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Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Martedì, 10 Giugno, 2008 - 08:17

Mozione su AMSA

Presentata dalla Lista Fo - in Consiglio di Zona 6 - la mozione sull'AMSA.

E'stata sottoscritta dalla maggioranza dei consiglieri di maggioranza ed opposizione .

In sintesi si chiede:

-di completare e rendere più efficente la raccolta differenziata dei rifiuti da parte del Comune di Milano mediante un'estensione della tipologia dei rifiuti da separare e un potenziamento del servizio AMSA. 

-che sia diffusa su tutto il territorio comunale la raccolta differenziata dell'umido;

-una maggiore informazione sulla raccolta differenziata;

-la sistemazione delle diciture sui cassonetti del vetro (le lattine vanno con la plastica) affinchè i cittadini non siano indotti in errore;

-il potenziamento dei mezzi di raccolta;

-una maggiore  e periodica informazione volta alla diffusione della pratica del riuso, del riciclo e della raccolta differenziata dei rifiuti. Lo scopo è quello di aumentare la raccolta differenziata e diminuire quello che va in discarica. Da ultimo tolleranza zero nei confronti di tutti i produttori di rifiuti che non provvedono alla corretta separazione dei loro rifiuti.

Lunedì, 9 Giugno, 2008 - 15:43

Bob Dylan scommette su Barack

Il caso Il menestrello del rock non aveva mai appoggiato un candidato

Bob Dylan scommette su Barack
«Cambierà l’America dal basso»

In una rara intervista al Times di Londra, il 67enne mito della musica dà per la prima volta il suo endorsement

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

www.corriere.it

NEW YORK — Quando snobbò i tour «Rock the Vote» di Bruce Springsteen per sostenere i candidati democratici Al Gore e John Kerry — entrambi poi perdenti—i critici gli dettero del «solito qualunquista». Ma se in mezzo secolo di leggenda Bob Dylan non ha mai pubblicamente appoggiato un candidato, neppure lui ha saputo resistere al trascinante fascino di Barack Obama. In una rara intervista al Times di Londra, il 67enne mito della musica dà per la prima volta il suo endorsement. Ad Obama. «L’America è in una fase di tumultuoso cambiamento — spiega Dylan —. La povertà è demoralizzante. Non ti puoi aspettare che la gente abbia la virtù della purezza quando è povera ». «Però — aggiunge — ora abbiamo un uomo che sta ridefinendo la natura della politica partendo dal basso: Barack Obama».

Dylan si dice ottimista: «Si, spero che le cose possano cambiare. Alcune cose devono cambiare ». E conclude: «Dovresti sempre prendere il meglio dal passato, lasciarti alle spalle il peggio, e andare avanti nel futuro». Parole ricche di potere simbolico se è vero che, come ricorda il Times, «Dylan è il simbolo della generazione degli anni 60 e, insieme, l’architetto dietro il magico slogan "obamiano" all’insegna del cambiamento». Il suo inno di protesta The Times They are A-Changin’, del ’64, sembra rivolgersi all’«era Obama» quando si appella a «critici e scrittori, senatori e deputati, madri e padri»; «non state sulla porta, non bloccate il passaggio »; «non criticate quello che non potete capire», perché «La vostra vecchia via sta decadendo molto in fretta » e «i tempi stanno per cambiare» (da Bob Dylan Lyrics 1962-2001, Feltrinelli).
La notizia dell’endorsement è subito rimbalzata sul sito ufficiale BarackObama.com. Tripudio per i fan del senatore dell’Illinois, che dal suo profilo personale su Facebook avevano già appreso che Dylan è il suo musicista preferito, insieme a Miles Davis, John Coltrane, Bach, Stevie Wonder e The Fugees. Barack, dopotutto, è cresciuto ascoltando Only a Pawn in Their Game e The Lonesome Death of Hattie Carroll, entrambi ispirati a due delitti razzisti del 1963, rimasti impuniti, contro neri innocenti: l’omicidio da parte di un white supremacist di Medgar Evers, attivista per i diritti civili e quello di Hattie, cameriera 51enne madre di 11 figli, uccisa dal 24enne proprietario di una piantagione di tabacco. La mattina del 28 agosto 1963 Dylan eseguì Only a Pawn ai piedi del monumento a Washington, poche ore prima che Martin Luther King pronunciasse il suo discorso «I Have A Dream» davanti al Lincoln Memorial. Quarantacinque anni più tardi, suo figlio Jesse Dylan ha prodotto insieme ai Black Eyed Peas il cliccatissimo video musicale pro Obama con Kareem Abdul-Jabbar, Herbie Hanckock e Scarlett Johansson. Sarebbe stato Jesse a «convertire» il padre, insieme a Joan Baez, la sua ex. Anche per lei è il primo endorsement ufficiale.
Alessandra Farkas
07 giugno 2008

Lunedì, 9 Giugno, 2008 - 15:33

InfoDiscriminazione n. 7/2008 - breaking news

Cari amici, egregi colleghi
ancora qualche notizia sulla discriminazione, che mi auguro troviate di vostro interesse. In particolare
  • Il Parlamento approva definitivamente le modifiche ai decreti legislativi nn. 215 e 216 del 2003 contro le discriminazioni
In risposta alla procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea contro l’Italia, il Parlamento ha modificato entrambi i decreti di recepimento delle direttive anti-discriminazione del 2000. Le novità approvate definitivamente nella seduta di ieri 4 giugno, sono molteplici:
  • MOLESTIE: all’articolo 2, comma 3, del decr. 215 e parole: “umiliante e offensivo“ sono sostituite dalle seguenti: “umiliante od offensivo;
  • ONERE DELLA PROVA: il comma 3 del decr. 215 è sostituito dal seguente:
        “3. Quando il ricorrente fornisce elementi di fatto, desunti anche da dati di carattere statistico, idonei a fondare, in termini precisi e concordanti, la presunzione dell’esistenza di atti, patti o comportamenti discriminatori, spetta al convenuto l’onere di provare l’insussistenza della discriminazione“;
  • PROTEZIONE DELLE VITTIME: nuovo articolo Art. 4-bis aggiunto al decr. 215: “1. La tutela giurisdizionale di cui all’articolo 4 si applica altresì nei casi di comportamenti, trattamenti o altre conseguenze pregiudizievoli posti in essere o determinate, nei confronti della persona lesa da una discriminazione diretta o indiretta o di qualunque altra persona, quale reazione ad una qualsiasi attività diretta ad ottenere la parità di trattamento“;
Più nutrite ancora le modifiche introdotte al decr. 216, tra cui si segnalano:
  • REQUISITI ESSENZIALI E DETERIMINANTI: aggiunto il riferimento alla finalità legittima
  • FORZE ARMATE, SERVIZI DI POLIZIA, PENITENZIARI O DI SOCCORSO: abrogato il riferimento all’idoneità allo svolgimento delle funzioni
  • ETA’: specificati i casi in cui è ammessa la disparità di trattamento
  • ONERE DELLA PROVA: nuova formulazione dell’art. 4, c. 4:     “4. Quando il ricorrente fornisce elementi di fatto idonei a fondare, in termini gravi, precisi e concordanti, la presunzione dell’esistenza di atti, patti o comportamenti discriminatori, spetta al convenuto l’onere di provare l’insussistenza della discriminazione“ – SI NOTI LA DIFFERENTE FORMULAZIONE RISPETTO AL TESTO DEL 215
  • PROTEZIONE DELLE VITTIME: idem come sopra
  • LEGITTIMAZIONE AD AGIRE: superato la restrizione posta alle sole organizzazioni sindacali, possono agire anche “le associazioni e le organizzazioni rappresentative del diritto o dell’interesse leso”
Documento del Servizio studi del Senato, che riporta le censure della Commissione europea: http://www.senato.it/documenti/repository/dossier/studi/2008/Doss_010.pdf (in particolare da p. 117 a p. 128)
(ringrazio Giuseppe Polizzi per aver seguito i lavori parlamentari)
  • Convegno “Tutela della persona e orientamento sessuale. Strumenti, tecniche e strategie contro la discriminazione”
Bologna, 13 giugno 2008 , h. 14:00
Facoltà di Giurisprudenza – Via Zamboni 22
Patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna e attributivo di 5 crediti formativi per avvocati e patrocinatori, il convegno organizzato dal Centro Europeo Studi sulla Discriminazione e Avvocatura per il diritti LGBT – Rete Lenford, ospiterà le riflessioni di costituzionalisti (Andrea Morrone e Diletta Tega), esperti di diritti umani (Robert Wintemute), giuslavoristi (Laura Calafà), magistrati (Maria Acierno), e organismi di parità (significativa la presenza dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali e dell’Ombudsman svedese contro la discriminazione basata sull’orientamento sessuale).
Esso costituirà l’occasione per continuare a riflettere sulle coordinate teoriche della discriminazione basata sull’orientamento sessuale, le sue manifestazioni concrete, le strategie di contrasto sulla base della normativa esistente. Costituirà inoltre momento di scambio di buone pratiche e di aggiornamento sulle novità giurisprudenziali e legislative, in particolare per quanto concerne le recenti proposte di legge contro l’istigazione a discriminare e la violenza omofoba.
Programma dell’iniziativa, informazioni e iscrizioni: www.cesd.eu
Registrazione: gratuita per il pubblico, 40€ per gli avvocati che intendano ottenere i crediti formativi.
  • Due nuovi bandi della DG Occupazione e affari sociali:
Call for tender VT/2008/003 - Mapping Study on the Trade Unions practices in fighting discrimination & promoting diversity
The purpose of this study is to identify significant/innovative initiatives taken by trade unions to combat discrimination at the workplace on the grounds of race and ethnic origin, religion or belief, age, disability, sexual orientation, and/or to promote diversity in the working environment across the 27 Member States, as well as the EFTA/EEA and candidate countries. It should also help in suggesting how best practices can be made more visible and used, and how the Commission can better support the awareness of trade unions' activities in that field.
Call for tender VT/2008/007 - Establishment of a Network of socio-economic experts in the anti-discrimination field
The purpose of this contract is to establish and maintain a network of socio-economic experts in the field of discrimination on the grounds of race and ethnic origin, religion or belief, age, disability, sexual orientation as well as on multiple grounds. The network shall provide the Commission with independent expertise and advice.
Cordialmente,
Matteo Bonini Baraldi, PhD
EU Research Adviser - Legal & Political Sciences
Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Settore Ricerca Europea
Via Zamboni 33 - 4126 Bologna (I)
tel.: +39.051.209.8835 - fax: +39.051.209.8115
Lunedì, 9 Giugno, 2008 - 15:22

FACCIAMO BRECCIA OCCUPA IL VATICANO

COMUNICATO STAMPA

IL VATICANO OCCUPA L¹ITALIA
FACCIAMO BRECCIA OCCUPA IL VATICANO

Dopo un pride festoso e autodeterminato, con un atto simbolico Facciamo
Breccia denuncia il tentativo di repressione e la sottrazione degli spazi
di agibilità politica legata alla negazione di Piazza San Giovanni come
piazza finale del Pride di Roma.

I movimenti lesbici, femministi gay e trans non si arrestano, e dopo
l¹occupazione di tutti gli spazi politici da parte delle destre
clerico-fasciste, Facciamo Breccia ha simbolicamente occupato il
territorio vaticano e Piazza san Pietro. L¹occupazione è avvenuta con le
bandiere NO VAT e con i corpi dei soggetti che vengono ogni giorno
simbolicamente e ideologicamente costruiti come ³diversi² dai mass media e
dalla politica istituzionale di ogni colore.

Rivendichiamo quest¹azione come atto di liberazione nell¹ambito del Pride
Roma contro la deriva oscurantista e securitaria che si è attivata anche,
ma non solo, contro i soggetti lesbici, gay e trans. L'azione è stata
rivendicata dal palco del Pride.

Coordinamento Facciamo Breccia

Domenica, 8 Giugno, 2008 - 13:27

BYE BYE BERLUSCONI STORY

BYE BYE BERLUSCONI
STORY
TRAMA
Riassunto del film

SATIRA E' QUANDO, NONOSTANTE TUTTO, SI RIDE!
Articolo del regista Jan Henrik Stahlberg sulla nascita del film

AZIONI SATIRICHE
Il sosia di Berlusconi inganna l'Europa

CHE FINE HA FATTO BYE BYE BERLUSCONI ?
Diario dell'impossibile distribuzione del film in Italia. Di Lucia Chiarla

Sabato, 7 Giugno, 2008 - 16:53

COMUNICATO ROM E SINTI INSIEME

COMUNICATO ROM E SINTI INSIEME 

La schedatura della famiglia Bezzecchi ci sembra segnare un salto di qualità
nell'azione contro i cittadini rom che, dopo i tanti episodi di intolleranza
e xenofobia, ora riguarda l'azione istituzionale, in questo caso del
"commissario speciale per la questione rom".
Per rompere il silenzio e dare un senso ai molti appelli circolati, dopo uno
scambio di opinioni con Corrado Mandreoli, Laura di Martino e Tommaso Vitale
in occasione dell'iniziativa dell'ARCI di ieri,  vi facciamo una proposta
concreta di iniziative che aggreghi senz pregiudiziali se non quelle della
tutela del diritto e dell'accoglienza solidale.
Una proposta che tenga anche conto del danno che procurerà l'iniziativa
"antirazzista" del 13-14 in concomitanza con il raduno fascista in
Triboniano.Proponiamo di indire un presidio per il 12 alle ore 12 davanti
alla prefettura con conferenza stampa nella quale si denunciano il clima
xenofobo prodotto di una campagna di intolleranza nei confronti dei migranti
e dei rom, l'anticostituzionalità e la violazione dei diritti umani delle
pratiche di schedature dei cittadini italiani di etnia rom, si chiede il
divieto del raduno nazifascista e insieme si lancia la giornata del 21,
proposta dall'ARCI come una pacifica occasione di confronto sulla questione
della legalità e dei diritti dei rom e dei migranti e una festa partecipata.
La conferenza stampa del 12, anticipando sulla stampa la manifestazione del
14, ci aiuta a far vedere che c'è chi lavora a fianco dei rom e dei loro
diritti in modo pacifico e aggregante  e a promuovere la partecipazione alla
giornata del 21. Nell'uno e nell'altro caso fondamentale è la partecipazione
dei rom e, anche, un lavoro di attenzione - noi, per quello che possiamo lo
faremo nei prossimi giorni - tra i rom di Triboniano stando loro vicini per
evitare gli effetti nefasti per loro dell'iniziative del 13-14.

Giorgio Bezzecchi, Dijana Pavlovic, Paolo Cagna Ninchi,
-
Il 06/06/08, Dijana Pavlovic<dijana.pavlovic@fastwebnet.it> ha scritto:

> COMUNICATO STAMPA

> Alle 5.30 di oggi la polizia ha schedato e fotografato la famiglia
> Bezzecchi, nel loro campo regolare di Milano-Rogoredo. tutti cittadini
> italiani il padre scamparto ai campi di sterminio, il figlio medaglia
> d'oro al valor civile. Questo atto si colloca in un'altra pagina della storia,
> una pagina che credevamo chiusa per sempre. La schedatura su base etnica di
> cittadini italiani con una storia come quella dei Bezzecchi supera le
> nostre peggiori previsioni in un crescendo di atti di violenza xenofoba e
> razzista:violata la costituzione, violati i  diritti della persona con modalità
> arroganti e vili. Ma ora oltre alla dovuta solidarietà ai Bezzecchi e ai rom
> oggetto di una caccia odiosa, più che le parole di sdegno crediamo che
> servano atti da parte di coloro che si preoccupano della deriva che sta
> assumendo questo paese: non più tacere o stigmatizzare ma una campagna di
> mobilitazione, una campagna culturale.
>Per questo proponiamo alle associazioni rom, alle forze politiche e
> sociali,ai cittadini, che questa mobilitazione parta da un presidio immediato
> davanti al prefetto di Milano, il "commissario straordinario per la questione rom",
pensando poi anche a una manifestazione nazionale con unapiattaforma al cui centro ci sia il ripristino dei criteri fondamentali della convivenza civile, l'accoglienza, il rispetto e la tutela di tutte le etnie, il rifiuto della criminalizzazione della povertà e della diversità.
>Comitato Rom e Sinti insieme

Sabato, 7 Giugno, 2008 - 08:46

Nuovo termovalorizzatore a Segrate?

Accordo con la Provincia, ora deciderà la Giunta

Cinque comuni danno l’ok: termovalorizzatore a Segrate

Il nuovo termovalorizzatore milanese si farà e sarà con ogni probabilità a Segrate. In allegato l’articolo de La Repubblica.

 

Venerdì, 6 Giugno, 2008 - 16:12

Attualità - La schedatura dei rom

già pubblicato su
http://noirpink.blogspot.com/2008/06/milano.html

Milano. Quartiere Rogoredo. Alba. Casa della famiglia Bezzecchi. Il bisnonno e il nonno sono stati vittime del Porajmos, lo sterminio dei rom da parte del nazi-fascismo. Il secondo è sopravvissuto, il primo no. Il padre è il vice-presidente nazionale dell'Opera Nomadi.
Milano. Quartiere Rogoredo. Alba. Casa della famiglia Bezzecchi. La casa di una famiglia di persone con cittadinanza italiana. Ma il supercommissario per i nomadi forse lì vede non una casa ma solo un campo, non persone con cittadinanza italiana (quest'ultimo, poi, è solo un significativo dettaglio) ma una razza sconosciuta e inquietante.
Milano. Quartiere Rogoredo. Alba. Casa della famiglia Bezzecchi. Arriva la polizia. Li scheda tutti. Li fotografa tutti.
Non fotografa solo lei, la Democrazia. Era momentaneamente assente.

La notizia:
http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/cronaca/sicurezza-politica-7/censimento-campi-rom/censimento-campi-rom.html

La lettera aperta di Giorgio Bezzecchi (si possono inviare messaggi di solidarietà agli indirizzi romanodrom@libero.it o segreteria@operanomadimilano.org):

Sono passati 60 anni dalla promulgazione delle leggi razziali e dalla pubblicazione della rivista "La difesa della razza" di Guido Landra e dei primi rastrellamenti che sfociarono dopo un breve periodo di tempo in un ordine esplicito di ''internamento degli zingari italiani" in campi di concentramento (Circ. Bocchini 27/04/41), quei "campi del Duce" di cui in Italia si è preferito perdere la memoria. Ricordare per non dimenticare. Sono passati sessant'anni, ma le preoccupazioni, la percezione del pericolo, i provvedimenti pubblici sono gli stessi di oggi. È agghiacciante quello che sta avvenendo oggi sotto i nostri occhi, a Milano. Rimanere in silenzio oggi vuol dire essere responsabili dei disastri di domani. Nessuna collaborazione di Enti o Associazioni è giustificata (vergogna)! Mi appello alla società civile, chiedo un sostegno per le comunità di Rom e Sinti milanesi... voci dal silenzio… Ricordo che domani sarà schedato anche mio padre, cittadino italiano, che ha patito la persecuzione nazifascista con l'internamento in campo concentrazionale italiano (Tossicia)... Mio nonno deportato a Birkenau è uscito dal camino… VergognaMi vergogno, in questo momento, di essere cittadino italiano e cristiano. Chiedo in questo momento tragico per la democrazia e la cultura a Milano ed in Italia, di urlare il proprio dissenso per questa politica razzista, incivile e becera. Ricordo e non dimentico che oggi siamo noi e domani...

Rag. Giorgio Bezzecchi (Rom, medaglia d'oro al valor civico), Milano, 05/06/2008
Venerdì, 6 Giugno, 2008 - 15:15

Comunicato Stampa dell'Opera Nomadi

COMUNICATO STAMPA

 
L’operazione di controllo di un insediamento rom, che ha preso il via questa mattina verso le ore 5,00 in Via Impastato 7 a Milano e che ha riguardato c.ca 35 persone, cittadini italiani residenti a Milano da oltre 4 decenni, ha dato il via a quella che era stato preannunciata nei giorni scorsi dal Commissario Straordinario e Prefetto di Milano come un più vasto censimento di tutte le comunità rom e sinte presenti a Milano e nella Provincia.
C.ca 50 agenti di Polizia di Stato, Polizia Locale e Carabinieri hanno fotografato i documenti d’identità di tutti gli appartenenti alla comunità (dati per altro già in possesso delle autorità comunali e dell’anagrafe di zona presso cui sono regolarmente iscritti), configurando così l’intera operazione come una vera e propria schedatura su base “etnica” di una parte di concittadini, in violazione dei più elementari diritti costituzionali delle persone.
L’operazione è avvenuta in assenza della stampa e di organismi autonomi di controllo, ragione per cui è ipotizzabile che gli interventi che seguiranno negli altri insediamenti, dove la consistenza numerica dei Rom e Sinti è assai maggiore e i problemi sociali più rilevanti, potrebbero dar luogo ad abusi d’autorità e procedure irregolari ancor più gravi per le persone che saranno identificate.
L’Opera Nomadi chiede che al più presto vengano quindi date effettive garanzie di tutela e rispetto dei diritti delle persone che saranno sottoposte ad operazioni di censimento del territorio e che  queste avvengano nel pieno rispetto delle leggi vigenti, anziché configurarsi come iniziative discriminatorie su base etnica.
Per fare questo si chiede che alle operazioni venga autorizzata la presenza di un comitato di controllo indipendente sul modello di quelli previsti dall’OSCE.
Nelle ultime 24 ore sono giunte all’Opera Nomadi di Milano perché trasmettessero alle famiglie di via Impasto centinaia di lettere di solidarietà da parte di autorità politiche, culturali e associative nonché di cittadini e di molti ex deportati nei campi di concentramento.
Tutti hanno ugualmente manifestato per iscritto la loro indignazione e profonda preoccupazione per quanto sta accadendo.

Venerdì, 6 Giugno, 2008 - 14:31

"CENSIMENTO" ROM: A MILANO CITTADINI ITALIANI SCHEDATI PER ETNIA

"CENSIMENTO" ROM: A MILANO CITTADINI ITALIANI SCHEDATI SU BASE ETNICA
di lucmu (del 06/06/2008)
Quanto successo stamattina nel piccolo insediamento rom di via Impastato a Milano ci lascia sbigottiti e sconcertati e, soprattutto, getta un’ombra pesante sulle nostre istituzioni. Tanto per capirci, quello che è successo oggi a Milano sarebbe considerato totalmente illegale nella Francia di Sarkozy.
Infatti, in questi giorni è partito il “censimento” dei rom presenti nell’area metropolitana, come deciso dal Commissario straordinario per l’emergenza rom, il Prefetto Lombardi. E così, stamattina all’alba una cinquantina tra agenti della Questura e della Polizia Locale di Milano e Carabinieri ha bloccato il “campo” di via Impastato, impedendo ai presenti di allontanarsi e procedendo all’acquisizione e alla copiatura dei documenti di identità.
Vista la pessima aria che tira, si direbbe nulla di straordinario, se non fosse per alcuni particolari molto significanti. Cioè, il “campo” di via Impastato, autorizzato dal Comune di Milano e in piena regola, è abitato da circa 35 persone, appartenenti alla famiglia Bezzecchi. Sono tutti cittadini italiani da generazioni e residenti a Milano, i meno giovani tra loro da lunghi decenni. E, infatti, i documenti di identità copiati e schedati dalle forze dell’ordine altro non erano che le normalissime carte d’identità del Comune di Milano.
Quindi, tutti schedati, compreso l’anziano Bezzecchi che porta con sé una memoria greve. Quella del suo internamento, perché zingaro, nel campo di concentramento fascista di Tossicia nei primi anni Quaranta e quella dello sterminio di suo padre, sempre perché zingaro, nel campo di concentramento nazista di Birkenau.
Insomma, se la Prefettura e il Comune volevano sapere chi sono costoro che abitano in via Impastato, bastava consultare il computer dell’anagrafe. Che l’intervento di oggi non possa trovare giustificazione alcuna è peraltro confermato dal fatto che non risultano da nessuna parte denunce penali di alcun tipo, per il semplice motivo che i cittadini del “campo” lavorano e si guadagnano il pane con il sudore della fronte.
La verità è che ormai il clima di ostilità preconcetta nei confronti delle popolazioni sinti, rom e camminanti, in buona parte costruito ad arte da una politica senza scrupoli, ha superato anche l’ultimo limite, quello più delicato. Quando le istituzioni pubbliche procedono a schedature di massa su base etnica, con metodi spicci e polizieschi, e persino a prescindere dai concetti di cittadinanza e di eguaglianza davanti alla legge, allora siamo di fronte all’inaccettabile, alla rottura con la nostra Costituzione e con la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. In altre parole, si sta materializzando il fantasma del razzismo istituzionale.
Il Commissario Lombardi ha il preciso dovere di porre immediatamente fine a queste pratiche contrarie all’umanità e allo stato di diritto. E le forze politiche e sociali, gli uomini e le donne della nostra città che hanno a cuore la democrazia e il futuro hanno il dovere di ribellarsi a questa porcheria.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
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