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Giovedì, 12 Ottobre, 2006 - 09:01

Consiglio di zona 7 in merito alla convenzione per ultimare il Parco delle Cave

In data 9 ottobre 2006 la maggioranza di centrodestra del Consiglio di zona 7
ha deliberato di poter frazionare in più soggetti la conduzione del Parco delle Cave impedendo a Italianostra la realizzazione del Parco così come era stata pensato nel 1997;respingendo tutti gli emendamenti di contenuto presentati dall'opposizione.

 

Ritengo sia doveroso ringraziare Italianostra e le associazioni all’interno e all’esterno del Parco delle Cave per quanto hanno fatto nel corso di questi ultimi anni.
Ricordo, che non troppo tempo fa queste associazioni, e ripeto, interne ed esterne al PDC, insieme alle istituzioni e a Italia nostra, hanno ripulito il parco, al tempo discarica a cielo aperto, di rifiuti di ogni specie, e animata da figuri che si aggiravano per il parco in cerca di eroina o di sesso a pagamento.
Tutto questo lo si è potuto fare grazie alla volontà delle istituzioni ed alla collaborazione instaurata da Italia Nostra con le associazioni.
Il lavoro svolto dalle associazioni e da privati cittadini è da tenere in alta considerazione, così com’è da tenere in considerazione il lavoro svolto da Italia Nostra sulla gestione partecipata del Parco delle cave.
Il frazionamento della convenzione, proposta in questa delibera, presentata dalla maggioranza di questo Consiglio di Zona 7, renderebbe più difficile la realizzazione del Parco delle Cave, tradendo, l’intendimento con cui la giunta comunale nel 1997 ha conferito a Italianostra, la progettualità, la realizzazione, la conduzione sino al completamento e alla riconsegna dello stesso al Comune di Milano.
La costituzione del parco già allora (1997) poteva essere appaltata direttamente al Comune di Milano, ma è stata volutamente affidata dall’allora giunta comunale governata dalla Lega, sindaco Formentini, ad Italianostra, ente estraneo alle logiche di partito, proprio per preservare il parco dall’appetito vorace di costruttori.
Con il voto espresso dall'attuale maggioranza di governo del  Consiglio di Zona 7 in merito al non rinnovo della convenzione a Italia Nostra, ha manifestato implicitamente, una valutazione negativa sulla progettazione e conduzione del Parco delle Cave da parte di Italia Nostra, e inciderà profondamente sulla futura costituzione di questo parco di cui tutti noi ne andiamo fieri.
Il voto manifestato dalla maggioranza di governo della zona 7, costituisce una svolta per il costruendo Parco delle cave, che va nella direzione opposta di come nel 1997  gli amministratori precedenti lo avevano pensato.
Il modello dinamico di gestione partecipata attuata da Italia Nostra, è unico nel suo genere e oserei dire unico in Europa, molte sono le delegazioni di associazioni italiane e straniere che vengono a Milano per acquisire metodi e conoscenze, per consentire a diversi soggetti, privati cittadini e associazioni, di operare insieme per il bene comune, in questo caso il Parco Delle Cave; quindi non buttiamo via un lavoro che è costato sacrifici e lavoro non solo alle associazioni ma anche ai cittadini che assiduamente lo frequentano.
Assumiamoci quindi in prima persona la responsabilità di poter portare a termine il Parco delle cave con Italia Nostra manifestando la nostra volontà al SINDACO MORATTI di voler mantenere quel modello di gestione partecipata attuata in questi anni da Italia Nostra.
Vi chiedo quindi firmare e far firmare il documento allegato, facendolo pervenire via postaentro il 25 ottobre 2006 a:
Cooperativa Ferruccio Degradi via Caldera, 110  20153 Milano   
Libreria Linea di confine via Ceriani, 20 Milano
Cava Aurora via Broggini, 30 20153 Milano
Italia Nostra  via Silvio Pellico, 1 Milano
per Fax al numero 02 4522401
Saluti
Isidoro Spirolazzi
Consigliere zona 7
Lista Ferrante
Allegato Descrizione
let_tr SinMI Co.Sa..pdf
1.07 MB
Petizione_cave.pdf
34.75 KB
Scaduta la convenzione con Italia Nostra per il Parco delle Cave, è incredibile che anzichè confermare un modello che a detta di tutti ha prodotto ottimi risultati, voglia spezzettare in più parti separate la sua gestione affidandola a più soggetti.
L'Amministrazione comunale dovrebbe riflettere su questa decisione, dannosa per il Parco e per la Città.
Il Comitato delle Associazioni per la Salvaguardia del Parco delle Cave ha avviato una raccoltà di firme per chiedere:
- di confermare il modello di gestione che ha prodotto risultati di qualità evidenti a tutti, rinnovando l'affidamento della convenzione con le stesse modalità del decennio trascorso;
- di garantire la prosecuzione del modello che ha consentito la partecipazione dei cittadini e di numerose Associazioni, non solo zonali, nella costruzione del Parco;
- di confermare la presenza e il ruolo delle Associazioni insediate nel Parco e dell'attività agricola, nel quadro unitario dello sviluppo dei servizi forniti ai cittadini;
- la presentazione pubblica dei progetti di rilancio del Parco che giacciono da diverso tempo nei cassetti dell'Amministrazione comunale.

Commento di Corrado Angione inserito Gio, 12/10/2006 12:57

Dobbiamo dirla chiaro: c'è un bel gioco di squadra sotterraneo, che ha fatto in modo da privilegiare (non certo casualmente...) le tre associazioni, guarda caso, che si erano staccate dal Comitato per il famigerato PII Marchesi Taggia (Arcieri, Bersagliera e Cabassi) oltre all'agricoltore ospitato provvisoriamente e con grande disponibilità da ItaliaNostra alla Cascina Caldera quando Cascina Linterno venne inaspettatamente chiusa e per lui si mobilitarono i volontari dell'Associazione Amici Cascina Linterno, coinvolgendo 500 persone in una manifestazione a Palazzo Marino. Senza ItaliaNostra e senza la tenace difesa dei volontari l'agricoltore farebbe il pensionato già da tempo. Un discorso diverso è invece quello relativo alla Cava Aurora che resta invece fedele ai suoi principi di sinergia con ItaliaNostra ed è difatti l'unica associazione ad aver prodotto un documento pubblico. I rappresentati delle altre si confondevano con il pubblico, parlocchiando a bassa voce con qualche consigliere e cercando di convincere singolarmente i presenti.
È doveroso anche aggiungere che, qualche giorno prima del Consiglio di Zona, la relativa commissione è stata vergognosamente sbrigativa e condotta peggio dalla presidente, con l'aggravante per quest'ultima di essere una veterana e quindi senza l'alibi della non conoscenza. Ho potuto assistere a questa pseudo-commissione casualmente senza che fosse in alcun modo publicizzata. Si è discusso senza un documento-base intestato né firmato e senza aver interpellato uno degli enti coinvolti, l'autorevole Cava Aurora, il tutto buttato giù in qualche modo nel giro di un'ora e mezza. Un argomento strategico per tutta la Zona 7 qual è il Parco delle Cave non può essere trattato in questo modo, togliendo anche la parola al direttore del Parco, perché i commessi dovevano andare a casa...
La mia impressione è che questo tipo di decentramento non ha ragione di esistere se gestito in questo modo, da gente che esegue solo ordini di partito, senza amore per il territorio.
Massimo de Rigo

Commento di Utente non registrato inserito Ven, 13/10/2006 09:51