Quale occasione più adatta per una riflessione sui servizi rivolti a persone con disturbi psichici?
E' proprio per questo motivo che la Fondazione Lighea che si occupa di ricerca sul disagio psichico e formazione degli operatori oltre che seguire la progettualità dei percorsi terapeutici delle Comunità Lighea e del Centro Diurno con l'Associazione Obiettivo Città che si propone di sviluppare la partecipazione alla vita della città in modo da contribuire a realizzare un'integrazione reale fra forma urbana e attività sociali, hanno promosso il Convegno: "1978-2008 - Riflessioni a trent'anni dalla legge sulla Psichiatria".
Il Convegno si terrà giovedì 29 maggio alle ore 9,30 presso lo Spazio Oberdan di via Vittorio Veneto, 2- Milano.
Una discussione su questi temi penso possa essere di stimolo anche al Convegno.
Sto collaborando alla campagna culturale Perché Non Accada a favore dei bambini curati con psicofarmaci.
In allegato il materiale informativo.
Per l'agevole comunicazione alle associazioni che possono aderire abbiamo messo on line l'opuscolo (vedi allegato "Panel PNA") e preparato l'invito d'adesione che può essere rispedito per una facile memoria e richiamo a:
Ufficio Pubbliche relazioni
"Perché NON accada"
campagna culturale
di utilità sociale
per la tutela dell'infanzia
www.perchenonaccada.org
I bambini di oggi sono il futuro del mondo!
Clelia Baroni
Salve, sono una mamma alle prime armi con il sistema scolastico milanese. E devo dire che sono già molto perplessa e delusa.
Non ho mai visto cambiare le regole durante il gioco prima d'ora, ma la Moratti è riuscita a stupirmi.
Nel suo confronto con Fioroni sulla scuola ha dovuto cancellare i "morattini" (bambini che non avevano 3 anni all'inizio dell'anno scolastico alla scuola materna ma che li compivano entro il 15 marzo dell'anno dopo) peccato che si è dimenticata di dirlo alle mamme! La circolare del Ministero (110/2007) è di dicembre ma ancora in febbraio/marzo all'atto dell'iscrizione non è stato segnalato nulla (nè suggerito di fare la doppia iscirzione anche al nido, cosa che avrebbe accelerato i tempi e ridotto i fardelli burocratici) e la comunicazione - che ha fatto tremare molte mamme - è stata data con un semplice "avviso" in bacheca nelle scuole dall'11 aprile. Quando ormai le scuole private - solo per chi se lo puo' permettere - avevano le liste d'iscrizione chiuse e mentre i nidi pubblici sono già strapieni (e comunque molto piu' cari della materna).
La falsa trasparenza del Comune (nelle mail per il pubblico, per esempio) è stata per me come un muro di gomma.
Non una risposta, una spiegazione a domande precise sui tempi e sui modi di quello che è successo e ancor più di come intendano muoversi ora: faranno altre classi? Dove? Quante? Silenzio. Come se le mamme non avessero nulla da fare, se il fatto di sapere se e dove il figlio venga preso non le cambi radicalmente la vita, privata e professionale.
Che amarezza! L'unica consolazione è un network come questo dove condividere i mali meneghini e, magari, un domani essere anche capaci con la forza di questo network di non subire passivamente.
Un saluto a tutti,
Anna
Il 31 marzo 2008 è stato avviato a Milano il Tavolo sulla Sicurezza Stradale.
"sicurezzastradale.partecipaMi.it" vuole essere lo strumento di rete a disposizione dei cittadini per mappare i punti critici della nostra città grazie alla possibilità di localizzare le discussioni sulla mappa.Questa iniziativa congiunta tra Fondazione RCM - Rete Civica di Milano e Fiab Ciclobby onlus è dedicata a Giovanni Barusco che il 10 aprile 2008 è stato travolto e ucciso da un furgoncino mentre andava in bicicletta (Giovanni è solo l'ultima di una, purtroppo lunga, serie di vittime delle strade milanesi).
A "sicurezzastradale.partecipaMi.it" si può effettuare il login usando lo stesso account (username e password) di partecipaMi.
Buona partecipazione per rendere più sicure le strade di Milano!
Buongiorno a tutti,
Scrivo per segnalare un'iniziativa avviata da meno di un mese in città e che sta suscitando l'interesse trasversale di vari gruppi di cittadini e tecnici.
Si tratta di M(')appare Milano, una campagna non a fini di lucro per stimolare il completamento della mappa "libera" della città nell'ambito del progetto OpenStreetMap, servendosi di semplici GPS e attraverso una logica collaborativa identica a quella di Wikipedia.
L'iniziativa è promossa da GFOSS.it (Associazione italiana per l'informazione geografica libera) assieme alla trasmissione MenteLocale, in onda su Radio Popolare di Milano.
Tutte le informazioni, a partire dalla presentazione generale del progetto, per arrivare ai dettagli sui prossimi ritrovi di mappatura collettiva, sono reperibili a partire dal sito www.mapparemilano.com
Per delucidazioni e approfondimenti potete inoltre contattare gli organizzatori via e-mail all'indirizzo mapparemilano@gfoss.it
Vi ringrazio per l'attenzione e resto in attesa di vostro riscontro agli indirizzi di cui sopra.
Un saluto!
Andrea Giacomelli
da ViviMilano:
http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2008/04_Aprile/09/rivolta_volontari.shtml
Acli, la Casa della carità e don Rigoldi: via al «cantiere» del welfare
Volontari in rivolta: traditi dalla politica
Aiuti ai poveri: l'accusa delle associazioni cattoliche. «Destra e sinistra ci usano, ora basta». Un cartello tra 36 sigle
La frase più forte, a neanche una settimana dal monito del cardinale Tettamanzi sui «diritti umani» negati ai rom dal Comune, alla fine la fa esplodere don Gino Rigoldi: «La ricchezza è un furto, e non lo dico io ma il Vangelo». Però questa, magari un po' sopra le righe, è solo la conclusione di un j'accuse assai più articolato e trasversale che comprende frasi tipo «il volontariato è stanco di fare il tappabuchi», «siamo stanchi che istituzioni e politica, di destra e sinistra, dedichino al sociale solo briciole», «ci chiamano solo per turare le emergenze», «e la dice lunga che ora debbano scendere in campo anche i vescovi», «e i cattolici devono sapere che il razzismo non può trovar spazio nella Chiesa», e insomma «ora basta, vogliamo contare di più».
Il tutto sottoscritto da 36 gruppi e associazioni, dalle Acli a Comunità Nuova, dalla Casa della Carità al Coordinamento delle Comunità di Accoglienza, nel giorno in cui hanno tenuto a battesimo la nascita del «Cantiere per un Patto costituente di un nuovo Welfare»: iniziativa già ribattezzata da altri come la «rivolta del volontariato». Non vuol essere il solito «tavolo di chiacchiere», dicono le associazioni. Ma la volontà è precisa, ed è quella di mettere insieme «tutte le energie delle migliaia di persone impegnate nel terzo settore» affinché «il volontariato riconquisti un vero protagonismo». Ormai troppi, dicono ancora i sottoscrittori, gli esempi di un atteggiamento che «purtroppo accomuna tutte le forze politiche e che in sostanza è il disinteresse per il sociale: che a sua volta non è "un" problema ma "il" problema del mondo oggi».
Ed è una dichiarazione — si legge nel comunicato congiunto delle associazioni — pronunciata oggi non per caso: «Vogliamo che le nostre esperienze parlino davvero anche in questo periodi di campagna elettorale». Così è vero che ad esempio Maria Grazia Guida, presidente di quel Ceas in cui sono tuttora ospiti gli ultimi rom sbaraccati da Opera, anche dopo aver inghiottito la sua esclusione dalle liste del Pd si tiene scrupolosamente alla larga da ogni polemica politica : «Dico solo che bisogna smetterla di concepire le politiche sociali unicamente come un costo, in realtà sono il motore dello sviluppo». Ma di politica parla eccome, seduto accanto a lei, Lucio Babolin del Coordinamento accoglienza: per dire che «questa politica ci ha stancato», e che «basta deleghe: adesso vogliamo autorappresentarci».
E se don Virginio Comegna rilancia anche qui il suo ritornello di sempre, «noi siamo pronti a collaborare con tutti, ma deve esserci la volontà di collaborare con noi», questa volta è don Rigoldi a chiudere con il richiamo più forte, rivolto anche alle «coscienze » dei cattolici, politici e non: «Quando io vedo un razzista conclamato che va in piazza San Pietro a gridare "questo è il mio Papa" io dico che i cattolici devono dire no. E quando li sento dire "coi miei soldi faccio quel che voglio" io vorrei ricordare loro che il Vangelo dice il contrario. E che il razzismo, con la Chiesa, non ha proprio niente a che fare».
Paolo Foschini
09 aprile 2008
In questo periodo in cui le proposte di un uso qualificato del verde periurbano sono tanto attuali, forse si potrebbe creare una rete nella quale anche l'Amministrazione comunale fornisca una forma di collaborazione, magari affittando le aree "altrimenti destinate all'abbandono".
salve a tutti avrei bisogno di sapere qualcosa riguardo al piano socio assistenziale per l'infanzia di milano, siti, proposte ecc. Creo questo thread perchè dopo svariate ricerche sono approdata su questo forum che tratta argomenti inerenti Milano. Non so più dove cercare ....grazie per l'aiuto.
Valeria.
Per segnalare piccoli problemi da risolvere, servirebbe un sito dove poter fare le segnalazioni, e qualcuno che le legga e che si attivi per risolvere il problema.
A volte il cittadino segnala e trova lo scaricabarile, deve perdere tempo per fare un lavoro che altri non fanno. Qualche esempio:
- presenza di cavi elettrici a 400 V pericolosi appoggiati su marciapiedi dove passa la gente, con grado di protezione insufficiente
- pali con targhe toponomastiche che si stanno rompendo e che potrebbero cadere
- rifiuti infilati nei tombini, che risultano intasati. Alla prima pioggia si avra' un allagamento
- decine di cartelli di divieto di sosta abbandonati nel parcheggio del Parco delle Cave - Via Rossellini
- pali con segnaletica stradale estratti dal marciapiede e abbandonati a terra
Le mie esperienze con le segnalazioni a comune.milano.it sono state molto negative, ho smesso di segnalare.
Saluti a tutti
Mario Maggi