AFGHANISTAN
In questo nostro paese ci si ricorda del fatto che l'Italia insieme
alla
Nato sta partecipando alla guerra, all'occupazione e alle stragi in
Afghanistan solo quando nostri concittadini sono vittime di atti di
violenza: uccisioni, ferimenti, rapimenti.
E neppure in queste circostanze si ha la volonta' di trarre le ovvie,
necessarie, urgenti conclusioni: che in quel paese il nostro esercito
e'
tragicamente parte di una coalizione armata occupante, terrorista e
stragista; che la nostra partecipazione militare alla guerra afgana e'
del
tutto illegale per la nostra carta costituzionale; che e' proprio a
causa
delle guerre e delle occupazioni militari volute da Bush e dai suoi
"volenterosi" alleati che il terrorismo in tutto il mondo e' cresciuto
esponenzialmente, poiche' queste guerre sono terroriste e alimentatrici
di
terrorismo ulteriore.
Cessi l'illegale e criminale partecipazione militare italiana alla
guerra
terrorista e stragista in Afghanistan.
Torni l'Italia al rispetto della sua legge fondamentale, quella
Costituzione
della Repubblica Italiana che all'articolo 11 testualmente recita:
"L'Italia
ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta' degli altri
popoli
e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".
Chi non contrasta la guerra ne e' complice.
TUTTI I GIORNI IL 6 AGOSTO
Cosa significa non dimenticare?
Significa lottare perche' non accada di nuovo.
Tre cose occorrono allora: l'opposizione alle armi, l'opposizione al
nucleare civile e militare, la scelta della nonviolenza come criterio
fondante della politica nel XXI secolo.
Anna Politkovskaya, una voce spezzata
di Ajò Marta La giornalista russa, Anna Politkovskaya, è stata assassinata all'ingresso della sua abitazione, a Mosca.
sui diritti umani commessi dalle truppe russe e, già in passato, aveva ricevuto minacce.
Ella aveva una conoscenza approfondita della situazione in Cecenia e della violazione dei diritti umani perpetrata dai russi ai danni di questa popolazione.
“ L’omicidio della collega Politikovskaja è una morte annunciata e conferma la Federazione Russa come uno dei luoghi del mondo a maggior rischio per i giornalisti. Anna era una delle poche voci libere e coraggiose che in Russia sfidavano la morte per denunciare il genocidio ceceno e il dilagare della corruzione nella Federazione Russa. Nel suo ultimo libro, La Russia di Putinsi accusava il leader del Cremino di avere messo in mano l’apparato statale a centinaia di ex funzionari del Kgb e di tendere a restaurare sostanzialmente un regime nazionalista , razzista e poliziesco sul modello di quello dei Soviet.
Ma nessun editore ha avuto il coraggio di editare quel libro nel suo Paese. Arrestata , avvelenata durante la vicenda di Bslan , la Politikovskaja, che
all’estero mieteva allori e riconoscimenti, era sostanzialmente isolata . Tanto da poter essere uccisa nel proprio appartamento “.
Anna Politkosvakaya era una donna ed una giornalista onesta, che credeva in quello che faceva nel nome dei diritti e delle libertà.
Anche lei, come tutte/i avrà avuto dei sogni, delle speranze da giovane; le speranze che coltivava ancora oggi nelle sue idee , con i suoi comportamenti.
liberati Italiani sequestrati in Niger
TALIA 14/10/2006
Sono stati rilasciati ieri sera i due italiani rapiti in Niger il 21 agosto scorso: lo ha reso noto oggi la Farnesina. Claudio Chiodi e Ivano De Capitani erano stati sequestrati insieme ad altri turisti, poi rilasciati, dalle 'Forze armate rivoluzionarie del Sahara' (Fars), che aveva avanzato rivendicazioni verso il governo di N’Djamena. I due sono già a Tripoli, in Libia, da dove hanno fatto sapere di stare bene. Sembra che per la loro liberazione sia stata decisiva la mediazione della Libia, a cui il ministero degli Esteri italiano ha espresso gratitudine.
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[EB]
Giornalista inglese nel 2003 fu ucciso....
INCHIESTA, GIORNALISTA INGLESE NEL 2003 FU UCCISO DA MARINES AMERICANI
È stato ucciso dai marines americani il giornalista inglese Terry Lloyd della catena televisiva ‘Itn’, morto insieme a un cameraman e al traduttore iracheno vicino a Bassor nel marzo 2003, nel secondo giorno dell’invasione americana in Iraq: lo ha stabilito un’inchiesta della magistratura britannica. “Un gravissimo crimine di guerra” e un “atto di ignobile vendetta deliberata” lo ha definito Louis Charalambous, avvocato della famiglia Lloyd. L’autorità giudiziaria ha fatto sapere che intende rivolgersi all’Avvocatura della Corona e alla procura generale per chiedere di processare i responsabili dell’omicidio. Secondo la ricostruzione dell’inchiesta britannica, Lloyd sarebbe dapprima rimasto ferito per tiri di arma da fuoco mentre viaggiava a bordo di un fuoristrada ‘4x4’ con due cameraman e l’autista-interprete nei pressi di Iman Anas, non lontano da Bassora. Caricato a bordo di un minibus insieme ad altri feriti, è stato ucciso dagli americani; solo uno dei due operatori si sarebbe salvato, mentre l’altro risulta scomparso e – secondo un’inchiesta del quotidiano francese ‘Le Figaro’ sarebbe stato sequestrato e ucciso da miliziani iracheni. Secondo il colonnello della fanteria Usa Gary Keck si è trattato di un “tragico incidente” ma gli americani hanno rifiutato di collaborare all’inchiesta.
La chiusura della scuola araba di via Ventura
Ieri ho potuto visitare l'istituto durante un incontro riservato alla stampa. L'edificio è appena stato oggetto di una ristrutturazione e le aule sono in condizioni migliori rispetto a quelle della maggioranza delle scuole italiane. Banchi e sedie nuove di zecca, pareti appena verniciate, pavimenti rifatti.
Come già dichiarato da Marilena Adamo, capogruppo dell'Ulivo in Consiglio comunale, siamo di fronte ad un atteggiamento tartufesco da parte delle istituzioni che, non volendo concedere le autorizzazioni ma non potendo vietarle, rinviano ed insabbiano la questione nei meandri infiniti della burocrazia.
Ritengo che la scuola pubblica sia la via migliore per l'integrazione. Tuttavia non capisco perchè non possa esistere una scuola araba privata e aconfessionale dove gli insegnanti saranno per metà italiani e per metà arabi e dove i programmi didattici seguiranno le direttive italiane ed egiziane. Le ore dedicate all'insegnamento della religione saranno due alla settimana.
Inoltre l'istituto dedicato a Nagib Mahfuz, premio Nobel per la letteratura scomparso nell'agosto 2006 e vittima dell'integralismo islamico, è una scuola privata non parificata: gli alunni dovranno comunque sostenere a fine anno un esame di profitto presso una scuola pubblica italiana che certificherà la loro preparazione.
Venerdì 13 ottobre 2006, ore 22: Dichiaro aperto il mio blog
Spero che questo diventerà un punto di ritrovo interessante e necessario per quei cittadini di zona 3 che vorranno tenere un filo di contatto diretto con il Consiglio di Zona e, soprattutto, per chi vorrà segnalare disfunzioni e problemi del nostro quartiere.
Da parte mia vi prometto il massimo impegno nel portare avanti le vostre richieste/proteste.
Partito Umanista aderisce alla fiaccolata....
DIRITTI UMANI ANCORA
DA SCOPRIRE
Il Partito Umanista di Milano aderisce alla fiaccolata promossa dalle organizzazione del Popolo Mapuche
Sabato 14 ottobre 2006
ore 18.30 - Via San Pietro dell'Orto
davanti al Consolato Cileno
Su invito delle organizzazioni del Popolo Mapuche presenti in Europa il Partito Umanista aderisce alla fiaccolata che si terrà in contemporanea a tante altre città europee.
Il continente americano è ancora alla ricerca dei Diritti Umani per i suoi figli. In tutti gli Stati nazione del Nuovo Continente si continua ancora a discriminare il vero popolo "americano nativo". Il Partito Umanista manifesta pubblicamente la Sua solidarietà alla causa del popolo Mapuche a favore di un riconoscimento pieno e duraturo dei loro diritti sociali, culturali, di lingua e di popoli.
Il Partito Umanista insieme al popolo Mapuche, che lotta pacificamente per la difesa dei Diritti Umani in Cile, chiede:
· la ratifica della Convenzione 169 dell’Organizzazione Mondiale del Lavoro – sul Riconoscimento dei Diritti dei popoli originari
· la revisione della legge antiterrorismo n° 18.314, emanata ancora nei tempi della dittatura che discrimina i Mapuche
E-mail: stampa@pumilano.it
Internet: www.pumilano.it
Italia, pena di morte abolita dalla costituzione in prima lettura
La Camera dei Deputati
10 ottobre 2006: la Camera dei Deputati ha approvato in prima lettura la legge che abroga ogni riferimento alla pena di morte presente ancora nella nostra Costituzione. Il testo unificato di quattro proposte, tra cui una presentata da Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino e deputato della Rosa nel Pugno, cancella la pena di morte nei casi previsti dalle leggi militari di guerra.
“E’ una riforma attesa da molto tempo, ma ora il Senato faccia la sua parte per giungere presto alla eliminazione definitiva dalla nostra Costituzione delle ultime vestigia di un passato che non ha alcun futuro nella coscienza civile e politica del nostro paese,” ha dichiarato Sergio D’Elia.
“Il Governo – ha proseguito D’Elia - mantenga ora l’impegno, preso davanti al parlamento e finora disatteso, a presentare subito al Palazzo di Vetro una risoluzione per una moratoria universale delle esecuzioni capitali.”
Da oggi chiusa la Scuola di Via Ventura.......
Da oggi chiusa la Scuola di via Ventura: ministro e comune si rimpallano la responsabilità. E ai bambini chi ci pensa?
di Monica Bacis
Si tratta dunque di una questione politica, come già sapevamo, una rimbalzo di responsabilità perché nessuno, destra e sinistra, ha il coraggio di prendere una posizione seria e responsabile nel merito. I politici, che dovrebbero occuparsi degli interessi dei cittadini, giocano sulla loro testa sorvolando sugli effetti che i loro giochetti delle parti producono nella vita delle persone.
Ieri sera a mezzanotte mi ha chiamata un’amica, mamma di tre figli iscritti alla scuola di via Ventura per comunicarmi la decisione della scuola di chiudere fino a lunedì. Sto vivendo con lei e altre famiglie da giugno questo calvario, le sue ansie, le sue preoccupazioni. Alla domanda “Cosa mi consigli di fare?”, io non so più cosa rispondere. Ogni giorno è un’altra puntata, purtroppo sempre più tragica. Se tutti voi poteste vedere le espressioni di questi bambini, sballottati tra scuola pubblica, casa, scuola araba, interviste fuori da scuola, fotografi, presidi della lega, vi rendereste conto di quanto sia grave questa situazione e di quanto sia importante prendere apertamente posizione.
Il presidio di domani a questo punto diventa ancora più importante, fondamentale per dire basta con i rimpalli, basta con le scuse, che si dica a questi genitori una volta per tutte se la scuola riaprirà per restare aperta oppure se l’obiettivo e rimandare per non aprirla mai più. E’ nel diritto delle famiglie e soprattutto dei bambini che le istituzioni garantiscano il diritto all’istruzione e si pronunciano definitivamente in maniera chiara, senza se e senza ma.
L’elemento positivo è che in questi giorni sono arrivate molte mail di sostegno al presidio di venerdì: aderiscono all’iniziativa anche il Partito Umanista e il Centro delle Culture di Milano, oltre a Retescuole e all’Associazione Antirazzista 3 Febbraio.
Più siamo e più potremo focalizzare l’attenzione sulla vicenda chiedendo risposte certe.
Facciamo girare la voce, cerchiamo più adesioni possibili.
Monica Bacis
la televisione dei morti viventi
Il successore di Ghino di Tacco ha gridato: “Banditi”. Non importa se mentre lo diceva si tratteneva dal ridere. Quest’uomo ha ragione. La riforma Gentiloni è un atto di banditismo, una porcata calderoniana. Ma per eccesso di prudenza e mancanza di lungimiranza. Due reti andranno sul digitale terrestre tra un paio d’anni. Il digitale terrestre è già morto oggi. Tra due anni sarà una cripta in cui rinchiudere Fede e Rai2. E questa è una buona cosa. Ma le altre cinque reti rimarranno in vitalizio agli interessi economici del gruppo Telecom, del gruppo Fininvest e degli scalcinati politici che non sanno riconoscere il Darfur dal Toblerone e Mandela da un lecca-lecca (altro che programmi culturali, per questi ci vogliono i campi di rieducazione delle Guardie Rosse di Mao). Quindi non cambia nulla. L’informazione sarà come è adesso. Uno strumento di disinformazione di massa.
Le emittenti private devono diventare public company, senza proprietari di riferimento o in alternativa chiudere, domani, per decreto legge. E se qualcuno gridasse: “Gaglioffi”, “Comunistacci” o anche “Perdirindina”, pazienza. Non ce la prenderemo.
La Rai deve avere una sola rete, senza pubblicità, senza alcun legame con il Governo o con i partiti. Siamo seri, ormai tranne che per la Gabanelli e pochi altri, dal televisore ci arriva in faccia solo m..da. La pubblicità vada tutta, proprio tutta alle reti private, senza tetti. E’ il miglior modo per suicidarle.
La televisione è comunque moribonda, tra un po’ sarà seppellita. Il ministro Gentiloni dia un colpo di telefono a Mark Thompson, direttore generale della BBC. Si faccia spiegare il suo programma ‘Creative Future’ per portare la BBC in Rete. Dia un’occhiata a Google Video e a Youtube che sono oggi la più grande emittente di programmi in Rete del mondo. Porti l’Adsl in ogni casa. Abolisca il canone. Dimezzi le tariffe Adsl. Le porti al livello di Francia e Germania dove c’è una vera concorrenza. Denunci l’Authority, la cambi, la distrugga, se vuole la venda a Telecom con cui ha da sempre ottimi rapporti.
Ascolto dei dementi parlare di televisione, di media company, di digitale terrestre come se fossero sull’Enterprise di Star Trek. Quando il futuro è invece nella produzione di massa dei contenuti, nelle connessioni veloci e nella loro diffusione, nel libero accesso alla conoscenza, nel WiMax.
La Rai e la Mediaset faranno la fine dell’Alitalia. La Rete è ‘low cost’ e, per ora, senza padroni.
www.beppegrillo.it