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Il Blog di Gennaro Maurello | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Gennaro Maurello
Domenica, 14 Maggio, 2006 - 11:47

COMUNE DI MILANO: RIDUZIONE ICI PER LE GIOVANI COPPIE

L’Ulivo intende governare la finanza locale ispirandosi rigorosamente ai principi di trasparenza e di accessibilità dei conti pubblici. Sono principi che hanno un alto valore etico e che sono alla base del patto che unisce la collettività milanese: attenersi a questi principi significa rendere comprensibile a tutti i cittadini a vantaggio di chi e per realizzare che cosa sono impiegati i  denari pubblici.
La trasparenza dei conti pubblici e della gestione della politica economica e finanziaria è condizione fondamentale per riacquistare credibilità ma, ancor prima, per ristabilire un rapporto di fiducia nei confronti della cittadinanza milanese. Per tutte queste ragioni essa sarà un punto fermo per l’Ulivo  caratterizzerà l’azione del suo governo locale.

A questo fine vuoi dare indicazioni sulla riduzione dell'ICI? commenta e suggerisci questa tematica
stefano.patera@libero.it

Domenica, 14 Maggio, 2006 - 11:12

il traffico a milano

A chi mi chiede delle priorità da affrontare rispondo, al primo posto, IL TRAFFICO.

L'ho scritto anche nel materiale che distribuisco: mezzi pubblici puntuali, da e per milano anche di notte.

Per come vanno le cose oggi, si tratta di un'utopia, nonostante gli infruttuosi poteri di Commissario di Albertini.

Con un po' di provvedimenti si può però provare a girare pagina.

Anzitutto la questione della puntualità dei mezzi: l'unico servizio soddisfacente è quello della metropolitana. immediatamete fare ripartire i cantieri per nuove linee e soprattutto il secondo passante, che garantisce le comunicazioni con tutta la rete ferroviaria regionale. Liberare risorse a questo scopo perseguendo tutte le strade possibili.

in secondo luogo la puntualità dei mezzi di superficie: le vetture ci sono, anche se bisogna risolvere anche con autisti immigrati, come a Londra, il problema dei conducenti. il problema è che i mezzi rimangono incagliati nel traffico e si bloccano. Facciamo pure nuove corsie preferenziali ma non basta.

 Siccome il traffico è generato in primo luogo dagli abitanti della provincia che vengono per lavorare, bisogna ripensare gli spostamenti da e per milano. Passante, metro leggere, alta frequenza e, a questo punto Road pricing.

 Si tratta di istituire un ticket di ingresso, soprattutto alle zone più centrali e affollate di uffici per chi si muove in auto.

 Un certo numero di accessi garantiti in un mese per le necessità e poi acquisto dei diritti di passaggio a prezzi di mercato. Per chi a milano è solo ospite ma anche per chi all'auto proprio non vuole rinunciare.

Infine parcheggi ovunque, ma ai capolinea del metrò, gratis o quasi.

naturalmente è pazzesco che dopo la 1 di notte non ci siano più mezzi, soprattutto per fuori milano. Il servizio notturno aumenterebbe anche la sicurezza, movimentando anche le serate. 

Domenica, 14 Maggio, 2006 - 10:47

Dialogo tra Marco Revelli e Renzo Casali: "Alla ricerca dei paradigmi perduti"

Se il Novecento può essere definito come il secolo delle due guerre mondiali, dei fascismi, dei nazismi, dei nazionalismi, degli stalinismi, dei populismi; se si può parlare di un bislungo periodo di barbarie avvolto dalle nebbie della guerra fredda o dalla cristallina trasparenza delle tante guerre calde, sequele di stermini, pulizie etniche, guerre umanitarie, preventive e umorali, lotte egemoniche e imperiali, possiamo definire questo inizio del millennio delle restaurazioni “democratiche” del potere imperniato sulla vecchia megera dei rapporti di forza, sui flussi planetari di capitali, sul traffico legale di schiavi piccoli e grandi, su deliri neo-imperiali, come una naturale continuità del secolo andato? Possiamo affermare che l’essenza di quell’orrore, quella metodologia, invece di aver generato un vaccino, continua oggi impunita e rafforzata, come un virus che muta inseguendo le nuove realtà, approfittando dell’indebolimento degli anticorpi?

2.

Oggi, ci troviamo a camminare sui cocci di una sorta di bio-macchina politica che ha deciso prolungare la propria insensatezza esistenziale aggrappandosi con ottusità a qualunque accanimento terapeutico: lecito o illecito, umano o disumano. E’ lecito affermare che stiamo assistendo al trionfo dei un analfabetismo etico e progettuale che stritola in una morsa materiale e spirituale l’intero corpo sociale?

Sabato, 13 Maggio, 2006 - 18:20

I Candidati dei Verdi per Milano al Consiglio Comunale

I Candidati della Lista Verdi per Milano al Consiglio Comunale e ai Consigli di Zona.

Sabato, 13 Maggio, 2006 - 16:50

Lavori pubblici

Buongiorno a tutti.

Pubblico questo messaggio per favorire la conoscenza con i cittadini
e per ricevere spunti e consigli per migliorare la Zona 5.

Sabato, 13 Maggio, 2006 - 15:21

Da una morte assurda una riflessione sulle politiche sociali.

Che aspettiamo?
Un altro giovane, 27 anni, rumeno, ucciso oggi a Senago (provincia di Milano) dal meccanismo di un cassonetto basculante per la raccolta di indumenti usati. Povere cose che vengono protette da anni a rischio della vita di chi, spinto dalla necessità, è costretto a forzare una di queste trappole. Mi chiedo che furto sia "rubare" dei vecchi vestiti per coprirsi, indumenti donati liberamente dai cittadini. Nessuna proporzione c'è poi tra i sistemi posti a difesa dell'eventuale magro "bottino" di chi è costretto ad introdursi in una di queste macchine e il suo valore. Che aspettiamo a far cessare questa pericolosa vergogna? Il prossimo cadavere appeso a una scatola blindata a riprova di quanta poca intelligenza aleggi anche tra le nostre disastrate strutture assistenziali?

pipistro
www.pipistro.splinder.com

"Pipistro" mi scrive su uno dei miei due Blogs, di uno dei tanti fatti assurdi che colpiscono le fasce più vulnerabili della popolazione. Il fatto di per se si commenta da solo, ma parte da un fondo terribile: avere un disperato bisogno di indumenti, tanto da dover tentare di procurarsi indumenti, sottraendoli da un contenitore destinato a raccogliere indumenti per chi ha un bisogno disperato di indumenti. Detta così pare un gioco di parole, ma il dramma con cui inzia questo fatto e il dramma con cui finisce è una sorta di piccola terribile parabola discendente della sofferenza e della disperazione.
A Milano, ci sono molti "guardaroba per indigenti", dove brave e precise volontarie , molte nelle Caritas, molte nelle parrocchie, molte nei gruppi Vincenziani e ancora molte nelle associazioni del volontariato laico, si dedicano a lavare, riattare e suddividere questi diversi capi di vestiario, che i cittadini donano per i poveri.
E' un lavoro da "certosini" quello della rigenerazione di questi capi, dove molti indumenti devono essere necessariamente inviati al macero, perchè nemmeno una "maghetta" del rammendo può riattare certi capi, lasciati da chi a volte confonde la carità e al solidarietà con il luogo dove lasciare rifiuti.
In questi "guardaroba", non si "vestono" solo stranieri come molti credono, ma anche tantissimi milanesi.
Già perchè il bisogno è sempre maggiore e la "forbice", tra la possibilità economica delle persone e il costo della vita nella nostra città è sempre più elevata.
Bisogna allora che Milano, la grande Milano solidale, sviluppi maggiori politiche sociali, o meglio che riprenda a far rivivere le politiche di solidarietà sociale che storicamente gli appartenevano, ma che in questi dieci anni, a sempre meno gestito, lasciando la responsabilità e il peso di ciò all'iniziativa del volontariato sociale che per fortuna, nel buco dell'Amministrazione, in questo caso poco civica, ha suplito al bisogno.
Ma il volontariato può e deve essere un patrimonio e fornire un importante contributo delle politiche sociali del Comune, ma non "essere le politiche" o meglio le "non" politiche sociali dell'Amministrazione di centrodestra.

Sabato, 13 Maggio, 2006 - 08:27

Un Piccolo Spot Elettorale


Www.milanochiamaitalia.it/spot.wmv

Ecco un link al mio piccolo spot elettorale,
enjoy!!

Venerdì, 12 Maggio, 2006 - 20:20

i parcheggi a milano

anche se a milano non ci fossero problemi di parcheggio, i geni in comune riuscirebbero a crearne a tavolino appositamente.

Si può dire davvero di tutto e di più ma la gestione della sosta a pagamento è forse la vergogna più caratteristica: in tutto il mondo si può parcheggiare sulle strisce blu inserendo le monete nei più recenti parchimetri, che rilasciano uno scontrino con l'orario di fine della sosta consentita.

A Milano bisogna avere il Gratta e sosta e sono guai: se sei previdente lo compri in anticipo. Stai attento perchè dopo un anno scade. Arrivato nell'area di sosta quasi sempre la tariffa oraria è diversa dal taglio di gratta e sosta che hai, per cui sei costretto, per non sbagliare, a pagare in modo approssimativo, ma sempre in eccesso.

 Se invece non hai comprato il tuo gratta e sosta devi cercare il tuo omino rivenditore. è sempre al bar! mentre lo cerchi, lontano chilometri speri che nel frattempo non ti abbiano già multato. Quando lo trovi, naturalmente ti dice «non ti preoccupare, per un euro alla macchina ci penso io», paghi, non ti danno nulla in cambio e speri ancora che non ti multino.

 Se poi è notte l'omino non c'è. tu VUOI pagare, parcheggi e cerchi un rivenditore. tutti chiusi. allora ti allontani verso il tabaccaio più vicino, a 4 isolati di distanza, che fa turno di notte. Il simpatico esercente, in zona piazza vetra, ti dice «in tutta la zona, nessuno (decine di locali!) vende i gratta e sosta, fate senza».

 insomma condannati all'illegalità, assoluzione ad ogni peccato con ammenda da 34 a 110 euro.

 complimenti!

L. 

Venerdì, 12 Maggio, 2006 - 20:07

pensando su milano

Il 28 e 29 maggio, con la Rosa nel Pugno, sono candidato alle elezioni Comunali di Milano.
A sinistra, con il candidato sindaco Ferrante, per cambiare. Per cambiare innanzi tutto la città, favorendo l’alternanza. Tanti sono i progetti cui mettere mano con urgenza, fin dai primi 100 giorni di governo della Città. Il traffico anzitutto, ripensando i collegamenti soprattutto con l’hinterland, facendo ripartire le nuove metropolitane ed estendendo il servizio anche alle ore notturne. Bisogna enfatizzare il carattere universitario della città, dove sono attivi 9 atenei. Servizi agli studenti vuole dire anche politiche di abitazione con forti sconti per i proprietari che affittano a prezzi calmierati a giovani e studenti. E riprendendo a investire nella tutela dei più deboli e nella sicurezza di tutti con l’istituzione di un’agenzia per le tossicodipendenze per una riduzione del danno sul modello di Roma. Sono solo alcuni esempi.
Se bisogna riconoscere ad Albertini di aver messo in campo un consistente numero di progetti di sviluppo della città (la Scala e i depuratori quelli più di successo), non dobbiamo dimenticare che il costo è stato un rapporto sempre più sfilacciato con le componenti della città. Ne sono un esempio i numerosi comitati di protesta spontanei dei cittadini e il ruolo secondario avuto dal Consiglio Comunale, dove siedono i rappresentanti della città.
Per questo dobbiamo lavorare per cambiare. Per cambiare anche la sinistra. Dobbiamo dire basta senza equivoco ai toni massimalisti e sempre perdenti che giustificano le violenze e che assecondano i comportamenti più negativi, dagli insulti in piazza allo spettacolo agghiacciate delle bandiere bruciate. Dobbiamo dire no all’immobilismo che vorrebbe bloccare qualsiasi progetto di sviluppo.
Quella da rilanciare è la Milano Laica, Libera e Moderna, quella del registro delle unioni di fatto e delle libertà di tutti. Quella che in passato ha saputo preferire giunte di sinistra.
Vorrei una Milano Europea, che non abbia vergogna di importare le soluzioni adottate in tante capitali: i taxi di Londra, la città mai ferma di Madrid, le università di Copenaghen.
Vorrei una Milano in grado di competere, che sappia fare valere le proprie eccellenze nei servizi, e nella ricerca e che torni ad essere polo di attrazione per le intelligenze da tutta Italia e dal resto del modo.
Ho 24 anni ma sono cresciuto a pane e politica fin da piccolo, fino a diventare, dal 2003 al 2005, il segretario dei radicali milanesi. Sono candidato per la prima volta.
Se vuoi conoscermi meglio puoi venire a trovarmi su www.lorenzolipparini.it.
Se poi sceglierai di votarmi, lo puoi fare mettendo una croce sul simbolo della Rosa nel Pugno e scrivendo LIPPARINI.
Venerdì, 12 Maggio, 2006 - 17:22

Appello ai milanesi....non vogliamo la riforma Moratti sindaco

 Milano , 09/05/2006

Appello ai milanesi e alle milanesi che non vogliono la riforma Moratti sindaco


di ReteScuole
Il 14 febbraio di due anni fa le piazze di Milano si sono riempite spontaneamente di cittadini e cittadine, di genitori, nonni, maestre e maestri, docenti, studenti e studentesse. È stata la più grande “Manifestazione d’affetto per la scuola pubblica” della nostra città: due cortei allegri e determinati come ci hanno insegnato ad essere i nostri bambini e bambine.

Da allora la Ministra ha continuato ostinatamente la sua opera dal Ministero della dIstruzione concludendo il suo mandato falcidiando gli organici e tagliando del 40% dei fondi per il normale funzionamento delle scuole pubbliche statali.

Abbiamo passato tre anni intensi e faticosi, attenti ogni giorno a non permettere a Donna Letizia di imporre illegalmente e con forzature continue il suo programma. L’abbiamo rallentata fino quasi a fermarla. Abbiamo, nel nostro piccolo, difeso la Costituzione e il diritto di tutte e di tutti a una buona scuola.

Con il cuore e con la mente speriamo anche noi che si possa chiudere una stagione che ha mortificato non solo la scuola e il mondo della produzione culturale ma l’idea stessa della democrazia, ma...

Chi abita a Milano ha un grosso problema in più, la riforma Moratti sindaco. Noi che l’abbiamo conosciuta bene sappiamo cosa ci aspetta nel malaugurato caso di una sua vittoria.
Nessun ascolto, molta demagogia, un uso delle parole e dei media spregiudicato che rende difficile la controinformazione se non quando i provvedimenti concreti svelano la realtà drammatica dell’ideologia classista che li muove.

Non vediamo nella società civile un numero di anticorpi sufficienti a scongiurare questa evenienza. Vediamo un imponente e costoso apparato in moto per portare la signora Brichetto alla poltrona di Palazzo Marino.

Una partita che avrebbe potuto essere senza storia ci sta invece preoccupando molto. Non vogliamo vivere nella città del doppio canale, del taglio alle spese pubbliche, dell’egoismo individualista.
Milano era altro e “altro” potrà ancora essere.

Abbiamo ancora bisogno di voi.

Al negozio civico CHIAMAMILANO il Largo Corsia dei Servi (MM1 S. BABILA potrete trovare i manifesti di moratti/grimilde, 50.000 volantini e i poster che abbiamo fatto stampare per raccontare lo stato in cui Letizia Moratti ha lasciato scuola pubblica . Sappiamo che questo può essere un buon argomento per raccontare a tutti chi è per davvero il candidato sindaco del centrodestra. VI CHIEDIAMO DI AIUTARCI A DISTRIBUIRLI NELLA CITTA', NELLA VOSTRA SCUOLA, NELLE CASELLE DEL VOSTRO CONDOMINIO

Per il nostro futuro, per la nostra città, con l’allegria e la determinazione che ci hanno accompagnato e ci hanno unito in questi anni di rinnovato amore per scuola di tutte/i e per tutte/i,

Quelle e quelli di ReteScuole

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