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Il Blog di Roberto Jonghi Lavarini | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Roberto Jonghi Lavarini
Venerdì, 19 Novembre, 2010 - 09:42

si prendono anche il 5 x 1000?

Non toccate il 5 per 1.000.
Le organizzazioni no-profit lanciano un appello al Parlamento



Al Parlamento Italiano

 

Al presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Gianfranco Fini
Al presidente del Senato della Repubblica Italiana, Onorevole Renato Schifani

 

Negli scorsi giorni, gli organi di stampa hanno riportato la notizia che la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha esaminato il testo della nuova "legge per la stabilità" di prossima discussione e approvazione in Parlamento, legge che limiterebbe a 100 milioni di euro i fondi da destinare al "5 x 1.000" per l'anno 2011. Questo significherebbe non rispettare la volontà dei cittadini che liberamente decideranno di versare alle associazioni destinatarie la loro quota del 5 x 1.000 con la prossima dichiarazione dei redditi: solo 100 milioni, rispetto all'intero ammontare del 5 x 1.000, verranno infatti distribuiti alle associazioni, mentre il resto verrà trattenuto dallo Stato.

 

Si tratterebbe, se la notizia fosse confermata e tale tetto fosse effettivamente approvato, di una riduzione del 75% rispetto all'importo destinato nell'anno precedente (peraltro già oggetto di una limitazione rispetto al totale dei fondi raccolti). Tale ulteriore taglio si aggiunge a quelli effettuati al bilancio della cooperazione internazionale italiana, ai contributi alle istituzioni internazionali che si occupano di aiuti ai paesi in via di sviluppo e a quelli per la ricerca scientifica, universitaria e sanitaria.

 

Questi tagli si ripercuotono significativamente sull'operatività delle organizzazioni del terzo settore, che hanno dimostrato, negli ultimi anni in modo ancora più evidente, una professionalità molto elevata, oggetto di apprezzamento in Italia e all'estero e dunque motivo di orgoglio per il nostro Paese. Tali organizzazioni, non diversamente da altre realtà sociali ed economiche, basano la loro attività sulla programmazione finanziaria degli impegni attuali e futuri per rendere sostenibile il proprio agire nei diversi settori di riferimento.

 

Non è la prima volta, purtroppo, che si interviene, con tetti massimi di impegno, per limitare l'operatività del "5 x 1.000”, uno strumento che, come poche altre misure di natura fiscale, ha dimostrato di riscuotere un gradimento molto alto dei cittadini italiani sin dalla sua prima applicazione.

 

Tagliare i fondi a disposizione del "5 x 1.000" significherebbe quindi limitare drasticamente la libertà dei cittadini di decidere come destinare la propria quota dell'imposta sui redditi direttamente a sostegno degli operatori del terzo settore.

 

Per queste ragioni chiediamo al Parlamento Italiano di intervenire per eliminare, nel testo della "legge per la stabilità" di prossima discussione, il tetto di 100 milioni di euro da destinare al "5 x 1.000" per l'anno 2011, ripristinando quanto meno l'importo dei fondi previsti nell'anno 2010.

 

Primi firmatari: Emergency, Libera, Gruppo Abele, Greenpeace, Coordinamento Italiano Network Internazionali (ActionAid, AMREF, Save the Children, Terre des hommes, VIS, World Vision e WWF), Medici Senza Frontiere, Amnesty International - Sezione Italiana, Mani Tese, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Sezione Provinciale di Milano, UNICEF Italia, Comunità Nuova, Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus, Centro Nazionale per il Volontariato, Albero della vita, Volontariato Oggi, Bambini Onlus, UILDM Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, Fondazione Serena Onlus, Intervita Onlus, Fratelli dell’Uomo, Fondazione Roberto Franceschi Onlus, Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson, Associazione Italiana Parkinsoniani, FIAGOP Onlus, Associazione Dianova Onlus, Associazione Risveglio Onlus, Lav, Parada Italia, Fondazione Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Ivo de Carneri Onlus, Global Humanitaria Italia Onlus, ACRA, Seacoop Società Cooperativa Sociale Onlus, FIAB Onlus Federazione Italiana Amici della Bicicletta, Più Vita Onlus, CAF Onlus, Associazione Amici di Brera e dei Musei Milanesi, CCS Italia, La Quercia Millenaria Onlus, Fund-raising.it, Scuole di Fund Raising di Roma, Insieme nelle Terre di Mezzo Onlus, Ai. Bi. Associazione Amici dei Bambini.

 

Giovedì, 18 Novembre, 2010 - 18:47

Gli studenti ieri hanno manifestato per noi tutte e tutti

Non sono populista e non uso frasi di circostanza. Non è nella mia natura. Non è un'exscusatio non petita per una accusatio manifesta, ma il titolo di questo intervento riprende quello che io ritengo essere importante affermare. Sono convinto che ieri i ragazzi, erano molti, sono molti, che hanno manifestato in diverse piazze delle città italiane e anche di Milano, hanno rivendicato diritti di cittadinanza vilipesi, offesi e lesi da un governo distratto sulle questioni che riguardano il Paese per dare priorità ad altri tipi di interventi assicuranti impunità e non perseguibilità assoluta a pochi eletti, o meglio all'eletto per antonomasia. Questo governo non solo è responsabile di un'aberrazione istituzionale che si perpetra da diversi anni a questa parte e che dovrebbe fare definire la repubblica degli individualismi e della sovversione ciò che si definisce erroneamente seconda repubblica. Questo non è solo responsabile di misure economiche e sociali che aumentano tasse e imposizioni per i ceti già precari assicurando con condoni fiscali vari gli interessi di evasori già affermati. Questo governo nello spirito dei tagli indistinti ai diversi capitoli di spesa pubblica che spesso è spesa sociale ha fatto, invece, delle scelte politiche deliranti e pericolose per il mantenimento di una scuola pubblica di qualità e accessibile a tutte e tutti. Mi riferisco ai tagli perpetrati alla spesa per la ricerca universitaria, all'investimento per la manutenzione delle strutture scolastiche, al diritto allo sudio, salvando gli istituti privati e i centri di ricerca privati. E' paradossale signora Gelmini questa ipotesi nel momento in cui risulta essere già difficile e allarmante la condizione in cui versa l'educazione e l'istruzione in Italia. Abbiamo insegnanti di sostegno per disabili ridotti e ridimensionati, abbiamo scuole che vedono ragazzi fare lezione nelle palestre perchè le aulee non riescono più a contenere un numero elevato di alunni, abbiamo un ridimensionamento e una precarizzazione del corpo docente, abbiamo genitori che vanno ad acquistare i gessetti in cartoleria e fanno portare ai bambini la carta igienica da casa, abbiamo persone escluse dal diritto allo studio e in difficoltà a comprare i libri di testo, abbiamo poca trasparenza nella gestione di alcuni istituti universitari, ricercatori che vivono di stipendi bassi e non promossi in base ai meriti, abbiamo l'eliminazione di ore fondamentali nei curricula didattici presenti nei licei. E non parliamo degli istituti professionali spesso mancanti di laboratori. Chi paga la crisi signora Gelmini? La pagano coloro che hanno portato la situazione economica a questo stadio esapserato ed esasperante oppure la pagano i ragazzi rendendo, così, precario il proprio futuro, cancellando le opportunità e le occasioni che possono derivare da scelte possibili e libere sulla propria professione, sul ruolo di cittadini e dirigenti di una società prossima? E lei considera questa persone penalizzate, ognuno nasce con un debito alle proprie spalle che dovrà pagare durante la vita, mentre altri speculatori potranno godere incontrastati delle proprie regalie, delle regalie che provengono dall'irresponsabilità di un governo patetico quanto mai nocivo per l'Italia, come anacronistiche negli slogan e nelle frasi che esprimono? E' anacronistica, signora Gelmini, invece una politica che sacrifica il principio di accesso libero e democratico ai saperi, alla consocenza, e che protegge privilegi economici e sociali tali da rendere il futuro di una scuola della repubblica, laica e inclusiva assolutamente privo di prospettive. Ma di quali riforme parla quando dice che le riforme dovrebbero essere comprese se non tagli incomprensibili e indistinti al capitolo riguardante l'investimento nella formazione e nell'educazione scolastica. La sua riforma oltre a essere delirante e insostenibile sia culturalmente sia economciamente prevede solamente riduzioni e forbiciate senza senso e operate senza criterio. Ci sono sprechi, ne sono convinto: ma gli sprechi derivano anche dal scegliere, come lei ha fatto in totale sintonia con la poltiica disasatroso del presente governo, di dare soldi alle scuole private a discapito di quelle pubbliche. E' anacronistico proporre poltiiche che alimentano conflitto sociale, che esaspera il conflitto e la divisione tra "classi" sociali: perchè queste sono le conseguenze della sua politica inamovibile e destabilizzante in campo scolastico, universitario ed educativo. Rimango allibito dalla miopia che lei ha opportunatamente palesato, come è sua prassi da copione di ministro, quando ha liquidato la manifestazione di ieri come una mobilitazione di anacronistici ideologici, senza pensare che è lei la causa di un malessere diffuso nella scuola della precarietà. Questa situazione porterà a un Paese fallimentare e privo di prospettive, se si sacrifica l'impegno che solo le istituzioni devono saper esibire nella promozione delle giovani generazioni che sono la linfa vitale e rinnovante di una comunità dinamica. Altra nefandezza concerne la volontà del suo collega, col suo beneplacito, di istituire fondi per promuovere stage nell'esercito: ma mi sa dire qual'è la cultura della pace e della tolleranza che deriva da un simile e inutile dispendio di risorse economiche, questo sì è spreco vergognoso, se si invita i ragazzi ad adottare la patriottarda e nazionalistica visione e logica del moschetto? Una scuola laica e repubblicana deve sapere dare ai ragazzi la formazione civica funzionale a considerare il dialogo umano unica fonte e unica modalità per risolvere le controversie tra popoli, persone, abbracciando ipotesi interculturali di tolleranza e di eguaglianza tra esseri umani. Lo diceva il noto e non estremista Capitini che di cultura della nonviolenza come unica formula di difesa del destino dell'umanità e della sua preservazione e promozione. Ieri i ragazzi hanno manifestato per noi, per me, per coloro che ritengono opportuno denunciare l'irresposnabilità di un governo privo di prospettive dall'inquietante politica. Hanno manifestato anche per coloro, sono molti, che si trovano sui banchi di scuola nelle nostre classi ma che non hanno diritti e opportunità in quanto figli di migranti senza cittadinanza: ma quale dignità avrà questo Paese se proseguirà in una politica, la sua signora Gelimini e quella di tutta la sua compagine governativa, che si basa sull'esclusione e sulla negazione della dignità umana? Forse da ieri, dalle migliaia di paizze colorate da ragazzi radiosi, vitali, solari manifestanti qualcosa si potrà cambiare in questa post modernità della disillusione e dell'egoismo.

Alessandro Rizzo
Capogruppo La Sinistra - Uniti con Dario Fo
Consiglio di Zona 4 Milano

Giovedì, 18 Novembre, 2010 - 12:15

DESTRA-PDL: incontro politico-conviviale a Milano

Il Comandante Cav. Antonio De Simone
Presidente del Circolo PDL Gabriele D’Annunzio

e Cofondatore del Movimento Destrafuturo

 
 
Vi invita all’incontro politico-conviviale di Natale
 
che si terrà a Cusago (Mi)
sabato 11 dicembre - ore 19.30
 
 
Interverrà il vice Coordinatore Regionale
del Popolo della Libertà della Lombardia
On. Massimo Corsaro
 
 
Parteciperanno importanti esponenti politici del PDL, fra i quali:
Giovanni De Nicola (Assessore Provinciale ai Trasporti), Stefano Di Martino (vice Presidente del Consiglio Comunale di Milano), On.Carlo Fidanza (Eurodeputato), On.Paola Frassinetti (Deputato), Umberto Maerna (Assessore alla Cultura e vice Presidente della Provincia di Milano), Emanuele Villantieri (Portavoce dei Circoli del Buon Governo) ed i promotori di Destrafuturo (Carlo Brignolo Gorla, Roberto Jonghi Lavarini, Flavio Nucci, Michele Puccinelli e Dario Vermi).
 
 
È stato invitato anche il Ministro della Difesa
e Coordinatore Nazionale del PDL
On. Ignazio La Russa
 
La prenotazione è obbligatoria ed il pagamento della quota (35,00 €) è anticipato.
Informazioni e prenotazioni: Tel. 02.66220584 – Fax 02.66280176

Giovedì, 18 Novembre, 2010 - 11:58

Incontro-Dibattito: "GOOD MORNING AFGHANISTAN"


ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE, CULTURALE E SPORTIVA IDEOPOLIS
presenta
 
 
GOOD MORNING AFGHANISTAN
Raccontiamo e ci confrontiamo con l’esperienza di chi ha vissuto le missioni
 alt
Relatori:
1-      TENENTE ROBERTO NERA – riserva selezionata Afghanistan e Iraq
2-      SERGENTE DARIO MACCHI – paracadutista missione Kosovo
3-      GIAN MICALESSIN – giornalista inviato in Afghanistan durante invasione russa e americana
4-      MARCO VALLE – giornalista storico e collaboratore del Ministero della Difesa
 
Per il ciclo di conferenze “Sapere per Colpire” venerdì ci confronteremo in un libero dibattito sulla questione della guerra in Afghanistan  con ci è stato, chi l’ha raccontata e chi l’esperienza della guerra l’ha vissuta sulla propria pelle.
Proveremo, durante il dibattito, a chiarire i dubbi e le perplessità di una guerra che non si conosce per capire cosa cambierà nell’Afghanistan di domani.
 
VENERDI’ 19 NOVEMBRE  -  ORE 20:30  -  Via Console Flaminio 2, MM2 Lambrate
Federico Santoro – Tel. 338/9514054
ideopolismilano@gmail.com
www.ideopolismilano.org

Giovedì, 18 Novembre, 2010 - 08:47

Associazione Nazionale Combattenti X Flottiglia Mas

Pranzo sociale natalizio della Associazione
Combattenti della X Flottiglia Mas

Interverranno diversi reduci di guerra, fra i quali:
il Presidente Nazionale Mario Bordogna
(già Ufficiale Addetto al Comandante M.O. Junio Valerio Borghese)

Sabato 11 dicembre ore 13.00 a Milano

Informazioni e prenotazioni:
www.associazionedecimaflottigliamas.it
segreteria@associazionedecimaflottigliamas.it
Via Bassano del Grappa 32, 20127 Milano
Tel. 02.26142615 – Fax 02.26890893

Giovedì, 18 Novembre, 2010 - 08:32

DESTRA-PDL: incontro politico-conviviale di Natale

Il Comandante Cav. Antonio De Simone
Presidente del Circolo PDL Gabriele D’Annunzio
e Cofondatore del Movimento Destrafuturo
Vi invita all’incontro politico-conviviale di Natale
che si terrà a Cusago (Mi)
sabato 11 dicembre - ore 19.30
Interverrà il vice Coordinatore Regionale
del Popolo della Libertà della Lombardia
On. Massimo Corsaro
Parteciperanno importanti esponenti politici del PDL, fra i quali:
Giovanni De Nicola (Assessore Provinciale ai Trasporti), Stefano Di Martino (vice Presidente del Consiglio Comunale di Milano), On.Carlo Fidanza (Eurodeputato), On.Paola Frassinetti (Deputato), Umberto Maerna (Assessore alla Cultura e vice Presidente della Provincia di Milano), Emanuele Villantieri (Portavoce dei Circoli del Buon Governo) ed i promotori di Destrafuturo (Carlo Brignolo Gorla, Roberto Jonghi Lavarini, Flavio Nucci, Michele Puccinelli e Dario Vermi).
È stato invitato anche il Ministro della Difesa
e Coordinatore Nazionale del PDL
On. Ignazio La Russa
La prenotazione è obbligatoria ed il pagamento della quota (35,00 €) è anticipato.
Informazioni e prenotazioni: Tel. 02.66220584 – Fax 02.66280176

Mercoledì, 17 Novembre, 2010 - 09:31

Brescia

Se i servizi possono ancora impedire di conoscere la verità sulle stragi pensiamo a quanto sono deboli la politica pubblica e la sua classe dirigente tutta

Mercoledì, 17 Novembre, 2010 - 08:50

La nostra DESTRA nel PDL

Di fronte ad altrui tradimenti e divisioni, la destra missina, in nome della fedeltà alle comuni radici ideali, ritrova e rinnova la propria unità politica e d’azione. Nella foto, da sinistra: Monica, Lavinia, Roberta CAPOTOSTI (battagliera Consigliera Provinciale di Milano e Presidente della Commissione Cultura di Zona 2), l’On. Ignazio LA RUSSA (Ministro della Difesa e Coordinatore Nazionale del Popolo della Libertà), Francesca, Marco VALLE (giornalista e storico Segretario del Fronte della Gioventù) e Roberto JONGHI LAVARINI (Presidente del Comitato Destra per Milano, vice Presidente del Centro Studi Patria e Libertà e cofondatore del Movimento Destrafuturo), insieme, domenica scorsa, 14 novembre, nella simbolica Piazza San Babila, alla manifestazione del PDL a sostegno del Governo di Silvio Berlusconi, della maggioranza voluta dagli Italiani e della alleanza con la Lega Nord e La Destra.

Martedì, 16 Novembre, 2010 - 16:55

Il TAR sospende l'irragionevole ordinanza: cosa fa la Giunta?

Scricchiola come una vecchia sedia di paglia la politica non politica, non risolutiva, dell'order without law, ordine senza regole, senza norme, spesso senza fini, del vicesindaco De Corato e dell'attuale giunta milanese. Le ordinanze in Via Padova hanno visto deroghe presentarsi gradualmente su ricorso di alcuni esercenti. Così il TAR, in totale coerenza giurispudenziale amministrativa, ha accolto i ricorsi di tre locali in zona Corvetto, che diventa sempre più esentedibile come zona a macchia d'olio nelle ricorrenti cronache "notturne" giornalistiche, che hanno chiesto la sospensione dell'ordinanza emessa ad agosto e rinnovata a metà ottobre. I tre esercizi commerciali, Patchouli, la discoteca il Karma e la birreria Moon Shine potranno chiudere alle 2 anzichè a mezzanotte, come previsto dall'atto voluto dal sindaco, che sempre più, grazie anche alla legge sul pacchetto sicurezza del governo, acquisisce sempre più la caratteristica di "prefetto". Le politiche non politiche dell'attuale giunta di centrodestra non apportano benefici. Più volte ho sottolienato questo concetto in diversi miei interventi in consiglio di zona e su alcuni giornali e periodici locali, nonchè sul presente blog. Non ha apportato benefici soprattutto se si considera l'assenza totale di disposizioni funzionali a cotnrastare con coerenza e costanza il fenomeno malavitoso delle cosche mafiose di controllo e di mercanteggiamento degli alloggi sfitti delle case popolari, mi riferisco in aprticolare modo a quelle nel quartiere "Mazzini". Il carattere dell'ordinanza, come più volte descritto dall'EPAN, l'associazione dei pubblici esercizi, aveva un sapore fortemente paternalistico e lesivo di quella libera espressione dell'attività imprenditoriale commerciale, capisaldo ideale e culturale di una destra che si professa a parole "liberista". La contraddizione nasceva anche dal fatto che il Comune stesso a suo tempo aveva rilasciato le licenze a locali, lounge bar, locali pubblici con un determinato orario di apertura e che tale orario venisse ridimensionato con un atto voluto arbitrariamente dall'attuale vicesindaco, con delega alla sicurezza, e dall'attuale sindaco di Milano. Una lettera di un cittadino pubblicata sul Corriere di Milano qualche mese fa, all'origine dell'applicazione dell'ordinanza, aveva considerato come fosse più difficile e pericoloso per la propria moglie passeggiare per Via Mincio e Viale Brenta all'uscita dalla piscina in Via Mincio per giungere a casa, dato che le strade sarebbero apparse deserte e prive di punti di aggregazione. Un noto sociologo, Bonomi, ha più volte sottolineato come punti di aggregazione umana siano deterrenti a forme di microcriminalità e alla commissione di reati di piccolo e medio calibro, spesso disturbanti la quiete e l'ordine pubblico, spesso offensivi dell'incolumità delle persone. De Corato come è suo stile scarica la frustrazione del fallimento della propria politica delle ordinanze e dei divieti, se non degli sbarramenti e delle cancellate, su una scelta legittima ed equilibrata espressa dalla magistratura amministrativa, adducendo che i cittadini valgono meno delle lobby. Ma quale lobby intende De Corato? I commercianti che hanno fatto ricorso hanno solamente esercitato un diritto e una propria prerogativa nei confronti di un atto arbitrario e inutile quale è l'ordinanza, applicata a macchia di leopardo, creando alcune zone come "ghetti", luoghi di emarginazione, spazi da tenere lontani e isolati, adottando, così, misure disomogenee sul territorio municipale, definendo quartieri da ritenersi "pericolosi" e altri da ritenersi "meno pericolosi". L'ordinanza ha spaccato la cittadinanza, ha dato risposte eccessive, non ragionevoli e non proporzionate, a problematiche da risolvere attraverso il dialogo civico, rendendo partecipi i vari soggetti sociali intweressati, e garantendo, così, una regolamentazione rinnovata e innovativa del commercio. La generalizzazione banale e pericolosa dell'ordinanza, infine, ha apportato a un'applicazione fuori dall'ambito dei presupposti richiesti dalla legge. La stessa maggiroanza ha avuto posizioni variegate e diversificate in merito, tanto che la Lega, vistasi "scippata dal protagonismo volitivo del vicesindaco" riguardo la materia dell'"ordine pubblico, ha più volte, con toni certamente discriminatori e punitivi verso gli esercenti tenuti da gestori immigrati, sottolineato come l'ordinanza penalizzasse senza senso locali e discoteche che non potevano essere definite come "pericolose". La libera concorrenza veniva e viene alterata dalla presente ordinanza in quanto applica diverse misure in base ai diversi casi. I grandi discount potranno proseguire nel vendere al consumatore birre e alcoolici anche oltre agli orari consentiti, mentre i locali non potranno farlo, venendo sanzionati nel caso in cui trasgredissero la disposizione a riguardo. Occorrerebbe, se ci fosse un'amministrazione resposnabile e consapevole della portata del tema sicurezza, aprire tavoli di confronto propositivo utili a garantire nuove regole per tutti in materia di rilascio delle licenze e disposizioni che assicurino il contrasto effettivo ed efficace della criminalità organizzata che si annida in diverse situazioni dei quartieri popolari e che registra affari illeciti e malavitosi di alta portata, spesso agenti inalterati nell'ambito cittadino, ma fonte di speculazione e di gestione del crimine pericolosa per la convivenza sociale.

Alessandro Rizzo
Capogruppo La Sinistra - Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Martedì, 16 Novembre, 2010 - 16:18

Master Universitario in Araldica e Genealogia

Storico risultato per la Società Genealogica Italiana (S.G.I.) e il suo Presidente, nostro caro amico, Marchese Dott. Prof. Don Marco Lupis Macedonio dei Principi di Santa Margherita, Duca di San Donato e Patrizio di Giovinazzo.

Roberto Jonghi Lavarini
Membro Corrispondente della S.G.I.

Società Genealogica Italiana
http://www.genmarenostrum.com/sgi.htm

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Le materie araldiche e genealogiche entrano finalmente a far parte del mondo dell'Università Italiana La notizia, per tutti gli appassionati e i cultori delle materie a noi tanto care, è di quelle che si possono definire, senza tema di esagerare "epocali": finalmente e per la prima volta l'araldica, la genealogia, gli ordini cavallereschi, l'araldica eccelesiastica, l'informatica e la genetica applicate alla ricerca genealogica etc. diventano materie di studio universitarie, con l'apertura ufficiale delle iscrizioni al primo Master Universitario in Scienze Araldiche e Genealogiche presso l'Università di Castel Sant'Angelo a Roma, con il diretto coinvolgimento della Società Genealogica Italiana nella persona del nostro presidente, Marco Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita, che è stato incaricato per la docenza dei corsi di Storia della Genealogia e Storia del Diritto Nobiliare. Promosso dalla Società di formazione Genuensis, in collaborazione con l’Università di Castel Sant’Angelo di Roma, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni Culturali, della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Camerino (MC) e la collaborazione dell’Associazione ANVU, il Master può contare su un corpo docente altamente qualificato formato da Clemente Riva di Sanseverino, già presidente del Corpo della Nobiltà Italiana CNI, Simone La Bella dell'Università La Sapienza di Roma, Catia Eliana Gentilucci dell'Università di Camerino, Giulia Petrangeli del Policlinico Umberto I, Alessandro Simonetti, Valeria Lupidi e Franca Soldato della Criminalpol, oltre che dal presidente della Società Genealogica Italiana SGI, Marco Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita e molti altri. Il Corso avrà una durata di un anno e prevede lezioni suddivise in moduli concentrati nelle giornate di sabato nonché la redazione della Tesi finale. Le lezioni avranno luogo presso l’Università di Castel Sant’Angelo (Roma), palazzo Principi Sora, anche se per casi particolari è prevista anche la possibilità di una frequenza e-learning. Al termine del Master verrà rilasciato l’attestato di “Perito araldico – genealogista”. “La finalità del Master – come ha sottolineato il prof. La Bella, direttore del corso - "è approfondire i temi proposti ed offrire gli strumenti e le conoscenze per riscoprire e affrontare le origini delle discipline dell’araldica e della genealogia, quali patrimonio del singolo e dei gruppi familiari”. Per ulteriori dettagli, informazioni e richieste di iscrizione: http://www.genuensecm.it/ Invitiamo tutti i nostri amici che ci seguono ad iscriversi, precisando che per i membri dela Società Genealogica Italiana che lo faranno presente al momento dell'iscrizione, è previsto uno sconto sulla quota di partecipazione. Di seguito diamo il Piano dei vari corsi nei quali si articola il Master, con i nomi dei Docenti e le ore di insegnamento: Master di I liv. In sc.araldiche e genealogiche materia/docente/ore Araldica Clemente Riva di Sanseverino 10 Elementi di genetica Petrangeli Giulia Policlinico Umberto I 5 Elementi di grafologia Maria Caria 10 Elementi di paleografia Eleonora Messina 10 Storia della genealogia Marco Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita 10 Scienze diplomatiche Giorgio Bosco 10 Cerimoniale Vinicio Raso 10 Storia degli Ordini Cavallereschi Catia Eliana Gentilucci Università Camerino 10 Le moderne attività degli ordini cavallereschi: il caso Smom Leandro Abeille 5 Storia del Diritto Nobiliare Marco Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita 10 Storia e Sociologia delle Istituzioni Valeria Lupidi - Criminalpol 7 Storia Medievale Roberto Mongardini 10 Storia delle Chiesa Franca Soldato- Criminalpol 8 Araldica Ecclesiastica Clemete Riva di Sanseverino 10 Storia e composizione degli stemmi araldici Samuele Solarino 5 Economia degli ordini Simone La Bella - Università La Sapienza 5 Diritto degli ordini Avv. Givanni Mancini 5 Diritto associativo: status degli ordini cavallereschi Sandro Valletta - Università Marconi 5 Cenni di Informatica Alessandro Simonetti - Criminalpol 5 Ore Totali 150

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