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.: Il Blog di Donatella Elvira Camatta
Giovedì, 4 Maggio, 2006 - 10:09

10. PER UN COMUNE CONSUMATORE CRITICO E RISPARMIATORE RESPONSABILE

- premiare nelle gare d'appalto di rilievo le imprese con certificazione sociale, usare cibi biologici dei produttori locali e alimenti del commercio equo e solidale nelle mense
- transazioni finanziarie che avvengano anche appoggiandosi alle banche e agli strumenti della finanza etica e in tra gli altri istituti di credito vengano considerati a titolo preferenziale quelli che non svolgono attività a servizio del commercio e dell'esportazione di armi e hanno adottato criteri di responsabilità sociale e ambientale.
- rispetto delle normative in materia di trasparenza e di sicurezza del lavoro negli appalti

Mercoledì, 3 Maggio, 2006 - 23:55

Assessorato per i bambini, i ragazzi e le loro famiglie

UNA CITTÀ AMICA DEI BAMBINI
È UNA CITTÀ CHE GUARDA E INVESTE SUL FUTURO

Una azione diffusa di riqualificazione di Milano non può non misurarsi con i diritti dei bambini e dei ragazzi. Non esistono diritti di cittadinanza dei bambini che non comprendano quelli degli anziani, così come non esistono questi diritti contrapposti a quelli delle donne.
Anzi ponendo tra le priorità la questione dell’essere bambini e ragazzi a Milano si può introdurre un vero e proprio “parametro bambino” per misurare l’accessibilità alla città,  ai servizi, per valutare la qualità non solo di questi ultimi, ma della vita stessa di tutti suoi cittadini.
Una città amica dei bambini è una città che guarda e investe sul futuro, in grado quindi di creare le condizioni ambientali, sociali ed anche economiche che, nella libertà di ogni donna e di ogni uomo, rendono facilmente praticabile il desiderio di avere dei figli e di fare famiglia.
I cambiamenti avvenuti nella vita dei bambini e dei ragazzi, nella famiglia, nell’economia, nel mercato del lavoro pongono dei problemi nuovi e la famiglia o meglio l’essere genitori, richiede una comunità attenta e una amministrazione in grado di intervenire affiancando in modo continuativo i genitori nella promozione del benessere e non intervenire solo quando la famiglia è in crisi o è inadeguata.
Un famoso detto africano ci insegna che “per educare un bambino ci vuole un intero villaggio”.
Questa è l’idea forte alla base di questa proposta, questo è quel “nuovo welfare locale e comunitario” che da più parti viene auspicato.
Partire dal soggetto “bambini” e dai loro diritti vuol dire quindi coinvolgere sia chi nella società civile si occupa delle questioni che riguardano i bambini (l’educazione, la cura, la salute, lo sviluppo, la mobilità, il verde, …), che, come ci indica la Convenzione Internazionale per i Diritti dell’infanzia, legge del nostro Stato, coinvolgendo direttamente i bambini stessi.
E’ necessario partire dai bambini e dalle loro famiglie perché questa soggettività pone delle questioni che facilita la sperimentazione e la pratica di un sistema formativo integrato (scuola-famiglia-associazionismo/non profit-ente locale).
Occorre sviluppare un nuovo welfare di comunità, nel quale le famiglie, i servizi, le scuole, le parrocchie, le organizzazioni di terzo settore possano promuovere nei quartieri Educazione e Partecipazione con i bambini, i ragazzi e i giovani. Solo aiutando i servizi decentrati e le formazioni sociali a connettersi e a sostenersi a vicenda sarà possibile ascoltare gli abitanti (e i bambini) e con loro progettare e realizzare interventi per la qualità della vita. Un welfare di comunità non può che svilupparsi nei quartieri e far crescere vicinanza, autoaiuto e coesione sociale.
Attualmente c’è una incomprensibile frammentazione dell’intervento sulla popolazione cittadina di età compresa tra 0-18 che non risponde alle esigenze reali della città, dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie. L’assenza di un vero coordinamento politico/progettuale crea addirittura, su alcuni interventi, una concorrenza interna tra i servizi e le proposte, con doppioni e sovrapposizioni.
Occorre un progetto strategico complessivo che, riqualificando i servizi erogati ai bambini, ai ragazzi alle loro famiglie, ridisegni una città amica di tutti.
PER MEGLIO SVOLGERE QUESTO PROGRAMMA  PROPONIAMO LA COSTITUZIONE DI UN UNICO INTERLOCUTORE: L`ASSESSORATO  PER I BAMBINI, I RAGAZZI E LE LORO FAMIGLIE .

Mercoledì, 3 Maggio, 2006 - 22:56

Ma come l'autografo?


Oggi 4 ore di volantinaggio a scienze politiche. Ci si è divertiti anche parecchio, insomma mi sono laureato li da un mese ed è uno di quei posti dove mi sento a casa. C'erano anche
luilui e lui, che però non ha dato un solo volantino, oltre ad altri amici.
Abbiamo distribuito volantini e marancollection, ma la richiesta più strana è stata di una ragazza, che oltretutto non vota nemmeno a Milano, che mi ha chiesto l'autografo.
"Ma come l'autografo? Mi candido in Comune!"
"E vabbè fammelo lo stesso".
Vuoi vedere che tra un po' anche la politica torna di moda?

Mercoledì, 3 Maggio, 2006 - 22:30

blog di Massimo Casiraghi - candidato al Consiglio di Zona 4

Cari cittadini, sono a disposizione per rispondere a Vostre domande sui temi che ho affrontato in questi anni, e su quello che si potrebbe fare ancora e di meglio nel futuro.
La mia "storia" si può leggere nella pagina del candidato a me dedicata.
Grazie in anticipo a chiunque vorrà intervenire.
Massimo Casiraghi

Mercoledì, 3 Maggio, 2006 - 21:23

Bruno Ferrante su La7

Qui sotto riporto l'agenda di Bruno Ferrante nei prossimi due giorni:

4 maggio ore 14.30

Bruno Ferrante incontra corpo docente e studenti della Facoltà di Sociologia dell'Università Bicocca. Aula U7-12, piazza dell'Ateneo Nuovo, 1

4 maggio ore 18.00
Il candidato sindaco dell'Unione, Bruno Ferrante, incontra il Gruppo Giovani Imprenditori in Assolombarda

5 maggio ore 21.30
Il candidato sindaco Bruno Ferrante è ospite del programma televisivo "Le invasioni barbariche", condotto da Daria Bignardi, in onda su La7 a partire dalle 21.30

Da notare l'impegno di venerdì sera su La7, dopo  la scorsa partecipazione della Moratti, da non perdere assolutamente.

A presto...
Federighi per l'Ulivo in Zona 8
Ferrante Sindaco
Mercoledì, 3 Maggio, 2006 - 16:51

"Forma e usi" della città

Quale aspettativa hai in merito alla "forma" della Zona 4 e del tuo quartiere? Quali usi di città vorresti incentivare?

Mercoledì, 3 Maggio, 2006 - 15:53

aggressione di vigili urbani al corvetto.

Trovo deplorevole l'aggressione perpetrata ai danni di alcuni agenti della polizia municipale di milano, ieri sera, ad opera di alcuni giovani.

Solidarietà ai vigili urbani.

Mercoledì, 3 Maggio, 2006 - 14:36

PRESIDIO IN PIAZZA CORDUSIO

VIA DALL'IRAQ SUBITO!
NO A UN ATTACCO NUCLEARE CONTRO L'IRAN!
PRESIDIO IN PIAZZA CORDUSIO
SABATO 6 MAGGIO, ORE 15

L'ennesimo attentato in Iraq, che pochi giorni fa invece che iracheni ha ucciso dei militari italiani e un rumeno, è l'ultima conseguenza di un'invasione criminale che continua a mietere vittime. Non dobbiamo dimenticare che i soldati italiani non sono in Iraq per mantenere la pace o ricostruire il paese, ma partecipano a una guerra illegale, al servizio di interessi molto lontani da quelli dichiarati e sostengono il terrorismo di stato di Bush. Ora la guerra rischia di estendersi all'Iran, contro cui gli Stati uniti non escludono l'uso di armi nucleari.
Un attacco del genere innescherebbe una spirale ancora più tragica e spaventosa della scia di stragi e attentati degli ultimi anni. Come per le armi di distruzione di massa (mai trovate in Iraq, ma utilizzate per giustificare la guerra), di cui gli Stati Uniti possiedono un nutrito arsenale, ci si muove in base a una logica arrogante e ipocrita, per cui Stati Uniti, Israele e vari paesi europei possono ampliare i propri arsenali nucleari, ma l'Iran no.
A questa logica perversa si può rispondere solo imboccando una direzione opposta, con l'obiettivo finale del disarmo nucleare globale e dell'eliminazione degli ordigni e degli arsenali nucleari.
Il primo passo è semplice e urgente: ritiro immediato delle truppe dall'Iraq e ferma opposizione alla possibilità di un attacco contro l'Iran.

Mercoledì, 3 Maggio, 2006 - 14:23

Il Programma per Milano

 

Dal sito http://www.brunoferrante.it/ , il programma per la citta di Milano in sintesi:

Il programma
Mobilità, ambiente, territorio. Queste le tre priorità, anzi, "le precondizioni su cui subito intervenire" secondo il candidato sindaco dell'Unione, Bruno Ferrante, illustrate nel corso della conferenza stampa a Palazzo Visconti, durante la quale è stato presentato il programma della coalizione di centrosinistra per le elezioni comunali del 28 maggio prossimo. Un documento di 39 pagine partito dai lavori del Cantiere e poi elaborato e completato negli ultimi mesi. "Milano, idee per il governo" è diviso in quattro aree tematiche: le governance, lo sviluppo, i diritti e l'organizzazione della macchina comunale. "L'obiettivo di questo programma è una Milano che diventi la città dei giovani - ha sottolineato Bruno Ferrante -: coraggiosa, dinamica, europea, competitiva, che sia il crocevia di culture e affari internazionali. E soprattutto che coinvolga molto di più i cittadini attraverso il dialogo, l'ascolto e la partecipazione. Per realizzare tutto questo, cioè per organizzare un'amministrazione comunale che sia più vicina alle esigenze dei cittadini e che sappia renderli partecipi delle decisioni per il governo della città, abbiamo pensato a un potenziamento dei Consigli di Zona, che dovranno pertanto disporre di più risorse e più competenze per essere più presenti, più autorevoli". Bruno Ferrante, proseguendo nell'analisi, ha spiegato in che modo saranno affrontato i tre temi più urgenti. "Per quanto riguarda la mobilità - ha spiegato il candidato sindaco - è assolutamente prioritario incentivare l'utilizzo del trasporto pubblico, rendendolo preferibile a quello privato. Questo non solo grazie al potenziamento dei mezzi, ma anche ai parcheggi di interscambio nelle aree periferiche, alle intese con Provincia e Regione per i collegamenti con hinterland e altri Comuni, alla realizzazione delle linee 4 e 5 della metropolitana. Senza dimenticare le biciclette: bisogna creare più piste ciclabili per favorirne l'utilizzo". L'ambiente: "Come è noto, è causato soprattutto da due agenti: traffico e impianti di riscaldamento. Noi attraverso questo programma che presentiamo oggi ci impegnamo a creare più verde in città, non solo con la "cintura verde" ma anche con le strade verdi, che colleghino i vari parchi realizzando così una continuità del verde cittadino". Il territorio: "Va curato con particolare attenzione, dicendo "no" ai Piani di intervento a macchia di leopardo e cercando una visione strategica complessiva".

Allego il file con il programma completo in formato .pdf, leggibile con Adobe Reader.

A presto...
Federighi per l'Ulivo in Zona 8
Ferrante Sindaco
Mercoledì, 3 Maggio, 2006 - 12:56

20 maggio 2006 Presidio e Marcia per la Pace

                                                  DisarmiAmo  la Pace

                       

                              20  Maggio 2006  Presidio e Marcia  per  la Pace.
 

Nel giorno dell’ennesimo attentato in Iraq, che rende sempre più evidente l’insopportabilità della guerra, la maggioranza di centro-destra che governa la Regione Lombardia affossa la proposta di legge di iniziativa popolare per la rivitalizzazione dell’Agenzia Regionale per la riconversione dell’industria bellica e il disarmo.

La proposta di legge di iniziativa popolare sostenuta da 15.000 cittadini e cittadine della Lombardia propone un adeguamento della vecchia legge alle evoluzioni del comparto bellico avvenute negli ultimi anni.

Oggi la IV Commissione Attività Produttive della Regione Lombardia, incaricata della discussione del pdl, ha assunto a maggioranza (con il voto contrario degli altri partiti dell’Unione e l’astensione della Margherita) un ordine del giorno che propone al Consiglio regionale non solo di bocciare la proposta di legge, ma anche di non discuterla e di non esprimersi nel merito della questione.

L’ordine del giorno proposto dalla commissione al consiglio impegnerebbe la Giunta Regionale a istituire il registro regionale delle industrie belliche al di fuori dell’attuale Agenzia Regionale per la riconversione, già fortemente svuotata delle sue funzioni da anni di inattività e di non finanziamento.

La scelta di affossare il pdl significa non solo rinunciare ad aggiornare al nuovo scenario del settore la precedente legge 6/94, che istituisce l’Agenzia Regionale per la riconversione dell’industria bellica, ma anche la volontà di chiudere l’esperienza dell’attuale Agenzia Regionale per la riconversione.

Un voto insopportabile che offende le 15.ooo cittadine e cittadini che hanno sostenuto la proposta di legge, che chiude le porte nella nostra regione a possibili percorsi di riconversione e di disarmo, cancellando, di fatto, quello che potrebbe essere un valido strumento utile sia per agevolare la riconversione delle produzioni militari verso prodotti civili e socialmente sia per la salvaguardia di posti di lavoro. Tanto più che tale legge non obbliga le aziende a riconvertire ma offre l’opportunità, per chi lo desideri, di riproporre una produzione civile piuttosto che militare. Diventerebbe così, da parte delle istituzioni, un serio segnale di pace.

Come Rete Regionale Disarmo continueremo il nostro impegno e la nostra azione, da una parte per creare pressione sociale per ottenere che il Consiglio Regionale discuta e prenda chiaramente posizione rispetto la proposta di legge avanzata da 15.000 cittadine e cittadini della Lombardia nonostante l’ordine del giorno della Commissione; che venga approvata la proposta di legge di iniziativa popolare e che venga riattivata l’Agenzia Regionale per la riconversione dell’industria bellica

Come Rete Regionale Disarmo continueremo il nostro impegno e la nostra azione per affermare sul nostro territorio una cultura di pace che si sostanzi anche nelle politiche di riconversione e disarmo.

Milano, 27-04-06

Rete Regionale per il Disarmo:
- Gruppo
BastaGuerra Milano,
- Guerre & Pace,
- Sincobas,
- Como Social Forum,
- Coordinamento Pace Cinisello Balsamo,
- Donne in nero Como,
- Convenzione contro la guerra Lodi,
- Ecumenici newsletter,
- BastaGuerra Saronno
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Caritas Ambrosiana
Pastorale del Lavoro della diocesi di Milano
Rete Disarmo
Acli Milano
Comitato intercomunale per la Pace
Campagna La mia spesa per la Pace
Circolo Primo Levi di Busto Arsizio
Partito Umanista
Pax Christi

www.disarmolombardia.org
info.disarmolombardia.org

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