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Il Blog di Angelo Valdameri | www.partecipaMi.it
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Domenica, 18 Febbraio, 2007 - 12:21

Inviati emittenti del mondo arabo...

BASE VICENZA: ANCHE TV ARABE HANNO SEGUITO IL CORTEO

AGI) - Vicenza, 18 feb. - Tra le centinaia di giornalisti presenti a Vicenza per documentare la manifestazione contro la nuova base militare americana all'aeroporto Dal Molin c'erano anche gli inviati di diverse emittenti del mondo arabo, fra le quali Al Jazeera e il corrispondente della televisione satellitare egiziana Nile News Tv, Yossef Ismail. "Per il nostro pubblico la vicenda della base di Vicenza e' di grande interesse", ha spiegato il giornalista. "L'Egitto - ha aggiunto - guarda con grande attenzione allo spiegamento logistico dell'esercito americano, da cui in gran parte dipende la sicurezza del paese e dell'intera area mediorientale".(AGI)

Domenica, 18 Febbraio, 2007 - 12:16

La manifestazione Vicenza

La manifestazione di Vicenza
In testa mamme e bambini: 'Resisteremo un minuto in più'. Ma anche striscioni solidali con i br arrestati
Vicenza, 17 feb. (Adnkronos/Ign) - Al via poco prima delle 14.30 la manifestazione contro l'ampliamento della base Usa di Vicenza . Decine di migliaia di persone sfilano lungo un percorso di 6 chilometri che va dalla stazione ferroviaria a Campo Marzio. La città è blindatissima: schierati 1300 agenti, rafforzati i controlli ai caselli autostradali. Polizia e carabinieri in tenuta antisommossa. Saracinesche abbassate per diversi esercizi. Chiuso anche lo spazio aereo: elicotteri della Polizia sorvolano la città. Gli ospedali sono in stato di allerta.

legger  articolo  completo  http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Politica&loid=1.0.698583936

Domenica, 18 Febbraio, 2007 - 11:58

appello per una affermazione comune

MANIFESTO
PER L'EGUAGLIANZA
DEI DIRITTI

http://www.matrimoniodirittogay.it/
Appello

Al Presidente della Repubblica, ai Membri del Governo, del Parlamento italiano ed europeo, ai Rappresentanti delle Istituzioni locali, alle Associazioni per la difesa e la promozione dei diritti civili e umani, alle Parti Sociali, ai media, alle cittadine e ai cittadini italiani ed europei
 
  • Noi sottoscritti, consapevoli dell'importanza che i valori e i principi fondamentali di uguaglianza e pari dignità sociale sanciti dalla nostra Costituzione hanno per il libero e pieno sviluppo della persona, riteniamo che il provvedimento del Governo in materia di Unioni Civili non esprima una posizione laica e di respiro europeo e soprattutto non sia compatibile con il nostro dettato costituzionale.
  • I diritti di cui è questione sono evocati e rivendicati come palliativi di situazioni limite, in altre parole come meri rimedi giuridici nell’emergenza o come strumenti di pura gestione patrimoniale (assistenza ai detenuti, ai malati e ai morenti; subentro in affitto di case, eredità), rimedi peraltro in parte già esistenti nel nostro ordinamento: al contrario, il diritto a realizzare un Progetto di Vita comune, matrimoniale o familiare, è elemento fondante ed essenziale per il pieno sviluppo della persona e, in quanto tale, é garantito dagli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana.
  • Il provvedimento governativo prevede invece il riconoscimento di alcuni limitati diritti alle persone che abbiano deciso di costituire un'unione di fatto, ma non esaurisce la discriminazione in atto nel nostro Paese in ragione del sesso e dell’orientamento sessuale dei componenti la coppia, restando in ogni caso precluso l’accesso all’istituto del matrimonio civile per la coppia omosessuale e disponendo di conseguenza una sostanziale e inammissibile diversità di accesso al diritto legata alla condizione della persona, cosa che costituisce un vulnus inammissibile verso i Principi Fondamentali della nostra Costituzione.
  • Noi invece siamo profondamente convinti che a tutti i cittadini e a tutte le cittadine deve essere garantita parità e uguaglianza e pertanto anche il diritto di registrare a tutti gli effetti le loro unioni, indipendentemente dal loro sesso e dal loro orientamento sessuale. 
  • Occorre affermare che il matrimonio civile è un istituto giuridico non sostituibile, né vicariabile da altri, e che solo con l’accesso anche delle coppie dello stesso sesso a tale istituto è rispettato e pienamente applicato il principio fondamentale di eguaglianza e pari dignità sociale di tutti i cittadini sancito dalla nostra Costituzione.
  • Il riconoscimento della coppia di fatto, il diritto al matrimonio civile indipendentemente dal sesso dei coniugi e senza alcuna compressione dei diritti di genitorialità e adozione, può e deve essere garantito da una legislazione analoga a quelle della Spagna, del Belgio, dei Paesi Bassi e del Canada. La disciplina normativa dovrà riferirsi ai componenti del nucleo familiare con il termine «coniugi», assicurare parità di trattamento a tutte le coppie indipendentemente dal sesso dei coniugi e riformare le leggi laddove esistono esplicite forme discriminatorie (ad esempio la legge 40/2004 sulla fecondazione assistita), così come previsto dalla Proposta di Legge n. 1244 (XV Legislatura: primo firmatario Daniele Capezzone). 
  • Facciamo appello per una affermazione comune di libertà a tutti coloro che condividono aspirazioni inclusive, laiche, fondate sulla parità dei diritti, proprie dell'Europa che vogliamo e che  già esiste, di un'Europa in cui il diritto costituisce l'orizzonte di civiltà dei singoli, delle comunità e delle Istituzioni che li rappresentano, contro il pregiudizio, l'esclusione e contro la discriminazione, che l'art. II 81 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea vieta in qualsiasi forma, compresa quella fondata sull'orientamento sessuale. 
Domenica, 18 Febbraio, 2007 - 11:54

Non cambia idea il Governo....

La manifestazione di Vicenza, in cui decine di migliaia di persone hanno sfilato pacificamente contro l'allargamento della base Usa, non farà cambiare idea al governo, malgrado le resistenze della sinistra radicale.

E' quanto ha annunciato già ieri sera il presidente del Consiglio Romano Prodi.

"Come auspicato da tutti gli esponenti della maggioranza .. . la manifestazione di Vicenza si è svolta in modo ordinato e corretto. Questo è il primo e più importante fatto che va rimarcato", ha osservato Prodi in una nota.

"Il governo ha detto e continuerà dire i suoi sì e suoi no in coerenza con le linee generali di politica interna ed estera che si è impegnato ad attuare con le componenti della maggioranza che lo sostiene", ha detto ancora il premier.

Il programma di legislatura "non sarebbe degno di questo nome, se cambiasse orientamento sotto la spinta di una manifestazione pure legittima e importante".

La manifestazione di ieri non ha registrato incidenti in una città in cui la presenza della polizia è stata consistente ma discreta.

Dopo un percorso di circa sei chilometri, il corteo è sfociato in un grande raduno, di fronte ad un palco sul quale si è esibito anche il premio Nobel Dario Fo.

Ai timori di disordini a cui aveva accennato il Viminale, nei giorni precedenti si erano aggiunte le preoccupazioni per gli arresti di presunti neobrigatisti rossi nel Norditalia.

La dimostrazione ha creato tensioni all'interno della maggioranza di centrosinistra, con l'ala radicale decisa ad opporsi alla decisione di Prodi di consentire l'allargamento della base americana "Ederle", mentre i riformisti l'hanno appoggiata.

A livello locale, però, diversi esponenti di Ds e Margherita sono stati dalla parte dei manifestanti.

L'allargamento della base di Vicenza - autorizzato dalla giunta di centrodestra del Comune e dal governo - prevede una spesa di 500 milioni di dollari (oltre 380 milioni di euro). La nuova "Ederle 2" dovrebbe essere operativa a partire dal 2010 e dovrebbe ospitare la 173esima brigata aviotrasportata statunitense.

Domenica, 18 Febbraio, 2007 - 11:48

Il governo Prodi si apra al confronto...

                                     COMUNICATO STAMPA della TAVOLA DELLA PACE


Appello della Tavola della pace al Governo
Il 26 febbraio saremo anche a Padova per partecipare alla grande manifestazione contro il terrorismo promossa dai sindacati
Alla vigilia della manifestazione per la pace di Vicenza che domani vedrà la partecipazione di decine di migliaia di persone, Flavio Lotti e Grazia Bellini coordinatori nazionali della Tavola della pace hanno rilasciato la seguente dichiarazione:
“La base americana di Vicenza non è il campo di gioco dello scontro tra la “sinistra radicale” e quella riformista. Essa chiama in causa un bene e un obiettivo come la pace tanto prezioso quanto minacciato. Per questo molti cittadini e organizzazioni, al di là delle diversissime appartenenze politiche, sociali e religiose, sentono il dovere di esprimere democraticamente e pacificamente le proprie preoccupazioni.
Quando si manifesta un dissenso così ampio e argomentato, osservano Flavio Lotti e Grazia Bellini, a nulla servono i toni ultimativi. Meglio fermarsi e ascoltarsi reciprocamente. Basta con la demonizzazione di chi si impegna per la pace. Basta con le accuse ideologiche di antiamericanismo. Basta con le minacce e le intimidazioni. Il muro contro muro non giova a nessuno.
Chi vuole la pace deve praticare il dialogo e il confronto. Governo e Parlamento si aprano dunque al confronto con le organizzazioni della società civile e gli enti locali che tutti i giorni s’impegnano concretamente a promuovere la pace e i diritti umani. C’è una politica di pace da costruire in un mondo attraversato da tensioni complesse e profonde. Ci sono numerose emergenze che attendono insistentemente di essere affrontate con coraggio e lungimiranza. Neanche il migliore dei governi possibili potrà farcela senza il sostegno e il contributo attivo dei propri cittadini.
Annunciamo sin d’ora che il 26 febbraio saremo a Padova per partecipare alla manifestazione unitaria contro il terrorismo indetta da Cgil, Cisl, Uil, alla quale assicuriamo la piena adesione della Tavola della pace. ”
Tavola della pace, 16 febbraio 2007
Tavola della Pace
Venerdì, 16 Febbraio, 2007 - 14:43

CONTRO LA CULTURA DELLO SFRATTO

CONTRO LA CULTURA DELLO SFRATTO
CONTRO LO SFRATTO DELLA CULTURA
Il fatto: TRA POCHI GIORNI SARA' ESEGUITO A MILANO IN VIA CONFALONIERI 3 LO SFRATTO NEI CONFRONTI DI DUE ANZIANI ARTISTI CHE VIVONO DA ANNI IN UNO STUDIO LABORATORIO DEL COMUNE CON IL QUALE HANNO ACCUMULATO ORMAI UN CONSISTENTE DEBITO.
DAVIDE DE PAOLI DI ANNI 70 E' UNO STIMATO SCULTORE CHE HA FONDATO IN QUARTIERE UNA SCUOLA LABORATORIO DI LAVORAZIONE ARTISTICA DEL METALLO E CHE HA AVVIATO AL LAVORO DECINE DI ARTISTI ARTIGIANI ANCHE ALL'ESTERO.
BETTY GILMORE DI 66 ANNI E' POETESSA E CANTANTE DI BLUES  ED HA AL SUO ATTIVO OLTRE A MOLTISSIMI CONCERTI DIVERSE PUBBLICAZIONI DI CD, POESIE, E ARTICOLI.   PURTROPPO IL LORO REDDITO NON E' SUFFICIENTE A PAGARE L'AFFITTO DEL NEGOZIO LABORATORIO DOVE HANNO RICAVATO NEL RETRO UNA STANZA PER DORMIRE.
DA TEMPO SONO IN GRADUATORIA PER AVERE UN ALLOGGIO POPOLARE CHE IL COMUNE NON GLI HA MAI VOLUTO ASSEGNARE. IL 5 DI MARZO VERRANNO SFRATTATI DALLO STESSO COMUNE DI MILANO.
UN IMPORTANTE LABORATORIO CULTURALE DEL QUARTIERE ISOLA VERRA' CHIUSO PER FAR POSTO PROBABILMENTE AD UN LOCALE COMMERCIALE E BETTY E DAVIDE RIMARRANNO SENZA TETTO.
Il Quartiere Isola: E' UNO DEGLI ULTIMI QUARTIERI POPOLARI RIMASTO ALL'INTERNO DELLA CIRCONVALLAZIONE DI MILANO DOVE  VARIE ETNIE CONVIVONO CON STUDENTI E ANZIANI.
 LA SERA C'E' UNA FERVENTE ATTIVITA' CULTURALE CON TEATRI, MOSTRE E LOCALI APERTI FINO A TARDI NON ANCORA CONVERTITI ALLA ESCLUSIVA "MOVIDA" MILANESE.
VI SONO ANCORA ARTIGIANI, PICCOLI NEGOZI E VARIE ASSOCIAZIONI.
PURTROPPO IL COMUNE DI MILANO HA AUTORIZZATO LO STRAVOLGIMENTO DI QUESTA ISOLA CHE VERRA' SOMMERSA DA UN MILIONE DI METRI CUBI DI CEMENTO, VERRANNO ESTIRPATI ALBERI E PRATI IN CAMBIO DI GIARDINI CONDOMINIALI. L'OMBRA IN COMPENSO VERRA' FATTA DAI   GRATTACIELI PER UFFICI CHE PORTERANNO NEL QUARTIERE TRAFFICO E SMOG.
L'emergenza abitativa : A MILANO SONO IN ESECUZIONE UNDICIMILA SFRATTI LA MAGGIOR PARTE DEI QUALI DI INQUILINI CHE NON RIESCONO PIU' A PAGARE L'AFFITTO CON CANONI CHE HANNO RAGGIUNTO CIFRE IMPAGABILI PER LAVORATORI DIPENDENTI E PRECARI.
2000 SONO LE FAMIGLIE NELLA GRADUATORIA DI EMERGENZA CHE IL COMUNE  HA DECISO DI AZZERARE SENZA EFFETTUARE PIU' ALCUNA ASSEGNAZIONE ED ALTRE MIGLIA SONO LE FAMIGLIE IN STATO DI EMERGENZA ABITATIVA CHE NON RICEVERANNO PIU' NESSUNA RISPOSTA.
MENTRE NEL FRATTEMPO ALTRE 16.000 FAMIGLIE HANNO PARTECIPATO AL BANDO PER L'ASSEGNAZIONE DI CASE POPOLARI CHE NON CI SONO. PERO' RIMANGONO OLTRE 2000 GLI ALLOGGI PUBBLICI SFITTI PER MANCANZA DI MANUTENZIONE E MALA AMMINISTRAZIONE.
INOLTRE IL COMUNE E L'ALER, CONTINUANO A SGOMBERARE FAMIGLIE CHE HANNO OCCUPATO PER NECESSITA' NON AVENDO RIGUARDO PER NESSUNO: DONNE INCINTE,  BAMBINI, MALATI,   CASI SEGUITI DAI SERVIZI SOCIALI , INCALZATI DA UNA CAMPAGNA DI STAMPA DISINFORMATA E PERSECUTORIA.
Cosa chiediamo: CHE LO SFRATTO DI BETTY E DAVIDE VENGA RINVIATO FINO ALL'ASSEGNAZIONE DI UN ALLOGGIO E POSSIBILMENTE AL REPERIMENTO DI UNO SPAZIO IN QUARTIERE PER POTER CONTINUARE LA LORO ATTIVITA'.
IN GENERALE CHE CI SIA UN PASSAGGIO DA CASA A CASA PER TUTTI GLI SFRATTATI.
UNA POLITICA DELLA CASA CHE SODDISFI LA RICHIESTA DI CASE POPOLARI CHE RIQUALIFICHI I QUARTIERI DI EDILIZIA PUBBLICA CON L'ASSEGNAZIONE DEGLI ALLOGGI TENUTI COLPEVOLMENTE SFITTI.  INFINE UNA POLITICA URBANISTICA PIU' ATTENTA AGLI INTERESSI DELLA CITTADINANZA E MENO A QUELLA DEGLI IMMOBILIARISTI E DEGLI SPECULATORI.
CHIEDIAMO DI SOTTOSCRIVERE QUESTA APPELLO CHE VERRA' INVIATA AL COMUNE DI MILANO

Venerdì, 16 Febbraio, 2007 - 09:34

Partito Umanista

La nonviolenza è l’unica risposta
Il governo Prodi sta reagendo con un misto di isteria e arroganza all’ondata popolare di protesta che culminerà nella manifestazione di sabato a Vicenza. Forse si aspettava che il ricatto del “governo amico” riuscisse anche questa volta a tacitare chi si oppone a una politica di servilismo verso gli Stati Uniti in perfetta continuità con quella di Berlusconi. O forse si aspettava che la gente rimanesse indifferente di fronte alla costruzione della più grande base USA in Europa, da cui partiranno i futuri attacchi verso i paesi non allineati al nuovo ordine di potere, creando un ulteriore rischio terrorismo sul nostro territorio.
Visto che questa tecnica non ha funzionato, si è passati alle ridicole accuse di Amato, con il chiaro proposito di creare tensione e scoraggiare la partecipazione al corteo.
Per tutto questo è fondamentale che la manifestazione di sabato faccia della nonviolenza attiva il suo segno distintivo e respinga ogni provocazione violenta, non dando nessuna solidarietà a  chi promuove e realizza la lotta armata.
Partito Umanista

Giovedì, 15 Febbraio, 2007 - 14:22

Bombe: il Comune di Milano deve decidere.

Bombe: il Comune di Milano deve decidere Parco delle Cave o poligono di tiro?

Il giorno 14 febbraio 2007 alle ore 12,55 ca. è stata fatta brillare un’altra bomba vicino alla Cava Ongari Cerutti a ridosso della via caldera n. 111, nel costituendo Parco delle Cave.
Abitando non molto distante dal luogo del botto ho potuto sobbalzare dalla sedia e vedere gli oggetti sospesi dondolare come se fosse avvenuta una scossa di terremoto.
L’avvertimento, non molto piacevole lascia sicuramente come ricordo agli edifici piccole micro lesioni, che col tempo potrebbero diventare importanti crepe; se non nelle strutture quanto meno nei tavolati e questi colpi non aiutano la stabilità degli edifici e delle strutture interne tipo gli ascensori, arrecando danni al portafogli dei condomini.
Ormai, con questa è la terza bomba che viene fatta brillare nel (Costituendo Parco delle Cave) diventato per l’occasione poligono di tiro del Comune di Milano; mi chiedo se è possibile che nel Comune di Milano non ci sia un altro posto dove far brillare ordigni di questo genere.
Se la risposta fosse NO dovremmo essere, come cittadini, molto preoccupati in quanto confermerebbe che nel territorio del Comune di Milano non ci sarebbe un’altra area libera da centri abitati nel raggio di 400 metri tutto questo confermerebbe le eccessive concessioni edilizie e quanto venga tenuto in poco conto il verde nella nostra città. Pensate che quando i nostri amministratori pubblici conteggiano le aree verdi tengono conto persino delle aiuole spartitraffico!
Auguriamoci che il buon senso prevalga nelle decisioni dei nostri amministratori pubblici e che questa sia stata l’ultima volta che viene usato il Parco delle Cave come poligono di tiro.

Giovedì, 15 Febbraio, 2007 - 09:36

Umanisti a Vicenza

Noi  Umanisti  come  premessa :

 A  Vicenza  si tratterà di una manifestazione pacifica e importante. Questo è importante dirlo perché, i mass–media, negli ultimi giorni hanno tentato di amplificare il conflitto ed esasperarlo! In tutti i casi conviene avere un buon livello attenzionale , rilassato e tranquillo.

 Siamo a Vicenza per manifestare il nostro dissenso in modo nonviolento, ma presente e forte!

Giovedì, 15 Febbraio, 2007 - 09:32

Ex area Link-Belt, via Val Bavona

Cosa succede in via Val Bavona sull’area ex Link Belt ?
Cittadini e Consiglio di zona lasciati all’oscuro.
In via Val Bavona su un’ampia area di migliaia di metri quadri, precedentemente occupata dalla fabbrica Link Belt, le ruspe stanno operando a ritmi intensi senza che nessuno sappia cosa ne seguirà: i cittadini e lo stesso Consiglio di zona 6 sono lasciati all’oscuro sulla trasformazione in atto che prelude ad altre edificazioni in una zona già densamente cementificata.Preoccupati per quello che sta avvenendo, un gruppo di cittadini del quartiere si sono mossi per acquisire informazioni e conoscere il destino dell’area.Il consigliere della lista Fo ha presentato una mozione urgente e, sotto la sollecitazione dei cittadini, anche il Consiglio di zona (Commissione Territorio) comincerà ad interessarsi del problema. Informalmente si è venuto a sapere che sull’area è progettato un pesante intervento di edilizia con destinazione terziario.
L’area è azionata a Piano Regolatore Generale in zona omogenea B1 con destinazione funzionale industria e non vi sono strumenti adottati/approvati di pianificazione urbanistica.Precedentemente fu avanzata richiesta di realizzare un complesso residenziale che però non ha avuto seguito nell’iter di approvazione. Nel 2002 è stata avanzata richiesta al Settore Pianificazione Urbanistica Generale di concessione edilizia per demolizione e nuova edificazione di edifici con destinazione “produzione di servizi”. Questo è quanto si evince dalla risposta del Settore del 23 gennaio u.s. all’interrogazione presentata. Da una relazione del settore competente del febbraio 2002 si desume che l’intervento di demolizione dell’esistente riguarderebbe la nuova edificazione di 3 corpi fabbrica dei quali 2 con altezza di 90 mt.ca.ft. Sarebbero destinati ad ospitare funzioni terziarie, uffici amministrativi, integrati e attività commerciali per una s.l.p. pari a mq.41.000. L’area ha un’estensione di mq.34.955. Gli edifici avranno un notevole impatto ambientale sulla zona circostante in quanto l’edificato ha un volume pari a ca.123.000 mc., con una presenza complessiva di ca.1600 persone occupate e 1200 posti auto. E’ inoltre previsto lo sfondamento verso via Bisceglie con prolungamento della via Val Bavona, rasente alla piscina comunale Cardellino. Tutto sta procedendo nel silenzio, nessuna procedura pubblica, nessuna informazione ai cittadini ed al Consiglio di zona.  Che cosa si vuol nascondere ?
Eppure il sindaco Letizia Moratti ha cominciato proprio dalla zona 6 una campagna propagandistica di trasparenza e partecipazione distribuendo questionari.
Non sarebbe meglio cominciare dai fatti e smetterla con il saccheggio della città cementificata in ogni spazio libero. Non sarebbe meglio smetterla con procedure edilizie relative ad interventi che incidono profondamente sui quartieri senza confronto democratico ?
Il progetto sull’area ex Link Belt deve essere discusso con la partecipazione del Consiglio di Zona e del quartiere.             

 
 A.Valdameri – consigliere di Zona 6 Lista Fo

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