Mercati all’aperto ed esercizi commerciali di derrate alimentari
M O Z I O N E U R G E N T E
OGGETTO: Mercati all’aperto ed esercizi commerciali di derrate alimentari: riqualificazione del servizio di sbarramento della Polizia Locale e potenziamento dell’organico della Polizia Annonaria
Premesso che
- gli esercizi commerciali in Milano sono oltre 95.000 e 95 sono i mercati all’aperto;
- negli ultimi anni il commercio si è modificato: sono aumentati gli esercizi commerciali “etnici” che vendono o somministrano alimentari esotici o di importazione da paesi extra-UE (ristoranti cinesi, rosticcerie e kebab, macellerie arabe, alimentari etnici ecc.) e, relativamente al commercio ambulante, è ancora diffuso il fenomeno dell’abusivismo;
- recentemente, inoltre, sono ricomparse sulla stampa notizie di adulterazioni e contraffazioni alimentari di vario genere;
- allo stato attuale:
o i Reparti zonali della Polizia Locale svolgono un servizio di prevenzione all’interno dei mercati all’aperto (v. furti, borseggi, scippi ecc.) e un servizio di viabilità lungo il perimetro del mercato;
o il Comando centrale della Polizia Locale, in ausilio all’AMSA durante le fasi di raccolta dei rifiuti e di lavaggio/spazzatura della strada, ha assegnato al reparto radio mobile un servizio specifico di sbarramento delle vie dei mercati principali, da realizzarsi al termine dell’orario di mercato;
o la Polizia Locale ha inoltre una sezione “Annonaria” con il compito tra l’altro di controllare tutti gli esercizi commerciali e i mercati rionali di Milano, che consta di un organico di sole 94 unità;
- i cittadini da anni denunciano lo stato di degrado delle vie al termine dei mercati rionali all’aperto e lamentano l’abbandono dei rifiuti per strada senza alcun rispetto del decoro urbano;
tutto ciò premesso
CHIEDE
al Sindaco di Milano,
agli Assessori alle Attività Produttive, all'Arredo, Decoro Urbano e Verde, alla Sicurezza
al Comando di Polizia Locale
1. di potenziare la lotta all’abusivismo e il controllo circa la regolarità degli esercizi commerciali e degli ambulanti nonché della merce in vendita, con particolare attenzione agli esercizi commerciali e agli ambulanti di cibi freschi e/o crudi e/o surgelati (v. macellerie, pescherie, rosticcerie ecc.);
2. di procedere all’aggiornamento dei regolamenti relativi al decoro urbano e alla polizia annonaria, al fine di adeguare le norme alla realtà attuale ed elevare le sanzioni;
3. di considerare tra le priorità della Polizia Locale anche la verifica della corretta gestione della raccolta differenziata dei rifiuti da parte degli ambulanti e dei commercianti in genere, in modo da indurre i trasgressori a modificare il loro comportamento, nel rispetto delle norme in materia di decoro urbano e, conseguentemente:
a. di razionalizzare, in maniera più organica e diffusa, la localizzazione degli agenti e dei mezzi sul territorio, onde garantire il controllo sia in centro che in periferia;
b. di potenziare il numero di agenti e le risorse della Polizia Locale in genere e della Sezione Annonaria in particolare;
4. di riqualificare e migliorare il servizio di sbarramento operato dal reparto radio mobile.
Lo sbarramento, opportunamente fatto con transenne, con la vettura d’ordinanza o altro, dovrebbe iniziare almeno mezz’ora prima della fine del mercato, onde consentire agli agenti di Polizia Locale di verificare che i singoli ambulanti lascino la propria area di sosta nel rispetto del decoro urbano (ossia pulita e con i rifiuti correttamente accatastati in maniera differenziata) e di irrogare le sanzioni del caso, qualora l’invito rivolto al trasgressore dovesse rimanere inascoltato.
In tal modo il Comando di Polizia Locale assicurerebbe un servizio più qualificato da parte degli agenti, anche tramite una più efficace attività di controllo e sanzionatoria, perseguendo anche un evidente risparmio di denaro pubblico a vantaggio della collettività. Infatti:
- l’AMSA potrebbe raccogliere in maniera differenziata tutti i rifiuti dei mercati: umido, legno, plastica, cartone e la percentuale di raccolta differenziata in Milano aumenterebbe di qualche punto senza alcuna difficoltà;
- l’AMSA potrebbe inoltre pulire le vie molto più rapidamente, dimezzando i tempi e consentendo ai cittadini residenti di ritornare più rapidamente alla normalità;
- la Polizia Locale, sanzionando i trasgressori, adempirebbe ai suoi doveri di fronte a violazioni ormai macroscopiche e non più tollerabili, ridurrebbe il numero di ore straordinarie da svolgere in ausilio all’AMSA e ridurrebbe anche il suo costo a carico della collettività;
- il Comune di Milano, infine, renderebbe un servizio efficiente e rapido alla collettività, perseguendo una politica di rispetto del decoro urbano ed eliminando sacche inaccettabili di impunità tra gli ambulanti.
- Rientra, infatti, tra i suoi compiti anche quello di accertare che gli ambulanti effettuino una corretta gestione dei rifiuti organici da essi prodotti e non li abbandonino sul suolo pubblico, creando rischi per la salute pubblica, sotto il profilo igienico-sanitario.
- Tale accertamento dovrà essere effettuato non solo durante lo svolgimento del mercato, verificando dove e come i rifiuti organici (l’umido) venga gestito e raccolto, e non abbandonato o gettato ai margini della propria piazzola, ma anche in prossimità dell’orario di fine del mercato che costituisce il momento più critico della gestione dei rifiuti prodotti dagli ambulanti.
6. di invitare l’AMSA a potenziare l’attività dei propri ausiliari, affinché procedano sistematicamente ai necessari controlli nei confronti degli ambulanti, così come nei confronti dei condomìni.
Milano, 23 ottobre 2008
Rotte aeree in decollo da Milano Linate
La sottoscritta
PREMESSO CHE
Il sito Web del Comune di Milano riporta la seguente notizia
“Abbandonato il corridoio sopra l'area Lambrate-ex Innocenti
Linate, il rumore cambia rotta
L'assessore Croci: "Importante ridurre l’impatto acustico dei sorvoli aerei sulla nostra città". Migliorata l'efficienza del sistema milanese e garantita maggiore tutela alla qualità di vita dei cittadini e dell'ambiente.
Milano, 19 novembre 2008 – Da giovedì 20 novembre la rotta sperimentale "330" dell’aeroporto di Linate viene sospesa. La variante nasce da una richiesta del Comune di Milano di abbandonare la rotta che passava sul territorio milanese, in particolare sull’ex area Innocenti (fra via Rubattino, via Crespi e via Pitteri) e su una porzione di Lambrate. Verrà pertanto ripristinata la rotta "340" che si limita a lambire la città.
Nelle scorse settimane l’AIP Italia (Aeronautical Information Pubblication) dell’ENAV ha pubblicato le informazioni relative ai cambiamenti di procedura di volo per le nuove rotte di Linate a cui i piloti dovranno attenersi.
La decisione fa seguito a una sperimentazione promossa dalla Commissione Aeroportuale per minimizzare l’impatto acustico delle rotte aeree sul territorio.
La sperimentazione, che ha riguardato una serie di rotte che transitano dall’aeroporto di Linate, è servita a ridurre l’entità della popolazione soggetta all’inquinamento acustico provocato dai passaggi aerei.
“Con la nuova rotta su Linate – ha dichiarato l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci - si ridurrà l’impatto acustico dei sorvoli aerei sulla nostra città. La riorganizzazione complessiva delle rotte ha come obiettivo il miglioramento dell’efficienza del sistema aeroportuale milanese, con particolare attenzione alla tutela dei cittadini e dell’ambiente”.
CONSIDERATO CHE
la sottoscritta e numerosissime altri cittadini della zona 3 e della zona 2 continuano a sentire sorvolare gli aerei sopra le loro case (v. PRU Rubattimo, zone Udine, Padova, Crescenzago, Precotto ecc.)
CHIEDE
Che il Comune valuti la situazione in atto mediante la verifica puntuale dei tracciati aerei in partenza da Linate dal 20 novembre in poi.
Ciò al fine di verificare se i piloti si stiano scrupolosamente attenendo alle istruzioni impartite dall’AIP Italia, che ha ripristinato la rotta "340" che si limita a lambire la città per tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini del Comune di Milano.
Milano, 3 dicembre 2008
Primo passo per liberare il mondo dai fondamentalismi omofobi
HUMOR: previsioni del tempo
Posted by Arnald under Diversamente occupati
HUMOR: Crisi di Natale
Ciao a tutti precari,
come ogni anno, arriva minaccioso Babbo Natale a tirar fuori i soldi dalle nostre tasche e a riempirle di interrogativi.
Come ogni anno la retorica torna a impadronirsi del mondo con spot in cui nonni felici, puliti, ben vestiti (e soprattutto occidentali), si guardano sorridenti con dentiere splendenti come al primo appuntamento mentre un gruppetto di ragazzini di ogni razza si tiene per mano su un palco allestito a paradiso e cantano felici che a Natale siamo tutti più buoni e possiamo dare di più.
Quest’anno poi, lo spot può contare sulla presenza di due ragazzine di colore, una mulatta e l’altra più scura, e di un cinese come rappresentante di tutto l’oriente, anche perché per gli italiani quelli sono tutti uguali. Vi sfido a distinguere un vietnamita da un coreano o se siete cazzuti, un coreano del sud da uno del nord.È più facile stabilire certe differenze in base ai brand per i quali i bambini lavorano.Cuci palloni della Nike? E allora sei vietnamita, ma se fai scarpe Adidas allora devi essere un cinesino del Sud, delle parti di Shenzhen.E da noi come va? Cosa si aspettano i nostri bambini?
Dipende.
Se sei il nipote di Berlusconi vedrai tuo nonno portarti i regali vestito da superman legato a un elicottero (dello Stato?) guidato da Roberto Speciale.
Se sei figlio di Veltroni è facile che passerai le vacanze a New York nell’appartamentino che il babbo ti ha comprato a Manhattan: ovviamente un viaggio di solidarietà verso i cervelli in fuga.Se invece sei figlio di un operaio della Fiat, sarai obbligato a condividere col babbo per i prossimi sei mesi (ma solo se hai un gran culo, altrimenti di più) la playstation comprata in cinquemila rate, rigorosamente modificata per poterci far girare i giochi scaricati grazie al computer comprato in quattromila rate e alla banda larga, che succhia non meno di 35 euro al mese fino a un tetto massimo di 85, esclusi i costi di attivazione e corrente sprecata: ma intanto il giochetto non si paga e mi pare già qualcosa.
Ma la crisi è crisi e il governo vara misure straordinarie con la partecipazione in contumacia di un’opposizione troppo impegnata a risolvere le sue beghe da pollaio dove in gioco ci sono valori fondamentali ereditati dai vecchi DS e Margherita. Valori come rissa, accuse e sotterfugi.
Dopo l’abolizione di fatto della maternità (per la legge siamo sulla buona strada), adesso compare la sacrosanta equiparazione dell’età pensionabile. Intendiamoci, non che sia sbagliata, anzi, ma chissà perché in Italia per arrivare all’ammodernamento delle regole si passa sempre per la via più brutale, lasciando intatti i soprusi che invece non prendono mai la via della civiltà e della legalità.Ma come dice giustamente il ministro Sacconi (non scherzo, su questo sono d’accordo), non ho mai visto un pessimista avere successo.
Quindi, nonostante i licenziamenti singoli e collettivi, la cassa integrazione dilagante, gli stipendi da 600 euro con i quali non compri nemmeno più la dignità, gli scandali dei nostri politici che continuano a riempire le pagine dei giornali, il razzismo contro immigrati, napoletani, froci, zingari ed ebrei (in ordine sparso), i tagli all’istruzione e alla ricerca, il Vaticano che continua a dettare le regole e il precariato come compagno di vita stabile, ho deciso di essere più ottimista.
Non è detto che Babbo Natale non muoia intossicato mentre cerca di calarsi in una canna fumaria della Thyssen o investito da qualche nostro benemerito pirata della strada.Così finalmente potremmo seppellire lui e questa ipocrita festa di merda. - Arnald
Venezia wireless, Milano ancora "digital divide"?
A Venezia è bastata una delibera di Giunta e il sogno di molte italiane e molti italiani, soprattutto giovani generazioni di studentesse e di studenti, navigatori per professione e lavoro, ma diverse fasce di cittadinanza, si è avverato: la banda larga di connesisone wi-fi non è più un affare tra privati, ma diventa pubblico. Basta essere dotati di un codice di accesso, concidente con il codice fiscale, e l'accesso alla rete tra qualche giorno sarà possibile in Laguna. E' quello che viene definito dall'Assessorato alle Nuove Tecnologie del Comune di Venezia un diritto alla cittadinanza digitale: non più digital divide, ossia contratti commerciali per avere la connessione wireless, ma, bensì, solamente un numero per accedere gratuitamente a un servizio che diventa sempre più parte integrante di un nuovo welfare cittadino.
Si perchè di questo si tratta: diffondere in ogni modo e con ogni canale l'accesso ai saperi condivisi, che in rete vivono momenti e opportunità di confronto, incontro e visibilità. Si aprono nuovi scenari a questo punto: il file sharing, l'open source, il free software. Ma nel frattempo credo che garantire l'accesso alla rete senza preclusioni sociali ed economiche sia un buon risultato. Almeno si intende per poter partire e proseguire nella navigazione senza oneri: sarà impegno del Comune affidare con gara d'appalto la gestione della rete wireless, invitando le giovanissime generazioni di studentesse e di studenti a individuare i punti per approntare gli "hot spot", ossia le antennine che garantiscono l'accesso e la copertura di rete nelle diverse località. Il primo obiettivo è quello di raggiungerele abitazioni, non solo gli uffici e gli spazi amministrativi pubblici, gran parte, come le biblioteche, già coperte da alcuni anni dal servizio.
In Italia quello di Venezia è il primo caso di estensione della banda larga wi-fi su un territorio vasto che procede oltre alle dimensioni prettamente comunali e municipali, per giungere anche a Mestre e a tutta la laguna e i comuni viciniori.
Sembra una novità nel mentre molte città in Europa e nelmondo hanno già attivato simili pratiche: tra San Francisco e Filadelfia (quasi 200 città negli States), tra il Giappone e l' Europa, ma non sempre per iniziativa dei pubblici poteri.
Alcuni sociologi, tra cui Baumann, parlano di era di "internet degli oggetti": vari sono gli elementi che si avvalgono di connessione in rete per offrire servizi di informazione e conoscenza di diverso genere. Palmari che si collegano in rete e che tramite un servizio di riconoscimento del codice a barre ti porta a conoscenza di diverse nozioni sui monumenti presenti a Parigi o a Barcellona, oppure l'utilizzo della rete metropolitana per l'estensione di un servizio wireless di navigazione con possibilità di conoscenza di informazioni turistiche di notevole portata, come avviene a Londra.
Addirittura i servizi on-line diffusi tramite banda larga sono dei più variopinti: la "palina" che dice tra quanto passerà il prossimo autobus, l' ebook che scarica tutti i quotidiani del giorno, il dispositivo intelligente di telemedicina che comunica dati in tempo reale dal corpo del paziente.
A Roma la Provincia è pronta a estendere il servizio wireless su tutto il territorio provinciale: un esperimento impegnativo data la grande dimensione ed estensione del territorio e della giurisdizione, ma importante e fondamentale per il Presidente Zingaretti.
A Milano la roboante campagna pubblicitaria sull'estensione di wireless sembra ormai appartenere al passato prossimo: molti slogan, elevate promesse, interessanti auspici, dichiarazioni di intenti rimasti per ora sulla carta.
Nonostante alcuni consiglier comunali, tra cui il vicepresidente del Consiglio Comunale, Davide Corritore, e anche lo stesso Presidente Manfredi Palmeri avessero più volte investito in dichiarazioni e delibere sull'attivazione pronta e subitanea del servizio di estensione della rete gratuita. Il tutto rimane, però, ancora nell'archivio delle buone idee. Nessun bando è ancora stato fatto, mentre attendiamo di sapere dove tali hot spot verranno allocate, non essendoci stata, nonostante ripetute mozioni deliberate nei consigli di zona, in primis il Consiglio di Zona 4 su proposta del sottoscritto. E' stato, questo, un impegno elaborato al fine di eliminare la sperequazione sociale nell'accesso alla comunicazione e al sapere in rete.
A Milano ogni iniziativa viene disegnata come una grande novità all'avanguardia a livello amministrativo, mentre in altre città pratiche simili esistono ormai da anni. Si è visto con l'ecopass, nel momento in cui a Londra esistono pratiche interessanti di pollution charge. Lo si vede ancora con il bike sharing, soggetto in questi giorni a inconvenienti poco piacevoli nel servizio di attuazione e di accesso per la cittadinanza.
Speriamo che come augurio di buon anno ci sia anche questa possibilità di vedere in bilancio o nel POP la realizzazione ea ttivazione del servizio di copertura wireless, non solo a livello municipale, ma anche metropolitano, almeno partendo da questa ottica di nuovo servizio per un rinnovato welfare state, necessario, basilare nella contemporaneità, fondamentale per creare contaminazioni nel sapere e nella conoscenza e informazione.
Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - Gruppo La Sinistra
Congilio di Zona 4 Milano
Pronti a bloccare il Festival di Sanremo
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Aurelio Mancuso presidente nazionale Arcigay
Milk
presenta
www.arcigay.it
Milk
un film di Gus Van Sant
in uscita nei cinema italiani venerdì 23 gennaio 2009
Attivista del movimento dei diritti degli omosessuali. Amico. Amante. Unificatore. Politico. Combattente. Icona. Ispiratore. Eroe. La sua vita ha cambiato la storia, e il suo coraggio ha cambiato la vita di tante persone.
Nel 1977, Harvey Milk è stato eletto supervisor (consigliere comunale) a San Francisco, divenendo il primo omosessuale dichiarato ad avere accesso a una importante carica pubblica in America. La sua vittoria non è stata solo una vittoria per i diritti dei gay, ma ha aperto la strada a coalizioni trasversali nello schieramento politico. Harvey Milk ha incarnato per molti – dagli anziani agli iscritti al sindacato – una nuova figura di militante per i diritti civili; e con la sua morte prematura, avvenuta nel 1978, è diventato un eroe per tutti gli americani. L’attore premio Oscar Sean Penn interpreta Harvey Milk, diretto dal regista candidato all’Oscar Gus Van Sant, in Milk, un film girato a San Francisco, tratto da una sceneggiatura originale di Dustin Lance Black, e prodotto dai premi Oscar Dan Jinks e Bruce Cohen.
Milk abita a New York quando compie 40 anni. Convinto di dover dare un senso diverso alla sua vita, decide di trasferirsi col suo compagno Scott Smith (James Franco) a San Francisco, dove insieme aprono un piccolo negozio di fotografia, il Castro Camera, nel cuore di un quartiere popolare che sarebbe presto diventato un punto di riferimento per tutti gli omosessuali d’America. Sostenuto dalla sua adorata comunità di Castro, e da tutta la città, Milk sorprende Scott e se stesso diventando un militante e promotore del cambiamento. Chiede pari diritti e opportunità per tutti, e il grande amore che prova per la città e per la sua gente gli fa guadagnare le simpatie di giovani e aziani, omosessuali e eterosessuali – in un periodo in cui il pregiudizio e la violenza contro i gay sono apertamente accettati e considerati la norma.
L’ultima campagna è un successo e, secondo il nuovo ordinamento urbanistico ed elettorale della città, Milk viene eletto consigliere per il 5° Distretto. Oltre a svolgere con passione e diligenza il suo incarico di consigliere, Milk promuove un’ordinanza comunale per difendere i cittadini dal licenziamento per motivi di orientamento sessuale, e si batte contro un referendum statale che chiede il licenziamento degli insegnanti omosessuali e di chi li sostiene: Milk si rende conto di quale pericolo rappresenti questa Proposition 6 per i diritti dei gay. Intanto, le agende politiche di Milk e di un altro consigliere neoeletto, Dan White (Josh Brolin), divergono sempre di più, mentre i loro destini personali convergono tragicamente. Quello di Milk era ed è ancora un programma fondato sulla speranza – una speranza che vive ancora oggi.
Il contesto storico: Cronologia
1930: 22 maggio – Harvey Bernard Milk nasce a Woodmere, New York
Come politico e attivista, Harvey Milk è stato un populista aggressivo, convinto che la funzione del governo fosse quella di andare incontro ai bisogni di tutti i membri della società. Ha incoraggiato uomini e donne omosessuali a uscire allo scoperto, comunità e sindacati a unire le loro forze, e tutti i cittadini a battersi contro ogni discriminazione. Non molto tempo prima di essere assassinato, parlando della necessità di un movimento per i diritti dei gay in grado di esercitare una pressione sul governo, Milk diceva: “Io chiedo al movimento di andare avanti, perché la mia elezione ha dato una nuova speranza ai giovani. Dobbiamo dare loro speranza.” Una frase incisa alla base della sua statua - un busto esposto di fronte al Municipio di San Francisco.
Le riprese
Dustin Lance Black ricorda: “Il primo giorno di riprese ho potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo. Un progetto che avevo iniziato quattro anni prima stava per realizzarsi. Ce l’avevamo fatta, stava succedendo davvero. Sono scoppiato a piangere quel giorno, quando abbiamo visto l’arcobaleno. Anche Cleve Jones aveva le lacrime agli occhi.”
Milk è stato girato interamente a San Francisco (dove Harris Savides aveva già lavorato un paio di anni prima come direttore della fotografia del film Zodiac), facendo base a Treasure Island. Per gli autori non poteva essere altrimenti: “Lo spirito e l’energia di questo film sono San Francisco”, dichiara Dustin Lance Black. “Il film è stato fatto nel modo giusto, nel posto giusto.”
Vedendo il negozio ricostruito, alcune persone che lo avevano frequentato all’epoca hanno avuto una forte reazione emotiva. Tra queste persone c’è Michael Wong, autore del diario a cui si è ispirato Black scrivendo la sceneggiatura. “Ho chiamato Michael”, racconta Black, “e gli ho chiesto di venire al negozio. Sapevo che probabilmente non avrebbe voluto vederlo, ma che poi si sarebbe pentito di non averlo fatto. Alla fine è arrivato, e si è messo a girare per il locale. Quando è arrivato nel retro e ha visto il ciclostile dello stesso identico modello che aveva usato Harvey per le elezioni della vittoria, Michael è uscito e si è messo a piangere. E’ un uomo molto emotivo. Si è girato, mi ha abbracciato, e mi ha detto: ‘Grazie.’ A quel punto, sono scoppiato a piangere anch’io. E’ stato uno dei momenti più intensi di tutta la lavorazione.”
Anche il costumista Danny Glicker e il suo reparto hanno fatto largo uso della documentazione fotografica. “Da un punto di vista strettamente visuale”, osserva Glicker, “il mio angelo custode è stato Danny Nicoletta. Negli anni ’70, San Francisco era il luogo in cui esplodeva e si sviluppava il cambiamento culturale. L’energia che sprigionava attraeva altra energia. Per un costumista era una sfida enormemente stimolante – privilegiare la cura del dettaglio, anziché l’impianto originale.”
Gli effetti cumulativi delle battaglie e delle vittorie di Harvey Milk restano nella cultura e nella politica attuali. Il movimento per i diritti dei gay ha fatto molta strada, ma il pendolo continua a oscillare.
Il Presidente uscente degli Stati Uniti George W. Bush ha sostenuto il Federal Marriage Amendment che avrebbe cambiato la Costituzione degli Stati Uniti, proibendo il riconoscimento giuridico dei matrimoni fra persone dello stesso sesso. La proposta non è passata in Senato.
Tantissimi AUGURI!!
Un caro augurio di buona speranza e di rinnovato impegno civile per un anno migliore per tutti.
box sotterranei di via B. Marcello: sistemazione della superficie
I N T E R R O G A Z I O N E
Se dopo oltre 1.000 giorni il Comune di Milano non è riuscito a realizzare un giardinetto e un campo giochi, la sottoscritta si chiede anche come possa lo stesso Comune realizzare in “soli” 2.500 giorni l’Expo 2015!