Antifascismo e Resistenza radici e valori fondanti della Sinistra
Antifascismo e Resistenza radici e valori fondanti della Sinistra Unita
di Antonio Pizzinato
Care Compagne e Compagni,
l’odierna riunione degli ” Stati Generali della sinistra metropolitana milanese” ha l’obiettivo di costruire un soggetto unitario e plurale, nella nostra realtà metropolitana, al fine di contribuire alla realizzazione del soggetto unitario, della Sinistra, a livello nazionale.
E’ un obiettivo che ritengo urgente realizzare e radicare, per tappe, e portare a compimento- al fine di dare una prospettiva strategica, nel XXI secolo- per far vivere i valori del socialismo europeo e dell’equità sociale in una società profondamente mutata sul piano economico-produttivo, multietnica , multiculturale ed in continua rapida trasformazione e globalizzazione.
Quindi, i valori, i principi devono costituire la base, le fondamenta della sinistra, unita e plurale, che vogliamo rapidamente costruire nella nostra metropoli milanese. E, in questo modo, essere dei veri protagonisti e contribuire a realizzarla in Italia ed in Europa.
Uno di questi principi e valori fondanti ritengo debba essere l‘Antifascismo, la Resistenza, che sono implementati nella Costituzione Repubblicana ed espressi in modo preciso, a partire
dall’art.1:
” L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”
E negli altri articoli:
art.2:
“…..riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo…..”
art.3:
“…..tutti i cittadini hanno pari dignità….e sono eguali……., senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche e condizioni sociali…..”
“… la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale….”
Art.4: ” La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto…….”
Art 11:
” L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e….come mezzo di risoluzione di controversie internazionali ….”
Ho richiamato, per brevità, solo questi articoli della Costituzione, nata dalla lotta di liberazione(che ha visto i lavoratori e i cittadini della nostra Regione tra i principali protagonisti) perché, con puntualità, indicano ( come molti altri) i principi e valori dell’Antifascismo.
Quindi assumere questi valori e principi come base della sinistra unita - plurale e democratica- che assieme intendiamo costruire, significa impegnarsi affinché gli stessi valori e principi siano rispettati ed attuati.
Per farlo, per renderli operati, è innanzitutto necessario farli conoscere, a partire dalle scuole, dalle Università, a tutti gli italiani,- avendo coscienza e considerato che oltre l’80% degli italiani non era ancora nato al momento della Liberazione e dell’approvazione della Costituzione avvenuto sessant’anni fa il 23 Dicembre 1947- poiché siamo in presenza di uno scadimento della partecipazione e della conoscenza di detti valori e dell’Antifascismo.
Oltre agli aspetti riguardanti la non generale attuazione dei principi di eguaglianza - in particolare per le nuove generazioni e per i cittadini in età matura- siamo in presenza di fatti, atteggiamenti, proposte, iniziative che, in concreto, negano questi valori, li contraddicono, oppure che li vogliono limitare o cancellare. Questi atti si aggiungono al revisionismo storico.
Si tratta di aspetti, di fatti e di iniziative che non solo, spesso, sono sottovalutati e che il sistema informativo ignora, ma che vengono considerati come episodi inerenti al cosiddetto “bullismo”. Questo benché siano fatti, atteggiamenti e comportamenti vietati dalla Costituzione ( come la ricostituzione del Partito fascista) con sentenze dei Tribunali che li hanno condannati. Episodi sui quali sta indagando la Magistratura.
Richiamo alcuni fatti od episodi molto significativi a questo riguardo:
- in Lombardia , negli ultimi anni, alle elezioni comunali, nei piccoli comuni, si è presentato, con proprie liste, un movimento che si richiama esplicitamente al nazismo ( “Movimento Nazionalsocialista dei lavoratori”); malgrado i ricorsi contro l’ammissione di dette liste e le interrogazioni parlamentari, dette liste sono state ammesse ed hanno eletto dei consiglieri comunali in vari comuni della nostra Regione. Attualmente, la Magistratura Milanese ha avviato un’indagine poiché l’attività di questi gruppi ” nazifascisti”, “neofascisti”, ( come ad esempio “Cuore Nero”), “naziskin” , violano le norme costituzionali e le leggi dello Stato;
- si registrano, sempre più spesso, violenze fisiche ( Roma, Padova, Torino, Treviglio o negli stadi) ed intimidazioni. Un episodio vergognoso ed inquietante e molto significativo da questo punto di vista, è quanto avvenuto nelle scorse settimane a Busto Arsizio, dove, un gruppo di giovani naziskin di Lainate, ha aggredito e insultato Angelo Castiglioni - un ottantaquattrenne , partigiano, deportato in campo di concentramento a Flossenburg- che ha dedicato e dedica tutto il suo impegno per far vivere i valori dell’antifascismo ed i principi di libertà e di democrazia, senza che nessuno dei numerosi cittadini presenti intervenisse per il suo rispetto ( a partire dagli anni per le lotte per la libertà ) e contro le violenze e gli atteggiamenti fascistoidi di detto gruppo. Nei giorni successivi il Consiglio Comunale ha condannato tale episodio, ma questo non fa venir meno il fatto che vi è un abbassamento della cultura e dei valori antifascisti tra i cittadini e, conseguentemente, la mancanza di una tempestiva iniziativa contro il teppismo, il bullismo, i naziskin. Potrei citare molti altri episodi che avvengono, che sono ignorati dalle cronache del sistema informativo e, spesso, sottovalutati dalle istituzioni, dalle forze politiche, e dall’associazionismo.
- Nelle scuole, nelle Università ci sono gruppi neofascisti organizzati che compiono violenze, intimidazioni; ma vi sono anche episodi che indicano una sottovalutazione o cancellazione dei valori dell’antifascismo come è accaduto in un Istituto scolastico della provincia di Mantova intitolato alla giovane Levi, deportata perché ebrea, deceduta in un campo di concentramento, la cui Direzione ha svolto un concorso, tra gli allievi,intitolato alla memoria di un gerarca fascista.
- Vi sono Istituzioni che, nel loro operare, compiono scelte che negano la storia , la resistenza ed i suoi valori, come, ad esempio: la Giunta comunale di Milano che, all’unanimità, ha assunto la decisione di realizzare un “sacrario comune” ( dei repubblichini carnefici e delle loro vittime-i partigiani - basta por mente alla strage di p.le Loreto ) in P.zza Sant’Ambrogio; il Sindaco di Monza che, contraddicendo la delibera della Commissione comunale sulle onoranze e le norme di legge, devia il corteo del 4 Novembre e lo porta sulla tomba di un gerarca fascista morto negli anni trenta, ove depone una corona e ne onora la memoria;
- Nell’Oltrepò pavese vi sono amministratori che vogliono onorare, insieme, repubblichini e partigiani; o la maggioranza, di centrodestra ,nel Consiglio di Zona 8 di Milano ha respinto la mozione di provvedere alla restaurazione del monumento alla Resistenza di Trenno oltraggiato e danneggiato dai neofascisti negli scorsi mesi;
- Un ultimo fatto gravissimo è avvenuto in Parlamento. Nella scorsa Legislatura si riuscì a non fare approvare la proposta di legge che parificava i repubblichini di Salò con i combattenti Partigiani.
- In questa Legislatura, alla commissione Difesa del Senato, lo scorso Luglio, si è approvata - in sede referente - la proposta di legge del Senatore De Gregorio per ” L’istituzione dell’Ordine del Tricolore” che all’art.2 prevede: ” l’onorificenza è conferita a coloro che hanno prestato servizio militare, per almeno tre mesi……..nelle Forze armate italiane durante la guerra 1940- 1945 o nelle formazioni partigiane ……. o ….internati nei campi di concentramento……..”. In tale occasione- come risulta dal verbale della seduta del 12 Luglio 2007 della Commissione Difesa del Senato- ” …Il Sottosegretario Casula dichiara il pieno favore del Governo ad una tempestiva conclusione dell’iter del provvedimento …”.
Quindi, l’attuale Governo ( come ha denunciato, sulla “Provincia Pavese” il Presidente dell’Associazione Partigiani Cristiani ) è per approvare una legge che prevede di dare le onorificenze parificando partigiani, deportati e “repubblichini di Salò”, purchè abbiano fatto tre mesi di militare prima del settembre del 1943 nell’esercito italiano?
Quindi è indispensabile una iniziativa dei nostri parlamentari , a partire dal Senato, perché non avvenga una tale vergogna, ma si presentino proposte di legge adeguate per assicurare una onorificenza ai partigiani combattenti - in occasione del 60° della Costituzione- ed a garantire, ai partigiani combattenti, che non hanno redditi adeguati per una esistenza dignitosa o sono non autosufficienti, una assistenza pubblica adeguata.
Avviandomi alle conclusioni di questo mio intervento, desidero sottolineare che non basta condannare gli atti di violenza, i rigurgiti neofascisti , i tentativi di parificare repubblichini e partigiani o contrastare il revisionismo storico sulla natura e lo svolgimento della Resistenza, oppure operare per porre fine ai silenzi del sistema informativo. Bensì, bisogna operare per costruire una nuova stagione di iniziativa che faccia vivere i valori della Resistenza attuando la Costituzione.
Contemporaneamente, dobbiamo assumere l’antifascismo come valore costitutivo nella costruzione della Sinistra Unita, operando su tutti i fronti ed a tutti i livelli, sia Istituzionali ( dal Parlamento alle Regioni, Province e Comuni) che nella società e nelle organizzazioni politiche e sociali. In particolare:
- in Parlamento, impedendo l’approvazione di norme di leggi-vergogna che proponendo e approvando misure che facciano vivere la memoria dell’antifascismo e della resistenza a partire dalle scuole e nella società.
- Nel 2008, 60° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione, attuare iniziative che facciano vivere i valori della resistenza, implementati nella Costituzione, ed i momenti della lotta antifascista e partigiana a partire dagli scioperi del marzo 1943 ( 65° anniversario, nello stesso anno 2008).
- Indicare le priorità di attuazione delle norme Costituzionali, avviando la necessaria mobilitazione per la loro realizzazione.
- Contribuire a realizzare in tutto il Paese una rete di Comitati antifascisti che coinvolga le diverse generazioni nella mobilitazione contro i rigurgiti fascisti, nazisti e naziskin.
Dobbiamo, quindi, operare nella costruzione dell’unità, nella pluralità della sinistra, facendo vivere i valori dell’antifascismo e della resistenza come cultura e conoscenza dei cittadini a partire dalle nuove generazioni. Questo a partire da Milano, capitale dell’antifascismo, della lotta di liberazione e Medaglia d’Oro alla Resistenza.
MAI PIU' MORTI SUL LAVORO
Il silenzio è stato rotto, drammaticamente, e quanto è accaduto ci interroga sul nostro agire e la nostra ragione d’essere.
La “solitudine operaia” è stata circondata da un sentire comune di lavoratori e di popolo, di solidarietà, di senso di appartenenza. L’opposto del cinismo del cosiddetto rapporto segreto ( se le notizie di stampa saranno confermate) dell’amministratore delegato di ThyssenKrupp , senza rispetto per le vittime e i superstiti e rivelatrici di una mentalità e pratica in contraddizione con gli articoli 1,4,32,35,41 della Costituzione della Repubblica.
Si è espressa la solidarietà della città di Torino, innanzitutto, ma anche di Milano, la catena umana di Piazza del Duomo, e di tante altre realtà. In quei giorni, per sicurezza, si è inteso, anche nel linguaggio comune e dei mezzi d’informazione, innanzitutto la sicurezza sul lavoro e il diritto alla vita e alla salute, l’opposto dunque delle politiche securitarie che sono il paradigma sul quale la destra struttura la sua egemonia e il consenso di vasta parte della società. Si è inteso un altro modello di società, solidale, dei diritti e della giustizia sociale. E si è detto: “Mai più il silenzio, mai più l’indifferenza, mai più morti sul lavoro” e altri, invece, hanno, amaramente, detto: “tra qualche giorno, nessuno ne parlerà più”.
E’ doveroso tenere fede agli impegni, è tempo di promuovere una campagna nazionale di lungo periodo e ampio respiro sulla sicurezza sul lavoro, il contrasto alla precarietà e il lavoro nero.
Che sia rivolta alla società, per costruire un diffuso senso comune, per contrastare la assuefazione allo stillicidio di vite perdute, che solleciti la partecipazione dei cittadini alle azioni positive e di controllo, che investa le istituzioni a tutti i livelli, a partire dalle zone del decentramento e dal territorio. Che investa le strutture preposte ai controlli e alla vigilanza, ASL e Ispettorati del Lavoro. Che investa la cultura d’impresa. Scrive Luciano Gallino “da questa discende la ricerca ossessiva del lavoro flessibile, in termini sia di occupazione che di prestazioni, l’intensificazione dei ritmi di lavoro, nonché bassi salari medi …e discendono anche, in buona misura, gli incidenti sul lavoro”.
- la diffusione delle informazioni sulle leggi in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e nei cantieri edili, e la formazione qualificata di tutti i lavoratori sulle misure di prevenzione ( i precari e i lavoratori non italiani di fatto non hanno alcuna formazione) .
- adeguamento degli organici e formazione degli Ispettori del lavoro e delle ASL, destinando a questi almeno il 7% del bilancio di ogni Asl
- la rapida approvazione del ”Testo unico sulla sicurezza del lavoro”
- la realizzazione dei Coordinamenti regionali sulla sicurezza e tutela sanitaria, con il coinvolgimento delle Provincie e dei Comuni
- l’aumento delle risorse a disposizione delle autorità di controllo e di vigilanza, in termini non solo di maggiori risorse economiche, ma anche di potenziamento del personale che deve essere formato, aggiornato e dotato degli strumenti e dei mezzi necessari per garantire il costante controllo sul territorio della effettiva e corretta applicazione delle norme in materia di sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro,
- i responsabili della prevenzione e sicurezza non devono essere alla diretta dipendenza dei datori di lavoro; è necessaria la netta delimitazione delle competenze per una chiara individuazione delle responsabilità in caso di infortunio; è necessario un provvedimento che vieti ai professionisti di assumere incarichi peritali , se ricoprono o hanno ricoperto incarichi per una delle parti.
- la modifica di norme negative per i lavoratori, dagli appalti, alla cessione dei rami d’azienda e applicazione generale dell’obbligo di valutare i rischi di tutti gli appalti.
(in ordine alfabetico)
GIORGIO RIOLO - PUNTO ROSSO
FRANCESCO FRANCESCAGLIA - PDCI
Solidarietà ai docenti della Sapienza a difesa della laicità
Si prega di firmare fornendo NOME e COGNOME e di evitare volgarità. Le sottoscrizioni anonime (cognome mancante, pseudonimo, nome di fantasia) verranno sistematicamente rimosse. E' attivo un blog alla pagina appellolaico.wordpress.com
http://www.petitiononline.com
To: Presidente della Repubblica Italiana Napolitano, Rettore della Sapienza GuariniIo sono il numero 6888Esprimiamo la nostra piena solidarietà e la nostra gratitudine ai docenti firmatari dell'appello affinché la partecipazione di Papa Benedetto XVI all'inaugurazione dell'anno accademico venisse annullata.Apprezziamo la sensibilità del Papa per aver declinato l'invito; non altrettanto si puo` dire del Rettore Renato Guarini, che si è mostrato inadatto al ruolo che ricopre, incapace di tutelare la laicità dell'Università e il dialogo universale. Inadempiente alle sue responsabilità di garante, ha posto i firmatari del suddetto appello nella scomoda posizione di dover supplire ai compiti di garanzia che gli sarebbero stati propri e determinato una spiacevolissima situazione.
Siamo inoltre stupiti ed amareggiati per la superficialità con cui esponenti politici e istituzionali di primo piano, tra cui dispiace in particolar modo dover annoverare il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Ministro dell'Università Fabio Mussi, si sono uniti al linciaggio morale cui i firmatari dell'appello sono stati e sono tuttora sottoposti.
Infine, ci dichiariamo esterrefatti dalla devastante superficialità ed incompetenza di gran parte della stampa, che si è lanciata alla ricerca dello scoop nel migliore dei casi, o della strumentalizzazione politica nel piu` frequente. In particolare, è stato completamente stravolto il significato dell'appello, non certo inteso a tacitare una voce e a impedire il dialogo e il confronto, ma a tutelare il profondo significato storico e morale dell'inaugurazione dell'anno accademico, la piu` solenne cerimonia accademica, nella quale l'università celebra la libertà del sapere universale, idealmente libera da qualunque condizionamento e patronato.
Sincerely,
XII tavole per sostenere le famiglie
XII tavole per sostenere le famiglie
www.dariofo.it
Un altro sfratto inaccettabile del comune
Dopo i partigiani, i deportati: la giunta comunale milanese di Letizia Moratti ha inviato all'ANED lo sfratto, proprio a pochi giorni dal Giorno della Memoria. Solo poche settimane fa aveva inserito la sede storica dell'ANPI nell'elenco degli immobili in vendita.
sito: www.anpi.it
Per leggere il comunicato e la lettera dell'ANED cliccare sul seguente url:
http://www.anpi.it/documenti/
Light, colorata, efficiente: è la raccolta differenziata a Roma
Light, colorata, efficiente: è la raccolta differenziata a RomaWWW.LIFEGATE.IT
Roma era tra le città più indietro per la raccolta differenziata. Ora, da poco meno di un mese è ripartito tutto. Con una nuova idea.
Ogni giorno, a Roma, si riciclano quasi 1 milione di chili di rifiuti: come “ridare vita” a 3 piscine olimpioniche di scarti, trasformandoli in nuova carta, plastica, metallo e vetro. Un dato ancor più significativo se pensiamo che nel 2001 a Roma si riciclava solo il 6% di tutti i rifiuti prodotti. Il 2007 deve così diventare l'anno della svolta. I presupposti sono incoraggianti: nei primi due mesi di quest'anno la raccolta differenziata è cresciuta di circa il 10% (valore assoluto), segno di una sensibilità maggiore verso il tema dei rifiuti da parte dei romani. Ma l'obiettivo da raggiungere è davvero ambizioso: entro un anno e mezzo la Capitale vuole raddoppiare la quantità di materiale da avviare al recupero, che oggi raggiunge il 21%.
"butta bene, vivi meglio" con cartelloni, manifesti, autobus, sui giornali, e con'iniziativa unica, "alla fonte".
Allagamento della via Barona
INTERROGAZIONE URGENTE
SCARICHI IN VIA BARONA
Massimo Camerini – Socialisti
Elisa Scarano – Verdi
Roberto Acerboni – PRC
Romolo Guarino - Indipendente
APPELLO LIBERTA' INFORMAZIONE DA INGERENZE VATICANE
Esprimiamo stima per il loro lavoro, mai abbastanza riconosciuto sia dalla pubblica opinione, sia dalle Istituzioni.
Esprimiamo sconcerto per come la loro voce in difesa della libertà di pensiero e della Scienza contro ogni tentativo oscurantistico sia stata poco considerata e sommersa dalla voce di chi ciecamente vede vergogna e censura in una sola direzione.
Esprimiamo sconcerto e preoccupazione per la strumentalizzazione politica sia della vicenda, sia della rinuncia di papa Ratzinger.
Siamo decisi a difendere le voci che si levano per la libertà della Scienza, della Ricerca, del Pensiero.
Chiediamo che l'informazione pubblica televisiva italiana sia una volta per tutte liberata dai vincoli che la rendono più simile ai comunicati stampa delle segreterie dei partiti (soprattutto quelli di centrodestra) e della sala stampa
vaticana che a uno strumento indipendente che opera per favorire il dibattito e la formazione di una opinione pubblica matura.
ORDINE DEL GIORNO SU SOLIDARIETA' CON LA CAMPANIA
Si trasmette di seguito il testo dell'ordine da sottoporre all'attenzione del Consiglio Comunale proposto dal consigliere Basilio Rizzo e sottoscritto dai consiglieri Merlin, Baruffi, Rizzati, Landonio, Quartieri,
Fanzago sull'emergenza rifiuti in Campania.
Occorrono pertanto da parte degli amministratori atti che siano di riconoscimento delle colpe e degli errori commessi e che si traducono in comportamenti conseguenti.
istituzioni tutte ricorrendo alle migliori esperienze messe in atto sul tema rifiuti in altre zone del paese.
emergenza rifiuti.
Viabilità di cantiere di via Val Bavona, ex area Link-Belt
Allego la risposta del settore in merito alle osservazioni presentate - nell' interrogazione del 13 novembre 2007 al Consiglio Comunale - dal consigliere Basilio Rizzo, Lista Fo, in merito alla viabilità di cantiere ex area Link-Belt, via Val Bavona.