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Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Lunedì, 11 Febbraio, 2008 - 13:53

BASTA CON I FALSI PROFETTI, E' ORA DI ALZARE LA VOCE...

< I FALSI PROFETI DELL' ATTUALE SISTEMA POLITICO RITENGONO DI POTER FARE  E DISFARE A LORO PIACIMENTO E SOPRATTUTTO RITENGONO DI ESSERE INAMOVIBILI ED INSOSTITUIBILI.
MA QUESTA VOLTA HANNO SBAGLIATO I CALCOLI: O CI DANNO SPAZIO O CE LO PRENDIAMO. SE UN GURU SE N'E' ANDATO (QUELLO DEI BEATLES) IO NE HO TROVATO UN ALTRO CHE NON E' INDIANO MA VA BENE LO STESSO E VE LO SEGNALO: www.ugosaraoforpresident.it  CI SIAMO PARLATI, MI HA DETTO DI DIFFONDERE IL MESSAGGIO CONFERMANDOMI  CHE DOBBIAMO AFFRONTARLI (I NOSTRI AVVERSARI) IN CAMPO APERTO, SUL LORO TERRENO... QUELLO ELETTORALE.
COSI' CHI VORRA' CANDIDARSI ALLE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE E/O AMMINISTRATIVE POTRA' TROVARE SPAZIO NELLA LISTA "PENSIONI & LAVORO" NELLE LOCALITA' DOVE SARA' PRESENTE; CHI INVECE VORRA' FORMARE UN SUO GRUPPO POLITICO E/O UNA SUA LISTA POTRA' CHIEDERGLI CONSIGLI ED ISTRUZIONI. CIAO A TUTTI. ASPETTO NOTIZIE.
GIUSEPPE
Domenica, 10 Febbraio, 2008 - 14:03

Un futuro partecipato per la Galleria Vittorio Emanuele

Quale sarà il futuro della Galleria Vittorio Emanuele? Si apre un dibattito, come sempre da qualche anno a questa parte, dopo anni di non intervento pubblico e municipale in situazioni di diversa portata che si sono portate al tracollo definitivo, su quale destino si riserverà per questo storico salotto di Milano.
Un salotto che è diventato, però, terra allettante e interessante per business commerciali di vari privati che vedono in questo spazio occasioni di elargire affitti d'oro, oppure di cedere locali esistenti a soggetti più promettenti in termini di disponibilità di pagamento per l'acquisto di locali, oppure, infine, prodigiosi sigle e marchi multinazionali che si offrono a proprio piacimento come gli unici detentori di un lavoro di restaurazione della Galleria stessa corrispondendo questa disponibilità elargitiva con una presenza abbondante dello sponsor per tutta la Galleria, quasi diventasse un proprio e privato salone espositivo.
Mi viene in mente un caso che ha fatto scandalo in diverse occasioni: la vendita e la cessione dei locali della Libreria Reminder, fornita di diversi e preziosi libri interessanti, di vario genere, vario tipo, salotto culturale e incontro artistico per diverse persone, amanti della lettura, a un bar che, sotto l'osservanza del vincolo di destinare parte dei propri spazi ad attività tipiche di cafè letterario, esercita in modo totalmente privato un esercizio puramente commerciale, prevalentemente dedito alla ristorazione. Niente di male: ognuno fa i propri legittimi interessi commerciali. Ma i patti erano diversi e se il brocardo latino "pacta servanda sunt" non è ancora caduto in disuso, penso che si debba osservare coerentemente le regole che sono vincolative dell'atto di cessione, sia dell'affitto sia della proprietà del locale ceduto.
Si parla in amministrazione, precisamente l'assessorato al commercio e attività produttive Majolo d'intesa con la Camera di Commercio, della costituzione di una "fondazione partecipata" che garantisca una condivisione tra interessi dei commercianti, che sono riusciti a garantirsi il mantenimento degli affitti contro le possibilità, paventate dalla precedente giunta, di cedere gli affitti e le proprietà dei locali ad altri privati, una sorta di blocco della cessione degli affitti, e amministrazione comunale in una sorta di condivisione di regole e di comportamenti, di un codice regolamentativo della gestione collaborativa dello spazio. Posso essere concorde con questo tipo di procedura, soprattutto se si considerano esserci in Galleria luoghi che ormai sono storici e che rischiano di essere venduti o ceduti a terzi, in quanto per i due terzi degli esercizi commerciali è scaduto il contratto di affitto da tempo.
Si parla, giustamente di ritorno alla concezione di "salotto milanese", come sostiene la stessa assessora Majolo: più che propenso ad attivare percorsi che possano raggiungere questo obiettivo finale di rinascita culturale e civile della Galleria. Ma qualche anno fa l'Ottagono fu totalmente ceduto in affitto per alcuni mesi, quelli prossimi a periodo natalizio, con prezzi convenienti a un'installazione commerciale di Swaronsky, rendendo la Galleria ostaggio di un messaggio pubblicitario permanente, come fosse un salone open space espositivo della multinazionale dei gioielli e dei cristalli? Come si spiega il fatto che esista la possibilità che la restaurazione degli impiantiti consumati della Galleria sia affidata a una multinazionale tedesca con la liberatoria per quest'ultima di apporre in ogni dove all'interno della Galleria i marchi della propria produzione?
Io credo che sia giusto parlare di codice di comportamento, come sostiene l'amministrazione, ma mi domando da chi e come le regole saranno statuite e determinate, in quanto dipende dalle modalità di approvazione e discussione delle regole, di partecipazione alla definizione delle regole, il raggiungimento della finalità di rendere la Galleria un salotto milanese civicamente aperto. Ma perchè non rendere partecipi al tavolo di discussione delle regole del codice anche le associazioni e le realtà collettive, soprattutto culturali, che potrebbero, in turnazione, beneficiare dell'Ottagono per promuovere incontri ed eventi che siano aperti alla cittadinanza e che siano di diversa portata? Io penso a un Ottagono dove l'accesso alla cultura e al sapere possa essere reale, condiviso, concepito come utile e importante per l'universalità della cittadinanza. Sarebbe bello ritornare, per esempio, al Festival del Teatro di Strada, che aveva carattere europeo, internazionale, e che trovava a Milano a cavaliere tra gli anni 70 e gli anni 80 una propria sede naturale, culturale e annuale, molto frequentato. C'è bisogno di cultura, esiste un'alta domanda di cultura, di eventi artistici, da parte della cittadinanza: lo testimonia il fatto che Milano, come analizzato da una ricerca ultimamente elaborata da La Repubblica, vive un aumento cospicuo di pubblico, soprattutto appartenente a fasce generazionali più giovani, alle serate di spettacolo, con grande soddisfazione dei più grandi registi milanesi, da De Vita a De Capitani. La spiegazione è chiara: Milano ha realizzato una rete di teatri e di spettacoli artistici nell'ambito audiovisivo totalmente avanzato e sperimentale, fortemente innovativo, indipendente, creativo, a differenza di altre città, come Roma, dove le prime messe in scena non sono spesso inedite e autonome. Tant'è che si richiede da più parti di anticipare la seconda serata alle ore 21,30 per permettere un'equa distribuzione del pubblico su due fasce di orario possibili.
Ma perchè non rendere la Galleria realmente spazio pubblico condiviso, dove il commercio, l'amministrazione municipale, la cittadinanza, l'associazionismo e il mondo intellettuale e culturale, artistico, gli altri enti locali, Provincia e Regione, possano determinare un codice condiviso in senso plurale e possano stabilire un manifesto programmatico funzionale strumentale a rendere la Galleria un salotto civico universale e aperto?
Vogliamo cogliere questa sfida, come avvenuto in tante altre città europee, da Vienna a Parigi, da Berlino a Barcellona, dove gli spazi pubblici sono diventati luoghi di incontro civile e di convivenza culturale di alto spessore.
Io penso anche all'Ottagono come laboratorio permanente dove le associazioni attive in città possano testimoniare la possibilità di dare un'offerta alle nuove generazioni di artisti e di uomini di cultura, magari anche in collaborazione con il Conservatorio di Milano, la Scuola Civica del Cinema, l'Accademia delle Belle Arti, di poter sperimentare la propria creatività, mettendosi in gioco e in relazione con un percorso di cambiamento e di trasformazione del sostrato artistico e culturale della città che cresce.
Ottimo l'avere disposto l'Ottagono per accogliere eventi intenri alla programmazione di MI-TO: finalmente, passando per la Galleria, in settembre, avevo notato con entusiasmo performance musicali e concertistiche di alto valore e livello, con anche artisti giovani, di nuova formazione, sperimentali, e mi ero sinceramente galvanizzato dato che pensavo che l'Ottagono, fortunatamente, non sarebbe stato ostaggio dei soliti appuntamenti commerciali di esposizione di prodotti, come in un reality show di una televendita locale.
Da questo si può ripartire, non pensando solo al lato commerciale, che giustamente necessita di regole e di definizioni limitative di concessioni e cessioni che mettano in pericolo l'integrità civile della Galleria a favore di privati singoli e potenti. Si può ripartire con un senso collettivo di rendere la gestione della Galleria condivisa, rendendo partecipe la cittadinanza in tutte le sue componenti rappresentative: commerciale, culturale, universitaria, associazionistica e amministrativa, dal consiglio di zona competente per territorio, al Comune, alla Provincia, alla Regione. Solo così si può sperare di ripartire, insieme.

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Sabato, 9 Febbraio, 2008 - 18:55

Una inutile strada tra la via F.lli di Dio e la via Caldera, Tofa

Il continuo edificare nelle zone prospicienti il parco delle cave, porta alla conseguente antropizzazione della zona con l’esito di una maggior necessità di servizi.
La costruzione della Residenza per anziani ( RSA) Parco delle Cave nella zona Ovest, ne è una prima conseguenza, ma non è la sola: in quanto responsabilità ne hanno i consiglieri del Consiglio di Zona 7 quando concedono la possibilità di edificare o di aumentare i volumi abitativi senza tener conto della viabilità esistente e di quella che si potrebbe attuare senza stravolgere il territorio in quella zona.

Il proponente della mozione, chiede al CdZ 7 l'apertura di una strada di collegamento tra le vie F.lli di Dio e via Caldera,Tofano Novara, è questa una proposta per certi versi vetusta e bocciata almeno due volte in sei anni; se non conoscessi la buonafede del presentatore, la reiterazione della proposta, nonostante il parere negativo dato negli ultimi anni dal CdZ 7, indurrebbe a costrutti mentali poco sereni.

La proposta, visto il relativo grado di urbanizzazione della zona, potrebbe essere accettata se fosse prospettata come una strada locale, che tende a collegare il quartiere di Baggio con la Residenza per anziani (RSA) di via Quarti, anche se mi fa specie, che autorizzazioni di costruzione di edifici pubblici come la RSA vengano date dall’amministrazione comunale senza aver preventivato il traffico locale;
ma con vari distinguo, tuttavia potrebbe essere una richiesta condivisibile, anche se il traffico in quella zona non è, e non sarà mai di elevata affluenza, a causa della sola RSA.
Nella richiesta si giustifica l'apertura di una nuova strada per collegare Baggio con la RSA e Quinto Romano, adducendo il fatto che il traffico sarà notevole a causa dei visitatori della residenza peranziani, cosa a mio avviso, poco probabile ! Il documento prosegue manifestando l'intenzione di costruire, sul tracciato del deviatore del Fiume Olona dalla via F.lli di Dio sino alla via Caldera, unastrada che occuperà con tutte le corsie, una sezione di ca. mt. 30 ca., così si legge nella premessa della mozione e prosegue nell’ultimo paragrafo del considerato con …… “Ad esempio,mediante sdoppiamento delle carreggiate, si ottengano uno spartitraffico e un controviale alberato con pista ciclabile lato parco.” Mentre per quanto riguarda i pedoni si prospettano passerelle metalliche sopraelevate per favorire l’attraversamento pedonale per l’accesso al parco delle cave.
Quindi non sarà una strada di collegamento locale, o per accedere più agevolmente alla struttura della RSA, bensì un’arteria viabilistica di grosse dimensione con un flusso di traffico tale che si renderebbenecessario la costruzione di .....”rotonde alla francese per limitare la velocità dei veicoli”, e passerelle sopraelevate per i pedoni.
Questo passaggio veicolare, sia leggero che pesante, porterà inevitabilmente ad intasare il quartiere di Baggio all’altezza delle vie Forze Armate, Palmi e F.lli di Dio e diventerà un collegamento tra la via Parri e via Novara (Nord-Sud), collegando il traffico (Ovest-Est) Settimo-Milano attraverso le vie, Palmi e Valsesia, con l’arteria Parri-Cusago, e le vie Caldera e Tofano, con l’arteria di via Novara, Figino, Settimo.
Se invece dovessimo pensare al 2015 ecco che vedremmo una direttrice alternativa alla attuale tangenziale ovest per collegare la via Parri alla Fiera di Rho Pero, EXPO 2015.

Questa strada previsionale come da proposta passerebbe sopra la copertura del canale Deviatore del Fiume Olona, con una sezione stradale di ca. 30 mt.. Dalla descrizione parrebbe una strada a due corsie per ogni senso di marcia e una ciclo-pedonale al bordo del Parco delle Cave.
Mi chiedo se lacopertura effettuata sul deviatore del fiume Olona nel 1981-82 prevedeva di sostenere un traffico veicolare di queste dimensioni, e il senso logico di far passare una strada di questo calibro nelle immediate vicinanze del Parco delle Cave; in particolare l'utilità pubblica.
Vi ricordate via Novara 20 anni fa? Era una via a due corsie, una per senso di marcia, con molto traffico, e si diceva ”speriamo che allarghino la via Novara altrimenti noi abitanti del quartiere, al
mattino non usciamo più da Quinto!” da allora cosa è cambiato?
Che siamo diventati più vecchi, per fortuna, che la via Novara è molto più larga, il traffico è molto più numeroso, l’inquinamento acustico ed aereo sicuramente maggiore e gli abitanti del quartiere, al
mattino fanno ancora fatica ad immettersi con i veicoli sulla via Novara.
Inoltre da un punto di vista socio ambientale, la costruzione della strada, risulta uno stravolgimento particolarmente “violento” per la zona che non si adegua al territorio di fine Parco, volutamente prativoe boschivo; infine una strada di questa importanza, indurrebbe fortemente alla costruzione di altri edifici nelle aree adiacenti, e da un punto di vista ambientale porterebbe un inquinamento acustico ed aereo (polveri sottili), che gli abitanti della zona di Quinto Romano non potrebbe sopportare, visto anche la vicinanza della tangenziale Ovest e dell'inceneritore di Figino e delle discoteche di Aquatica e Goiaba.
L’ Agenzia della Mobilità nella precedente consiliatura aveva previsto si una strada di collegamento tra Baggio, RSA e Quinto Romano, ma con un calibro sicuramente inferiore e un traffico veicolare limitato fino alla via Broggini e dalla via Broggini sino al quartiere di Quinto Romano una strada solo ciclopedonale. 
La richiesta di questa strada nasce molto probabilmente dalla necessità di trovare altre aree di costruzione nell’area Ovest del Parco delle Cave, oggi intercluse tra la fine Parco delle Cave, via Caldera e la via Quinto Romano e non da un vero e necessario collegamento tra Baggio e Quinto Romano. Il collegamento tra i due quartieri già esiste attraverso la via Airaghi Quinto Romano, Baggio.
Inoltre sarà cantierata a breve anche una strada che collegherà l’uscita della tangenziale Settimo, via Novara, alla via Airaghi all’altezza di Acquatica.

I cittadini di Quinto Romano hanno invece urgente bisogno di:riqualificare le aree degradate Cava Ongari Cerutti, risanare l'area antistante la S.S. La Vercellese e
la strada di collegamento tra le vie Ferrieri e Caldera, il collegamento con mezzi pubblici a Baggio, le rotonde in via Tofano-Ferrieri e via De Sica Piccoli per ridurre la velocità veicolare, e un medico dell'ASL, visto che in un quartiere come Quinto Romano, che conta ca. 6.000 abitanti, ci sono solo due medici.
Purtroppo, la mancanza di progettualità d’insieme dello sviluppo urbanistico della città, la mancanza di ascolto dei cittadini sulle scelte di urbanizzazione e sui bisogni, porta inevitabilmente a situazioni di scontro con i cittadini.
Le continue richieste di costruire dove c’è un prato, senza una progetto d’area, ha come conseguenza una eccessiva antropizzazione del territorio e una conseguente richiesta di opere di urbanizzazione, utilizzando in maniera caotica e dispersiva il terreno comune. Invece un progetto che tenga conto dello sviluppo, area per area, consentirebbe di utilizzare il territorio in maniera più ordinatae contenuta e per usare le parole di un grande interprete della canzone italiana
: “La situazione politica non è buona........ma la più grande sciagura sono gli architetti.” (Celentano).

Se poi si aggiunge che nel progetto di EXPO 2015,(visibile nel sito del Comune di Milano) Quinto Romano dovrebbe essere attraversata da un corso d'acqua a cielo aperto che porterebbe nel luogo dell'expo, sullo stesso tracciato della strada F.lli di Dio-Caldera, verrebbe da dire che forse c'è un po' di confusione.

Ritengo sia giunta l’ora di invertire il metodo di sviluppo urbanistico di questa città che trovo molto singolare: prima si concedono permessi a costruire e poi ci si lamenta che mancano le urbanizzazioni primarie e secondarie, sarebbe buona norma, effettuare preventivamente un’analisi del territorio, un piano d’area, e poi concedere i permessi di costruire; ma questo sarebbe troppo di buon senso.
Desidero precisare che il buon senso si trova da un punto di vista politico, sia a destra che a sinistra, però è necessario la volontà di usarlo !
Sino a quando si risponderà solo a logiche di partito, al proprio referente politico, o a logiche di convenienza puramente economica-speculativa, non faremo mai l’interesse del cittadino.

Isidoro Spirolazzi
Lista Civica Ferrante

Venerdì, 8 Febbraio, 2008 - 15:34

State of the Net: il programma

Programma
State of the Net

VENERDÌ 8 FEBBRAIO: GIORNATA “OGGI”
Friday, February 8th: “Today”

9.00
Registrazione dei partecipanti
Registration
9.30
Apertura dei lavori, benvenuto agli ospiti
Welcome
10.00
Editoriale Editorial
User Generated Inovation
Beniamino Pagliaro, giornalista/Journalist
Paolo Valdemarin, imprenditore/Entrepreneur
Sergio Maistrello, giornalista/Journalist
10.30
I Sessione Session 1
Il polso della Rete: nodi, numeri, nevrosi
The Net Pulse: nodes, numbers, nevrosis

Gigi Tagliapietra, consulente/Consultant
David Sifry, imprenditore/Entrepreneur
Stefano Quintarelli, imprenditore/Entrepreneur
Modera/Hosted by: Paolo Valdemarin, imprenditore/Entrepreneur
11.30
Coffee break
12.00
II Sessione Session 2
Alla ricerca della felicità: economia della conoscenza e della collaborazione
Finding Happiness: the Economics of Knowledge and Cooperation

Enzo Rullani, docente universitario/Professor
Luca De Biase, giornalista/Journalist
Modera/Hosted by: Sergio Maistrello, giornalista/Journalist
13.30
Pranzo
Lunch
15.15
Keynote
The State of Social Software Solutions
Ross Mayfield, presidente di Socialtext/Chairman, President of Socialtext
16.00
III Sessione Session 3
Sfide e opportunità del lavorare in un mondo interconnesso
Working in the Connected World: Challenges and Opportunity

Euan Semple, consulente di social computing/Social Computing Consultant
Marco Zamperini, Cto Value Team
Lele Dainesi, Executive Communication Manager Cisco Systems Italy
Modera/Hosted by: Paolo Valdemarin, imprenditore/Entrepreneur
17.00
Coffee break
17.30
Keynote
Media Revolutions: Social Media and Re-Thinking How Businesses Communicate
Antony Mayfield, Head of Content & Media iCrossing UK
18.00
IV Sessione Session 4
Let them buy. Il digital marketing come capovolgimento del rapporto tra azienda e clienti
Let them Buy. Digital Marketing as a Reverted Relationship between Companies and Customers

Diego Biasi, General Manager Business Press
Stefano Stravato, Internet Marketing Manager Fiat
Modera/Hosted by: Mafe de Baggis, consulente di nuovi media/New Media Consultant

SABATO 9 FEBBRAIO: GIORNATA “DOMANI”
Saturday, February 9th: “Tomorrow”
9:45
Keynote
Satori. Dal tornio al blog
Satori. From Lathes to Blogs

Gaspar Torriero, consulente informatico/Information Consultant
10.30
I Sessione Session 1
I giornali non sono la loro carta: idee per sopravvivere al 2013
Newspapers are not Just Paper: Hints for Surviving 2013

Mario Tedeschini Lalli, giornalista/Journalist
Luca De Biase, giornalista/Journalist
Modera/Hosted by: Marco Formento, Manager
11.30
Coffee break
12.00
II Sessione Session 2
Internet Killed the Political Star
Joshua Levy, associated editor Personal Democracy Forum/Techpresident
Giuseppe Granieri, saggista/writer
Antonella Napolitano, esperta di media sociali/Social Media Consultant
Modera/Hosted by: Antonio Sofi, consulente politico/Political Advisor
13.30
Pranzo
Lunch
15.00
III Sessione Session 3
Cultura e spettacolo?
Enrico Menduni, docente universitario/Professor
Marina Remi, attrice/Actress
Modera/Hosted by: Beniamino Pagliaro, giornalista/Journalist
16.00
Coffee break
16.30
Tavola aperta Open Table
America/Europa A/R
Usa/Ue Round Trip
17.30
Conclusioni Conclusion
Titoli di coda: appunti dalle nostre (e vostre) moleskine
Credits: Notes from Ours (and Yours) Moleskine
Beniamino Pagliaro
Paolo Valdemarin
Sergio Maistrello
19.30
Goodbye party

Venerdì, 8 Febbraio, 2008 - 15:30

State of The Net

Avevo intenzione di sottoporre un'interessante iniziativa in corso a Udine, in questi giorni, 8 e 9 febbraio, di cui ha ampiamente trattato il servizio di Neapolis, la ribrica del TG3 sulle nuove tecnologie: "State of the Net".
Sono assolutamente convinto della validità piattaforma che questo percorso formativo e informativo sulle nuove tecnologie nella loro accezione più complessa vuole raggiungere, garantire.
State of The Net, sostenuta a promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che a livello europeo si accredita il titolo di Regione aperta alle innovazioni, da diversi partner industriaili e associazionistici, fondazioni, vuole creare un laboratorio comune tra utenti della rete, sutdentesse e studenti, imprenditrici e imprenditori, operatori della cultura, media, informazione, giornali, riviste, ricercatrici e ricercatori, scienziati, sociologi, intellettuali nella ricerca di un massimo comune denominatore nell'analisi dello stato attuale delle potenzialità della rete, delle necessarie implementazioni della sua struttura, del suo sviluppo, il free access, dibattito da sempre presente, le sue implicazioni e ricadute positive in campo sociale, culturale, civico e civile.
Sono convinto che la piattaforma Agenda E21, che ha trovato pieno e convinto accoglimento nelle disponibilità del Presidente del Consiglio Comunale, Manfredi Palmieri, debba essere considerata parte integrante di un appuntamento simile che possa avere anche a Milano, con protagonisti i nostri livelli istituzionali locali, Comune, Provincia, da sempre attenta alla realizzazione di un contributo di innovazione ai percorsi comunicativi, Regione, dove giace in discussione, a firma del consigliere Marcello Saponaro, una proposta di legge di attivazione di spazi open source nella pubblica amministrazione, con le conseguenze migliorative che ne derivano, la sua realizzazione, rendendo la città, la Provincia e la Regione parti attrici nella promozione di un'incentivazione dello sviluppo della rete. Dico questo anche nella pura convinzione del fatto che il supporto scientifico, della ricerca, della conoscenza, possa garantire, facendo base sui poli di eccellenza, una programmazione sul futuro della rete nel nostro contesto, su un suo miglioramento e potenziamento funzionale e strumentale per rendere questa nuova realtà nuovo spazio di contaminazione e di conoscenza, di accesso ai saperi, di partecipazione alla vita democratica della collettività.
Proprio ieri ho presentato in Consiglio di Zona un'interrogazione che chiede al Settore Innovazione e all'assessorato omologo in Comune delucidazioni riguardo allo stato attuale dell'avanzamento del progetto di dotare Milano di una connessione wi-fi in ogni ambito pubblico, dalle biblioteche civiche alle scuole, dalle fermate dei mezzi pubblici ai parchi. Vorrei avere informazioni a riguardo in quanto penso che questo metodo di valorizzazione dei canali di accesso alla rete sia assolutamente base imprescindibile per proseguire nella diffusione sociale e culturale dell'utilizzo di internet e della connessione in banda larga.

Riporto il link della conferenza "State of the Net" promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia, a cui accedere per leggere interessanti documenti cocnernenti la discussione generale.
http://www.stateofthenet.it

Nel sito è attivo anche un blog, dove poter interagire direttamente con i soggetti coinvolti nella discussione della due giorni di "work shop" intensi ma proficui.

E', chiaramente, una base di confronto da cui partire per proporre qualcosa di analogo anche nella nostra città.

Un caro saluto
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Venerdì, 8 Febbraio, 2008 - 13:36

apposizione bandiera europea in aula consiliare

 
 
c.a della Presidenza del Consiglio di Zona 4;
del Consiglio di Zona 4 e di tutte le sue componenti;
della direzione di settore zona 4
 
 
 
Oggetto: richiesta di provvedere ad apporre tra le bandiere presenti nell’aula consiliare la bandiera dell’Unione Europea 
 
considerata
 
la storia della bandiera dell’Unione Europea, inizialmente adottata dal Consiglio d'Europa l'8 dicembre 1955, su disegno suggerito dall'araldo capo irlandese, e considerata, da subito, dal Consiglio d'Europa necessariamente utilizzabile da parte delle altre organizzazioni regionali che cercavano l'integrazione europea. Venne adottata dalla Comunità Europea il 26 maggio 1986.
 
vista
 
l’importanza di affermare l’appartenenza della presente aula consiliare di una circoscrizione di una città sita nella Repubblica Costituzionale di uno Stato fondatore della Comunità, prima, Unione, dopo, Europea, di cui la bandiera è il simbolo storico e politico rappresentativo
 
constato
 
che tale bandiera è esposta in ogni sala consiliare, sia comunale, sia provinciale, sia regionale, e che viene posta sulle facciate dei centri civici e pubblici
 
si chiede
 
se oltre alle bandiere esposte attualmente in questa sala consiliare è possibile aggiungere la bandiera dell’Unione Europea, non solo per ottemperare una prassi amministrativa presente in ogni sede consiliare di ogni ordine e grado, ma anche per affermare pubblicamente l’appartenenza simbolica e culturale della circoscrizione, parte del Comune di Milano, che questo Consiglio rappresenta,  all’Unione Europea. 
 
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Venerdì, 8 Febbraio, 2008 - 13:35

raccolta differenziata

 
 
c.a della Direzione dell’AMSA di Milano;
dell’Assessorato all’Ambiente e al Territorio del Comune di Milano;
del Settore all’Ambiente e al Territorio del Comune di Milano;
della Commissione Territorio del Consiglio di Zona 4 di Milano
 
 
 
Oggetto: raccolta differenziata richiesta di maggiori miglioramenti in ambito tecnico e di un incremento dell’azione di monitoraggio dell’ottemperanza delle norme e di informazione della cittadinanza utente
 
premesso che
 
la raccolta differenziata rimane uno dei fattori primari del risparmio energetico e garantisce una limitazione delle polveri sottili emesse da termovalorizzatori, che determinano un incremento sostanziale delle emissioni di PM 10, PM 2,5 e PM 1
 
emerge
 
la necessità, soprattutto per quanto concernono i rifiuti provenienti dagli esercizi commerciali, dalle ristorazioni, di poter prevedere forme e modi funzionali ad aumentare il tasso di differenziazione dei rifiuti derivanti da beni organici, quali il caffè, proveniente dagli scarti dei bar, e gli scarti dei prodotti ortofrutticoli e dell'umido in genere
 
si evidenzia, infine,
 
nonostante la crescita nella cittadinanza della pratica di differenziazione della raccolta di rifiuti, un aumento costante di aree che sono ancora incerte nell’applicazione delle disposizioni, a causa di una lacuna del servizio diurno di raccolta porta a porta, soprattutto per gli esercizi del piccolo commercio al dettaglio che produce quotidianamente scarti
 
si chiede
 
 
- alla Direzione dell’AMSA se è previsto, a fronte dell’evidente esigenza di perfezionare la pratica della raccolta differenziata dei rifiuti, in alcuni ambiti, e per quanto concernono alcune tipologie di scarti, un progetto funzionale a migliorare tecnicamente la raccolta stessa;
- sempre alla Direzione dell’AMSA, di concerto con l’assessorato all’Ambiente del Comune di Milano, di prevedere forme e modalità di prevenzione di violazioni delle disposizioni in merito, aumentando i controlli, e di attivare un sistema di "comunicazione più efficace" al fine di rendere la cittadinanza utente conoscente e consapevole dell’importanza della raccolta differenziata e di una sua ottemperanza adeguata.
 
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Venerdì, 8 Febbraio, 2008 - 13:35

stato di attuazione rete wireless

 
 
c.a dell’Assessorato alle Infrastrutture del Comune di Milano;
dell’Assessorato alla Ricerca, Innovazione, Capitale Umano del Comune di Milano;
del Settore Infrastrutture del Comune di Milano;
del Settore Innovazione
 
 
 
Oggetto: richiesta riguardante lo stato di attuazione del progetto di estensione della rete wireless a Milano sul territorio comunale e municipale
 
considerato
 
il testo dell’emendamento, approvato dal Consiglio Comunale, alla Relazione Previsionale e Programmatica di Bilancio 2007/2009 dal consigliere comunale Davide Corritore sulla realizzazione e l’avanzamento dei lavori per un’estensione della rete in diversi spazi, pubblici e privati, della città della connessione “wireless”
 
vista
 
la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio di Zona 4, giovedì 24 maggio 2007, avente come oggetto la seguente titolazione:
“attivazione sul territorio circoscrizionale della proposta, approvata dal Consiglio Comunale tramite l’emendamento alla Relazione previsionale e programmatica di Bilancio 2007/2009, di estensione e implementazione della connessione wi-fi”
 
constata
 
l’esigenza di attivare questo progetto nel breve tempo e periodo per poter soddisfare la richiesta di un servizio uniforme e omogeneamente distribuito sul territorio municipale utile e funzionale alla connessione in rete gratuita, soprattutto in luoghi e spazi pubblici, quali il Centro Civico, le Biblioteche Comunali, le scuole statali di ogni ordine e grado, come scritto e citato nel testo della stessa mozione votata e deliberata all’unanimità dal presente consiglio
 
si chiede
 
- quale è lo stato attuale dei lavori e quale è il crono-programma dettagliato territorialmente per l’estensione della rete di copertura wi-fi;
- se è previsto, da parte degli assessorati coinvolti, un progetto di coinvolgimento, come indicato sia nell’emendamento riportato, sia nella richiesta e nella parte propositiva della delibera votata dal Consiglio di Zona, della stessa struttura circoscrizionale al fine di individuare i siti e le postazioni utili per garantire accessi pubblici e gratuiti da parte della cittadinanza;
- si invita, infine, la commissione territorio di indire una riunione con all’ordine del giorno lo stato di attuazione del progetto di estensione della rete wi-fi sul territorio circoscrizionale, invitando il direttore di settore dell’assessorato competente, al fine di comprendere, anche, la quantità di fondi di finanziamento predisposti per il raggiungimento di tale finalità di alta utilità pubblica.
 
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Venerdì, 8 Febbraio, 2008 - 13:34

eccezioni per l’abbonamento ecopass

 
 
c.a dell’Assessorato alla Mobilità e ai Trasporti del Comune di Milano;
del Settore Mobilità e Trasporti del Comune di Milano;
della Commissione Territorio e Trasporti del Consiglio di Zona 4 di Milano
 
 
 
Oggetto: eccezioni per l’abbonamento ecopass per i residenti in zone non sottoposte al provvedimento accompagnanti in strutture scolastiche rientranti all’interno di zone sottoposta al medesimo
 
considerato che
 
diversi residenti nella zone esterne a quella sottoposta a ecopass per il passaggio autoveicolare hanno dimostrato istanze per il fatto che accompagnando ogni mattina le proprie figlie e i propri figli nelle strutture scolastiche interne alla zona delimitata dalla Cerchia delle Mura, sono vincolati a essere soggetti ad abbonamento se dotati di autovetture non rientranti nelle categorie escluse dall’obbligo tariffario
 
dato che
 
il provvedimento che ha delineato l’avvio della sperimentazione ha introdotto figure e tipologie di automobilisti non soggetti per motivi giustificati all’abbonamento, pur rientrando le proprie autovetture nelle categorie sottoposte all’obbligo tariffario
 
si chiede
 
- al Settore Mobilità e Trasporti se sono prevedibili forme di aggiornamento delle categorie esentabili dal provvedimento, considerando la presente categoria giustificabile nella richiesta di una forma di sospensione eccezionale dell’obbligo tariffario, e coinvolgendo le strutture consiliari del decentramento nella definizione dei criteri attuativi del provvedimento;
- all’assessorato Mobilità e Trasporti di prevedere a integrare, se il provvedimento consente, queste figure come soggetti esentabili dall’obbligo stesso, considerando che le tipologie dei residenti sopra menzionati vivono nelle zone periferiche ed esterne al centro cittadino, zona sottoposta al provvedimento, e, pertanto, in un territorio di pertinenza del presente Consiglio di Zona.
 
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Venerdì, 8 Febbraio, 2008 - 13:33

livelli retributivi animatrici e animatori CAM Zona 4

 
 
c.a dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano;
del Settore Politiche Sociali del Comune di Milano;
della Presidenza della Commissione Politiche Sociali del Comune di Milano
 
 
 
Oggetto: livelli retributivi animatrici e animatori CAM Zona 4
 
preso atto
 
della pronta e puntuale risposta del Direttore di Settore Aree Cittadine, Federico Bordogna, sottoposta al sottoscritto nell’ultima riunione di Consiglio di Zona da parte del Presidente Paolo Zanichelli, a una mia interrogazione, presentata in data giovedì 10 gennaio, sempre in sede di consiglio di zona
 
considerato che
 
l’interrogazione da me presentata riguardava la richiesta di chiarimenti concernente il livello retributivo delle animatrici e degli animatori dei Centri di Aggregazione Multifunzionale, necessitante di un aggiornamento rispetto agli indici ISTAT, dato che questa operazione non avviene dal 2000
 
constato
 
nella lettera di risposta che la decisione del passaggio graduale della gestione dei Centri di Aggregazione Multifunzionale alla società Milano Sport spa è individuata come metodo migliore per uniformare i livelli retributivi, essendoci un unico soggetto interlocutore nelle trattative e che la mia richiesta di adeguare con una certa urgenza i livelli retributivi delle animatrici e degli animatori dei CAM della Zona 4 a quelli previsti negli altri settori decentrati di zona sarebbe stata maggiormente possibile e recepibile nel nuovo sistema organizzativo
 
visto che
 
nell’ambito dell’organico presente presso i nostri centri sono già state avviate assunzioni da parte della società stessa per l’elargizione di servizi particolari attivati presso i CAM e che queste assunzioni prevedono una retribuzione uguale a quella precedente, quindi non ancora aggiornata agli indici ISTAT e, precisamente, ammontante a 11 € all’ora.
 
si chiede
 
- al Settore Arre Cittadine del Comune di Milano se è previsto nella convenzione firmata e stipulata con la società Milano Sport spa un vincolo che permetterebbe di mantenere gli stessi livelli retributivi del personale assunto, confermando, da parte dello stesso Direttore Bordogna, la linea di indirizzo di invitare la società preposta a garantire continuità all’organico oggi presente presso i CAM con contratti di collaborazione con i vari settori decentrati di zona;
- al settore stesso di informare del criterio e della motivazione che ha indotto la società ad attuare un uguale livello di retribuzione inadeguato per le assunzioni predisposte da Milano Sport spa nell’ambito dell’organico dei CAM di Zona 4 e inerenti le attività cedute in gestione a quest’ultima, considerando opportuno, in virtù della risposta data alla mia precedente interrogazione, invitare ad adeguare i livelli retributivi secondo un criterio uniformante con i livelli predisposti negli altri settori del decentramento, dove sono state già avviate delle assunzioni dell’organico, con uguale retribuzione all’anno precedente, aggiornata agli indici ISTAT.
 
 
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

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