo incontro, anche l'Italia, come il resto d'Europa, inizia ad affrontare il cambiamento climatico in modo diverso, a "cambiare strada".
Ora si tratta di seguire quella giusta.
Chiara Boracchi
 

Venerdì, 14 Settembre, 2007 - 13:03

REFERENDUM CONTRO GLI OGM

REFERENDUM CONTRO GLI OGM
E LEGGE POPOLARE PER LA SOVRANITA' ALIMENTARE
Intervengono:

Gianni Cavinato, pres. naz. ACU – associazione Consumatori Utenti

Gianni Fabbris – coordinatore naz. Altragricoltura Foro Contadino

Nino Paparella – pres. Naz. ICEA Istituto per la Certificazione Etica
e Ambientale

--
Forum di discussione della Rete del Nuovo Municipio
http://www.nuovomunicipio.org - forum@liste.nuovomunicipio.org
Iscrizione: forum-subscribe@liste.nuovomunicipio.org
Cancellazione: forum-unsubscribe@liste.nuovomunicipio.org




Crescono le adesioni di organizzazioni, istituzioni e personalità al
comitato promotore delle leggi popolari per la dignità di chi produce
e consuma il cibo, fra le ultime quelle della sezione italiana del
Contratto Mondiale dell’Acqua, di Alex Zanotelli, di Francuccio
Gesualdi, di Medicina Democratica, della Rete del Nuovo Municipio, di
diversi Comuni della Rete dei Comuni Antitransgenici, di Megachip
(l’Associazione di cui è presidente Giulietto Chiesa), di ICEA (il
più importante istituto italiano di certificazione del Biologico),
della CUB ma, soprattutto, cresce l’adesione di numerose realtà
contadine di base, di gruppi d’acquisto, di associazione e gruppi di
cittadini attorno cui si stanno costituendo i comitati territoriali
di raccolta delle firme.

Queste adesioni si aggiungono a quelle di Altragricoltura Foro
Contadino, dell’ACU – associazione consumatori utenti, di Equivita,
di AM Terranova, di Agernova fra i soggetti che il 20 Luglio scorso
hanno depositato in Cassazione i testi di due leggi di iniziativa
popolare per l’obiettivo di raccogliere centinaia di migliaia di firme.

Con la Legge per la Sovranità Alimentare i contadini e i loro alleati
indicano alle istituzioni la strada per uscire dalla pesantissima
crisi che sta investendo le campagne italiane. Nella legge si propone
alle istituzioni di assumere i principi della sovranità alimentare
come una delle chiavi possibili con cui affrontare il rilancio
dell’agricoltura italiana, mettendo al centro gli interessi di chi
lavora la terra e di chi consuma il cibo. La Legge per la Sovranità
Alimentare, oltre che indicare principi, punta a realizzare spazi di
partecipazione democratica con le Consulte per la Sovranità
Alimentare e strumenti operativi nuovi come quelli contro il dumping,
per promuovere il ciclo corto o l’Agenzia per la gestione dei beni
comuni e le risorse naturali in agricoltura.

La Legge che istituisce il Referendum contro gli OGM, realizza il
primo degli obiettivi della partecipazione democratica: quello di
permettere ai cittadini con il voto di decidere sull’introduzione
degli ogm in Italia. La normativa europea prevede la consultazione
popolare prima che gli ogm, sia pure nella forma della coesistenza,
vengano definitivamente liberalizzati nella produzione. E’ arrivato
il momento che il parlamento italiano, in ottemperanza al dettato
normativo del legislatore europeo, convochi, con apposita legge, il
referendum perché su questo tema così delicato i cittadini possano
esprimersi per far valere i loro interessi contro le pressioni delle
lobbies nazionali e internazionali del transgenico.

INFO: 3351336977

Venerdì, 14 Settembre, 2007 - 12:27

progetto di riqualificazione ex area Motta sita in Viale Corsica

Oggetto: Interrogazione su progetto di riqualificazione ex area Motta sita in Viale Corsica

 
Considerata
 
la finalità del progetto di riqualificazione dell’area dell’ex stabilimento Motta, comprendente una superficie di 32.683 mq, i cui lavori sono iniziati a partire dal 2004
 
Visto
 
che il progetto comprende l’edificazione di strutture adibite a scopi residenziali, commerciali e amministrativi, comprendendo anche aree dedicate a giardini
 
preso atto
 
della volontà dei progettisti e dell’amministrazione di destinare l’ex palazzo dell’ATM, risalente ai primi del ‘900, a centro espositivo di arte contemporanea, sotto la gestione del Comune
 
Si chiede
 
al settore edilizia e case del Comune di Milano di poter informare la commissione competente del consiglio di zona e il consiglio stesso dei dati volumetrici delle costruzioni in via di conclusione, dello stadio attuale dei lavori, della sussistenza ed esistenza di apporti modificatori del progetto iniziale in fase definitiva, nonché delle destinazioni aggiuntive o soggette a cambiamento nel corso dell’attuazione del progetto.
 
Infine si chiede
 
di poter avere informazioni più dettagliate inerenti alla destinazione specifica dell’ex palazzina ATM, adibita, secondo il progetto, a centro espositivo e mussale sotto gestione dell’amministrazione, e da quando questo servizio sarà attivo.
 
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
 

Venerdì, 14 Settembre, 2007 - 12:26

indizione consiglio straordinario su decentramento servizi

Oggetto: Richiesta di indizione di un consiglio straordinario sulla proposta di modifica del Regolamento sul decentramento e di una commissione CAM/PMZ sul tema del futuro gestionale dei Centri di Aggregazione Multifunzionale

 
Considerato che
 
il 31 luglio è stato licenziato da parte del Settore Aree Cittadine del Comune di Milano un testo di proposta di riforma del regolamento sul decentramento, sottoposto alla conoscenza delle Presidenze dei rispettivi 9 Consigli di Zona;
 
Vista
 
l’importanza politica del tema in oggetto, soprattutto considerando la centralità dell’esigenza, avvertita da più parti, di garantire uno sviluppo di municipalità, assicurando ai consigli di zona, oggi esistenti, un aumento delle competenze primarie e decisionali in materie che interessano la circoscrizione, attualmente inesistenti e fortemente ridotte qualitativamente e quantitativamente;
 
con la presente chiedo
 
alla Presidenza del Consiglio di Zona di provvedere a indire un Consiglio Straordinario con la presenza dell’Assessora alle Aree Cittadine, Ombretta Colli, e di un dirigente del settore Aree Cittadine, affinché si discuta delle proposte approntate, si possa esprimere nostre proposte integrative, emendative e correttive a riguardo, e un parere del Consiglio stesso, prendendo come riferimento gli atti licenziati dal presente consiglio in materia, approvati all’unanimità;
 
a riguardo
 
 
sempre in materia di decentramento dei servizi, accolta la disponibilità della presidente di commissione PMZ/CAM a prendere in esame la mozione da me presentata inerente il futuro gestionale dei Centri di Aggregazione Multifunzionale, la cui elaborazione deriva da un esame ponderato e puntuale della questione a livello amministrativo;
 
considerato che
 
esistono, come esaminato in commissione, atti e letture interpretative che chiaramente definiscono l’intenzione dell’assessorato aree cittadine e del settore rispettivo di disporre della possibilità di procede ad una progressiva “esternalizzazione” della gestione dei servizi erogati;
 
si chiede
 
nell’ottica del percorso di lavoro impostato, che deve esaurirsi in un lasso di tempo utile a garantire, da parte del consiglio stesso, una presa di posizione incisiva a livello amministrativo, condizione fondamentale e, in aggiunta alla precedente, essenziale alla prosecuzione dello stesso lavoro impostato sul tema in oggetto, di indire una commissione straordinaria con la presenza di un rappresentante del settore Aree Cittadine ed estendendo l’invito al Direttore di Settore della Zona 4, affinché si possa avere elementi maggiori di valutazione concernenti il futuro gestionale riguardante i CAM presenti in particolare nella nostra circoscrizione.
 
 
 
 
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Venerdì, 14 Settembre, 2007 - 12:25

progetto di modifiche al Piano Opere Pubbliche

Oggetto: Interrogazione su progetto di modifiche al Piano Opere Pubbliche

 
Considerato
 
che si è svolta nella scorsa settimana una Commissione Urbanistica dedicata al tema sulle modifiche al Piano Opere Pubbliche del Comune di Milano, per il triennio 2007/2009, approvata in Consiglio;
 
Vista
 
l’importanza che il Piano assume per la programmazione del territorio, materia di primario interesse per l’attività di governo amministrativo del Consiglio di Zona;
 
Si chiede
 
al Settore Urbanistica e Pianificazione del Comune di Milano e al Settore Lavori Pubblici di informare la commissione competente del consiglio di zona e il consiglio stesso sulla portata delle modifiche esaminate, sulle linee guida che hanno determinato la necessità di proporre queste ultime nel Piano, affinché possano essere discusse, se di interesse cittadino generale e circoscrizionale, in sede di Commissione del Consiglio di Zona,
 
a cui si chiede altresì
 
di provvedere a indire una riunione di commissione avente come oggetto l’esame delle disposizioni di modifica proposte nello stesso Piano triennale
 
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Venerdì, 14 Settembre, 2007 - 11:39

Venire a Milano in metrò costa di più

Al rientro dalle vacanze, momento di per sè già difficile da affrontare anche dal punto di vista dell'acquisizione rinnovata dei ritmi giornalieri di vita, gli utenti dei servizi di trasporto pubblico si sono imbattuti nell'aumento dei biglietti per il tariffario extraurbano, il 2,3%. Le responsabilità di questa decisione impopolare di chi sono? Il Comune scarica la colpa alla Provincia, mentre la Provincia, giustamente, considera che l'ordinanza del 23 luglio scorso ha dettatto, dopo alcuni anni, l'adeguamento a quanto decretato dalle disposizioni regionali, unica istituzione competente a determinare il livello di tariffario a cui vincolarsi a livello territoriale e dei singoli ambiti provinciali. Fatto sta che 11 Amministrazioni locali (tra cui Sesto San Giovanni guidata da Giorgio Oldrini, Corsico da Sergio Graffeo e Opera da Alessandro Ramazzotti) hanno formato un Comitato a rappresentanza dei Comuni di prima fascia: il risultato di questa sinergia in opposizione istituzionale alla decisione determinata senza colpo ferire e senza sentire le parti interessate, in primis i comuni stessi, si è consolidato nell'indizione di un Tavolo in cui si è definito di discutere con tutte le istituzioni coinvolte della questione che grava sulle casse delle ginole famiglie e nuclei. Penso che l'adeguamento, seppure "giustificato" dall'aumento del costo della vita, sia assolutamente criticabile, anche alla luce del fatto che a doverne soffrire sono migliaia di pendolari che, lasciate le automobili nelle proprie città di provenienza, decidono di utilizzare i mezzi pubblici per giungere nella city lombarda. Si parla di ticket di ingresso, di pollution charge, ma si adeguano scelte che sono assolutamente non propedeutiche, anzi fortemente penalizzanti, per chi decide di utilizzare i trasporti. Non esiste un adeguamento omogeneo del tariffario, come non esiste una gestione direi concordata delle diverse aziende dei trasporti presenti sui territori comunali e provinciali lombardi, tale per cui si possa parlare di biglietti che possano durare maggiormente degli attuali 75 minuti, e a prezzo fisso, a costo sopportabile. Non ci sono le strutture e le condizioni favorevoli affinchè si possa parlare realmente di competitibilità e di convenienza nell'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico rispetto a quelli privati, inquinanti e fortemente congestionanti il traffico e la viabilità cittadini. Io penso che questa scelta sia quasi un nuovo balzello aggiuntivo dettato da una logica assolutamente autoreferenziale del Comune di Milano: la Provincia non ha responsabilità, avendo già congelato per molti anni il prezzo dei biglietti del tariffario extraurbano, e avendo disposto nella delibera del 23 luglio un tariffario che avrebbe dovuto interessare tutti i comuni della Provincia, come dice l'assessore ai Trasporti alla Provincia di Milano, Matteucci, e non solo quelli limitrofi escludendo Milano. E' una vera e propria decisione, quella dell'aumento del costo dei biglietti per gli utenti della prima e seconda fascia dei comuni vicini a Milano, che determina condizioni anche di incostituzionalità, in quanto "discrimina" le persone in base alla loro provenienza e al loro luogo di residenza, gravando sulle tasche di chi, pendolare, e ce ne sono veramente tanti, qualificabili come "city users", ossia persone che vivono la città nelle ore giornaliere, mangiano a Milano, fanno acquisti a Milano, quindi elementi importanti per lo sviluppo economico della città, deve ogni mattina venire nella metropoli lombarda per lavorare, studiare. Credo che si debba chiedere al Comune spiegazioni di questa decisione impopolare e alquanto iniqua: penalizzare una fascia di utenza è assolutamente inaccettabile e, soprattutto, grava su un'immagine di Milano come feudo che detta a proprio piacimento le tariffe e i balzelli, senza offrire un servizio di trasporti adeguato ed efficente, come da più parti si chiede, anche da parte della cittadinanza che risiede in città.

Le proposte sono già sul tavolo dei comuni interessati della provincia e sono fortemente antagoniste a questa volontà inaspettata e giustamente avvertita come ingiusta e insensata. Un adeguamento del livello tariffario a costi meno gravosi per una fascia di tempo di utilizzabilità dei mezzi, qualsiasi essi siano, dalla metrò ai bus, dal treno ai pullmann, più elevata di quella oggi vigente, e un'omogeneità del livello tariffario, affinchè non si creino sacche di differenzazione che aggravano i pendolari e l'utenza. Speriamo che qualcosa venga accolto, soprattutto da una Regione che decreta da qualche anno un continuo aumento del tariffario senza garantire un investimento nelle infrastrutture e da un Comune che crea Milano come isola felice e isolata, prendendo decisioni senza concordarle in rete con le altre istituzioni comunali limitrofe, sottoposte alle conseguenze negative derivanti dalle scelte comunali dell'amministrazione Moratti.

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

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