Parcheggi no , Parcheggi si - servono tutti ???
E allora perchè il Comune si accanisce nel volerne costruire ancora migliaia anche in luoghi dove il buonsenso, le proteste dei cittadini e il lavoro svolto dalle Soprintendenze suggerirebbero di ripiegare su altre soluzioni (Es.: Darsena e S. Ambrogio) ???
E voi cosa ne pensate ???
Lo Zelig per Ferrante a Quarto Oggiaro
Pienone per la serata della serie "Zelig per Ferrante" con Luca Koblas al Cicolo Meazza di via Lessona.
Poca politica, grandissimo divertimento
Bobby Sands, martire laico
E' difficile definire "martire laico" Bobby Sands, l'indipendentista di Belfast che si lasciò morire 25 anni fa (il 5 maggio 1981) in carcere, dove scontava una condanna per "terrorismo" (venne rinvenuta un'arma da fuoco nell'auto in cui viaggiava), dopo 66 giorni di sciopero della fame.
E' difficile definirlo così perché in Sands era fortissimo il sentimento religioso cattolico, come si evince dagli scritti che ci ha lasciato (era giornalista e poeta).
Ma Sands è essenzialmente un martire laico perché il suo impeto non era simile al terrorismo contemporaneo italiano (quello delle Brigate Rosse, infarcito di parole d'ordine violente e velleitarie) né a quello che conosciamo oggi (infarcito, anch'esso, di ideologie di guerra). L'impeto di Sands e dei suoi amici era pacifico. Era un anelito di libertà nell'Irlanda del Nord, un anelito di riscoperta della Patria e soprattutto di giustizia.
Sands e gli altri detenuti infatti chiedevano lo status di prigionieri politici: non solo questo status veniva loro negato, ma sia all'interno del carcere sia, fuori, per mano della ora disciolta Royal Ulster Constabulary, i cattolici nazionalisti delle "Sei Contee" subivano angherie di ogni tipo, che un governo democratico-liberale considererebbe normalmente degno di Paesi autoritari o totalitari.
Il fatto eclatante è che, in seguito alla morte di Sands, si spianò la strada al successo interno e internazionale dei nazionalisti: il partito più vicino alla protesta, il Sinn Fein, gradualmente conquistò maggior consenso fino a diventare, oggi, il sesto partito del Regno Unito e il secondo in Irlanda del Nord; e in tutto il mondo (Vaticano compreso) vi furono manifestazioni di simpatia per la causa di questi ventenni ancora in grado, sul finire del XX secolo, di compiere gesti per la libertà e la democrazia.
E' chiaro che i metodi violenti non vanno mai accettati; sarebbe auspicabile che qualunque piattaforma programmatica resti sempre nell'alveo delle regole democratiche, soprattutto dove esse esistono. Ma non era esattamente così in Irlanda del Nord, se la R.U.C. oggi è disciolta dopo documentate accuse di collaborazione con le forze paramilitari protestanti e se il protestante nord-irlandese David Trimple, premio Nobel per la pace, ha ammesso che gli anni '70 sono stati "difficili" per i suoi connazionali cattolici.
Il ricordo di Bobby Sands a 25 anni dalla morte è quindi doveroso; è il ricordo di un ragazzo che, per affermare la sua dignità di uomo, di cattolico e di irlandese, ha subìto un processo sommario e condizioni carcerarie durissime: e che ha voluto portare fino al punto estremo la propria coerenza ideale.
Rispetto alla figura del politico Umanista
Decadimento importante prenderne atto
Esprimo solidarietà ai vigili per l’aggressione subita. Una violenza subita, per chiuque, ha consegunze, nel bagaglio delle proprie esperienze, negative rilevati e devastanti per il fisico e il lato psicologico.
I giudici valuteranno, sicuramente, nel modo giusto il fatto ma credo che non finisca qui, sono convinto che ci voglia una reiducazione ai valori civili a queste persone che hanno bisogno di un sostegno educativo, dal singolo individuo all'interno della famiglia.
Il degrado porta a non vedere il futuro roseo, credo che il decadimento e non chi lo subisce vivendolo, vada lottato in modo forte e concreto.
Candidatura di Luca A. Baroldi Torelli
Luca A. Baroldi Torelli
Progetto Fiera
A proposito del progetto del centro-destra per la fiera, al questo momento bloccato, segnalo un sito realizzato dall'associazione di cittadini "Vivi e progetta una altra Milano", www.quartierefiera.org, dove è possibile trovare informazioni di un progetto più vivibile e molto simile a quello che mi auspico per la possibile amministrazione del centro-sinistra.
A presto...
Vota in Zona 8 Francesco Federighi, al Comune vota Ulivo e sostieni Bruno Ferrante Sindaco di Milano.
Per raggiungermi e parlare con me
Senza qundi nulla togliere a questo blog, dò appuntamento a chiunque volesse contattarmi sui seguenti siti internet:
1) Sito istituzionale dei Liberali per l'Italia: www.liberaliperlitalia.it
2) Blog dei Liberali per l'Italia: http://blog.liberaliperlitali
3) Il Mio blog personale, intitolato alla Maggioranza Silenziosa che voglio rappresentare: http://caputi.blogspot.com/
Ci vediamo lì, quindi, e ciao a tutti
Con i liberali tutta un'altra città
Con noi, Milano torna ad avere una lista autenticamente e solo liberale.
Dopo tanto tempo Milano avrà un candidato sindaco liberale, indipendente dai poli usciti sconfitti alle elezioni e che tutto fanno fuorché pensare al bene del nostro Paese.
E' un' occasione storica per tutti i liberali italiani. E' il frutto delle idee e del nostro metodo politico che mettiamo a fattor comune con tutti i liberali della diaspora. Da oggi si aprono tutti i tavoli per incontrare la gente comune e i cittadini milanesi che vogliano rimboccarsi le maniche per fare di Milano tutta un'altra città.
Abbiamo l'orgoglio di presentare, come candidato sindaco, Gabriele Pagliuzzi, un uomo fuori dalle lobbies e dalle consorterie che ingessano da anni la nostra città e le impediscono di crescere, migliorarsi e ritrovare una sua identità.
Il nostro programma guarda alla concretezza dei bisogni dei cittadini come dei city users, senza cadere nel puro assistenzialismo e con un occhio alla progettualità a lungo termine, perché Milano cresca senza disordini né ambientali né viabilistici né sociali.
P.le Gabrio Rosa: l’evidente fallimento delle politiche di controllo del territorio e l’assenza politiche per i giovani.
La seconda trova le stesse origini ed è la palese dimostrazione che la politica di controllo del territorio nel caso di Piazzale Gabrio Rosa è platealmente fallita.
Nessun dubbio che gli Agenti di Polizia Locale sono state vittime ignare di una vigliacca, quanto immotivata aggressione, quanto parimenti nessun dubbio vi è sul fatto che il forte depotenziamento dei servizi sociali e dei servizi d’aggregazione giovanile, effettuate dall'Amministrazione Comunale in questi anni, In Gabrio Rosa hanno lasciato il segno, ...il segno su due lavoratori del Comune deputati alla sicurezza, che erano impegnati ad un servizio di viabilità per lo sgombero dei rifiuti dopo il mercato.
Bullismo espressa attraverso la volontà di “marcare” il territorio? Rappresaglia contro presunti eccessi repressivi della Polizia Locale?
Sta di fatto che nessun indicatore di tale condizione era stato recepito prima, perché …perché sono ormai assenti quelle attività, che in alcuni comuni dell’hinterland milanese invece, nonostante le gravi difficoltà di bilancio, si tentano in tutti i modi di mantenere in vita, proprio per evitare il degenerare di tali tensioni.
Si chiamano progetti di strada, svolti da operatori che agiscono direttamente nei luoghi di aggregazione giovanile, che espletano attività d’ascolto, che ricercano soluzioni concrete alle problematiche sia dei gruppi che delle famiglie e che in rete sia con i Servizi Sociali, come con la Polizia Locale, attraverso il loro lavoro di recupero agiscono di fatto anche una politica di riduzione del danno.
Un danno sociale, che deve essere evitato e contrastato attraverso l’incontro alle necessità e alle irrequietezze giovanili, così come ai bisogni contingenti come la ricerca di un percorso di studio o di lavoro, riducono la possibilità che si verifichino esplosioni di violenza collettiva di questa portate.
Bisogna quindi ripotenziare il lavoro sociale nel territorio, costruendo una rete coordinata, tra Servizi Sociali, Polizia Locale, Volontariato sociale e Associazionismo territoriale, perché attraverso questi progetti si può e si riesce efficacemente a ridurre il malessere giovanile, a isolare chi sul disagio giovanile specula e implementa il mercato del crimine, producendo così di conseguenza un visibile miglioramento sia della qualità della vita che della sicurezza di tutti gli abitanti.Noi vogliamo ricostruire una Milano che permetta agli Agenti di Polizia Locale di poter fare il loro lavoro con tranquillità, perché con altrettanto tranquillità, i giovani sono messi nella condizione di poter crescere e vivere Milano, non odiandola ma amandola.