.: Il Blog di Marco Nicola Alessio Pietripaoli
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Assessorato per i bambini, i ragazzi e le loro famiglie
UNA CITTÀ AMICA DEI BAMBINI
Una azione diffusa di riqualificazione di Milano non può non misurarsi con i diritti dei bambini e dei ragazzi. Non esistono diritti di cittadinanza dei bambini che non comprendano quelli degli anziani, così come non esistono questi diritti contrapposti a quelli delle donne.È UNA CITTÀ CHE GUARDA E INVESTE SUL FUTURO
Anzi ponendo tra le priorità la questione dell’essere bambini e ragazzi a Milano si può introdurre un vero e proprio “parametro bambino” per misurare l’accessibilità alla città, ai servizi, per valutare la qualità non solo di questi ultimi, ma della vita stessa di tutti suoi cittadini.
Una città amica dei bambini è una città che guarda e investe sul futuro, in grado quindi di creare le condizioni ambientali, sociali ed anche economiche che, nella libertà di ogni donna e di ogni uomo, rendono facilmente praticabile il desiderio di avere dei figli e di fare famiglia.
I cambiamenti avvenuti nella vita dei bambini e dei ragazzi, nella famiglia, nell’economia, nel mercato del lavoro pongono dei problemi nuovi e la famiglia o meglio l’essere genitori, richiede una comunità attenta e una amministrazione in grado di intervenire affiancando in modo continuativo i genitori nella promozione del benessere e non intervenire solo quando la famiglia è in crisi o è inadeguata.
Un famoso detto africano ci insegna che “per educare un bambino ci vuole un intero villaggio”.
Questa è l’idea forte alla base di questa proposta, questo è quel “nuovo welfare locale e comunitario” che da più parti viene auspicato.
Partire dal soggetto “bambini” e dai loro diritti vuol dire quindi coinvolgere sia chi nella società civile si occupa delle questioni che riguardano i bambini (l’educazione, la cura, la salute, lo sviluppo, la mobilità, il verde, …), che, come ci indica la Convenzione Internazionale per i Diritti dell’infanzia, legge del nostro Stato, coinvolgendo direttamente i bambini stessi.
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