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.: Il Blog di Antonella Fachin
Lunedì, 5 Gennaio, 2009 - 16:21

Manifestazione di sabato: quando la libertà di culto?

L'altro giorno abbiamo avuto una partecipata manifestazione di massa per chiedere la pace a Gaza e nella striscia, teatro di conflitti e di guerre civili devastanti e molto cruente. Non è sede per parlare di chi abbia ragione, dato che è difficile in una situazione di questo calibro chiarire le dinamiche tramite modalità manichee. Condivido, a proposito, quanto Toni Dell'Orto, Presidente di Pax Christi, ha dichiarato sull'occorrenza di fare un'analisi che dia come soluzione la tutela e il rispetto della dignità di due popoli, quello israeliano e quello palestinese, entrambi vittime in primo piano di questa violenza senza fine. Certamente non è la rappresaglia militare che garantisce una soluzione umana alla disgrazia con cui il 2009 si è aperto.
Ma bando queste importanti riflessioni, che nascono spontanee, vorrei solamente sottolineare la pretestuosità che è stata innescata riguardo al fatto che i manifestanti di sabato pomeriggio abbiano espresso la loro solidarietà al popolo palestinese pregando in ginocchio in Piazza Duomo e sul sagrato. La destra ha subito accusato i manifestanti di violare il rispetto della religione cattolica. Molti hanno subito condannato il fatto che le piazze, anche a Bologna ci sono stati momenti di preghiera in Piazza San Petronio, fossero diventate "moschee all'aperto". E' alquanto squallido notare che l'attenzione sul tema venga deviata su atti isolati di estremismo, quale il bruciare in pubblica piazza la bandiera di Israele. L'estremismo è da rigettare. L'atto di preghiera non è estremismo, è pura manifestazione libera di pensiero, di culto, protetti e tutelati dal nostro ordinamento costituzionale repubblicano. E' alquanto preoccupante che in Italia e a Milano l'apertura di ufficiali luoghi di culto per gli islamici abbia disinnescato un dibattito intenso e alquanto strumentale: in un altro paese civile e democratico un dibattito di tale portata non avrebbe avuto assolutamente nessun tipo di esordio e diritto di cittadinanza.
Nei luoghi all'addiaccio dove ora sono ospitatti i musulmani a pregare, dopo la chiusura del centro in Viale Jenner, abbiamo momenti di raccoglimento e di preghiera per i propri cari, parenti, amiche e amici, che vivono ore terribili di isolamento e di barbarie nella propria terra devastata dai fuochi israeliani e da un conflitto sempre più acceso.
La preghiera è il momento più alto in cui uno credente si possa rivolgere al proprio dio al fine di chiedere una soluzione a drammatiche situazioni, se non a trovare giovamento e sollevamento per lo spirito: una sorta di alleviamento psicologico. E' o non è un diritto questo universalmente accolto dalle dichiarazioni internazionali e recepito in modo chiaro e netto dalla nostra Costituzione? Ma ben si sà che ultimamente la Costituzione viene considerata marginale, spesso orpello da cui sbarazzzarsi velocemente, magari attaccandola, magari affossandola, magari devastandola, magari semplicemente svuotandone il contenuto, ancora considerato avanzato nel resto del mondo, dopo 60 anni dalla sua promulgazione.
Il Cardinale Dionigi Tettamanzi, nel suo discorso svolto in Sant'Ambrogio il 7 dicembre aveva tenuto a sottolineare il fatto che il diritto di libertà di espressione e di culto per religioni diverse da quella cattolica fosse rispettato e che una collocazione dignitosa venisse data e garantita alle migliaia e migliaia di fedeli islamici e musulmani presenti a Milano, ormai parte integrante del nostro sistema sociale, economico, lavorativo, civile.
La negazione di questo impegno e obbligo da parte dell'amministrazione si è palesata in esternazioni, queste sì, a parere del sottoscritto "estremiste" di intolleranza verso un popolo che esprime sè stesso e la propria solidarietà in un momento tragico quale il conflitto a Gaza e territori viciniori. E' questo un momento in cui pretesti di stampo ideologico devono cessare di esistere dando spazio e ampio margine a una cultura del confronto e della convivenza civica e sociale. Se questo non avviene, in una contemporaneità destinata chiaramente a diventare teatro di comunità sempre più interetniche e interculturali, rsi rischia il moltiplicarsi di una conflittualità che porta ad azioni estremiste, da diverse parti, con conseguenze dannose per la pacifica convivenza civica.

Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4 Milano

Lunedì, 5 Gennaio, 2009 - 14:23

Un anno di orgoglio e di denunce

Cronologia 2008

fonte: www.arcigay.it


8 gennaio
L’ordine nazionale degli psicologi assume una chiara presa di posizione contro le cosiddette guarigioni dall’omosessualità, in riferimento al reportage-denuncia di Davide Varì.

13 gennaio
Sit-in di protesta a Roma davanti al Vaticano nel X anniversario della morte di Alfredo Ormando. Poi il convegno “Liberaci dal male” per il dialogo tra omosessualità e religioni.
21 gennaio
Nuovo attacco frontale vaticano contro la dignità delle persone lgbt con parole d'odio, razziste e antiscientifiche. Arcigay ricorda come in un anno la fiducia e la simpatia degli italiani rispetto alla chiesa cattolica è crollata di ben l'11 punti passando dal 60,7 al 49,7%.
22 gennaio
Una sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani stabilisce che gli omosessuali sono buoni genitori tanto quanto chiunque altro.
27 gennaio
Decine di iniziative Arcigay in tutta italia per ricordare l’omocausto in occasione della giornata della Memoria.
5 febbraio
Denuncia di una violenza omofoba a Parma: pesanti insulti verbali verso un uomo gay, chiuso a chiave in appartamento per 30 minuti dai coinquilini.
7 febbraio
A Milano un branco di minorenni compie un gesto di violenza nei confronti di un giovane ritenuto gay e di un altro giovane 'diverso' che cercava di difenderlo, presso l’oratorio 'Orpas' della parrocchia Sant'Angela Merici a Milano. “Sono urgenti politiche di intervento sociale e culturale per combattere ogni forma di violenza nei confronti di ragazzi perpetrata da altri ragazzi.”
14 febbraio
Arcigay aderisce e partecipa alle manifestazioni promosse dal movimento delle donne in tutte le piazze italiane a difesa della legge 194.
18 febbraio
Incendio doloso al Bar Coming Out di Roma. “Denunciamo pubblicamente che la responsabilità di questo clima e di questo disinteresse ricade totalmente sulla classe politica italiana.”
22 febbraio
Condannati un buttafuori e tre agenti di polizia per l' aggressione del 2000 a tre giovani gay in una pizzeria bolognese. “Non possono esistere zone franche di impunibilità nel nostro paese, soprattutto fra le forze dell'ordine”.
2 marzo
Stati Generali di Arcigay a Bologna: Arcigay conferma il suo non allineamento, e quindi nessuna indicazione di voto, nei confronti dei partiti e delle alleanze che concorreranno alle elezioni politiche. E sostegno ai candidati espressione del movimento LGBT e a chi ha sottoscritto il patto basato sulla piattaforma rivendicativa del RomaPride2007.
9 marzo
Zapatero confermato a capo del governo spagnolo. “La sua vittoria in Spagna è la vittoria del popolo dei diritti civili e delle libertà di tutto il mondo.”
10 marzo
Esce Pegaso 12, nuovo numero del trimestrale Arcigay con una nuova veste grafica e la copertina dedicata agli sportivi gay e alle sportive lesbiche. Per la prima volta è pubblicato il bilancio dell’associazione.
13 marzo
Arcigay ha chiesto di aderire a Libera, in concomitanza delle iniziative che la rete delle associazioni antimafia ha programmato per la XIII giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie.
19 marzo
Viene inaugurato l’Angolo dei Libri, la nuova sezione del sito arcigay.it dedicata alla promozione dell’editoria LGBT.
20 marzo
Viene inaugurato il nuovo servizio nazionale di Sportello Legale Arcigay.
10 aprile
Arcigay inaugura la sua newsletter settimanale via e-mail.
14 aprile
Elezioni politiche: vince Berlusconi. “Un nuovo forte governo di destra si sta per insediare ed è nostro preciso dovere farci i conti, mantenendo ferma la linea di Arcigay di avere sempre rapporti corretti e aperti con le istituzioni, quali siano le maggioranze che le governano.” Paola Concia, unica parlamentare LGBT eletta nel parlamento italiano.
20 aprile
Stati generali del movimento a Bologna: Emiliano Zaino, Paola Brandolini e Marcella di Folco elett* portavoce del Pride nazionale.
25 aprile
Arcigay partecipa in diverse città alle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione. “Rinnovare l’impegno contro ogni forma di dittatura, autoritarismo, violenza, integralismo, razzismo e discriminazione.”
2 maggio
Si svolge a Perugia la 3 giorni di formazione sulla storia del movimento LGBt e sulle tecniche di progettazione rivolta a volontari* della Rete Giovani Arcigay.
5 maggio
Violenza mortale a Verona ai danni di Nicola. “Andiamo ripetendo che occorre che la politica si assuma la responsabilità delle sue azioni sciogliendo i gruppi neofascisti e neonazisti presenti in Italia.”
9 maggio
Grande convegno a Bologna per la visibilità e i diritti delle persone gay HIV+, “HIV+ tra silenzio e discriminazione”.
12 maggio
Attacco del papa ai gay in quanto responsabili del calo demografico. “Inizi il papa a consentire anche ai preti di potersi sposare, e quindi fare figli legalmente.”
17 maggio
Giornata mondiale contro l’omofobia. In oltre 40 città sit in, manifestazioni, proiezioni di film, feste, per ricordare come la patologia dell’esclusione per orientamento sessuale si può estirpare con una vasta azione di informazione e azione culturale
19 maggio
Mara Carfagna all’esordio come ministro delle Pari Opportunità. “Abbiamo sempre più l'impressione che non sappia dove si trova. Ci chiediamo come faccia a sostenere il ministro che non esistono discriminazioni sui luoghi di lavoro per le persone omosessuali?”
20 maggio
Lanciata l’iniziativa Pride senza Barriere: per garantire l’accessibilità a tutti, compresa quella “minoranza nella minoranza” spesso dimenticata che rappresentano le persone gay, lesbiche, e transessuali con disabilità.
23 maggio
Nasce il portale turistico LGBT FriendlyMaremma, promosso da Arcigay Grosseto.
26 maggio
Accoltellamento a Palermo di un ragazzo gay per “disonore”. “È un intero paese che è in preda ad un raptus di omofobia, alimentata negli ultimi anni soprattutto dalla gerarchia cattolica e da alcuni settori della destra politica e sociale italiana.”
27 maggio
Grazie al progetto europeo Schoolmates, Arcigay pubblica i tre manuali contro il bullismo omofonico, rivolti a studenti, insegnanti ed operatori per l’educazione all’alterità.
28 maggio
“Guarda in faccia la violenza” per le strade di Bologna, iniziativa nazionale della Rete Donne Arcigay. Sagome a grandezza umana che raccontano brevi storie di ordinaria lesbofobia e omofobia.
4 giugno
Negata Piazza San Giovanni per il Roma Pride. “Grave precedente e una ferita alla democrazia di questo paese.”
7 giugno
Pride cittadini a Milano e a Roma. 50.000 a Milano dove in Piazza Duomo i manifestanti si bendano la bocca per denunciare il silenzio a cui sono costrette le persone LGBT. 100.000 partecipanti a Roma con conclusione in Piazza Navona.
7 giugno
Due giovani aggrediti e picchiati da una decina di ragazzi all'interno di un convoglio della Circumvesuviana di Napoli.
9 giugno
Famiglia Cristiana attacca i Pride. La risposta di Arcigay: “I Pride sono una sorta di trasposizione gioiosa di tutta la nostra rabbia che per troppi secoli di insulti ed infamie siamo stati costretti a subire ogni giorno.”
14 giugno
Il BiellaPride porta l’orgoglio LGBT in una città di provincia: oltre 30.000 i partecipanti.
21 giugno
Gennaro Gattuso scandalizzato dai matrimoni gay in Spagna. “Gattuso farebbe perciò bene a scandalizzarsi per altro, a cominciare dalla presenza negli stadi di diversi gruppi di pseudotifosi che urlano ed espongono striscioni razzisti e omofobi.”
26 giugno
Sconcerto per il cancellamento del finanziamento all’ISTAT, previsto dalla precedente ministro delle Pari Opportunità, per una seria ed approfondita ricerca nazionale sull'omofobia, da parte del ministro “Carfagna-Crudelia”.
28 giugno
Sfila la manifestazione finale del BolognaPride, dopo due mesi di inziative culturali: 500.000 persone per le strade del capoluogo emiliano.
2 luglio
la Commissione Europea licenzia la nuova Direttiva contro le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale, la religione, la disabilità e l’età, che obbligherà tutti gli Stati membri entro due anni a legiferare sulla materia.
5 luglio
Il Catania Pride porta l’orgoglio e la visibilità al Sud e chiude la stagione 2008 dei Pride.
8 luglio
Arcigay rivolge un appello a tutte le strutture alberghiere del nostro Paese, affinché forniscano gratuitamente ai loro clienti preservativi da utilizzare nei soggiorni presso hotel, campeggi, villaggi turistici.
12 luglio
Gli sospesero la patente dopo la visita di leva perché gay. Il tribunale di Catania ha condannato i ministeri della Difesa e dei Trasporti, che dovranno risarcire Danilo Giuffrida, 26 anni di Augusta, con 100 mila euro.
26 luglio
Le Assicurazioni Generali hanno riconosciuto e tutelato i diritti di un cittadino italiano rimasto cui è morto il compagno ottantenne francese, con cui l’uomo aveva contratto regolare PACS in Francia.
28 luglio
Il Tribunale dei Minori di Catanzaro ha negato ad un padre l'affido condiviso del figlio, in quanto ritenuto immaturo e pervaso da sentimenti discriminatori e di forte pregiudizio nei confronti delle persone omosessuali.
28 luglio
Il Gay Day di Pozzallo, promosso da Arcigay Ragusa, riempie le strade della cittadina siciliana di spettacoli, banchetti informativi e bandiere Arcigay.
1 agosto
Inaugura il PadovaPrideVillage, iniziativa di Arcigay Tralaltro e cuore LGBT friendly del Veneto per 31 sere d’estate.
4 agosto
Prende avvio per la prima volta in America Latina, a Città del Messico, la 17° Conferenza Mondiale sull’Aids. Oltre 20mila delegati, tra cui Riccardo Gottardi (segretario nazionale Arcigay) e Sandro Mattioli (responsabile Salute del Cassero Arcigay di Bologna).
6 agosto
Il brutale massacro della trentenne transessuale brasiliana Samantha lascia scioccati e muove sentimenti di rabbia per la cieca violenza con cui è stata colpita a morte una vittima indifesa e sola.
22 agosto
La morte di Domenico Riso, del suo compagno e del figlio nel disastro aereo di Madrid. “Il dolore per la scomparsa di un giovane uomo in modo cosi assurdo richiede sempre il massimo rispetto e la capacità di fare un passo indietro. Ci abbiamo provato per due giorni e abbiamo mantenuto, nonostante la drammaticità dell’accaduto, l’adeguata distanza di chi non è in prima persona coinvolto. Ma i servizi tv e la rassegna stampa di ieri e di oggi ci hanno ancora una volta indignato. La vita di Domenico Riso è stata avvolta da una cortina fumogena tragicamente ridicola, e ci siamo chieste e chiesti, quando in questo paese si avrà il coraggio di chiamare le cose con il proprio nome?”
23 agosto
Parte la campagna delle persone LGBT contro l’attacco violento ad Arcigay da parte de La Repubblica a firma di Francesco Merlo.
27 agosto
Il Giudice monocratico del Tribunale penale di Reggio Calabria ha condannato alla pena di 2 anni di reclusione gli autori della barbara aggressione ai danni dell’ex Assessore comunale di Polistena, Massimo Frana, avvenuta nel 2001.
29 agosto.
Arcigay denuncia che in Calabria una persona gay detenuta sarebbe stata stuprata in carcere nel mese di giugno.
1 settembre
Denuncia del gravissimo episodio di violenza avvenuto a Napoli in piazza Bellini ai danni di una ragazza lesbica.
1 settembre
Il presidente Arcigay Aurelio Mancuso e il segretario Riccardo Gottardi, incontrano il direttore di Repubblica, Ezio Mauro per concordare un nuovo canale comunicativo.
9 settembre
Christian e Federico, gay, assaliti in via dei Fori Imperiali a Roma da una decina di giovani. “Solo l’ultimo di una lunga serie che ormai ci viene segnalata, quasi quotidianamente, da tutta Italia.”
11 settembre
È intriso di proibizionismo ideologico il DDL sulla prostituzione approvato oggi dal Governo su proposta del ministro Mara Carfagna.
12 settembre
Arcigay esprime tutta la sua solidarietà ad Alberto Villa, consigliere nazionale dell’UDC che in un’intervista al Secolo XIX fa coming out sul suo orientamento sessuale. Sarà costretto ad uscire dal partito un mese dopo.
15 settembre
Annunciata la proposta di legge sulle unioni civili anche omosessuali da parte dei ministri Rotondi e Brunetta. Il ministro Rotondi telefona al presidente nazionale Arcigay Aurelio Mancuso per informarlo sullo stato del lavoro che stanno svolgendo rispetto alla proposta di regolamentare le convivenze. Il ministro ci ha tenuto a ringraziare Arcigay per il ruolo di difesa e di promozione delle concrete richieste della comunità omosessuale italiana.
24 settembre
Un aggressore dei ragazzi gay davanti al Cassero nel 2006 è stato condannato dal Tribunale Monocratico di Bologna a 10 mesi di reclusione.
26 settembre
Si costituisce coma associazione, a Ferrara, Polis Aperta, che raccoglie i cittadini LGBT che prestano servizio nelle forze dell'ordine e militari e di cui è presidente Nicola Cicchitti, segretario di Arcigay Trieste.
26 settembre
Arcigay lancia la campagna di sostegno all’iniziativa UE all’ONU per la depenalizzazione universale dell’omosessualità: essere gay e lesbiche è ancora reato in oltre 90 paesi.
27 settembre
Il sito arcigay.it lancia 50 Domande, auto-ritratti delle persone che quotidianamente fanno l’associazione, per conoscere meglio le persone lgbt che operano in Arcigay.
30 settembre
Avviata la discussione in commissione giustizia della Camera delle norme anti-omofobia con relatrice Paola Concia.
9 ottobre
All’attacco di Chiara Atzori, infettivologa presso l’ospedale Sacco di Milano, che teorizza un collegamento fra la "normalizzazione", cioè l’accettazione sociale, dell’omosessualità e la diffusione delle malattie a trasmissione sessuale: organizzato un sit-in di protesta.
10 ottobre
La proposta di legge di Brunetta e Rotondi si chiama DiDoRe. “Nessun sostanziale diritto e dovere alle parti: manca l’obbligo di assistenza morale e materiale, manca il regime patrimoniale degli acquisti fatti in comune, manca la reversibilità della pensione, manca ogni norma sull’eredità.”
12 ottobre
Arcigay Genova va in visita alla mostra sull’omosessualità in natura Against Nature? e invita tutte e tutti al GenovaPride2009.
13 ottobre
Si apre a Torino la Conferenza Internazionale giovanile IGLYO "Costruire e implementare strategie per combattere l’omofobia” che continua fino al 19 ottobre, organizzata – per la 1° volta in Italia - dalla Rete giovanile di Arcigay e da Arcigay Torino Ottavio Mai.
23 ottobre
Pronunciamento del Garante sulla Privacy che ha dato torto a Beppe Convertini, il cosidetto "fidanzatino d’Italia", nella querelle contro il portale internet Gay.it,, che gli aveva fatto outing.
24 ottobre
Si svolge a Bologna, il 24 e il 25 ottobre 2008, il primo seminario nazionale dedicato ai temi dell’integrazione dei migranti LGBT residenti in Italia, rivolto agli operatori ed alle operatrici dei servizi pubblici e privati dedicati a cittadini stranieri.
24 ottobre
Arcigay esprime la propria solidarietà al movimento di studenti, insegnanti, presidi, rettori e genitori che sta animando il dibattito sulla nuova Riforma della scuola ideata dal Ministro Gelmini.
28 ottobre
Parte la 6° edizione del festival internazionale Gender Bender, promosso da Arcigay Bologna.
1 novembre
Il più votato nel nuovo direttivo ILGA Europe è per il secondo anno Renato Sabaddini, consigliere nazionale ed ex-responsabile esteri dell’Associazione, con 115 voti su 160 delegate e delegati.
4 novembre
Paola Binetti (PD) paragona ancora omosessualità e pedofilia. “Arcigay intende promuovere un’estesa e approfondita azione legale nei confronti della campionessa dell’omofobia italiana, perché ritiene che i suoi continui e devastanti interventi favoriscano la diffusione di un clima d’odio nei confronti della visibilità e della dignità delle persone omosessuali.”
4 novembre
Barack Obama eletto presidente USA. Primo presidente di colore, nel suo discorso di ringraziamento cita l’orientamento sessuale tra le differenze che arricchiscono la sua nazione. Contemporaneamente però in California viene abolita la legge sui matrimoni omosessuali.
6 novembre
Renato Sabbadini eletto segretario generale di ILGA World. Il 24° congresso di ILGA, federazione mondiale LGBT, a Vienna, ha eletto i suoi due nuovi segretari, cioè i due maggiori rappresentanti politici - uno gay e una lesbica: sono Renato Sabbadini, componente del direttivo di ILGA-Europe ed ex-responsabile esteri di Arcigay, e la messicana Gloria Careaga.
18 novembre
Rapporto Eurispes-Telefono Azzurro sulla condizione di vita dei ragazzi e ragazze di età compresa tra i 12 e i 19 anni: 1 vittima di bullismo su 5 è gay.
19 novembre
La chiesa cattolica italiana organizza da tempo, in luoghi lontani da occhi indiscreti, corsi, anche residenziali, per guarire dall’omosessualità. Arcigay promuove il video di Saverio Tommasi e Ornella De Zordo, pubblicato sul web, nel quale si racconta come si arriva a questi corsi, dove si svolgono, chi sono i “docenti” che propinano  preghiere, proiezioni di immagini e lunghi sermoni.
20 novembre
Per il Transgender Day Of remembrance, il sito nazionale di Arcigay www.arcigay.it e tutti i siti web dei nostri comitati provinciali verranno oscurati, per dare un messaggio forte di memoria e denuncia.
23 novembre
Il Consiglio nazionale Arcigay vota all’unanimità di intraprendere la denuncia nei confronti di Paola Binetti e di avviare il processo di costituzione della Federazione LGBT. Viene votata inoltre la fiducia alla nuova segreteria nazionale, che vede gli ingressi di Federico Cerminara (responsabile settore cultura), Marco Coppola (responsabile settore scuola), Rebecca Zini (responsabile settore esteri e coordinatrice campagna ascolto).
25 novembre
Vladimir Luxuria vince meritatamente l’Isola dei Famosi 6. “Questo rappresenta un fatto importante, una svolta storica nel costume del nostro Paese, che salutiamo con grande soddisfazione.”
28 novembre
Sex Symbol. È Antony Cortinovis, Mister Gay Italia 2008, il testimonial della nuova campagna salute per l’uso del preservativo di Arcigay, Manifesti, cartoline, locandine, Pegaso 15 e 200.000 preservativi.
28 novembre
Inaugura la nuova sede di Arcigay Roma in via Zabaglia.
1 dicembre
Iniziative in 40 città per una settimana in occasione della Giornata mondiale contro l’HIV/AIDS.
1 dicembre
L’osservatore permanente del Vaticano presso l’ONU si è espresso contro la proposta del governo francese di depenalizzare l’omosessualità. “È di una gravità inaudita che il Vaticano, e quindi, la chiesa cattolica tutta, si adoperi affinché questa richiesta non passi e, si prefigura come un vero e proprio atto di condanna a morte contro i milioni di gay e di lesbiche che hanno la sfortuna di abitare in paesi sanguinari.” Partono la campagna su Facebook che supera le 50.000 adesioni e la serie di iniziative in 15 città.
6 dicembre
Apice della campagna contro l’omofobia vaticana. Centinaia di persone hanno partecipato alla manifestazione del 6 dicembre di fronte al vaticano, che è stata l’occasione per rilanciare un nuovo appello in favore della campagna UE per la depenalizzazione dell’omosessualità presso l’ONU.
9 dicembre
RaiDue censura il film Leone d’Oro Brokeback Mountain e Arcigay guida la protesta. Il direttore di rete Marano si scusa e promette di replicarlo integralmente.
12 dicembre
Per tre giorni operatori e le operatrici di Arcigay partecipano a Napoli al seminario di formazione sull’integrazione delle persone LGBT con un retroterra di migrazione.
15 dicembre
Delia Vaccarello, giornalista lesbica dell’Unità, ha vinto la selezione italiana del Journalist Award 2008, premio giornalistico collegato alla Campagna UE  For Diversity Against Discrimination, con l’articolo "Vivere da gay, morire da etero".
18 dicembre
Letta dall’Argentina, davanti all’assemblea dell’ONU la dichiarazione a favore della depenalizzazione universale dell’omosessualità, proposta dal governo francese e firmata da 66 paesi di tutti i continenti, tra cui tutte le 27 nazioni dell’Unione Europea. “Si tratta di un primo grande passo a favore della libertà di milioni di persone omosessuali nel mondo.”
19 dicembre
A Brescia la premiazione del primo concorso nazionale LGBT di prosa e poesia, Versi InVersi.
23 dicembre
Il cantante Povia, porterà a Sanremo 2009 una canzone dal titolo “Luca era gay”. “Il titolo del brano, inedito per regolamento, sembra già non lasciare dubbi sul tema trattato e sulle posizioni dell’autore: siamo pronti a bloccare il festival.”

Domenica, 4 Gennaio, 2009 - 00:51

Harvey Milk, una vita troncata dall'omofobia

 Harvey Milk (22 maggio 1930 - 27 novembre 1978) negli Stati Uniti è una figura simbolo nella lotta per i diritti civili della comunità omsessuale. Nel 1977 fu il primo consigliere comunale dichiaratamente gay ad essere eletto negli Usa. Fu assassinato barbaramente nel 1978, insieme al Sindaco di San Francisco George Moscone, dal consigliere comunale ultraconservatore ed omofobo Dan White. Questa è la sua storia.

 

«Harvey Milk nacque a Woodmere, Long Island, New York. Si laureò all'Albany State College nel 1951 e si arruolò nella marina statunitense; fu congedato con onore, sebbene in seguito egli avesse rivelato agli elettori di essere stato vittima di una delle molte "purghe" di omosessuali nelle forze armate.

Come molte altre persone omosessuali di quel periodo, Milk si trasferì a San Francisco nel 1972, dove si stabilì con il suo compagno Scott Smith e aprì un negozio di fotografia nel quartiere gay di Castro.
Emerse ben presto come un leader della comunità gay, fondando la "Castro Valley Association" dei commercianti locali, e fungendo da rappresentante per gli interessi del quartiere nelle relazioni con il governo cittadino. A dispetto di un clima ostile a livello nazionale agli omosessuali, si candidò tre volte (senza successo) a varie cariche elettive. Emerse così come portavoce della vasta comunità gay di San Francisco, venendo per questo soprannominato "sindaco di Castro Street".

Fu eletto supervisor (cioè consigliere comunale) nel 1977, risultando così il primo rappresentante eletto di una delle maggiori città degli Stati Uniti ad essere apertamente gay.
In undici mesi da supervisor, si batté in difesa di una legge per i diritti dei gay per la Città, così come per una ordinanza sulla raccolta degli escrementi dei cani. Fu anche decisivo nel rigetto della "Proposition 6", supportata dal senatore dello stato Briggs, che avrebbe permesso agli insegnanti dichiaratamente gay di essere licenziati in base alla loro identità sessuale.
Milk dibatté pubblicamente con Briggs sull'argomento, rivelando arguzia e personalità di fronte alla nazione. el Novembre 1978 la "Proposition 6" fu fermamente rigettata dai californiani » *.


L'assassinio

 Harvey Milk venne assassinato nel Municipio di S. Francisco il 27 novembre 1978, « assieme al sindaco George Moscone, dall'ex consigliere comunale Dan White.
White aveva rassegnato le dimissioni pochi giorni prima, a seguito dell'entrata in vigore di una proposta di legge sui diritti dei gay a cui lui si era opposto.
White sperava di essere riconfermato dal sindaco Moscone, ma questo non era della stessa idea. White entrò in municipio attraverso una finestra aperta del seminterrato, per evitare che venisse scoperto con la pistola e con i 10 caricatori che aveva in tasca.
Dopo essersi fatto strada fino all'ufficio del Sindaco, incontrando Moscone e sparandogli ripetutamente, White ricaricò l'arma e si aprì la strada fino alla parte opposta dell'edificio, dove incontrò Milk e gli sparò al petto".
Dopo di che gli sparò un altro intero caricatore a bruciapelo sulla testa. White negò la premeditazione.
"Al corteo funebre di Milk e Moscone, che si snodava lungo un percorso decorato con bandiere arcobaleno, fu presente una grande folla. Milk, avendo previsto il rischio di essere ucciso, aveva registrato numerose audiocassette da ascoltare in tale evenienza.
In una di queste registrazioni sono immortalate le sue famose parole: "Se una pallottola dovesse entrarmi nel cervello, possa essa infrangere le porte dei nascondigli di tutti i gay nel Paese" » *


La sentenza

« White fu riconosciuto colpevole di omicidio volontario (imputazione meno grave dell'omicidio premeditato di cui era stato accusato), con l'attenuante della seminfermità mentale, e condannato a sette anni e otto mesi di prigione: una sentenza da più parti ritenuta troppo lieve e motivata dall'omofobia.
Gli avvocati difensori avevano infatti impedito a chiunque fosse favorevole ai diritti dei gay di far parte della giuria.
Avevano inoltre chiamato uno psicologo per dimostrare la depressione di White. […] Dopo la sentenza, la comunità gay si scatenò, inferocita, nelle sommosse notturne contro White dette "White Night Riots", in cui più di 160 persone finirono in ospedale.
Dopo la scarcerazione nel 1984, White scontò un anno di libertà vigilata, i primi mesi del quale furono trascorsi nascondendosi a Los Angeles.
Ritornò poi a San Francisco, contro l'auspicio pubblico del sindaco Dianne Feinstein, e in questa città si suicidò nel 1985 nel garage della casa di sua moglie, asfissiandosi coi gas di scarico » *.

Milk  oggi è ritenuto negli Stati Uniti un simbolo della comunità gay e del movimento di liberazione omosessuale e in suo ricordo sono state intitolate numerose scuole, istituzioni universitarie e sportive e a lui sono stati dedicati numerosi documentari, film televisivi, libri ed anche un monumento commemorativo posto all'interno del Municipio di San Francisco.

 
* Brani liberamente tratti da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Domenica, 4 Gennaio, 2009 - 00:42

THE TIMES OF HARVEY MILK

E' veramente interessante, a 30 anni dalla sua uccisione, leggere e conoscere una figura che ha elevato a impegno pubblico la lotta per l'emancipazione dei deboli e delle minoranze sociali, etniche e culturali: Harvey Milk. E', uesto, un esempio politico da seguire nella nostra contemporaneità complessa e contraddittoria, spesso fonte di discriminazioni ed emarginazioni, pregiudizi ed esclusioni.

 Alessandro Rizzo

Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4 Milano

 

FLASH: Harvey Milk, membro del Consiglio Comunale (Board of Supervisors) di San Francisco e George Moscone, sindaco di San Francisco, furono assassinati dal Consigliere Comunale Dan White il 22 novembre del 1978. La vita di Milk, il suo impegno nel rappresentare la comunità gay di San Francisco, le sue conquiste politiche e le reazioni della città a questo efferato assassinio sono raccontati in modo intenso e originale in questo bellissimo documentario che nel 1985 ha vinto addirittura l'Oscar insieme a tanti altri premi. Un film di raro impegno dove le immagini si susseguono in un intrecciarsi di quadri a volte gioiosi a volte drammatici. E la voce stessa di Harvey Milk che, ferma e consapevole dei rischi e degli impegni assunti, fa da commento alla sua stessa vicenda.

SINOSSI - CRITICA - VARIE:

Questo film, che racconta un pezzo importante di storia del movimento gay e delle sue rivendicazioni, ha vinto numerosi premi compreso l'Oscar del 1985 per il miglior documentario ed è stato votato come uno dei due migliori documentari degli ultimi dieci anni da una famosa rivista di cinema americana. Il film è stato recentemente selezionato dalla "University of California Film and Television" per essere restaurato e ristampato in Dolby stero 35 mm.
Nel 1978 Harvey Milk fu eletto nel Consiglio Comunale di San Francisco, diventando la prima persona gay dichiarata ad essere eletta ad una funzione pubblica in California. I suoi sforzi per unire e dare voce alla classe lavoratrice, alle femministe, ai gay e agli immigrati, avevano avuto successo. Un anno dopo, lui e il sindaco George Moscone furono assassinati da un collega di Milk, Dan White, anch'esso Consigliere Comunale ed ex poliziotto e pompiere. Questo documentario diretto Rob Epstein ricrea la tumultuosa storia del lavoro sociale e politico che Milk ha svolto per la comunità omosessuale e la difesa dei diritti civili, fino alla vittoria elettorale e all'efferato delitto che provocò una incredibile ed eccezionale reazione di tutto il popolo di San Francisco. Struggente la manifestazione del "candle-light memorial" che vide la partecipazione commossa di decine di migliaia di cittadini la sera stessa dell'omocidio. Altrettanto incredibile la partecipazione alle manifestazioni di protesta per la indulgente sentenza che emise il processo nei confronti di White (5 anni e mezzo): una folla enorme e arrabiatissima assalì come un tornado il Municipio di S. Francisco rompendo finestre e bruciando macchine della polizia.

sito ufficiale: http://www.tellingpix.com/films/2.html

sinossi e scheda tecnica del film:

http://www.cinemagay.it/schede.asp?IDFilm=2562

Sabato, 3 Gennaio, 2009 - 09:05

Da Osservatorio di Milano:LA VERITA’ SUL PRIMO ANNO DI ECOPASS

 
LA VERITA’ SUL PRIMO ANNO DI ECOPASS
Premessa: la ricerca dell’Osservatorio vuole portare parole di verità su cosa è stato l’Ecopass per l’ambiente, per la città, per i turisti, per i ceti medio bassi che non possono permettersi un euro 4 (lavoratori con un reddito inferiore a 1700 euro al mese), lavoratori stranieri , pensionati, studenti, famiglie non ricche e sul piano strettamente morali.
Metodologia: le fonti della ricerca sono l’Arpa, l’Agenzia per al Mobilità e l’Ambiente, l’Atm, 300 interviste mirate ai piccoli commercianti del centro e a 500 cittadini appartenenti ai ceti medio bassi sopraelencati su come si è ripercosso l’Ecopass sul loro reddito.
LA VERITA’
Abbiamo esaminato i dati presentati dal Comune con i 6 punti che dovrebbero giustificare i provvedimenti dei primi 6 mesi di Ecopass fino a settembre 2008. L’osservatorio si chiede perché siano stati esaminati i dati fino a settembre quando ci sono a disposizione quelli di ottobre e novembre? Perché negli ultimi mesi sono diminuite le auto che non entrano in centro e conseguentemente i passeggeri dei mezzi pubblici.
1.     Il Comune dice che ci sono stati 22000 veicoli inquinanti in meno dei primi 9 mesi (24,4%). La realtà invece è un’altra, il trend delle auto circolanti è il seguente: 24,5 a fine gennaio, maggio e giugno 16%, 13,4% a ottobre, 12,3% a dicembre; come si deduce da questi dati c’è un calo netto, circolano il 50% di macchine in più.
2.     Secondo il Comune c’è stato un aumento di 10000 posti disponibili sui trasporti pubblici; questo aumento è un dato non significativo perché bisognerebbe sapere quanti dei suddetti posti sono realmente occupati
3.     Il Comune afferma che c’è stato un aumento di corse di tram e bus, dato non significato poiché non si può calcolare quanti cittadini usufruiscano del servizio.
4.     Il Comune parla di 40000 persone in più (non confermati da ATM perchè non presenti sul sito)  che prendono i mezzi, il dato non è veritiero perchè a febbraio dopo il primo mese di Ecopass venivano segnalati 23500 in più ma entravano 22000 macchine in meno. A dicembre, ne entrano solo 11.070, i passeggeri saranno diminuiti
5.     Il Comune parla di diminuzione degli incidenti stradali nella cerchia cittadina, anche in questo caso è un dato discutibile, non sono stati paragonati al numero di incidenti dell’intera città, il calo di incidenti è dovuto alla diminuzione di veicoli circolanti ma anche ai nuovi divieti messi oltre all’ecopass.
6.     Il Comune sostiene che ci sono stati 51 superamenti dei limiti per le poveri sottili in meno rispetto agli ultimi 5 anni. Da Arpa risulta che mediamente nei comuni di provincia e  regione ci sono stati dai 45 ai 55 superamenti in meno rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Si è in linea con gli altri comuni in cui l’effetto Ecopass è nullo. Inoltre vogliamo sottolineare come l’Arpa abbia detto che sono aumentati rispetto ad ottobre 2007, a parità di condizioni atmosferiche, nell’ottobre 2008, di 10 microgrammi al metro cubo i livelli di pm 10 (aumento del 17%).
Conclusione: l’Ecopass non ha minimamente migliorato le condizioni dell’ambiente in particolare quelle legate all’inquinamento da pm 10; sono stati il vento e la pioggia 3 volte più forti rispetto all’anno scorso ad abbassare i livelli di inquinamento tra Milano e provincia con variazioni minime tra di loro. Se le auto circolanti si sono ridotte di 11000 macchine basterebbero 10 domeniche a piedi o 10 giorni di targhe alterne per fermare 3 milioni di auto all’anno, esattamente quante ne ferma l’effetto Ecopass in un anno intero. Pertanto l’unica differenza tra le domeniche a piedi e l’Ecopass è che con le domeniche a piedi i milanesi non pagano niente, con l’Ecopass pagano tra i 15 e 20 milioni di euro l’anno rispetto ai 40 previsti. Inoltre il Comune ha speso 30 milioni di euro tra installazione delle telecamere e informatizzazione del sistema e ha incassato la metà, il resto in perdita è padato dalle tasche dei cittadini. L’Ecopass inoltre è una vera e propria offesa alle famiglie di ceto medio-basso, quelle più colpite dalla crisi economica, in quanto si tratta di una gabella inutile e ingiusta come quelle del medioevo in cui risparmiavano solo nobili e prelati. L’Ecopass ha colpito anche molto fortemente il piccolo e medio commercio nell’area chiusa, con perdite non indifferenti che si sommano a quelle della crisi; in altre parole un milione e mezzo di euro non sono andati in consumi natalizi, nel mese di dicembre. In particolare le perdite di fatturato sono così suddivise:
Ristoranti, bar, locali pubblici:- 35%
Autosilos: -20-25%
Abbigliamento -15-20%
Attività di servizio (edicole): -15-20%
Alcuni negozi sono costretti a chiudere altri a ridurre la manodopera. Paralizzati i turisti europei che non possono raggiungere in auto la nostra città, anche per loro ci sarà la multa per il non pagamento dell’ecopass; stessa multa ai feriti gravi e meno gravi che vanno con mezzi propri (500 al giorno), alle cliniche universitarie Santa Sofia e Gaetano Pini. L’ecopass è anche immorale perchè mette in vendita la salute dei cittadini: chi ha i soldi ha la licenza di inquinare; è una delibera diseducativa per i giovani che pensano che con il denaro si possa ottenere tutto “papà mi dai 10 euro che vado con il suv diesel in centro?”, è anche grave che prima di rinnovare l’ecopass non sia stata fatta una consultazione popolare. Dal canto suo, l’osservatorio intende mobilitarsi con tutte le iniziative possibili per bloccare l’ecopass e sul piano legale prosegue la battaglia al consiglio di stato con le delibere approvate nel 2007, e ci sarà un nuovo ricorso al TAR sulla delibera presentata oggi.
Proposte alternative: abbandonare la politica delle multe (1400000 ad oggi), delle strisce blu , triplicate fino a coprire tutta l’area compresa la 90 91 e smetterla con l’inutile ecopass; è necessario aprire una nuova politica che renda competitivo il mezzo pubblico sull’auto privata attraverso: 1.una politica dei trasporti a livello di area metropolitana e non dispersa su 280 comuni. 2. Realizzare a Milano nuove aree pedonali con un arredo adeguato come Corso Vittorio Emanuele e via Dante. 3. Realizzare almeno 60/70 Km di corsie preferenziale con un costo sopportabile di 700000 euro al km. 4. Realizzare 50 km di corsie per le bici. 5. Realizzare 5 o 6 parcheggi in  periferia semigratuiti e custoditi. 6. Sostituire progressivamente le auto a gasolio con i pullman elettrici.
 
Osservatorio di Milano
osservatoriodimilano@libero.it
0371226520
 

Venerdì, 2 Gennaio, 2009 - 15:21

Educhiamo al rispetto – L'omofobia a scuola

E' un progetto importante. Fenomeni di bullismo si verificano sempre maggiormente negli istituti scolastici. Spesso vengono licenziati come semplici "ragazzate" fatte e compiute da giovani adolescenti eccessivamente vivaci. In realtà non lo sono. E' un fenomeno che fa parte di un contesto più ampio, ossia una sottocultura sessista, omofobica e eterosessista. E' un fenomeno che deriva da un'informazione di massa spesso proiettata a instillare negli animi forme di pregiudizio omofobico, con risvolti spesso inquietanti e alquanto pericolosi. E' un fenomeno che provoca forti disagi psicologici nel soggetto che si sente vittima di una discriminazione e persecuzione nel proprio luogo di studio, di lavoro. E' un fenomeno che spesso provoca come conseguenze comportamentali gravi lesioni a livello psicologico nell'adolescente e, il fatto di non parlarne, rischia di apportare la vittima ad azioni irreversibili nella propria portata. Non sono pochi i casi di suicidio avutisi con una certa dose di aumento negli ultimi anni di studentesse e di studenti vittime di una persecuzione mirata.

Riporto questo esperimento che ritengo essere utile avviato dalla Regione Toscana nelle scuole. Penso si debba contravvertire la tendenza culturale basata sulla predominanza, la sopraffazione e la prevaricazione machista ed eterosessista. 

Alessandro

 

 http://www.educarealrispetto.org/

per informazioni: 347.3060852

 

Molte scuole italiane sono luoghi insicuri per gli adolescenti con un orientamento omosessuale o per quelli percepiti come omosessuali.  A scuola tali adolescenti rischiano di essere offesi, ridicolizzati, esclusi o umiliati tramite scritte in luoghi pubblici.

 

Questo sito è rivolto a tutti gli insegnanti e operatori dei contesti educativi che vogliono garantire la sicurezza e ridurre la violenza e la discriminazione.
La scuola italiana ha il dovere di  essere un contesto in cui tutti hanno diritto alla sicurezza e alla propria integrità fisica.

In queste pagine troverai informazioni scientifiche, raccomandazioni su come comportarti in caso di evento omofobico, esercitazioni da fare con gruppi di ragazzi per sensibilizzare la classe, e infine un forum per uno scambio con altri educatori interessati a creare dei gruppi di professionisti che vogliono una scuola con meno odio ma più rispetto, sicurezza e inclusione.

Venerdì, 2 Gennaio, 2009 - 13:31

La dichiarazione ONU su diritti umani e persone LGBT

Per un 2009 di diritti e di giustizia civile e sociale ... faccio miei gli auguri inviati da Arcigay Nazionale postando per tutte e per tutti voi il testo integrale della dichiarazione presentata alla 63° Assemblea Generale delle Nazioni Unite da 66 paesi.

Alessandro

 

 

l testo della "dichiarazione su diritti umani, orientamento sessuale e identità di genere" presentato alla 63° Assemblea Generale delle
Nazioni Unite (18 Dicembre 2008).

Abbiamo l'onore di presentare questa dichiarazione sui diritti umani relativamente all'orientamento sessuale e all'identità di genere da parte di Albania, Andorra, Argentina, Armenia, Australia, Austria, Belgio, Bolivia, Bosnia Erzegovina, Brasile, Bulgaria, Canada, Capo Verde, Repubblica Centrafricana, Cile, Colombia, Croazia, Cuba, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Ecuador, Estonia, Finlandia, Francia, Gabon, Georgia, Germania, Grecia, Guinea-Bissau, Islanda, Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Mauritius, Messico, Montenegro, Nepal, Nuova Zelanda, Nicaragua, Norvegia, Paesi Bassi, Paraguay, Polonia, Portogallo, Romania, San Marino, Sao Tome e Principe, Serbia, Slovacchiia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Repubblica di Macedonia, Timor-Est, Regno Unito, Ungheria, Uruguay e Venezuela.

1 - Riaffermiamo il principio di universalità dei diritti umani, così come sancito nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo di cui quest'anno si celebra il 60esimo anniversario e che all'articolo 1 proclama che "tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti";

2 - Riaffermiamo che ogni individuo ha diritto a godere dei diritti umani senza distinzioni di alcun tipo, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione, così come stabilito nell'Articolo 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e nell'articolo 2 del Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali e nell'articolo 26 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici;

3 - Riaffermiamo il principio di non-discriminazione che richiede che i diritti umani siano estesi a tutti gli esseri umani indipendentemente dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere;

4 - Siamo profondamente preoccupati per le violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali basate sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere;

5 - Siamo anche preoccupati che le persone di tutti i paesi del mondo siano oggetto di violenze, persecuzioni, discriminazioni, esclusioni, stigmatizzationi e pregiudizi a causa del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere e che queste pratiche minino la loro integrità e dignità;

6 - Condanniamo tutte le violazioni dei diritti umani basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere ovunque avvengano ed in particolare la loro penalizzazione attraverso la pena di morte, le esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, la pratica della tortura, altre pene o trattamenti crudeli, inumani e degradanti, l'arresto o la detenzione arbitrarie e la privazione dei diritti economici, sociali e culturali, compreso il diritto alla salute;

7 - Richiamiamo la dichiarazione del 2006 emessa di fronte al Consiglio per i Diritti Umani da 54 paesi, per richiedere al presidente del Consiglio di fornire un'occasione per discutere di queste violazioni durante un'appropriata futura sessione del Consiglio;

8 - Accogliamo con favore l'attenzione conferita attraverso speciali procedure a questi temi dal Consiglio dei Diritti Umani e dai soggetti del trattato e li incoraggiamo a continuare a considerare, nell'esercizio dei loro mandati, le violazioni dei diritti umani basate sull'orientamento sessuale;

9 - Accogliamo l'adozione della Risoluzione AG/RES. 2435 (XXXVIII-O/08) su "Diritti umani, Orientamento Sessuale e Identità di Genere" dell'Assemblea Generale dell'Organizzazione degli Stati Americani, emessa durante la 38esima sessione, il 3 giugno 2008;

10 - Richiamiamo tutti gli stati e i maggiori organismi per la protezione dei diritti umani ad impegnarsi a promuovere e proteggere i diritti umani di tutte le persone, indipendentemente dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere;

11 - Esortiamo gli Stati a prendere tutte le misure necessarie, in particolare legislative o amministrative, per assicurare che l'orientamento sessuale o l'identità di genere non possano essere, in nessuna circostanza, la base per l'attuazione di pene criminali, in particolare di esecuzioni, arresti o detenzioni;

12 - Esortiamo gli Stati ad assicurare che le violazioni dei diritti umani legate all'orientamento sessuale o all'identità di genere siano investigate e che gli autori siano perseguiti e tenuti a renderne conto in termini giudiziari;

13 - Esortiamo gli Stati ad assicurare un'adeguata protezione ai difensori dei diritti umani e a rimuovere gli ostacoli che impediscono loro di portare avanti il loro lavoro relativamente alla tutela dei diritti umani e alla lotta alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.

Venerdì, 2 Gennaio, 2009 - 10:31

VACANZA ROVINATA? consigli utili

Vacanza rovinata: cosa fare 
  

Per saperne di più vai al seguente indirizzo:
http://www.consumatori.it/index.php?option=com_content&task=category&sectionid=43&id=98&Itemid=172

dove potrai trovare il seguente indice e cliccare sulla voce di tuo interesse:
Caos Alitalia
Vacanze “fai da te”
Vacanza rovinata? si ha il diritto al danno esistenziale
Vademecum per una vacanza sicura
Disservizi e configurabilità del danno da vacanza rovinata
Azioni legali e risarcimenti
L'inadempimento del fornitore di servizi turistici
Il reclamo del consumatore
La prenotazione alberghiera Guida pratica per i viaggi "tutto compreso"
Dove reclamare i disservizi

dal sito dell'Unione Nazionale Consumatori, dove puoi anche segnalare un caso di vacanza rovinata, compilando i vari spazi al seguente link:

http://www.consumatori.it/index.php?option=com_content&task=view&id=338&Itemid=236

Venerdì, 2 Gennaio, 2009 - 10:24

SALDI DI FINE ANNO: consigli utili

I nostri consigli per i saldi  


La stagione dei saldi è ormai alle porte e, vista anche la crisi che sta attraversando il nostro Paese, saranno molti i consumatori che sceglieranno di comprare a prezzi scontati. Ma come fare degli acquisti consapevoli, evitando di essere truffati? Ecco qualche consiglio prezioso dell’Unione Nazionale Consumatori:
– È bene preferire i saldi di articoli venduti in pochissimi numeri e taglie, che sono quelli più seri e, generalmente, i più convenienti, trattandosi di merce residua di cui il negoziante ha interesse a disfarsi (per esempio, pochi numeri dello stesso tipo di scarpe);
– diffidare di chi apre un saldo dopo una vendita promozionale;
– per i capi di abbigliamento accertarsi che la composizione eventualmente dichiarata nel cartellino d’accompagnamento corrisponda a quella dell’etichetta vera e propria del prodotto;
– non comprare capi d’abbigliamento che non hanno l’etichetta di composizione e preferire quelli che hanno anche l’etichetta di manutenzione, ovvero le istruzioni per il lavaggio o pulitura, che è un riscontro affidabile di quella di composizione;
– preferire i prodotti di marca nota, che nel settore dell’abbigliamento danno più affidamento, ma fare attenzione alla veridicità del marchio esposto, perché vi sono marchi che imitano nelle fattezze o in qualche elemento quelli più noti;
– controllare sempre le taglie quando si tratta di un capo d’abbigliamento a due pezzi, se è venduto a prezzi stracciati e se  non è ammessa la prova di indossabilità, poiché potrebbero essere due taglie diverse. 
Inoltre, è utile sapere che i negozianti:
– sono responsabili del difetto del prodotto ai sensi dell’articolo 132 del Codice del consumo (D. Lvo n. 206/2005), che sia in saldo o che non lo sia;
– sono tenuti a sostituire il prodotto o rimborsare il prezzo ai sensi dell’articolo 130 dello stesso Codice, se c’è difetto grave e non riparabile;
– possono modificare l’operazione di cassa anche nei giorni successivi, in quanto il registratore ha il tasto per evidenziare sullo scontrino “eventuali rimborsi per restituzione di vendite”, come ha previsto l’articolo 8 del decreto ministeriale 30 marzo 1992 e una successiva circolare del ministero delle Finanze del 5 giugno 1992.
Contrariamente a quanto pensano molti consumatori, va invece precisato che i saldi non riguardano necessariamente tutta la merce del negozio, ma quella a saldo deve essere tenuta separata e ben individuabile rispetto a quella di prezzo normale. In questo caso, oltre al prezzo di vendita va indicata la percentuale di sconto, sotto pena della sanzione di 1032 euro, ma nessuna norma prevede un minimo di sconto, che è completamente libero e può essere anche “sottocosto” senza osservare le relative regole.
Autore: Sonia Galardo
Data: dicembre 2008

http://www.consumatori.it/index.php?option=com_frontpage&Itemid=1
Venerdì, 2 Gennaio, 2009 - 10:02

CONDOMINIO: I rapporti tra venditore e acquirente

Il CondominioI rapporti tra venditore e acquirente nel condominioSpesso chi acquista una casa in condominio si trova nell’incertezza di non sapere se l’immobile che sta andando a comperare sia libero da debiti, o da altri oneri particolarmente gravosi. Tra questi, due su tutti: le morosita’ e gli eventuali lavori (e relative spese) gia’ deliberati e mai eseguiti o in corso d’opera. E’ evidente che si tratta di due incognite che sovente possono fare oscillare il prezzo del bene. Di conseguenza sarebbe utile poter visionare tutte le carte e la situazione contabile del venditore prima dell’acquisto. Cio’, pero’, non basta a tutelare l’acquirente, che quale nuovo condomino, e’ obbligato per tutti i debiti e gli oneri relativi all’immobile. Non solo: infatti, per le quote dell’anno precedente e di quello in cui avviene la cessione, la legge (art. 63 disp. att. c.c.) prevede una responsabilità solidale tra acquirente e venditore.
Tanto premesso, cerchiamo di fare chiarezza sulla questione, anche alla luce dell’orientamento prevalente nella giurisprudenza.
Partiamo da un dato certo ed inequivocabile: per costante orientamento giurisprudenziale, il condomino e’ colui che, sulla base delle risultante dei pubblici registri immobiliari, risulta essere il proprietario della casa in condominio. In materia condominiale, quindi, almeno nella fase giudiziale del recupero del credito, non trova spazio il principio di apparenza che aveva fatto intravedere la possibilita’ di ritenere giuridicamente esistente la figura del c.d. condomino apparente. Questa definizione, ci permette di dire subito una cosa: per ottenere decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo ai sensi dell’art. 63 disp. att. c.c., e' necessario che il debitore sia condomino nel senso appena chiarito. Cio’ porta a delle conseguenze (spesso) spiacevoli per chi ha comprato casa da poco.
Accade sovente, infatti, che l’acquirente "si trovi sul groppone" una serie di spese inaspettate (ad es. il conguaglio relativo alla gestione dell’anno precedente o diverse mensilita’ arretrate dell’anno in corso ecc.): la momentanea difficolta’ a farvi fronte lo espone al rischio di trovarsi notificato un decreto ingiuntivo. Che cosa fare in questi casi? Come evitare il peggio? Come gia’ anticipato, per l’anno precedente e quello in cui e’ avvenuta la cessione dell’immobile, si configura una responsabilita’ solidale tra le parti (venditore ed acquirente). Il fatto comporta, per chi compra, lo sgradevole inconveniente di dover subire la procedura d’ingiunzione, salvo poi il diritto di rivalsa sul "vecchio proprietario". Che cosa succede, invece, se il debito risale a tre o quattro anni prima della vendita? L’amministratore, solitamente, per ovvie ragioni di certezza nel reperire il debitore, agira’ contro l’attuale condomino. Tale decisione comporta anche la possibilita’ di ottenere una provvisoria esecuzione del decreto ex art. 63 disp. att. c.c., che se rivolto contro il precedente proprietario non sarebbe stata rilasciata. Orbene l’acquirente si trova a dover sopportare anche questa azione in virtu' del fatto che le obbligazioni relative ai beni immobili sono dette "propter rem" e come tali seguono il bene non rimanendo in capo al soggetto che le ha contratte. Naturalmente chi acquista potra' rivalersi contro chi vende e se il contratto di compravendita contiene la clausola tipo "venduto libero da oneri ecc.", potra’ anche chiedere un congruo risarcimento del danno.
Vediamo ora che cosa accade quando il nuovo proprietario si trova a dover far fronte ad una richiesta di spese giustificabili sulla base di una deliberazione votata dal suo predecessore. Chi dovra' pagare? Sul punto, la giurisprudenza e’ da tempo orientata nel senso di ritenere obbligato a pagare chi usufruisce dei benefici della delibera e non chi ha concorso a quella delibera. In poche parole, dovra’ pagare chi e’ proprietario al momento della esecuzione del deliberato. Facendo un esempio: se Tizio, proprietario di un appartamento nel condominio X, partecipa alla deliberazione che prevede l’installazione di un ascensore e poi dopo 3 anni vende l’appartamento a Caio, dovra' pagare chi si trova ad essere proprietario proprio quando sono iniziati i lavori. In questo caso sara' Caio a dover pagare la quota parte dell’ascensore e non Tizio. Infine, la deliberazione e’ portata ad esecuzione nei due anni di cui all’art. 63 disp. att. c.c. di cui abbiamo accennato sopra, si configurera' un’obbligazione solidale.
Per concludere, quindi, vista l’evidente posizione di rischio in termini economici cui e’ soggetto il compratore di un appartamento nel rapporto con il condominio, predisporre delle clausole contrattuali "di garanzia" da inserire nell’atto di compravendita e’ quanto meno utile a salvaguardarsi (almeno in seconda battuta) da possibili azioni di recupero crediti.

Alessandro Gallucci
Dalla rivista on line di ADUC “Avvertenze on line” - http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/
(Quindicinale telematico dell'Aduc sulle politiche dei consumatori)
 
ADUC: associazione per i diritti degli utenti e consumatori http://www.aduc.it

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