Bob Dylan scommette su Barack
Il caso Il menestrello del rock non aveva mai appoggiato un candidato
Bob Dylan scommette su Barack
«Cambierà l’America dal basso»
In una rara intervista al Times di Londra, il 67enne mito della musica dà per la prima volta il suo endorsement
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
NEW YORK — Quando snobbò i tour «Rock the Vote» di Bruce Springsteen per sostenere i candidati democratici Al Gore e John Kerry — entrambi poi perdenti—i critici gli dettero del «solito qualunquista». Ma se in mezzo secolo di leggenda Bob Dylan non ha mai pubblicamente appoggiato un candidato, neppure lui ha saputo resistere al trascinante fascino di Barack Obama. In una rara intervista al Times di Londra, il 67enne mito della musica dà per la prima volta il suo endorsement. Ad Obama. «L’America è in una fase di tumultuoso cambiamento — spiega Dylan —. La povertà è demoralizzante. Non ti puoi aspettare che la gente abbia la virtù della purezza quando è povera ». «Però — aggiunge — ora abbiamo un uomo che sta ridefinendo la natura della politica partendo dal basso: Barack Obama».
07 giugno 2008
InfoDiscriminazione n. 7/2008 - breaking news
- Il Parlamento approva definitivamente le modifiche ai decreti legislativi nn. 215 e 216 del 2003 contro le discriminazioni
- MOLESTIE: all’articolo 2, comma 3, del decr. 215 e parole: “umiliante e offensivo“ sono sostituite dalle seguenti: “umiliante od offensivo;
- ONERE DELLA PROVA: il comma 3 del decr. 215 è sostituito dal seguente:
- PROTEZIONE DELLE VITTIME: nuovo articolo Art. 4-bis aggiunto al decr. 215: “1. La tutela giurisdizionale di cui all’articolo 4 si applica altresì nei casi di comportamenti, trattamenti o altre conseguenze pregiudizievoli posti in essere o determinate, nei confronti della persona lesa da una discriminazione diretta o indiretta o di qualunque altra persona, quale reazione ad una qualsiasi attività diretta ad ottenere la parità di trattamento“;
- REQUISITI ESSENZIALI E DETERIMINANTI: aggiunto il riferimento alla finalità legittima
- FORZE ARMATE, SERVIZI DI POLIZIA, PENITENZIARI O DI SOCCORSO: abrogato il riferimento all’idoneità allo svolgimento delle funzioni
- ETA’: specificati i casi in cui è ammessa la disparità di trattamento
- ONERE DELLA PROVA: nuova formulazione dell’art. 4, c. 4: “4. Quando il ricorrente fornisce elementi di fatto idonei a fondare, in termini gravi, precisi e concordanti, la presunzione dell’esistenza di atti, patti o comportamenti discriminatori, spetta al convenuto l’onere di provare l’insussistenza della discriminazione“ – SI NOTI LA DIFFERENTE FORMULAZIONE RISPETTO AL TESTO DEL 215
- PROTEZIONE DELLE VITTIME: idem come sopra
- LEGITTIMAZIONE AD AGIRE: superato la restrizione posta alle sole organizzazioni sindacali, possono agire anche “le associazioni e le organizzazioni rappresentative del diritto o dell’interesse leso”
Resoconti stenografici: http://www.senato.it/japp/bgt
- Convegno “Tutela della persona e orientamento sessuale. Strumenti, tecniche e strategie contro la discriminazione”
- Due nuovi bandi della DG Occupazione e affari sociali:
FACCIAMO BRECCIA OCCUPA IL VATICANO
COMUNICATO STAMPA
IL VATICANO OCCUPA L¹ITALIA
FACCIAMO BRECCIA OCCUPA IL VATICANO
Dopo un pride festoso e autodeterminato, con un atto simbolico Facciamo
Breccia denuncia il tentativo di repressione e la sottrazione degli spazi
di agibilità politica legata alla negazione di Piazza San Giovanni come
piazza finale del Pride di Roma.
I movimenti lesbici, femministi gay e trans non si arrestano, e dopo
l¹occupazione di tutti gli spazi politici da parte delle destre
clerico-fasciste, Facciamo Breccia ha simbolicamente occupato il
territorio vaticano e Piazza san Pietro. L¹occupazione è avvenuta con le
bandiere NO VAT e con i corpi dei soggetti che vengono ogni giorno
simbolicamente e ideologicamente costruiti come ³diversi² dai mass media e
dalla politica istituzionale di ogni colore.
Rivendichiamo quest¹azione come atto di liberazione nell¹ambito del Pride
Roma contro la deriva oscurantista e securitaria che si è attivata anche,
ma non solo, contro i soggetti lesbici, gay e trans. L'azione è stata
rivendicata dal palco del Pride.
Coordinamento Facciamo Breccia
BYE BYE BERLUSCONI STORY
STORY
Riassunto del film
SATIRA E' QUANDO, NONOSTANTE TUTTO, SI RIDE!
Articolo del regista Jan Henrik Stahlberg sulla nascita del film
AZIONI SATIRICHE
Il sosia di Berlusconi inganna l'Europa
CHE FINE HA FATTO BYE BYE BERLUSCONI ?
Diario dell'impossibile distribuzione del film in Italia. Di Lucia Chiarla
L'unica soluzione è trasformare la storia in una satira politica. La troupe riesce a trovare un escamotage: trasportare la storia dall'Italia a Topolonia.
Che questo basti ad evitare che il film venga censurato, non lo si può sapere. Ma che questo film non piacerà al cavaliere, è quasi certo...
sindaco-criminale "Topolino" sono le stesse accuse rivolte in questi anni a Silvio Berlusconi.
(Marco Travaglio, giornalista esperto dei casi i giudziari di Silvio Berlusconi, ha controllato prima delle riprese la veridicità dei capi d'accusa utilizzati nel processo organizzato dalla banda Cazzotti)
processi è caduto in prescrizione. Altre accuse sono
state abbandonate perchè intanto, le leggi approvate
dal governo di Berlusconi sono state cambiate in suo
favore.
COMUNICATO ROM E SINTI INSIEME
COMUNICATO ROM E SINTI INSIEME
La schedatura della famiglia Bezzecchi ci sembra segnare un salto di qualità
nell'azione contro i cittadini rom che, dopo i tanti episodi di intolleranza
e xenofobia, ora riguarda l'azione istituzionale, in questo caso del
"commissario speciale per la questione rom".
Per rompere il silenzio e dare un senso ai molti appelli circolati, dopo uno
scambio di opinioni con Corrado Mandreoli, Laura di Martino e Tommaso Vitale
in occasione dell'iniziativa dell'ARCI di ieri, vi facciamo una proposta
concreta di iniziative che aggreghi senz pregiudiziali se non quelle della
tutela del diritto e dell'accoglienza solidale.
Una proposta che tenga anche conto del danno che procurerà l'iniziativa
"antirazzista" del 13-14 in concomitanza con il raduno fascista in
Triboniano.Proponiamo di indire un presidio per il 12 alle ore 12 davanti
alla prefettura con conferenza stampa nella quale si denunciano il clima
xenofobo prodotto di una campagna di intolleranza nei confronti dei migranti
e dei rom, l'anticostituzionalità e la violazione dei diritti umani delle
pratiche di schedature dei cittadini italiani di etnia rom, si chiede il
divieto del raduno nazifascista e insieme si lancia la giornata del 21,
proposta dall'ARCI come una pacifica occasione di confronto sulla questione
della legalità e dei diritti dei rom e dei migranti e una festa partecipata.
La conferenza stampa del 12, anticipando sulla stampa la manifestazione del
14, ci aiuta a far vedere che c'è chi lavora a fianco dei rom e dei loro
diritti in modo pacifico e aggregante e a promuovere la partecipazione alla
giornata del 21. Nell'uno e nell'altro caso fondamentale è la partecipazione
dei rom e, anche, un lavoro di attenzione - noi, per quello che possiamo lo
faremo nei prossimi giorni - tra i rom di Triboniano stando loro vicini per
evitare gli effetti nefasti per loro dell'iniziative del 13-14.
Giorgio Bezzecchi, Dijana Pavlovic, Paolo Cagna Ninchi,
-
Il 06/06/08, Dijana Pavlovic<dijana.pavlovic@fastw
> COMUNICATO STAMPA
> Alle 5.30 di oggi la polizia ha schedato e fotografato la famiglia
> Bezzecchi, nel loro campo regolare di Milano-Rogoredo. tutti cittadini
> italiani il padre scamparto ai campi di sterminio, il figlio medaglia
> d'oro al valor civile. Questo atto si colloca in un'altra pagina della storia,
> una pagina che credevamo chiusa per sempre. La schedatura su base etnica di
> cittadini italiani con una storia come quella dei Bezzecchi supera le
> nostre peggiori previsioni in un crescendo di atti di violenza xenofoba e
> razzista:violata la costituzione, violati i diritti della persona con modalità
> arroganti e vili. Ma ora oltre alla dovuta solidarietà ai Bezzecchi e ai rom
> oggetto di una caccia odiosa, più che le parole di sdegno crediamo che
> servano atti da parte di coloro che si preoccupano della deriva che sta
> assumendo questo paese: non più tacere o stigmatizzare ma una campagna di
> mobilitazione, una campagna culturale.
>Per questo proponiamo alle associazioni rom, alle forze politiche e
> sociali,ai cittadini, che questa mobilitazione parta da un presidio immediato
> davanti al prefetto di Milano, il "commissario straordinario per la questione rom",
pensando poi anche a una manifestazione nazionale con unapiattaforma al cui centro ci sia il ripristino dei criteri fondamentali della convivenza civile, l'accoglienza, il rispetto e la tutela di tutte le etnie, il rifiuto della criminalizzazione della povertà e della diversità.
>Comitato Rom e Sinti insieme
Nuovo termovalorizzatore a Segrate?
Accordo con la Provincia, ora deciderà la Giunta
Cinque comuni danno l’ok: termovalorizzatore a Segrate
Il nuovo termovalorizzatore milanese si farà e sarà con ogni probabilità a Segrate. In allegato l’articolo de La Repubblica.
Attualità - La schedatura dei rom
già pubblicato su
http://noirpink.blogspot.com/
Milano. Quartiere Rogoredo. Alba. Casa della famiglia Bezzecchi. Il bisnonno e il nonno sono stati vittime del Porajmos, lo sterminio dei rom da parte del nazi-fascismo. Il secondo è sopravvissuto, il primo no. Il padre è il vice-presidente nazionale dell'Opera Nomadi.
Milano. Quartiere Rogoredo. Alba. Casa della famiglia Bezzecchi. La casa di una famiglia di persone con cittadinanza italiana. Ma il supercommissario per i nomadi forse lì vede non una casa ma solo un campo, non persone con cittadinanza italiana (quest'ultimo, poi, è solo un significativo dettaglio) ma una razza sconosciuta e inquietante.
Milano. Quartiere Rogoredo. Alba. Casa della famiglia Bezzecchi. Arriva la polizia. Li scheda tutti. Li fotografa tutti.
Non fotografa solo lei, la Democrazia. Era momentaneamente assente.
La lettera aperta di Giorgio Bezzecchi (si possono inviare messaggi di solidarietà agli indirizzi romanodrom@libero.it o segreteria@operanomadimilano.
Sono passati 60 anni dalla promulgazione delle leggi razziali e dalla pubblicazione della rivista "La difesa della razza" di Guido Landra e dei primi rastrellamenti che sfociarono dopo un breve periodo di tempo in un ordine esplicito di ''internamento degli zingari italiani" in campi di concentramento (Circ. Bocchini 27/04/41), quei "campi del Duce" di cui in Italia si è preferito perdere la memoria. Ricordare per non dimenticare. Sono passati sessant'anni, ma le preoccupazioni, la percezione del pericolo, i provvedimenti pubblici sono gli stessi di oggi. È agghiacciante quello che sta avvenendo oggi sotto i nostri occhi, a Milano. Rimanere in silenzio oggi vuol dire essere responsabili dei disastri di domani. Nessuna collaborazione di Enti o Associazioni è giustificata (vergogna)! Mi appello alla società civile, chiedo un sostegno per le comunità di Rom e Sinti milanesi... voci dal silenzio… Ricordo che domani sarà schedato anche mio padre, cittadino italiano, che ha patito la persecuzione nazifascista con l'internamento in campo concentrazionale italiano (Tossicia)... Mio nonno deportato a Birkenau è uscito dal camino… Vergogna. Mi vergogno, in questo momento, di essere cittadino italiano e cristiano. Chiedo in questo momento tragico per la democrazia e la cultura a Milano ed in Italia, di urlare il proprio dissenso per questa politica razzista, incivile e becera. Ricordo e non dimentico che oggi siamo noi e domani...
Comunicato Stampa dell'Opera Nomadi
COMUNICATO STAMPA
C.ca 50 agenti di Polizia di Stato, Polizia Locale e Carabinieri hanno fotografato i documenti d’identità di tutti gli appartenenti alla comunità (dati per altro già in possesso delle autorità comunali e dell’anagrafe di zona presso cui sono regolarmente iscritti), configurando così l’intera operazione come una vera e propria schedatura su base “etnica” di una parte di concittadini, in violazione dei più elementari diritti costituzionali delle persone.
L’operazione è avvenuta in assenza della stampa e di organismi autonomi di controllo, ragione per cui è ipotizzabile che gli interventi che seguiranno negli altri insediamenti, dove la consistenza numerica dei Rom e Sinti è assai maggiore e i problemi sociali più rilevanti, potrebbero dar luogo ad abusi d’autorità e procedure irregolari ancor più gravi per le persone che saranno identificate.
L’Opera Nomadi chiede che al più presto vengano quindi date effettive garanzie di tutela e rispetto dei diritti delle persone che saranno sottoposte ad operazioni di censimento del territorio e che queste avvengano nel pieno rispetto delle leggi vigenti, anziché configurarsi come iniziative discriminatorie su base etnica.
Per fare questo si chiede che alle operazioni venga autorizzata la presenza di un comitato di controllo indipendente sul modello di quelli previsti dall’OSCE.
Nelle ultime 24 ore sono giunte all’Opera Nomadi di Milano perché trasmettessero alle famiglie di via Impasto centinaia di lettere di solidarietà da parte di autorità politiche, culturali e associative nonché di cittadini e di molti ex deportati nei campi di concentramento.
Tutti hanno ugualmente manifestato per iscritto la loro indignazione e profonda preoccupazione per quanto sta accadendo.
Mozione su AMSA
Presentata dalla Lista Fo - in Consiglio di Zona 6 - la mozione sull'AMSA.
E'stata sottoscritta dalla maggioranza dei consiglieri di maggioranza ed opposizione .
In sintesi si chiede:
-di completare e rendere più efficente la raccolta differenziata dei rifiuti da parte del Comune di Milano mediante un'estensione della tipologia dei rifiuti da separare e un potenziamento del servizio AMSA.
-che sia diffusa su tutto il territorio comunale la raccolta differenziata dell'umido;
-una maggiore informazione sulla raccolta differenziata;
-la sistemazione delle diciture sui cassonetti del vetro (le lattine vanno con la plastica) affinchè i cittadini non siano indotti in errore;
-il potenziamento dei mezzi di raccolta;
-una maggiore e periodica informazione volta alla diffusione della pratica del riuso, del riciclo e della raccolta differenziata dei rifiuti. Lo scopo è quello di aumentare la raccolta differenziata e diminuire quello che va in discarica. Da ultimo tolleranza zero nei confronti di tutti i produttori di rifiuti che non provvedono alla corretta separazione dei loro rifiuti.