
Messaggio del Presidente Silvio Berlusconi
DESTRA-PDL: incontro politico-conviviale a Milano
Il Comandante Cav. Antonio De Simone
Presidente del Circolo PDL Gabriele D’Annunzio
sabato 11 dicembre - ore 19.30
del Popolo della Libertà della Lombardia
On. Massimo Corsaro
Giovanni De Nicola (Assessore Provinciale ai Trasporti), Stefano Di Martino (vice Presidente del Consiglio Comunale di Milano), On.Carlo Fidanza (Eurodeputato), On.Paola Frassinetti (Deputato), Umberto Maerna (Assessore alla Cultura e vice Presidente della Provincia di Milano), Emanuele Villantieri (Portavoce dei Circoli del Buon Governo) ed i promotori di Destrafuturo (Carlo Brignolo Gorla, Roberto Jonghi Lavarini, Flavio Nucci, Michele Puccinelli e Dario Vermi).
e Coordinatore Nazionale del PDL
On. Ignazio La Russa

Informazioni e prenotazioni: Tel. 02.66220584 – Fax 02.66280176
Incontro-Dibattito: "GOOD MORNING AFGHANISTAN"
presenta
Raccontiamo e ci confrontiamo con l’esperienza di chi ha vissuto le missioni

Federico Santoro – Tel. 338/9514054
ideopolismilano@gmail.com
www.ideopolismilano.org
Associazione Nazionale Combattenti X Flottiglia Mas
Combattenti della X Flottiglia Mas
Interverranno diversi reduci di guerra, fra i quali:
il Presidente Nazionale Mario Bordogna
(già Ufficiale Addetto al Comandante M.O. Junio Valerio Borghese)
Sabato 11 dicembre ore 13.00 a Milano
Informazioni e prenotazioni:
www.associazionedecimaflottig
segreteria@associazionedecima
Via Bassano del Grappa 32, 20127 Milano
Tel. 02.26142615 – Fax 02.26890893
DESTRA-PDL: incontro politico-conviviale di Natale
La nostra DESTRA nel PDL
Di fronte ad altrui tradimenti e divisioni, la destra missina, in nome della fedeltà alle comuni radici ideali, ritrova e rinnova la propria unità politica e d’azione. Nella foto, da sinistra: Monica, Lavinia, Roberta CAPOTOSTI (battagliera Consigliera Provinciale di Milano e Presidente della Commissione Cultura di Zona 2), l’On. Ignazio LA RUSSA (Ministro della Difesa e Coordinatore Nazionale del Popolo della Libertà), Francesca, Marco VALLE (giornalista e storico Segretario del Fronte della Gioventù) e Roberto JONGHI LAVARINI (Presidente del Comitato Destra per Milano, vice Presidente del Centro Studi Patria e Libertà e cofondatore del Movimento Destrafuturo), insieme, domenica scorsa, 14 novembre, nella simbolica Piazza San Babila, alla manifestazione del PDL a sostegno del Governo di Silvio Berlusconi, della maggioranza voluta dagli Italiani e della alleanza con la Lega Nord e La Destra.
Allegato | Descrizione |
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Master Universitario in Araldica e Genealogia
Storico risultato per la Società Genealogica Italiana (S.G.I.) e il suo Presidente, nostro caro amico, Marchese Dott. Prof. Don Marco Lupis Macedonio dei Principi di Santa Margherita, Duca di San Donato e Patrizio di Giovinazzo.
Roberto Jonghi Lavarini
Membro Corrispondente della S.G.I.
Società Genealogica Italiana
http://www.genmarenostrum.com
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Le materie araldiche e genealogiche entrano finalmente a far parte del mondo dell'Università Italiana La notizia, per tutti gli appassionati e i cultori delle materie a noi tanto care, è di quelle che si possono definire, senza tema di esagerare "epocali": finalmente e per la prima volta l'araldica, la genealogia, gli ordini cavallereschi, l'araldica eccelesiastica, l'informatica e la genetica applicate alla ricerca genealogica etc. diventano materie di studio universitarie, con l'apertura ufficiale delle iscrizioni al primo Master Universitario in Scienze Araldiche e Genealogiche presso l'Università di Castel Sant'Angelo a Roma, con il diretto coinvolgimento della Società Genealogica Italiana nella persona del nostro presidente, Marco Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita, che è stato incaricato per la docenza dei corsi di Storia della Genealogia e Storia del Diritto Nobiliare. Promosso dalla Società di formazione Genuensis, in collaborazione con l’Università di Castel Sant’Angelo di Roma, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni Culturali, della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Camerino (MC) e la collaborazione dell’Associazione ANVU, il Master può contare su un corpo docente altamente qualificato formato da Clemente Riva di Sanseverino, già presidente del Corpo della Nobiltà Italiana CNI, Simone La Bella dell'Università La Sapienza di Roma, Catia Eliana Gentilucci dell'Università di Camerino, Giulia Petrangeli del Policlinico Umberto I, Alessandro Simonetti, Valeria Lupidi e Franca Soldato della Criminalpol, oltre che dal presidente della Società Genealogica Italiana SGI, Marco Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita e molti altri. Il Corso avrà una durata di un anno e prevede lezioni suddivise in moduli concentrati nelle giornate di sabato nonché la redazione della Tesi finale. Le lezioni avranno luogo presso l’Università di Castel Sant’Angelo (Roma), palazzo Principi Sora, anche se per casi particolari è prevista anche la possibilità di una frequenza e-learning. Al termine del Master verrà rilasciato l’attestato di “Perito araldico – genealogista”. “La finalità del Master – come ha sottolineato il prof. La Bella, direttore del corso - "è approfondire i temi proposti ed offrire gli strumenti e le conoscenze per riscoprire e affrontare le origini delle discipline dell’araldica e della genealogia, quali patrimonio del singolo e dei gruppi familiari”. Per ulteriori dettagli, informazioni e richieste di iscrizione: http://www.genuensecm.it/ Invitiamo tutti i nostri amici che ci seguono ad iscriversi, precisando che per i membri dela Società Genealogica Italiana che lo faranno presente al momento dell'iscrizione, è previsto uno sconto sulla quota di partecipazione. Di seguito diamo il Piano dei vari corsi nei quali si articola il Master, con i nomi dei Docenti e le ore di insegnamento: Master di I liv. In sc.araldiche e genealogiche materia/docente/ore Araldica Clemente Riva di Sanseverino 10 Elementi di genetica Petrangeli Giulia Policlinico Umberto I 5 Elementi di grafologia Maria Caria 10 Elementi di paleografia Eleonora Messina 10 Storia della genealogia Marco Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita 10 Scienze diplomatiche Giorgio Bosco 10 Cerimoniale Vinicio Raso 10 Storia degli Ordini Cavallereschi Catia Eliana Gentilucci Università Camerino 10 Le moderne attività degli ordini cavallereschi: il caso Smom Leandro Abeille 5 Storia del Diritto Nobiliare Marco Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita 10 Storia e Sociologia delle Istituzioni Valeria Lupidi - Criminalpol 7 Storia Medievale Roberto Mongardini 10 Storia delle Chiesa Franca Soldato- Criminalpol 8 Araldica Ecclesiastica Clemete Riva di Sanseverino 10 Storia e composizione degli stemmi araldici Samuele Solarino 5 Economia degli ordini Simone La Bella - Università La Sapienza 5 Diritto degli ordini Avv. Givanni Mancini 5 Diritto associativo: status degli ordini cavallereschi Sandro Valletta - Università Marconi 5 Cenni di Informatica Alessandro Simonetti - Criminalpol 5 Ore Totali 150
"Jonghi nel Mirino"... :-)
IL MIRINO
mensile freepress distrubuito a Milano in 50 mila copie
Numero di Novembre 2010 - Intervista a Roberto Jonghi Lavarini:
http://www.ilmirino.it/media/
D
Come dice lei stesso, queste proposte introducono una vera e propria “rivoluzione” dal punto di vista etico. Sappiamo però che certi ambienti sono autoreferenziali e difficilmente disposti a cedere certi privilegi senza avere nulla in cambio. Cosa le fa pensare che sia possibile compiere una trasformazione tanto importante?
R
Innanzitutto ci tengo a precisare che si tratta di proposte elaborate da un gruppo di iscritti del PDL, riuniti nel Comitato Destra per Milano. Secondariamente voglio ringraziare Lei ed il Vostro giornale per lo spazio che dedicate alla informazione in generale ed alla buona politica in particolare. Venendo alla sua domanda: solo un reale rinnovamento della classe dirigente può porre un freno alla disaffezione degli italiani per la politica ed al crescente astensionismo elettorale. Io mi rivolgo al Popolo della Libertà ma è una esigenza trasversale a tutti gli schieramenti politici. Il malcontento della gente è molto forte, diffuso, radicato e, aggiungo, spesso giustificato: una volta i politici venivano seguiti e rispettati, ora, al contrario, vengono visti, sempre più, come una casta di inutili parassiti. In questo difficile momento storico, di forte crisi economica e di pericolosa tensione sociale, tutto può succedere, la classe politica, per non essere travolta dal malcontento popolare, deve tornare a dare il buon esempio, dimostrandosi, per prima, disposta a cambiare, a rinnovarsi ed a fare qualche sacrificio.
D
Non si parla nelle sue proposte di una riduzione dello stipendio dei parlamentari e, soprattutto, di un ridimensionamento di certi incredibili privilegi (ad esempio il fatto che possano godere di pensione dopo 35 mesi in parlamento, i vari rimborsi spese, agevolazioni, ecc.). A questo proposito qual è il suo pensiero?
R
Il Governo Berlusconi, soprattutto grazie ai Ministri Brunetta e Tremonti, con la legge finanziaria ed altri provvedimenti, ha, finalmente, dato un segnale forte e chiaro, diminuendo il numero degli eletti ed i loro stipendi, tagliando inutili sprechi e vecchi privilegi, imponendo l’incompatibilità fra ruoli politici e funzioni amministrative e gestionali. Certo si tratta di “poca roba” ma: sempre meglio che niente! E’, comunque, il primo governo italiano del dopoguerra che “si taglia le unghie e riduce le porzioni del proprio rancio”. La sinistra blatera-blatera ma, in questo senso, non ha mai fatto nulla! Ma il vero problema non è la consistenza dello stipendio dei politici ma se questo se lo meritano davvero, se lavorano, se fanno fino in fondo il loro dovere, rispondendo al mandato popolare dei cittadini elettori. Aggiungo che lo scandalo più grande sono le consulenze d’oro di certi manager di stato che dopo avere fallito la loro missione pretendono anche buone uscite milionarie: dovrebbero invece vergognarsi, chiedere scusa, ridare indietro il maltolto e, prendendo esempio dai loro colleghi giapponesi, fare harakiri (suicidarsi).
D
Uno dei problemi più importanti della politica italiana è lo svecchiamento della classe dirigente. E’ possibile riuscirvi solo introducendo un meccanismo di tipo anagrafico? Chi ha la “poltrona” la molla sempre con difficoltà. Che ne pensa?
R
La classe dirigente italiana, non solo quella politica ma anche quella economica e docente, è la più vecchia d’Europa. Non basta dire “largo ai giovani” bisogna imporre dei cambiamenti e quella dei limiti anagrafici alle candidature e di massimo due mandati elettorali, mi sembrano le più semplici ed efficaci. La Politica deve tornare ad essere una attività alta e nobile, un patriottico servizio alla propria comunità di appartenenza, una forma di vero e proprio volontariato sociale. Per questo serve un costante ricambio non solo generazionale ma anche nominale, bisogna cambiare le facce, sostituire gli uomini, eliminare i mestieranti della politica, i teorici del nulla, coloro che non hanno mai lavorato veramente in vita loro e che, quindi, non possono conoscere le reali esigenze delle famiglie e delle imprese italiane. Il PDL, per primo, deve eliminare questa zavorra, quelli che il Presidente Berlusconi ha giustamente definito, con le tradizionali espressioni milanese, “fanigutun” (fannulloni) che pensano solo alla loro “cadrega” (poltrona).
D
Per quanto riguarda il problema delle “donne in politica” su cui si è molto discusso, anche recentemente, come valuta certe affermazioni per le quali in qualche caso per fare carriera non è escluso il ricorso che il gentil sesso possa far ricorso a doti estetiche e comportamenti compiacenti?
R
Pur essendo marito, felice e fedele, apprezzo le belle donne, la loro femminilità e le loro forme. Parliamoci chiaro, senza ipocrisie: la bellezza estetica è certamente un valore aggiunto ed anche la predisposizione per le arti seduttive ed amatorie è un fatto positivo ed entrambe queste qualità hanno sempre influenzato la storia umana. Detto ciò, i partiti devono selezionare i propri rappresentanti (candidature e nomine) secondo altri criteri: meriti e capacità, curricula di studi e professionali, militanza politica e integrità morale. Se poi, la donna selezionata, oltre ad essere intelligente, capace e meritevole, è anche fisicamente piacente e sensuale, tanto meglio per lei ed anche per tutti noi. Non bisogna avere nessun preconcetto, né per i brutti e né per i belli, l’importante è che, in politica: “il cervello ed il cuore vengano sempre giudicati più importanti di tette e culo”.
D
Cosa ne pensa delle “quote rosa”?
R
Sono sempre stato culturalmente contrario, direi prevenuto, nei confronti delle “quote panda”, stimando le donne, vero sesso forte, in grande e meritata ascesa nella società italiana. Semmai mi preoccupa di più la crisi del maschio italiano, la sua progressiva perdita di identità e preciso ruolo sociale. E poi, in che quota dovremmo inserire l’On. Wladimir Luxuria? A parte gli scherzi (fra l’altro si tratta di una persona molto intelligente)… Parlare di quote di genere in una società dove le differenze sessuali sono sempre meno evidenti e dove le funzioni sociali sono sempre più mescolate mi sembra decisamente inutile ma sono sempre disponibile a confrontarmi su proposte concrete. La cosa veramente importante, ripeto, sono i criteri di selezione. Faccio un esempio: se per riempire il 30% di quota rosa poi ci metto la vecchia zia o la nipote scema, la segretaria fedele o l’amante zoccola, non ha alcun senso. Per carità cristiana, non faccio nomi e cognomi ma la politica milanese è, purtroppo, trasversalmente piena di casi analoghi al mio esempio. Aggiungo, per correttezza, che la maggior parte dei casi di nepotismo e raccomandazione però coinvolge uomini: parenti, amici e collaboratori di esponenti politici di tutti i partiti inseriti nelle liste, negli enti e nelle segreterie. Gente, spesso incapace ed immeritevole, con due, tre, quattro incarichi ben remunerati da “Pantalone”. Bisognerebbe fare un bel libro bianco …
D
Ad inizio anno, dopo alcuni fatti che avevano fatto pensare a una nuova Tangentopoli, si era parlato di una urgente legge sulla corruzione. Ma non se ne è ancora fatto nulla. Su questo argomento qual è il suo pensiero?
R
La politica deve essere trasparente, una casa di vetro, dove si conoscono nome, cognome, titoli, curriculum, fedina penale, stipendio, dichiarazione dei redditi, presenze, atti e recapiti di tutti gli eletti e nominati. La zona grigia più pericolosa sono le cosiddette “consulenze esterne”, ricche prebende che, troppo spesso, assomigliano ad una forma legalizzata di tangente e di finanziamento illecito, nemmeno ai partiti ma a singoli esponenti politici. Per riformare i partiti serve gente libera e decisa, senza padrini e senza padroni, con idee chiare e senza peli sulla lingua. I partiti devono ascoltare la gente, allargare la base del consenso popolare, facilitare la partecipazione dei cittadini con incontri, dibattiti, tesseramento, congressi per la selezione dei dirigenti ed elezioni primarie per la scelta dei candidati. Tutto ciò viene, troppo spesso, snobbato come populismo ma, se per populista, si intende un militante politico vicino al suo popolo, allora sono orgoglioso di esserlo e di esserlo sempre stato, prima nel MSI, poi in AN ed ora nel PDL.
Adunata del Popolo della Libertà a Milano
Domenica 14 novembre ore 10.30
Teatro Nuovo di Milano – Piazza San Babila
Manifestazione del Popolo della Libertà
Intervengono:
ROBERTO FORMIGONI
GUIDO PODESTA’
LETIZIA MORATTI
IGNAZIO LA RUSSA
MARIASTELLA GELMINI
VITTORIA BRAMBILLA
DANIELA SANTANCHE’
ALFREDO MANTICA
MASSIMO CORSARO
ROMANO LA RUSSA
RICCARDO DE CORATO
STEFANO DI MARTINO
Partecipano:
CIRCOLO DEL BUON GOVERNO
MOVIMENTO DESTRAFUTURO
COMITATO DESTRA PER MILANO
CENTRO STUDI PATRIA E LIBERTA’
Noi crediamo ancora che il PDL possa diventare un grande partito popolare europeo, di centro destra, a vocazione maggioritaria, culturalmente plurale, bene organizzato, radicato nella società e sul territorio ma serve una vera svolta politica. Bisogna dare un chiaro segnale agli Italiani. Ricordiamoci innanzitutto che Sottosegretari ed Assessori, Senatori e Deputati, Consiglieri Regionali del Listino Bloccato e Consiglieri Provinciali non vengono scelti dal popolo, con le preferenze, ma, di fatto, decisi dalle segreterie dei partiti. Questo ha provocato un forte distacco fra la base militante e dirigenti, imposti dall'alto, privi, troppo spesso, non solo di consenso elettorale ma anche di meriti e capacità. I vertici del PDL devono ascoltare, con umiltà ed attenzione, le richieste degli iscritti e degli elettori che chiedono maggiore RINNOVAMENTO, PARTECIPAZIONE, TRASPARENZA e MERITOCRAZIA. Occorre selezionare meglio la classe dirigente (candidati e nominati), secondo rigidi criteri meritocratici ed eliminare la scandalosa piaga partitocratica del cumulo di incarichi e mandati. Il PDL deve aprirsi a tutti gli Italiani di buona volontà, ai giovani più meritevoli, a tutti coloro che vogliono dare il proprio disinteressato contributo alla comunità, al bene comune. Il PDL deve essere esempio di moralità, volontariato ed amor patrio: solo così potremo zittire la sinistra comunista e giacobina, eliminare politicamente i traditori finiani ed arginare il flusso di consensi verso gli alleati leghisti.
Comitato DESTRA per MILANO - LiberaMente nel Popolo della Libertà
Lettera Aperta a Gabriele Albertini
Caro Albertini,
sei eurodeputato del Popolo della Libertà, Ti conosco e Ti stimo, provieni da una famiglia storicamente di destra, di imprenditori e patrioti lombardi. Tua sorella Cristina è stata dirigente di Alleanza Nazionale e Tu un bravo sindaco di Milano, indicato da Silvio Berlusconi ed eletto dal centro-destra ma apprezzato da tutti i cittadini.
Noi missini non dimentichiamo che sei stato il primo Sindaco di Milano a rendere omaggio ai Caduti della RSI del Campo X.
In tanti, noi fra questi, Ti preferiscono a Letizia Moratti e Ti vorrebbero nuovamente Sindaco di Milano ma solo se sostenuto anche dal PDL e dalla Lega Nord, non in contrapposizione al centro-destra. Il Tuo continuo ammiccamento, fra comunicati e smentite, con gli infami traditori finiani e con il Partito Democratico, non Ti rende onore, ci dispiace, Ti fa perdere credibilità, simpatie e consenso elettorale. Noi Ti vogliamo con noi, ai vertici di un rinnovato PDL e di un nuovo centro-destra allargato, ma, se salti il fosso e cambi bandiera, nessuno di noi Ti seguirà e saremo costretti a trattarti da nemico o, peggio, da traditore.
Non deluderci, non fare questo errore!
Roberto Jonghi Lavarini