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Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Giovedì, 22 Novembre, 2007 - 10:03

Forum rappresentanze universitarie

Lanciato in occasione del Forum delle rappresentanze studentesche milanesi, Uniwiki è il primo strumento che si propone di rendere accessibile a tutti il dibattito sulla riforma dell'Università, studenti, docenti, dipendenti, ricercatori, legislatori, giuristi, storici, partiti e associazioni... tutti, senza limiti o barriere, nello spirito della migliore democrazia partecipativa...

Il Forum delle Rappresentanze Studentesche di Milano è un organismo costituito da rappresentanti degli studenti delle università milanese riuniti per costruire la strada per il miglioramento del mondo universitario.

Il Forum ha lo scopo di dare il via ad una nuova stagione di critica costruttiva progressiva nazionale volta a raccogliere e presentare soluzioni per risolvere la crisi del sistema universitario italiano.

http://www.uniwiki.it

Lunedì, 19 Novembre, 2007 - 16:24

Un paradosso ciclistico

Non so se avete letto l'ultima notizia, ma credo sia veramente incredibile: mi sembrava leggere "Il processo" di Kafka, dove il paradosso diventa prassi ortodossa, quotidiana, senza nessun tipo di carattere stupefacente, accettato, accolto, considerato come normale.
L'altro ieri un bambino attraversa con la bicicletta Via montevideo sulle strisce, ripeto strisce, pedonali, insieme alla sua mamma, anche lei in bicicletta, a passo d'uomo, senza alcun eccesso di velocità (quale velocità pericolosa possa procurare la bicicletta è questione ancora irrisolvibile). Il bambino si arrecava a scuola, con tranquillità e dovuta attenzione alle regole del codice stradale, sotto l'occhio attento e vigile della propria mamma. All'improvviso una motocicletta, uscita da uno stabile vicino, impatta fortunatamente non ad alta velocità, con la bicicletta guidata dal bambino. Nessun grave danno come conseguenza: il bambino viene portato all'Ospedale per accertamenti: niente di irreparabile per la salute del piccolo, solo alcune sbucciature e ferite di bassa rilevanza. Si poteva, però, pensare che il fatto acquisisse dimensioni peggiori: da un incidente la tragedia.
Il paradosso, oltre a un ulteriore fatto che avviene a danni e a spese dell'incolumità dei ciclisti, un ennesimo sinistro causato da motociclisti o da automobilisti a pregiudizio dei ciclisti e dei pedoni, da aggiungersi all'elenco già cospicuo di incidenti stradali, è quello che è accaduto dopo l'incidente. All'ospedale, durante gli accertamenti e i controlli, la mamma del piccolo viene avvicinata da un vigile, arrecatosi nella struttura ospedaliera, fornito di verbale per multare non il motociclista che avrebbe dovuto fermarsi all'inizio delle strisce pedonali lasciando precedenza al bambino in bicicletta, ma il bambino stesso perchè non avrebbe dovuto attraversare le strisce in bicicletta sulla sella ma a piedi accompagnando la bicicletta. Il paradosso che sembra quasi teatrale si esplica nella sua portata drammatica e assurda. E' vero il codice della strada prevede il divieto dell'attraversamento dei ciclisti in sella al mezzo a due ruote e impone di attraversare le stesse a piedi accompagnando la bicicletta. Ma chi era a conoscenza di questa norma, che oserei definire ridicola e burocraticamente impensabile? Io personalmente non ne conoscevo l'esistenza e direi che non riesco a comprenderne, ora, che utilità abbia: in un contesto urbanistico del territorio dove la viabilità ciclistica è fortemente ostacolata, in quanto vi è un'assenza di un percorso continuativo delle piste ciclabili, progetto da realizzare da tempo, ma ancora non presente e disponibile nei piani di intervento triennale, a parte le esternazioni dell'assessore alla mobilità Croci che già a febbraio pronosticava una triplicazione delle piste ciclabili. La FIAB, giustamente, ha provveduto a esprimere in un comunicato stampa la proposta che possa risolvere questa assurda situazione, ossia permettere al ciclista l'attraversamento delle strisce pedonali in sella se il percorso avviene a passo d'uomo e non ad alta velocità (vorrei sapere quale pericolo poteva comportare l'attraversamento di un bambino in sella della propria bicicletta, se la velocità del mezzo a due ruote del piccolo sicuramente sarà avvenuta a bassa velocità), dato che "rebus sic stantibus", in assenza di una completa rete di piste ciclabili coerenti e continuative nel loro percorso e nella loro portata cittadina, quindi non interrotte da strade, oppure non intermittenti, non è possibile petendere che l'attraversamento di una strada, seppure su strisce pedonali, non possa essere consentito se non si è in presenza di un'interruzione stradale e momentanea tra due piste ciclabili comunicanti da un condotto appositamente realizzato per l'attraversamento ciclistico.
Una cosa rimane assolutamente insostenibile e intollerabile a Milano: le vittime maggiori e in continuo aumento degli incidenti stradali sono i ciclisti. Forse è opportuno provvedere ad arginare questo fenomeno a dir poco inaccettabile.
Quale è il progetto e la risposta dell'amministrazione per una mobilità sostenibile?

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Sabato, 17 Novembre, 2007 - 13:12

Per l'inclusione degli studenti LGBT

Per l'inclusione degli studenti LGBT
Arcigay, Rete degli Studenti, Studenti di Sinistra, Unione degli Studenti si impegnano a cooperare in progetti per migliorare nelle scuole italiane l'inclusione dei giovani LGBT

www.arcigay.it

Arcigay e le associazioni Rete degli Studenti, Studenti di Sinistra, Unione degli Studenti in occasione della Giornata mondiale di mobilitazione studentesca si impegnano pubblicamente a cooperare in progetti per migliorare nelle scuole italiane l'inclusione delle studentesse e degli studenti lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT).

Per tutto l'anno scolastico saranno organizzate, nell'ambito delle attività curriculari ed extra curriculari, assemblee di istituto, laboratori, seminari e cineforum dedicati a studenti e insegnanti. Tutto ciò allo scopo di prevenire fenomeni di discriminazione e violenza a danni degli studenti omosessuali o percepiti come tali.

Sarà questa l'occasione per richiamare le istituzioni scolastiche e il Ministero a un maggior rispetto verso tutte le libere esperienze di partecipazione studentesca e al contributo attivo che le associazioni, con solida esperienza educativa, possono dare all'arricchimento della scuola italiana.

Chiediamo nuovamente attenzione al problema urgente della violenza, del bullismo omofobico e della prevaricazione che gli studenti lgbt soffrono quotidianamente. Invitiamo infine le istituzioni a coinvolgere le nostre associazioni nella costruzione e nell'applicazione delle prassi di intervento.

Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay
Giulia Tosoni, portavoce nazionale ReDS
Elisabetta Ferrari, portavoce nazionale SdS
Roberto Iovino, coordinatore nazionale UdS

Venerdì, 16 Novembre, 2007 - 16:15

TDOR

"Il nostro è un Paese senza memoria e verità,
e io per questo cerco di non dimenticare."
(Leonardo Sciascia)

Per non dimenticare tutte le vittime dell’odio
Per ricordare i nomi di persone senza volto
Per rendere omaggio e dignità ai sopravvissuti della
Memoria

TDOR
Transgender Day Of Remembrance
Martedì 20 Novembre H. 21
c/o Piazza Dei Mercanti

Un momento di raccolta a lume di candela
Per sostenere il Nostro impegno esistenziale

Venerdì, 16 Novembre, 2007 - 10:36

Cantiere di via Val Bavona-ex area Link Belt

Nella seduta di Consiglio di Zona del 15 novembre, ho presentato l'interrogazione allegata che chiede l'apertura di un passo carraio sulla via Lorenteggio e/o in subordine sulla via Bisceglie.Questo perchè l'attuale passo carraio sulla via Val Bavona è pericoloso in quanto vicino alla piscina Cardellino, all'adiacente parco e alle scuole. Il passaggio dei mezzi pesanti che entrano ed escono dal cantiere è un pericolo per quanti si trovano a passare nei pressi.
Analoga inteerrogazione è stata presentata dal consigliere Basilio Rizzo-Lista Fo- in Consiglio Comunale.

Venerdì, 16 Novembre, 2007 - 10:31

Area verde di via Ovada-Voltri

Ho presentato in Consiglio di Zona il 15 novembre un'interrogazione sulla riqualificazione dell'area verde di via OVada-Voltri.Si chiede la realizzazione di aree giochi per bambini e un'area cani.

Giovedì, 15 Novembre, 2007 - 16:58

FA-RE MUSICA

Comunicato stampa

“FA-RE MUSICA”
3 workshop
ITSOS Steiner - Via San Dionigi 36

28 novembre, 5 dicembre, 12 dicembre 2007
h 14,30



Tre mercoledì dedicati non solo al piacere di fare musica: il  28 novembre e il 5 e 12 dicembre alle ore 14.30 presso l’Itsos Albe Steiner di via San Dionigi 36. Si terranno tre workshop dedicati non solo al piacere, ma anche agli aspetti professionali del “FA-RE MUSICA”

La partecipazione ai tre seminari/laboratorio è gratuita ma a numero chiuso: massimo 30 posti.

Il progetto è organizzato dal Consiglio di Zona 4 di Milano, con la collaborazione dell’Istituto Steiner, di Arci Milano e Arci Sapharydeluxe.

Gli incontri della durata di circa tre ore saranno tenuti da professionisti esperti del mondo musicale soffermandosi sui vari aspetti del fare musica: dalla creazione alla preproduzione discografica, alla produzione e postproduzione.

Nel progetto sono coinvolti gli studenti dell’I.T.S.O.S, primo istituto in Italia a sviluppare progetti didattici sulla comunicazione multimediale ma anche quei giovani della zona interessati a conoscere quali siano le fasi principali, le tecnologie e i metodi del fare musica in modo professionale: creare, registrare e i vari studi di registrazione, la realizzazione del master, la postproduzione dei brani, fino alla distribuzione e promozione dei brani.
Fare musica, quindi, ma conoscere quali sono i processi e le fasi tecniche che permettono di superare la soglia della professionalità.

Le iscrizioni sono aperte fino a lunedì 26 novembre e sono disponibili  massimo 30 posti.

Per info e iscrizioni telefonare al n. 3939573094 oppure inviare una mail a materazzi@arci.it

Giovedì, 15 Novembre, 2007 - 16:40

VOCI DI PACE al Consiglio di Zona 4

COMUNICATO STAMPA

VOCI DI PACE

Teatro della 14a - via Oglio 18
 23 Novembre Ore 21.00
Ingresso gratuito

“Voci di Pace” – “quando ebrei musulmani, arabi e italiani fanno musica insieme” è il titolo dello spettacolo che si terrà al TEATRO della 14a venerdì 23 novermbre alle ore 21.
Musica e letture con al centro la città di Gerusalemme come luogo  simbolico di pace e armonia.
La serata è promossa dal Consiglio di Zona 4 in collaborazione con Arci Milano-Arci Corvetto e  si inscrive nella giornata di presentazione del Programma 2008 della Commissione cultura del Consiglio di Zona 4  che ha come titolo/tema portante “Alle Radici della Cultura”.
Voci di Pace nasce dall’ incontro musicale  di Eyal Lerner con Ghazy Makhoul.
Lerner, flautista e artista eclettico, formatosi al Rubin Music Academy of Jerusalem e in Italia con Pedro Memelsdorff; è stato insegnante presso diversi conservatori di musica, in Israele e nel mondo;  ha collaborato con la Berliner Philarmoniker e la London Symphony Orchestra. In Italia dal 1995, dirige stabilmente l’ensemble vocale e strumentale Shlomot.
Ghazi Makhoul, figlio di Hannah Makhoul, noto poeta e compositore libanese, ha fondato nel 1979 Ferkat  al Arz con musicisti molto famosi quali Maroun Farah e Bassam el Hajj. Numerosi i concerti tenuti nei paesi arabi. In Italia dal 1985 fonda il gruppo Zyriab con Jamal Ouassini, si è esibito nei più noti festival italiani ed europei, spesso tiene seminari e conferenze sulla cultura e musica araba.
Il programma musicale  prevede brani tradizionali nella forma originaria, alcuni con arrangiamenti appositamenti realizzati, illustrati da varie letture, tema centrale la pace.
I musicisti: Eyal Lerner (Israele – voce/flauti), Ghazi Makhoul (Libano – voce/liuto arabo), Walid Houssein (Palestina – percussioni), Luigi Maione (Italia – chitarra).
Teatro della 14a - via Oglio 18 –MM3 Corvetto
ore 21.00, ingresso  gratuito                                                  Info: 02 54178224 – 225 longo@arci.it

Mercoledì, 14 Novembre, 2007 - 12:46

Bertolt Brecht, L'esame per ottenere la cittadinanza

Bertolt Brecht, L'esame per ottenere la cittadinanza

A Los Angeles davanti al giudice che esamina coloro che vogliono diventare cittadini degli Stati Uniti venne anche un oste italiano. Si era preparato seriamente, ma a disagio per l'ignoranza della nuova lingua durante l'esame alla domanda: che cosa dice l'ottavo emendamento? Rispose esitando: 1492.
Poichè la legge prescrive al richiedente la conoscenza della lingua nazionale, fu respinto. Ritornato dopo tre mesi trascorsi in ulteriori studi, ma ancora a disagio per l'ignoranza della nuova lingua, gli posero la domanda: chi fu il generale che vinse la guerra civile? La sua risposta fu: 1492. (con voce alta e cordiale).
Mandato via di nuovo e ritornato per la terza volta, alla terza domanda: quanti anni dura in carica un presidente? Rispose di nuovo: 1492. Orbene, il giudice, che aveva simpatia per l'uomo, capì che non poteva imparare la nuova lingua, si informò sul modo come viveva e venne a sapere: con un duro lavoro. E allora alla quarta seduta il giudice gli pose la domanda: quando fu scoperta l'America? E in base alla risposta esatta, 1492, l'uomo ottenne la cittadinanza.

Martedì, 13 Novembre, 2007 - 15:26

Una mobilitazione per la liberta' di associazione

Una mobilitazione per la libertà di associazione.
Perché la storia dell'associazionismo è lunga e profondamente intrecciata a quella di questa città; perché, come tanti prima di noi, crediamo che la partecipazione attiva e la democrazia diretta, i principi fondamentali della libera associazione tra individui, possano restituire alla dimensione collettiva un senso che si va sempre più smarrendo; perchè è così che vogliamo contribuire alla costruzione di un nuovo senso di comunità, più consapevole sui propri diritti, più attento alla dimensione della socialità diffusa e dell'agire collettivo, più vicino infine alle esigenze dei singoli territori. Ci siamo associati, e abbiamo costruito i nostri Circoli, perché riteniamo che i bisogni di socialità e di aggregazione non possano e non debbano trovare risposte unicamente presso realtà animate da logiche di profitto.
L'assenza di uno scopo di lucro, e soprattutto il sostegno di migliaia di soci, volontari e militanti, permette alle nostre associazioni di offrire quotidianamente una moltitudine di eventi gratuiti o a prezzi ultra-popolari: mostre, concerti, proiezioni, spettacoli teatrali, corsi e seminari di ogni disciplina, momenti di confronto e di dibattito.
A differenza dei locali orientati al profitto, i palchi dei nostri circoli rappresentano spesso un'opportunità di visibilità per giovani artisti ignorati dal mercato. All'interno dei nostri spazi, dove non vige l'obbligo di consumazione, cittadini di tutte le età trovano ogni giorno occasioni di aggregazione, anche in periodi considerati perdenti dagli esercizi commerciali e dalle stesse istituzioni. L'agosto milanese, senza la programmazione ostinata dei circoli Arci e delle realtà autogestite, sarebbe un deserto; per alcuni quartieri periferici i nostri circoli sono dei veri e propri “presidi”, isole di socialità accessibili anche per i soggetti più marginali o svantaggiati.
Nonostante tutto ciò da un paio d'anni a questa parte le attività dei nostri circoli, piuttosto che essere promosse dalle istituzioni, sono ostacolate da un numero impressionante di ispezioni della polizia locale, alle quali puntualmente seguono multe e ingiunzioni di chiusura temporanea; alla frequenza di tali visite infatti si aggiunge una precisa volontà punitiva, in molti casi espressa esplicitamente dagli stessi accertatori, spesso con un atteggiamento arrogante e inutilmente minaccioso. Non di rado l'accusa, insinuata o formulata apertamente, è quella di non essere vere associazioni ma esercizi commerciali mascherati da circoli; il consiglio conseguente è, in parole povere: se non volete problemi diventate locali pubblici.
Non riteniamo di dover prendere da nessuno lezioni di associazionismo, democrazia e partecipazione: la natura associativa dei nostri circoli è ampiamente dimostrata dalle nostre attività e la mancanza del fine di lucro è verificabile consultando i nostri bilanci, che sono pubblici e sottoposti al voto dei soci. Ma a queste semplici verifiche si preferisce, pur di colpire, attaccarsi ai cavilli. E per quanti sforzi si facciano perché tutto sia in regola, se l'obbiettivo è colpire, un pretesto si trova sempre.
Naturalmente non chiediamo di essere esentati dai controlli, né di ottenere deroghe alle leggi che regolano la vita delle associazioni, che riteniamo doveroso continuare a rispettare. Ma chiediamo alle istituzioni, se ritengono che i nostri circoli possano rappresentare un valore per questa città, di far cessare questa assurda persecuzione perché, sia chiaro, non abbiamo nessuna intenzione di abbandonare la via dell'associazionismo.
Nei giorni 13, 14 e 15 novembre il Circolo Arci Scighera, che raccoglie oltre 6000 soci, dovrà scontare 3 giorni di chiusura in seguito all'ennesimo accertamento. Sarà l'occasione per una mobilitazione generale dei circoli di Milano e provincia, per richiamare l'attenzione di tutti i cittadini su quella che sta assumendo i contorni di una preoccupante limitazione della libertà di associazione, di autogestione, di auto-organizzazione.
per aderire circoli.mi@arci.it

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