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.: Il Blog di Isidoro Spirolazzi
Sabato, 9 Febbraio, 2008 - 18:55

Una inutile strada tra la via F.lli di Dio e la via Caldera, Tofa

Il continuo edificare nelle zone prospicienti il parco delle cave, porta alla conseguente antropizzazione della zona con l’esito di una maggior necessità di servizi.
La costruzione della Residenza per anziani ( RSA) Parco delle Cave nella zona Ovest, ne è una prima conseguenza, ma non è la sola: in quanto responsabilità ne hanno i consiglieri del Consiglio di Zona 7 quando concedono la possibilità di edificare o di aumentare i volumi abitativi senza tener conto della viabilità esistente e di quella che si potrebbe attuare senza stravolgere il territorio in quella zona.

Il proponente della mozione, chiede al CdZ 7 l'apertura di una strada di collegamento tra le vie F.lli di Dio e via Caldera,Tofano Novara, è questa una proposta per certi versi vetusta e bocciata almeno due volte in sei anni; se non conoscessi la buonafede del presentatore, la reiterazione della proposta, nonostante il parere negativo dato negli ultimi anni dal CdZ 7, indurrebbe a costrutti mentali poco sereni.

La proposta, visto il relativo grado di urbanizzazione della zona, potrebbe essere accettata se fosse prospettata come una strada locale, che tende a collegare il quartiere di Baggio con la Residenza per anziani (RSA) di via Quarti, anche se mi fa specie, che autorizzazioni di costruzione di edifici pubblici come la RSA vengano date dall’amministrazione comunale senza aver preventivato il traffico locale;
ma con vari distinguo, tuttavia potrebbe essere una richiesta condivisibile, anche se il traffico in quella zona non è, e non sarà mai di elevata affluenza, a causa della sola RSA.
Nella richiesta si giustifica l'apertura di una nuova strada per collegare Baggio con la RSA e Quinto Romano, adducendo il fatto che il traffico sarà notevole a causa dei visitatori della residenza peranziani, cosa a mio avviso, poco probabile ! Il documento prosegue manifestando l'intenzione di costruire, sul tracciato del deviatore del Fiume Olona dalla via F.lli di Dio sino alla via Caldera, unastrada che occuperà con tutte le corsie, una sezione di ca. mt. 30 ca., così si legge nella premessa della mozione e prosegue nell’ultimo paragrafo del considerato con …… “Ad esempio,mediante sdoppiamento delle carreggiate, si ottengano uno spartitraffico e un controviale alberato con pista ciclabile lato parco.” Mentre per quanto riguarda i pedoni si prospettano passerelle metalliche sopraelevate per favorire l’attraversamento pedonale per l’accesso al parco delle cave.
Quindi non sarà una strada di collegamento locale, o per accedere più agevolmente alla struttura della RSA, bensì un’arteria viabilistica di grosse dimensione con un flusso di traffico tale che si renderebbenecessario la costruzione di .....”rotonde alla francese per limitare la velocità dei veicoli”, e passerelle sopraelevate per i pedoni.
Questo passaggio veicolare, sia leggero che pesante, porterà inevitabilmente ad intasare il quartiere di Baggio all’altezza delle vie Forze Armate, Palmi e F.lli di Dio e diventerà un collegamento tra la via Parri e via Novara (Nord-Sud), collegando il traffico (Ovest-Est) Settimo-Milano attraverso le vie, Palmi e Valsesia, con l’arteria Parri-Cusago, e le vie Caldera e Tofano, con l’arteria di via Novara, Figino, Settimo.
Se invece dovessimo pensare al 2015 ecco che vedremmo una direttrice alternativa alla attuale tangenziale ovest per collegare la via Parri alla Fiera di Rho Pero, EXPO 2015.

Questa strada previsionale come da proposta passerebbe sopra la copertura del canale Deviatore del Fiume Olona, con una sezione stradale di ca. 30 mt.. Dalla descrizione parrebbe una strada a due corsie per ogni senso di marcia e una ciclo-pedonale al bordo del Parco delle Cave.
Mi chiedo se lacopertura effettuata sul deviatore del fiume Olona nel 1981-82 prevedeva di sostenere un traffico veicolare di queste dimensioni, e il senso logico di far passare una strada di questo calibro nelle immediate vicinanze del Parco delle Cave; in particolare l'utilità pubblica.
Vi ricordate via Novara 20 anni fa? Era una via a due corsie, una per senso di marcia, con molto traffico, e si diceva ”speriamo che allarghino la via Novara altrimenti noi abitanti del quartiere, al
mattino non usciamo più da Quinto!” da allora cosa è cambiato?
Che siamo diventati più vecchi, per fortuna, che la via Novara è molto più larga, il traffico è molto più numeroso, l’inquinamento acustico ed aereo sicuramente maggiore e gli abitanti del quartiere, al
mattino fanno ancora fatica ad immettersi con i veicoli sulla via Novara.
Inoltre da un punto di vista socio ambientale, la costruzione della strada, risulta uno stravolgimento particolarmente “violento” per la zona che non si adegua al territorio di fine Parco, volutamente prativoe boschivo; infine una strada di questa importanza, indurrebbe fortemente alla costruzione di altri edifici nelle aree adiacenti, e da un punto di vista ambientale porterebbe un inquinamento acustico ed aereo (polveri sottili), che gli abitanti della zona di Quinto Romano non potrebbe sopportare, visto anche la vicinanza della tangenziale Ovest e dell'inceneritore di Figino e delle discoteche di Aquatica e Goiaba.
L’ Agenzia della Mobilità nella precedente consiliatura aveva previsto si una strada di collegamento tra Baggio, RSA e Quinto Romano, ma con un calibro sicuramente inferiore e un traffico veicolare limitato fino alla via Broggini e dalla via Broggini sino al quartiere di Quinto Romano una strada solo ciclopedonale. 
La richiesta di questa strada nasce molto probabilmente dalla necessità di trovare altre aree di costruzione nell’area Ovest del Parco delle Cave, oggi intercluse tra la fine Parco delle Cave, via Caldera e la via Quinto Romano e non da un vero e necessario collegamento tra Baggio e Quinto Romano. Il collegamento tra i due quartieri già esiste attraverso la via Airaghi Quinto Romano, Baggio.
Inoltre sarà cantierata a breve anche una strada che collegherà l’uscita della tangenziale Settimo, via Novara, alla via Airaghi all’altezza di Acquatica.

I cittadini di Quinto Romano hanno invece urgente bisogno di:riqualificare le aree degradate Cava Ongari Cerutti, risanare l'area antistante la S.S. La Vercellese e
la strada di collegamento tra le vie Ferrieri e Caldera, il collegamento con mezzi pubblici a Baggio, le rotonde in via Tofano-Ferrieri e via De Sica Piccoli per ridurre la velocità veicolare, e un medico dell'ASL, visto che in un quartiere come Quinto Romano, che conta ca. 6.000 abitanti, ci sono solo due medici.
Purtroppo, la mancanza di progettualità d’insieme dello sviluppo urbanistico della città, la mancanza di ascolto dei cittadini sulle scelte di urbanizzazione e sui bisogni, porta inevitabilmente a situazioni di scontro con i cittadini.
Le continue richieste di costruire dove c’è un prato, senza una progetto d’area, ha come conseguenza una eccessiva antropizzazione del territorio e una conseguente richiesta di opere di urbanizzazione, utilizzando in maniera caotica e dispersiva il terreno comune. Invece un progetto che tenga conto dello sviluppo, area per area, consentirebbe di utilizzare il territorio in maniera più ordinatae contenuta e per usare le parole di un grande interprete della canzone italiana
: “La situazione politica non è buona........ma la più grande sciagura sono gli architetti.” (Celentano).

Se poi si aggiunge che nel progetto di EXPO 2015,(visibile nel sito del Comune di Milano) Quinto Romano dovrebbe essere attraversata da un corso d'acqua a cielo aperto che porterebbe nel luogo dell'expo, sullo stesso tracciato della strada F.lli di Dio-Caldera, verrebbe da dire che forse c'è un po' di confusione.

Ritengo sia giunta l’ora di invertire il metodo di sviluppo urbanistico di questa città che trovo molto singolare: prima si concedono permessi a costruire e poi ci si lamenta che mancano le urbanizzazioni primarie e secondarie, sarebbe buona norma, effettuare preventivamente un’analisi del territorio, un piano d’area, e poi concedere i permessi di costruire; ma questo sarebbe troppo di buon senso.
Desidero precisare che il buon senso si trova da un punto di vista politico, sia a destra che a sinistra, però è necessario la volontà di usarlo !
Sino a quando si risponderà solo a logiche di partito, al proprio referente politico, o a logiche di convenienza puramente economica-speculativa, non faremo mai l’interesse del cittadino.

Isidoro Spirolazzi
Lista Civica Ferrante

Allegato Descrizione
2008 01 17 progetto_flli_dio_colori_2.pdf
2.32 MB
percorso adiacente il Parco delle Cave della via F.lli di Dio